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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 04/12/2025 in tutte le aree

  1. Vaelthar (Barbaro delle Tempeste) Nell'attesa che Eriol scenda e completi qualsiasi cosa abbia in mente, monto Ally e la guardo nel suo splendore. Ogni volta il bagliore emanato dalle rune mi da un non so che di pace mentale ed infusione di voglia di lottare. Questo fa si che mi giri verso il buco dove il Mezzelfo viene sezionato dal chierico e con uno sguardo impaziente fulmino quest'ultimo non appena alza lo sguardo verso di me. Dopo ciò, la sua richiesta di essere issato assieme al nemico non tarda ad arrivare, uso tutta la mia forza per velocizzare l'azione, non curante se questo possa danneggiare uno dei due pesi o meno. Finalmente libero di potermi muovere, alle parole del chierico rispondo, dandogli un pacca sulla spalla/collo mentre mi lancio verso il nuovo arrivato, Voi pensate al piano, io intanto vado a dare il benvenuto! e mi avvicino alla griglia della cancellata fermandomi subito prima in modo da trattenere il mostro nel caso in cui volesse entrare dando il maggior tempo possibili ai miei compagni per prepararsi. La pacca che do ad Eriol
  2. Apriamo una nuova rubrica di traduzioni, in cui riportiamo articoli interessanti dallo storico blog Grognardia. E come meglio iniziare se non parlando di uno degli approcci stilistici Gygaxiani? Di tanto in tanto mi riferisco ad un concetto chiamato "Naturalismo Gygaxiano". Ma mi rendo conto di non aver mai davvero spiegato a cosa faccio riferimento. Per come la intendo io la frase riguarda quella tendenza già presente nelle regole di OD&D, che poi si è sviluppata al massimo in AD&D, di andare oltre alla descrizione del mostro come semplice ostacolo o nemico. Si esprime tramite meccaniche di gioco che servono a rafforzare il senso che il mostro ricopre nel mondo di gioco, aldilà del combattimento. Questo naturalismo può prendere varie forme. Per esempio, OD&D ci diceva spesso che per ogni X mostri di tipo Y c'era anche una possibilità che anche il mostro Z si trovasse nella stessa tana. In un altro esempio, ci viene detto che djinn ed efriti possono usare i loro poteri innati per creare cibo nutriente e acqua potabile, assieme a molti altri materiali. In AD&D questo genere di cose era molto più estesa e per esempio il Manuale dei Mostri ci diceva quante femmine e cuccioli si potevano trovare in ogni tana. Concedeva poi molti poteri e abilità che non avevano un uso specifico per il combattimento, per esempio la capacità dei pixie di percepire l'allineamento. L'intenzione dietro al Naturalismo Gygaxiano è quella di mostrare un mondo "reale", ovvero un mondo che esiste per altre ragioni aldilà delle necessità del gioco. L'implicazione è che i mostri abbiano delle vite vere e proprie che vanno avanti in un certo modo finché non incontrano i personaggi. Ciò che fanno viene descritto già con riferimenti alle regole, per esempio enumerando i non-combattenti presenti nella tana o descrivendo le capacità magiche che il mostro impiega nelle faccende quotidiane quando non sta affrontando un gruppo di avventurieri. Una conseguenza del Naturalismo Gygaxiano è che trasporta D&D in una quasi-realtà. Non intendo dire che è un mondo realistico, solo che segue delle "leggi naturali" di un certo tipo. Io so che gli scoiattoli, i procioni e i conigli che vivono vicino a casa mia conducono un'esistenza aldilà di quella che vedo quando li incontro o li scaccio dai miei bidoni della spazzatura, ed è un po' la stessa cosa. Questa è una delle ragioni per cui AD&D ha le statistiche per molti animali ordinari: non puoi creare un mondo "reale" senza le statistiche per pecore, mucche, cavalli e via dicendo, perché non puoi mai sapere quando i personaggi avranno bisogno di ucciderne uno. Il risultato finale è che il fantasy gygaxiano è una simulazione; totalmente fantastica, certo, ma comunque una simulazione. Il lato negativo è che si tratta di una tipologia molto specifica di simulazione e si porta dietro molti preconcetti e aspettative che non sono condivise da tutti. Per esempio so che molti giocatori di OD&D non amano gli orchi "naturali" e preferiscono immaginarli generati dal nulla, dal dungeon stesso, che è più un luogo mitico che reale. Inoltre la tendenza a fornire statistiche per ogni cosa finisce per perpetuarsi continuamente e ha raggiunto il suo massimo nella 3e, un gioco che ha quasi letteralmente statistiche per ogni possibile cosa con cui i giocatori possono interagire. È inutile precisare che alcuni giocatori, compreso il sottoscritto, trovano tutto ciò un po' eccessivo. Il Naturalismo Gygaxiano è sopravvissuto al ritiro di Gygax dallo sviluppo di D&D, ed è diventato uno dei fondamenti creativi più importanti (anche se spesso in modo inconscio) della seconda e terza edizione. La mia lettura dell'ultima edizione* invece è che essa rigetta il Naturalismo Gygaxiano senza abbracciare le alternative offerte da alcune interpretazioni di OD&D, e sceglie invece un modello diverso. Io stesso ho bevuto a fondo dalla coppa del Naturalismo Gygaxiano, e per me è una seconda natura. Non voglio arrivare a dire che l'approccio di Gary è inseparabile da D&D, perché certamente non è così, ma è così profondamente inserito in esso (anche in OD&D se si considerano i supplementi) che rimuoverlo avrebbe l'effetto di creare un gioco totalmente diverso. Sicuramente qualcosa di diverso da quello che è stato chiamato "D&D" per la maggior parte della sua esistenza. Link all'articolo originale https://grognardia.blogspot.com/2008/09/gygaxian-naturalism.html * NdT: l'autore qui fa riferimento alla 4a Edizione di D&D. Visualizza articolo completo
  3. Bakban, bardo Com'è che tu abbia famiglia, sciagurato pezzo di gentaglia, non oso immaginarlo, ma 'sto tarlo mi spinge a volerti in poltiglia, e mondar la stirpe tua, canaglia! insulto così Erik, avvicinandomi e incantandolo con vicious mockery (TS SAG su cd 12, 1d4 danni psichici), facendo magari leva sul suo orgoglio e aumentando le possibilità di ferirlo nell'animo.
