Capitolo Quattro – Un percorso nella terra delle illusioni
Era già passato più di un giorno da quando gli avventurieri erano partiti di prima mattina da Lagocristallo, attraversando la foresta in direzione est verso il confine del regno elfico di Frondargentea. La Dama del Lago Veldrada, madre di Luna Bjornsdòttir, aveva inviato una scorta di quattro centauri per la prima parte della giornata, di cui faceva parte anche il centauro Bastesio. La scelta ricaduta sui fieri quadrupedi dalla vita in giù non era casuale: essi sondarono per primi il percorso che avevano scelto, un passo attraverso dei rilievi collinari che avrebbe portato il gruppo a salire di un centinaio di metri di altitudine prima di ridiscendere oltre quel confine naturale Sì, direi che se prosegue così non avrete problemi confermò Bastesio, la cui andatura rallentata non aveva però subito soste o infortuni Potrete condurre a mano i vostri cavalli in sicurezza rassicurò il centauro, che era stato salvato da un oscuro destino grazie a quei viaggiatori giunti dall'Istituto, li salutò con calore augurando loro ogni bene e la miglior sorte per la loro missione.
A discapito delle buone parole, tuttavia, la marcia dei viaggiatori si rivelò comunque lunga e faticosa: i sentieri non erano ben delimitati in quell'area priva di collegamenti diretti con Glantria, obbligando i viaggiatori a tortuose svolte e attraversamenti insicuri in strette mulattiere in disuso da anni. I cavalli, ad eccezione di Sovrano Nero che mantenne una certa dose di sangue freddo, furono spesso più di intralcio che di aiuto, costringendo i loro padroni a tirare spesso con forza le loro redini per condurli attraverso i sentieri più insidiosi. Alla fine del primo giorno essi non erano stati ancora in grado di superare Hith Admar, una delle quattro colline che fungevano da barriera naturale tra il reame della famiglia Glynrora e quello della famiglia Von Gebsatell. Proprio da uno dei Von Gebsatell, Dorian, giunse la conferma che essi erano ancora in territorio protetto nel momento in cui il suo sonno di quella notte si rivelò privo di incubi come quelli che aveva avuto nel corso dei giorni prima del suo incontro con gli eroi. Il figlio del principe Derbel, che sembrava ritemprato dopo aver passato diverse notti di buon sonno (se si esclude il brusco risveglio ad opera di Forgrim) si rivelò uno dei più disquisitivi, mettendo a disposizione tutto il suo modesto bagaglio culturale in quel viaggio verso l'ignoto A quanto mi è stato raccontato dai miei genitori, Frondargentea è sempre stato un regno piuttosto isolato spiegò durante la marcia Anche prima dell'ultima guerra erano ferventi sostenitori dell'autarchia. Negli ultimi anni si sono un po' aperti, aprendo alcuni piccoli commerci di prodotti con Scogliera Argento, Arcoria e Glantria, ma comunque molto poco. E' possibile trovare residenti non elfi nelle loro città, ma sono minoranze e la vita per loro non è affatto semplice Dorian scosse la testa Ho sentito molti racconti di quello che la gente crede su Frondargentea. Alcune sono esagerazioni, altre tristi realtà.
E' vero quello che diceva Veldrada, la politica è molto elitaria. Il consiglio dei ministri è ad appannaggio di coloro che meglio riescono a compiacere il Signore delle Fronde e il sistema sociale è basato su un sistema di caste Dorian mimò con le mani una piramide In cima si trovano il sovrano e i nobili, al centro l'esercito e le classi di artigiani e mercanti più abbienti e in fondo il popolo e gli stranieri. Già dalla nascita ogni elfo viene classificato secondo il retaggio familiare da cui proviene, il che può essere limitante per il proprio futuro. La cosa è ancora più grave se qualcuno compie reati gravi, per i quali non paga solo il criminale, ma anche tutta la sua famiglia spiegò il Von Gebsatell Si dice che vi siano campi di prigionia, come quelli che sorsero al nord in tempo di guerra, ma non ho mai avuto prova della loro esistenza e spero di continuare così. Certo è che il livello di diritti umani garantito a Frondargentea non è molto alto e Lathlaeril Glynrora è un sovrano poco indulgente. L'ho incontrato solo una volta, quando lui e la sua famiglia visitarono palazzo, ma mi fece subito una cattiva impressione: era riccamente vestito, guardava con sufficienza chiunque, ogni sua parola sembrava celare una frecciata o un modo per sminuire il suo interlocutore, fosse anche un'eroina come la mia zia acquisita. Suo figlio Elidyr sembra la sua fotocopia più giovane, ma Ciradyl invece è una ragazza umile e generosa. L'unica che mi abbia lasciato un buon ricordo di quella visita.
