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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 14/02/2018 in tutte le aree

  1. A 340 Si, vola ma solo per il suo turno. Finito il suo turno la perde e quindi alla fine del suo turno e prima dell’inizio del turno del personaggio o del mostro che segue in ordine di iniziativa cade. In pratica può usarla per fare dei salti enormi e molto precisi o per portarsi sopra un’avversario e cadergli sulla testa. Edit: ops la risposta di thestroy era nella pagina dopo e non l’avevo vista.
    3 punti
  2. Miei prodi, per come stanno evolvendo le cose dopo la nottata alla locanda prevedo che buona parte del prologo sarà giocata sotto spoiler...! Il gruppo di Avventurieri e Ramagast stanno viaggiando su due strade parallele che per il momento non si sono ancora incontrare ma non abbiate timore: il primo vero atto della campagna prevede un punto di passaggio obbligato e la compagnia si riunirà se promettete solennemente di non fare metagame leggete pure tutti i contenuti sotto spoiler, così se non altro non rischiate di annoiarvi aspettando che arrivi il vostro turno... @Brenno @rikkardo @Alonewolf87 @Thorgar Quando avete finito al cortile del tempio o vi serve un intervento da parte mia fatemi sapere -anche qui offgame- così vi faccio avanzare. Se avete dubbi scrivetemi pure qui o via messaggio privato
    2 punti
  3. perdonate ragazzi, ma 1 bottigia e 1/2 in corpo, potrei aver scritto immani cavolate nel post di gioco! buon San Valentino!
    2 punti
  4. @Ian Morgenvelt, ok per le modifiche, nessun problema @Hazlar, perfetto, in ogni caso la famiglia è ancora viva e vegeta, molto meno influente di prima ma comunque esiste. Quindi ora sei una spada mercenaria a piede libero o hai preso servizio presso qualcuno? Leggi lo spoiler
    2 punti
  5. Stasera vado avanti, scusate
    2 punti
  6. Si si, lo leggiamo Alla fin fine, ti si è "corrotto" il Pc altro che il PG
    2 punti
  7. Matthew Mentre gli altri parlano riapro le vecchie ricerche e raccolgo tutto in un documento unico, una sintesi sulla serie di omicidi che abbiamo cercato di capire "La prima serie di omicidi aveva una serie di decapitazioni. Secondo Sley era per impedirgli di parlare tramite un incantesimo per interrogare i cadaveri ma credo che in quel caso avrebbe sgozzato o decapitato tutte le vittime, e così non è stato. Ah, si sa se le lance siano indistruttibili? Nel caso possiamo liberare il mondo dalla Lancia di Lug e lasciare in mano a Moore nulla più di un'asta spezzata e sogni infranti..." penso mentre finisco di digitare le ultime parole del riassunto "... ecco qua, tutti i dati che abbiamo raccolto noi." Riassunto
    2 punti
  8. A 340 Esatto, il barbaro vola, ma deve atterrare ogni round, altrimenti precipita. Immaginalo come una serie di balzi che possono avvenire indifferentemente in ogni direzione.
    2 punti
  9. Siete alla ricerca di maggiori informazioni su D&D 5e? Cercate un regolamento che possa migliorare la vostra esperienza di gioco? Con questa serie di articoli vi descriverò i motivi per cui può valere la pena passare alla 5a Edizione del Gdr più famoso al mondo. Come già molti di voi oramai sapranno, D&D 5a Edizione finalmente inizia a parlare italiano. La Asmodee Italia, infatti, di recente ha ricevuto dalla WotC (attraverso la Gale Force 9) l’incarico di tradurre ufficialmente la nuova edizione del Gdr più famoso al mondo e, di conseguenza, proprio in questi mesi ha iniziato a rilasciare i primi manuali in lingua italiana. Anche se alcuni giocatori hanno avuto l’opportunità di conoscere già da qualche anno i pregi di questa nuova edizione (potendo contare sulla versione in lingua inglese), sono sicuro che per molti di voi essa rappresenta una vera e propria novità. Ho deciso, dunque, di scrivere una serie di articoli dedicati al mostrarvi le caratteristiche più significative e interessanti della 5a Edizione, in modo da aiutarvi a conoscerla meglio. Per quali motivi può valere la pena giocare a D&D 5e? Vediamo di scoprirlo assieme. Motivi per giocare a D&D 5e (Parte 1) Se non l'avete ancora letta, qui di seguito potete trovare la 1a Parte della serie di Articoli "Motivi per giocare a D&D 5e", in cui descrivo il perchè un regolamento semplificato (come quello di D&D 5e) può diventare il miglior amico del DM. Vantaggi e opportunità per i giocatori Un Gdr non deve fornire solamente buoni strumenti per il DM, in modo tale da consentirgli di gestire il gioco in maniera più rilassata. Al contrario, deve anche fornire ai giocatori gli strumenti necessari per ottenere il massimo divertimento possibile. In questa 2a Parte della serie "Motivi per giocare a D&D 5e", proverò ad elencarvi alcune delle più importanti ragioni che fanno di D&D 5e un'ottima opportunità di gioco anche per i giocatori. Premessa: una nuova edizione per unirle tutte Una cosa che capita facilmente quando ci si approccia per la prima volta alla 5a Edizione (soprattutto se si proviene direttamente da un’edizione precedente), è di riconoscere in quest’ultima caratteristiche tipiche di edizioni passate. In particolare, scoprirete che persone diverse hanno opinioni differenti riguardo a quello che, a loro avviso, sarebbe il “modello d’ispirazione” della 5e: ad esempio, c’è chi sostiene che sia una versione modificata di D&D 3.5, chi ritiene si tratti di un aggiornamento della 4a o c’è chi, invece, pensa che si tratti piuttosto di un ritorno all’epoca d’oro di AD&D, solo in chiave moderna. Questa percezione deriva dal fatto che i designer, durante il lungo playtest pubblico che è stato organizzato tra il 2012 e il 2013, non solo si sono andati a ristudiare tutte le edizioni passate, ma hanno anche cercato di inserire nella 5e le migliori caratteristiche delle precedenti edizioni. I designer si sono preoccupati di fare questo, perché volevano creare un’edizione che soddisfacesse il più possibile i giocatori provenienti da tutte le precedenti edizioni e, dunque, hanno dedicato i 2 anni del playtest pubblico alla costruzione di un sistema che fosse la migliore amalgama possibile di ciò che la gente ha amato. Allo stesso tempo, però, hanno usato il passato per ottenere qualcosa di nuovo: un Gdr che, nonostante prenda da altre edizioni, in realtà segue una strada propria. D&D 5e, insomma, integra al suo interno meccaniche, idee e stili che provengono da tutto il passato del Gdr più famoso al mondo: la possibilità di giocare un D&D super-semplificato e ridotto all’osso, ad esempio, deriva dall’OD&D e dal Basic D&D (questa versione semplificata è possibile trovarla in inglese nelle Basic Rules di D&D 5e, disponibili gratuitamente sul sito della WotC); l’attenzione per il gioco interpretativo e basato sul Teatro della Mente, invece, deriva da AD&D; numerose regole per il combattimento traggono ispirazione da D&D 3.5; l’attenzione per il bilanciamento e diverse altre regole per il combattimento tattico, infine, devono la loro esistenza a D&D 4a Edizione. Questi sono solo alcuni esempi, naturalmente, perché numerosi sono i richiami che possono essere ritrovati da tutte le edizioni, se si presta molta attenzione. Quello che, però, s’impara presto giocando alla 5e Edizione, è che questa non è un mero collage di meccaniche e idee provenienti dal passato. Al contrario, ben presto si scopre che D&D 5e possiede una sua specifica identità, legata a sue specifiche caratteristiche. Molte meccaniche, ad esempio, provengono dal passato, ma sono state riprogettate in maniera più moderna; altre sono il risultato della fusione di idee provenienti da edizioni diverse; altre ancora, invece, sono regole del tutto nuove, create dai designer durante il periodo del playtest pubblico e approvate dai giocatori attraverso numerosi sondaggi. Il risultato conclusivo è un sistema che, nonostante strizzi l’occhio al passato di D&D, in realtà funziona a proprio modo. Quando giocherete alla 5a Edizione di D&D, dunque, o quando leggerete articoli che la riguardano, vi troverete sicuramente a notare la presenza di regole e idee a voi familiari. Visto che, però, D&D 5e non si limita a copiare il passato, quanto piuttosto a reinventarlo e a integrarlo con idee nuove, il modo migliore per comprenderlo e apprezzarlo è fare caso alle caratteristiche che lo rendono unico e che possono aiutarvi a migliorare la vostra esperienza di gioco. Un D&D facile da imparare e da usare D&D 5e è una delle edizioni più semplici dai tempi di D&D Basic. I designer, infatti, lo hanno consapevolmente progettato per avere un regolamento il più possibile semplificato, pur avendo al suo interno numerose varianti e regole opzionali attraverso le quali i gruppi possono decidere di aggiungere maggiore complessità alla propria esperienza di gioco (questo argomento, riguardante l’aspetto modulare di D&D 5e, sarà trattato in maniera più approfondita nel 5° articolo di questa serie). Potete trovare alcuni esempi della semplificazione del regolamento nell’articolo Motivi per giocare a D&D 5e (Parte1): nonostante quel primo articolo sia stato scritto con in mente in particolare i DM, le spiegazioni fornite al suo interno sono valide anche per i giocatori, visto che pure loro avranno a che fare con le medesime meccaniche. Regole come l’equazione fondamentale, la Competenza, le CD Fisse, il Vantaggio e lo Svantaggio, le tabelle per la generazione casuale, la tipologia delle azioni e le Condizioni, insieme a tante altre meccaniche descritte nei manuali di D&D 5e, consentono anche ai giocatori di semplificare enormemente la propria esperienza di gioco. Dal punto di vista dei giocatori, la semplificazione del regolamento garantisce in particolare 3 vantaggi Un regolamento facile da imparare: un regolamento più semplice significa dover faticare meno per imparare il suo funzionamento. Questo rende D&D 5e una delle versioni più semplici da apprendere, in particolare per coloro che non hanno mai giocato a D&D prima, o che magari si affacciano per la prima volta al mondo del Gdr. D&D 5e, dunque, è uno dei D&D più adatti per i neofiti. Mentre un regolamento più complesso può rischiare di annoiare un inesperto, ostacolarlo o addirittura spaventarlo (a causa della maggiore quantità di regole da dover ricordare), un regolamento più semplice risulta più facile da comprendere e da imparare, oltre a permettere di entrare più velocemente nel vivo dell’esperienza di ruolo. Un regolamento facile da ricordare e da usare: la semplificazione del regolamento, inoltre, permette a tutti di ricordare con maggiore facilità le varie regole del gioco. Anche per i più esperti, infatti, il dover tenere a mente una grande quantità di meccaniche o di equazioni (come nell’esempio fornito nel paragrafo “L’equazione fondamentale” dell’articolo Motivi per Giocare a D&D 5e (Parte 1): un sistema semplificato è il miglior amico del DM) può creare difficoltà, se non addirittura far venire un gran mal di testa. Non pochi giocatori si ritrovano a far fatica riguardo al dover tenere traccia delle numerose equazioni matematiche che fanno funzionare le altrettanto numerose capacità dei loro personaggi. Allo stesso tempo, praticamente a tutti è capitato di dover impazzire per rintracciare i vari bonus o malus da sommare al proprio tiro. Un regolamento semplificato significa dover faticare meno nell’usare le meccaniche di gioco e avere la libertà di godersi meglio l’esperienza del Gdr, oltre al fatto di avere l’opportunità di potersi concentrare maggiormente sulle vicende narrative della propria campagna. Un regolamento facile da reskinnare: il Reskin è la pratica di attribuire un significato narrativo differente a una stessa meccanica; insomma, si mantiene la meccanica identica, ma la si descrive in un altro modo, come