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Player poco curiosi
5 puntiSe a detta loro si ritrovano a giocare sul tapis roulant (dritti alla meta nessuna iniziativa di sorta) il problem potrebbe essere l'impostazione della campagna. Soluzioni al volo: - Responsabilizzarli: I pg vengono promossi. Gli viene assegnato un distaccamento, una piccola squadra ecc. Da lì in avanti potranno giostrarsi tra quest militari a scadenza e quest di esplorazione/cazzeggio come meglio credono. - Responsabilizzarli con la terapia d'urto: al ritorno da una quest vedono una colonna di fumo e scoprono che la loro compagnia/quelcheè è stata spazzata via, catturata o messa fuori gioco come più ti aggrada. Le gerarchie militari sono saltate e al momento non ci sono png graduati in zona a dargli ordini. Cosa faranno le reclute?5 punti
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Planescape: le origini
3 puntiGiocando di nuovo a Plenescape mi sono reso conto di come questa ambientazione (probabilmente la mia preferita) rimanga ancora un'ambientazione evocativa e di confine e, dopo oltre 25 anni, ancora insuperata per idee, scrittura e stile grafico. Considerando la superficialità, per non dire altro, con cui le ambientazioni vengono pubblicate in questo periodo storico spero non venga MAI convertita a qualsivoglia edizione di D&D. Cook (il suo ideatore) disse che il successo dell’ambientazione fu anche dovuto al fatto che riuscì a lavorarci sopra senza interferenze dalla dirigenza della TSR (l’editore originale di D&D), cosa che oggi non potrebbe mai avvenire. Ho pensato quindi di fare un po’ di ricerca e scrivere la genesi dell’ambientazione per capire come sono nate le idee che hanno portato alla sua realizzazione. Questo articolo è ascoltabile via podcast: L’ambientazione Planescape è stata pubblicata nell’aprile del 1994, ed è stata creata da David “Zeb” Cook. All’epoca, esisteva già un Manuale dei Piani, pubblicato nel 1987 (e anche un Deities & Demigods) che toccava argomenti simili, tuttavia, quel manuale era una guida ai singoli piani e alla cosmologia di D&D da utilizzare nelle varie campagne esistenti. Planescape era invece un’opportunità per esplorare i piani in modo diverso, un modo per avere un’intera campagna ambientata lì. Fondeva i piani con l’avventura, le filosofie degli dei e la magia. La storia dell’ambientazione inizia con un’idea di Dale “Slade” Henson, il quale voleva rinnovare il Manuale dei Piani di AD&D 1e (1987) visto che per la seconda edizione non esisteva ancora. Slade aveva anche già pensato ad un nome per la revisione: “Planescape”. Il capo del progetto Dori Hein e l’autore originale del Manuale dei Piani Jeff Grubb gestirono l’idea per un po’, ma non ne venne fuori nulla. Nel frattempo, la TSR decise che l’ambientazione Spelljammer stava esaurendo il suo scopo e voleva un sostituto che permettesse ai giocatori di “viaggiare su grandi distanze per visitare terre strane e meravigliose”. Mettete insieme questi due fatti, e l’idea di Planescape di Henson venne improvvisamente trasformata in un’ambientazione a tutti gli effetti. In questo processo di trasformazione, l’idea originale venne quasi totalmente rivoluzionata da un nuovo sviluppatore, uno che aveva il tempo e l’esperienza per supervisionare la nuova linea: David “Zeb” Cook. David "Zeb" Cook – Lucca Comics 2016 Questa nuova ambientazione doveva soddisfare alcuni requisiti che guidarono Cook durante lo sviluppo: in primo luogo, doveva essere un’ambientazione vera e propria e non solo “un posto da visitare”. Inoltre, a differenza di Spelljammer, doveva anche avere una base, che fungesse da punto d’appoggio per i giocatori. All’inizio i designer pensarono di seguire un percorso simile a Spelljammer, in cui i giocatori avrebbero avuto un artefatto che li avrebbe aiutati ad attraversare i piani. Ma alla fine Cook ebbe l’idea di creare Sigil, una città di portali al centro del multiverso, una città da cui i giocatori potessero andare ovunque. Una vista della Guglia e di Sigil dalle Outlands Secondo la rivista White Wolf del 1994, l’ambientazione era più incentrata sul gioco di ruolo e sul "pensare", non sul "muoversi e combattere", e mentre il vecchio Manuale dei Piani era un ottimo supplemento, c’era apparentemente un cambiamento di tendenza, a quei tempi, per cui la gente voleva giochi di ruolo meno complessi e più facili. Questo era qualcosa che Cook poteva offrire pur creando un’ambientazione ricca ed affascinante. Secondo Scott Haring della Steve Jackson Games nell’agosto 1994 “David Cook voleva creare un’ambientazione che fosse veramente per adulti, nel senso che l’ambientazione e le avventure ambientate al suo interno potevano sfidare le idee sulla vita, l’universo e tutto quanto.” In un articolo su White Wolf #43 intitolato Mutating the Planes, scritto da David Cook stesso, egli dice quanto segue: La ragione per cui l’ambientazione doveva essere priva di parole come demone e diavolo era a causa del “satanic panic” degli anni ‘80. Le ridicole accuse lanciate al gioco nel decennio precedente erano ancora presenti ad inizio degli anni ‘90. Questo portò la TSR a rimuovere i riferimenti a demoni, diavoli e altri mostri soprannaturali potenzialmente controversi dalla 2a edizione di AD&D, pubblicata nel 1989. Diavoli e demoni vennero ribattezzati fin dal 1991 (nel Monstrous Compendium: Outer Planes Appendix) rispettivamente in baatezu e tanar’ri, anche se spesso il testo non lasciava dubbi su che cosa fossero, le parole con la ‘D’ non vennero pronunciate per anni all’interno del gioco (ovviamente i fan ai loro tavoli continuarono ad utilizzare i nomi originali). Le descrizioni di queste razze inoltre si concentrarono maggiormente sull’aspetto extra-dimensionale della loro esistenza. Il fulcro delle loro azioni passò dalla “seduzione dei mortali” al conflitto noto come Bloodwar. Un altro grande cambiamento rispetto al Manual of the Planes fu l’aggiornamento di molti nomi di piani esterni a quelli che sono diventati i nuovi standard. Gladsheim divenne Ysgard; Hades divenne The Gray Waste; Happy Hunting Grounds divenne Beastlands; Nine Hells divenne Baator; Nirvana divenne Mechanus; Olympus divenne Arborea; Seven Heavens divenne Mount Celestia; Tarterus divenne Carceri; e Twin Paradises divenne Bytopia. Chiaramente, l’obiettivo era quello di sbarazzarsi dei nomi planari che potevano essere collegati alle religioni esistenti, sostituendoli con nomi originali. Fonti d'ispirazione Nel periodo in cui stava lavorando a Planescape, Cook aveva in gran parte smesso di leggere romanzi fantasy tradizionali. Di conseguenza, attinse a fonti insolite, in particolare “romanzi sperimentali”, che avrebbero reso i piani più “surreali”. Queste fonti includevano: Dizionario Chazari (1984), Einstein’s Dreams (1992) e Lo stretto sentiero verso il profondo Nord (XVII secolo), Le Città Invisibili (1972) e L’artefice (1960). Tutti testi estremamente diversi tra di loro in termini di argomento trattato. Il Dizionario Chazari è stato scritto da un autore serbo chiamato Milorad Pavic che scrisse sui reali Chazari che si convertirono al giudaismo negli ultimi decenni dell’ottavo secolo. Sembrerebbe un libro storico, ma la maggior parte dei protagonisti e degli eventi del romanzo sono completamente inventati. Dalla Wikipedia: Il romanzo ha la struttura di tre piccole enciclopedie con riferimenti