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Ability Score Increases


Kraigan Wolfgan

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Ciao a tutti,

in riferimento alla nuova regola introdotta dal manuale Tasha's Cauldron of Everything che prevede la possibilità di sostituire e ridistribuire gli aumenti di caratteristiche derivanti dai tratti razziali. Trovate che sia corretto farlo e adottereste tale regola se foste master? Trovo la cosa scorretta dal punto di vista del gioco in quanto sparirebbero molte razze base che non danno bonus o poteri particolari e tanti giocatori utilizzerebbero razze con con Scurovisione, Trance, passo nella foschia e resistenza al danno. Ho capito che uno potrebbe fare la razza che ha sempre sognato senza il vincolo dei tratti razziali delle caratteristiche, ma questo lo farebbe solo chi gioca per puro divertimento ed interpretazione, vedendola dal punto di vista di un giocatore che pensa a buildare solo un pg più forte possibile allora con questa nuova regola tutti sceglierebbero la razza con più bonus e nessun malus.

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Personalmente è una regola che non mi piace, e che trovo "snaturi" molto del concetto alla base di molte razze iconiche

Da un punto di vista delle meccaniche, sarò io, ma mi pare un riadattamento dei vecchi difetti della 3.5: anche lì l'idea era carina, di base, ma alla fine si finiva a prendere sempre quei due o tre difetti che non influivano sul proprio personaggio per ottenere invece dei talenti; anche qui, in 5e: una volta decise le statistiche da aumentare posso andare a prendere gli aumenti che voglio e le capacità extra che più mi piacciono

Credo di capire il senso alla base della regola, la massima personalizzazione del personaggio, ma trovo che sia realizzata in un modo che premia solo ed esclusivamente la parte meccanica ed un certo "maxaggio" della build

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Io la trovo una buona regola. Aggiunge molto più di quanto toglie. L'unica razza che non si usa MAI è l'umano semplice e non si usa da quando hanno introdotto l'umano variante, ovvero nel primo manuale pubblicato (ed è probabilmente la razza più forte insieme al custom lineage della tasha's visto che regala un talento). 

Nella 5e al contrario della 3.5 non c'è il problema della corsa alla build perfetta che somma bonus su bonus visto che la differenza tra un personaggio iperottimizzato ed uno "basic" è minima mente nella 3.5 si passava dall'inutile al "risolvo lo scontro prima ancora di lanciare l'iniziativa". 

Inoltre la direzione data nelle nuove pubblicazioni è proprio quella visto che tutte le razze pubblicate dopo tasha hanno come bonus alle caratteristiche +2/+1 a due caratteristiche a scelta

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43 minuti fa, Kraigan Wolfgan ha scritto:

Trovate che sia corretto farlo e adottereste tale regola se foste master?

Non è la mia regola preferita, è chiaramente una pezza a posteriori, ma se la scelta è tra "regola di Tasha" o "non regola di Tasha", preferisco la regola di Tasha. Potrei aggiungere altre mini-pezze alla pezza, perché ci sono tante piccole cose che non funzionano in modo ottimale: ad esempio il nano delle montagne è molto forte e credo sarebbe più ragionevole avere ad esempio che una razza con bonus superiori a +2/+1 ottiene quei bonus solo se non li sposta, e +2/+1 se li sposta. Ma sono altri discorsi.

43 minuti fa, Kraigan Wolfgan ha scritto:

Trovo la cosa scorretta dal punto di vista del gioco in quanto sparirebbero molte razze base che non danno bonus o poteri particolari e tanti giocatori utilizzerebbero razze con con Scurovisione, Trance, passo nella foschia e resistenza al danno.

Se guardi all'ottimizzazione spinta, ad esempio i siti di builds, non ci sono differenze: prima di Tasha erano tutti Umani Varianti (e al massimo qualche elfo dopo l'introduzione di Elven accuracy), dopo Tasha tutti Custom Lineage (e al massimo qualche elfo e qualche Nano delle Montagne). Stessa roba, se vuoi ottimizzare c'è sempre un massimo data una classe/tipo di gioco.

