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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 06/04/2020 in tutte le aree

  1. La Spada. L’arma per eccellenza. La signora indiscussa del Medioevo, il simbolo del Cavaliere. Un’arma che, però, è arrivata ai giorni nostri con un pesante carico di dicerie sul suo conto. In questo viaggio sul filo della sua lama, andremo a sfatare cinque miti che ammantano le spade medievali. Una piccola nota: in questo articolo prendiamo in esame unicamente le spade europee durante il medioevo, non quelle di altri tempi o di altri luoghi. 5 – Tipologie di Spade La classificazione delle spade di Dungeons & Dragons edizione 3.5. I giochi di ruolo, soprattutto Dungeons & Dragons, tendono a classificare le spade in tre grandi categorie: spade corte (armi leggere), spade lunghe (a una mano) e spadoni (a due mani), con un ibrido tra gli ultimi due rappresentato dalla spada bastarda. La realtà è leggermente diversa: queste armi corrispondono ad altrettanti tipi di spade presenti nel medioevo, ma alcune di esse mostrano delle differenze sostanziali. Spada da lato e daga a confronto. Esistono armi corte ben più lunghe di questa daga, come il Seax o la Cinquedea. La spada corta sembra una fusione tra uno dei vari tipi di “coltelli da combattimento” come la Daga, il Seax o la Cinquedea, lunghe intorno ai 50 cm, e una spada da lato (“Arming sword”), arma standard medievale a una mano lunga attorno ai 90 cm. I primi dovrebbero dunque rientrare nei pugnali (tant’è che in inglese la parola usata è Dagger, che indica proprio una daga), mentre la seconda è una tipica spada a una mano. La spada lunga si tiene comunque alla vita, ma ha un’impugnatura adatta all’uso con due mani Oltre questa lunghezza si trova la spada lunga (“longsword”) che, tuttavia, nel mondo reale, è un’arma a due mani: sviluppatasi intorno al 1200, rappresenta la tipica spada del cavaliere cinematografico. Alcune forme di spada lunga mantengono un’impugnatura sufficientemente lunga per essere impugnate a due mani, ma una lama abbastanza corta da non richiedere una leva molto forte: queste “Spade lunghe corte”, usate di solito con due mani ma impugnabili a una mano quando necessario, rappresentano il reale equivalente delle Spade Bastarde e sono talvolta chiamate con questo nome. Nella quinta edizione di dungeons and dragons, la Spada lunga è un’arma a una mano con la capacità “Versatile” di essere usata in maniera più vantaggiosa con due mani e rappresenta egregiamente questo tipo di arma. Lo Spadone o Montante, arma incredibilmente lunga e dall’uso peculiare Infine lo Spadone è in realtà un’arma del primo rinascimento chiamata Montante o Zweihänder (letteralmente “a due mani”) tipica dei Lanzichenecchi, i famosi mercenari tedeschi citati anche dal Manzoni. Si tratta di un’arma alta quasi quanto un’uomo che eredita alcune tecniche di combattimento dalla lancia e che trova il suo ruolo peculiare nella complessa economia dei campi di battaglia del rinascimento, governati dalle picche, da un’ascesa delle armi da fuoco rudimentali e dal declino dell’armatura. Più simile allo spadone di Dungeons & Dragons è la Claymore, una versione della spada lunga più pesante e dalla lama più larga, diffusa in scozia dal XIV secolo. Accanto a queste armi, è d’obbligo citare anche le spade affilate da un solo lato, come i falcioni e i messer, che ricordano le sciabole e che barattano potere di affondo in favore di una maggiore forza di taglio. Si tratta di armi diffuse nel tardo medioevo, soprattutto al di fuori della nobiltà, molto più di quanto ci si possa immaginare. La lama larga della Claymore la avvicina allo Spadone di Dungeons & Dragons Uno splendido esemplare di Messer 4 – Il peso Capita spesso che le spade ci vengano descritte come pesanti blocchi di metallo che richiedono forze immense per essere utilizzati: in realtà, le spade del medioevo sono piuttosto leggere. Una spada a una mano, ad esempio, pesa poco più di un chilogrammo e persino la spada lunga si attesta tra 1,2 e 1,8 kg: impugnata a due mani, quest’arma pesa su ciascuna mano meno di quanto lo faccia la spada da lato, dimostrandosi più agile e, contro ogni previsione, più adatta a un personaggio di forza inferiore. Perfino uno spadone si attesta su un massimo di 6 kg! Questo gigante d’acciaio non è così pesante come sembra… ma questo non significa che sia agevole da muovere! Tuttavia questi pesi apparentemente lievi si possono tradurre in armi più o meno agili da impugnare: la spada ha un complesso sistema di distribuzione del peso lungo tutta l’arma, dovuto principalmente alla forma della lama e al pomello in fondo all’impugnatura: due armi apparentemente simili e dello stesso peso possono mostrare un baricentro più vicino alla punta, concedendo una maggiore capacità di taglio, o alle mani, implicando una maggiore manovrabilità. Le signorine in questo momento stanno rivalutando la virilità degli arcieri Se invece si cerca un’arma che richieda molta forza, bisogna guardare agli insospettabili archi da guerra, come gli archi lunghi inglesi: dove le repliche moderne hanno una forza di 60 libbre (270 Newton), paragonabili a quelle degli storici archi da caccia utilizzabili facilmente da un uomo adulto con una certa forza fisica, gli archi lunghi storici avevano forze dell’ordine di 100-180 libbre. Oggi giorno, pochissimi arcieri sono in grado di tirare efficacemente con archi così duri: si tratta di forze tali che gli scheletri degli arcieri inglesi sono riconoscibili per la struttura delle ossa delle spalle e delle braccia. 