il trasformare una spada magica +1 in una spada laser +1, o la magia arcana di un mago negli effetti tecnologico-scientifici prodotti dalle nanomacchine controllate da un Tecnomante. Più un regolamento è semplice, più è facile reskinnare le sue meccaniche per ottenere esperienze di gioco differenti, visto che le meccaniche stesse possiedono meno vincoli e risultano più adattabili a contesti differenti. Naturalmente, è il master ad avere l’ultima parola riguardo alla possibilità di utilizzare la strategia del reskin nella vostra campagna, quindi consultatevi con lui su questo argomento se avete qualche particolare idea in mente. Il tema del Reskin sarà trattato in maniera più approfondita nel 6° articolo di questa serie. Un D&D adatto a chi ha poco tempo Per molti gruppi trovare il tempo per giocare di ruolo è una lotta costante. Per alcuni giocatori è un problema logistico: vivendo in luoghi distanti tra loro, magari si ha difficoltà a trovare l’occasione in cui riunire la banda per poter finalmente giocare. Per altri giocatori, invece, è un problema d’impegni e calendari: quanto più si cresce, tanto più la vita si riempie di occupazioni e responsabilità, come la ragazza o il ragazzo, l’università, il lavoro, altre attività personali, o addirittura il matrimonio e i figli. E visto che il Gdr è un passatempo di gruppo, può risultare sempre più difficile riuscire a conciliare tra loro gl’impegni dei vari partecipanti al gioco. Non a caso, spesso si finisce con il rinunciare. Tuttavia, come ho anche spiegato nell’articolo Come semplificarsi la vita nell’organizzazione del proprio Gdr, poter contato su un regolamento semplificato può aiutare ad aumentare le probabilità che il vostro gioco continui. D&D 5e vi può aiutare in questo: se il tipo di esperienza da voi cercato è nello stile di D&D, la 5a Edizione può rappresentare quel regolamento che vi può consentire l’opportunità di continuare a giocare di ruolo. Un regolamento semplificato, infatti, porta con sé numerosi vantaggi: richiede meno fatica per preparare la campagna/avventura, per gestire il gioco durante la seduta e per tenere a mente le meccaniche. Naturalmente non basta avere un regolamento semplificato per risolvere tutti i problemi organizzativi che possono rendere a un gruppo difficile trovarsi, ma è sicuramente un fattore che aiuta. Più è semplice il regolamento, infatti, minore sarà lo stress nel suo utilizzo e maggiore sarà la voglia di provare a organizzare una seduta di ruolo. Un Master rilassato è un Master bendisposto Uno dei vantaggi più importanti che un D&D semplificato può garantire ai giocatori è il fatto che, come già anticipato nella prima parte della serie Motivi per giocare a D&D 5e, permette al DM di vivere in maniera più rilassata l’esperienza della masterizzazione. Regole più complesse significano più lavoro per il DM, dunque più stress. Allo stesso modo, la presenza della System Mastery (la cui definizione è stata già descritta nel precedente articolo) può portare il Master a temere ogni mossa dei giocatori, ogni nuova costruzione meccanica, ogni nuova regola o, in generale, qualunque circostanza possa contribuire a rendere per lui ancora più problematico gestire la campagna. Una cosa che, però, s’impara ben presto giocando di ruolo è che un Master rilassato è un Master più disponibile, maggiormente pronto a fare ciò che serve per divertire i suoi giocatori. Ricordatevi sempre che un DM gioca pure lui per divertirsi, motivo per cui maggiore sarà lo stress che dovrà affrontare, minori saranno la sua pazienza e la sua disponibilità. Utilizzare un regolamento semplificato, come quello di D&D 5e, dunque, aumenterà la vostra probabilità di ottenere un master più sereno, proprio perché l’attività di preparazione e di gestione della campagna diventerà più facile. Di conseguenza, aumenterà la probabilità che il Master si apra a fare concessioni, come approvare l’utilizzo di una Variante/Regola Opzionale, di un nuovo manuale, di una reskin o, addirittura, come accettare l’idea di provare una campagna di tipo sperimentale. Se siete giocatori, aiutate il più possibile il Master a ottenere divertimento durante la vostra campagna di ruolo e ricordate che pure lui gioca per vivere una bella esperienza, basata su qualcosa che lo intrattenga e lo appassioni. Se siete DM, ricordate che il modo migliore per spingere i giocatori a partecipare in maniera positiva al gioco è quello di fornire loro una campagna costruita attorno ai loro gusti e interessi, oltre che ai vostri, in modo tale che pure loro riescano a divertirsi. Per questo motivo, approfittate tutti della semplicità di D&D 5e per creare un’esperienza che risponda il meglio possibile alle vostre esigenze. Se l’idea di giocare alla classica campagna Fantasy Epica inizia a starvi stretta o se le regole standard del gioco iniziano a sembrarvi ripetitive, il regolamento semplificato di D&D 5e e la sua natura modulare - fatta di Varianti e Regole Opzionali – vi permetterà di affrontare con maggiore tranquillità l’idea di sperimentare con le regole per ottenere campagne più particolari. I temi della modularità di D&D 5e e del suo essere un’ottima base di partenza per giocare a campagne maggiormente sperimentali, saranno meglio trattati nella 5a e nella 6a parte di questa serie di articoli. Non più solo un Pilastro D&D è ormai noto per essere un Gdr incentrato in particolare sul combattimento. I designer della WotC, tuttavia, hanno deciso di cambiare un po’ le carte in tavola, per consentire ai giocatori di esplorare anche altri tipi di esperienze durante le proprie campagne. La 5a Edizione di D&D, infatti, non si focalizza più su un solo aspetto, ma bensì su 3 Pilastri distinti: il classico Combattimento (l’esperienza che avete tutti conosciuto, legata allo scontro dei vostri PG con dei mostri), l’Esplorazione (la pratica di esplorare con cautela tanto i polverosi dungeon, quanto le vaste aree del mondo immaginario) e l’Interazione Sociale (ovvero l’intrattenere rapporti sociali con i PNG e con le società del mondo immaginario in cui è ambientata la vostra campagna). Maggiori dettagli sui 3 Pilastri saranno forniti nel prossimo articolo di questa serie. Le esperienze incarnate dagli ultimi 2 Pilastri erano sicuramente esplorabili anche nelle precedenti edizioni, ma ciò che caratterizza la 5a Edizione è il fatto che con essa si è deciso di rendere questi due aspetti parte integrande di quel che significa “giocare una campagna di D&D”, attraverso la presenza di regole base, varianti e regole opzionali appositamente dedicate. Inseribili come semplice contorno all’interno delle più tradizionali campagne incentrate sul Combattimento, queste esperienze possono anche essere rese più centrali in modo da creare campagne più particolari. Nulla vieta, infatti, di incentrare la vostra campagna maggiormente sull’Esplorazione o sull’Interazione Sociale, lasciando al Combattimento un ruolo secondario. Se è vero che l’impostazione base di D&D 5e si focalizza in particolare sul Combattimento (allo scopo di consentire agli appassionati della tradizione di giocare nello stile che è a loro familiare), la natura modulare di questa edizione - natura di cui parlerò più approfonditamente nel 5° articolo di questa serie – consente di ricombinare il regolamento per ottenere la campagna desiderata. Soprattutto se si impara a sfruttare le regole descritte nei manuali in maniera creativa, si avrà l’opportunità di sperimentare campagne più particolari, in cui l’Esplorazione e/o l’Interazione Sociale avranno un ruolo più rilevante rispetto allo stile classico: ad esempio, utilizzare le regole sulle trappole per inserire ostacoli naturali o artificiali nelle mappe delle Terre Selvagge, in campagne incentrate sull’esplorazione di vasti territori del mondo immaginario; oppure riutilizzare le regole dell’Inseguimento – descritte nella Guida del DM - per gestire la caccia ai criminali in una campagna in cui i PG sono cacciatori di taglie, o per gestire le fasi di fuga dei PG delinquenti dopo che hanno realizzato con successo un colpo in una campagna ladresca; in alternativa, si potrebbero utilizzare le Attività Fuori Servizio/Downtime per ottenere le risorse necessarie a influenzare reti di spie, governi politici o imperi commerciali in campagne incentrate sull’intrigo politico o sulla creazione di domini criminali. Vivere una splendida avventura Molti giocatori non hanno interesse a passare il proprio tempo libero impazzendo a causa di un regolamento eccessivamente complicato. Altri, invece, non vogliono sentirsi costretti ad essere dei super esperti nell’ottimizzazione delle regole, solo per consentire al proprio personaggio di sopravvivere alle sedute della propria campagna di ruolo. Quello che cercano, piuttosto, è la possibilità di vivere per qualche ora una magica e indimenticabile avventura con i propri amici: esplorare templi dimenticati alla ricerca di tesori perduti, fermare crudeli complotti, risolvere intriganti misteri e compiere gesta eroiche degne di una leggenda. Vogliono, insomma, sentirsi coinvolti nelle emozionanti vicende della campagna, e indossare per un poco le vesti di nobili cavalieri, potenti maghi, feroci barbari e scaltri ladri; vogliono sentirsi conquistati dagli straordinari colpi di scena ideati dal DM e contribuire, grazie alle azioni dei loro PG, a dare vita a una storia avvincente, che poi potranno ricordare con entusiasmo negli anni a venire. D&D 5e non solo considera importante questo tipo di esperienza di ruolo, ma mira a incentivarla. La semplificazione del regolamento, innanzitutto, come già ricordato altrove aiuta i giocatori a farsi coinvolgere più facilmente dagli eventi immaginari dalla campagna, in quanto riduce al minimo gli ostacoli e le distrazioni. Con un regolamento semplificato è più facile risolvere le formalità meccaniche necessarie a progettare la campagna e a costruire i personaggi, così da poter passare il più velocemente possibile all’azione e all’avventura. Sempre come detto altrove, inoltre, un regolamento semplificato come quello di D&D 5e garantisce meccaniche più facili da capire, imparare e usare: ci sono meno probabilità che si debba bloccare il gioco per capire come funziona una regola o per andare a cercare quest’ultima nel manuale. I manuali della 5a Edizione, infine, sono essi stessi infarciti di spunti narrativi, pensati per fornire ispirazione a DM e giocatori, e per contribuire a farli sentire fin da subito immersi in mondi immaginari vividi e pieni d’avventura. D&D 5e, inoltre, presenta numerose regole pensate per far sentire i gruppi più facilmente coinvolti nel mondo immaginario della loro campagna, o per fornire loro gli strumenti con cui costruire l’ambientazione o l’esperienza narrativa che vorrebbero tanto giocare: parlo di regole come le numerose tabelle per la generazione casuale di spunti narrativi, i sistemi alternativi di assegnazione dell’esperienza (PX non solo per il combattimento), i Background, le Attività Fuori Servizio (in inglese Downtime), i Plot Points, e le numerose Regole Opzionali e Varianti che consentono di personalizzare la propria campagna nei modi più vari (maggiori dettagli su alcune di queste regole saranno forniti nel 3°, nel 4° e nel 5° articolo di questa serie). Combinando queste regole tra loro in maniera diversa, infatti, sarà possibile dare vita a campagne ogni volta differenti, se non addirittura inusuali. Infine, D&D 5a Edizione non considera più il combattimento tattico un aspetto obbligatorio del gioco e, dunque, permette di nuovo di incentrare la propria campagna sul Teatro della Mente (ovvero uno stile di gioco maggiormente basato sulla descrizione e sull’interpretazione delle varie scene della