Se guardi al discorso medio, in generale dopo Tasha c'è molta più eterogeneità perché, se non vuoi ottimizzare in modo spinto, puoi fare scelte davvero diverse. Prima di Tasha un nano mago, come il mio avatar, era davvero penalizzato (per via della bounded accuracy -1 alla primaria è molto più tosto in 5E rispetto a edizioni passate), ora razze diverse sono tutte più o meno possibili.

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2 ore fa, Voignar ha scritto:

Personalmente è una regola che non mi piace, e che trovo "snaturi" molto del concetto alla base di molte razze iconiche

Concordo con @Voignar.

Aggiungo una mia paura, ovvero che questo sia stato aggiunto per "calmare" i più zelanti fra coloro che (come me, sia chiaro) combattono per uguaglianza e diritti civili che possano essersi scagliati contro le "razze" e i loro stereotipi (il mezzorco forte anziché intelligente, il nano robusto anziché socievole, ecc). Mi pare infatti di aver sentito di qualcuno che si era lamentato nel web per queste cose. 😔 Ma è solo un'ipotesi.

D'altro canto vedo il Custom lineage come un punto di inizio per favorire la creazione di nuove razze, sebbene (come avete fatto notare) non debba cadere nel "usiamolo per creare la build migliore". Immagino un futuro in cui interi paragrafi e capitoli aiutano a creare infinite razze bilanciate. Anche perché, reduce dalla 3.5, è una cosa che se non regolamentata dai manuali va fatta con le pinze. 😂

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Inizialmente non ero a favore poi nell’iniziare la campagna che sto masterizzando ho dato la possibilità ai giocatori di usarlo. Sinceramente alla fine non fa danni e permette un pom più di building del giocatore (che a quest’edizione serviva come il pane). Permette di giocare qualsiasi cosa e non è che aiuta il powerplay più di tanto considerando l’edizione.

Dal punto di vista della costruzione del gioco non mi piace l’appiattimento (bonus tutti uguali) spero che nelle prossime razze (e nella 5.5) mantenendo il +2/+1 a quello che si vuole si diano maggiori capacità che rendano uniche le razze perchè altrimenti ci si troverà solo a giocare umani con forme diverse e io voglio giocare un fantasy non al mondo di tenebra. 

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Se posso solo chiarire un concetto: a me la regola non piace non perché credo inciti il power playing o simili, non credo assolutamente che sia così 

Ciò che, a me personalmente, non piace è il come questa regola impatta sulle razze più classiche: secondo me dimezza la variante fisica delle razze, limitandola a quelle sole capacità extra; ma questa è una mia visione del gioco e delle razze

Poi, se questa nuova meccanica serve come spunto a nuove dinamiche ed a nuove razze ben venga 

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Nel mio gioco, per gusti personali, mi piace avere razze molto "hard" (con grado di rappresentazione massimo 😉), quindi non solo do loro modificatori di caratteristica fissi, ma in generale ne hanno alcuni positivi e altri negativi (che in 5e, a quanto ho capito, sono diventati un tabù).

Tuttavia, mi è sempre piaciuto considerare D&D più come un toolkit, un motore, una "cassetta degli attrezzi" da adattare, che non come un mondo già fatto e finito da usare così com'è. In questo senso, ritengo molto apprezzabile l'aggiunta di opzioni, varianti e altre forme di flessibilità che aiutino i gruppi ad adattare il materiale alle loro esigenze.

Ho sempre creato, spesso e volentieri, razze o sottorazze personalizzate: quelle regole possono essere un ottimo strumento per crearle usando quelle esistenti come basi di partenza.

Ho creato diverse volte ambientazioni speciali in cui le razze funzionavano in modo diverso rispetto al default di D&D: regole come queste possono essere molto utili per modificare le razze rendendole più aderenti a un'ambientazione atipica.

Per finire, ho sempre cercato di venire incontro ai giocatori che per qualche motivata esigenza volevano creare un personaggio molto distante dagli standard della sua razza, sottorazza, cultura o classe. Ebbene, anche e soprattutto in quel caso credo che queste regole possano aiutare. Magari nel mio mondo gli orchi hanno tutti +2 For, -2 Int. Ma un giocatore vuole creare un orco con tutta una storia particolare che lo ha portato a essere mingherlino ed emarginato ma a studiare divenendo un pozzo di scienza. Ok, quel particolare orco avrà +2 Int, -2 For.

