Snorri Laikarakkin
Sempre con Andr e Moggo, in taverna
"Mmm... Moggo, non sono un militare, ma credo che il dovere degli Adnur sia quello di proteggerci. E sì, questo comprende l'eliminazione di minacce, ma se i guerrieri dei Nani non sapranno controllarsi, finiranno per creare più nemici di quanti ne riusciranno ad uccidere... Ti torna il mio discorso?" Chiedo al nano quando critica la mancanza di "intraprendenza" di Andr e Chazia, "E poi stai parlando dei numerosi e fecondi figli di Yesna. Non riusciremmo a sterminarli tutti, anzi è più probabile che accada il contrario se non sapremo essere clementi."
L'arrivo di Andr interrompe la discussione ed io cambio volentieri discorso, così da dare modo al guerriero di pensare alle mie parole, "Ninnoli interessanti, ma pur sempre ninnoli. Anche se devo dire che uno di questi conteneva una sorpresa divertente: uno spirito maligno!"
"Mi sono preso un bello spavento, ma una guardia l'ha dissipato distruggendo l'oggetto impossessato: poco male, era solo un soprammobile in pietra..."
Investigando il Sankh
"Beh, è probabile, Moggo." Dico con nonchalance, "Magari si tratta pure di Melnitar in persona..." Dico poi con un sorrisetto e agitando le dita con fare inquietante ma bonario, come se stessi raccontando una storia di paura a mio figlio.
I festeggiamenti
L'annuncio mi rallegra, poiché finalmente potrò uscire da questa rete di grotte e cunicoli che si è fatta fin troppo familiare. Sono felice di potermi mettere in marcia per Kel Kadhar, sia perché potrò finalmente rivedere il cielo, sia perché potrò finalmente tornare ad una vita avventurose tra le rovine perdute del fu impero nanico.
"A Kel Kadhar, e a tutto ciò che vi troveremo" rispondo al brindisi di Chazia, anche se con fare più controllato e meno apertamente gioioso.