  4. Di tanto in tanto mi riferisco ad un concetto chiamato "Naturalismo Gygaxiano". Ma mi rendo conto di non aver mai davvero spiegato a cosa faccio riferimento. Per come la intendo io la frase riguarda quella tendenza già presente nelle regole di OD&D, che poi si è sviluppata al massimo in AD&D, di andare oltre alla descrizione del mostro come semplice ostacolo o nemico. Si esprime tramite meccaniche di gioco che servono a rafforzare il senso che il mostro ricopre nel mondo di gioco, aldilà del combattimento. Questo naturalismo può prendere varie forme. Per esempio, OD&D ci diceva spesso che per ogni X mostri di tipo Y c'era anche una possibilità che anche il mostro Z si trovasse nella stessa tana. In un altro esempio, ci viene detto che djinn ed efriti possono usare i loro poteri innati per creare cibo nutriente e acqua potabile, assieme a molti altri materiali. In AD&D questo genere di cose era molto più estesa e per esempio il Manuale dei Mostri ci diceva quante femmine e cuccioli si potevano trovare in ogni tana. Concedeva poi molti poteri e abilità che non avevano un uso specifico per il combattimento, per esempio la capacità dei pixie di percepire l'allineamento. L'intenzione dietro al Naturalismo Gygaxiano è quella di mostrare un mondo "reale", ovvero un mondo che esiste per altre ragioni aldilà delle necessità del gioco. L'implicazione è che i mostri abbiano delle vite vere e proprie che vanno avanti in un certo modo finché non incontrano i personaggi. Ciò che fanno viene descritto già con riferimenti alle regole, per esempio enumerando i non-combattenti presenti nella tana o descrivendo le capacità magiche che il mostro impiega nelle faccende quotidiane quando non sta affrontando un gruppo di avventurieri. Una conseguenza del Naturalismo Gygaxiano è che trasporta D&D in una quasi-realtà. Non intendo dire che è un mondo realistico, solo che segue delle "leggi naturali" di un certo tipo. Io so che gli scoiattoli, i procioni e i conigli che vivono vicino a casa mia conducono un'esistenza aldilà di quella che vedo quando li incontro o li scaccio dai miei bidoni della spazzatura, ed è un po' la stessa cosa. Questa è una delle ragioni per cui AD&D ha le statistiche per molti animali ordinari: non puoi creare un mondo "reale" senza le statistiche per pecore, mucche, cavalli e via dicendo, perché non puoi mai sapere quando i personaggi avranno bisogno di ucciderne uno. Il risultato finale è che il fantasy gygaxiano è una simulazione; totalmente fantastica, certo, ma comunque una simulazione. Il lato negativo è che si tratta di una tipologia molto specifica di simulazione e si porta dietro molti preconcetti e aspettative che non sono condivise da tutti. Per esempio so che molti giocatori di OD&D non amano gli orchi "naturali" e preferiscono immaginarli generati dal nulla, dal dungeon stesso, che è più un luogo mitico che reale. Inoltre la tendenza a fornire statistiche per ogni cosa finisce per perpetuarsi continuamente e ha raggiunto il suo massimo nella 3e, un gioco che ha quasi letteralmente statistiche per ogni possibile cosa con cui i giocatori possono interagire. È inutile precisare che alcuni giocatori, compreso il sottoscritto, trovano tutto ciò un po' eccessivo. Il Naturalismo Gygaxiano è sopravvissuto al ritiro di Gygax dallo sviluppo di D&D, ed è diventato uno dei fondamenti creativi più importanti (anche se spesso in modo inconscio) della seconda e terza edizione. La mia lettura dell'ultima edizione* invece è che essa rigetta il Naturalismo Gygaxiano senza abbracciare le alternative offerte da alcune interpretazioni di OD&D, e sceglie invece un modello diverso. Io stesso ho bevuto a fondo dalla coppa del Naturalismo Gygaxiano, e per me è una seconda natura. Non voglio arrivare a dire che l'approccio di Gary è inseparabile da D&D, perché certamente non è così, ma è così profondamente inserito in esso (anche in OD&D se si considerano i supplementi) che rimuoverlo avrebbe l'effetto di creare un gioco totalmente diverso. Sicuramente qualcosa di diverso da quello che è stato chiamato "D&D" per la maggior parte della sua esistenza. Link all'articolo originale https://grognardia.blogspot.com/2008/09/gygaxian-naturalism.html * NdT: l'autore qui fa riferimento alla 4a Edizione di D&D.
  5. Sono ormai due-tre anni che sono nel mondo OSR e mi preme molto raccontarlo anche qui, specie per togliere un po' di quei preconcetti che si sentono spesso. Comincerò con qualche articolo non recentissimo, come questo, anche per dare un po' un senso di storia alla faccenda. Va da sé che quello che scrive oggi Maliszewski non coincide più del tutto con quello che scriveva nel 2008, ma è interessante comunque. Tra l'altro lui è stato molto gentile e gli ha fatto davvero piacere sapere che traduciamo i suoi articoli.
  6. TdS

    2 punti
    Direi che con questo post il padre di Ana si è appena piazzato in testa alla classifica di "Genitore peggiore di Liliac Hollow, nonostante la competizione estremamente serrata
  7. Ho aggiornato la mia ultima risposta, così da renderla più "roleplay", non l'ho però scritto qui scusate Apro in giornata un topic per le interazioni tra regni e tra png vari; quindi ognuno di voi sarà su un unico topic per le comunicazioni ufficiali tra i regni, e su un topic personale dove potrete parlare di tutto ciò che avviene "segretamente" nelle vostre corti Per questo, proporrei di darci almeno tre-quattro giorni di tempo tra un post di "azioni' e l'altro, così da poter portare avanti un minimo le varie interazioni e vedere se integrarle nelle task
  8. Dykria (UMANA AL MOMENTO) In alternativa mi faccio circondare da una piccola illusione che incornicia il mio viso di lucine colorate divento un genasi Vi assicuro divento un mezz'elfo che divento un tiefling sarete morti divento Jane in pochi minuti divento Vis Poi torno me stessa. Chiaro? intimidire +6
  9. Direi che basta utilizzare l'arma in oggetto, indipendentemente dal tipo di azione usata. With the Vex property, whenever you hit a target with a Vex weapon, you gain advantage on your next attack roll against that same target. Non c'è scritto "with the same weapon" quindi si, se l'attacco è contro lo stesso avversario. L'attacco con la scimitarra già usa nick. Quindi si hai l'azione bonus utilizzabile. Certo, nick ti fa usare l'attacco secondario nell'azione di attacco quindi quando o come usi l'azione bonus non è un problema.
  10. AGGIORNAMENTO PRIMA DEL TURNO DI BAKBAN Credo sia utile mettere un riepilogo della mappa e della situazione, prima del turno di @Alzabuk Bàkban e dei due PNG. Sia Sven che Erik sono stati colpiti rispettivamente da @Rafghost2 Eryn e da @Landar Thurin e sono ora decisamente feriti. Vi ricordo che a distanza non è possibile "stordire" il nemico. @shadyfighter07 Elyndra ha fatto un successo al suo primo TS contro morte. 🎉
  11. Eryn - Paladina Con la coda dell'occhio vedo Erik fermarsi e tirare con l'arco verso la stalla per rispondere agli attacchi dei miei compagni. Dalle sue parole apprendo il nome del mio bersaglio, Sven, ma ciò che più mi preoccupa è l'obiettivo dei suoi dardi: mia sorella! Con una preghiera silenziosa invoco la protezione degli dei e continuo ad inseguire l'uomo del nord che riesce nuovamente a sfuggirmi e scatta verso il bosco sperando di seminarmi, ma la mia determinazione non è così scarsa e nonostante il peso dell'armatura accorcio la distanza mentre aggiusto la presa sul giavellotto. Porto il braccio destro all'indietro e lo faccio scattare in avanti lanciando il proiettile verso il fuggitivo, cercando di imprimergli tutta la mia volontà di fermare quel criminale: "Luce Eterna, poni fine alla sua corsa!" penso con decisione mirando al centro delle scapole. Come al rallentatore vedo l'asta colpire il bersaglio, ma nonostante il terribile danno inferto l'uomo continua a correre: "Degno della famosa resistenza degli uomini del nord." Meccanica TC +5: 13 + 5 = 18 Colpito Danni: 4+2 = 6
  12. ELYNDRA - DRUIDO La freccia parte dal mio arco sibilando veloce come il vento e la vedo conficcarsi sulla coscia di Erik, con la speranza che il balordo crolli a terra incocco un'altra freccia. Questa mossa mi distrae e prima che io possa alzare lo sguardo una freccia si conficca sulla spalla e l'altra sul braccio. Un dolore lancinante mi fa urlare ma dalle mie labbra esce solo un gemito e crollo di nuovo a terra. Tiro Dado TS Morte: 15 Successi: 1 Fallimenti: 0
  13. TdS

    1 punto
    Credo si riferisse alla madre di Orion e alla madre di Scarlett, principalmente XD Comunque @Loki86 sia messo agli atti che Scarlett ha promesso ad Orion informazioni entro Venerdì; dalle almeno un po' di tempo 🤣
  14. TdS

    1 punto
    Quoto e sottolineo estremamente serrata.