campagna, combattimento compreso). Nella 5a edizione, infatti, l’uso delle miniature e della griglia tattica non è più obbligatorio, mentre il gruppo ha la libertà di regolare la complessità tattica dei vari combattimenti, scegliendo quali regole utilizzare per quel che riguarda questo Pilastro del gioco. Sempre che si ritenga necessario lasciare ampio spazio al combattimento nella propria campagna…. Un Combattimento tattico Se lo si desidera, tuttavia, anche in D&D 5e è possibile giocare in maniera tattica, non solo rendendo il combattimento una parte importante della campagna, ma anche selezionando tutta una serie di regole opzionali e varianti grazie con le quali introdurre maggiore complessità e tatticismo negli scontri. Di base, come oramai da tradizione, i giocatori possono innanzitutto fare affidamento sulle classiche opzioni per i personaggi, come razze, classi, incantesimi, equipaggiamento, ecc. che verranno meglio analizzati nel prossimo paragrafo. Molte delle capacità fornite da questo tipo di opzioni vi permetteranno, come nelle precedenti edizioni, di rendere il vostro personaggio sempre più abile in combattimento e in grado di compiere numerosi tipi di azioni. Anche se il regolamento di D&D 5e è molto bilanciato e lascia meno spazio alla ricerca della combinazione più potente tra quelle possibili, riflettere sulla costruzione del vostro personaggio vi potrà comunque permettere di decidere in maniera dettagliata le tattiche che quest’ultimo potrà utilizzare durante uno scontro. Opzioni diverse, infatti, permettono di compiere azioni diverse o di ottenere effetti diversi: considerando che gli avversari potrebbero essere più o meno abili nel difendersi da un certo tipo di tattica, l’accurata scelta delle capacità del personaggio salendo di livello e l’attenta pianificazione delle proprie mosse durante uno scontro sono aspetti che è importante considerare con attenzione anche nella 5e, se si vogliono aumentare le probabilità del proprio successo. L’accurata scelta delle proprie mosse vale ancora di più quando si arriva a parlare della tattica di gruppo: come nelle precedenti edizioni, anche nella 5e la coordinazione tra i personaggi in uno scontro risulta un fattore fondamentale per determinare se il gruppo riuscirà o meno a vincere. Durante un combattimento, infatti, il gruppo può aumentare esponenzialmente le proprie probabilità di successo se i giocatori imparano a utilizzare le capacità dei personaggi in maniera sinergica. Studiare tutti assieme le capacità dei personaggi e decidere in anticipo una serie di tattiche di gruppo da usare a seconda della situazione, può sempre risultare un’ottima soluzione. Ed è una questione che può rivelarsi ancora più importante nella 5a Edizione, visto che in quest’ultima le risorse a disposizione dei personaggi a volte sono minori che in passato. Intanto, diverse capacità dei personaggi si ricaricano solo dopo aver effettuato un Riposo Breve (una pausa di 1 ora, durante la quale i PG riprendono il fiato) o un Riposo Lungo (una pausa di 8 ore, durante la quale i PG dormono o praticano attività leggere per almeno 6 ore, ed evitano attività faticose nelle restanti 2; è possibile praticare 1 solo Riposo Lungo ogni 24 ore) – è importante precisare che alcune Regole Opzionali descritte nella Guida del DM possono variare la durata dei Riposi. Inoltre, nella 5a Edizione i PG non ottengono più incantesimi bonus grazie ad un alto punteggio nella Caratteristica usata per lanciare magie: per questo motivo, diventa ancora più critico studiare attentamente quali incantesimi lanciare e quando. C’è da segnalare, comunque, che in questa edizione non bisogna più decidere per ogni Slot quali incantesimi memorizzare (piuttosto, in genere si prepara una breve lista di incantesimi e, poi, si usano gli Slot come meglio si crede; ogni Classe, comunque, ha le sue regole riguardo all’utilizzo degli incantesimi), mentre lanciare certi incantesimi usando uno Slot di livello superiore può consentire di ottenere un effetto potenziato. Fondamentale per la decisione della strategia da adottare riguardo ai propri incantesimi, inoltre, è la regola della Concentrazione. Non più legata a un tiro, nella 5a Edizione la Concentrazione è un tratto caratteristico di alcuni incantesimi: alcune magie richiedono di mantenere la Concentrazione, se si vuole mantenere attivo l’effetto di un incantesimo dalla durata prolungata. Attività normali, come muoversi o attaccare, non rompono la Concentrazione (dunque non fanno perdere l’incantesimo). Questo rischio, tuttavia, si manifesta se si lancia un altro incantesimo a Concentrazione (il nuovo incantesimo interrompe automaticamente il primo), se si subiscono danni e si fallisce un Tiro Salvezza di Costituzione con CD 10, se si viene incapacitati o si muore, oppure se si viene disturbati da fenomeni ambientali che il DM ritiene abbastanza fastidiosi (tipo un terremoto o il vento forte di una tempesta; anche in questo caso bisogna superare un TS di Costituzione con CD 10). Avendo, dunque, un numero contato di slot e potendo utilizzare 1 solo incantesimo a Concentrazione per volta, gli incantatori spesso dovranno – soprattutto ai bassi livelli – razionare attentamente i loro incantesimi, e valutare bene come e quando usarli (questione che si rivela ancora più importante nel momento in cui si vuole contribuire al meglio nella tattica di gruppo). Per fortuna nella 5e sono stati introdotti i Trucchetti a volontà, un tempo conosciuti come incantesimi di livello 0, che in genere si potenziano con il livello e consentono agli incantatori di risultare in qualche modo sempre utili, anche quando finiscono i loro Slot. Infine, la Guida del DM presenta diverse Regole Opzionali e Varianti che consentono d’introdurre maggiore complessità al Combattimento, a seconda delle esigenze del gruppo. Ad esempio, è possibile decidere d’introdurre regole quali la griglia tattica e le miniature, le Varianti del sistema dell’iniziativa (se v’interessa, li abbiamo brevemente descritti in questo nostro articolo), le Varianti della Guarigione, le Varianti dei Riposi, il Fiancheggiamento (Flanking), la Morale, la minaccia del Danno Massiccio, le Ferite Permanenti (perdere un braccio, una gamba, un occhio, ecc.), il movimento in diagonale sulla griglia tattica, il Facing (le protezioni difendono solo dai colpi provenienti dalla direzione verso cui sono esposte; ad esempio, uno scudo tenuto nella mano destra proteggerà solo dai colpi provenienti da davanti e da destra, motivo per cui il suo bonus alla CA sarà applicabile solo in queste circostanze), la possibilità di distruggere le Coperture, oltre a regole più particolari riguardo all’arrampicarsi sui nemici più grossi, il disarmare un avversario, il Marcare un bersaglio (focalizzarsi sull’attaccare un bersaglio), spingere un nemico, oltrepassarlo o superarlo grazie ad una mossa acrobatica, e diverse altre regole ancora. Il sistema di Combattimento di D&D 5e è stato progettato per essere il più semplice possibile, in modo da accontentare anche coloro che non amano la complessità delle ultime edizioni. Per coloro che, tuttavia, cercano un Combattimento più complesso, l’uso di simili opzioni può aiutarli a ottenere l’esperienza combattiva di loro interesse. Ancora meglio, la possibilità di combinare in vario modo le regole fin qui elencate o anche altre descritte nei manuali, permetterà al gruppo di personalizzare la propria esperienza combattiva secondo lo stile a lui più adatto, magari ottenendo anche la possibilità di sperimentare soluzioni mai provate prima. Personaggi Modulari I giocatori che amano studiarsi le opzioni dei personaggi per progettare attentamente la loro costruzione, non si annoieranno con la 5e: nonostante il numero delle opzioni a disposizione non sia ancora al pari di quello delle precedenti edizioni, D&D 5e ne fornisce comunque una buona varietà tramite la presenza di diverse tipologie di regole per i personaggi. D&D 5e, infatti, fornisce la possibilità di costruire i personaggi in maniera modulare, andando a combinare tra loro opzioni diverse così da ottenere risultati differenti. Il regolamento della 5e (come già precisato nella prima parte di questa serie di articoli) non è pensato per stimolare la System Mastery, ma lo studio delle combinazioni di regole può risultare comunque utile e divertente per chi ama questo tipo di esperienza, allo scopo di individuare le tattiche più interessanti da usare per sconfiggere gli avversari. I giocatori maggiormente appassionati all’interpretazione e alla creazione di un PG sulla base di un ruolo narrativo, comunque, non devono preoccuparsi, visto che i designer si sono posti come proprio obbiettivo primario non solo l’assegnazione di un concept narrativo suggestivo alle varie opzioni meccaniche, ma anche il garantire regole il più possibile bilanciate tra loro, così da non sminuire il valore di un bel concept narrativo solo a causa delle meccaniche che lo riguardano. Le opzioni per i personaggi, inoltre, non riguardano unicamente capacità focalizzate sul combattimento, ma anche numerose capacità che consentono ai personaggi di risultare abili anche negli altri 2 Pilastri del gioco (Esplorazione e Interazione Sociale). I gruppi, quindi, sono liberi di sfruttare le capacità dei loro personaggi per giocare a esperienze differenti, anche nel caso in cui desiderino partecipare a campagne in cui il Combattimento ha un ruolo secondario. E anche se si decidesse di creare un personaggio focalizzato in particolare sul combattimento, quest’ultimo potrà sempre risultare utile anche nelle altre situazioni di gioco grazie alla Bounded Accuracy (descritta sempre nella prima parte di questa serie di articoli): la presenza delle CD Fisse e la progressione controllata dei fattori matematici consentono a tutti i PG di provare ad affrontare le varie prove e, dunque, di aspirare al contribuire in maniera positiva anche nelle situazioni in cui sono meno specializzati. A prescindere dall’approccio da voi utilizzato nella costruzione del vostro personaggio, la D&D 5e vi mette a disposizione le seguenti opzioni con cui divertirvi nella sua personalizzazione (maggiori informazioni su alcune di queste regole saranno fornite nel 5° articolo di questa serie): Razza: Il Manuale del Gicoatore fornisce 9 Razze giocabili: le 4 classiche (Elfo, Nano, Umano e Halfling) + 5 Razze meno comuni (Dragonide, Gnomo, Mezzelfo, Mezzorco e Tiefling). Il manuale non dà per scontato che le Razze non comuni siano presenti in una ambientazione, permettendo così ai DM di decidere quali Razze popolano i loro mondi immaginari (chiedete, dunque, al vostro DM se una Razza è accessibile nella vostra campagna). Altri supplementi, come Volo’s Guide to Monster e il futuro Mordenkainen’s Tome of Foes, contengono nuove razze tra cui scegliere. È importante segnalare che sul Manuale del Giocatore è presente anche una Variante dell’Umano. Sottorazza: diverse Razze consentono di scegliere tra una serie di Sottorazze, ovvero una sottocategoria che consente di specializzare la propria Razza in una direzione particolare. Ad esempio il Nano possiede di base 2 Sottorazze, ovvero il Nano delle Coline (maggiormente saggio e robusto) e il Nano delle Montagne (più forte ed esperto nell’uso delle armature pesanti). In sostanza, mentre la Razza consente di accedere a una serie di capacità generali, la Sottorazza permette di ottenere alcune capacità uniche e non disponibili agli altri esponenti di quella stessa Razza. Background: si tratta di una meccanica che aiuta a descrivere il passato del personaggio e a garantirgli connessioni con il mondo immaginario in cui abita. Lo scopo del Background è aiutare i giocatori a personalizzare il proprio