incrociati [...] Data la sua struttura simile al dizionario, il romanzo può essere letto in una varietà di modi, piuttosto che dall’inizio alla fine. Ciò sfida i lettori a partecipare attivamente al romanzo cercando di ricombinare la storia mettendone assieme i pezzi, frammentati e, talvolta, contraddittori. Come spiega l’autore nell’introduzione al romanzo: Il libro è stato pubblicato in due edizioni, una “maschile” ed una “femminile”, che differiscono fra loro solo in un paragrafo. I Dabus parlano solo attraverso rebus visivi, con simboli che si materializzano e riempiono l'aria sopra le loro teste. Il secondo libro che è stato usato per l’ispirazione si chiama Einstein’s Dreams di Alan Lightman, e ancora una volta segue il tema del tempo. Esso romanza Albert Einstein come un giovane scienziato che è turbato dai sogni mentre lavora alla sua teoria della relatività nel 1905. Il libro consiste di 30 capitoli, ognuno dei quali esplora un sogno sul tempo che Einstein ha avuto durante questo periodo. Il libro dimostra la relazione che ogni essere umano ha con il tempo, e quindi afferma spiritualmente la teoria della relatività di Einstein. Il terzo libro, Lo stretto sentiero verso il profondo Nord è un poema giapponese scritto nel XVII secolo da Matsuo Basho che fece un pericoloso viaggio attraverso il Giappone del periodo Edo alla fine del XVII secolo. Inizia così: Ovviamente le traduzioni differiscono dato che l’originale è scritto in giapponese antico, ma è abbastanza evidente di come il viaggio abbia influenzato il lavoro di Cook. Un aspetto di Primus, il sovrano immortale di Mechanus e dei Modron Le Città Invisibili di Italo Calvino è l’immaginario resoconto che il veneziano Marco Polo fa all’imperatore dei tartari, Kublai Khan, delle città disseminate sull’immenso territorio dell’Impero. “Racconti visionari di città impossibili”. Nel descrivere le 55 città – tutte inventate, nessuna riconoscibile e ciascuna con un nome di donna – Marco Polo guarda a quei dettagli che agli occhi degli altri ambasciatori dell’imperatore Kublai Khan appaiono, per l’appunto, invisibili. Nella prefazione Calvino scrive: L’artefice è una raccolta di racconti brevi e poesie pubblicata dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges nel 1960. brevi racconti, poesie, citazioni, estratti che parlano di sogni, le esperienze vissute, i presagi, il senso profondo dell’esperienza onirica. Nell'epilogo Borges scrive: Una veduta di Sigil Anche due film ispirarono Cook durante la genesi dell'ambientazioni: Il pasto nudo (Naked Lunch) del 1991 e Wolf Devil Woman del 1982. Il pasto nudo (Naked Lunch) è un film diretto da David Cronenberg su un uomo che ha sviluppato una dipendenza a una polvere gialla usata per uccidere gli insetti, ma accidentalmente uccide sua moglie, e viene coinvolto in un complotto governativo segreto orchestrato da insetti giganti in una città portuale del Nord Africa. Il film è ispirato al romanzo Pasto nudo dello scrittore statunitense William S. Burroughs, pubblicato prima in Francia nel 1959 e poi nel 1962 negli USA. Wolf Devil Woman è un film horror taiwanese del 1982 di Ling Chang e segue la storia di una donna simile a un lupo che cresce nelle gelide terre selvagge. Essa viene allevata dal leggendario Lupo Bianco dei Mille Anni, cresce nel deserto innevato e cerca vendetta verso il demoniaco imperatore che gli uccise i genitori. Cook dice quanto segue riguardo a questi film, “...per qualche ragione tutto questo ha iniziato a influenzare la mia mente”. Innovazioni e illustrazioni Una delle innovazioni più rilevanti in Planescape (ricordo che siamo nel 1994) è la creazione delle “fazioni” a cui i giocatori possono appartenere. Cook le descrive come “le cattive idee di filosofia su cui discutevamo al college dopo qualche birra di troppo”. Sono state introdotte in Planescape perché James Ward voleva dare ai giocatori un “senso di appartenenza” e perché Vampire: The Masquerade (1991) e i suoi successori avevano dimostrato che i giocatori erano molto interessati a organizzazioni di personaggi di questo tipo. La razza e la classe non definiscono una persona sui piani. Manca ancora un pezzo del puzzle, una filosofia – o almeno una visione del multiverso e del suo significato. Sulle strade di Sigil e oltre, le filosofie sono più che semplici idee. Sono gruppi – fazioni con leader, obiettivi, poteri e atteggiamenti. Ogni fazione ha il suo modo di vedere il multiverso e ha i suoi poteri da abbinare a questa visione. Alcune di esse vanno d’accordo, altre no, e ad alcune non potrebbe importare di meno del resto del multiverso. Ogni fazione ha il suo quartier generale, la sua filosofia, il suo allineamento, i suoi piani di influenza e le credenze e i principi che ritiene essere la verità assoluta del Multiverso. Ogni personaggio planare deve iniziare con una fazione e una volta che una fazione è scelta, il “tagliaccio” è praticamente bloccato con essa. Quindi lui o lei dovrebbe scegliere con molta attenzione. Cook ha anche adattato fonti storiche mentre lavorava a Planescape. Molto di questo si vede nella sua creazione del “cant” (la parlata dei piani) - un linguaggio gergale usato in Sigil che i giocatori amano o odiano. Il “cant” era basato sullo slang elisabettiano con un po' di slang dickensiano mescolato. Le fonti di Cook includevano Cony-Catchers and Bawdy Baskets: an Anthology of Elizabethan Low Life (1972) e The Elizabethan Underworld (1977). Ironicamente, i libri erano sulla scrivania di Cook da anni ed erano già stati usati da Steve Winter come fonte per il supplemento storico per AD&D 2e HR4: A Mighty Fortress (1992). La Lady of Pain Naturalmente, se ogni pericolo nel multiverso conosciuto è in grado di vagare per la città di Sigil, allora c’era bisogno di qualcosa che lo regolasse La città doveva essere strana, ma non doveva essere letale. È qui che è entrata in gioco la Lady of Pain. Nel manuale è descritta come segue: la Signora del dolore, per il solo fatto di esserci, rende possibile ogni cosa. È grazie a lei se molti effetti sono in essere e rende Sigil quello che è. È lei che rende Sigil sicura per i personaggi di tutti i livelli di esperienza. È lei che impedisce alle divinità di entrare in città. È lei che impedisce agli incantesimi di Gate di funzionare e protegge Sigil dal piano astrale è lei che crea i labirinti, le trappole per coloro così folli da sfidarla. Essa mantiene inoltre un controllo completo su tutti i portali di Sigil. È talmente importante da essere diventata il logo dell’ambientazione. Le precedenti ambientazioni della seconda edizione come Dark Sun e Al-Qadim erano state create con una forte influenza degli illustratori e, anche per Planescape, si è seguito questo metodo. Dana Knutson era il concept artist originale. David Cook descrive il rapporto come uno in cui lui gorgogliava e Dana disegnava tutto ciò che voleva. A sinistra incisione di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), a destra illustrazione di Brian Froud Inizialmente Knutson ha fatto il concept artwork per tutte le idee di Cook, ma in realtà è stato Tony DiTerlizzi che ha disegnato le illustrazioni basate sui concept di Dana che noi oggi associamo con l’ambientazione Planescape. Insieme, Knutson e DiTerlizzi, hanno creato uno stile artistico “grezzo” e “punkeggiante” per Planescape che era sconosciuto nell’industria dei giochi di ruolo ed è probabilmente lo stile di design più innovativo di sempre della TSR. Tony DiTerlizzi Così, insieme, David “Zeb” Cook, Dana Knutson e Tony DiTerlizzi hanno creato un’ambientazione strana e spaventosamente meravigliosa. Ma l’ambientazione era abbastanza strana? Non secondo Cook, che ha dichiarato che “...a causa del tempo, della pressione e della necessità che fosse giocabile non ho potuto fare tutte le cose che avrei voluto“. Ciò nonostante l’ambientazione che ha creato rimane una delle più dettagliate, strane e affascinanti di sempre. Per chi fosse interessato a maggiori dettagli su questa ambientazione consiglio il meraviglioso sito italiano planescape.it dove troverete moltissime informazioni compresa la parlata dei piani. L'ambientazione originale la trovate sulla Dungeon Masters Guild sia in versione PDF sia in versione Print on Demand. Bibliografia: Planescape Campaign Setting Shannon Appelcline, Designers & Dragons Harbs Narbs, The History of Planescape in Dungeons and Dragons Planescape.it Stormgiantgames.com Ontologicalgeek.com Wikipedia3 punti