  15. TdS

    1 punto
    Sistemato
  16. TdS

    1 punto
    'tacci sua a sto sito! Che ovviamente non permette di cancellare i post!
  17. A questo punto, con gli impegni che continuano e 5e che mi sta creando solo problemi e grattacapi credo sia il caso di dire addio a questo progetto. Mi spiace per il "tempo perso" e non essere riuscito a metterci le energie e passione che speravo, vi ricontatterò per qualcos'altro quando avrò tempo, energie ed un regolamento che mi riesca ad entusiasmare.
  18. Thurin - Nano Guerriero "Maledetti! Vi abbiamo chiesto solo spiegazioni..." urlo verso Erik vedendo ormai S troppo lontano per poi emettere un grido di rabbia vedendo Elyndra ancora ferita a morte "Fermati!" Mi affretto con le mie corte gambe in direzione di Erik, afferro la mia seconda ascia e lancio anche quella quasi più con rabbia che altro. @Fandango16 tiro 16, se prendo 6 danni non letali anche se dubito cada.
  19. Eh, ma non è del tutto immediato rendersene conto... io all'inizio avevo pensato che parlasse della 5, e solo dopo aver letto il tuo commento ho controllato meglio l'articolo, capendo dov'era segnata la data... quindi direi che concordo col suggerimento di @Percio Detto questo approvo in pieno il "Naturalismo Gygaxiano", perchè come dice l'articolo rende più "realistico" il mondo, visto che fà intuire la vita dei mostri al di là del combattimento coi pg.
  20. aaah ok ok, grazie ^^ ahimè sono nabbo su 5e 2024
  21. mi sto perdendo...cosa sono vex e nick? nomi per semplificare le armi? parliamo della 5e 2014? quella nuova?
  22. Credo sia meglio specificare si tratti della 4e, magari come NdT. Comunque ottima idea tradurre i post di Grognardia! Pollice in su
  23. Armi a Canna Liscia (che siano Lanciagranate, Leggeri o Medi, o Shotguns, Pesanti o Meno) sono quelle che meglio si adattano alla Tipologia di Munizioni che ho descritto; le Canna Rigata NON vanno bene. . . Con una Canna Lunga, Cartucce Palla Singola (od addirittura "Gyrojet Bolter Shells"), Calcio Ergonomico ed un Buon Mirino Telescopico persino un Fucile a Pompa diventa uno Snipergun a Lungo Raggio. ..!! Poi comunque, applicando i Modificatori sia Magici che Tecnologici alle BASI di Arma che partono dal Technomancer's Textbook. le "Categorie Arma" perdono molti tratti distintivi; anche per i Problemi di "Poca Forza X Attutire Rinculo" ci sono molti Trucchi e Stratagemmi per risolvere la Situazione a Favore del PG. . . . . . . . La Dicotomia "Corto Raggio, Danno Grande" degli Shotguns in molti GDR è un poco Artificiosa e Forzata, anche perchè spesso non tiene in conto del fatto che moltissimi Shotguns sono "Gittata Infima" SOLO quando sparano "Pallini A Dispersione Conica" o "Pallettoni Piccoli" e spesso la Balistica della "Scatter Shard Shell" è un poco lasciata al caso. . .
  24. Interessante riflessione...non è male dare l'idea del senso di apertura della porta. Quella con l'arco è la rappresentazione architettonica classica delle porte basta vedere una qualsiasi planimetria di casa/appartamento. Direi la più indicata. Potrebbe andare anche quella senza arco ma (da elettronico) ha un piccolo "problema": somiglia al simbolo dell'interruttore aperto di uno schema elettrico 😅 La Elvis è in effetti incomprensibile
  25. Al Lavoro ho avuto qualche sgradita sorpresa di Turni Extra x Colleghi in Malattia ed Aumento Carico di Lavoro, ma sto comunque procedendo speditamente x cercare di iniziare il Prima Possibile. . .!!
  26. Flint Il nano fece un inchino ai Thanes. «Mi farò carico dell'elmo. Immagino che lo spirito del Principe sarà sollevato nel giungere al luogo dove avrebbe dovuto giacere da sempre, insieme ai suoi pari». Si rivolse al barbaro delle steppe. «Sei sempre stato utile, e lo sarai anche in questo ulteriore viaggio. Un braccio in meno non è una buona ragione per restare indietro... così come non lo è la lingua troppo lunga di Tass».
  27. Di sicuro avete PIU' Roba di un "Classico Normale Gruppo Avventurieri 10°" che han elemosinato Oggettumemaggiko dall'Elminster di turno o devon raccapezzarsi a Barattare la Fuffarcana totalmente casuale trovata nei Dungeons; nel Fantasy sareste comparabili agli Alti-Chierici o Paladini-Templari di una Potente Chiesa Militante, oppure i "Guerrieri-Maghi" Elite Bodyguards di un ricchissimo Capo Di Stato. . .!! Stavo ricalcolando un Attimino tra i: 1°) "Basic Magic Items" del Fantasy (magari riadattati Hitech; potenziamenti da "Arco Elfico Incantato" avran lo stesso prezzo su uno Snipergun Pesante o Lanciagranate Antisommossa Leggero, mentre quelli di un "Autobalestrino Magico" saranno equivalenti per una Pistola Media Semiautomatica od uno Shotgun Canne Mozze). . . 2°) "Potenziamenti Magici Tecnologici"; a ben vedere IN TEORIA una "Sfera Di Cristallo Onniveggente" non e' diversissima da un "Netrunner's Cyberdeck Modem" nelle Funzioni BASICHE, ma una volta che si contano Software Semisenzienti, Funzioni Ricerca Automatizzate, Programmi Indipendenti (Virus Worm Trojans, Invisible Detectors, Memory Rewriting-Editing, ICEs ed Anti-ICEs, ecc.) Costi e Complessita' si esponenzializzano. . .!! 3°) "Cybernetica & Impianti Bionici Magicamente Potenziati"; i piu' Rari e Costosi; tecnicamente anche i piu' Esotici e Bizzarri del TT-Manual non son "Misticamente Arcani"; ad esempio il "Teleport Cyberimplant" non e' basato su "Magie Salto Dimensionale" ma ne copia soltanto i Principi Metafisici usando "Microprocessori Subquantici"; se ULTERIORMENTE Incantato da "Phase Door" o "Dimensional Storage" l'efficacia si incrementa a Livelli INCREDIBILI. . . 4°) "Pozioni Alchemiche"; Eberron gia' in Era Fantasy aveva Distillatori Alchimisti Professionali che riducevano Tempi e Costi del Potionmaking; ora che ci sono FABBRICHE AUTOMATIZZATE che ne ne imbottigliano su Catene-Di-Montaggio direi che il Prezzo e' DIMEZZATO, se NON RIDOTTO AD UN TERZO x le piu' Utili e Diffuse (non dico che le trovi al Supermercato Discount a fianco di Aspirine e Colluttori, ma in Farmacia le "Ipodermiche Nanotech Cura Ferite Leggere" le vendon di sicuro a PACCHETTI, con la "Garanzia Jorasco Medicorp DOC" !!). . . 5°) "Magic Spell Scroll Su Supporto Registrato Sonoro"; discorso abbastanza complicato (sebbene IN FAVORE di "Forti Sconti Ai PG" !!) che ho iniziato appena prima ad accennare; approfondiro' a parte. . . . .!!!