personaggio, a ottenere spunti per l’interpretazione e ad avere più ragioni per sentirsi coinvolti nelle vicende della campagna, oltre a fornire al PG maggiori mezzi per influenzare il mondo attorno a lui. Maggiori informazioni sui Background saranno fornite nel prossimo articolo di questa serie. Classe: Il Manuale del Giocatore garantisce l’accesso a 12 Classi: Barbaro, Bardo, Chierico, Druido, Guerriero, Ladro, Mago, Monaco, Paladino, Ranger, Stregone, Warlock (per chi non lo conoscesse, si tratta di un incantatore arcano che ottiene la magia stipulando un Patto con un’entità sovrannaturale). Ognuna delle Classi, come da tradizione, consente di ottenere una serie di capacità lungo 20 livelli di gioco. Alcune informazioni aggiuntive sulle Classi saranno fornite nei prossimi paragrafi. Sottoclasse: In D&D 5e ogni Classe può specializzarsi in una Sottoclasse, similmente a come le Razze possono specializzarsi in Sottorazze. Ottenibili al 1°, al 2° o al 3° livello (a seconda della Classe), le Sottoclassi consentono di ottenere particolari capacità ogni tot livelli. A seconda della Sottoclasse scelta, dunque, è possibile dare alla propria Classe una direzione differente: ad esempio, il Ladro potrebbe seguire la strada del Furfante (più agile e scaltro), dell’Assassino (specializzato nell’eliminare i bersagli e nel camuffarsi) o del Mistificatore Arcano (esperto nell’uso di alcuni incantesimi, in particolare quelli di ammaliamento e di illusione). È importante tener presente, tuttavia, che ogni Classe può selezionare una sola Sottoclasse. Il Manuale del Giocatore fornisce una lista base di Sottoclassi, ma alcuni supplementi (come Sword Coast Adventturer’s Guide o Xanathar’s Guide to Everything) consentono di ottenerne altre tra cui scegliere. Multiclassing (Opzionale): Nella 5a Edizione il Multiclasse è una Regola Opzionale. Questo significa che è possibile decidere di giocare a campagne in cui si sale di livello solo in un’unica Classe (comoda soluzione per quei gruppi che vogliono ridurre la complessità del gioco al minimo). Se si decide di utilizzare questa regola, però, diventa possibile combinare tra loro i livelli delle varie Classi. Il regolamento, come già ricordato altrove, è il più possibile bilanciato, il che significa che il Multiclassing sarà meno utile per sfruttare i buchi del regolamento e ottenere combinazioni esageratamente potenti. D’altra parte, il Multiclassing consente ancora di sperimentare riguardo alle tattiche combattive o al ruolo narrativo del vostro PG. Combinare assieme livelli diversi di Classi differenti vi permetterà di ottenere una particolare combinazioni di capacità, oppure di esplorare dei concept narrativi che una Classe pura magari non è in grado di rendere al meglio. Questo tipo sperimentazione può raggiungere un livello di dettaglio ancora più particolare, se si considera che ogni Classe può ulteriormente specializzarsi in una Sottoclasse differente. Talenti (Opzionali): in D&D 5e i talenti sono opzionali, il che significa che di base si gioca senza, ma è possibile integrarli nella propria campagna se lo si desidera. Al posto dei Talenti, normalmente i personaggi ottengono nuovi Punti Caratteristica a ben precisi livelli della Classe. Se, tuttavia, si decide di utilizzare la Regola Opzionale dei Talenti, i PG sono liberi di decidere di acquistare un Talento al posto di uno degli Incrementi dei Punteggi di Caratteristica garantiti dalla propria Classe salendo di livello. I Talenti di D&D 5e sono più potenti di quelli delle precedenti edizioni (equivalgono, ad esempio, a circa 3 Talenti della 3.5) e consentono di specializzarsi adeguatamente in un ben preciso campo, senza avere bisogno di accumulare una lunga lista di Talenti per ottenere il medesimo risultato. Equipaggiamento: come da tradizione, anche D&D 5e consente ai personaggi di accedere a una variegata lista di equipaggiamenti, come le Armi, le Armature e l’equipaggiamento d’Avventura. Tra gli oggetti più particolari inseriti in questa edizione, però, ci sono da segnalare gli Strumenti (di cui parlerò più approfonditamente in uno dei prossimi paragrafi) e gli Oggetti insoliti (Trinkets). Questi ultimi sono oggetti caratterizzati da un alone di mistero o da un leggerissimo aspetto sovrannaturale che, per quanto non vi aiuteranno mai a potenziare le abilità del vostro personaggio, potranno risultare importanti per dare a quest’ultimo un tocco particolare o fornire interessanti agganci per le vostre avventure. Mettiamo, ad esempio, che il vostro personaggio possegga un paio di dadi d’osso che, quando tirati, danno sempre il numero 6 in una qualche combinazione: potrebbero aiutare il personaggio a ottenere qualche vittoria facile nel gioco d’azzardo, ma potrebbero anche attirargli contro la furia di qualche perdente o nascondere una sinistra storia riguardante la creatura da cui sono stati ottenuti. Oggetti Magici (Opzionali): nella 5a Edizione gli Oggetti Magici sono opzionali. Il sistema non si aspetta più che dobbiate possederne per sopravvivere agli scontri. Al contrario, D&D 5e lascia la libertà al DM di decidere se gli Oggetti Magici saranno presenti nella campagna, in quale entità e in che modo possono essere ottenuti. Questo aspetto non deve essere visto come una cosa negativa, in quanto consente ai gruppi di poter sperimentare campagne diverse: dalle campagne Low Magic (caratterizzate dalla rarità degli Oggetti Magici e da un mondo dove la magia è poco usata, o addirittura sconosciuta ai più), alle campagne High Magic (dove gli Oggetti Magici sono diffusissimi, e possono essere acquistati facilmente o addirittura creati dai PG), fino alle campagne di stile intermedio (nelle quali gli Oggetti Magici sono moderatamente disponibili, ma non necessariamente potranno essere acquistati nei negozi sotto casa). Insomma, l’opzionalità degli Oggetti Magici può essere l’occasione per giocare a campagne diverse dal solito o per dare agli Oggetti Magici un peso ancora maggiore (pensate, ad esempio, a una campagna alla Signore degli Anelli, dove gli Oggetti Magici sono rarissime e potentissime reliquie di un mondo oramai dimenticato). In ogni caso, per coloro che amano investire in qualche modo il denaro ottenuto dai PG, nella 5a Edizione potranno farlo anche praticando le Attività Fuori Servizio (Downtime), di cui parlerò in uno dei prossimi paragrafi e, in maniera più dettagliata, nel 4° articolo di questa serie. Classi con una propria identità Nella 5a Edizione i designer si sono preoccupati di assegnare ad ogni Classe un’identità ben precisa, unica, diversa dalle altre. Lo scopo è consentire alle Classi di distinguersi tra loro in maniera chiara, sia per quanto riguarda il loro concept narrativo, sia per quanto riguarda le meccaniche che possiedono. In passato, ad esempio, è capitato che Mago e Stregone fossero molto simili l’uno all’altro. In questa nuova edizione, invece, si è deciso non solo di fornire loro liste degli incantesimi diverse, ma anche di strutturare le due Classi in maniera differente: lo Stregone, oltre ad essere l’incantatore spontaneo per eccellenza, è diventato anche lo specialista nella metamagia (la capacità di plasmare in maniera istintiva gli effetti dei suoi incantesimi) ed è in grado di ottenere capacità sovrannaturali diverse a seconda della sua Origine Stregonesca; il Mago, invece, ha accesso alla lista d’incantesimi arcani più ampia e, grazie alle sue Scuole di Magia, è in grado di acquisire capacità magiche che nessun altra Classe è in grado di ottenere. Simili discorsi possono essere fatti nei riguardi di tutte le altre Classi di D&D. In ogni caso, se desiderate conoscere più informazioni sulle Classi Base di D&D 5e, qui di seguito potete trovare i vari approfondimenti che abbiamo pubblicato proprio su Dragon’s Lair non molto tempo fa: Livelli Morti addio In alcune delle precedenti edizioni di D&D le Classi erano spesso caratterizzate dalla presenza dei cosiddetti Livelli Morti, ovvero quei livelli in cui il PG acquisisce solamente nuovi HP o, al limite, anche qualche bonus al Tiro per Colpire, ai Tiri Salvezza e alle Abilità. In D&D 5e si è cercato di eliminare il più possibile questo tipo di circostanza, tentando di attribuire nuove capacità alle Classi ad ogni livello di gioco. I Livelli Morti, infatti, sono tradizionalmente considerati poco divertenti, in quanto la loro presenza significa che il giocatore non potrà ottenere nulla che riesca a garantirgli un modo nuovo e interessante di utilizzare la Classe; al contrario, i Livelli Morti tendono a fornire solo freddi bonus alle statistiche, aumentando la probabilità che i giocatori percepiscano come monotona l’esperienza di gioco. Per poter salire di livello i giocatori si assumono dei rischi e compiono degli sforzi, motivo per cui vogliono che il gioco valga la candela. Più in generale, premi poco interessanti non stimolano a proseguire nel gioco, mentre i premi intriganti contribuiscono a far sentire il giocatore gratificato e, dunque, lo spingono a impegnarsi. È per questo che i designer di D&D 5e hanno cercato il più possibile di attribuire alle Classi sempre nuove e interessanti capacità per ognuno dei 20 livelli di gioco. In D&D 5e, dunque, sono pochi i casi in cui un personaggio non ottiene una vera e propria nuova capacità salendo di livello. Quando succede, come nel caso del Mago, questo avviene solo perché in quei dati livelli la Classe ottiene già nuovi e più potenti incantesimi, di per loro equivalenti a nuove capacità. Anche in simili casi, tuttavia, le Classi sono state progettate per fornire sempre cose interessanti, e non si trovano casi in cui il PG per 20 livelli acquista solo incantesimi o solo Talenti. Anche là dove la Classe generale non fornisce capacità particolari, infatti, c’è sempre quantomeno la Sottoclasse a garantire opzioni nuove e particolari. Per darvi un’idea, ecco le tabelle delle capacità del Barbaro, del Bardo, del Guerriero, dello Stregone e del Warlock. Strumenti e Veicoli Per poter comprendere appieno la 5a Edizione di D&D è fondamentale ricordare sempre che tutti i personaggi hanno sempre la possibilità di eseguire le prove. Grazie alla Bounded Accuracy e alla presenza delle CD Fisse, infatti, come già precisato nel precedente articolo di questa serie, non è necessario possedere la Competenza per poter eseguire una prova: le CD medio-basse possono essere superate anche da coloro che possono contante solo sul puro modificatore di Caratteristica aggiunto al tiro del d20. Questo dettaglio diventa ancora più rilevante, quando si considera che D&D 5e sceglie di non affidare le prove solamente all’uso delle Abilità. Uno dei pregi di D&D 5e, infatti, è che consente ai personaggi di ottenere la possibilità di eseguire una prova grazie a numerosi fattori diversi. Mentre, ad esempio, in alcune delle precedenti edizioni tale possibilità era spesso ottenuta solo se si possedeva la giusta Abilità (ad esempio, si può disabilitare una trappola praticamente solo se si possiede l’Abilità Scassinare, o si può guidare un veicolo praticamente solo se si possiede l’Abilità Guidare), nella 5e è possibile eseguire un tiro anche grazie ad altri tipi di risorse, come gli Strumenti e i Veicoli (in particolare, se il personaggio possiede Competenza in uno Strumento o in un Veicolo, può aggiungere il suo bonus di Competenza alla prova di Caratteristica richiesta). Questi due tipi di equipaggiamenti, oltre ad aumentare i mezzi grazie ai quali i personaggi possono riuscire a dimostrarsi utili, consentono loro anche di specializzarsi in molte direzioni diverse, senza essere vincolati a una lista ristretta di Abilità. È fondamentale anche qui ricordare che non è necessario possedere la Competenza in un Veicolo