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
io non gli conferirei nulla, non vedo il motivo per farlo (conferire qualcosa), se non diversamente ed espressamente specificato da qualche parte (esempio bere una pozione curativa).3 punti
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Capo Ventura - Topic di Servizio
2 puntiCredo di si... quanto meno, è la stessa cosa che ho capito io, quindi a meno che non ci sbagliamo tutti e due... P.S.: mercoledì pomeriggio faccio il vaccino; a mia madre, che l'ha fatto 3 settimane fà, non ha dato nessun problema, ma altre persone sono state male per 1-2 giorni (spero di no, perchè il giorno dopo devo lavorare!), quindi non posso assicurare al 100% la mia presenza la sera del 16... fatemi gli auguri!2 punti
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[TDS] La Miniera Perduta di Phandelver
Vale lo stesso per me, senza telefono nè pc sono stato azzoppato.. e dico poco. Ho dovuto prenderne uno ex novo ma mi rode perchè avevo un bellissimo Lenovo da 13'', leggero, onesto e con lo schermo touch completamente ribaltabile che diventava un PAD all'occorrenza. Ne ho preso un altro uguale Comunque ora ci sono nuovamente, scusate l'assenza2 punti
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Age of Worms [TdS-3]
2 puntiComprato nuovo PC e cellulare, domani importo mappe et similia e vi porto avanti Ancora scusate2 punti
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
Io sottolineerei che non avvelenarsi non vuol dire trovare di proprio gradimento. Chiederei una prova di cucina bella alta per renderla di sapore sopportabile (tra il 20 e il 30 a seconda della creatura e delle cose a disposizione per cucinare) e una prova di costituzione per mandare giù una cosa disgustosa (ossia dove la prima prova fallisce). Se ci riesce la manda giù se no la vomita. Inoltre farei pesare che per la maggior parte delle culture questo è un’atteggiamento che porta all’isolamento o addirittura alla sanzione. Per finire se proprio vuoi portare questa cosa ad avere dei benefici puoi fargli scoprire uno scritto antico che illustri una cerimonia magica con cui mangiando il cuore di un drago si acquisisce qualcosa (l’equivalente di un oggetto magico) e gli fai giocare una lunga ricerca per trovare le componenti necessarie, tra cui il drago da uccidere (che magari è un drago buono o un loro alleato) e alla fine lo premi.2 punti
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
Ciao! Beh, come hanno già detto gli altri non gli darei vantaggi effettivi. Se la campagna fosse incentrata sui Draghi o creature simili, magari se il Personaggio mangiasse per tutto il tempo carne di queste creature magice, l'unica cosa che mi verrebbe in mente di potergli "dare" è, che ne so, un cambio di colore della pelle o la comparsa di alcune scaglie, chiaramente inutili al fine del gioco.2 punti
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Creazione dell'ambientazione
2 puntiUn buon mix non fa mai male. In aggiunta da quanto detto da Tarkus. Non correre da una crisi mondiale all'altra, ma nemmeno "Salve avventurieri, dei ratti infestano la mia cantina, potete aiutarmi?" Nessun veto Nessuna, il mio volto l'ho pensato come americano, ma niente viete di farlo girare per il mondo o spostarlo.2 punti
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Creazione dell'ambientazione
2 puntiDirei che non ho alcuna richiesta o preferenza in merito a questi tre punti. Penso che in particolar modo il primo e il terzo dipenderanno moltissimo dai personaggi. Il secondo dipenderà dal personaggio di @Cronos89.2 punti
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Il paradosso golem
2 puntiScusa ma i golem non esistono. Non puoi spiegare in modo univoco qualcosa del genere2 punti
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[TdG] Capitolo III - Nelle Rovine della Fortezza
Poldo Tuc Salve! Concordo con Senzavolto. Lame in più fanno comodo... Finché non finiscono piantate nella schiena! Ahahahaha! Ma non preoccuparti, eh! Sono un tipo che si fida... Per natura! Benvenuto nella comitiva! Sorrido schiettamente al nuovo arrivato. Dunque... dov'eravamorimasti? Ah sì, il baule. Recuperiamo intanto le gemme. Se tutte le monete son troppo pesanti possiamo portarle via dopo... Che dici Bork? Troppo pesanti tutti quei soldi? Una volta risolta la questione monete, apro la strada verso sud, torcia e accetta in pugno.1 punto
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FRP - La Locanda dell'Elmo di Ferro
@Azog il Profanatore Ecco la descrizione Poldo Tuc halfling ladro Giovane halfling, pigro e scapestrato. Non ha mai lavorato un giorno in via sua e ne fa un vanto. Tiene i capelli ricci, castani e scarmigliati un po'troppo lunghi. I suoi occhi sono grigi e sempre sorridenti. Ha modi un po'rozzi e di certo non conosce etichetta e bon ton. Poldo vorrebbe mettere a segno il famigerato "colpo della vita" per potersi finalmente sistemare al calduccio in una casetta tutta sua... Senza dover lavorare per mantenerla, è ovvio!1 punto
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Capo Ventura - Topic di Servizio
1 puntoCioè avrai il 5G sempre con te e non rispondi nemmeno? Ma guarda tu che modi...😒😛1 punto
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Topic di Servizio Eberron
1 puntoMercoledì pomeriggio faccio il vaccino; a mia madre, che l'ha fatto 3 settimane fà, non ha dato nessun problema, ma altre persone sono state male per 1-2 giorni (spero di no, perchè il giorno dopo devo lavorare!), quindi non posso assicurare al 100% la mia presenza la sera del 16... fatemi gli auguri!1 punto
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(TdG) La Città Sacra
1 puntoBernard Beh che dire commento dopo l'inquietante incontro con Erynor Darkgate sapevamo che era solo questione di tempo prima che i nostri movimenti fossero notati. Almeno ora abbiamo scoperto l'aspetto e natura di uno dei servitori dei nostri avversari. Quello comunque è poco più che assassino vestito bene a mio avviso, qualcuno che ha preso ben volentieri in carico il ruolo di esecutore. Anche se quella voce aveva qualcosa di terribilmente familiare... Quando arriviamo all'ufficio di Kuro faccio un cenno di rispettoso saluto al docente Professor Kuro, buongiorno. Il mio nome è Bernard Tramennis, sono uno degli studenti del primo anno. Questi sono i miei compagni Dorian e Rael, di quest'ultimo forse avrà già conoscenza. Volevamo chiederle un colloquio privato in merito ad alcune faccende potenzialmente pericolose.1 punto