Mi rendo conto che gli esempi non sono precisamente calzanti rispetto a 5e e Tasha, ma quello che voglio dire è: piuttosto che considerare contemporaneamente ammissibile ed esistente, in generale, nel tuo mondo e al tuo tavolo, ogni possibile combinazione di razze e modificatori di caratteristica, prova a pensare alla possibilità di dare uno standard di riferimento (il "tipico" elfo, il "tipico" nano... magari anche pre-Tashizzati e resi diversi da quelli del manuale base, perché no), e di tenerti aperto all'ipotesi di usare le regole Tasha per delle singole eccezioni che piacciono a voi che giocate, giustificate in un modo che vi soddisfi.

 

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12 ore fa, Bille Boo ha scritto:

Nel mio gioco, per gusti personali, mi piace avere razze molto "hard" (con grado di rappresentazione massimo 😉), quindi non solo do loro modificatori di caratteristica fissi, ma in generale ne hanno alcuni positivi e altri negativi (che in 5e, a quanto ho capito, sono diventati un tabù).

Tuttavia, mi è sempre piaciuto considerare D&D più come un toolkit, un motore, una "cassetta degli attrezzi" da adattare, che non come un mondo già fatto e finito da usare così com'è. In questo senso, ritengo molto apprezzabile l'aggiunta di opzioni, varianti e altre forme di flessibilità che aiutino i gruppi ad adattare il materiale alle loro esigenze.

Ho sempre creato, spesso e volentieri, razze o sottorazze personalizzate: quelle regole possono essere un ottimo strumento per crearle usando quelle esistenti come basi di partenza.

Ho creato diverse volte ambientazioni speciali in cui le razze funzionavano in modo diverso rispetto al default di D&D: regole come queste possono essere molto utili per modificare le razze rendendole più aderenti a un'ambientazione atipica.

Per finire, ho sempre cercato di venire incontro ai giocatori che per qualche motivata esigenza volevano creare un personaggio molto distante dagli standard della sua razza, sottorazza, cultura o classe. Ebbene, anche e soprattutto in quel caso credo che queste regole possano aiutare. Magari nel mio mondo gli orchi hanno tutti +2 For, -2 Int. Ma un giocatore vuole creare un orco con tutta una storia particolare che lo ha portato a essere mingherlino ed emarginato ma a studiare divenendo un pozzo di scienza. Ok, quel particolare orco avrà +2 Int, -2 For.

Mi rendo conto che gli esempi non sono precisamente calzanti rispetto a 5e e Tasha, ma quello che voglio dire è: piuttosto che considerare contemporaneamente ammissibile ed esistente, in generale, nel tuo mondo e al tuo tavolo, ogni possibile combinazione di razze e modificatori di caratteristica, prova a pensare alla possibilità di dare uno standard di riferimento (il "tipico" elfo, il "tipico" nano... magari anche pre-Tashizzati e resi diversi da quelli del manuale base, perché no), e di tenerti aperto all'ipotesi di usare le regole Tasha per delle singole eccezioni che piacciono a voi che giocate, giustificate in un modo che vi soddisfi.

 

Peró non vedo perchè il dm dovrebbe decidere si in relazione alla richiesta di una modifica di un pg di un giocatore e no all’altro. Tanto vale adottare tasha chiedendo un bel bg di spiegazione a tutti. Altrimenti si rimane In un’ottica di discrezionalità troppo ampia.

11 ore fa, Ji ji ha scritto:

E' una modifica fatta dichiaratamente per ingraziarsi una certa parte politica che aborro, quindi non la userò per principio e non comprerò il manuale.

Su questo mi piacerebbe aprire un discorso a parte, magari apro un topic. 

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Anche il mio parere personale è che serva solo per accontentare tanto la maggior parte dei giocatori non gli frega nulla della razza ma solo quella che gli occorre per fare le combo.

Il game GDR è stato snaturato da tempo, quindi tutto sommato perché non usarle, tanto non è che poggia tutta questa differenza (anzi almeno evita di avere scelte fisse solo per combo) *per curiosità essendo l'umano variante una regola "extra" e visto che i siti la consigliano per le build non porta poi al giocatore a pretendere regole solo per seguirle?