  28. @Vackoff Ti giuro che quando ti ho risposto non ho pensato minimamente all'Ultima Era :'D Anzi, la ritengo una delle ambientazioni per D&D 5ed più interessanti che ho letto, ben più di tante ambientazioni ufficiali che ho avuto modo di giocare al tavolo e ho trovato abbastanza deludenti, banali e, in definitiva, ben poco interessanti. Fra l'altro, ne L'Ultima Era mi pare di aver capito, dagli ultimi articoli che ho letto, che tutta la "rivoluzione industriale" che ha contraddistinto il tuo mondo di gioco sia avvenuta grazie alla capacità da un lato di manipolare le lacrime di Eris e, dall'altro, di vincolare gli elementali a dispositivi meccanici. Quindi, a ben vedere, nell'Ultima Era la mediazione di entità metafisiche nelle "reazioni chimiche" è in qualche modo reale: nel '700 ancora si riteneva che nelle reazioni di combustione intervenisse una misteriosa entità denominata Flogisto, che serviva a spiegare l'apparente perdita di massa nel processo; nella tua ambientazione vi è davvero un essere intangibile di puro fuoco che interviene nel funzionamento di un motore, in qualche modo hai reso fattuali le antiche teorie pre-chimica moderna. La trovo un'idea molto suggestiva! E comunque, il fatto che a me personalmente non piaccia che in molte ambientazioni il termine "alchimista" venga usato per definire sapienti che con l'alchimia storica hanno ben poco da spartire lascia il tempo che trova: ognuno usi il termine come meglio creda e ne rivendichi con orgoglio il modo in cui lo usa, davvero! Ti ringrazio! La differenza principale che colgo tra gli alienisti e gli alchimisti veri e propri e che i secondi tendevano a un ideale di elevazione religiosa e spirituale, mentre i primi sprofondano lentamente nella follia e nella depravazione. Una differenza non da poco. Ma intendo lavorarci
  29. Dungeon Letali #20: La Stanza che Slitta (trovate i link agli articoli precedenti di questa serie in questo articolo) Dungeon Letali #21: La Stanza Che Ruota e Fa Cadere Dungeon Letali #22: Pozze di Vernice dell'Armonia Dimensionale Dungeon Letali #23: Il Condotto della Mente e del Corpo Dungeon Letali #24: Spauracchi Dungeon Letali #25: Camera di Smaltimento Non Morti Dungeon Letali #26: Il Paradosso della Scaletta Dungeon Letali #27: La Porta Segnata dalle Intemperie Articolo di Nick LS Whelan del 28 Febbraio 2016 Ci sono due stanze vuote e identiche. Condividono una parete in comune spessa circa 1 metro. L'unico accesso a ciascuna stanza si trova nella parete di fronte a quella in comune. Idealmente, non ci dovrebbe essere alcun percorso evidente tra l'una e l'altra. Dopo che i giocatori avranno trovato la prima stanza, dovranno passare attraverso molte aree scollegate prima che raggiungano la seconda. La paretr in comune tra le due stanze presenta una feritoia. È larga 3 cm orizzontalmente e 7 centimetri e mezzo verticalmente. È grande abbastanza da permettere il passaggio di una freccia, ma non di un bracchio o di una lancia. La feritoia arriva fino alla stanza adiacente. Quando i personaggi guardano nella feritoia, sembra che ci sia un forziere al centro dell'altra stanza. Tuttavia, quando raggiungono quella stanza, la trovano vuota proprio come la prima stanza. Ma se guardano attraverso la feritoia da questa stanza, vedranno che lo stesso forziere ora compare nella stanza opposta. Se ci sono giocatori in entrambe le stanze, entrambi vedranno il forziere nella stanza opposta a quella in cui si trovano, ma non potranno trovarlo nella propria stanza. Incantesimi come "Visione del Vero" o " Individuazione del Magico" non riveleranno nulla, perché non c'è alcunchè di magico in tutto questo. Il forziere è una sofisticata, ma del tutto mondana, illusione ottica. Al centro della feritoia tra le due stanze c'è una sottile carta con un forziere dipinto da entrambi i lati. Se la carta viene recuperata ed esaminata, il "coperchio" si apre come una busta. Dentro c'è un biglietto bianco di 5x7cm. In lettere stampate in grassetto si legge: "Questo biglietto è la prova che l'incarico è stato completato." Se il biglietto viene dato a chiunque abbia assegnato un incarico ai giocatori, quella persona lo accetterà come prova incontrovertibile che l'incarico è stato completato. Nessun argomento logico potrà mai convincerlo che i giocatori hanno fallito. Il suo cervello si ripiegherà su se stesso nel tentativo di trovare spiegazioni sempre più ridicole per dimostrare il contrario, e impazzirà completamente piuttosto che credere che l'incarico sia rimasto incompleto. Inoltre, chiunque altro veda il biglietto sarà d'accordo nel ritenerlo incontrovertibile. Se il re indica il suo consigliere che si trova a un passo da lui e dice: "Voglio che mi portiate la testa del mio consigliere su un piatto" e i giocatori offrono invece al re il biglietto, il re dirà: "Eccellente! La testa del mio consigliere è sul piatto! Esattamente come volevo. Ecco la ricompensa che vi ho promesso." Eppure il consigliere è ancora in piedi a un passo da lui, tremante di paura. Se viene indicato al re, darà per scontato che si tratti del fratello gemello del consigliere, o il fantasma del consigliere. Potrebbe essere infastidito dal dover assumere un cacciatore di fantasmi, ma non è colpa dei PG, no? Il biglietto funziona una volta sola. Se il piano dei giocatori è di riprenderselo, allora chiunque riceverà il biglietto la prossima volta lo vedrà come prova del primo incarico per il quale è stato usato la prima volta. Pertanto se i giocatori lo dovessero dare a un contadino che ha bisogno che suo figlio venga salvato dagli orchi, rimarrà inorridito quando i giocatori gli offriranno la testa del consigliere del re su un vassoio. Link all'articolo originale https://www.paperspencils.com/deadly-dungeons-30-magical-marvels-29-the-treasure-chest-card/