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TdG Curse of Strahd
1 puntoAmadeus Mentre i miei compagni si mettono in fila, mi avvicino alle guardie lasciando Grang con il gruppo. Scusate, senza volere ignorare la fila, siamo inviati dal borgomastro di Barovia e abbiamo tra le mani una questione urgente, potrebbe essere che il borgomastro voglia incontrarci prima? Se non sembrano interessati, mi rimetto in fila senza protestare ulteriormente.1 punto
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[TdG] - Blackwater Creek
1 puntoJoe Adamo Frank ha ragione. L'unica cosa sensata da fare è trovarsi a centinaia di miglia di distanza da questo posto di merda. "Muoviamoci forza. al diavolo i Carmody e il loro caxxo di torcibudella. Io non ci lascio la pelle in questo posto infestato dal diavolo" dico con il panico nella voce1 punto
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Nel magazzino dei contrabbandieri - TdS
il discorso è assolutamente sensato e giusto da un punto di vista. A mio avviso però eventuali fallimenti possono essere spiegati da alcuni fattori. Sei un reduce di guerra? Non credo che dopo 5-10 anni senza allenamento e, magari prendendo ad esempio Frank Catena, morfinomane sia più un cecchino infallibile. Aggiungici che non sta affrontando un soldato con delle armi come lui ma vede un tizio ricoperto di topi, insetti e altro (prendo l'ultimo incontro), quindi qualcosa che farebbe dubitare della propria sanità mentale anche la persona più equilibrata del mondo. Per cui secondo me, paura, sorpresa, condizioni psicofisiche non ottimali, potrebbero far sbagliare qualche colpo. Quindi non sarei per il successo automatico nello sparare in questi casi solo perchè sei un reduce di guerra. Al più, essendo un reduce, avrai un alto valore di sparare con armi da fuoco per un motivo logico. Ovviamente solo la mia idea eh, ma la discussione è effettivamente molto interessante e da spunto ad una buona conversazione 🙂1 punto
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Comunicazioni fuori campagna
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
Se non trae alcun vantaggio dal mangiare quella roba, lascia pure stare le prove. Ti sconsiglio anche di stare a inventare effetti e a bilanciarli. Se è solo colore, trattalo come tale e passaci sopra alla svelta. Se poi avrà ripercussioni "sociali", gioca su quelle. Ma lascia pure stare i dadi e i numeri 🙂1 punto
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
Grazie mille a tutti, non gli darò nessun beneficio ma anzi gli farò fare delle prove per "buttare giù" determinate cose. Comunque la campagna è malvagia.1 punto
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Comunicazioni fuori campagna
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
1 punto
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Questione per quanto riguarda la CUCINA
Concordo con @Albedo. Se vuole fare questa cosa per flavour faccia pure. Nessun effetto meccanico a meno che non vi sia un motivo evidente. Altrimenti bisognerebbe inventare un'intera meccanica dedicata a questa cosa, per di più gratuita. Non vedo la ragione 🙂 Poi, se in una situazione specifica vuoi usare questa sua abitudine come spunto per un'avventura, facendo succedere qualcosa (di brutto) come conseguenza, naturalmente è un'ottima idea. Ma è un'eccezione1 punto
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FRP - La Locanda dell'Elmo di Ferro
Il più possibole senno devo cercala nei messagi e perdo tempo a risolvere i combattimenti e altre azioni. Ti hanno portato dei pescatori.1 punto
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FRP - La Locanda dell'Elmo di Ferro
Kaspar: giovane umano di media corporatura, testa rasata su cui spicca una corta cresta di capelli castani, il volto è avvolto in una folta barba. Indossa un'armatura di cuoio, su cui spiccano dei motivi ad onda alternati bianchi e azzurri. Stesso motivo ripreso sullo scudo e nel manico del maglio che porta con sé. non ci sono immagini.1 punto
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TDS le orde dell'oscurità
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[TdG] Capitolo III - Nelle Rovine della Fortezza
Il Senzavolto Una lama in più fa sempre comodo quaggiù.1 punto
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FRP - La Locanda dell'Elmo di Ferro
Eccola qui, Azog: in fondo trovi la descrizione del mio pg https://drive.google.com/file/d/1mdcf74CimkCcKeJkWxVd2XdSztSfYww4/view?usp=drivesdk1 punto
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Il Viaggio più Lungo - TdS
1 punto! Comunque a fine "sessione" qui nelle rovine (o prima, se ci state tanto tempo) fate un bel level up!1 punto
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Phandelver - Gruppo di gioco
1 puntoPonte crollato Le sapienti mani di Flint riescono in pochi minuti a medicare la brutta ferita sulla testa dello Halfling, a steccare con un gesso di fortuna il braccio rotto di Milo e a predisporre il corpo martoriato per un trasporto sicuro, in attesa di potergli fornire cure più approfondite, o magiche. Iliukan solleva senza sforzo il leggero corpo di Milo e propone di uscire dalla caverna mentre Elanthel, accesa una torcia, interroga l'anziano cavaliere dai baffi bianchi. Sir Sildar sembra spossato, giace seduto mollemente a terra con la schiena e la testa poggiate scomodamente alla parete rocciosa del cunicolo in cui si trova con la danzatrice, circa nove metri sopra le teste di Flint e Iliukan. Fa un respiro profondo prima di rispondere: "Purtroppo non c'è molto da dire: aveva appena smesso di piovere una pioggia sottile e fastidiosa. Io e Gundren eravamo in viaggio dal mattino, avevamo dormito poco per arrivare a Phandalin il più in fretta possibile. Io cavalcavo in testa, avrei dovuto accorgermi dell'imboscata, e vorrei poter dire che è l'età che mi ha giocato un brutto tiro, ma non è vero. Ero stanco e distratto dalle prospettive che si sarebbero aperte grazie alla scoperta di Gundren." il cavaliere fa una pausa, prende una boccata d'aria viziata e riprende "Le frecce sono sbucate dal bosco, da entrambi i lati della strada, ammazzando i cavalli. Io sono rimasto incastrato con la gamba sotto al mio povero Baldo, Gundren ha battuto la testa nella caduta e l'ho visto perdere i sensi. Ho provato a raggiungere la balestra, ma era troppo tardi. I goblin ci erano addosso. Mi hanno legato e trascinato via in un sentiero nel bosco, ma ho visto che perquisivano il corpo privo di sensi di Gundren. Hanno trovato la mappa dentro alla custodia dove era riposta, e per quel poco che conosco di lingua Goblin ho capito che erano soddisfatti e che avevano ordine di consegnare il povero Gundren e la mappa a Re Grol, al Castello Cragmaw. Il resto lo sapete, mi hanno trascinato qui dentro e interrogato." Si chiude in un silenzio cupo e carico di rancore inespresso. In quella, udite dei passi provenire dalla caverna che si trova di fronte a voi, quella da cui erano scesi i primi goblin che vi hanno attaccato dentro questo complesso di cunicoli e grotte. È l'unica parte del complesso che non avete ancora esplorato. Tutti1 punto
