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Maiden

Circolo degli Antichi
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Informazioni su Maiden

  • Compleanno 13/01/1990

Informazioni Profilo

  • Sesso
    Maschio
  • GdR preferiti
    Dungeons and Dragons, Cyberpunk, Sine Requie.
  • Occupazione
    Tecnico informatico.
  • Interessi
    Sport, rock, giochi di ruolo e da tavolo!

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Obiettivi di Maiden

Eletto

Eletto (12/15)

  • 15 anni con noi Rara
  • 10 anni con noi Rara
  • Pronto alle reazioni Rara
  • Dedito alla community Rara
  • Molto popolare Rara

Insegne recenti

281

Punti Esperienza

  1. Apro velocemente la porta del camerino con la mia chiave, per poi lasciare la porta aperta e permettere a Danil di entrare. Una volta dentro, riprendo la chiave, entro anche io e chiudo la porta, rimanendo qualche attimo dietro la porta, rivolta ad essa. Volgendomi verso lui: "Alcuni... Alcuni fra i migliori sono ancora in prigione a scontare una pena per un passo falso. E quindi nel frattempo ti dico cosa stiamo cercando, affinché la sua volontà venga soddisfatta: sono sulle tracce di una reliquia ma non sarà facile recuperarla. Forse servono proprio persone fidate, perché sia prezzo che ricompensa potrebbero essere molto alti. Sarà il caso di infoltire le nostre fila, prima di spingerci così a fondo. Hai idee sul dove recuperare del buon materiale umano? L'università ha dato ciò che hai visto ma la città è grande e altrove potresti avere più piglio di me, sotto alcuni punti di vista." Faccio cenno di sedersi, nel frattempo mi avvicino ai liquori, che cominciano a scarseggiare: ne apro due bottiglie per riuscire a versare una quantità decente ad entrambi. Prendo i bicchieri con fare lesto e uno lo conduco da Danil, avvicinandoglielo: "Non aspettarti granché ma meglio di niente." In piedi, difronte a lui, attendo le sue risposte.
  2. Camminando prima di arrivare al camerino: "Dunque? Ti starai già facendo un'idea... Avevamo bisogno di un luogo come questo per poter cominciare il tutto. Non è stato facile, il costo è stato alto. Ma ora... Con te, possiamo riprendere il terreno perso! So già da dove partire... La mia è una cerca. Ma dimmi, skov... Lui cosa ti ha detto durante tutto questo tempo? Ha più parlato... Con te?" Mi fermo davanti alla porta della mia stanza, guardandomi le spalle... E poi Danil con aria incuriosita.
  3. Mi alzo compiaciuta, guardo tutti i presenti e salgo sul palco per avvicinarmi a Danil. ”BASTA COSÌ! SCIOGLIETE LE RIGHE, SONO SICURA CHE OGNUNO DI VOI ABBIA COMPRESO L’IMPORTANZA DELL’ESSERCI, QUINDI BANDO ALLE CIANCE E SE QUALCUNO HA QUALCOSA DA DIRCI, LO FARÀ PRIVATAMENTE!” Allo skov: “Un buon punto da cui ripartire, Mano del Re Arso. Vieni, ti condurrò presso la mia stanza, dobbiamo prendere decisioni importanti.” Gli faccio cenno di seguirmi per andare nei camerini a preparare la nostra prossima mossa.
  4. Non distolgo l'attenzione dalla scena con il suo attore protagonista: Danil. Il gesto di Roren passa totalmente in secondo piano, anche perché ci imbarazzerebbe ancora di più e porterebbe il momento sull'apice del collasso. Voglio altro... Vogliamo altro, in questo momento. Quindi nonostante la vena mi si sia tappata per la scenata, faccio buon viso a cattivo gioco, mordendomi le labbra al pensiero intrusivo. Cerco di godermi il momento e faccio subito i conti per cercare di capire quanto più mi è possibile dalla cricca.
  5. Chino il capo allo schiaffo su Roren ma dopo qualche istante torno ad alzare lo sguardo, con rinnovato vigore. "PER QUALCUNO DI VOI È UN VECCHIO AMICO, PER ALTRI UNA CONOSCENZA, FORSE ADDIRITTURA UNA SPINA NEL FIANCO... PER TUTTI GLI ALTRI CHE NON HANNO ANCORA AVUTO MODO DI CONOSCERLO, È L'ESEMPIO CHE SEGUIRETE D'ORA IN AVANTI!" Guardo la schiaffeggiata con occhi lucidi ma severi, per poi posarli su tutti gli altri. La voce è impostata, seria. "IL TEMPO DELL'ASSOCIAZIONE STUDENTESCA CON LA PASSIONE PER L'OCCULTISMO TERMINA QUESTA NOTTE." Appoggio una mano sulla spalla di Danil. "TORNA TRA LA SUA GENTE, AFFINCHE' SIA DEL RE ARSO... LA SUA MANO." Sorrido compiaciuta, annuendo alle mie stesse parole, mentre cerco di gelare il nostro pubblico. "E ADESSO PRENDETEVI IL TEMPO NECESSARIO PER OPERARE IN UNA DELLE SCELTE CHE RICORDERETE PER SEMPRE. RISPONDETE ALLA MANO, QUALUNQUE DOMANDA VI FACCIA. RISPONDETE... CON LA SINCERITA' CHE VI HA SEMPRE CONTRADDISTINTO." Un ghigno affiora sul mio viso. "ROREN... TU PER PRIMA. SALI SUL PALCO... SEI DI ESEMPIO IN QUESTA LUNGA PROVA. TUTTI GLI ALTRI, LA SEGUANO E STIANO DUE PASSI INDIETRO. È IL SUO MOMENTO, LASCIATELA... BRILLARE." Mi siedo con fare docile proprio davanti a lei, mentre faccio un cenno a Danil per farlo procedere. Ho occhi solo per lei... E per lui.
