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Capitolo II: Ad Ignotum


Bellerofonte

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Randal

..eh.. si.. a braccia ben larghe imito dei movimenti circolari in maniera plateale ..e poi il Baffone? Lo lascio da solo? 
No no no no no 
continuo a gesticolare ma questa volta solo con il dito destro indice alzato che si muove ritmicamente e la testa che lo segue ogni tre per due ..sarà pure il cuoco più bravo che io conosca ma se non ha nessuno al quale lanciare i pia.. ehhmm.. condividere gli spazi e tempi della sua cucina.
Mi rendo conto che una del tuo lignaggio non conosca appieno le gioie e i dolori della cucina.. anzi, più i dolori.. comunque fidati quando ti dico che sarebbe peggio per tutta Capo ventura avere solo lui al ristorante.
Moooolto meglio che ci sia anche quell'angelo di Miranda

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Cita

Giorno -333, ore 8.50

Loggia di Capo Ventura

Si dice che la mattina abbia l'oro in bocca, eppure voi vi siete svegliati con nient'altro che amaro. Vi chiedete se anche i vostri predecessori, a partire da Re Aelumon, e poi Kilian Fuinur, Edward Blake, Sir Irving, Feradora e perfino Morris Burglar avessero avuto partenze travagliate come questa. Il capitano della Maestrale Quarta di sicuro, su questo siamo tutti d'accordo. Ma gli altri? Ogni spedizione annovera un traditore o tutte le sfighe capitano a voi?

Già verso le otto e mezza vedete Pionieri correre per le scale della Loggia capitanati dalla famiglia Uriel, ripresasi dal brutto colpo inflittogli da Kaleb, Vuldo e Nero il giorno precedente e rimessasi al servizio della Loggia dalle prime luci dell'alba. Nel cortile interno alle mura della Loggia. Kilash, agitando le mani, tenta di orchestrare la pace nella rissa causata da una serie di improbabili avventurieri che hanno iniziato a darsele di santa ragione per motivi più che futili. Vi aggregate al flusso di persone giù per le scale, e quando riuscite a conquistarvi un posto tra la calca di Pionieri, avete l'impressione di assistere ad un combattimento tra galli, di quelli che si svolgono al porto di venerdì sera; i Pionieri incitano e fanno scommesse, alcuni hanno tirato fuori fiaschette, e quando uno di loro finisce lanciato contro la folla, questa lo respinge dentro il ring umano. Kilash, impotente, prova ad usare invano la diplomazia; ahimè il ragazzo è l'esatto di suo fratello quando si tratta di parlare con le persone, timido ed impacciato, ascoltato da nessuno.

Ma quello che vi attira è la qualità dello spettacolo che vi si para davanti; un nano, anzi, una nana dai fulgidi capelli rossicci raccolti in una elegante treccia, impugna un grosso martello con entrambe le mani e lo sta menando contro un uomo di latta alto almeno il doppio di lei. Il costrutto le dà un pugno così forte da farle fare sei metri in volo da parte a parte del cerchio, e questa, sputando sangue, si rialza e inizia a correre in preda alla furia verso l'armatura semovente; ad ogni passo, notate la sua stazza che per magia s'ingrandisce sempre più, fino a diventare grossa quanto un bugbear adulto - ora è pari all'uomo di latta, con cui inizia una prova di forza spingendolo indietro. Nel frattempo un uomo dai tratti del nord ce l'ha inspiegabilmente con un grosso falco pellegrino - il più grande che abbiate mai visto, se ne avete mai visto uno. Arco in mano, le sue frecce cadono tutte a vuoto oltre le mura, mentre l'uccello si destreggia in aria con relativa facilità. Una delle frecce finisce su tre persone messe in fila, una accanto all'altra: i due sui lati sono guardie di Capo Ventura, ve ne accorgete dagli emblemi sulle armature. Quello in mezzo è invece un omone grosso e dai capelli e dalla barba biondissimi, che però è ammanettato e legato a entrambe le guardie; quando la freccia parte nella loro direzione, dà uno strattone alla guardia di destra e le ruba lo scudo, salvando la pellaccia a quello sulla sua sinistra. Una ragazzetta ed un uomo di mezza età si nascondono invece dietro la sottana di un elfo, fierissimo nella postura e con un bastone visibilmente di natura arcana al suo seguito.
Sigbjorn si butta a capofitto nella mischia quando il falco pellegrino gli plana a qualche centimetro dalla sua testa, rincorrendolo con un'improbabile ascia, mentre Len, prevedibilmente, incassa monete dalle scommesse di tutti.