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Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio: Parte XVIII
Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio Parte I Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio Parte II Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio Parte III Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio Parte IV Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte V e VI Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte VII Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte VIII Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte IX e X Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte XI Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte XII e III Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte XIV e XV Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte XVI Una Sandbox Fantasy nel Dettaglio - Parte XVII Parte XVIII Articolo di Robert Conley del 03 Ottobre 2010 Questo è il diciottesimo articolo di una serie che analizza nel dettaglio i 34 passi che suggerisco di compiere per creare una Campagna Fantasy in stile Sandbox. Il post di oggi coprirà una parte del seguente passo: 25. Usiamo Demografia Medievale (purtroppo questo strumento non esiste più in lingua originale, ma possiamo consultarne l'ottima traduzione a cura di Tiziano Furlano, l'utente @Subumloc, Demografia Medievale Facile parte I e parte II, qui sul forum, NdT) per farci un'idea di quanti negozi ci siano in città. Dai passaggi precedenti sappiamo che Mikva ha una popolazione di 800 abitanti. Dando un'occhiata a Demografia Medievale Facile vediamo che i sarti hanno un valore di 250. Dividendo 800 per 250 otteniamo 3 e spiccioli. Quindi sappiamo che ci sono almeno tre Sarti che vivono a Mikva. Sebbene Demografia Medievale di S. John Ross sia una articolo fantastico, la lista di professioni è incompleta. Possiedo una copia di Life in the Medieval City (Vita nella Città Medievale, NdT) di Joseph e Francis Geis a ho trovato la lista che S. John Ross ha usato come base di partenza. In questo volume, gli autori ammettono che, anche se tratta dalla Paris Tax Roll (Registro delle tasse di Parigi, NdT) del 1292, la lista è stata abbreviata e parafrasata. Quindi ho provato a fare una ricerca, e ovviamente la Paris Tax Roll del 1292 si può trovare in originale su internet. Grazie alla SCA (Society for Creative Anachronism, Società dell'anacronismo creativo, un'associazione che si occupa di rievocazione medievale e studio della vita nel medioevo, NdT) e Colm Dubh. Sono consapevole che consultare una lista reale dei mestieri medievali sarebbe una cosa da pazzi. Una combinazione di scarsità di registri, la tendenza a proteggere le professioni anche strettamente legate dalla concorrenza, e il fatto che nella vita reale è tutto molto più complesso, significa che avremmo una sconcertante varietà di professioni distinte. Questo è uno di quei casi in cui un arbitro di gioco deve applicare un pò di discernimento editoriale per tirare fuori dal mondo reale qualcosa di giocabile. Sono un grande fan di Harn e della sua lista di prezzi. Credo che il modo in cui sono organizzate le gilde di quell'ambientazione sia al giusto livello di dettaglio per un realismo giocabile. Così, ispirato da Harn, mi sono creato una lista simile di gilde e professioni. Poi ho esaminato il Registro delle Tasse di Parigi e ho organizzato tutti i mestieri dividendoli tra le varie gilde/professioni che ho creato. Potete trovare il risultato qui sotto forma di foglio excel. Ho aggiunto anche un piccolo generatore. È sufficiente cambiare la cella vicino a Popolazione e il numero calcolato cambierà per ogni gilda. Ho anche scritto un articolo descrivendo per sommi capi la mia ricerca con i numeri ricalcolati. Potete scaricarlo qui. Tenete conto che questa è una prima bozza, quindi è un pò striminzita quanto a spiegazioni. Ho intenzione di raccogliere tutti questi articoli "Come Creare una Sandbox Fantasy" in un libro che pubblicherò. Questa è una parte di uno dei capitoli che ho intenzione di includere. Il concetto di base è che si divide il valore di ciascuna professione sul totale della popolazione. Se si ottiene un 1 o un numero maggiore, questo è il numero di professionisti presenti. Se si ottiene un numero minore di 1, questo rappresenta la percentuale di probabilità che quella professione esista nell'insediamento. Ebbene, ho inserito la popolazione di Mikva, 800 persone. Ecco quello che ho ottenuto. 1 artista 3 panettieri 4 carpentieri 1 candelaio 3 maniscalco di precisione 1 pescatore 1 erborista 2 battiloro 5 braccianti 10 lavoratori di pelle 1 legale 3 muratori 3 mercanti 1 fabbro ferraio 2 mugnaio 2 stallieri 2 cerusici 1 religioso 1 marinaio 2 studiosi 5 servitori 8 sarti 6 taverne 1 armaiolo 6 tessitori Ci sono circa 75 negozi nella città castello di Mikva. Ora, la chiave per creare un'Ambientazione Sandbox è il livello di dettaglio. Che è il motivo per cui nel prossimo passo andremo a scegliere da 6 a 12 tra i negozi più interessanti e lasceremo gli altri come voci brevi da essere usate in campagne successive. Questo è quanto per la parte XVIII. A presto per la Parte XIX dove scenderemo nel dettaglio dei negozi di Mikva. Link all'articolo originale: https://batintheattic.blogspot.com/2010/10/fantasy-sandbox-in-detail-part-xviii.html1 punto
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[TdG] Capitolo III - Nelle Rovine della Fortezza
Gli avventurieri si preparano al peggio, sentendo i rumori di passi avvicinarsi nel corridoio. Dopo un paio di secondi, emerge un uomo che regge una torcia. Nella sorpresa generale, non sembra essere aggressivo o voler del mal agli avventurieri. L'umo di una quarantina d'anni ha i capelli scompigliati e indossa un'armatura di cuoio. Un fodero è appeso alla cintura dell'umo che porta pure uno zaino. A quanto pare, questo tizio è un avventuriere anche lui...1 punto
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Nel magazzino dei contrabbandieri - TdS
Vi rendo partecipi delle mie elucubrazioni ed esperienze. Negli ultimi post io rilevo un classico problema dei gdr. Sia chiaro che non mi sto lamentando dei tiri -sono le regole-, ma sono anni che mi scontro con il problema sia come master che giocatore. Vale a dire il tasso di riuscita delle azioni che in alcuni sistemi, in primis i normali d100, sono ridicoli se non si superpompano le abilità. Non dà molto gusto ne ha molto senso che soldati e guerrieri veterani non riescano -ripetutamente- a colpire nulla. Stiamo parlando di abilità in cui, in teoria, se non eccellono comunque dovrebbero essere abili e capaci. L'assoluta casualità dei tiri di questi sistemi a mio parere va a detrimento non solo del divertimento, ma anche del realismo. è una cosa che non mi è mai andata giù e che considero un difetto di design. E se la situazione in qualche modo può essere gestita nella partite cartacee dove il ritmo è veloce, nei pbf diventa un macigno. La soluzione che sto sperimentando nelle ultime partite pbf che dirigo è quella di considerare i tiri di un personaggio considerato abile in un campo come successi automatici, a meno che l'azione non preveda malus rilevanti (in questo caso seguo la meccanica classica). Eseguo comunque i tiri per rilevare il livello di successo o eventuali fallimenti critici, che applico. Una soluzione semplice che migliora notevolente il flusso di gioco senza eliminare il fattore dell'imprevedibilità. Per la partita attuale non pretendo che Blues cambi il sistema per adattarsi ai miei desiderata, volevo solo rendervi partecipi della consapevolezza derivata da anni di masteraggio e gioco di ruolo.1 punto
