Trull 'Barbetta' Tanner
Alla riunione comune della vigilia
Il guerriero continuo' ad ascoltare con attenzione la discussione in corso in merito alle sfide che aspettavano i due gruppi. Le informazioni che riguardavano la propria missione erano purtroppo scarse, ed ebbe un'idea alla quale sicuramente gli incantatori avevano gia' pensato, tuttavia si riservo' di parlarne esplicitamente appena possibile, ed a Clint quando fosse uscito dalle 'segrete e nuziali stanze'.
Le informazioni che riguardavano gli altri invece erano maggiori, ed in particolare una di queste informazioni lo indusse ad esclamare "BISTEFANI!". Proprio come se avesse detto 'Eureka!' immergendosi nella vasca da bagno e scoprendo i piaceri 'elevatori' dell'idromassaggio. Si vergogno', umanamente, di aver dato spettacolo, arrossendo in maniera evidente nonostante la barbetta e la pelle che finalmente andava abbronzandosi al sole di Firedrakes ed Acquastrino. Fece appello alla sua meta' elfica e soprattutto al suo retaggio di nano per recuperare la compostezza e spiegare il suo intervento. "Popolazioni che si lascino condizionare da un bisogno cosi' forte ed atavico potrebbero essere portate dalla nostra parte con doni e promesse, per dire, culinarie. Solo per fare un esempio, ma certamente diplomatici ed arcanisti esperti piu' di me in queste cose saprebbero proporre di meglio, io porterei con me un certo numero di Everlasting rations e di Everfull Mug da regalare ai vari capi-tribu' con cui doveste intrattere relazioni diplomatiche. Anche il fuocherello di Glantria potrebbe essere utile, ricordo che Tonum ne era un grande estimatore. Potreste anche promettere un proficuo scambio commerciale tramite portali con la famiglia Bistefani di Brughioro, delle cui prelibatezze, potendo, porterei con me un campionario. Sara' un contributo alla guerra che i Conti dovrebbero avere interesse a non negare."
Piu' tardi, l'ospite ebbe alcune parole per il solo gruppo di coloro che scendevano nell'Abisso, e fu in coda a quella riunione, quando il Draconis ormai se ne era allontanato, che Trull avanzo' l'idea che gli era balzata in testa durante la riunione a porte aperte precedente. Non l'aveva esposta la' per evitare che orecchie che non dovevano intendere intendessero.
x gruppo Shendilavri
Arrivo' notte inoltrata, ed il consesso fu sciolto. Clint non era ancora emerso dalla sua stanza, e d'altra parte a quell'ora perche' avrebbe dovuto? Era l'ora del sonno dei giusti, degli innamorati appagati, dei mariti stanchi, e delle guardie poco solerti. Trull fece in modo di passare davanti a quella porta nel guadagnare quella della propria stanza, per tentare di udire segni di vita mentre passava. Dovette constatare che, in ogni caso, fare irruzione senza una palese richiesta d'aiuto era sconveniente persino per uno dei testimoni, e se ne ando' a tentare di dormire. Ovviamente, pensieri tanto cupi non potevano che influenzare i suoi sogni.
Si sveglio' e capi' il motivo di quell'ultimo dettaglio del sogno. Quando il galletto svolazzo' via, Trull si affaccio' alla finestra e gli urlo' dietro.
"NON TEMERE! NON RINASCERO' TUTTE LE VOLTE CHE L'HAI FATTO TU! NON BATTERO' IL TUO PRIMATO!"
Si preparo' in fretta, perche' ormai era tempo dei saluti. E soprattutto di constatare di quanti litri di zabaione aveva bisogno Clint.
A ben pensarci, forse era proprio al numero di uova che avrebbero consumato quella mattina, che il galletto aveva inteso accennare con quel suo fare minaccioso e vendicativo.
A tutti