  30. Articolo di Maeghan Colleran del 21 Maggio E' stata una settima fantastica per gli appassionati di animazione: Netflix ha fatto uscire in prima visione la stagione finale di She-Ra e le Principesse Guerriere e ha reso disponibili tutti e tre i libri (ovvero stagioni) di Avatar: La Leggenda di Aang. Entrambi questi show sono stati molto popolari e acclamati dal pubblico, generando moltissime discussioni nei social media che hanno riempito le mie pagine per giorni, ma non posso biasimarli per il loro entusiasmo. Ho aspettato con il fiato sospeso che un mio amico finisse She-Ra per discuterne assieme e Avatar è stato considerato un capolavoro in fatto di storytelling sin dall'uscita del suo finale nel 2008. Ma che cosa ci possono offrire queste serie oltre a ore di ottimo intrattenimento? Sia She-Ra che Avatar: La Leggenda di Aang sono per molti versi delle perfette guide per capire come raccontare delle storie pregnanti e significative con un gruppo... oppure per viverne voi stessi una. Diamo un'occhiata a quelle lezioni che reputo più importanti tra le numerose presentate e che provo a porvi come obiettivo nelle mie giocate. Lezione 1: Integrate il Background dei Personaggi con la Trama di Fondo In questo caso consideriamo i tre/quattro personaggi principali di queste serie come PG e il resto del cast come PNG. I personaggi principali sono stati creati e portati in vita da persone che hanno inventato dei background sfaccettati, delle storie, degli obiettivi e dei difetti. Una delle cose più soddisfacenti che può succedere da giocatore, dopo aver speso tempo su un personaggio e aver dato al vostro DM qualche paragrafo di storia e descrizione, è vedere il passato del proprio PG integrato nella campagna, portato ad una risoluzione o in qualche modo collegato con la trama. Non è necessario, ovviamente. Un DM potrebbe semplicemente raccontare la sua storia e lasciare che i personaggi trovino il loro posto al suo interno: è un metodo altrettanto valido. Ma se volete che i vostri giocatori amino la vostra avventura trovate dei modi per mettere al centro della vostra storia la loro identità e ciò che sapete sui loro personaggi. Mano a mano che si sviluppa la trama di Avatar, Katara si deve confrontare con la sua discendenza e con la sua storia nella Tribù dell'Acqua del Nord, sia quando ha difficoltà ad addestrarsi come dominatrice dell'acqua, sia quando affronta i traumi legati alla morte dei suoi genitori. Queste parti della sua personalità, il passato tragico e la sua ambizione, diventano una parte fondamentale dello sviluppo del personaggio e giocano un ruolo importante all'interno della trama principale. Nello schema di un'intera campagna, questi brevi momenti di introspezione e crescita richiederanno qualche sessione dedicata e inserita tramite agganci di trama gestiti dal DM, ma il risultato verrà certamente gradito dai giocatori. Lezione 2: Inserire la Diversità Nelle Vostre Partire Non Deve Essere Sbandierato Avatar e She-Ra hanno un cast incredibilmente vario, che incorpora una moltitudine di razze e culture, così come personaggi LGBT. Tutti questi personaggi sono inseriti nella serie in modo che la loro identità non sia mai un peso per gli altri personaggi o che non sembri una forzatura di trama. Esistono in questi mondi fantastici semplicemente perché esistono nel mondo reale e, di conseguenza, possono esistere anche nelle vostre campagne. Il trucco, in questo caso, è che non c'è un trucco. Se un personaggio ha una caratteristica che lo definisce descrivetela, se ne ha un'altra significativa nominatela. Teo in Avatar è affetto da una disabilità fisica e, sebbene ci venga descritta la sua storia e questa sia riconosciuta da tutti, viene considerato dagli altri personaggi e dagli spettatori soprattutto per le invenzioni di famiglia e per la sua abilità nel pilotare il suo deltaplano. In She-Ra, Double Trouble usa esclusivamente dei pronomi neutri per riferirsi a sé stesso e non solo questo fatto non viene mai menzionato, ma gli altri personaggi si adattano di conseguenza senza battere ciglio. La parte più complessa per farlo nella maniera corretta è capire che non deve essere qualcosa di "pesante". Lezione 3: E' Divertente? Siamo onesti: è impossibile che Sokka riesca a viaggiare con tre dominatori armato solo di un boomerang e un buon senso dell'umorismo. Fortunatamente il mondo dell'animazione, così come i GdR, non deve avere i piedi ben saldi nella realtà. La cosa più importante da chiedersi prima di mettere in campo delle dinamiche di gruppo particolari o delle classi poco efficienti è "Sarà divertente?" La dominazione del sangue e del metallo sembrano delle strane abilità fuori dai canoni che i giocatori hanno ottenuto combinando le capacità principali dei propri personaggi con una spiegazione convincente, mentre She-Ra ci presenta una combinazione a dir poco non ortodossa: Warlock/Paladini/Alieni. Eppure queste cose funzionano e, soprattutto, sono divertenti. Ho incontrato pochi DM che non fossero disposti ad accettare le varie proposte dei giocatori (almeno fino a che non rompevano il gioco), ma penso che ognuno di noi possa nominarne almeno uno. Il dire di sì ai propri giocatori e lavorare con loro per sviluppare le loro decisioni al posto di metterle da parte è ciò che differenzia un DM discreto e una giocata divertente dai DM e dalle giocate migliori. Lezione 4: Mettete Della Comicità Nelle Scene Serie e Viceversa Mentre sto scrivendo questo pezzo sto guardando la scena di Avatar dove Aang vede, per la prima volta dall'inizio del suo sonno criogenico, il tempio dell'aria, trovandolo completamente vuoto. E' una parte indubbiamente pesante per la storia, che lascia i personaggi con delle cicatrici nell'animo, ma l'episodio era divertente fino a cinque minuti prima e sono sicura che sentiremo una nuova battuta nel giro di qualche minuto. Molte scene di She-Ra vengono spese con L'Orda e, sebbene siano gli antagonisti della storia, molti di loro sono anche delle persone gentili e gradevoli, che amano farsi degli amici e divertirsi spensieratamente. Il DM potrebbe spendere un paio di minuti per descrivere una scena dedicata ad un PNG e il suo rapporto con i nemici e comunque regalare un momento di divertimento al gruppo. Le scene serie nei giochi di ruolo da tavolo sono impagabili, sono spesso quelle centrali per la trama e tutti sanno che una storia senza conseguenze, situazioni pressanti o senza pericoli per i giocatori è noiosa. Ma poche persone sono in grado di giocare rimanendo seri tutto il tempo senza che per loro il gioco finisca col diventare una sorta di triste lavoro. Capire quando scherzare, quando essere seri e quando inserire del divertimento nella serietà è una abilità degna di essere affinata e perfezionata. Avete finito She-Ra? State riguardando Avatar su Netflix? Quali aspetti delle loro storie pensate che siano migliori per aiutare i DM e le storie cooperative, come i GdR? Fatecelo sapere nei commenti! Buone avventure! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/05/what-avatar-the-last-airbender-and-she-ra-can-teach-you-about-gming-rpgs-and-cooperative-storytelling.html
  31. Ripeto per l'ennesima volta che l'argomento del topic riguarda come sfruttare gli spunti forniti da quelle serie TV per le proprie giocate. Evitiamo di andare ulteriormente OT: discutete della questione nella sede adatta (via PM o nella Gilda).
  32. Basta chiacchiere: lo riesumiamo o no?
  33. A quanto pare non riesco a farmi capire o la pensiamo semplicemente in modo molto differente. Se secondo voi queste tematiche vanno affrontate solo come un dato di fatto e non si portano nessuna implicazione dietro, ne prendo atto.