  6. Ci sto lavorando da qualche tempo per una piccola ambientazione da Marche Occidentali. Vedremo come evolverà.
  7. Guardando l'entrata del terratetto, scendo dai due scalini con un piccolo, rapido salto. "Questo? Oh... No, non era nel mio stile. Il luogo è altrove. Seguimi." Con passo certo, senza dubbio alcuno dopo aver udito parole tanto confortanti, conduco Danil all'ingresso principale, attraversando la corte abbandonata e piena di rifiuti edili. "Questo era più nelle mie corde. Converrai con me." Scivolando all'interno del teatro, il passo si fa più lento e tranquillo, per lasciare modo all'ospite di ambientarsi alla luce fioca e le geometrie del luogo. Attraversando un paio di sale per la gestione delle folle, scosto i pesanti tendaggi che portano al cuore centrale del teatro: la platea. Al suo interno si trovano giovani uomini e donne, molti sembrano studenti universitari o vagamente li ricordano. Sussurrando: "Benvenuto nel Teatro Etereo, skov. La dimora di coloro che hanno visto nel m-i... Nel nostro progetto, qualcosa di grandioso." Rimango ferma, celati agli occhi dei più, in attesa che Danil possa comprendere meglio la situazione. Continuo a sussurrare: "Qualcuno è della vecchia guardia." Ingresso alla platea da St. Paul's Shadow Street
  8. Per Knefrod e Mezzanotte: Nei pressi di St. Paul's Shadow Street, quando ormai tutto tace e rimaniamo solamente noi, mi fermo appoggiandomi a degli scalini di un terratetto praticamente abbandonato, dove i cardini delle porte sono stati rotti e le finestre sono state rotte dal lancio di sassi o bottiglie. "Non perdi ancora l'occasione di farti trovare in mezzo ai casini." Chiudo la bocca, come se mi fossi accorta di doverci andare più piano. Qualche secondo dopo, schiocco la lingua e proseguo con flebile voce: "Alla fine, nonostante tutto, qualcosa sono riuscita a prendermi di questa dannata città. Non è molto ma pur sempre un tetto sulla testa. Per me... E gli altri. Le cose non stanno andando nel verso giusto e devo ammettere che le tue qualità non sono state rimpiazzate da nessuno... O comunque, nessuno in grado di portarle a termine. Sarò chiara, perché fra noi i giri di parole hanno funzionato fino ad un certo punto: non avrei dovuto allontanarti, è stato un errore. Un mio errore... Che credo di aver capito proprio oggi." Sospiro pesantemente, abbassando la testa e scuotendola leggermente. "Sono sulla buona strada ma non ci sono soltanto io a percorrerla. E mi fanno affannare, continuamente, mentre cerco il modo di risalire la china. Con te era diverso, avevo modo di dedicarmi alle mie questioni e tu comunque tenevi le redini della cricca, liberandomi dal dover costantemente tenerli sott'occhio. Capisco solo ora perché siamo stati affiancati e adesso sono pronta a darti i tuoi spazi, purché tu segua comunque la mia dottrina." Alzo lo sguardo, piantandolo negli occhi di Danil. "Ho sbagliato e chiedo il tuo perdono. Vorrei che tornassi ad occuparti dei ragazzi, in modo da permetterci di prenderci quello che ci spetta da questa città. Non è un caso esserci incontrati così, proprio oggi. Ho bisogno del tuo aiuto per continuare questa storia." Rimango ferma con i piedi che porterebbero a salire le scale di questo vecchio terratetto, mentre sono voltata nella direzione dello skov.
  9. "Copriti il volto e non toccare niente, neanche se fosse ricoperto d'oro." Mi guardo in giro nel parco, che conosco poco ma abbastanza da poterne venire fuori abbastanza rapidamente. Cerco di imboccare le strade giuste, non lascio che qualcosa raccolga la mia attenzione, tutta dedicata solamente ad uscire da questo dannato luogo. Mi guardo dietro, rallento il passo sempre di più: "Non sembra che ci seguano più. Possiamo procedere con più calma e andare dritti alla meta. Per di qua." Faccio per raggiungere il Teatro Etereo e durante il viaggio sono in allerta: non voglio altre sorprese.
  10. Ti ringrazio ma preferisco seguire un solo Play by Forum alla volta! 🙂