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[TdG] - Blackwater Creek
1 puntoFrank "Tommy-gun" Catena "Infatti", il Drugo conviene con Sean, "al diavolo la missione!" "Date un'occhiata a quella dannata macchina, quel macinino deve partire! Io e Lulu vi copriamo. E state lontani dalla luce!" Cerca con lo sguardo un posto che possa offrirgli un minimo di copertura e una visuale sulla stamberga dei Carmody. Con il casino che hanno fatto si aspetta una reazione dei fratelli da un momento all'altro e non vuole essere preso impreparato.1 punto
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Annunciati I Nuovi Piani della WotC per la Localizzazione di D&D
Concordo sull'inutilità della traduzione reboot. Forse non è il luogo giusto questa chat, ma volevo esprimere qualche disagio. Sono un po' perplesso circa la piega del politically correct che ha invaso anche D&D. Spiego. Gli allineamenti, per quanto grossolani e schematici, forniscono un'idea e un indice sintetico per poter inquadrare il personaggio in modo rapido. Ideali, legami, difetti e quant'altro,per quanto utili, appesantiscono la definizione del personaggio limitandolo a quella chiave interpretativa dalla quale comunque devi estrarre una allineamento di massima. quindi doppio lavoro per il DM e meno gradi di libertà. Siamo inoltre reduci dall'ondata del "Black lives matter". Concordo pienamente e risolutamente nella sostanza della protesta, tuttavia non vedo cosa c'entri con le razze in D&D che hanno una funzione di archetipo, di orientamento culturale generale e di omaggio alla tradizione fantasy dove l'orco, pur con eccezioni, è un tipo poco raccomandabile . Poi certamente possono esistono Drow buoni (Drizzt per esempio); paladini di Torm orchi o mezz'orchi; goblin intelligenti e caritatevoli, così come degli Aasimar malvagi, ma cedere al politicamente corretto non mi pare una grande conquista. Anzi. Inoltre non vedo come la diluizione di razze in etnie abbia a che fare con il colore dell'epidermide nel mondo reale, fatto assolutamente ininfluente nel distinguere un uomo da un altro. Gli elfi sono di base altezzosi e un poco razzisti, i nani pure a modo loro, gli halfling sono gelosi della loro tranquillità, mentre gli umani per varietà e relazioni tendono a essere cosmopoliti. Mi sembrava che in Waterdeep Dragon Heist vi fosse un ottimo compromesso tra ossequio alla tradizione e necessità di innovazione culturale. Sono un poco perplesso ora con le nuove pubblicazioni in inglese: Tasha e Van Richten (dove neppure i vampiri sono definiti malvagi).1 punto
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Cyberpunk Red: Nuovo Materiale Gratuito
Buone nuove per tutti gli appassionati di Cyberpunk Red, il noto gioco di ruolo Steampunk scritto da Mike Pondsmith, edito da Talsorian Games e localizzato in Italia da Need Games nel 2020. Ad inizio anno un nostro utente ha aperto questo interessate topic, da cui è nata una bella discussione che vi invito a recuperare, perché proprio negli ultimi giorni la Need Games ha messo a disposizione del nuovissimo materiale in formato Digitale in Download GRATUITO, direttamente scaricabile a questo LINK dal loro sito senza bisogno di registrazione! RED CHROME CARGO: Un nuovo Screamsheet per muovere i primi passi da Edgerunner! Basta una semplice notizia a dare vita ad un’avventura sul filo del rasoio per le strade di Night City! UN FERRO VECCHIO NON DELUDE MAI: una dettagliata guida per convertire le armi di Cyberpunk 2020 a Cyberpunk RED, il tutto compressato in 3 Pagine di PDF facili da apprendere! CPRED – CYBERCHAIR: La Rocklin Augmentics presenta la sua nuova linea di Cyberchair, completa di accessori, per fornire nuove opzioni di mobilità. Un piccolo PDF di sole 3 Pagine che però stuzzica la fantasia! Fonte: https://www.needgames.it/articoli/cyberpunk-red/freestuff-nuovi-contenuti-gratuiti-per-cyberpunk-red/1 punto
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Le Prime Foto dal Set del Film di D&D
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Comunicazioni fuori campagna
1 puntoEcco il Beholder e Ihan. @Octopus83 Non son riuscito a trovare un'immagine dove ci siete tutti quanti, mi scuso con gli altri avventurieri.1 punto
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Capitolo 4. Verso Bögenhafen
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Annunciati I Nuovi Piani della WotC per la Localizzazione di D&D
Sono molto dubbioso sulla decisione di ritradurre daccapo. Intanto rallenterà necessariamente le traduzioni di roba nuova che aspettiamo da un pezzo compresa roba già pronta (tipo volo). Secondariamente non è peregrino il dubbio espresso sul cambiamento di termini. Cheppalle.1 punto
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Annunciati I Nuovi Piani della WotC per la Localizzazione di D&D
É quella la mia paura più grande,D&D può essere tradotto in molti modi, vedasi la differenza tra la traduzione asmodee e quella editori folli. Spero non ci siano problemi di copyright sulla traduzione delle terminologie importanti.1 punto
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Annunciati I Nuovi Piani della WotC per la Localizzazione di D&D
Bhe non so come andrà a finire ma sono felice della notizia se i prodotti vengono localizzati con maggiore velocità. Spero solo che non vadano a cambiare radicalmente alcune terminologie importanti rendendo "antiquati" i manuali editi dalla povera asmodee.1 punto
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Capitolo 4. Verso Bögenhafen
1 puntoKönigstag 30 Jahrdrung 2512 i.c. - Sera [pioggia incessante - metà primavera] Maus, Dieter e Gruttag salirono sulla barca: intorno tutto era silenzio e solo il rumore della pioggia copriva il suono del fiume. Lentamente i tre si avvicinarono alla porta della cabina e la aprirono: all'interno nella poca luce videro Josef seduto e accasciato sul tavolo. Fatto un passo nella stanza il piede del farabutto urtò una bottiglia di vino che rotolava a terra e Josef con un sussulto farfugliò "lascia stare il mio vino" per poi riaccasciarsi sul tavolo1 punto
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Progetta Le Tue Avventure #2: I Primi Passi