  34. Fai due discorsi diversi. Il primo, che è estremamente OT, è sul valore didattico/educativo verso i giovani di presentare in questo modo la diversità. I media a volte sono leggermente reazionari, a volte leggermente progressisti, a volte fotografano la realtà. A me e all'autore dell'articolo la scelta sembra bilanciata, a te no, pace: non interessa perché è OT e i mod sono stati molto chiari che non è un tema che si possa discutere in un thread su "Discussioni GdR Generiche". Il secondo è sull' aspetto narrativo, cioé se sia importante spiegare qualsiasi aspetto del mondo o se si possa mostrare senza spiegazione. Questo invece è un aspetto tecnico, su cui si può sicuramente discutere. La prima lezione in qualsiasi corso di scrittura è sul "Show, don't tell". Non scrivi "Carlo era arrabbiato con Maria", ma mostri con le sue azioni questo fatto. Non fai una discussione biologica per spiegare come le razze degli elfi e degli umani siano diverse ma possano produrre specie ibride: mostri semplicemente i mezz'elfi. In entrambi i casi lo spettatore alla fine ha chiaro il punto, ma nel secondo lo ha chiaro in maniera molto più naturale e non si è annoiato. Ugualmente, non spieghi che nel tuo mondo non vi sia discriminazione verso l'omosessualità, lo mostri mostrando due genitori omosessuali e nessuno che commenta il fatto. Il malvagio "spiegone", la puntata in cui si spiegano le differenze di orientamento sessuale, può andare bene in una serie esplicitamente educativa. In una serie di intrattenimento, o in un GdR, non è questo lo scopo. Se poi le circostanze di come la bambina si sia trovata a crescere con loro sarà interessante per la trama, verrà mostrato, altrimenti no. Il mondo dell'animazione e della letteratura è pieno di bambine cresciute con nonni o in orfanotrofi in cui la storia di che fine abbiano fatto, o chi fossero, i genitori biologici non viene mai né mostrata né citata.
  35. Ne ho già parlato nella mia ultima risposta cosa penso a riguardo di questa "superficialità": Hai tralasciato buona parte del discorso! Mi piacerebbe sentire il tuo parere a riguardo!
  36. Mmmno, ti fa solo vedere che ci sono coppie dello stesso sesso, pure con figli. In pratica è come se dicesse allo spettatore: "è così, stacce. Se hai domande sulla nuova normalità arrangiati" Mi sembra un modo molto sbrigativo e superficiale per presentare ai giovani la diversità sessuale. Anche perché non tutti vivono in comunità dove questo genere di rapporti sono comuni. A me sembra che queste digressioni siano tutto sommato pertinenti all'argomento introdotto e che non siano d'intralcio, ma ok, credo che più o meno ci siamo detti quello che dovevamo.
  37. Ma non stiamo parlando di dare per scontato i rapporti! Semplicemente non è necessario fare una analisi iperdettagliata delle varie sfumature dell'omosessualità in un cartone fantasy per bambini, il quale probabilmente (dico probabilmente, perché io la serie non l'ho vista) parla dell'accettazione del diverso in modo delicato e marginale, dato che spendere anche solo 5 minuti di puntata sull'investigare sull'omosessualità di una coppia (oltre ad essere un'operazione da film comico becero) dia un messaggio sbagliato per un pubblico di minori perché un "interrogatorio" od uno spiegone servono solamente a demonizzare e ad evidenziare la diversità, quando in verità basterebbe (e lo dico a costo di sembrare sdolcinato) un "io amo questa persona". (E riguardo alla bambina potrebbe tranquillamente essere figli di qualcosa di fatto tramite la magia come una ragazzina adottata, ma non è importante, perché credo che il punto dell'esistenza di questa bambina nella serie non sia quello di far suscitare domande sul funzionamento dei genitali femminili nell'ambientazione, quanto piuttosto sia quello di far capire che si può crescere tranquillamente con genitori dello stesso sesso e che non c'è bisogno di scandalizzarsi per roba simile.) P.S. sia chiaro che io sono tranquillissimo, semplicemente sono mi piace discutere, lo dico soprattutto per i Mod i quali giustamente cercano di moderare una discussione che ha già raggiunto toni abbastanza caldi 😁
  38. Ok quindi se ho capito bene per te la questione più che altro è che vedi queste cose come operazioni commerciali mal fatte, non perché di base ti siano avulse come questioni Detto questo stiamo di nuovo andando OT quindi se volete continuare a parlare della (mala)rappresentazione della diversità di coppia nelle serie e film animati vi apro un altro topic.
  39. Mah, se diamo per scontati i rapporti fra le persone e rinunciamo persino a raccontarli di cosa stiamo parlando? Sta tutto lì. Resta il fatto che la coppia lesbo-elfica con bambina era una grossa novità e il principe dei draghi l'ha sprecata platealmente. Mia nipote mi ha chiesto come facessero due femmine ad avere una bambina. Io gli ho detto che probabilmente le due elfe l'avevano adottata, oppure il papà era morto e la mamma si era messa con una donna a cui voleva bene. Ma magari il papà era una carogna che la picchiava e la genitrice l'ha mandato a quel paese. Oppure la madre potrebbe anche averla rapita, essere ricorsa all'inseminazione artificiale o essere stata vittima di uno stupro, avrei potuto aggiungere. Ma perché cavolo devo inventarmi io la storia di quello che stiamo guardando?
  40. Ma il fatto è che non c'è nulla da dire, se uno è gay, è gay. Non è che devi avere un qualche background particolare per avere un determinato orientamento sessuale. È come se ti chiedessi quali esperienze nella tua vita ti abbiano portato ad essere etero. Insomma, credo che mi diresti "Boh, perchè sì". Non c'è motivo di inserire una coppia omosessuale in una serie per bambini se non per fargli capire che non c'è niente di sbagliato in qualcosa di (nemmeno troppo) diverso da una tipica coppia etero e che, proprio perchè non c'è niente di sbagliato o strano, non bisogna darsi a minuziose investigazioni a riguardo perchè è così e basta.
  41. Innanzitutto se certi elementi vengono introdotti con insistenza non sono tanto importanti per me quanto, evidentemente, per i produttori che realizzano queste opere. Per quanto mi riguarda potevano fare della capitana muta, della coppia lesbo o gay gli assoluti protagonisti della storia e la serie mi sarebbe piaciuta comunque -anzi, forse pure di più, vista l'originalità che ne sarebbe derivata- Ribadisco che per me la serie non introduce veramente la diversità di genere limitandosi ad allinearsi con un generico programma di "washing" che ormai conosciamo bene. Occasione mancata.
  42. @Mezzanotte ma guarda, secondo me il punto è un'altro: ad una coppia omosessuale non va dato un background di come è diventata tale per il semplice fatto che... Beh, non c'è molto da raccontare. Sono due persone che si amano e tanto basta, anche perchè la spiegazione che richiedi sul perchè ci sia una coppia omosessuale è la stessa che potrebbe richiedere una coppia gay nei confronti di coppie etero. Non c'è molto da spiegare, l'unica risposta possibile per un "perchè ti piacciono gli uomini/le donne?" può essere solamente "perchè sì" e tanto basta! 😁
  43. Ricordi male, le chiana entrambe mamma. Ma cosa ti devono dire ? Perché sono omosessuali? E allora perché non spiegare come mai un re di colore regna un regno di prevalentemente bianchi? O perché una donna muta comanda le guardie? Sono presentati come andrebbero presentati tutti, ossia se e quando è importante. Perché se per te il problema è che ci sono degli omosessuali, allora non è davvero quello il problema. Non capisco perché le preferenze sessuali dei personaggi sono davvero così importanti per te, sarebbe stata diversa la storia se i protagonisti fossero stati entrambi maschi? O entrambe femmine? O trans? O asessuati? No. Fidati che i ragazzini non guardano queste cose. Alle mie figlie oggi ho spiegato proprio questo, che ci si o donne che amano donne e uomini che amano uomini, il loro commento è stato:ah non lo sapevo. Fine. Niente scandali, niente di niente, semplice accettazione di una cosa che per loort (seienni xchè hanno solo esperienze di coppie etero in famiglia) era nuova. Non è sceso l'anticristo. Non si sono strappate i capelli. Se nel 2020 devono (generico, non tu) ancora prenderti per mano e spiegarti che la gente può amare chi vuole, il fatto è ben grave.