3 – Affilatura Anche qui le leggende parlano sia di lame affilate come un rasoio (leggenda ancora più diffusa per la Katana giapponese) che di armi smussate, poco più di bastoni di metallo. La verità è, ovviamente, nel mezzo. Fidati di me, non vuoi essere “accarezzato” da una spada Le spade erano tendenzialmente affilate, soprattutto nella parte finale della lama, nota come “debole”: tuttavia questa affilatura richiedeva di essere rinnovata di frequente e si perdeva facilmente con il cozzare della lama contro armi e armature nemiche. Per questo, molti si accontentavano di un’affilatura “media”, abbastanza per rendere la lama letale contro la pelle esposta ma poco altro (leggi oltre “Efficacia”). Un altro motivo per affilare la spada solo parzialmente è l’esistenza di alcune tecniche, soprattutto per la spada lunga, che prevedevano di impugnare la spada lungo la lama: queste tecniche, sviluppate soprattutto per combattere contro avversari in armatura a piastre, prevedevano ad esempio di usare la spada come una corta lancia a due mani per tentare di infilare la punta nelle giunture dell’armatura nemica (tecnica nota come half-swording), oppure di girarla e impugnarla come un martello, colpendo l’avversario con la guardia o il pomello in un attacco letale, di solito alla testa, chiamato “colpo mortale” o, in tedesco, Mordhau (nome di un recente videogioco di mischie multigiocatore a tema medievale). Il cavaliere di sinistra sta dirigendo la propria lama con la mano per cercare di infilarla nelle giunture dell’avversario. Quello di destra risponde alacremente con un Mordhau, un “colpo mortale”! Entrambe queste tecniche richiedevano di afferrare saldamente la lama, ma la probabilità di tagliarsi così era pressoché nulla, soprattutto grazie ai guanti d’arme (spesso di cuoio) indossati quasi sempre dai combattenti. 2 – Efficacia Chi pensa che la spada sia l’arma più potente si sbaglia di grosso: le riproduzioni cinematografiche in cui vediamo colpi di spada tagliare armature come burro sono estremamente fantasiose. Si tratta di un’arma indubbiamente letale contro la carne scoperta e in grado perfino di tagliare un osso, ma si dimostra inefficace contro le armature: una spada poco affilata potrebbe essere fermata perfino da vestiti spessi, e anche quelle affilate sarebbero inutili contro le armature più pesanti. I fendenti di una spada del medioevo potevano essere facilmente bloccati, ad esempio, da un gambesone, un’armatura imbottita, sconosciuta ma molto diffusa, formata da decine di strati di tessuto (solitamente lino). Ne avete visti a decine nei film, ma non lo sapevate: era un’armatura molto usta a causa del costo contenuto e facilità di riparazione, oltre che efficace nel fornire riparo dai climi più rigidi. Un elegante gambesone, collezione primavera-estate-autunno-inverno. In generale una spada usata di taglio poteva mettere K.O. un nemico in un solo colpo se andava a provocare ferite molto sanguinanti o incapacitanti, e usata in affondo l’efficacia dipendeva molto dalla zona colpita: poteva essere un colpo doloroso ma inefficace oppure una morte istantanea. Attaccando di punta aumentava anche la probabilità di attraversare un’armatura: un colpo particolarmente potente E fortunato avrebbe potuto rompere gli anelli di una cotta di maglia e penetrare nelle carni sottostanti, ma solo per armature di qualità di costruzione mediocre. Inoltre queste armature erano tendenzialmente indossate sopra delle imbottiture che avrebbero ulteriormente rallentato il colpo. 1 – Diffusione L’idea che la spada fosse un’arma costosissima e propria dei soli nobili è vera solo nei primissimi secoli del medioevo e nelle regioni più remote, come la Scandinavia o l'Inghilterra. È vero che alcuni tipi di spada, come la Spada Lunga, in alcune regioni e periodi sono state associate a determinate classi sociali: tuttavia le spade in generale erano piuttosto diffuse, soprattutto nel tardo medioevo. In alcune città della Germania, addirittura, era richiesto agli uomini in grado di combattere di possedere una spada. E’ invece sbagliata l’idea che la spada sia un’arma molto utilizzata sul campo di battaglia. Per comprenderne il motivo, dobbiamo capire il ruolo della spada, cioè quello di arma di difesa personale: in maniera simile a una pistola, l’aspetto più importante della spada è la sua comodità di trasporto. E’ un’arma efficace contro nemici non corazzati, è più lunga e agile di un’ascia a una mano ma più pratica di una lancia, la sua lama e la guardia a croce forniscono un ottimo vantaggio difensivo ed è possibile portarla alla vita durante le attività quotidiane, in viaggio e anche in guerra. Battaglia di Crecy, 1346: quasi tutti hanno una spada, quasi nessuno la sta usando. Anche nel medioevo, la spada faceva molto “figo” nelle riproduzioni artistiche, dunque da prendere “cum grano salis”. Tuttavia, come la pistola, sul campo di battaglia non è un’arma principale ma una di ripiego: nel tardo medioevo, quando c’era ormai una certa diffusione di spade di seconda mano (basti pensare a tutte le spade ereditate oppure quelle “rese disponibili” da fenomeni di morte massiccia come la peste nera), qualunque soldato aveva una spada con sé come supporto in battaglia. Tuttavia, le armi da guerra erano ben diverse. Il campo di battaglia, dai secoli bui fino al rinascimento, era governato dalle armi ad asta: lance, picche, alabarde e altre più sconosciute come il roncone, la guisarma, il falcione e la partigiana. Altri soldati combattevano con lo scudo e un’arma da impatto come ascia, mazza o martello d’arma (poco più grande di quello di uso comune), armi specializzate per abbattere nemici corazzati. La spada dunque era molto presente nei campi di battaglia ma poco utilizzata: con il rinascimento e l’arrivo delle armi da fuoco, le armature saranno via via abbandonate e la spada avrà il suo canto del cigno come arma da ufficiale e da cavalleria, soprattutto in forma di sciabola, fino alla sostituzione dei reparti di cavalleria con quelli meccanizzati durante le guerre mondiali. Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/06/14/5-falsi-miti-sulla-spada-medievale/ Se questo articolo ti è piaciuto, segui il prof. Marrelli su facebook e su ludomedia.
