DM
Io... ehm, ma certo... disse il ciambellano, un pò trasecolato dalla richiesta dell'elfa Ariabel di accudire la sua cavallina. Il gruppo uscì quindi dalla macchia della foresta, richiamando a sè abbastanza dweomer da poter illuminare una piccola città. Il gruppo aveva deciso per un approccio diretto, essendo molti dei suoi membri esperti all'arma bianca. Gli incanti si sprecarono, nonostante le resistenze di Flurio che preferì non investire in proprie risorse e Celeste, che decise di non farsi ingrandire. Erano in dieci coloro che avrebbero cercato di affrontare Azariaxis a viso aperto, Chandra avrebbe tenuto una posizione arretrata in virtù del suo ruolo, mentre Ariabel, Seline e il piccolo Giggetwickle rimasero nelle retrovie. La paura sembrò però fare già delle vittime: Clarissa e Landon decisero di non avanzare Io... ho bisogno di qualche momento disse la sacerdotessa, visibilmente pallida Halmyr, dammi la forza di affrontare anche questa prova.
I quattordici avventurieri che avanzarono non erano certi che essi si sarebbero uniti a loro e presero ad avanzare. Spirava un leggero vento da est, una lieve brezza giunta dal lontano mare, mentre la Torre del Fato iniziava via via a farsi più vicina. Fu Celeste la prima a notare, sulle mura della stessa torre, qualcosa di insolito. L'elocatrice sbattè le palpebre diverse volte, notando che erano alcuni corvi quelli che volteggiavano attorno alla torre. E fu aguzzando lo sguardo che capì il motivo di quella attività.
Dal cornicione di ognuna delle strette finestre della torre penzolava una corta catena in metallo, presumibilmente sorretta dall'interno da un contrappeso. All'estremità esterna di ognuna di esse si trovava, appesa per i polsi, una ninfa. In tutto dovevano essere circa otto (non potevano vedere tutta la circonferenza della torre). Se esse avevano avuto vesti esse erano state strappate, i corpi nudi esposti alla luce del sole che aveva accennato delle bruciature sui loro corpi. Ma esse erano un dettaglio di poco conto a confronto dei tagli, delle lacerazioni, dei lividi e delle percosse che esse avevano subite. Copiosi rivoli di sangue scendevano dalle ferite, molte delle quali procurate nella zona più intima, segno di una prolungata esposizione a torture e sevizie. A due delle ninfe pareva avessero strappato violentemente gli occhi con qualcosa di affilato. Sarebbe stata necessaria però un'analisi diretta del corpo per stabilire le cause.
x Celeste
x Ariabel
Per un attimo fu solo il gracchiare dei corvi che si udì in quella radura, anche se buona parte di loro pareva avere il becco impegnato nel tentativo di strappare preziosi lembi di carne da quelle creature fatate. Pareva quasi che essi stessero deridendo gli eroi giunti, come se il loro arrivo fosse stato tardivo.
Poi un altro rumore squarciò l'aria e fu come un'esplosione. Azariaxis era giunto, dal punto che nessuno si era augurato giungesse. Dal cielo sopra la foresta da cui erano appena usciti.
Il fragore della pelle squamata delle sue ali rimbombò per un attimo, dopodichè il fuoco fu eruttato e la foresta da cui erano usciti sembrò diventare un inferno. Ariabel, Seline e Giggetwickle erano i più vicini a quello spettacolo orrendo, un torrente di fuoco che si abbattè su coloro che avrebbero dovuto essere quelli più al sicuro: Landon, Clarissa, il ciambellano Beregar. Ma anche alla più grande distanza, in prima linea, poterono udire distintamente le urla di dolore di Clarissa e il nitrito straziante di Cinzia, la cavallina di Ariabel, vittime di quella letale morte giunta dal cielo assieme al resto delle cavalcature che avevano lasciato indietro.
La figura del drago li oltrepassò, oscurando per un attimo il cielo nella sua terribile apertura di ali. Il drago era più grande degli avventurieri, anche dopo che essi si erano sottoposti a potenti incantesimi di crescita. Le scaglie della creatura erano di un color rosso rubino, grandi come una mano, e formavano una corazza dall'aspetto impenetrabile. La creatura planò sopra le teste degli avventurieri e anche Clint parve intimorito da quella presenza, incespicando mentre provava ad attivare i suoi migliori incantesimi in pergamena.
x Clint
Infine l'essere compì una virata in volo, torreggiando sugli avventurieri dalla sua posizione sopraelevata e mostrando il suo fisico muscoloso, un orgoglio tra i draghi della sua razza. Le sue zanne più imponenti erano grandi come spade lunghe, i suoi occhi da rettile erano di un colore dorato capace di rapire il cuore del più avido. I suoi muscoli risaltavano perfino sotto le scaglie, con arti talmente potenti da sradicare abeti come fossero piantine da orto e con l'aiuto di artigli grifagni (uno di essi recava un anello d'oro). Come se ciò non bastasse una coda dotata di pericolosi spuntoni chiudeva il corpo dell'essere, un'ulteriore arma infinitamente più pericolosa del retaggio con cui Seline era nata.
Azariaxis il Terrore Cremisi
La sua voce, potente come una valanga, rimbombò nella vallata, sovrastando perfino l'ultimo grido che Clarissa lanciò, prima di cadere in un terrificante silenzio che non lasciava presagire nulla di buono Kril Horokom! Ful Meyz Luft Dinok! Azariaxis Sahqo Maar Lost Tinvaak! esclamò il drago, facendo schioccare le immense fauci. Infine la creatura flettè la sua coda e sbattè le ali per tenersi in volo. La battaglia contro il drago Azariaxis ebbe inizio!
x chi comprende il Draconico
x tutti, posizioni tattiche di battaglia
x tutti, ordine di iniziativa (unicamente a fini statistici)