  44. È proprio qui il problema. Al pubblico giovanile non interessa: basta l’assioma “si amano/non si amano. Il resto è totalmente superfluo ( se non riguarda la trama, ovvio...ma non lo riguarda). Le due hanno una figlia? Ok. Se sarà una parte importante di trama la spiegheranno, sennò non mi interessa come mi interessa assai poco che i due protagonisti sono figli di madre diversa ed uno è bianco ed uno è nero ( ho visto solo la prima stagione, perdonatemi xD). Vivo ugualmente anche senza sapere perché siano di pelle diversa xD
  45. @TheBaddus Scarlett Bloomblight- sottoterra Inizi a scendere lungo la scalinata con passo incerto, le dita serrate attorno al coltellino fino quasi a farti male. Ogni gradino è un tuffo più giù, nella terra e nell’oscurità… e a ogni passo il freddo diventa più intenso, pungente, quasi vivo. L’odore di umido e marciume ti avvolge come un manto pesante che ti si appiccica addosso, entrando nelle narici e graffiandoti la gola. Il battito del tuo cuore è un tamburo impazzito: bum bum — bum bum — bum bum. L’unico suono in questo silenzio sepolcrale. Perdi il conto dei gradini — potrebbero essere cinquanta, potrebbero essere cento — e la luce pallida del giorno alle tue spalle è ormai solo un ricordo sfumato, lontano, irraggiungibile. Gli occhi cercano disperatamente di adattarsi al buio, ma l’oscurità qui sotto è troppo spessa, troppo assoluta. Tanto che quasi inciampi quando il terreno cambia all’improvviso: nient’altro gradini. Il corridoio prosegue in piano. Deglutisci, voltandoti un istante. L’ingresso dell’arcata è ormai solo un varco sospeso nel nulla, lassù, sempre più lontano… È allora che la voce nella tua testa sussurra di nuovo: «AVANTI… Noi… Siamo fiere…» Ma non è come prima. Non è decisa, non è infallibile. Trema. O sei semplicemente tu ad esitare? E insieme a quel sussurro senti un’altra ondata… un fremito di euforia, caldo, estraneo, che ti percorre la spina dorsale senza permesso. Avanzi a tentoni nel corridoio, le mani sui muri di pietra fredda. L’oscurità è così totale da strapparti via ogni punto di riferimento, costringendoti infine ad attivare la torcia del telefono. La luce è debole, pallida, illumina appena un paio di metri davanti a te… ma è sufficiente a non cadere. Continui così, lenta, con il cuore bloccato in gola e il fiato corto, come se l’aria stessa lottasse per restare nei tuoi polmoni. Poi — una vibrazione improvvisa nello stomaco — là davanti, più in fondo, compare una luce tremolante. Una fiamma. Spegnere la torcia del telefono è un riflesso immediato, quasi animale. La penombra ti riavvolge, ma i tuoi occhi adesso vedono quel barlume dorato, lontano, instabile. Avanzi in punta di piedi, ogni passo il più furtivo possibile… se la Creatura dal teschio di cervo è nella sua “casa” almeno non ti sentirà arrivare. Giunta sulla soglia, ti blocchi. Davanti a te si apre una stanza circolare di circa dieci metri di diametro, scavata nella pietra viva. Le pareti e il pavimento sono composti da blocchi antichi, lisciati dal tempo e consumati dall’umidità. Su alcune colonne sono appese torce di ferro battuto, le cui fiamme tremolanti proiettano bagliori caldi e instabili, facendo danzare le ombre come presenze vive. A terra, sparse ovunque, ci sono candele nere: alcune integre, altre ridotte a moncherini, con la cera scura rappresa sul pavimento come lacrime congelate. Sulla sinistra, uno scaffale colmo di volumi antichi, coperti da uno spesso strato di polvere. Sulla destra, una strana arcata murata: sembra una porta… una porta che qualcuno ha sigillato. E sopra l’arcata, inciso nella pietra, un simbolo familiare: una mezzaluna, e sotto una croce lunga. Il simbolo che porti inciso sulla pelle del collo. Di fronte a te, dall’altro lato della sala, una porta di legno rinforzata da sbarre di ferro. E lì al centro, come un altare sacrificale, un tavolo di pietra. Sopra, a petto nudo, giace Tanaka. Legato mani e piedi. Immobilizzato. Svenuto. Indifeso. Il tuo respiro si spezza. Il coltellino trema tra le tue dita. E l’euforia — quella strana, inspiegabile euforia — diventa un urlo silenzioso nel petto. Un urlo che cresce e ti fa avvertire un’improvvisa, quanto inappropriata, ondata di lussuria che ti risale lungo l’interno coscia, sino all’inguine. @Ghal Maraz Nathan Clark - in palestra Prima di entrare in palestra e mettere via il telefono, fai appena in tempo a leggere la risposta di Kathlyn. Una notifica rapida, essenziale… eppure carica di un peso che senti subito nello stomaco. “Spero tu stia bene… più tardi ci vediamo in mensa?” Quando raggiungi il coach Moss, vieni passato al setaccio da uno sguardo che pare misurarti più che giudicarti. I suoi occhi scendono prima al livido evidente sulla tua gamba — impossibile da nascondere ora che hai i pantaloncini — poi risalgono al segno sul tuo volto. «Cos’è successo, Clark?» La sua voce è ferma, tagliente. Non un rimprovero, non ancora, ma un chiaro avvertimento: non dirmi palle. Non gli rispondi subito… forse non sai da dove cominciare. E lui non ha intenzione di aspettare. «Forza… alza la maglietta. Voglio vedere.» Questa volta il tono è secco, intransigente. Quando tentenni ancora, il coach allunga una mano, non aggressiva ma incredibilmente sicura di sé. Afferra un lembo della tua maglietta e lo solleva quel tanto che basta a scoprire il grande livido violaceo che ti attraversa il fianco e risale fin quasi alle costole. Il contatto, per quanto leggero, ti fa sussultare. E subito la mente corre al giorno prima: al pestaggio da parte di Cory e dei suoi tirapiedi, al Bosco… alla strana e inquietante visione che hai avuto… e immediatamente provi quel senso di disagio che forse non hai mai davvero scacciato. Il coach Moss ti osserva in silenzio, l’ombra di un pensiero pesante che gli passa dietro gli occhi. «Chi ti ha fatto questo, Nathan?» Questa volta ti concede qualche secondo per rispondere. Non sembra sorpreso… sembra analizzare. Poi scuote lentamente la testa. «Ti sei fatto vedere da qualcuno?» Quando risulta evidente che la risposta è un semplice “no”, il coach inspira piano, lo sguardo che scivola oltre te, verso la classe che corre. Per un istante sembra valutare qualcosa, come se stesse pesando una decisione già presa. Poi la sua voce risuona nella palestra: «Whitesand! Qui, subito! Accompagna Clark in infermeria.» Una pausa. Poi, più forte: «Tutti gli altri, venite qui! Adesso!» @Voignar Darius Whitesand - in palestra Quando, prima di scuola, riveli a Ben quello che è successo e le indicazioni che lo “spirito” ti ha impartito, avverti un leggero bruciore al simbolo che hai impresso sul collo. È solo un attimo, sostituito subito da un fugace brivido di eccitazione e divertimento a cui non sai dare una spiegazione. Ben rimane in silenzio, soppesando le tue