  2. Dal suo Blog Eduplay, il prof. Marrelli ci parla della spada medievale e dei falsi miti che circondano l'arma più diffusa nei Giochi di Ruolo Fantasy. La Spada. L’arma per eccellenza. La signora indiscussa del Medioevo, il simbolo del Cavaliere. Un’arma che, però, è arrivata ai giorni nostri con un pesante carico di dicerie sul suo conto. In questo viaggio sul filo della sua lama, andremo a sfatare cinque miti che ammantano le spade medievali. Una piccola nota: in questo articolo prendiamo in esame unicamente le spade europee durante il medioevo, non quelle di altri tempi o di altri luoghi. 5 – Tipologie di Spade La classificazione delle spade di Dungeons & Dragons edizione 3.5. I giochi di ruolo, soprattutto Dungeons & Dragons, tendono a classificare le spade in tre grandi categorie: spade corte (armi leggere), spade lunghe (a una mano) e spadoni (a due mani), con un ibrido tra gli ultimi due rappresentato dalla spada bastarda. La realtà è leggermente diversa: queste armi corrispondono ad altrettanti tipi di spade presenti nel medioevo, ma alcune di esse mostrano delle differenze sostanziali. Spada da lato e daga a confronto. Esistono armi corte ben più lunghe di questa daga, come il Seax o la Cinquedea. La spada corta sembra una fusione tra uno dei vari tipi di “coltelli da combattimento” come la Daga, il Seax o la Cinquedea, lunghe intorno ai 50 cm, e una spada da lato (“Arming sword”), arma standard medievale a una mano lunga attorno ai 90 cm. I primi dovrebbero dunque rientrare nei pugnali (tant’è che in inglese la parola usata è Dagger, che indica proprio una daga), mentre la seconda è una tipica spada a una mano. La spada lunga si tiene comunque alla vita, ma ha un’impugnatura adatta all’uso con due mani Oltre questa lunghezza si trova la spada lunga (“longsword”) che, tuttavia, nel mondo reale, è un’arma a due mani: sviluppatasi intorno al 1200, rappresenta la tipica spada del cavaliere cinematografico. Alcune forme di spada lunga mantengono un’impugnatura sufficientemente lunga per essere impugnate a due mani, ma una lama abbastanza corta da non richiedere una leva molto forte: queste “Spade lunghe corte”, usate di solito con due mani ma impugnabili a una mano quando necessario, rappresentano il reale equivalente delle Spade Bastarde e sono talvolta chiamate con questo nome. Nella quinta edizione di dungeons and dragons, la Spada lunga è un’arma a una mano con la capacità “Versatile” di essere usata in maniera più vantaggiosa con due mani e rappresenta egregiamente questo tipo di arma. Lo Spadone o Montante, arma incredibilmente lunga e dall’uso peculiare Infine lo Spadone è in realtà un’arma del primo rinascimento chiamata Montante o Zweihänder (letteralmente “a due mani”) tipica dei Lanzichenecchi, i famosi mercenari tedeschi citati anche dal Manzoni. Si tratta di un’arma alta quasi quanto un’uomo che eredita alcune tecniche di combattimento dalla lancia e che trova il suo ruolo peculiare nella complessa economia dei campi di battaglia del rinascimento, governati dalle picche, da un’ascesa delle armi da fuoco rudimentali e dal declino dell’armatura. Più simile allo spadone di Dungeons & Dragons è la Claymore, una versione della spada lunga più pesante e dalla lama più larga, diffusa in scozia dal XIV secolo. Accanto a queste armi, è d’obbligo citare anche le spade affilate da un solo lato, come i falcioni e i messer, che ricordano le sciabole e che barattano potere di affondo in favore di una maggiore forza di taglio. Si tratta di armi diffuse nel tardo medioevo, soprattutto al di fuori della nobiltà, molto più di quanto ci si possa immaginare. La lama larga della Claymore la avvicina allo Spadone di Dungeons & Dragons Uno splendido esemplare di Messer 4 – Il peso Capita spesso che le spade ci vengano descritte come pesanti blocchi di metallo che richiedono forze immense per essere utilizzati: in realtà, le spade del medioevo sono piuttosto leggere. Una spada a una mano, ad esempio, pesa poco più di un chilogrammo e persino la spada lunga si attesta tra 1,2 e 1,8 kg: impugnata a due mani, quest’arma pesa su ciascuna mano meno di quanto lo faccia la spada da lato, dimostrandosi più agile e, contro ogni previsione, più adatta a un personaggio di forza inferiore. Perfino uno spadone si attesta su un massimo di 6 kg! Questo gigante d’acciaio non è così pesante come sembra… ma questo non significa che sia agevole da muovere! Tuttavia questi pesi apparentemente lievi si possono tradurre in armi più o meno agili da impugnare: la spada ha un complesso sistema di distribuzione del peso lungo tutta l’arma, dovuto principalmente alla forma della lama e al pomello in fondo all’impugnatura: due armi apparentemente simili e dello stesso peso possono mostrare un baricentro più vicino alla punta, concedendo una maggiore capacità di taglio, o alle mani, implicando una maggiore manovrabilità. Le signorine in questo momento stanno rivalutando la virilità degli arcieri Se invece si cerca un’arma che richieda molta forza, bisogna guardare agli insospettabili archi da guerra, come gli archi lunghi inglesi: dove le repliche moderne hanno una forza di 60 libbre (270 Newton), paragonabili a quelle degli storici archi da caccia utilizzabili facilmente da un uomo adulto con una certa forza fisica, gli archi lunghi storici avevano forze dell’ordine di 100-180 libbre. Oggi giorno, pochissimi arcieri sono in grado di tirare efficacemente con archi così duri: si tratta di forze tali che gli scheletri degli arcieri inglesi sono riconoscibili per la struttura delle ossa delle spalle e delle braccia. 