o in uno Strumento per poter eseguire una prova con essi: se il PG non possiede la Competenza corrispondente, al d20 sommerà semplicemente il modificatore della Caratteristica indicata dal DM per la prova. Strumenti: sono oggetti come gli Strumenti da Artigiano (gli utensili di un cuoco, gli strumenti del muratore o quelli di un meccanico), gli Strumenti Musicali (un’arpa, una chitarra, un pianoforte, un set da Disk Jokey, ecc.), il Set di un Gioco (un mazzo di carte, il set per il gioco degli scacchi, la console di videogiochi PlayStation 4, ecc.), Kit vari (la borsa del guaritore, gli arnesi da scasso, la borsa da erborista, i trucchi per il camuffamento, ecc.) e così via. Il pregio degli strumenti è che consentono ai giocatori di avere più libertà riguardo al rendere il proprio personaggio abile in una certa cosa, senza che questi si ritrovi vincolato all’acquisto di una ben precisa Abilità ottenibile solo con certe precise Classi. Anzi, se proprio si desidera acquisire la Competenza in uno Strumento, non solo si possono sfruttare Classi, Razze e Background, ma è possibile anche utilizzare l’Attività Fuori Servizio (Downtime) “Addestrarsi” accessibile a qualunque PG. Il pregio degli Strumenti, infine, è che rendono finalmente interessanti e anche potenzialmente importanti attività diverse dal classico combattimento. Volete che il vostro personaggio sia capace di ripararsi al volo l’armatura? Fategli usare gli strumenti da fabbro e affrontare le prove fissate dal DM. Volete che il vostro PG sia un abile baro nel gioco di carte? Fate in modo che acquisti la Competenza nelle Carte da Gioco, fatelo partecipare a qualche partita in una bisca e tirate la prova decisa dal DM per vedere se in quell’occasione vince la mano. È importante segnalare che in Xanathar’s Guide to Everything sono presenti nuove Regole Opzionali sugli Strumenti, attraverso le quali è possibile rendere l’utilizzo di questo equipaggiamento ancora più utile e interessante. Veicoli: fa parte di questa categoria, ovviamente, qualunque tipo di mezzo di trasporto inanimato, come carri, barche a remi, vascelli, astronavi (sulla Guida del DM, ad esempio, sono presenti le statistiche base di un’areonave del tipo presente in Eberron), aereoplani, bicilette, automobili, skateboard e qualunque altro tipo di veicolo decidiate d’inserire nella vostra ambientazione. Come nel caso degli Strumenti o delle Abilità, non c’è bisogno di essere competenti nell’uso di simili veicoli per poterne guidare uno. Semplicemente, se il vostro personaggio acquisirà la Competenza appropriata potrà dimostrarsi un esperto pilota quando guiderà il veicolo della categoria appropriata. Secondo le regole di D&D 5e non c’è bisogno di eseguire per forza dei tiri quando si è alla guida di un veicolo. Quando, tuttavia, il pilota vuole eseguire una manovra complicata o si trova impegnato in una situazione difficile/pericolosa, dovrà eseguire una prova per non perdere il controllo del veicolo (il DM deciderà quale Caratteristica sarà richiesta, a seconda della situazione e del tipo di veicolo, e il PG tirerà 1d20 + mod Caratteristica + Competenza nel Veicolo). Questo tipo di regola, insomma, consente a chiunque, a prescindere dalla Classe del proprio PG, di giocare un pilota. Se da un lato, infatti, consente a qualunque personaggio di controllare un veicolo nelle situazioni meno problematiche, allo stesso tempo concede a qualunque PG anche la possibilità di ottenere la Competenza necessaria per diventare un pilota esperto. Volete giocare il provetto marinaio? Non vi serve possedere una Classe speciale, ma solo la giusta Competenza e una nave da comandare. Volete giocare ad una campagna incentrata sull’equipaggio di un’astronave? Fate in modo che almeno uno dei personaggi possegga Competenza nel veicolo, in modo che sia in grado di superare le prove richieste per compiere spettacolari acrobazie durante i combattimenti nello spazio. Le Attività Fuori Servizio (Downtime) Alcune delle regole più interessanti fra quelle inserite in D&D 5e sono quelle riguardanti le Attività Fuori Servizio (Downtime Activities). Si tratta di un sistema ideato per rendere facile la gestione di attività quali la conduzione di una professione, la costruzione di un edificio (ad esempio, una locanda o addirittura un castello), la creazione di un oggetto, l’allenamento, la gestione di una impresa, la vendita di oggetti magici, la creazione di oggetti magici e così via. È importante segnalare che sulla Guida del DM sono presenti alcune attività aggiuntive, mentre il manuale Xanathar’s Guide to Everything fornisce una importante variante al loro utilizzo, in modo tale da rendere questa esperienza ancora più coinvolgente. Le Attività Fuori Servizio sono state create innanzitutto per consentire a personaggi di qualunque tipo di praticare simili imprese, senza che essi siano costretti a possedere una precisa Classe (ad esempio, ora non è più necessario essere un Mago per mescere pozioni o scrivere pergamente) o acquistare specifici Talenti. In secondo luogo, sono state pensate per fornire ai giocatori ulteriori occasioni di divertimento, quando i loro PG non stanno esplorando luoghi pericolosi, combattendo nemici, investigando o partecipando a fondamentali conversazioni con alcuni PNG. Nella loro forma base pensate come un interessante intermezzo tra un’Avventura e l’altra (in modo da consentire ai PG di portare avanti alcuni piani personali), le Attività Fuori Servizio costituiscono anche una straordinaria occasione per modificare radicalmente il modo di giocare una campagna di D&D e vivere, così, un’esperienza del tutto diversa dal solito. Maggiori dettagli sulle Attività Fuori Servizio saranno forniti nel 4° articolo di questa serie. Tante regole o poche regole? Come si è oramai già notato, D&D 5e è stato costruito per avere al suo interno diverse Regole Opzionali e Varianti attraverso cui modificare il regolamento, in modo da ottenere il tipo di esperienza meglio calibrata su quello che al gruppo interessa giocare. Tra le varie cose, questo significa anche che il gruppo può personalizzare D&D in maniera tale da ottenere un gioco più semplice o più complesso. Il regolamento descritto nel Manuale del Giocatore rappresenta una versione il più possibile moderata del gioco: abbastanza semplice da non risultare un ostacolo ai meno esperti, ma allo stesso tempo abbastanza complessa da garantire ai giocatori più esperti un numero abbastanza interessante di opzioni. Se lo si desidera, però, è possibile sfruttare le numerose Regole Opzionali o Varianti - presenti nella Guida del DM o nei vari supplementi - per aggiungere al regolamento nuove opzioni per i PG, nuovi sistemi o addirittura sottosistemi. Come risultato si può, dunque, ottenere un regolamento più complesso, in grado di consentire al gruppo di esplorare certi tipi di esperienze in maniera maggiormente dettagliata. Pensate, ad esempio, a campagne che prevedono la presenza di meccaniche sulla Sanità, sull’Onore, tutte le varie regole opzionali/varianti sul combattimento tattico, la meccanica opzionale sulla Lealtà dei PNG, la regola opzionale del successo ad un costo (se il PG fallisce di 1 o 2 punti, il DM può consentire comunque il successo nella prova ma a un prezzo), le varianti sull’iniziativa e sulla guarigione, ecc. In alternativa, il gruppo può decidere di semplificare il regolamento ulteriormente rispetto a quanto descritto nel Manuale del Giocatore, in modo da ottenere un gioco basato su un numero davvero minimo di regole. Si tratta della soluzione più adatta per coloro che non cercano troppi fronzoli in un regolamento, ma vogliono solo le meccaniche essenziali per far funzionare il gioco, in modo che si possa entrare nel vivo dell’avventura senza troppe complicazioni. Una simile semplificazione è di suo già fornita dalle Basic Rules di D&D 5e (purtroppo disponibili solo in inglese, in quanto la Asmodee al momento non ha ottenuto dalla WotC l’autorizzazione a tradurre i prodotti in formato PDF). Sostanzialmente, le Basic Rules descrivono un gioco basato unicamente sulle seguenti regole: 4 Razze: Elfo, Nano, Umano, Halfling 4 Classi: Guerriero, Mago, Ladro e Chierico. 1 Sottoclasse per Classe: Campione (Guerriero), Scuola di Invocazione (Mago), Furfante (Ladro), Dominio della Vita (Chierico). 6 Background: Accolito, Criminale, Eroe Popolare, Nobile, Sapiente, Soldato. Niente Talenti e niente Multiclasse. Le regole del gioco su Combattimento, Magia, Caratteristiche e Competenze, Equipaggiamento, le regole sull’esplorazione e sull’avventura (identici a quanto descritto nel Manuale del Giocatore). Una lista ristretta d’incantesimi. Regole sui PX, sulla costruzione degli Incontri e sulla gestione delle CD Fisse. Una lista ristretta di Oggetti Magici. Una lista ristretta di Mostri. Se il DM lo desidera, può usare questa struttura delle Basic Rules per creare la propria versione di regolamento Base, andando a modificare là dove gli serve il tipo di Classi, di Razze, di background, di Incantesimi, ecc. disponibili nella sua campagna. In alternativa, è possibile utilizzare le Regole Opzionali e le Varianti presenti nella Guida del DM per costruirsi una versione del regolamento ancora più semplificata o, quantomeno, semplificata in maniera differente. Ad esempio, è possibile decidere di giocare a una campagna con poche Classi e Razze, senza Talenti (ma solo incrementi ai punti Caratteristica), senza Abilità e Strumenti, in cui il Bonus di Competenza è legato al Background del personaggio (il PG può aggiungere la Competenza in qualunque azione rientri nel tipo di esperienze vissute dal personaggio nel suo passato; guardare la Guida del DM per maggiori dettagli su questa regola) o addirittura semplicemente alle Caratteristiche primarie della Classe, e in cui la prova dell’Iniziativa viene sostituita da un punteggio fisso d’iniziativa. Ma questa è solo una delle possibili combinazioni possibili delle varie regole messe a disposizione da D&D 5e. Se desiderate provare una versione iper-semplificata di D&D 5e, parlate con il vostro DM e decidete assieme quali modifiche apportare al regolamento per ottenere la versione che più si avvicina alle vostre esigenze. Maggiori dettagli sulla natura modulare di D&D, ovvero la natura che consente di personalizzare in maniera dettagliata il regolamento, saranno forniti nel 5° articolo di questa serie. La D&D 5e fin ora vi ha incuriosito? Diteci cosa ne pensate nei commenti. Nel prossimo articolo esamineremo i 3 Pilastri, e alcune fra le regole di D&D 5e che più contribuiscono ad incentivare il gioco interpretativo e d'immaginazione. Visualizza articolo completo
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  10. L'Arcani Rivelati di questo Febbraio 2018 ci propone una Variante del sistema di Esplorazione per D&D 5e. Questo mese, l'Arcani Rivelati vaga nelle terre selvagge con nuovi modi per affrontare l'esplorazione all'aperto. Più tardi questo mese, su sito di D&D comparirà un sondaggio dedicato a queste opzioni. Per favore, provatele e fateci sapere nel sondaggio cosa ne pensate. Questo è Materiale da Playtest Il materiale di questo articolo è presentato allo scopo di effettuarne il playtesting e di stimolare la vostra immaginazione. Queste meccaniche di gioco sono ancora delle bozze, usabili nelle vostre campagne ma non ancora forgiate tramite playtest e iterazioni ripetute. Non sono ufficialmente parte del gioco. Per queste ragioni, il materiale presentato in questa rubrica non è legale per gli eventi del D&D Adventurers League. Arcani Rivelati: nelle terre selvagge Visualizza articolo completo
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  11. Con la mia fionda Matador3000 prendiamo tutto Girlo!