parole. Valutando, forse, se sei sincero o meno con lui. Alla fine ti dice che ha bisogno di tempo… per metabolizzare la cosa. Quando iniziate a correre in palestra, finalmente Ben si porta al tuo fianco. Non dice nulla… Senti che è lì e che sta cercando il coraggio, o le parole giuste, per dirti qualcosa. Butti un’occhiata al coach. Sta osservando con attenzione Nathan, non prestando minimamente attenzione a voi altri che correte. Non sentendoti il suo fiato sul collo puoi permetterti di rallentare leggermente, procedendo a una velocità più gradita a Ben. Non appena rimanete un po’ arretrati rispetto agli altri Ben finalmente si decide. “Ok Darius… Ti credo!” Dice con tono deciso “Dopo mi devi assolutamente raccontare meglio! Voglio sapere tutto!” Aggiunge poi, iniziando a parlare in modo più affannato. Fai giusto in tempo a rispondergli qualcosa di veloce, chela voce del coach rimbomba nella palestra. Whitesand! Qui, subito! Accompagna Clark in infermeria.» Una pausa. Poi, più forte: «Tutti gli altri, venite qui! Adesso!» @Theraimbownerd Orion Kykero - in palestra Ti unisci al resto del gruppo nei primi giri di corsa, cercando di non dare troppo nell’occhio. Il coach, per una volta, sembra avere di meglio da fare che massacrarvi: tutta la sua attenzione è su Nathan, e questo, per te, è quasi un regalo divino. Scarlett però non c’è. Un fastidio ti punge sotto lo sterno: se quella ragazza ha deciso di saltare proprio oggi, quando deve consegnarti le informazioni su Jeremy… beh, si è appena guadagnata un debito enorme. Almeno suor Margaret non infesterà l’ambiente col suo moralismo stantio. Il seguente pensiero su tua madre ti fa stringere lo stomaco. Ormai mancano poche ore all’incontro con la Somma Sacerdotessa di Chicago… Stai correndo senza troppo entusiasmo, immerso in questi pensieri, quando qualcuno si avvicina al tuo fianco. È Tyler. Non parla subito: tiene un ritmo costante, rilassato, da atleta vero. Tu fai finta che non sia faticoso seguirlo. «Hey…» mormora alla fine, senza voltarsi, «grazie per prima. Per essere stato diretto primo…» Il tono è sincero. Diretto. Poi fa un cenno col capo in direzione del coach Moss. Lo vedi intento a squadrare Nathan. «Credi che si sia accorto di qualcosa?» Il fatto che il coach, proprio in quel momento, afferri un lembo della maglietta di Nathan e lo sollevi scoprendo un grosso livido viola sul costato risponde alla domanda di Tyler molto meglio di come potresti fare tu. Sta per aggiungere qualcos’altro quando il boato del coach taglia l’aria: Whitesand! Qui, subito! Accompagna Clark in infermeria.» Una pausa. Poi, più forte: «Tutti gli altri, venite qui! Adesso!» @Ghal Maraz @Voignar @Theraimbownerd Nathan - Darius - Orion - in palestra Vi stringete tutti attorno al coach, trattenendo il fiato. Il suo tono è così rigido da non lasciare spazio a repliche o scuse. Moss sfiora con lo sguardo ogni volto, poi si ferma su Darius. «Forza… voi due andate in infermeria.» La sua mano si posa per un istante sulla spalla di Nathan, un gesto che vuole sembrare paterno. Poi si rivolge al resto della classe, la voce che rimbomba nella palestra: «E voi altri! Se qualcuno sa cosa è successo a Clark… parli adesso. SUBITO.» Il silenzio che segue è pesante, quasi fisico. Le scarpe scricchiolano sul parquet quando Nathan e Darius iniziano ad avviarsi verso l’uscita. Accanto a Orion, Tyler lascia uscire un lungo sospiro. Non uno di stanchezza: uno di chi si sta facendo forza, forse deciso a dire qualcosa. Ma non ne ha il tempo. È Sasha ad anticiparlo e a prendere parola. E lo fa con la sua solita sicurezza e sfrontatezza, senza troppi giri di parole… “Beh… Non posso dire di sapere cosa gli sia successo… Ma immagino che lo sappiamo tutti benissimo chi possa essere stato!” Le sue parole cadono come un sasso nell’acqua, facendo vibrare l’aria. E nessuno, per un istante, osa fiatare. Off game Darius e soprattutto Nathan, decidete pure voi se andare in infermeria o restare e interagire con la scena in palestra. Orion… mi dispiace se questa scena forse è poco interessante per te… ci rifaremo nel pomeriggio 😁😁 @SNESferatu Ana Rivero - a casa di Gustav Le tue parole si abbattono su Gustav come colpi secchi, uno dopo l’altro. All’inizio non reagisce. Rimane dov’è, immobile accanto al banco di lavoro, con le mani sporche di polvere grigia che tremano appena. Non ti interrompe, non si difende, non prova nemmeno a mascherare lo smarrimento che gli attraversa gli occhi quando pronunci la parola padre. È come se quella sola sillaba gli avesse tolto l’aria. Il silenzio che segue è denso. Lo vedi ingoiare a vuoto—una, due volte— “Tu… tu non capisci… Tu non sai…” Farfuglia confuso, mentre osserva la tua giacca e la tua camicetta cadere al suolo, il tuo corpo esposto, la crepa che ti lacera la pelle come una ferita impossibile. Ed è lì che qualcosa in lui cambia. Non dice nulla, ma gli occhi lo tradiscono: un lampo di riconoscimento, di orrore… e di bramosia. Una fame antica, trattenuta a stento. La stessa fame che ha avuto quando ti ha scolpita la prima volta. Per un istante avverti quasi la sua mano che vorrebbe avvicinarsi, toccare quella frattura, studiarla, capirla. Ripararla. Non la muove. Ma tu sai che vorrebbe. Si passa una mano sul volto, come se cercasse di svegliarsi da qualcosa. Poi murmura, quasi senza voce: «Dio… Ana… cosa hai… cosa ti hanno fatto?» Non aspetta risposta. Forse non la vuole nemmeno sentire. Cambia nuovamente espressione. Fa un passo indietro, come se avesse improvvisamente paura. Si porta una mano al volto, si strofina gli occhi, le tempie. Come se volesse cancellare un pensiero che continua a tornare, ostinato. Quando finalmente parla, la voce non ha nulla del tono del creatore che ricordi. È ruvida. Stanca. Quasi spezzata. «Non… non avrei dovuto. Tutto questo… tu…» Si interrompe, stringendo la mascella. «…è stato il mio errore più grande…» Lo dice non riuscendo a guardarti negli occhi… Fissa il pavimento, quasi come se stesse parlando più a sé stesso che a te. Quando torna a guardarti, gli occhi sono rossi d’ansia e di qualcosa che ricorda la vergogna. La sua voce però si indurisce, come se improvvisamente avesse paura. «Non dovevi tornare qui con… con queste cose...» Ti indica la crepa, ma è evidente che non parla solo di quella. «Non voglio più avere niente a che fare con… con ciò che ti riguarda.» Un altro passo indietro. Non da te: da ciò che rappresenti. «Vai via, Ana.» Un ordine che suona quasi come una supplica. «Per favore… Vattene. Non tornare più.» Percepisci che sta mentendo a se stesso. Che una parte di lui vorrebbe trascinarti dentro, studiarti, toccare quella crepa, ripararla. Ricominciare tutto da capo. Lo leggi in un bagliore nei suoi occhi, ancora fissi su quella crepa.
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