3 – Affilatura Anche qui le leggende parlano sia di lame affilate come un rasoio (leggenda ancora più diffusa per la Katana giapponese) che di armi smussate, poco più di bastoni di metallo. La verità è, ovviamente, nel mezzo. Fidati di me, non vuoi essere “accarezzato” da una spada Le spade erano tendenzialmente affilate, soprattutto nella parte finale della lama, nota come “debole”: tuttavia questa affilatura richiedeva di essere rinnovata di frequente e si perdeva facilmente con il cozzare della lama contro armi e armature nemiche. Per questo, molti si accontentavano di un’affilatura “media”, abbastanza per rendere la lama letale contro la pelle esposta ma poco altro (leggi oltre “Efficacia”). Un altro motivo per affilare la spada solo parzialmente è l’esistenza di alcune tecniche, soprattutto per la spada lunga, che prevedevano di impugnare la spada lungo la lama: queste tecniche, sviluppate soprattutto per combattere contro avversari in armatura a piastre, prevedevano ad esempio di usare la spada come una corta lancia a due mani per tentare di infilare la punta nelle giunture dell’armatura nemica (tecnica nota come half-swording), oppure di girarla e impugnarla come un martello, colpendo l’avversario con la guardia o il pomello in un attacco letale, di solito alla testa, chiamato “colpo mortale” o, in tedesco, Mordhau (nome di un recente videogioco di mischie multigiocatore a tema medievale). Il cavaliere di sinistra sta dirigendo la propria lama con la mano per cercare di infilarla nelle giunture dell’avversario. Quello di destra risponde alacremente con un Mordhau, un “colpo mortale”! Entrambe queste tecniche richiedevano di afferrare saldamente la lama, ma la probabilità di tagliarsi così era pressoché nulla, soprattutto grazie ai guanti d’arme (spesso di cuoio) indossati quasi sempre dai combattenti. 2 – Efficacia Chi pensa che la spada sia l’arma più potente si sbaglia di grosso: le riproduzioni cinematografiche in cui vediamo colpi di spada tagliare armature come burro sono estremamente fantasiose. Si tratta di un’arma indubbiamente letale contro la carne scoperta e in grado perfino di tagliare un osso, ma si dimostra inefficace contro le armature: una spada poco affilata potrebbe essere fermata perfino da vestiti spessi, e anche quelle affilate sarebbero inutili contro le armature più pesanti. I fendenti di una spada del medioevo potevano essere facilmente bloccati, ad esempio, da un gambesone, un’armatura imbottita, sconosciuta ma molto diffusa, formata da decine di strati di tessuto (solitamente lino). Ne avete visti a decine nei film, ma non lo sapevate: era un’armatura molto usta a causa del costo contenuto e facilità di riparazione, oltre che efficace nel fornire riparo dai climi più rigidi. Un elegante gambesone, collezione primavera-estate-autunno-inverno. In generale una spada usata di taglio poteva mettere K.O. un nemico in un solo colpo se andava a provocare ferite molto sanguinanti o incapacitanti, e usata in affondo l’efficacia dipendeva molto dalla zona colpita: poteva essere un colpo doloroso ma inefficace oppure una morte istantanea. Attaccando di punta aumentava anche la probabilità di attraversare un’armatura: un colpo particolarmente potente E fortunato avrebbe potuto rompere gli anelli di una cotta di maglia e penetrare nelle carni sottostanti, ma solo per armature di qualità di costruzione mediocre. Inoltre queste armature erano tendenzialmente indossate sopra delle imbottiture che avrebbero ulteriormente rallentato il colpo. 1 – Diffusione L’idea che la spada fosse un’arma costosissima e propria dei soli nobili è vera solo nei primissimi secoli del medioevo e nelle regioni più remote, come la Scandinavia o l'Inghilterra. È vero che alcuni tipi di spada, come la Spada Lunga, in alcune regioni e periodi sono state associate a determinate classi sociali: tuttavia le spade in generale erano piuttosto diffuse, soprattutto nel tardo medioevo. In alcune città della Germania, addirittura, era richiesto agli uomini in grado di combattere di possedere una spada. E’ invece sbagliata l’idea che la spada sia un’arma molto utilizzata sul campo di battaglia. Per comprenderne il motivo, dobbiamo capire il ruolo della spada, cioè quello di arma di difesa personale: in maniera simile a una pistola, l’aspetto più importante della spada è la sua comodità di trasporto. E’ un’arma efficace contro nemici non corazzati, è più lunga e agile di un’ascia a una mano ma più pratica di una lancia, la sua lama e la guardia a croce forniscono un ottimo vantaggio difensivo ed è possibile portarla alla vita durante le attività quotidiane, in viaggio e anche in guerra. Battaglia di Crecy, 1346: quasi tutti hanno una spada, quasi nessuno la sta usando. Anche nel medioevo, la spada faceva molto “figo” nelle riproduzioni artistiche, dunque da prendere “cum grano salis”. Tuttavia, come la pistola, sul campo di battaglia non è un’arma principale ma una di ripiego: nel tardo medioevo, quando c’era ormai una certa diffusione di spade di seconda mano (basti pensare a tutte le spade ereditate oppure quelle “rese disponibili” da fenomeni di morte massiccia come la peste nera), qualunque soldato aveva una spada con sé come supporto in battaglia. Tuttavia, le armi da guerra erano ben diverse. Il campo di battaglia, dai secoli bui fino al rinascimento, era governato dalle armi ad asta: lance, picche, alabarde e altre più sconosciute come il roncone, la guisarma, il falcione e la partigiana. Altri soldati combattevano con lo scudo e un’arma da impatto come ascia, mazza o martello d’arma (poco più grande di quello di uso comune), armi specializzate per abbattere nemici corazzati. La spada dunque era molto presente nei campi di battaglia ma poco utilizzata: con il rinascimento e l’arrivo delle armi da fuoco, le armature saranno via via abbandonate e la spada avrà il suo canto del cigno come arma da ufficiale e da cavalleria, soprattutto in forma di sciabola, fino alla sostituzione dei reparti di cavalleria con quelli meccanizzati durante le guerre mondiali. Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/06/14/5-falsi-miti-sulla-spada-medievale/ Se questo articolo ti è piaciuto, segui il prof. Marrelli su facebook e su ludomedia. Visualizza articolo completo
  3. Sono tornato attivo! @Cronos89 @athelorn @Athanatos se avete altre domande o considerazioni da aggiungere fate pure. @Pyros88 tu vuoi fare qualcos'altro mentre aspetti di tornare dagli altri? O li vuoi raggiungere magari?
  4. Ciao a tutti, di recente ho tradotto un bellissimo articolo di Keith Baker, perché stavo gestendo un viaggio planare dei PG della campagna che sto masterando. Siccome è un articolo bellissimo e mi ha molto ispirato, vorrei metterlo a vostra disposizione. Sperando di fare cosa gradita, vi allego il file in formato PNG, perché il PDF è troppo grande. Ho creato anche un'avventura D&D 5E per PG di 6°-9° livello. Se interessati, scrivete pure qui. CIAO e buona quarantena a tutti! !