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  12. Ma.. che cavolo, ho proprio dimenticato fossimo fuori, errore mio in toto. Correggo
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  13. E' un buon Magus, fa un po' male vedere un punteggio di caratteristica sotto gli 8 punti, ma meccanicamente le caratteristiche sono distribuite bene. RAW Slashing Grace non funziona più con lo Spell Combat, grazie a una gentile e del tutto evitabile FAQ della paizo, per cui se utilizzi lo Spell Combat non puoi aggiungere la Destrezza ai danni e viceversa. Inoltre non mi quadra la spada lunga con minaccia di critico 18-20 e con cui puoi utilizzare Arma Accurata. Ricordati di preparare Sigillo Arcano tra i trucchetti, vale un attacco in più in un attacco completo.
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  14. La stampa in pdf del dice roller che uso, con il tuo tiro di dado. Devi "scambiare i dadi" con Hugin. Ora, ordine: tocca a Wurrzag, se parlamentate e basta si perde la turnazione, altrimenti se continuate lo scontro l'iniziativa è sempre la stessa che trovate negli scorsi venti post XD
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  15. Ok @Pentolino asptta che io faccia l'edit, poi vedrai un mio nuovo messaggio nel TdG: a quel punto commenta. Per Landar
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  16. è nel post sopra al tuo. Aspetta che agisca Argor, poi edito io e poi tocca a te.
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  17. Io ho fatto delle domande specifiche anche in gioco. Il ragionamento di Yamanaka non è solo onore ma anche strategia. Se si fanno entrare nel villaggio e fa una grossa trappola 3/4 dei banditi rimangono fuori e noi senza alcuna protezione. Vorrei capire: 1)come si fanno entrare tutti i banditi e non solo un gruppo? Questo Yamanaka vorrebbe sentirlo subito non un "poi ci pensiamo" 2)voi ritenete aver risolto il contratto distruggendo il villaggio? 3)Abbiamo materiale infiammabile sufficiente per far divampare un fuoco istantaneo che faccia morire 20-30 banditi o forse un centinaio? 4)Come combattiamo poi all'esterno contro di loro se rimangono minimo il doppio?
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  18. Il post lascialo cosi senza modifiche. Metti in spoiler cosa altro compri. Si deve scrivere sulla svheda (se no rischi di dimenticarlo). In ogni caso puoi sempre entrare in un'armeria a fare acquisti, non è vietato e non ci sono problemi.
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  19. Oltre il livello 20 ci sono gli epic boon sul mauale del master se ne prende uno ogni livello. Vanno dal non invecchiare più alla possibilità di castare più incantesimi dei livelli alti come il 9° e altre cose molto potenti.
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  20. Considera comunque che si può tirare avanti per un bel po': soprattutto nella parte 3, inserire nuovi eventi o missioni è abbastanza facile, come anche inserire spunti che poi permettano di passare ad una nuova sequenza di avventure dopo la conclusione.
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  21. Thrain Barbanera Già ma non l'abbiamo liberata, perchè sotto c'è un'intera città di drow e derro. Lui ci ha ingaggiato per sgombrare una miniera. Noi sotto la miniera abbiamo trovato una città di creature delle tenebre. Lui vuole quelle miniere, per motivi economici?? Beh armi un esercito, perché li sotto c'è un esercito per davvero e se non scenderemo in tanti, nessuno riprenderà quei tunnel. Senza contare che nessuno vieterà a quelle creature, di fare scorribande in superficie. Noi abbiamo trovato un nemico che loro ignoravano e abbiamo scoperto dov'è. Miracoli da soli non possiamo farne. Il mio tono diventa seccato e iroso, tipico dei nani quando si infuriano. Non ce l'ho con voi comandante. Sto solo esponendo i fatti. Accendo la pipa e faccio due boccate nervose. Se lui non vuole prendere provvedimenti, sarò ben lieto di spiegare ai suoi sudditi perché un vecchio avaro bastardo, non vuole salvare delle persone e proteggere il suo popolo. Comunque vedrete che si muoverà. Le miniere rendono bene. L'avidità muove tutti. Fidatevi di un nano, capitano. Strizzo l'occhio sull'ultima frase, abbozzando un mezzo sorriso d'intesa.
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  22. Ho editato il post di gioco, perchè non avevo capito dal post in tdg, che Fezza voleva intendere che il suo pg rimane fermo, ma proprio senza seguirvi alla chiesa. Quindi alla chiesa non ci siete e siete ancora li alla locanda, con Attila che non si muove per venire con voi. @Voignar e @DarthFeder non siete più alla chiesa, siete ancora fuori dalla locanda, perchè Attila non vi segue. @Gaspa pazienta ancora un po', che con questi nuovi fatti, non vi siete ancora incontrati.
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  23. Sembra uno di quei post "Le ultime parole dette dai PG prima di morire". Ora, come minimo, non solo c'è un cimitero infestato, ma per giunta un cimitero illegale per banditi infestato !!!!
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  24. Hibiki [Vecchio divinatore umanoide - e rompiballe!] E io che pensavo i samurai fossero ragionevoli... Dico a Keiki, prima di rivolgermi a Yamanaka: Comprendo il tuo senso dell'onore, molto meno il tuo senso della tattica. Ora proverò a spiegare tutto di nuovo dall'inizio, riepilogando per prima cosa ciò che sappiamo: i nemici sono un gruppo eterogeneo di creature, giungono qui periodicamente e pretendono una tassa dagli abitanti del villaggio. Noi dobbiamo fermarli. Le modalità con cui loro giungono qui non ci sono perfettamente chiare, ma possiamo riassumere ciò che sappiamo in questo modo: si dividono in quattro gruppi di circa una ventina di membri ciascuno, soltanto un gruppo entra al villaggio e pone le sue minacce, mentre gli altri si appostano nei dintorni. Ora, ripetendo nuovamente il mio ragionamento e sperando che questa volta venga compreso: se noi attacchiamo uno dei tre gruppi qui dentro, anche supponendo di sterminarli tutti senza perdere nemmeno una delle vite dei contadini, ci troveremo a dover affrontare gli altri tre gruppi stando asserragliati qui. Nel migliore dei casi, ci attaccheranno tutti in forze e ci troveremo di fronte un rapporto di tre nemici per ciascuno di noi: per quanto sia sicuro che per guerrieri del vostro calibro tre banditi non siano molti, è un discorso ben diverso per i contadini che addestreremo. Nel peggiore, ci attaccheranno a distanza, sfruttando la scarsità delle nostre difese e delle nostre scorte alimentari per costringerci a tentare delle sortite che non potranno che volgere in un massacro. Lo sguardo si indurisce ancora, mentre continuo: Io sono qui per salvare il villaggio, e voi con me. Per quanto mi riguarda, il villaggio risiede nelle vite dei contadini che lo abitano, dunque sono quelle che tenterò di salvare. Credo che saranno loro i primi a voler buttare giù un paio di case di carta e legno, pur di non perdere una vita. Mi allungo un po' all'indietro: Ad ogni modo, il tuo destino non sarà certo quello di guidare una transumanza... Ma non è nemmeno quello di finire la propria vita massacrato insieme ad un gruppo di contadini illusi di poter essere dei guerrieri. Non dobbiamo far combattere questi contadini. Quello non è mai stato lo scopo. Dobbiamo far vincere questi contadini.
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  25. Domingo Felipe Gabino Martìnez Bueno, si Florio dice que es seguro, ¡entonces vámonos! Hola Hunto, yo tengo un tirachinas... dico tutto fiero e contento, estraendo la mia fionda ...fue el último modelo, Matador3000, cuando dejé Sharabba!
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  26. L2 è il miglior mmo a mio parere. Perdono il tuo appellarti allo stile orientale per cassare una perla come quel gioco solo perchè nella .gif della tua firma ci sono una quantità di maiale impressionante, ma sopratuttto Stoya e Sasha
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  27. Bueno in serata ricomincio a postare
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  28. Ad esempio un Bardo di livello 1 con 4 modCarisma ha 1 slot incantesimi, al livello 3 ne ha 3, ma al livello 5 ne ha 4, perchè avere 4 come modCarisma sblocca massimo 5 slot, se avesse 5 o 5 in modCarisma potrebbe avere altri slot ai corrispettivi livelli. Stesso discorso per l'inquisitore. Bè se conosci cosi bene d&d problemi con pathfinder non dovresti averne, sono quasi uguali
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  29. Allora, piccolo riassunto dell’ambientazione: Erburg, come tutto il Friante, era parte di una lega di città stato abitate in prevalenza da gnomi (70-75%) poi conquistate dal regno di Orien alcuni anni fa. Molti gnomi, sia nobili che paesani, non hanno accettato del tutto la cosa, ed infatti si sono sviluppati sia una guerriglia di resistenza vera e propria, sia forti attriti tra la nobiltà locale di gnomi e quella “immigrata” di umani quindi, in sintesi: tu eri al servizio di una famiglia di nobili gnomi? Hai combattuto per loro nella guerra o te ne sei andato? Adesso sei sempre al servizio degli gnomi o di un nobile umano arrivato dopo la conquista?
