DM
x Vassilixia
L’espressione di Adularia si ammorbidì solo in parte alle parole di Ragnar Tsk! commentò Cani sciolti al servizio di un porco! commentò, degnando appena di uno sguardo la comitiva di soldati che era giunta, controllata a vista dagli spiriti e le creature fatate di Verderovere. Diamante non commentò, tornata nel suo stato di disinteressata contemplazione.
Gli occhi di Dravicov si dilatarono per la sorpresa alle parole degli studenti giunti da Covo del Tarrasque, che confermarono la sua teoria Non credevo che un incontro del genere fosse possibile esordì il comandante elfico, facendo un passo avanti e raggiungendo gli avventurieri per poter stringere la mano agli uomini, con particolar vigore a Ragnar e Forgrim Seline? Mi ricordo di lei, ballamo assieme al matrimonio di Clint… figlio di Trull? Quel volpone di un mezzelfo! e offrire un inchino alle donne Mie dame disse per poi giurare alle femmine presenti Io, Dravicov Vane à D’il, comandante di Frondargentea, metto a disposizione il mio arco e le mie frecce alle er--
Comandante sbottò uno dei suoi attendenti Sarebbe diserzione!
Dravicov si passò una mano dietro la nuca E’ vero, me ne scuso disse rivolto sia ai suoi elfi che alle donne presenti, scoppiando in una sincera risata Non ne ho potuto fare a meno, per un attimo mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, quando ero diventato ramingo, prima di riarruolarmi scherzò. Le parole di Vassilixia sembrarono comunque riportarlo all’ordine Lord Ravacyne mi ha chiesto di verificare la vostra posizione, ma non di riportarvi in città… se però è lì che intendete tornare, siete liberi di farlo e io sarò felice di accompagnarvi! il mago della scorta scosse la testa, ma non palesò le sue impressioni a Dravicov Nessuno ha il diritto di privare gli altri della loro libertà. Frondargentea deve imparare ad ammorbidirsi nei confronti del mondo esterno!
Comandante Dravicov, è per queste parole che ha detto che è ancora solo comandante con il suo stato di servizio? domandò uno dei suoi uomini.
Ho anche detto di peggio rispose Dravicov in tono serio, per poi passarsi un dito sulle labbra e lanciando un occhiolino a Vassilixia. Dorian, dopo aver lanciato uno sguardo ammirato alla sangue di drago blu per la sua presenza di spirito, colse quell’occasione per presentarsi all’elfo. I nomi dei suoi genitori (in particolare sua madre) che non furono nuovi per l’elfo Sì, ho conosciuto brevemente vostro nonno… uomo degno dei nobili di Frondargentea l’intervento di Astrid fu accolto con una certa sorpresa da parte di Dravicov La figlia di Winnie? l’elfo squadrò da capo a piedi la ninfa, come se ella avesse dichiarato di essere figlia di un tarrasque Lo conosco sì quel vecchio orso che abbracciava tutti, forse la persona più gentile e forte che abbia mai conosciuto… pensa che quando organizzai l’addio al nubilato di Clint indissi una gara di braccio di ferro e la vinse prima che le guardie di Acquastrino iniziassero a manganellare tutti. Il giorno dopo io, lui e Thorlum ci risvegliammo nella più lurida baracca della capitale… ah, bei tempi! commentò con un moto di commozione, senza notare le occhiate atterrite dei suoi inferiori di grado all’udire quel racconto Ed è pure diventato papà! Spero sia in salute, anche se non credo posso avere molti problemi nella vita con una figlia splendida come lei, milady disse con un cenno del capo Se dovesse passare dalle parti di Mael Thalor, dove mi dirigerò dopo aver fatto rapporto, sarei felice di invitarla a ballare. Non avrò doti ballerine, ma conosco un valzer delle mie parti. E poi sgranchirsi un po’ fa bene concluse con un occhiolino.
Compagnia, riposo! disse quindi ai suoi uomini Avete sentito? E’ ora di comportarsi a modo e aspettare queste gentili donzelle, se il loro intento è tornare a Mylmanor. In caso contrario ripartiremo comunque, per arrivare prima del coprifuoco Dravicov si rivolse alle giovani Quale che sia la decisione è per me un onore conoscere i figli di persone stupende come i vostri genitori.
Il gruppo di soldati si pose al limitare del dominio della Gemma di Verderovere, scortata dagli sguardi ostili delle tetre ninfe che vi abitavano (ad eccezione di Diamante, la cui mente sembrava vagare altrove). A parte la tensione iniziale, però, il clima parve tornare a distendersi. Il gruppo poteva ora avere un pò di tempo per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse da decidere, alla luce dei nomi e dei luoghi forniti dalla sibilla capace di udire le ombre della foresta di quella strana parte del Continente Occidentale. La luce filtrò fioca dai rami più alti, che formavano un tetto. Le acque della piccola fonte su cui terminava la cascata tremarono leggermente a quel contatto. Nel mezzo del cammin si ritrovavano ora in una selva oscura, ora dovevano fare attenzione a non smarrire la diritta via.
x tutti