  5. va bene, per evitare di tirarla per le lunghe, modifico il post e procediamo uccidendoli
  6. Io sono tornato completamente attivo, ditemi se preferite proseguire nella ruolata (che a me personalmente sta piacendo assai) o se devo mandare avanti la scena @Blues @Albedo @Dmitrij @PietroD @L_Oscuro
  7. Sono tornato attivo, grazie per la pazienza!
  8. Eccomi tornato pienamente attivo!
  9. Oh ce ne sono molti! Oggi la scherma storica ( chiamata anche HEMA, acronimo di Historical European Martial Arts) si sta ritagliando uno spazietto piccolo piccolo a fianco della scherma olimpica, ma la disciplina è nata grazie ai primi studi filologici sui trattati medievali. Fatti un giro su Scrimipedia, o se mastichi l'inglese su Wiktenauer, delle enciclopedie su questo argomento. Devi sapere che ci sono due macro-famiglie conosciute oggi, quella tedesca e quella italiana. Il grande maestro patrio è Fiore dei Liberi, che scrisse un trattato a inizio XV secolo. Io l'ho studiato sul testo de Il Cerchio editore, Flos Duellatorum. Ma vi sono anche altri testi generici e più divulgativi come "La spada a due mani" di Andrea Conti, edito con Zhistorica. E parliamo solo di due mani! CI sono tantissimi testi di scherma rinascimentale, che trattano le discipline più diverse.
  10. No a tutte e tre. I check sono solo le prove di caratteristica (ability check, non skill check) ovvero i tiri a cui si possono applicare le competenze nelle abilità. I tiri d'attacco (attack roll) sono una cosa diversa e i tiri salvezza (saving throw) una terza. Questa distinzione è spiegata nelle prime pagine del manuale. La CD degli incantesimi non rientra in nessuna di queste categorie e non è un tiro passivo, tant'è che aggiunge 8 e non 10. L'unico tiro passivo è quello di Percezione passiva.
  11. Faccio scherma e posso confermare ogni singola parola dell'articolo. Spero che un giorno ci lasceremo alle spalle questa cosa delle spade da 3-4 kg (delle incudini praticamente).
  12. Comunque sinceramente mi sembra che in realtà siamo tutti d'accordo: - Non è il massimo se al tavolo c'è qualcuno che non gioca. - Esistono numerose alternative per ostacolare i PG e non rendere inutili certe scelte senza però escludere qualcuno dal gioco. - Va bene che gli NPC e i mostri abbiano accesso anche alle capacità più infami, a patto che sia appunto ogni tanto. ... di cosa stiamo discutendo, esattamente?
  13. Fondamentalmente nulla, ho solo copiato lì le info su regni e razze, e aggiunto una mappa migliore della prima postata qui, con le posizioni aggiornate; appena trovo pure un modo decente per mettere i nomi delle città modifico
  14. 2 punti
    Mappa aggiornata del mondo di gioco, spero che la risoluzione vada bene; le stelline colorate rappresentano i gruppi ancora attivi: Rosso: Aaron Grigio: Patrick e Misa Nero: Alexander e Ardan Blu: Nero, Keth, Thane, Eledrine Giallo: Kellen e Cedric Piccola legenda della mappa: "stelle": posizioni dei personaggi; cerchi: capitali; rombi: città importanti; "castelli" (trapezi bianchi col bordo nero): città dei Regni Guardiani; triangoli: Torri se non c'è il nome su un segnalino, è perché nessun personaggio è mai stato lì in game
  15. Bastava eliminare la frase “chiunique entra nell’area” e lasciare che l’incantesimo curasse solo chi iniziava il suo turno nell’area d’effetto. cosi l’incantesimo avrebbe curato un soggetto a round per 10 round.
  16. Sì, con il fatto che lo spirito cura le creature ogni volta che una di esse entra nel suo spazio per la prima volta in un turno fuori dal combattimento si poteva fare che ogni membro del gruppo passasse il suo turno ad entrare ed uscire dallo spazio dello spirito a rotazione, di modo che ciascuno ricevesse 10d6 pf di cure (o di più se lanciato con slot superiori). Chiaramente curare così tanto con uno slot di 2° diventava un pelo squilibrato. Già fosse stato 10d6 da dividere tra tutto il gruppo ci poteva stare (in rapporto considerano l'off combat Prayer of Healing funziona meglio, ma almeno non bisognava avere un chierico per forza)
  17. Aelar Pessima idea… mi limito a dire, quando vedo gli umani ed il duergar lanciarsi all’attacco. Ripongo arco e freccia, estraendo lo stocco come parte dello stesso movimento e mormoro una parola in Celestiale, focalizzando la mia attenzione sul primo dei tre umani. Poi comincio a muovermi verso i nemici: dopo due passi, scompaio alla vista, attraversando una fenditura nero corvino che taglia in due l’aria davanti a me. Due penne di corvo nere ancora fluttuano verso terra pigramente quando riappaio a fianco dell’umano marchiato dalla mia magia. La lama dello stocco saetta rapida, colpendo il nemico di punta tra le piastre dell'armatura. Prima che questi abbia il tempo di reagire, faccio un passo di lato: un nuovo portale appare nell’aria e l’uomo fissa uno sbuffo di piume di corvo mentre io scompaio nuovamente. Uno degli altri due umani sta osservando la stanza guardingo quando il mio braccio appare a mezz’aria, colpendo nuovamente con lo stocco mentre poggio i piedi alle sue spalle. Il nemico sta ancora cercando di capire cosa è successo quando faccio un mezzo passo indietro e scompaio in un turbinio di nere piume di corvo, riapparendo a fianco dell'umano che ho colpito per primo, menando un fendente prima ancora di essere riapparso del tutto. DM
  18. La Eurus si divide, almeno per una manciata di mesi. Dopo gli ultimi saluti e raccomandazioni, Sandrine, Arrigo e Randal partono alla volta delle rovine di Arlathan nella foresta, mentre la Speranza con di nuovo a bordo il suo capitano lascia Molo Zefiro alla volta della capitale. @Randal & Sandrine @Randal @Sandrine @Fortunale Sono trascorsi quattro mesi da quando vi siete lasciati a Molo Zefiro, e giungete tutti quanti nuovamente in città. Randal e Arrigo vengono accompagnati da Arsak, Sandrine arriva invece in una lussuosa carrozza generosamente offerta in prestito da uno più che strabiliato lord di Sekota. L'albero maestro della Speranza torreggia sul porto, e dopo i saluti di rito, i quattro governanti si riuniscono per qualche ora dandovi appuntamento la sera, al porto. Forse è per farvi attendere nella stessa esatta maniera in cui avete prorogato la fatidica comunicazione qualche tempo prima, o forse le decisioni comunitarie richiedono naturalmente più tempo rispetto a quelle di una persona sola. Sta di fatto che devono trascorrere diverse ore prima che i quattro si facciano vivi all'imbrunire, con un carro contenente diversi forzieri per voi. Il loro contenuto? La bellezza di 13'000 monete d'oro in conio barushano, pronte per essere caricate a bordo della Speranza. Dopodiché vi fanno imboccare una strada che porta su, nella città alta, fino al palazzo. Nell'atrio è stato appeso un arazzo sulla quale sono chiaramente visibili le vostre avventure qui su Barusha, a testimonianza del valore umano, recita la didascalia.