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  30. @Herlan – Desmanos – Garim Am’Lith fissa con terrore la strega dei fugi. E’ così spaventata che non osa muoversi e a stento respira. Ho incantato la mente di Herlan, mi serviva un aiuto, spiega l’Uguf. Avanza verso Sal ma si blocca quando legge la paura nei suoi occhi. Anche Herlan si avvicina alla donna-gatto e quest’ultima si ritrae con fare timido. Ha paura di essere toccata da un uomo. Resta vicino a Desmanos e commenta: ma che sta succedendo? In un’altra stanza non molto lontana da voi si sente una porta che viene sfondata, accompagnata da una serie di grida. I soldati vi hanno raggiunti. L’Uguf inizia ad agitarsi e dice: andatevene… adesso! Si avvicina a Herlan: mi sei stato utile nell’accompagnarmi fin qui ma adesso ho bisogno di liberare un prigioniero prima di andar via. Prendi i nunk e portali via da qui. Più che un ordine, le sue parole sembravano una richiesta d’aiuto. L’Uguf raccoglie da terra una grande borsa. A giudicare dal tintinnio proveniente dal suo interno, quella borsa deve contenere del vetro. Si volta verso una Sal sempre più confusa, nervosa e spaventata e dice: verrò presto da voi. Salpaghin sta per cadere nel panico ma la strega dei gufi fa immediatamente chiarezza su questo malinteso: no! Non è una minaccia… voglio solo darti la spiegazione che meriti. P-perché tormenti i miei incubi? Chiede Sal con voce tremolante. Ha dovuto raccogliere tutto il suo coraggio per rivolgersi all’Uguf. Un’altra porta viene sfondata e questo fa allarmare la strega: andate! Afferrate il corpo di Erok e scappate via da questa stanza. Durante la vostra fuga usate la magia per parlare sia ai due nunk (lupo e lepre) sia al resto dei vostri compagni. Astaron, Oloth e Alberich si trovano vicini a un’uscita e per loro non avrebbe molto senso tornare indietro per ricongiungersi a voi. E’ molto più comodo per loro uscire dal castello ed entrare nell’alcova di Alberich o Oloth. Voi intanto cercate e trovate un’uscita dalle prigioni. Arrynn e Iumill vi stavano aspettando. Il lupo è stremato e sembra anche essere ferito. E’ sorretto dalla lepre che a stento riesce a tenerlo in piedi (per via del peso). Vi stavano attendendo giusto di fronte alla porta per uscire dal castello. Una volta fuori entrate nell’alcova di Garim. Non appena la porta magica si chiude… e comprendete di non essere più a Swoliss …Am’Lith si distende a terra con braccia e gambe divaricate. Non riesce a credere essere fuori pericolo. Arrynn si siede a terra e anche Iumill crolla vicino a lui. Il lupo si sfila qualche pezzo dell’armatura, per stare più comodo, inoltre rimuove la spada e altri oggetti che aveva con se… tra cui la balestra di Erok recuperata chissà dove. Sal intanto raggiunge e afferra il cadavere dello gnomo. Lo stringe a se. Si china a terra per poi accasciarsi su un fianco. Il suo volto si contrae in un smorfia di dolore e piange senza emettere quasi nessun suono. Piange a dirotto mentre accarezza i capelli di Erok e lo bacia sul volto. Quella scena riempie di rabbia e di rammarico Arrynn e fa commuovere Iumill che si sforza per trattenere le lacrime (ci riesce). Per far calmare Salpaghin bisogna usare una droga leggera che Garim conserva nella sua alcova. L’uomo ha a disposizione anche moltissime erbe mediche (illegali ma molto più potenti di quelle che si trovano nei bazar) e le offre a tutti voi. Iumill però rifiuta cortesemente dicendo che non può assumerle poiché è incinta. @Astaron – Oloth – Alberich Sentite dei rumori farsi sempre più vicini a voi. Qualcuno vi sta cercando e si sta avvicinando nella vostra zona. Abbandonate questo sotterraneo per raggiungere le prigioni. Il vostro intento è quello di trovare un’uscita. Grazie alla magia di Oloth, i vostri compagni si mettono in contatto con voi. Vi dicono che anche loro stanno cercando un’uscita e sono abbastanza lontani da voi. La cosa migliore sarebbe quella di uscire dal castello, entrare nelle vostre alcove per poi ricongiungervi in un secondo momento. La priorità infatti è quella di mettersi in salvo. Trovate una porticina in una stanza che veniva spesso usata dalle guardie. Oltre la piccola porta si trova una scalinata a chiocciola di pietra che sale verso l’alto. Dopo averla percorsa vi trovate in un enorme tempio all’interno del castello (dedicato a Cosm). Alberich sa bene come muoversi in queste strutture… per questo motivo riesce a trovare una stanza della chiesa che comunica con un giardino all’interno delle mura del castello. Tale giardino si trova al di fuori del raggio della runa dei sotterranei. Alberich può quindi aprire il portare per la sua alcova e portarvi fuori da Nark. Siete riusciti a scappare dalla capitale.
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  31. In realtà la cosa già c'è. Gli scudi che appaiono sono legati ai PE (mi piace) e cambiano all'aumentare dei punti. Se ti fermi col mouse sopra, appare anche il titolo del livello a cui ti trovi. Capisco che non è intuitivo, ma al momento l'unico modo per far apparire la scritta in modo evidente sarebbe quello d includerla nell'immagine.
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  32. A341 Non mi pare che ci siano regole particolari per il volo. Se hai una velocità X di volare, puoi muoverti fino a X metri nella direzione che vuoi. Sul manuale c'è una piccola specifica:
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  33. Bene così samaya avrà qualvuno con cui spetteg... Ehm parlare.
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  34. Des Quando vedo Nomos spalanco gli occhi e rimango paralizzato. Ho paura ma allo stesso tempo sono scosso dalla rabbia. Tremante reaccolgo da terra la prima arma che trovo Quell'uomo deve morire! E voglio essere io a prendere la sua vita. Mi avvicino a grandi passi al chierico di Isokrat, bloccandomi a metà strada quando inquadro meglio la figura della strega. Solo ora capisco cosa rappresenta la sua maschera e chi è lei. Mi blocco sul posto, connetto la sua immagine alle parole di Sal e corro al suo fianco. Ti proteggero' Io, costi quel che costi.
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  35. Visto che si e' liberato un posto, posso proporre la mia candidatura? Mi sembra che nel gruppo manchi il furtivo, quindi proporrei una bella ladra, in tutti i sensi. Ho gia' pronta la scheda. Si specializzera' nel combattimento con due armi, quindi si gettera' felice in mischia!
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  36. Ricapitolando i nomi dei personaggi: @sbranzo - Samiel: Elfo Mago - Accolito @Hazlar - Airrel: Umano Guerriero - Eroe popolare @Pyros88 - Medardo Corlinn: Umano Guerriero - Nobile @Hugin - Elijah Capobosco: Halfling Ladro - Criminale @Beppe63 - Roryn Rockseeker: Nano Chierico - Soldato
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  37. Le considerazioni su Hex sono giuste, ma rispetto alle alternative che ha direi che è comunque meglio. Diverso sarebbe il discorso se provasse ad usare incantesimi di Enchantment o Illusion, allora Hex potrebbe impallidire. Se la scelta è tra Hex e Hellish Rebuke scelgo comunque Hex. D&D 5e non è pensata per il min-maxing, ma interpreto questa cosa in modo diverso da come probabilmente fanno in molti. Non è che stai offendendo lo spirito dell'edizione se lo fai o cosa: semplicemente non puoi farlo. Non c'è modo, meccanicamente parlando, di 'ottimizzare'. Certo, puoi costruire un incantatore scegliendo accuratamente tutte le spell meno utili o più situazionali, puoi giocare un Barbaro su Destrezza usando però un'arma su Forza, e via di seguito. Ma qui stiamo parlando del fenomeno inverso, di rifiutarsi di accettare che il gioco ha anche una parte di meccaniche e scrivere una scheda inconsistente... e anche così, forse riusciresti a essere utile. Non fraintendete, ci sono classi migliori di altre sotto molti punti di vista (il paladino cura, supporta, tanka, fa danni, fa utility, tutto all'altezza o meglio di chi lo fa di mestiere, contemporaneamente), incantesimi più forti di altri (penso che nessuno si farà quasi mai niente di molte delle spell di controllo campo o danno dell'Elemental Evil Player's Companion o di Poison Spray, tanto per parlare di cose che conosco, ma ci saranno altri esempi) e combinazioni di cose che, sulla carta, fanno accapponare la pelle a qualche master di vecchia data, rispolverando brutti ricordi... Ma niente di tutto questo sarà mai fuori controllo. Alcuni giocatori magari sono restii a giocare certe cose perché guardando la scheda perdono 3 danni a turno o un +1 a una Caratteristica importante, ma quando poi provi a farlo non verrai eclissato quasi mai dagli altri giocatori, farai comunque la tua. Perché il sistema delle CD, delle CA e tutta la matematica dall'altro lato del tavolo (quello del DM per intenderci) sono scritte per appianare queste differenze. Si può stare a scervellarsi su come mettere a punto il proprio personaggio per aumentarne al massimo le prestazioni, nella maggior parte delle ore al tavolo sarà solo soddisfazione personale per il player che apprezzerà il proprio lavoro fatto sulla scheda, e di fatto non conterà nulla o quasi. Perché quando manchi l'ennesimo tiro per colpire, o il nemico supera la tua CD, se sai che potevi aumentare il tuo bonus di 1 e non lo hai fatto, darai la colpa a quel numero. Allo stesso modo quando devi saltare un baratro e guardi il tuo -1 in Atletica, ti chiedi se 14 su Carisma magari non ti sarebbe bastato. La verità è che nella maggior parte dei casi ti sarebbe andata male comunque. Quell'1 è solo il 5% di probabilità e, ragazzi, i dadi iniziano ad ubbidire per davvero alla statistica oltre le centinaia di tiri. Quell'1 vi cambierà le cose 5-6 volte nella carriera del personaggio, magari anche 10-12, ma non vi darà mai la quasi certezza di un successo o di un fallimento, come poteva accadere in un sistema che permetteva statici più alti dei tiri stessi. Ho giocato Stregoni con 14 in Carisma o Maghi senza Fireball insieme a Paladini da 22 CA e 70 danni al turno (al 5/6° livello): non mi sono mai sentito in disparte, perché c'era una ragione se avevo 14 e non di più, e c'era una ragione se non avevo preso quella Fireball. Dunque ripeto, non state a lamentarvi di chi sta lì ad ottimizzare un personaggio perché "va contro lo spirito dell'edizione". La 5e non è anti min-maxing perché è scritto nell'introduzione, lo è perché non offre gli strumenti per il min-maxing, e quello che viene scambiato per min-maxing da qualche giocatore critico è il più delle volte solo volere che il proprio personaggio sappia fare quello che si suppone debba fare. Prima viene il concept, poi la build che serve il concept e i calcoli che consentono la build. Perché se volevo giocare a un gioco in cui il personaggio non devo buildarlo giocavo a Fate, in D&D i numeri ce li devo mettere per forza. Alla fine della fiera le differenze al tavolo tra il mio personaggio e il vostro peseranno solo a chi vorrà accanircisi, perché ripeto, i numeri dell'edizione sono quelli che sono. E lo sono per dei buoni motivi, tra cui impedire che certe disparità possano proprio crearsi. Spezzo poi una lancia in favore dell'Hexblade dal punto di vista dell'ottimizzazione: in un altro contesto spostare tutto su una caratteristica poteva essere assolutamente deleterio, quando quello che distingue la tua Caratteristica principale dalle altre è al massimo un +3, più spesso un +2, non la vedo una gran cosa. Avete paura dei multiclasse? Una Spada +2 numericamente dà lo stesso vantaggio, datela al Monaco MAD e alzate di 20 i PF dei mostri, non se ne accorgerà nessuno. Non abbiate paura delle Caratteristiche negative come già non avete paura di non prendere Abilità che sembrano irrinunciabili o di usare i vostri Slot per Spell sopra le righe. Ognuna di queste cose caratterizza il personaggio a modo suo, la differenza tra un buon giocatore di ruolo, che ha colto lo spirito del gioco, e uno che pensa di star giocando a un board game hack'n'slash non si legge sulla scheda del giocatore. E il buon giocatore di ruolo non sarà, in questo gioco, messo in un angolo dal giocatore di hack'n'slash. Non è la 3.5, non esistono Tier, non esistono opzioni trappola. Provate gli Orchi Maghi e i Coboldi Barbari, e provate anche gli Aasimar Hexblade e i Sorcadin. Fatelo anche allo stesso tavolo, capirete cosa voglio dire. "Willing" è un wording un po' problematico RAW. Ma a meno che il tizio non inizi apertamente ostile e con buone ragioni per esserlo per me è sì. In ogni caso temo di non aver capito a cosa esattamente ti serva Gaze of the Two Minds. Vuoi controllarlo? Ti servirà piuttosto una buona spell di Charme (o solo un sacco di capacità di persuasione ).
