Perfetto, vediamo se ho capito bene (la faccio lunga solo perché non voglio fraintendere):
Come preparazione avevi pensato a un gruppo di spiriti di fuoco e al fatto che gli assassini avrebbero potuto usarli contro i PG (ma avevi pensato già anche al come, cioè all'incendio notturno della locanda? o è stata una cosa improvvisata? va bene, comunque, non è un dettaglio cruciale).
Da questo deduco che gli assassini sapessero che i PG erano sulle loro tracce e volessero fermarli. È così? O hanno attaccato la locanda per altri motivi?
E i PG, sapevano che gli assassini sapevano di loro, o credevano di agire in incognito?
Per introdurre l'incontro, hai descritto ai giocatori che i loro PG si svegliavano e vedevano l'incendio e i mostri. Avevi fatto in modo che avessero una caraffa dell'acqua eterna. Hai richiamato la loro attenzione anche sulle finestre, da cui sarebbero potuti scappare.
Domanda che ho colpevolmente dimenticato di fare: qual era l'obiettivo di questo incontro?
Dalle tue parole mi sembra di dedurre che forse ti aspettavi che si ponessero, come obiettivo, quello di scoprire o inseguire gli attentatori. Forse quel rumore di vetri infranti era un indizio per segnalare che qualcuno da fuori aveva "buttato" i mostri all'interno?
I giocatori, forse, hanno visto come obiettivo quello di salvare la locanda (non è grave, comunque).
Secondo te le alternative dei giocatori erano:
Fuggire dalla finestra.
Vantaggi (se si ha successo): poco rischio personale, e migliori probabilità di trovare gli attentatori; immagino che ci fosse anche il tempo di salvare gli effetti personali (es. l'armatura), giusto?
Svantaggi (in ogni caso): lasciar bruciare la locanda; lasciare i mostri indisturbati (che avrebbero fatto? si sarebbero dispersi per la città attaccando altra gente?); non aiutare le eventuali persone rimaste intrappolate nella locanda.
Uccidere i mostri, poi spegnere l'incendio con la caraffa magica.
Vantaggi (se si ha successo): locanda salva, persone salve, mostri neutralizzati.
Svantaggi (in ogni caso): rischio personale, lieve perdita di tempo con minori probabilità di trovare gli attentatori.
Uccidere i mostri, poi fuggire, o portare in salvo le persone, senza spegnere l'incendio.
Vantaggi (se si ha successo): persone salve, mostri neutralizzati.
Svantaggi (in ogni caso): rischio personale, locanda distrutta, lieve perdita di tempo con minori probabilità di trovare gli attentatori.
Uccidere i mostri, poi tentare di spegnere l'incendio con mezzi di fortuna.
Vantaggi (se si ha successo): locanda salva, persone salve, mostri neutralizzati.
Svantaggi (in ogni caso): alto rischio di fallimento (i mezzi a disposizione erano largamente insufficienti per spegnere l'incendio in tempo utile), rischio personale, enorme perdita di tempo con minime probabilità di trovare gli attentatori.
I giocatori hanno deciso per questa quarta strada. Mi pare di capire che fosse per due motivi:
Primo, avevano dimenticato di avere con sé la caraffa dell'acqua eterna.
Tu non glielo hai ricordato, suppongo perché ritieni giusto che siano i giocatori, e non i personaggi, a tenere a mente le risorse che hanno e decidere come impiegarle (giusto, eh: sono tendenzialmente a favore di questo approccio).
Secondo, avevano delle aspettative errate sull'efficacia del loro metodo: erano convinti, usando un vaso da notte (ma come lo riempivano, una volta vuoto?), di poter uccidere in un colpo solo i mostri o comunque di avere un netto vantaggio su di essi.
Tu, a quanto ho capito, li hai lasciati sperimentare e hai dimostrato con i fatti che non funzionava: del tipo, hanno effettivamente tirato un gavettone a un mostro con il vaso da notte, ma non ha avuto l'effetto sperato e glielo hai detto chiaramente. Ma loro hanno insistito. Giusto?
Hanno ottenuto, direi, un mezzo insuccesso (locanda distrutta, effetti personali persi, ma mostri neutralizzati e persone salve, a quanto ho capito), comunque coerente con quelle che erano le informazioni a loro disposizione.
Messa così, mi sembra tutto molto buono. Non ravviso grossi problemi o errori da parte tua.
Mi concentrerei sul parlare con i giocatori molto chiaramente, off-game, in merito a tre piccoli aspetti:
L'obiettivo. Se ti aspettavi che loro dessero priorità a correre dietro agli attentatori, mentre loro hanno dato priorità alla salvezza della locanda (non so se è questo il caso o ho capito male io), può essere utile parlare per capire se c'è stato qualche piccolo difetto di comunicazione (cioè, se non hanno proprio pensato all'aspetto degli attentatori, o se ci hanno pensato ma l'hanno considerato non prioritario per loro legittima scelta).
La caraffa magica. Tu sembri dell'idea che fosse compito dei giocatori ricordarsi di averla e di usarla. Sono pienamente d'accordo, è anche il mio pensiero. Assicurati solo che sia chiaro anche a loro che quell'aspetto del gioco funziona così.
L'insistenza. Hanno avuto un'idea di approccio "creativo" all'incontro (il vaso da notte), ma non ha funzionato. Ti sembra che fosse chiaro che non poteva funzionare? Se sì, perché per loro non lo era? Ti sembra che abbiano insistito troppo, in modo irragionevole o per troppo tempo, dopo il primo tentativo? Se sì, perché lo hanno fatto? Discutere di questo potrebbe aiutarvi (sia tu che loro) a comunicare meglio intenzioni e situazioni in futuro.
Continua così, comunque! 😉