  19. Radagast il Verde @dai pelleverde
  20. Ragnar Bjornsson Ragnar tornò nella stanza con una cera leggermente migliore di quella del fratello. Fortunatamente Nithmeya li aveva lasciati, mentre i suoi compagni lo misero al corrente delle informazioni che gli erano state date. Entrare a corte poteva essere una buona idea, ma non si fidava più della gente di Frondargentea. Fino ad ora si erano mostrati una banda di ipocriti interessati solamente al denaro o al potere. Non so, non sono particolarmente convinto che entrare a corte sia una buona idea. Il nostro nemico ha avuto mesi per stringere legami, nascondersi e crearsi un seguito, mentre noi verremmo catapultati in mezzo ad un mondo per noi alieno. Le segrete potranno essere un luogo pericoloso, ma di certo non dovremo tenere gli occhi costantemente aperti per evitare delle lame nella schiena. Spiegò ai suoi compagni, aggiungendo Le pergamene di Eoliòn posso contattare qualunque persona si conosca, a quanto ci è stato detto, sebbene siano limitate dal numero di parole. Dovremmo usarle per contattare i genitori di Shaun e mia nonna, come dice Eoliòn. Magari mentre ci troviamo nel tuo rifugio, sorellina. Concluse parlando a Deborah, abbassando leggermente lo sguardo qualora avesse visto del rimprovero nei suoi occhi. Master
  21. In un combattimento ci sono vari fattori che influenzano l'esito. Il primo, sembra scemo, ma è di fatto il più importante è la velocità (quantomeno nel combattimento armato, in quello a mani nude è un'altro discorso). Il fatto è che, armature a parte, il primo colpo dato bene chiude lo scontro, che sia mortale o meno, quindi generalmente quello che è più veloce, cioè che ha la DES più alta vince. Al secondo posto vengono tecnica, intuizione ed intelligenza vera e propria, diciamo la capacità di leggere l'avversario, che cosa intende fare e se possibile di sorprenderlo. Alla fine la scherma è tutta una questione di "inviti" che sono delle trappole praticamente, io ti offro un determinato bersaglio sperando che tu ti comporti in un determinato modo così che io mi comporti di conseguenza, quindi qua INT o SAG. Terzo la resistenza, e qua non sono d'accordo con @MadLuke. Io sono una persona forte fisicamente, sono più pesante e leggermente più alto della media, alle medie facevo rugby dove ero terza linea (cioè quello piccolo di quelli grossi, e nonostante questo contro persone molto meno forti di me, ma più resistenti faccio fatica, se magari ad inizio duello sono in vantaggio più il combattimento si prolunga più inizio ad avere i riflessi lenti ed a far fatica a parare i colpi, per questo secondo me in uno scenario che voglia simulare un combattimento o le caratteristiche ad esso associate la COS è mediamente più importnate della FOR. La forza a mio avviso, aldilà di essere influenti su determinate armi particolarmente pesanti (montanti, scudi, strisce) diventa influente nel gioco streto, cioè quando si entra in lotta, oppure se uno è veramente tanto più forte dell'altro che quest'ultimo fa fatica a parare i suoi colpi.
  22. Probabilmente hanno considerato meno di zero la questione della localizzazione in italiano, non sarebbe la prima volta.
  23. Concordo. Anche se trovo assurdo che la WoC non comunichi con un relativo anticipo queste informazioni. Sono convinto che se la Asmodee Italia lo avesse saputo avrebbe tardato la pubblicazione di qualche mese, pur di far uscire una versione aggiornata. E' un peccato che non ci sia questo checking fra casa madre ed editori. Da cliente, aspetterò una ristampa, anche ci volesse un anno o più per far finire la prima.
  24. Barut è sempre più confuso. Risponde a tratti, quando si sente chiamato in causa o quando riconosce qualcosa di familiare. "Il signor Kron, ricordo! Bravo ragazzo. Peccato abbia brutalmente ucciso mastro Isaac." annuisce, quindi continua: "Quindi secondo vossignori, la mia mente fu oggetto di sortiliegio poche ore addietro? Che disdetta!" tira un pugno al muro, con l'ira che gli cresce dentro, ma senza perdere il tono che lo contraddistingue. @Tholin
  25. Sono sicuro che il ghiaccio avrà avuto le sue buone ragioni, non crucciatevene troppo, non è nulla di personale. Io sono Kruppe, Adepto del Mazzo dei Draghi e custode di questo Dedalo. E vi sarei grato se smetteste di rovinare le mie aiuole dice con fare piccato, battendo il bastone a terra cosa che fa spegnere il fuoco improvvisato da Gretchen.
  26. @SilentWolf quella che hai linkato tu è la pagina ufficiale, quello linkato da @Pyros88 è il gruppo ufficiale. Capisco il fastidio, far uscire un'errata dopo quasi 3 anni! Ma non si può certo incolpare la Asmodee di questo
  27. Leggendo i commenti avresti trovato il post che è stato riportato da Maiden qui sopra. 😉
  28. Eoliòn Von Gebsatell (umana silverbrow mezza celestiale) "E' anche vero che se ci muovessimo solo a corte e Zaleria ci vedesse. Avrebbe sicuramente più libertà di manovra a palazzo di quanto potremmo mai noi come semplici ospiti. Un eventuale gruppo nei sotterranei potrebbe tagliarle quella che lei ritiene una via di fuga, sempre che non le basti teletrasportarsi via assieme a Cyradil." aggiungo a supporto del mio piano di dividerci in due gruppi. "A corte metteremo subito in guardia i membri delle nostre rispettive famiglie che siano presenti. Dobbiamo fermare queste unioni per nullificare il piano di Mordecai." "Io ho ancora due missive magiche da poter inviare alla professoressa MdC. Ritengo ci convenga redigere subito un rapporto conciso, così da poter mettere in allerta Glantria e gli altri regni. La verità non può morire con noi."
  29. Spero traducano il più velocemente possibile tutto su D&D Beyond oramai, perché dopo anni di attese ritrovarsi con i primi manuali stampati con questi problemi non mi sembra proprio giusto sotto tutti i punti di vista, soprattutto di spreco.