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  38. Sei il solito antipatico che mi anticipa nel momento del post ricco di pathos e di contenuti! EDIT: da giocatore, mi scuso in anticipo con Nezu e Zumi per il post che segue, ma Hibiki e il tatto vivono in pianeti separati!
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  39. Allora questo circoscrive di molto le possibilità. Ti consiglio Strange Aeons, di ambientazione Lovecraftiana e medio-lunga. Eventualmente potete giocarne solo alcuni moduli.
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  40. In ritardo, ma dovevo postarlo...
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  41. Ok finalmente un UA che a vada a sostenere un pelo il famigerato terzo pilastro. Materiale non male (anche se non perfetto), ma spero sia il punto di partenza per qualche tabella casuale di generazione di zone selvagge (e non sono un esempio sparso). Inoltre vorrei vedere più approfondita la questione del check di Navigationl, chiarita e dettaglia meglio la divisione dei compiti in un tipico gruppo in esplorazione, offerte delle idee specifiche su come far mappare ai PG le zone selvagge.
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  42. Prendi come paragone la 3.X, la 4a edizione e la %a edizione. Le differenze sono notevoli, specialmente per l numero di regole che vanno tenute a mente da giocatori e Master. Con la 5a edizione è molto più semplice gestire un gran numero di situazioni poiché non esistono mille regole capziose e contorte. Molte cose le gestisci con un tiro di abilità o caratteristica o con un vantaggio/svantaggio. Per la creazione di un personaggio al lv1, si impiegano davvero dieci minuti. Certo, non quando crei il tuo primo personaggio, ma quello è un po' un caso limite. Tiri o "compri" le caratteristiche, scegli bg, classe e razza e hai già tutto pronto. Non devi preoccuparti di assegnare punti abilità (al primo livello moltiplicati per quattro!) o scegliere talenti tra centinaia di opzioni o selezionare pteri giornalieri, d'incontro e a volontà. Se sei un caster ti scegli le magie. Altrimenti sei praticamente pronto. Questo tempo ovviamente non conta la fase di creazione del Bg e del personaggio come individuo, ma parliamo solo del comparto meccanico.
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  43. Per questa seconda puntata abbiamo un malvagissimo Tengu Chierico con il suo fidato Leone Crudele Scheletrico! Per la build ho considerato come arma preferita l'alabarda, in caso è facilmente sostituibile da una qualsiasi altra arma a disposizione del personaggio magica +1. I Tengu sono razze molto avvezze al combattimento con la spada, alla magia divina e, in maniera quasi macabra, alle creature morenti. Succede a volte che alcuni di questi uomini uccello si avvicinino troppo alle oscure tecniche necromantiche al punto che si circondano di scheletri di animali morti, unendo in una strana maniera il loro passato ad un'oscuro presente. Questo l'ha allontanato e messo in cattiva luce agli occhi dei suoi simili e delle altre razze normalmente considerate civilizzate, ma questo poco importa ormai a questa creatura che ha votato la sua vita e la sua anima alla distruzione ed alla oscure arti proibite. PRD: Tengu, Cleric, Undead Lord, Dire Lion Tengu Cleric of Undead Animals.pdf
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  44. TERREBELLE Fate conto che tra A e B ci sono 5 km. Legenda colori del discorso di Brufo: Blu: luogo sicuro Verde: luogo poco pericoloso Giallo: luogo in cui fare attenzione Rosso: luogo pericoloso A - Fanfurra B - Bosco di Fanfo: lo conoscete benissimo, è un bosco pieno di querce molto vigorose e animaletti: perlopiù scoiattoli, conigli, fagiani e civette. Il sottobosco è incredibilmente rigoglioso. C - Campo del Mais Bruno: un immenso campo di Mais Bruno naturale, non è commestibile. Procedere sarebbe abbastanza lento. D - Fica della Regina: caverna oltremodo lunga, naturalmente illuminata, che sbuca nella Macchia che Bisbiglia. Alcuni dicono che ci hanno avvistato degli strani umanoidi, gli Umossi, ma alcuni dicono che sia solo una favola. E - Macchia che Bisbiglia: una meravigliosa foresta di salici colossali dai fiori violetti. Legata a molte brutte storie a Fanfurra. F - Pisciata della Regina: delle cascate Immense, piene di pesci d'acqua dolce giganti, come i famosi Salmoni Giganti delle Terrebelle. G - Boscofiume: una macchia sul fiume Fiume. Dicono sia abitata da una famiglia di uomini giganteschi che razziano le Terre dei Campi di Pianura, i Baormi. H - Terre dei Campi di Pianura: campi di cereali popolati da bovini allo stato brado. Sono abitate da alcune tribù di Grugni, umanoidi alti sul metro e venti, e bruttissimi. I - Vicolo di Tarcorto: collega le Terre dei Campi di Pianura a Valbruna. L- Pozzo Rosso: è qui che è stato avvistata la tana del Liucogno! Dove precisamente non si sa. M - Valbruna: Valle piena di nordici animali pericolosi, come i Viverrini N - Bosco degli Alberi di Diversa Specie e Natura: bosco in cui ogni albero sembra essere diverso dall'altro, coloratissimo e dalle forme strambe. O - Pesciario: il grande lago del Ramo Minore. Traborda di pesci. Dicono che ci vive un verme grande quanto una montagna. P - Belcolle: una zona collinare bellissima. Alcuni mercanti giurano di averci visto una enorme creatura volante, che dicono essere il protettore delle Terrebelle Q - Bosco di Undro: bosco tranquillo e noioso. Forse. R - Piana Inclinata: pianura che va in alto. Abitata da bovini selvatici e dai Bagordi, umanoidi primitivi e molto forti. S - Foresta dei Fumati e dei Fulminati: chiamata così perché una volta venne trovato un intero manipolo di soldati di Garnia che avevano incominciato a fumare un albero allucinogeno lì. Inoltre da sempre invece vi si trovano cadaveri abbrustoliti, probabilmente colpiti da fulmini. T - Brecciastrella: una breccia nel terreno dalla forma di una stella. U - Monmorte: un monte chiamato così perché fa paura a guardarsi. In realtà è uno dei posti più tranquilli delle Terrebelle. V - Fiordo di Brecciastella Z - Garnia.
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  45. Lo ammetto, son passato di qua solo per vedere se era presente lo stesso refuso ... o si intendeva parlare degli Eladrin, o avremo a che fare con la razza più proteica della storia di D&D ...al secolo Mephistopheles... ...eccolo in tutto il suo diabolico splendore... ...Fierna e Glasya (occhio che le donne diventano dei demoni, pardon, diavoli, se poco poco sbagli i loro nomi )
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  46. Su questa idea potrei pure farci un'avventura con la 5E. Il mondo appartiene agli umanoidi. Quasi un millenio fa, una nuova religione asseriva che solo le creature naturali meritavano di restare in questo mondo, e che tutte le altre dovessero sparire. Il fuoco della fede infiammò tutti i più grandi stati dell'epoca, che si unirono in una enorme crociata volta a eliminare tutto ciò che era innaturale. Tutto ciò che un consiglio (composto principalmente da druidi) riteneva innaturale veniva spazzato via, mentre sempre più razze umanoidi si univano. Ora come ora, gran parte delle creature sovrannaturali è sparita. Restano solo umanoidi, animali, qualche gigante non troppo grande, alcune bestie utili come grifoni o viverne. I non morti vengono eliminati a vista, le creature fatate si sono ritirate da questo mondo, e tutte le razze umanoidi vivono in enormi città. Gran parte della popolazione si dedica ancora all'agricoltura, ma sempre di più si spostano nei centri abitati per lavorare nelle industrie costruite grazie alle macchine ideate da nani e gnomi. Ma non tutto è perfetto come si vorrebbe far credere. Gli umanoidi più mostruosi, come goblin, bugbear e orchi sono trattati come gli ultimi degli ultimi, nonostante le pretese di eguaglianza. Nascosti nelle società si annidiano ancora mostri: hanno solo imparato a nascondersi meglio. Di notte vige il coprifuoco, e chi lo infrange non rischia solo di essere catturato dalle pattuglie, ma anche di incontrare bande di licantropi o vampiri. I boschi protetti da i druidi possono ancora ospitare qualche rara e strana creatura. Stregoni e warlock vengono visti con estremo sospetto, credendoli contaminate dalle forze innaturali. I sospetti vengono catturati e portati nell'Arcanorum, dove sono sorvegliati da un'elitè di soldati addestrati a respingere la magia. Ma il più grande mistero di questa epoca è: dove sono finiti i draghi? Relativamente pochi vennero uccisi durante la crociata, e anche se sono passati più di mille anni, ancora nascono stregoni dotati di sangue draconico. Quindi i possenti rettili esistono ancora, quindi? Oppure no?
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  47. Idea che mi è venuta fuori in questo preciso momento. Per motivi insondabili, tutte le masse d'acqua di una certa dimensione sono improvvisamente diventate un potentissimo acido, in grado di sciogliere qualsiasi tipo di materiale organico praticamente all'istante. Attraversare un ruscello senza un qualche tipo di rivestimento impermeabile può comportare la morte, mentre una pozzanghera o acqua presa tramite secchi in metallo o pietra e separata dalla superficie più grande è perfettamente sicura. Nessuno riesce a spiegare questo fenomeno e la paura serpeggia nella popolazione, che teme di sciogliersi in una pozza sanguinolenta bevendo un bicchiere d'acqua. Per adesso sembra che piccole quantità d'acqua siano innocue, ma se la situazione dovesse cambiare?
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  48. Vi avverto che sarò probabilmente assente fino a Sabato/Domenica. Ma tanto sono svenuto e quasi morto, quindi è il momento migliore
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