Ah, la Loggia. Non ci si annoia mai.

Modificato da Bellerofonte
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Sandrine Alamaire

Mi passo momentaneamente la mano sul viso, un accenno di disperata rassegnazione nell'espressione. 

"I nostri meravigliosi mercenari...", sospiro. 

"Dunque, vediamo...

La Nana è Jocelyn, l'uomo di latta è il costrutto di Bolg... dentro cui dovrebbe esserci Bolg stesso. 

Ľarciere è... Lupo Bianco? Il falco è Verdun, in forma animale? O forse il suo famiglio... e Verdun è l'uomo di mezza età? Avrebbe senso. 

Il prigioniero è Asvig, direi. La ragazza impaurita parrebbe Ventura.

Il mago elfo è sicuramente Tiberius.

Razza di stolti".

Mi schiarisco la voce e mi faccio avanti, poi, quasi urlando, ma comunque con il più naturale degli atteggiamenti, mi rivolgo alla folla berciante e, soprattutto, ai rumorosi "intrattenitori" di stamane:

"Il mio nome è Sandrine Alamaire. Siete qui perché io ed il mio compagno, Randal Ridley", faccio un cenno verso il cuoco,  "vi abbiamo fatto convocare da mastro Kilash.

Ma se non la smettete immediatamente di comportarvi da idioti, potete tornare nelle fogne dalle quali provenite ad ammazzarvi di alcool scadente ed oppio di pessima qualità. Per me è uguale.

Avete cinque secondi. 

Uno. 

Due. 

Tre. 

Quattro...".

 

Modificato da Ghal Maraz
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Randal

"Non ci si presenta mai a mani vuote Randy"

[Alloggio Randal]
Una vita passata a sentire frasi fatte su frasi fatte, insegnamenti su insegnamenti e calci nelle chiappe quando mancavo di seguire i precetti dettati.
Ma se non ci fosse stato il Baffone, dico, nella mia vita.. che cosa sarei diventato? Sicuro un marinaio da quattro soldi, forse un criminale. Non che sia taaaanto differente ora eh, però almeno so cucinare e mi chiamano cuoco. Una bella differenza.

Svegliarsi presto non è un problema, non lo è nemmeno tirarsi su le maniche per preparare qualcosa da offrire a chi incontrerò questa mattina.. la vera sfida è evitare di cozzàre mentre spadello con il pentolame di Baffogrigio.. e poi pulire tutto per lasciargli la cucina libera per la preparazione della linea del pranzo.

Devo chiedere un favore a Miranda, lei mi può dare una mano tangibile

[Alloggio Miranda]
"TOC TOC"
Non aspetto che apra o mi risponda, so che è mattiniera e sarà già sveglia, mi limito a urlacchiare qualcosa MIRANDAA, SONO RANDY. SENTI IO VADO IN CUCINA A PREPARARE UNA COLAZIONE A BUFFET PER QUELLI CHE DEVO INCONTRARE CON KILAAASH. MI RAGGIUNGI Lììììì? SCAPPO CHE SONO DI FRETTAAAAaaaaaaaa

[Cucina]
Ci metto tutto me stesso e con tutta la velocità e concentrazione possibile: taglio la frutta a tocchetti, spremo i limoni, pesto lo zucchero e faccio finta di essere un alchimista quando poi prendo una grande ciotola come quelle che portavo ad Isaac e ci mescolo tutti gli ingredienti per creare una mega-macedonia di frutta fresca.
La giusta presentazione per un cuoco, forse un pò semplice e nemmeno troppo avanzata  ma il tocco segreto sono le foglie di menta fresca e alcuni peperoncini piccanti che pesto assieme allo zucchero.. quello è il mio segreto per dare quella "spinta" alla ricetta e creare quella sensazione di freschezza e stupore nel palato.