Modificato da nolavocals
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22 ore fa, Kraigan Wolfgan ha scritto:

Ciao a tutti,

in riferimento alla nuova regola introdotta dal manuale Tasha's Cauldron of Everything che prevede la possibilità di sostituire e ridistribuire gli aumenti di caratteristiche derivanti dai tratti razziali. Trovate che sia corretto farlo e adottereste tale regola se foste master? Trovo la cosa scorretta dal punto di vista del gioco in quanto sparirebbero molte razze base che non danno bonus o poteri particolari e tanti giocatori utilizzerebbero razze con con Scurovisione, Trance, passo nella foschia e resistenza al danno. Ho capito che uno potrebbe fare la razza che ha sempre sognato senza il vincolo dei tratti razziali delle caratteristiche, ma questo lo farebbe solo chi gioca per puro divertimento ed interpretazione, vedendola dal punto di vista di un giocatore che pensa a buildare solo un pg più forte possibile allora con questa nuova regola tutti sceglierebbero la razza con più bonus e nessun malus.

Io l'ho adottata fin da subito e lascio liberta' ai giocatori di utilizzarla. Personalmente non ho notato un appiattimento delle razze scelte dei giocatori e non mi pare di aver notato alcun problema significativo di bilanciamento. 

Personalmente la vedo come una regola opzionale piuttosto innocua su cui sono stati versati fiumi di inchiostro, gonfiando oltremodo la questione. 

Anche il discorso che sia una regola inserita a fini politici mi sembra interamente speculativo. (mi sono sbagliato, vedi sotto)

16 ore fa, Ji ji ha scritto:

E' una modifica fatta dichiaratamente per ingraziarsi una certa parte politica che aborro, quindi non la userò per principio e non comprerò il manuale.

Cosa intendi per "dichiaratamente"? Se ci sono dichiarazioni dei designer che indicano che la regola e' stata inserita a fini politici, me li puoi linkare o indicare?

Modificato da greymatter
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https://dnd.wizards.com/articles/features/diversity-and-dnd

Cita

Dungeons & Dragons teaches that diversity is strength, for only a diverse group of adventurers can overcome the many challenges a D&D story presents. In that spirit, making D&D as welcoming and inclusive as possible has moved to the forefront of our priorities over the last six years. We’d like to share with you what we’ve been doing, and what we plan to do in the future to address legacy D&D content that does not reflect who we are today.

[...]

Later this year, we will release a product (not yet announced) that offers a way for a player to customize their character’s origin, including the option to change the ability score increases that come from being an elf, a dwarf, or one of D&D's many other playable folk. This option emphasizes that each person in the game is an individual with capabilities all their own.

EDIT: l'articolo è di giugno 2020.

Modificato da Ji ji
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Il 28/1/2022 at 16:44, Kraigan Wolfgan ha scritto:

Ciao a tutti,

in riferimento alla nuova regola introdotta dal manuale Tasha's Cauldron of Everything che prevede la possibilità di sostituire e ridistribuire gli aumenti di caratteristiche derivanti dai tratti razziali. Trovate che sia corretto farlo e adottereste tale regola se foste master? Trovo la cosa scorretta dal punto di vista del gioco in quanto sparirebbero molte razze base che non danno bonus o poteri particolari e tanti giocatori utilizzerebbero razze con con Scurovisione, Trance, passo nella foschia e resistenza al danno. Ho capito che uno potrebbe fare la razza che ha sempre sognato senza il vincolo dei tratti razziali delle caratteristiche, ma questo lo farebbe solo chi gioca per puro divertimento ed interpretazione, vedendola dal punto di vista di un giocatore che pensa a buildare solo un pg più forte possibile allora con questa nuova regola tutti sceglierebbero la razza con più bonus e nessun malus.

