Celeste(Ispirata Elocatrice) Eroe(Quori Du'ulora Furia Nera)
Gli eroi... Non muoiono mai!
Con queste parole, udite da una voce familiare, ma allo stesso tempo lontana ed oramai irriconoscibile, Celeste riprese vita con un lungo fiato. Gli occhi che tornano a brillare di azzurro intenso, mentre la compagna Quori acclamava il ritorno della sua amica. Celeste! Per i Divini! Dobbiamo ringraziare Oceiros, ma ora alzati subito che... AaAaAhHhH!! Uno straziante grido di dolore rimbombò in quel giardino quando la Katana di Enko le trapassò la schiena, le costole ed un polmone... La sadica voce di Antagonista che rimbombava nella mente dell'elocatrice era una persecuzione. Strinse il pugno sull'impugnatura dell'arma, distesa accanto a lei, pronta a rialzarsi e colpire la maledetta e sbagliata versione dell'albina. Winn'Ier però la precedette, probabilmente salvandola, cominciando con un feroce stritolamento, arte nota del barbaro orso. Celeste! Maki è ancora nascosto e colpirà gli altri se non facciamo nulla. Una scia di fumo azzurro seguì il movimento di Celeste portandola dinanzi all'uomo. L'elocatrice non disse nulla, probabilmente il mago sapeva già di essere visto... La pelle candida si cosparse velocemente di striature azzure, le quali emanavano vapore, come se la magia stesse consumando la pelle dell'elocatrice. Supera il tuo limite... Sussurrò a se stessa... Le braccia si avvolsero completamente di azzurro, gli occhi pure così che il fendendente che menò con Cuore Nero divenne talmente veloce e devastante da far saltare via la testa del suo avversario. Si udirono le grida di Enko, prima di venire finalmente uccisa dal compagno d'armi... Il vampiro era fuggito invece... Eff... Eff... Il potere e le striature svanirono presto, lasciando la Borealis con la solita debolezza fisica ed il solito mal di testa. Datemi... Datemi un attimo... Ho bisogno di... Riprendere fiato... Disse, anche per via del secondo buco sanguinante nel petto infertole dalla mente guerriera, per poi cercare un appoggio sul quale caricare il peso delle spalle... Si guardò le braccia, non stupendosi del dolore proveniente da esse visto che erano diventate violacee...
Fu allora che si accorse che Seline si era precipitata su di lei... L'espressione dell'elocatrice era imbarazzata, quasi dispiaciuta, nascosta sotto l'enorme stanchezza che percepiva... Mi dispiace... Mi ha... Il pugno destro si strinse con forza, non sapendo come accettare quella sconfitta, la prima vera sconfitta contro un avversario... Poi arrivò il bacio sulle labbra della moglie... E solo allora Celeste colse lo sguardo preoccupato... Un brivido freddo scivolò lungo la schiena della ragazza dai capelli bianchi... Il pensiero di ciò che avrebbe perso se fosse morta ora... Il pensiero di ciò che le sarebbe successo se il Collettore l'avesse presa... L'espressione dell'albina restò malinconica, solo per non far trasparire alla compagna il reale sentimento di paura che l'avvinghiava e che la schiacciava. Mi dispiace... Aggiunse in seconda risposta. Ascoltò ancora... Senza dire nulla... Sentì le mani sulle guance e vide il dolce sorriso di lei... Certo che lo so e ti amo anche io, tantissimo. Cercò di portare la mano destra sulla mano della tiefling, ma questa ebbe uno scatto... Osservò minuziosamente le movenze della moglie, prima di ascoltarla di nuovo. Non capì bene cosa accadde, semplicemente si limitò a pensare fosse la stanchezza di questo scenario raccapricciante. Celeste si avvicinò alle spalle di lei, prendendola, abbracciandola e voltandole delicatamente il volto per baciarle con cura le labbra ad occhi chiusi... Piano... Poi si staccò e riaprendo gli occhi e prendendola per mano disse Andiamo... Manca poco.
Disgusto, ecco cosa provava e non per via del rapporto omosessuale (di certo lei non poteva dire nulla a riguardo), ma del momento in cui svolgerlo, soprattutto dall'ipocrisia dietro a tutto ciò. Ringraziò sentitamente Trull (Prima ti sei ricordato il mio nome e ti sei rivolta a me! Grazie! Aggiunse anche Eroe) per averle coperto la vista, altrimenti avrebbe estratto la lama nera... Dopodiché si diresse dai compagni, ai quali doveva dire qualcosa... Vi ringrazio... Infinitamente... Vi devo, tanto... Disse con calma, con lo sguardo un po' perso, dopodiché gli occhi si concentrarono su Oceiros. Grazie Oceiros, sei un amico... Ti voglio bene. Le labbra contratte stranamente, come se avesse voluto dire altro... Quando i due ebbero la decenza di uscire Celeste alla richiesta di domande da parte di Keitaro chiese molto stizzatamente con occhi gelidi. La strada più veloce per arrivare ad Ishibura e poi il Collettore dov'è e come si spegne? Non le serviva sapere altro... Doveva essere fermato!
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