  11. Cazz0! Mi volto immediatamente verso il mio skov, impaurita dalla situazione ed evidentemente presa alla sprovvista. "Corri! Andiamo qua!" Imboccherei la via per il Parco Jayan, non sono solita fare pazzie come buttarmi nel canale. Vorrei raggiungere il parco e lasciare in mano a Danil come muoverci al suo interno.
  12. Non so se sia uno scherzo del destino: ho pensato a lui qualche ora fa e me lo trovo davanti a picchiare la qualunque dopo aver fatto esplodere il Backhand's Pub di via Jayan. Io... quasi mi pento di averci pensato a te, dannato stronz0. Ma Setarra in qualche modo ci aveva già unito... E questa è un'altra manifestazione della sua volontà, ne sono sicura. Forse è tempo di tornare sui miei passi, fare ammenda e ricominciare dove tutto si era fermato. D'altronde... Chi potrebbe aiutarmi meglio, senza dover temere di scoprirmi troppo il fianco? Lascio che il pestaggio termini a debita distanza, per poi avvicinarmici di qualche metro. "D'effetto, non c'è che dire. Le cattive abitudini... Sono dure a morire." Faccio un passo in avanti, a braccia incrociate, mentre lo skov giace ancora sul corpo dello sventurato. "Prima che arrivi chiunque a cercarti, ho qualcosa da mostrarti... E da dirti. A questo punto... Il caso non esiste: ne sei una prova vivente per me, oggi." Con fare calmo, mi volto nella direzione da cui stavo provenendo e mettendo il cappuccio, faccio qualche passo in quel senso: dico. "Non farti pregare, perché non ci sarà una seconda possibilità. E ora più che mai sono sicura che troveremo un modo per risolvere le nostre divergenze. Ti faccio strada, tieniti a distanza. Come ai vecchi tempi." Mi incammino verso il Teatro Etereo, dando un'occhiata alla situazione per rendere le cose più facili per lui e prendo strade poco trafficate se dovessi pensare di averne bisogno, senza temere troppo: ci troviamo in Charterhall e dietro di me ho uno skov che Doskvol dovrebbe imparare a temere! Mezzanotte e Knefrod:
  13. Il tutto condito con un pizzico di Setarra che ha dissolto i possibili dubbi di Talitha sulla questione e direi che lei è sistemata, in quanto fino ad ora ha vissuto con questo grande disegno in testa e niente che le abbia detto il contrario, quindi ci siamo. 🙂
  14. Avrei un possibile aggancio per il tagliagole di @Knefröd. Facciamo finta che... Talitha e Knefrod si conoscevano già. Hanno entrambi ricevuto istruzioni da Setarra, per portare a compimento l'opera. Talitha, la mente, Knefrod, il braccio. Non c'è stata alchimia, nonostante le intenzioni con cui avevano cominciato a tirare su la cricca. Talitha, matta, bandisce Knefrod in un momento di rabbia convulsa. Knefrod non la manda a dire e sicuro dei suoi mezzi, prosegue il suo cammino. Talitha al tempo stesso crede di poter fare tutto da sola ma se Setarra ci ha messo lo zampino e teneva a questa collaborazione, forse un motivo ci sarà. Ed il motivo è presto detto... Senza Knefrod, la ciurma si sta sfaldando o comunque difficilmente si mette in riga e cresce. Infatti, da quando è stato allontanato, l'unico acquisto del culto è stato il giovane rampollo, velocemente perso per i giochi di potere: e quindi? Talitha questa cosa la sta realizzando ora con Roren, nelle scene che stiamo giocando ora alla biblioteca dell'università. Ed il suo desiderio, mentre torna scura in volto, anche non volendo... Sarebbe quella di ritrovare Knefrod proprio al teatro. Perchè? Lui si comporterebbe, probabilmente, come Talitha non riesce. Ed è ora di ammettere a sé stessa che le cose così sono troppo difficili. In sostanza: è ovvio che Knefrod sia indubbiamente utile e copre le mancanze evidenti di Talitha nelle questioni più pragmatiche. Ed è il motivo per cui Talitha adesso potrebbe desiderarlo al suo fianco nuovamente, sotto una nuova promessa, da sugellare con il sangue. L'ho scritta di getto mentre sto tornando a casa, credo che il senso sia comprensibile ma nel caso approfondiamo. Ovviamente è solo un'idea che potete prendere come scartarla a piacimento! Era solo perché adesso servirebbe proprio un Knefrod alla porta! 😛
  15. Un sorriso amaro sorge sulla mia bocca, chinando la testa e voltandomi per continuare il nostro passo. "Hai ragione, dovremmo essere caute... Lo saremo. Torniamo indietro." Sulla via del ritorno evidentemente qualcosa mi turba, dei pensieri mi frullano in mente e probabilmente potrebbero essere intravisti anche nei miei occhi, che provo a non mostrare troppo. Una associazione studentesca con la passione per l'occultismo...
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