  30. Sono tornato attivo ed approfittando del momento di pausa e dello spunto sollevato da Fezza vi chiedo direttamente, come pensate potremmo modificare il PbF per rendervelo più divertente? Passare oltre questa parte puramente investigativa? Renderla più rapida? Introdurre nuovi giocatori e se si chi avreste in mente in caso? @Fezza @New One
  31. Unearthed Arcana, sono degli articoli (come quello da cui è tratto Spear Mastery) che ogni tanto la WotC pubblica sul suo sito e in cui sono contenute delle opzioni per il gioco ancora in fase di playtest (e quindi non ufficiali) che i giocatori possono provare e testare, per poi rispondere a dei sondaggi in merito. In seguito alcune di queste opzioni possono venire stampate (solitamente rivisitate e corrette) in dei manuali ufficiali.
  32. Eaco Friboldi @con il Sergente e Ilanaro
  33. Marktag 26 Pflugzeit 2512 i.c. - Mattina [Sereno - fine primavera] Mentre Wilhelm si metteva davanti, Radagast lanciò Huan contro il goblin, mentre Caspar allungava la sua picca. Gli altri goblin, inizialmente stupiti, si mossero velocemente verso la porta che dava sulle scale, continuando a guardarsi indietro increduli L'attacco del battle wizard andò a vuoto, con il capo goblin che urlava istericamente, mentre le fauci di Huan infine si chiudevano sul suo collo, ponendone fine alla vita @all
  34. Lo pseudo drago Zarastrikaran osserva i due nuovi arrivati, sopratutto Gadriel, agitando leggermente la coda. @aspetto del buon Zarastrikaran <<Uhm...allora, procedendo all’ordine del giorno: i danni in città non sono ingenti ed ho raggiunto un accordo personale con messer Loop per quanto riguarda una veloce ricostruzione dei danni, sfruttando le mie finanze personali. Non peseranno sul bilancio cittadino.>> dice con un che di lieve tristezza personale ( forse pensando all’oro dato via). <<Occorreranno alcune cure specifiche per l’architetto Shock, visto che al momento è in coma a causa del suo ( mi dicono) eroico salvataggio di varie donne e bambini, oltre ad aver tentato di danneggiare la aeronave degli assalitori. Pertanto ( anche per il morale) direi che sarebbe necessario cercare una eventuale cura.>> sfoglia alcuni fogli, prima di trovarne un altro. <<Un vicino villaggio visitato dall’Eptarca Juliano e l’Eptarca Colin chiede l’annessione, ma anche un posto alla “tavola” degli eptarchi, oltre che cerusici a causa di un attacco di licantropi...>> a quel punto prende la parola re Colin. @immagine di colin <<Il villaggio in questione era diviso fra una gran quantità di giovani ( divenuti nella pratica i padroni del villaggio), alchimisti ed inventori seguaci parte di un inventore morto mesi fa ed una cricca di vecchi radunati intorno alla figura del sacerdote locale, seguace di Erastil e potentemente isolazionista. Da quello che si è compreso, la tensione latente si è scatenata giorni dopo la nostra visita in città. Sono inventori ed alchimisti dotati di grande estro, specialmente nel campo della meccanica pura con costrutti e similia. Hanno peraltro in città uno Straniero, un viaggiatore planare dall’aspetto di mezzelfo ma alto più di tre metri che pare essere un grande artigiano. A causa dell’Eptarca Juliano e della sua fretta, non c’è stata granché indagine o similia...>> A quel punto riprende Zarastrikaran. <<A proposito dell’Eptarca Juliano, i rapitori fra sei mesi torneranno per avere il resto del denaro promessogli.>>
  35. Snargle, nel frattempo, inizia a guardarsi intorno in cerca di qualcosa che possa aiutarlo, trovando esattamente ciò di cui aveva bisogno: ben nascoste dietro a delle casse si trovano dei barili di carburante, che può usare accendere le turbine. Nota per Pietro
  36. Randal Oh Arsak.. Quasi un pò mi commuovo quando mi dona il tomo ..non dovevi. Lo sfoglio con le dita mentre lui è ancora davanti a me Sono certo che la lettura mi servirà per tranquillizzarmi nei momenti critici con Arrigo. Lo custodirò gelosamente Riguardo invece alla tua richiesta.. mi giro e rigiro il libro fra le mani ..non so sai, siamo pur sempre Pionieri, volti alla scoperta dei più grandi misteri che nessun essere vivente possa mai scoprire, abbiamo fatto un voto a Capo Speranza, abbiamo un equipaggio che sicuramente vorrà solcare i mari, insomma.. sai che è difficile. Gli volto le spalle e faccio palesemente finta di perdere tempo, poi mi volto di scatto e gli rispondo con un grande sorriso sul volto MA CERTO CHE RIMANGO! PORCA BOIA ARSAK! Ci dobbiamo ancora raccontare un sacco di cose! Ci mancherebbe! E poi.. non è un compito che lascerei solamente a te, metti caso che finisci nei guai.. chi è che ti salverà? Io e Arrigo, sicuro! E una capatina da Ardager non vogliamo farcela? Non sia mai eh.. vorrei rivederlo
  37. Quindi, nel caso un'abilità mi permettesse di emanare luce, potrei invece renderlo in modo che i miei alleati nell'area dell'effetto ci vedono meglio nonostante il buio... può andare?