Dai, sono sicuro che farà la sua porca figura con i nuovi astanti

La cucina non è messa malissimo a livello di ordine ma sono sparsi un pò ovunque resti di succhi di frutta varia, coltelli e ramoscelli di menta lasciati sparsi per terra dopo averne colto le foglie. La mia speranza è che Miranda siprodighi al posto mio per mettere a posto altrimenti al mio ritorno dovrò affrontare quel musone del mio vecchio.
Non posso aspettare oltre Miranda, nel caso non arrivi le lascio un foglietto con scritto:

"scusa la fretta, scusa l'ineducazione, mi farò perdonare. Grazie della pazienza"

..e mi dirigo verso il cortile spingendo il solito carrello porta vivande dove ho stipato le due ciotolone di macedonia. Non so effettivamente quante persone ci saranno, meglio abbondare.

[Cortile della Loggia]

Arrivo trafelato a seguito della corsa e dello spingere il carrello e mi ritrovo davanti una scena che sembra un racconto di zuffa al Cigno
Ma cos? Cosa sta facendo Kilash?
Per fortuna intercetto la figura di Sandrine che pare essere turbata come me da ciò che vede.. anzi forse seccata e demoralizzata dalla scena.
In pochi secondi però sembra voler mettere in riga gli astanti con un discorso simile a quello di un padre che sta per sculacciare i figli che han combinato un guaio.

Io, per non sbagliare, mi metto a contare a mente con lei..

..due
..tre
..adesso li mena adesso li mena..

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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -333, ore 8.50

Loggia di Capo Ventura

La contessa, forse per il suo essere contenuta, forse per l'esilità delle sue forme, non viene presa granché sul serio. La conta inizia e i numeri scanditi non inferiscono paura alcuna nei cuori dei mercenari, né in quelli dei Pionieri. 

Al quattro, tuttavia, il capogilda Kerberos si fa largo tra i Pionieri spintonandone un paio e portandosi proprio dietro Sandrine. Il cinque arriva inesorabile, e da dietro la schiena l'uomo immortale sguaina la Spada di Toro: l'elsa cornuta d'oro si allontana dal fodero rivelando una lama completamente bianca. "Toro, illumina!" La spada rivolta al cielo risplende di una luce intensissima, come se emanasse un vento solare che copre tutti i suoni in un sordo silenzio. Nel cortile della Loggia, ogni forma di vita è colta dallo stesso effetto: le orecchie come tappate dall'altitudine, vista annebbiata dall'eccesso di luce e alcuni perfino difficoltà a respirare correttamente. Tutti cadono in ginocchio al cospetto della fiamma di luce emanata dal Toro. 

Il tempo perde di senso, frastornati come siete. Ma dopo un po', Kerberos ripone la spada dentro il fodero e, tralasciando i lamenti del tipo "NON CI SENTOOO!" e "non urlare, idiota! E' finito tutto!" cala il silenzio. 

L'elfo Tiberius si china su Sandrine, porgendole una mano e dando un'occhiata al capogilda "Ir mirthadra, shem'bellanar." e Kerberos, chinando poco la testa, gli risponde: "L'onore è mio, Tiberius."

Gli altri attendenti sembrano tutti ancora storditi, e si levano pian piano da terra. La nana è perfino tornata alla sua stazza originale.

Spoiler

Intimidire [Sandrine]: 7

 

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Sandrine Alamaire

'Non è andata proprio benissimo...', rifletto.

"Grazie, lord Kerberos, per l'intervento", ricomincio, per eseguire poi un inchino verso Tiberius.

"Hannon le, herdir Tiberius".

Mi giro nuovamente, abbracciando con lo sguardo gli altri mercenari.

"Mi tocca quindi ripetermi... il mio nome è Sandrine Alamaire e quest'uomo è Randal Ridley, per chi non ci conoscesse. 

Ora... le persone convocate da mastro Kilash sarebbero così gentili da smettere di guerreggiare o bisticciare come degli infanti? Gradiremmo parlamentare con loro - e con loro soltanto - al più presto. Grazie a tutti!".

