L'anziana signora, con un sorriso, fa un cenno del capo un po' enigmatico a Aurelion, rispondendogli: Siamo tutti qui per questo no? Poi, rivolgendosi a tutti voi, risponde ad Artemis: Certo, sarai il benvenuto! Tutti voi lo sarete, a raccontare delle imprese che compirete nelle piagate terre che ci circondano. Il nostro mondo ha bisogno di eroi, eroi come voi.
L'istante successivo, Maya comincia ad allontanarsi, faticando a superare le persone assiepate sugli spalti. Non ha fatto però che pochi passi che l'anziana signora la richiama a mezza voce: Sta per iniziare, mia cara!
Ed in effetti, sulla folla scende un improvviso silenzio, mentre un uomo in una pesante armatura sale sul palco, il sacro simbolo di Iomedae bene in vista sul manto e sul pettorale.
Hulrun, una volta raggiunto il centro della piazza, comincia il discorso: Uomini e donne di tutte le etnie, elfi, nani e perfino orchi. Tutti voi, tutti noi, siamo qui riuniti oggi in una doppia occasione. La regina Galfrey ci chiede di prendere ancora una volta le armi e partire per una nuova crociata.
Breve pausa ad effetto, mentre lascia passare il suo sguardo sulla folla. Dietro di lui, maestosa e imponente, si staglia la torre dell'Aquilone, luogo dove è conservata la Wardstone. Illuminata dalla luce del sole di mezzogiorno, è una visione rassicurante e imponente da quasi ogni punto della città, ma dalla piazza in cui vi trovate ancora di più.
Io dico che la città di Kenabres sarà in prima linea! Guardateci! Guardatevi! Questa città ha dato i natali ad alcuni dei crociati più illustri, e da qui partiranno coloro che vinceranno questa guerra contro le forze del male!
Acclamazioni dalla folla, che lo interrompono brevemente prima che continui:
Oggi ricordiamo la grande vittoria di vent’anni fa, ma sappiamo tutti che giorni bui devono venire. Ma dopo questi, una nuova vittoria verrà! Una vittoria che cancellerà per sempre questa maledetta piaga! SIETE CON ME?
Un urlo si leva, mentre un plotone di soldati alla base del palco batte le spade sugli scudi per accompagnare il popolo.
Quando la situazione sembra calmarsi, Hulrun ricomincia: Ora, che la campana dell’Aquilone risuoni, per celebrare la vittoria del nostro difensore sul più terribile dei demoni e per prepararli all’arrivo delle forze del bene e della luce!
Tutti, in silenzio, alzate gli occhi verso la torre che sovrasta la città attendendo il rintocco che da vent’anni risuona in questo giorno per ricordare la famosa battaglia.
Gli occhi dell’intera piazza sono rivolti verso un unico punto.
E quel punto all’improvviso esplode.
Lampi di luce colorata illuminano il cielo con riflessi mai visti, pochi istanti dopo il boato fragoroso dell’esplosione vi raggiunge.
Urla di panico cominciano a levarsi fra la folla
La Wardstone! Siamo perduti! Siamo attaccati!!!
All’improvviso, una enorme figura del colore del fuoco, avvolta in grandi ali nere, compare a pochi passi da Hulrun.
Il Re della Tempesta! Fuggite!
Un istante dopo, una lingua di fiamma saetta orizzontalmente e nello stupore dell’intera piazza, la testa del prode inquisitore e governatore di Kenabres rotola al suolo.
Scoppia il caos, e vi rendete conto improvvisamente che l’anziana signora davanti a voi si è alzata in piedi, per poi spiccare un balzo ed alzarsi in volo. Ed è in volo che muta forma, allungandosi in una forma sinuosa e dalle scaglie argentate:
Terendel! Terendel è qui!
La battaglia infuria immediata, fra i difensori di Kenabres e le schiere dell’abisso. Terendel si scaglia contro il terribile demone, che risponde alzandosi in volo e ingaggiando un combattimento aereo tanto terribile quanto affascinante. Rimarreste incantati a guardare, se intorno a voi non comparisse improvvisamente una schiera di creature demoniache.
A tutti
Iniziativa