  38. Fortunale Per fortuna, nonostante le inevitabili e prevedibili proteste, gli elfi accettano la nostra decisione. "Avete scelto saggiamente, accettando la nostra decisione: vedrete che in futuro Barusha tutta vi ricorderà come i quattro saggi reggenti che hanno condotto l'isola alla pace e alla prosperità. E chissà...magari diverrà la nuova tradizione talmente in fretta che la gente considererà naturale che siano quattro a governare" Non lo credo, o almeno non accadrà molto in fretta, ma spero consoli un po' i più colpiti tra gli elfi. Quando gli elfi vengono a salutarci, ho parole per ciascuno di loro. Galifar ci dona del legno, di una qualità particolare. Vedo subito che ci sarà molto utile nei giorni futuri "Un dono molto apprezzato, Galifar. Per un capitano e la sua nave vale ben più di oro o gemme...e mi piace l'idea che il mio vascello porti con sé un po' di Barusha" Arsak giunge subito dopo, con del cibo. Posso solo immaginare cosa intenda dire quando dice che è stato "generato dal tempio". Ma lo apprezzo comunque "Ne faremo buon uso. Ringraziate il monaco da parte nostra..." Quella che mi stupisce di più è lady Kara, che sembra essersi calmata. O forse, più probabilmente, ha cambiato idea sul nostro conto dopo averci conosciuto. Non posso che essere soddisfatto di ciò: altri al nostro posto avrebbero approfittato molto di più del potere concesso dal Cuore di Cornotonante, e avrebbero di certo fatto un'impressione ben peggiore. Noi invece ci siamo mostrati retti e onesti. A lady Kara in sé, però, non ho molto da dire e resto su un generico "Un giorno mi piacerebbe visitare la vostra bella città" Infine c'è lady Tamara. Non posso fingere di essere particolarmente lieto del fatto che sembra aver accettato la nostra decisione. Ammetto a me stesso che ci sarei rimasto male, se avesse deciso di tagliare i ponti con noi o addirittura di muoverci guerra. Eventualità che non avevo escluso del tutto visto il suo temperamento e la scintilla che le ho visto spesso brillare negli occhi. E anche adesso le brillano particolarmente, perciò rispondo quasi precipitoso "Certamente, accetto l'invito. Penso ci sarà bisogno di me per sistemare la faccenda della ciur- ehm, dell'equipaggio della Speranza. Risiederò a palazzo, non posso certo rifiutare questa gentilezza" aggiungo senza specificare in quale stanza riposerò. DM
  39. Luna Lascio che il capitano della nave si presenti e presenti gli altri servitori, quindi come chiesto, mi presento. Ritengo corretto che sappiano chi sia la loro padrona. Luna Nirinith, figlia di Auril Nirinath, gran sacerdotessa di Nocticula e signora del mio clan. Alzo subito una mano per prevenire le suppliche di questi uomini. Non professo la mia religione e non officio alcun rito di Nocticula, crescendo mi sono discostata dalla religione, da giovane ero tutta casa e tempio. Ora non più. Non conoscendo le navi non posso mostrarvi come condurle o manovrarle a dovere, ma posso mostrarvi come si tira a lucido un ponte e prepara un pranzo... e a terra so come farmi valere per ampliare conoscenze e non far morire inutilmente chi può essere utile in altri modi. Sono soddisfatta della mia presentazione. Penso di aver messo bene in chiaro chi comanda qui!
  40. Mi dispiace ma ti capisco. Ci vediamo comunque in altre campagne.
  41. Vassilji L'uomo studiò la situazione, trovandosi a considerare lo stare dentro o lo stare fuori parimenti rischioso. “Rhal, dammi un po' di luce, se puoi.” disse all'elfo offrendo la lama della propria nuova spada corta. “Entrero' con un capo di corda. Tre strattoni io per dire 'aiuto, entrate!'. Tre strattoni voi per dire 'tornano, esci all'istante!'. Tutto chiaro?”
  42. Ma non si parla di realismo, bensì di coerenza. Nessuno dice che se uno cade da 100 m muore o che i pf sono troppi. se si eliminassero queste spell allora tanto vale fare mostri con soli milioni di pf. Niente incantesimi. Invece la possibilità che abbiano blocca persone fa si che i pg si interroghino sulla convenienza di avere libertà di movimento (che vedrebbe ridotta la sua utilità), dissolvi magie, controincantesimi e altre spell varie. Insomma rende il gioco più vario, oltre che corrente ovviamente. 🙂
  43. Secondo me che li abbiano a disposizione o meno è irrilevante, perché in quasi ogni caso troverei comunque sconsigliabile usarli. Se serve per la buona pace del GM che esista la possibilità teorica che il PNG incantatore prenda blocca persone o banishment, allora ben venga la possibilità, ma appunto teorica. All'atto pratico, tolte circostanze particolari come quelle 1-2 bossfight a campagna che si desidera siano particolarmente infami, non esiste praticamente nessun motivo per usare queste capacità invece di altre che creino gioco anziché sottrarlo. Se si vuole rendere lo scontro un po' più lungo, tanto vale aumentare i pf del nemico: alla fine tra impedire un attacco da 15 danni e avere 15 pf in più non cambia nulla, ma almeno nel secondo caso il PG che infligge i danni sta giocando. O meglio ancora si può dare al mostro qualche difesa aggirabile: il primo esempio che viene in mente è resistenza leggendaria, ma vanno bene anche cose come la capacità di creare terreni difficili o aure che rendano difficile il corpo-a-corpo, molti pf combinati però con una vulnerabilità a qualche tipo di danno, o una CA molto alta che però possa essere aggirata in qualche modo (che so: il mostro è una tartaruga e se prono oltre a concedere vantaggio ha -5 alla CA?). Se si vuole rendere il mostro più temibile, dare una capacità che non infligge danni o che ne infligge meno per in cambio paralizzare i PG ottiene l'esatto opposto. I PG non muoiono di paralisi.
  44. Domani faccio un bel post organico. Fortunale non può usufruire del talento (né gli sarebbe particolarmente utile). Approfitto per fare ancora i complimenti al Master: a prescindere dal nostro recente successo, è proprio una bella avventura!
  45. 1 punto
    @Octopus83, tu vieni da Erenond, la seconda città nel regno di Celestia, la mappa è nella discussione di descrizione del mondo; occhio che la moneta è solo una, comprata da Bargan Tach ad Erenond e rubata da chi ha ucciso i suoi genitori
  46. Naomi scopre che la lady aveva ragione: la sua istruzione le permette di ambientarsi in mezzo al mare di leve e manopole come il "vostro" Snargle in mezzo agli oceani di nubi e asteroidi, facendole identificare quella adatta al vostro scopo. Una rumorosa sirena inizia a suonare nell'hangar, mentre degli sbuffi di vapore vi segnalano il movimento di un argano meccanico che inizia a provocare l'apertura del portellone.
  47. Nicolas La Porte si cerchiamo qualcosa qui, una panca o una sedia potrebbe aiutare, se uno rimane su l'altro potrebbe risalire facilmente con un piccolo aiuto.
  48. Senza andare troppo lontano, uno dei signori dei Diavoli, oppure un Arcidemone abbastanza intelligente, basterebbe portare i piani di Tiamat a sovrapporsi a quelli del diavolo/demone di turno, indirizzandola verso gli eroi che puntualmente andranno ad interferire, per far sì che lei si occupi di eliminare la minaccia, e l’altro porti avanti il suo piano
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