 

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Randal

Ma.. porc.. non farl..
Mi copro gli occhi.. so bene cosa è quella spada che tira fuori K e cosa può fare e appena pronuncia la parola "Toro" so già cosa sta per capitare.
Dopo qualche secondo apro dei leggeri spazi tra le dita per verificare se il delirio è passato, come fanno i bambini quando giocano a nascondino e vogliono barare.. quindi mi tolgo le mani da sopra agli occhi sapendo di aver scampato il pericolo.

Un elfo si avvicina a Sandrine e la saluta in elfico. ..un grande classico, sempre broccoloni questi elfi, mannaggia. Però lei non sembra colpita dal gesto, grande Sandrine! E addirittura mi ri-presenta al gruppo di persone che ora hanno le orecchie ed occhi ben puntati su di lei

Si.. mmh.. come ha detto lei mi affretto a ritrovare la presa sul carrello portavivande che avevo momentaneamente abbandonato per proteggermi gli occhi e lo sporgo davanti a me ..e qui c'è una colazione per tutti, offrono i Pionieri ..meglio includere tutti e parlare al plurale.

Spero che sia di vostro gradimento, se vi avvicinate vi faccio le porzioni, ho preparato due grandi ciotolone e portato una ventina di coppette e cucchiai. Per i più voraci, sempre che qualcuno non voglia fare il bis, lascerò le ciotole a disposizione per finire il contenuto.. anche a mano libera, non mi formalizzo.

 

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -333, ore 9.05

Loggia di Capo Ventura

"Dialetto Quenya con accento di Chateaux-Blanc. Lei è la contessa, immagino." prima che tu possa dire alcunché, Tiberius ha già intuito la tua identità.

Quando tutti sentono Randal e del suo cibo, la fila è bella che pronta; tutti si acquietano ed il carretto diventa il fulcro del piazzale, dandovi una boccata d'aria e un passaggio libero attraverso la folla per la porta principale. Gli Uriel dividono la rissosa nana dal costrutto, e li trascinano dentro seguendo Kerberos e Sandrine. 

Randal può dare una dozzina di piatti prima di essere richiamato ai suoi doveri della Settima.

Spoiler

Nota: il mio elfico non è quello di Tolkien, ma quello del Thedas. Diciamo che esistono vari dialetti, ma se conosci l'elfico, è come se li conoscessi tutti. 

 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

Tanta soddisfazione. Tanta soddisfazione
Beh.. ecco, lasciatemi solo quello che non riuscite a mangiare appoggiato sul portavivande e finitevi il resto, io devo  andare dentro con gli altri, fate i bravi eh mi raccomando. Guardate che se vi sento litigare vi mando Kerberos eh!

Dopo aver fatto il leone che si nasconde dietro gli elefanti varco a mia volte le porte del tempio

 

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Sandrine Alamaire

Lascio che Kerberos decida il luogo dell'incontro, mentre, camminando, studio i possibili membri dell'equipaggio. 

Tiberius è un livello sopra gli altri: ciò è sia un bene, sia un male. 

L'uomo di mezza età... sarà veramente Verdun? Ed il falco? Sarebbe un contrasto interessante. 

Il resto è una marmaglia di soggetti assurdi o folli o pericolosi o tutte queste cose messe assieme. Il che è perfetto. 

Tutti, tranne la ragazza.

Scivolo accanto a lei e la prendo sotto braccio. Non voglio che fugga, terrorizzata dalla stranezza degli altri. 

"Ventura, giusto? Mi fa piacere tu sia venuta. Non preoccuparti di loro: nonostante le apparenze, saranno proprio quelli che ti proteggeranno, una volta imbarcati!".

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17 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -333, ore 9.15

Loggia di Capo Ventura

Quando la contessa le si avvicina, Ventura non è poi così turbata. Senza troppi complimenti le rivolge un'occhiata complice facendo spallucce: "Sono solo...marinai. Non sono i primi che vedo menarsi per qualche parola di troppo. Anche se non ne ho mai visti di latta, o che si ingrandiscono a comando."