se parliamo specificatamente delle regole opzionali presentate nel manuale di Tasha, le ho sempre trovate un'idea piacevole per introdurre un po' di personalizzazione e semplicità di gioco, io l'ho usata con un party di neofiti per permettere loro di avere il massimo grado di personalizzazione e poter giocare l'esatto tipo di personaggio che avevano in mente, senza che si sentissero magari penalizzati per una combinazione un po' stridente (come Nano bardo o Elfo barbaro)

se parliamo della paraculata di togliere del tutto i modificatori razziali fissi alle razze pubblicate nei nuovi supplementi usciti dopo Tasha, allora sì, trovo che snaturi un po' il flavour classico del fantasy, dopo che per 40 anni e rotti D&D ci ha insegnato che i Nani sono spessi e burberi, gli Gnomi sono burloni tritamaroni, gli Elfi leggiadri caotici odiosi, eccetera eccetera

il pretesto dell'inclusività mi puzza troppo di manovra commerciale solo per fare un sacco di quattrini, che per carità, la WotC è un'azienda importante che come tutte pensa al fatturato, ma questo lo trovo un sistema un po' becero per strizzare più di un occhio a tutta quella mandria di perbenisti spuntati come funghi negli ultimi tempi, soprattutto perchè accompagnato da un bel colpo di spugna su quello che fino a un paio di anni fa è stato il tratto razziale che più abbiamo apprezzato nei decenni di D&D per quanto riguarda le razze, cioè il loro allineamento generale

perchè ci piacciono i Drow? perchè sono astuti e malvagi fino al midollo; perchè ci piacciono i Mezz'orchi? perchè sono grossi e stupidi; perchè ci piacciono gli Halfling? perchè sono agili cleptomani - ora invece di avere una solida linea guida su quelle che sono la mentalità, gli usi e le credenze di una razza, abbiamo una nota indicativa sul comportamento generale di alcune minoranze, dove ci sono "campioni Drow che si ergono in prima linea nella guerra contro il culto di Lolth per romperne la tela" invece di una setta di schiavisti assassini che intendono dominare l'Underdark

vuoi fare un Drow LG paladino di Lathander signore del sole con Str 20? ma certo; vuoi fare un Nano CE barbaro assatanato? niente di più facile; vuoi fare un Goliath ladro bastardo che ti accoltella alle spalle anche se siete in 10 vs 1? non c'è nemmeno da chiedere. Non voglio dire che eccezioni del genere non siano mai esistite, il bello di andare contro la normalità della propria razza, se con una storia coerente alle spalle, ha sempre portato grandissimi spunti di gioco, ma appunto, erano eccezioni, ora sono la regola

secondo me mamma Wizzy stavolta ha toppato, ha fatto troppo platealmente la faccia da cu.. per restare esente da un po' di schiaffi, D&D era bello perchè viveva di stereotipi e regole ferree, che ora sono tutto pattume in attesa del camion della SILEA

Modificato da D8r_Wolfman
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@Kraigan Wolfgan nel nuovo manuale Mordenkainen presents: monsters of the multiverse molte razze sono state riviste e potenziate in alcune delle loro abilità, forse per ovviare a questo problema (la scelta di alcune razze a discapito di altre). Parlo per sentito dire (il manuale è uscito solo insieme al Tasha e allo Xanathar e bisognerà aspettare un po' per il volume singolo), ma è una cosa da tenere d'occhio in questo momento di modifiche alla quinta edizione. Ad esempio i genasi sono stati potenziati per quanto riguarda le spell (se non sbaglio il genasi della terra può lanciare Blade Ward come azione bonus un tot di volte tra i riposi).

Modificato da Assalon
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Ho ricevuto il nuovo cofanetto contenente il manuale Monsters of the Multiverse (cofanetto trovato in copertine alternative bellissime). Questo manuale raccoglie una trentina di razze giocabili, e adotta il metodo del "custom lineage". Il manuale è da considerarsi come un passo verso la "5.5" in uscita nel 2024. E come parere personale, aggiungo un bel purtroppo.

Non solo a livello di politically correct non ha senso, ma ammazza completamente la differenza razziale che, così come nel nostro mondo, esiste! La "diversità razziale" dona quella bellissima profondità al gioco che, per i più open minded, non risulta in un divieto nel farsi un personaggio di una razza canonicamente non indicata per la classe scelta.