Il resto del tempo speso da Dorian fu investito chiacchierando del più e del meno con gli avventurieri, cercando di apprenderne il più possibile dopo aver ricevuto così tante attenzioni. Fu egli a proporre per primo di lasciare le formalità a Lagocristallo Per favore, diamoci del tu. Se dovremo camuffarci per necessità, potrebbe apparire strano usare convenevoli da salotto commentò. Dopo di ciò non mancò di rivolgersi in tono più colloquiale ad Alucard (Quali progetti hai in mente, una volta finito l'istituto?), Ragnar e Shaun (Una band? Da dove è nata l'idea?) e Kat Po, di cui sembrava ammirare le doti da cacciatrice (Un posto che vorresti visitare, potendotici teletrasportare all'istante?). Tuttavia un osservatore acuto avrebbe potuto notare come due ragazze fossero spesso al centro delle sue conversazioni: la prima era Vassilixia, alla quale in segno di rispetto il Von Gebsatell aveva offerto la propria protezione in quel viaggio interpellandola spesso sulla sua famiglia e chiedendo delle sue passioni personali. La seconda era Deborah, con la quale l'erede al trono di Glantria si intratteneva spesso per scambiare pareri e opinioni sulla magia, chiedendole da dove fosse nata la sua passione e quale fosse l'origine dei suoi burattini, che sembravano incuriosirlo.
Il secondo giorno di viaggio, dopo la lenta avanzata del primo, portò dopo il mezzodì ad oltrepassare l'odiata collina e rimirare infine il panorama che dava Frondargentea. La prima impressione degli osservatori sarebbe stata quella di essere stati colpiti da un incantesimo di Ridurre Persone, l'unico in grado di far apparire così grandi gli alberi che si stagliavano in un'immensa distesa davanti a loro. Eppure non erano gli avventurieri ad essere piccoli, bensì era la vegetazione ad essere fuori misura per qualunque standard mai visto in vita loro. Il cielo era limpido a differenza degli ultimi giorni, sebbene i colori naturali paressero incredibilmente più vivi e luminosi, il cielo solcato da nubi che assumevano le forme più disparate, mentre dalle chiome di alcuni alberi si alzavano stormi di farfalle grandi come una mano e dalle ali color arcobaleno. Il passaggio da Glantria al regno elfico, mentre essi cercavano di scendere da Hith Admar, fu graduale e mentre il sole diventava arancio in quel pomeriggio che iniziava a farsi vecchio, si stagliò nei viaggiatori la certezza di avere un problema Quando eravamo in cima non ho visto Fodell e non vedo sentieri commentò Dorian mentre attraversavano il sottobosco, cercando di fare il punto della situazione Ma io non sono un esploratore disse, mentre uno scoiattolo si lanciò da un albero per poi planare verso un altro arbusto e staccare in volo uno strano frutto simile a una mora gigante Peraltro, già da stanotte potrei venire preso di mira da Zaleria, ora che non sono più sotto la protezione della vostra onorata madre disse con un cenno del capo a Luna Il che ci riporta al problema principale: trovare quella maledetta fattucchiera Dorian strinse i pugni Ella voleva attirarmi fin qua, ma non mi ha mai dato indizi su come raggiungerla. Forse confidava che io l'avrei cercata o che arrivassi talmente stremato da essere una facile preda... in ogni caso accetto qualsiasi suggerimento su dove e come agire il Von Gebsatell si fermò e si rivolse al gruppo, l'unico rumore quello di uccelli nascosti tra gli alberi e il fogliame calpestato dai viaggiatori Che cosa proponete?
x tutti