Vi lasciate indietro la folla attraversando i corridoi deserti della Loggia. Salite le scale, e nel farlo attraversate inevitabilmente il secondo piano. Appoggiato ai pioli, un sospettoso Baffogrigio già all'opera strofina insistentemente un boccale limpido con uno strofinaccio dando occhiate intimidatorie a chiunque, incluso Randal - anzi, SOPRATTUTTO a Randal. Proseguite mentre qualcuno borbotta, ed infine eccovi al quinto piano, in Sala Grande. Naesala e Kilash occupano i posti sui rispettivi troni laterali, mentre Kerberos, prevedibilmente, va a sedersi su quello di mezzo lasciando il fodero della Spada di Toro appoggiato al bracciolo quasi come monito per i presenti. Una cosa è il giardino, una cosa è disturbare gli spiriti che albergano nella Sala Grande. I mercenari sono intimoriti - alcuni meno di altri - e si mettono in fila uno accanto all'altro. Le guardie di Capo Ventura hanno passato la staffetta del prigioniero biondo a due dei gemelli Uriel, che visiera abbassata si ergono sull'uomo come colonne portanti della sua cattività; quando la porta si sta per chiudere, il falco pellegrino guizza nell'apertura della porta, ritrasformandosi in un uomo anziano come probabilmente lo era sin dal principio. "Scusate il ritardo." il tipo del nord sputa per terra appena lo vede.

E così, messi in una riga non proprio ordinatissima, i mercenari aspettano il loro turno di essere chiamati da voi.

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Randal

Eccola li.. la solita occhiata, so già cosa significa.. mannaaaaagggggia

Non so bene dove posizionarmi.. vicino a Kerberos e gli altri o vicino ai nuovi arrivati. Per non sbagliare seguo Sandrine che sicuramente saprà dove andare. Figuriamoci se non lo sa, pare sapere tutto!

Mi soffermo sul biondo ammanettato e sussurrando verso la Contessa.. ma chi è quello lì, e perchè è ammanettato? 

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Sandrine Alamaire

"Il prigioniero dovrebbe essere Asvig Scuotiterra...", rispondo a Randal.

"Ma hai letto, almeno una volta, gli appunti di Kilash?", gli domando poi, tra lo spazientito ed il divertito. 

"Iniziamo con le cose facili... mastro Tiberius. Ventura. 

Fatevi avanti ed esplicate, cortesemente, quale sarà il vostro ruolo. 

Poi toccherà a Len Famir e Sigbjorn.

A seguire: Verdun e... Lupo Grigio". Mi faccio scappare un sorriso. 

"Gli altri... in chiusura".

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Randal

Sssi si, uuff, l'ho letto ma ho sempre mille robe da ricordarmi e mi dimentico tutto ammetto con uno sguardo tra l'inebetito e la stranito continuando ad annuire all'elenco che mi propina la contessa 
..ah si si, lui me lo ricordo commento su un nome a caso, come se veramente mi ricordassi

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Il 27/7/2018 alle 09:52, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -333, ore 9.20

Loggia di Capo Ventura

L'elfo e la ragazza si fanno avanti per primi. Lui, perfettamente pelato, ma lontanissimo nei modi e nell'animo dall'ultimo senzacapelli con il quale avete avuto a che fare. Pacato, esile, vestito d'abiti che paiono più druidici che arcani, porta un amuleto a forma di zanna di lupo legato al collo ed ha un bastone di legno le cui fibre si intrecciano in una spirale a doppia elica. 

Lei, poco più che una ragazzina. Dall'aspetto direste che ha più o meno gli anni della contessa, se non qualcuno di meno. Non porta con sé alcun bagaglio, come ci si potrebbe aspettare da una capoventuriana doc. La prima a parlare è proprio lei.

"Io mi presento, sono Ventura Fisher e sono originaria di qui. Mio padre è...era, Anthony Fisher, un semplice pescatore. E' grazie ai suoi sforzi che ho frequentato l'Accademia Nautica di Quirilia. Avrei voluto diventare un Pioniere come voi, ma spero di farlo dimostrando il mio valore nella Settima Spedizione. Mi propongo come cartografa."

