Eike
Dammi un minuto, Iver. Mi volto e guardo i miei compagni, invitandoli a salire a bordo con un cenno Andiamo, prima che i ragazzi facciano un bordello. Quindi mi volto dagli uomini, avvicinando Iver Buongiorno signori. Felice che siate stati rapidi alla chiamata. La puntualità non è una qualità a bordo, ma una necessità.. pertanto, confido che le parole che state per udire non saranno nuove a nessuno di voi: non c'è un minuto da perdere. Li squadro uno a uno con sguardo severo Io e gli altri ufficiali ispezioneremo la barca adesso; nel frattempo, decidete fra voi due persone che possano rappresentarvi dicendo ciò, fisso alcuni tra i più anziani e abbronzati marinai, i più papabili a sottoufficiali registreremo il ruolo equipaggio immediatamente alla fine dell'ispezione. Mi volto, scoccando un'eloquente occhiata a Iver e raggiungo gli altri. Andiamo esclamo senza indugiare ancora, attraversando rapida la passarella e toccando finalmente la tolda del brigantino. L'arrivo fin troppo rapido dell'equipaggio (o il mio temporeggiare a godermi ogni vista del brigantino prima di salirci) ha ridotto il tempo concessoci per godere del momento. A passo rapido e scorrendo la mano sulle manovre, arrivo sul cassero e accarezzo il timone, rivolgendo lo sguardo a prua. Un momento e corro dabbasso a verificare la cabina e gli ambienti fiocamente illuminati del corridoio, apprezzando l'odore greve e asciutto della pece che si mescola a quello acuto della pittura. Incredibilmente, non si sente la solita puzza della sentina: probabilmente tutta l'acqua che ha imbarcato nell'ultima traversata e i lavori in darsena hanno contribuito a portarsela via. Scrollo le spalle e torno in coperta, radunando i miei compagni Bene, ci siamo. D'ora in avanti uno di noi dovrà sempre esser qui, in ogni momento, almeno finché tutti gli ufficiali e sottoufficiali non saranno a bordo. E, prima di tornare di là accenno vagamente alla combriccola di marinai sul molo, tenuta in riga dal cipiglio di Iver, che discute animatamente ricordatevi le formalità: io non sono Elle davanti agli uomini, sono il capitano Thorn! E voi siete i signori Deneb, Raftal e Kydar; i marinai si chiamano per nome, gli ufficiali lo fanno solo tra di loro e lontano dalle orecchie dei marinai. Pronti? chiedo, tirando fuori dalla sacca penna, calamaio e un bel foglio di pergamena e alzando la voce Ottimo, ancdiamo. Signor Deneb, signore.. abbiamo del lavoro da fare. Qua, prendete questi e cominciamo gli dico porgendogli quanto ho tra le mani e tornando a terra ad affrontare l'equipaggio Avanti, mettetevi in fila, i due rappresentanti per primi. Nome, cognome e ruolo, sia quello che vorreste, sia quello che avete avuto nell'ultimo imbarco. Il signor Deneb, il nostro primo ufficiale, vi farà firmare il ruolo equipaggio; il signor Raftal, nostromo; e il signor Kydar, nocchiere. Questi, oltre ad esser vostri ufficiali, sono anche gli armatori della nave, quindi niente scherzi. Vi verrà spiegato il nostro regolamento al primo imbarco, e allora sarete anche giudicati per le vostre capacità: chi merita sarà promosso! E un'altra cosa il mio sguardo severo si fa più freddo e la voce sale di un'ottava, acquistando una nota metallica e feroce ci saranno donne a bordo. Ed esigo il massimo rispetto. Non mettete alla prova la mia pazienza su questo punto: a chiunque non piaccia prendere ordini da una donna, o pensa che abbia utilità solo fra le lenzuola, può prendere la sua cassa e andarsene. Gli do un momento per lasciare che le parole facciano presa, poi imperiosamente annuncio Procediamo!
@Bellerofonte