@Britt
Mentre Britt si dedica all'esobiologia, un primo contenitore delle piante luminescenti recuperate dal subspazio viene consegnato in Infermeria e subito introdotto nella zona isolata da un campo di forza dove il Tardigrado sta sonnecchiando.
La creatura si ridesta immediatamente e, dopo un momento di iniziale sospetto, si avvicina prudentemente al contenitore, stiorando co il muso le piante in esso contenute.
Al contatto con la creatura, le piante cominciano a rilasciare spore che il Tardigrado è lesto ad afferrare ed ingurgitare. Pochi minuti dopo le piante, che hanno perso la propria lucentezza, vengono ignorate dalla creatura, che apparentemente soddisfatta si acciambella sul pavimento.
Seguendo il piano concordato, Sitark attende che la creatura avbia completato il proprio pasto per tentare una nuova fusione mentale.
Quando il Vulcaniano si avvicina l'essere lo scruta per un momento poi, probabilmente non considerandolo una minaccia, si lascia toccare sul muso.
Sitark si trova così proiettato una seconda volta nella mente del Tardigrado, anche se questa volta l'essere non pare opporre alcun tipo di resistenza alla Fusione Mentale. Con perizia il Vulcaniano guida la creatura a ritroso nei suoi ricordi, fino ad un periodo antecedente l'assimilazione; si trova così nuovamente proiettato in uno spazio fatto di luce che i suoi sensi non riescono pienamente a percepire - il subspazio a 5 dimensioni, stando a quanto avete scoperto sulla creatura - e viene attratto da un grosso chmulo di funghi e spore.
Non appena lo raggiunge, però, il suo corpo pare dissolversi per poi riacquistare consistenza in un luogo diverso, freddo e metallico, circondato da esseri che lo osservano e pungono la sua pelle.
La reazione del Tardigrado è violenta e l'essere si fa strada attraverso lo scafo metallico venendo bloccato in un campo di forze, contro cui si scontra a più riprese mentre il corpo inizia a cedere sotto il costante assalto delle nanosonde.
La mente di Sitark vive con distacco il processo di assimilazione fisica, mentre le voci della Collettività cominciano a fluire da ogni dove, trasmettendo semplicemente troppe informazioni per poter essere tutte comprese e razionalizzate.
La mente del Tardigrado diviene così una sorta di mappa per la Collettività che, confrontando la percezione che l'essere ha della spazio con le proprie conoscenze astronomiche, identifica l'esistenza di una sorta di rete di miceli che si espande nel subspazio per tutto l'universo e che, se "agganciata" attraverso l'impiego delle spolre di micelio, dovrebbe consentire spostamenti pressoché immediati con un consumo energetico minimo.
Mentre la Collettività lavora per sviluppare la tecnologia necessaria a creare questo "motore a spore", il buon dottore continua a percepire il groviglio dei pensieri della Collettività, un sottofondo fatto di numeri ed informazioni: rapporti di assimilazione, movimenti strategici di truppe e navi e battaglie.
Nulla di tutto ciò pare però interessare particolarmente il Tardigrado, che rimane in attesa immobile in attesa dei prossimi test finché, dopo un tempo inquantificabile dal momento della sua assimilazione, l'essere non viene colpito da un dolore fisico mai sentito prima: d'improvviso tutte le voci, tanto quelle della Collettività locale del Cubo quanto quelle lontane, scompaiono, in un silenzio assordante.
Contemporaneamente tutti gli impianti Borg smettono di funzionare nel corpo dell'essere, causandogli quel dolore fisico a causa dell'interruzione di molte funzioni vitali.
Furioso l'essere si libera dei vincoli e, con una zampata, abbatte il solo Drone davanti a lui per fuggire sfondando una parete.
Il Cubo è completamente al buio, privodi ogni tipo di energia e la maggior parte dei Droni giace inerte nelle camere di Rigenerazione o a terra. I pochi superstiti barcollano per la nave, i più gravemente menomati ed incapaci di fare qualcosa per riparare i danni subiti.
Il Tardigrado si muove in cerca di un passaggio verso casa, ma nulla pare funzionare e gli otto superstiti - otto su un equipaggio di oltre 100.000 droni - muoiono di stenti o per cause naturali nell'arco di una settimana. Per molto tempo l'essere esplora il Cubo deserto in cerca di un modo per tornare alla sua terra poi, stremato, si accascia su se stesso richiudendosi nella corazza come entrasse in una sorta di ibernazione, ds cui esce solo quando percepisce la presenza dell'Away Team della Nova.
La fusione mentale si chiude nuovamente sull'immagine del subspazio presentato come lo percepisce il Tardigrado, come se stesse chiedendo di poter tornare a casa.