Tiberius ha guardato la ragazza tutto il tempo appoggiato al suo bastone, con fare quasi di scherno. "Non basta qualche anno in una scuola di navigazione e della buona volontà per attraversare la Cintura d'Onice, shamlen. Gente molto migliore di te ci ha provato e non è tornata." Ma Ventura, imperterrita, non lo degna di un'occhiata e rimane fissa a guardare voi. 

"Io sono Tiberius Harel, e una volta sedevo sul posto occupato da Naesala, prima che i Fuinur occupassero la Loggia. Ho viaggiato in lungo e in largo alla ricerca dei misteri di questo continente, ma l'unico che desta il mio interesse si trova al di là dell'orizzonte. Mi farebbe piacere essere vostro ospite a bordo della Eurus, e aiutarvi nelle questioni arcane ove ce ne fosse bisogno." 

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Sandrine Alamaire

"Fino a prova contraria, mastro Harel, qui nessuno è peggiore di altri e gradirei affiancaste alla vostra sapienza e conoscenza anche il rispetto per chi non può, necessariamente, esibire un'esperienza ed una abilità pari alla vostra", faccio notare, pacatamente. 

"Indubitabilmente, trarremo tutti vantaggio dall'apporto di entrambi voi. Sono sicura che la signorina Ventura compenserá con l'entusiasmo, l'energia e ľabnegazione le doti che ancora le mancano e, anzi, confido che la vostra profonda, impareggiabile cultura sui misteri del mondo sarà ad ella di grande giovamento, mastro Tiberius.

Ovviamente, sarei ben lieta se decideste, in sostanza, di aggregarvi a noi. Benché io non possa fisicamente parlare per ľassente, futuro capitano,  tuttavia sono onorata di potervi assicurare che ser Kiltus ha affidato la scelta dell'equipaggio a noi. Ed il buono, ma silenzioso, mastro Ridley si è riservato di parlare solo di fronte a dei problemi o delle difficoltà ostative, avendo io e lui scorso i vostri nominativi precedentemente".

Faccio poi cenno a Len e Sigbjorn di farsi avanti: "Tocca a voi, signori cari. I Pionieri qui presenti già vi conoscono, ma desidererei che prendeste voi stessi la parola e vi presentaste, come hanno appena fatto Tiberius e Ventura".

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Randal

Addirittura il posto di Naesala? Non ne avevo mai sentito parlare, questo qui deve essere uno dalla conoscenza immensa..

Annuisco a tutte le parole di Sandrine, annuisco continuamente. Sono come imbambolato.. è una cosa che mi capita spesso quando parla la Contessa.. e ho anche stampato un sorriso ebete sul volto, se mi osserva bene.
quando poi però chiama verso di noi Len e Sigbjorn mi facico più serio e aspetto che dicano qualcosa. Sigbjorn sicuro non dirà nulla

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Il 28/7/2018 alle 10:21, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -333, ore 9.20

Loggia di Capo Ventura

Né l'elfo, né la capoventurese dicono nulla, semplicemente ringraziano con un breve inchino e si allontanano ritornando educatamente in fila. Len e Sigbjorn, al contrario dei precedenti due, si piazzano lì di fronte con meno solennità. "Ehilà, Randal!" dice Len, alzando una mano. SIgbjorn fa un cenno del capo ad entrambi, e poi dà una pacca all'hin, che fa un involontario passo in avanti per non cadere, ritrovandosi ad essere il primo (e forse l'unico) tra i due a presentarsi.

"Io sono Len, sono un Pioniere, e vi ho già dimostrato più volte che la Loggia è la mia unica casa. Voglio partire con la Settima perché la trovo un'esperienza unica, che potrebbe riempirmi le tasche d'oro e farmi diventare il prossimo capogilda. Mi propongo come vedetta, o negoziatore, o mozzo, insomma, mettetemi dove volete basta che mi fate salire a bordo." poi una breve occhiata a Sigbjorn, e il piccoletto continua: "Lui è Sigbjorn, viene dal nord, e lì ha la sua famiglia. Il suo villaggio non se la passa granché bene, perciò vuole andare nell'Oceano d'Oriente per trovare una nuova patria al suo clan. Era il preferito di Isaac...ma questo già lo sapete."

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