Partendo dal presupposto che io ho un problema con chi gioca ai GDR solo per fare la build più forte, trovo ridicolo che uno gnomo possa avere lo stesso bonus a forza di un mezzorco, o che un elfo e un firbolg possano avere lo stesso bonus a destrezza. Certo, qualcuno potrà dire "eh ma è un gioco e possono esserci eccezioni nelle razze", ma anche no. Non sono per nulla limitato nell'immaginarlo, ma ci siamo capiti. Mi fa arrabbiare il fatto che per pararsi il culo si debba eliminare un aspetto cardine del gioco, adottando difatto come soluzione per risolvere il problema il non risolverlo, ammesso che ce ne fosse davvero uno.

Quando un domani finirà la campagna che sto masterando (ed ormai nemmeno gli Dei vengono in mio aiuto), non penso che adotterò questa soluzione per nuovi personaggi, perchè per me sarebbe un errore. Il fatto che il manuale non ti ponga una scelta tra custom lineage o "vanilla" ma ti obblighi a prendere la prima strada è di fatto un errore. Uno può anche andarsi a pescare i bonus fissi di quella razza da dove era stata originariamente pubblicata, ma il non includerlo nel primo manuale di "transizione" verso la futura rivisitazione è un chiaro segnale della direzione che la WOTC ha già preso.

Per quanto mi riguarda, essendo un master più affascinato all'aspetto narrativo dei GDR, credo che un personaggio possa essere interessante a prescindere dai punteggi, e un bel chissenefrega se la razza scelta dal giocatore non è l'ideale per la classe che vuole prendere, anzi: un bravo giocatore potrebbe sfruttare il "difetto" del PG come un punto cardine della sua caratterizzazione. Preferirò sempre uno gnomo guerriero che nonostante i suoi limiti fisici intraprende quella strada per un motivo, piuttosto che uno gnomo guerriero più forte a prescindere perchè sì.

 

No non ce l'ho con gli gnomi.

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9 minuti fa, Venom94 ha scritto:

Ho ricevuto il nuovo cofanetto contenente il manuale Monsters of the Multiverse (cofanetto trovato in copertine alternative bellissime). Questo manuale raccoglie una trentina di razze giocabili, e adotta il metodo del "custom lineage". Il manuale è da considerarsi come un passo verso la "5.5" in uscita nel 2024. E come parere personale, aggiungo un bel purtroppo.

Ci sapresti dire qualcosa di più sulle abilità di razza? Sono state veramente potenziate e modificate o è poca roba?


Per il resto sono del parere che non ci sia una grande differenza tra custom lineage e vanilla, semplicemente la scelta dei bonus è affidata ai singoli tavoli e gruppi di giocatori. Se voglio creare Tom, l'halfling più forte della contea, ora posso farlo insomma😆.

Modificato da Assalon
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Il 29/1/2022 at 15:20, greymatter ha scritto:

Personalmente la questione mi lascia indifferente,

Lecito, ma fa conto che nel caso delle errata alla Torquemada della Volo's Guide, è un po' come essere indifferenti al fatto che ti vendano un cappotto a cui hanno staccato qualche bottone.

 

Edit/p.s

@Venom94 e ti meravigli?  J.C l'aveva pure detto in un'intervista al lancio che era fiero (boh) di aver rivoltato D&D come un calzino.

https://techraptor.net/gaming/news/deep-dive-into-mordenkainen-presents-multiverse-of-monsters-and-dd-5e-gift-set

Modificato da Nyxator
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Secondo me state mischiando due cose che non hanno correlazione. 

Hanno annunciato che avrebbero riscritto la lore di determinate razze perché idealmente associate a gruppi etnici (visitani=rom oppure drow=persone di colore) e che sui manuali avevano evidente accezione negativa. Può piacere/interessare o meno, ma lo scopo è esplicito e dichiarato. 

I bonus razziali variabili alle caratteristiche dei personaggi giocanti non c'entrano nulla con questo, hanno semplicemente seguito la strada che hanno intrapreso da sempre con la 5e ovvero dare più che un sistrma di regole chiuso e finito, uno scheletro di regole base ed un tot di altre opzioni da cui si può attingere  per comporre il regolamento per la propria campagna. 

Che poi lo gnomo inizi con 15 o 17 di forza, onestamente non cambia nulla: la media della forza degli gnomi è sempre 10 ed il pg è sempre un essere straordinario che esula dalla media, che abbia 15 o 17 di forza 

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