Progetta Le Tue Avventure #1: Tutto é Storia Continuiamo a dissertare della creazione di avventure e campagne personalizzate. Ma stavolta entiamo nel pratico: vediamo passo per passo come si può procedere. Non è un obbligo, ma è un consiglio. Fidatevi: è un buon consiglio. Nel precedente articolo di questa serie ho parlato di come una campagna, un’avventura e una singola sfida siano assimilabili a delle storie. E ho anche spiegato bene l’accezione in cui uso questi termini, per evitare ambiguità. (Quindi rileggetelo se avete dubbi.) Pronti a passare dalle parole ai fatti? Passo 1: obiettivo Una delle domande più comuni che si pone un giovane Diemme che inizia a progettare le sue avventure è: da dove comincio? Naturalmente la risposta più corretta è: da qualsiasi cosa ti ispiri / colpisca la tua immaginazione, bla bla bla. Il problema è che questa risposta spesso non è molto di aiuto all’atto pratico, quando ci si siede davanti al foglio bianco. Quindi mi concederò di dare una risposta diversa, che è: comincia dall’obiettivo. Cos’è un obiettivo Abbiamo visto che tutte le storie si basano su un obiettivo che i protagonisti sono motivati a raggiungere. Chiediti quale scopo dovranno raggiungere i PG per compiere con successo la tua avventura. Su questo punto è bene fare chiarezza: un obiettivo deve essere qualcosa di concreto con una chiara condizione di raggiungimento (win condition, direbbero gli anglofoni) e chiare condizioni di fallimento. Cioè, deve essere possibile definire in modo oggettivo, chiaro sia al Diemme che ai giocatori, quando l’obiettivo è raggiunto, quando è fallito, e quando è ancora contendibile. “Esplorare il tale dungeon” non è un obiettivo (a meno che i PG non siano cartografi che hanno come incarico proprio tracciare la mappa del dungeon). Nella gran parte dei casi i PG avranno una ragione precisa per entrare nel dungeon, ed è quello l’obiettivo dell’avventura: salvare il principe rapito, ritrovare l’idolo rubato, uccidere il mostro che terrorizza la città… cose del genere. Il dungeon è solo lo scenario. Fare bottino è un obiettivo? E se l’obiettivo dei PG fosse semplicemente fare bottino, come si usava ai vecchi tempi? È un obiettivo valido? Il mio parere in materia è: sì e no. Il loro desiderio di arricchirsi va bene per motivarli (vedi sotto), ma “arricchirsi” è troppo generico come obiettivo di un’avventura: quando può dirsi veramente raggiunto? Non è chiaro. In questi casi il mio consiglio è: associa al dungeon un tesoro specifico, come “la leggendaria spada tal dei tali” o “la camera di sepoltura del faraone Tizio colma di ricchezze”. L’obiettivo dell’avventura sarà impadronirsi di quel tesoro. Vale davvero per ogni avventura? Fin qui abbiamo parlato di dungeon ma naturalmente il discorso vale per avventure in qualsiasi scenario: che si tratti di scoprire un assassino o incastrare un pezzo grosso, portare in salvo una carovana o fermare un rituale malefico, c’è sempre un obiettivo, uno scopo che i PG vogliono raggiungere; una volta che l’avranno raggiunto sentiranno di poter dire “missione compiuta!”, mentre se non lo raggiungeranno avranno la sensazione di aver fallito. Passo 2: motivazione Una volta che hai definito l’obiettivo, la domanda che dovresti porti è: perché i PG dovrebbero volerlo raggiungere? Si tratta cioè di definire la motivazione che li spingerà a intraprendere l’avventura. Spero che la distinzione sia chiara: l’obiettivo è lo scopo pratico che hanno in quel caso specifico; alla fine dell’avventura sarà oggettivamente chiaro a tutti se è raggiunto o no. La motivazione è il perché lo si vuole raggiungere, ed è qualcosa che può permanere anche dopo. Per esempio: i PG odiano una certa organizzazione e vogliono ostacolarla (= motivazione), per questo accettano di intercettare e rubare un suo carico di rifornimenti (= obiettivo). Trascurare l’aspetto della motivazione è un errore comune che può portare ad avventure fiacche, in cui i giocatori si sentono “trascinati” e poco coinvolti, oppure addirittura a vedere i PG che non si interessano alla quest e la ignorano del tutto. Se hai l’impressione che non ci sia una motivazione convincente per la tua avventura, forse è il segno che devi cambiare strada e pensare a un’avventura diversa, anziché sprecarci tempo. Avere una visione chiara di quali sono gli elementi motivanti per un gruppo di PG è essenziale per curare questo aspetto. Se è un gruppo con cui gioca da tempo, il Diemme probabilmente ce l’avrà. Nel caso di gruppi nuovi è consigliabile discuterne apertamente con i giocatori prima ancora di progettare l’avventura. O, altrimenti, presentare in anticipo l’obiettivo dell’avventura e chiedere ai giocatori di creare personaggi adeguatamente motivati a raggiungerlo. Su questo forse varrà la pena scrivere un articolo intero, in futuro (ehi, ne ho scritti addirittura due!). Passo 3: conflitto Bene, abbiamo l’obiettivo e dei protagonisti motivati a raggiungerlo. Cosa ci manca per avere una buona avventura? Come abbiamo visto, se la pensiamo come storia, l’elemento mancante è il conflitto. In altre parole, la risposta alla domanda: cosa impedisce ai protagonisti di raggiungere l’obiettivo in un attimo e senza sforzo? Bisogna prevedere uno o più elementi che si frappongono tra i PG e l’obiettivo. Anche se alcuni possono essere “passivi” (il viaggio in un terreno insidioso, pericoli naturali eccetera) in genere la progettazione viene meglio se c’è una controparte attiva del conflitto, cioè qualcuno che ha un obiettivo opposto o contrastante. Se l’obiettivo dei PG è liberare il principe, ci sarà qualcuno che non vuole che sia liberato. Se è sventare un rituale, ci sarà qualcuno che vuole che quel rituale sia compiuto. Se è recuperare il tesoro sepolto con il faraone… beh, non è assurdo affermare che la controparte sarà chi ha costruito la tomba, che l’avrà progettata proprio per neutralizzare possibili intrusi. Passo 4: dettagli Una volta che abbiamo questi tre elementi fondamentali si può pensare a tutto il resto, cioè a tutti i dettagli che concorrono a “dare vita” all’avventura. Aggancio Ci vorrà un buon “aggancio” di partenza, cioè una scena in cui ai PG viene presentata la situazione con l’obiettivo da raggiungere. In gergo spesso lo si chiama adventure hook. È interessante notare che, quando si cercano in rete o sui manuali delle idee per delle avventure, molto di frequente ci si imbatte in una lista di agganci: “nel villaggio ogni notte scompare un bambino”, “qualcuno lascia un diario in camera dei PG e si dilegua”, eccetera. Non che non siano carini, e possono essere fonti di ispirazione. Ma sono poco utili se ci si dimentica che i tre elementi essenziali di un’avventura sono altri. Incontri Ci vorrà, ovviamente, una serie di incontri con grado di sfida adeguato, adatti allo scenario e/o al conflitto considerati. Su questo aspetto non mi dilungo, visto che i manuali delle varie edizioni sono abbastanza dettagliati a riguardo. Conclusione Ci vorrà poi un bel finale. A questo riguardo è bene dire due cose. Primo, la conclusione deve dipendere da come i PG hanno svolto l’avventura, quindi non può essere determinata a priori. Secondo, questo non esime il Diemme dal progettare questa parte. Sembra una contraddizione ma in realtà è utile farsi un’idea, sin dall’inizio, di cosa accadrebbe nel miglior caso possibile (se i PG facessero tutto alla perfezione), nel peggiore (se non raggiungessero affatto l’obiettivo) e in qualche caso intermedio, se applicabile. E le sfide? E le campagne? Fin qui ho parlato come se si progettasse un’avventura. Ma la progettazione di una sfida o di una campagna non è molto diversa, anche se è su diversa scala. Anche una singola sfida ha un suo piccolo obiettivo (entrare in una certa stanza, ottenere una certa cosa da un PNG…) da cui conviene partire nel progettarla. La motivazione può essere la stessa dell’intera avventura, se la sfida è uno dei passi necessari a risolverla; ma non è detto che sia così, e se non è questo il caso andrà pensata. E ovviamente ci vuole un ostacolo o un conflitto che faccia sì che raggiungere l’obiettivo non sia così immediato. Analogamente, una campagna sarà caratterizzata (spesso) da un suo obiettivo finale, che i PG devono essere motivati a raggiungere, e da qualcosa che si oppone a questo loro desiderio. “Ma a me piace il sandbox…” Lo so, lo so… l’ho sentito dire spesso. Nel prossimo articolo prometto che parlerò di scatole di sabbia e linee ferroviarie, e di come quello che ho detto non è in contraddizione con nessuno dei due approcci (e di come nessuno dei due approcci funzioni davvero bene senza un po’ dell’altro. Per approfondire… Se sapete l’inglese, può essere ottimo questo post di The Angry GM (uscito il 24 aprile 2020): https://theangrygm.com/angrys-impossible-adventure-checklist/ e tutti gli altri della stessa serie. Link all'articolo originale: https://dietroschermo.wordpress.com/2020/04/18/i-primi-passi-progetta-le-tue-avventure-episodio-2/1 punto
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[TdG] - Blackwater Creek
1 puntoSean Meyers Mi sto ancora agitando sul posto, per togliermi di dosso quelle schifezze. Davvero, non ho fatto in tempo ad avvertire Joe che questi topi e questi insetti si separano dal cadavere ambulante e ci assalgono... coincidenze? Tra calci e spari e molotov esplose troppo vicino pare che il peggio sia passato. "Aaaaaaaaaahhhh dannazionee!" mi passo nevroticamente le mani tra i capelli, tra i vestiti e in ogni angolo dove quelle bestiacce potrebbero essere rimaste "Assurdo, assurdo! Se lo raccontassimo non ci crederebbe nessuno, porco diavolo! Se questa non è follia, cos'é? Aahhh, insetti di m•••a! Andiamo da questi Carmody alla svelta, e speriamo che non siano dei mostri pure loro!" Se fossero mostri a poco servirebbe la mia abilità oratoria. Quindi visibilmente stressato vado a riprendere la valigetta che avevo lasciato all'ingresso della rimessa, ben attento che non ci siano altre sorprese in agguato. Non mi importa più niente della missione! Nota per tutti1 punto
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[TdG] - Blackwater Creek
1 puntoJoe Adamo Atterrata la creatura mi volto verso Lulu "Tesoro se fai sesso come spari ti prego prendimi in considerazione nei momenti di solitudine" dico ricaricando l'arma che ho in mano. "Cosa caxxo sta succedendo qui? Avete visto quegli animali, sembravano...senzienti." Poi guardandosi attorno "Se i Carmody sono in casa, avranno sentito gli spari...sempre che uno di loro non fosse questo essere" concludo calciando via parti del cranio dell'essere1 punto
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Drow non drow. Enorme cambio di lore wotc
Ratbag il Codardo, pur non essendo canon, è un esempio di "orco potenzialmente giocabile" in LOTR. Quello che manca in brutalità rispetto agli altri orchi lo compensa in astuzia e inganno, e aiuta perfino il protagonista (palesemente LB) pur di arrivare al suo scopo (scalare la gerarchia e diventare un Capoguerra). Ratbag è malvagio, diversamente malvagio dallo stereotipo orchesco di LOTR, più tridimentsionale. Sembra un PG. Ma resta pur sempre malvagio. Il problema è che nessuno oserebbe fare retcon in Arda: perfino la saga Middle-Earth (a cui Ratbag appartiene, non a caso) non è canon e ha subito attacchi dai puristi - pur essendo soggettivamente un validissimo prodotto. Ciò non vale con Faerun. O Eberron. O Greyhawke, Mystara, Ravenloft. Ogni edizione cambia più o meno drasticamente la visione delle razze, la 5e non ha fatto eccezione. E' normale. Secondo me il vero problema è che siamo noi che che stiamo invecchiando male. "SI STAVA MEGLIO CON LA 3.5, dove i drow erano malvagi e gli aasimar erano buoni" è un po' fuori luogo oggi, in un mondo dove tutto diventa meno bianco/nero e più arcobaleno. Che ci siano party pieni di personaggi stravaganti è normale, perché gli avventurieri per definizione sono personaggi eccezionali. Poi la WotC fa 75% degli utili della Hasbro, quindi forse forse le scelte di marketing le dovresti lasciare a loro. La Wizard lo ha fatto per aderire al politically correct/macinare soldi oppure perché è un cambiamento giusto? Magari entrambe le cose. E nulla ci vieta di dire "Tasha non verrà usato" o "Drow, duergar e beholder restano malvagi" in sessione zero. Io lo farò. Avere opzioni non gradite non implica che la lore di d&d è rovinata e tutto è perduto; sono abbastanza sicuro che si potranno trovare mucchi di roba vecchio stile, in un gioco il cui vero motore è la nostalgia malcelata di AD&D. Il mercato è saturo di roba trita e ritrita, una ventata di novità controcorrente resta comunque insignificante rispetto alla mole di lore già presente. Possiamo facilmente ignorarla, se non ci piace. E comunque se la WotC vuole fare una campagna con beholder buoni e a te non piace, mica la devi comprare per forza. Vai su DMsGuild e ne trovi a centinaia, che costano pure di meno dei manuali ufficiali. Anzi, ti consiglio di cercare proprio Pippo, che se non sbaglio ha pubblicato qualcosa lì in passato... In conclusione: non ci stanno togliendo via niente. Ci stanno solo dando di più, ma a qualcuno può non piacere. In tal caso un "No, grazie" espresso con gentilezza dovrebbe continuare a farvi dormire sonni tranquilli.1 punto
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Drow non drow. Enorme cambio di lore wotc
A chi dice che i cambiamenti influenzeranno il giusto, io dico di no. Perchè tutto il materiale ufficiale da Tasha compreso in poi toccherà moduli e regole ufficiali al punto tale che c'è da aspettarsi una 6a edizione di D&D compressa nel politicamente corretto. Inciderà sui supplementi ufficiali e quindi anche sui moduli campagna e avventura ed ecco perchè a meno di non giocare solo homebrew avrà effetto su molte campagne a meno che non si voglia metter molta mano ai plot, ma ci vuole tanto tempo e non tutti i DM ne hanno voglia/tempo. Non è neanche tanto colpa della WOTC, hanno pressioni spaventose dei media, di tutto quello che li circonda perchè si allineino al politicamente corretto. Vedrete che non mi meraviglierei se provassero a usare D&D per insegnare esattamente come fanno con i film americani per il popolo americano (avete presente Topolin Star Wars? ecco ci siamo capiti) Io non ho informazioni o soffiate, ma è come se ne percepissi il sentore quando gioco con gli americani online (e avrò fatto 20 partite in 3 mesi or roba del genere, con tutti americani al tavolo) D&D è un gioco AMERICANO in primis per gli americani quindi qualcosa succederà. E' già successo con TASHA con i riferimenti espliciti alla omosessualità (vedi immagine dei collegi di magia mi pare). Ora a me dell'omosessualità , genere, colore della pelle, non me ne frega nulla, per me i giocatori possono essere alieni verdi che amano accoppiarsi con le piante, non me ne può fregare di meno. Il fatto è che gli americani hanno un nervo scoperto per tutto quello che riguarda il razzismo e il politicamente corretto e sta influendo sulle loro produzioni e lo farà sempre di più. Io non ne sentivo il bisogno, così come non sentivo il bisogno del comandante della Star Destroyer LGBT coi capelli viola in Topolin Star Wars. Come loro americani non hanno nulla da ridire a film che contengono un messaggio educativo, lo stesso faranno per i giochi, incluso D&D. che sia giusto o sbagliato non so. Io lo trovo abbastanza idiota, frutto anche di mancanza di cultura alla base. Se hai studiato a fondo, non hai bisogno di un film o un gioco che contiene il messaggio educativo. Detto questo lunga a vita a D&D...0 punti
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