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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 18/10/2021 in tutte le aree

  1. Rendi molto difficile rimanere sulla mia posizione di non rispondere ulteriormente, ma tengo botta! Esatto. Ma appunto è un caso di comodo e non di razionale: dire "umano" è utile, dire "cavallo" è utile, dire "iena" è utile. Ci sono ambientazioni senza umani "standard", in cui ci sono solo diversi semiumani, ma sono sempre definiti a partire dagli umani: gli elfi sono umani con le orecchie a punta che vivono molto, i nani sono umani bassi e tozzi, etc etc. Perché permette a chi legge di immedesimarsi, non perché gli umani siano necessari. È difficile per noi immaginarci qualcosa che non sia definito a partire dall'umano. È difficile scrivere storie che non abbiano concetti come figlio, madre, re, patria, e siano allo stesso tempo avvincenti per il lettore (che, di solito, è umano 🙂 ). Se, come nell'esempio di @Albedo, nel mio mare ci sono creature adattate in modo simile ai delfini, che a tutti gli effetti nella ambientazione si comportano in modo simile ai delfini ma sono di colore rosso, anche se non sono tecnicamente conspecifici con i delfini li chiamo delfini rossi e non invento un termine nuovo: 1) risparmio una pagina a descrivere un animale simile a sufficienza al delfino per tutto tranne il fatto che sia rosso, che il lettore alla fine interpreterà comunque solo come "ah, il delfino rosso", 2) non obbligo il lettore a ricordarsi un termine nuovo che tanto non aggiunge nulla, e 3) posso usare immediatamente tutte le immagini mentali che il delfino crea nel lettore, senza doverle ricreare da zero per la mia nuova creatura. Goblinpunch usa molto questa cosa per spingerla al massimo. Posso avere una ambientazione stile Goblinpunch in cui i delfini fanno le uova, e io posso obbiettare che non possano essere allora delfini. Ma l'autore poteva descriverli ugualmente come ittiosauri con il collo tozzo. Quale tra due prodotti del mondo reale si sceglie per descrivere in modo sommario quello che non è comunque né l'uno né l'altro non è importante.
  2. Infatti. Tempo fa su questo sito apparve un articolo di un gdr dove la "razza" giocante derivava dai ragni, scrissi un commento agli autori in cui facevo notare che di "ragno" avevano ben poco essendo più simili agli uomini che agli aracnidi. La loro risposta fu "è vero, ma così il giocatore riesce ad immedesimarsi più facilmente che non con una razza con 8 zampe e 8 occhi"
  3. Si va molto OT, ed è ovviamente ininfluente per la creazione di un mondo fantasy dove le condizioni iniziali sono completamente diverse: è difficile sovrastimare la differenza evolutiva che farebbe l'esistenza della magia. Solo brevemente, perché da nerd e da fisico teorico è difficile non rispondere (ma non rispondo ulteriormente! In caso apriamo un thread apposito nella sezione corretta) secondo i modelli fisici attuali è contingente. Ovviamente la chiave del discorso è nella precisazione "secondo i modelli fisici attuali". È chiaro che non possiamo escludere che il nostro universo sia in realtà una simulazione che gira su una macchina con eventi pseudorandomici a seed iniziale fissato. O che tutto faccia parte del disegno Divino, o del Destino, e gli eventi casuali diversi ridarebbero comunque vita ai cavalli. Possiamo escludere però l'ipotesi che il fatto che lo crediamo contingente sia frutto della nostra ignoranza sulle condizioni iniziali di tutte le particelle, che era la domanda.
  4. Sono d'accordo. Penso che ciò che descrive Pulsipher sia alla fine corretto e abbastanza veritiero, ma l'autore porta a sostegno cose che non hanno molto a che fare con i giochi di ruolo. Le motivazioni sociali e culturali sicuramente ci sono, ma andare a scomodare le guerre mondiali e la guerra fredda è abbastanza esagerato. Io personalmente (ma non ho ancora elaborato bene queste idee) credo che questa tendenza del "Tutto ruota intorno a me" derivi dall'approccio attoriale di alcuni ambienti ludici (per esempio gli show di dnd ecc...). I giocatori tendono a vedere i loro personaggi come i protagonisti di una grande epopea in cui devono brillare e bucare lo schermo. Ciò porta a comportamenti per me nocivi, come presentarsi a sessione con complessi background creati in solitaria e a ritenere impoverenti le risorse date dal manuale "base", cosa che porta alla ricerca di regole personalizzate e abilità uniche. Oppure a creare personaggi che non sono in alcun modo compatibili con un gioco sociale (ad esempio il tizio che ha i suoi piani super segreti e segue il gruppo finchè gli è utile, magari progettando un tragico, anzi tragicomico, abbandono o tradimento finale). L'individualità nei gdr di per sè non è un male, ma la sua bontà varia a seconda del gdr usato e all'uso che si fa di questa possibilità. Trovo per esempio negativo che le personalizzazioni dei pg vengano fatte in privato con il master piuttosto che tutti insieme al tavolo (nel primo caso subentra anche il desiderio, abbastanza impoverente, di voler stupire sempre e a tutti i costi i proprio compagni di gioco). Ci sono poi gdr dove la dimensione individuale è importantissima e molto affascinante, ma sono progettati in maniera tale da rendere tale comportamento armonico e non disfunzionale (penso a giochi come Vampiri, SCUP e molti altri). Per quanto riguarda l'azione che su tale comportamento avrebbe la mortalità nel gioco...non saprei. Penso sia più importante il modo in cui il gioco regola il protagonismo in questo ambito. E ci sono tantissimi fattori addizionali: timidezza dei giocatori, fiducia tra di loro, gestione degli spotlight, tipo di gioco e suo genere ecc... Alla fine ritorna sempre il concetto che nei gdr (non so quale sia la vostra opinione) sia importante sapersi ascoltare e costruire su quello che gli altri dicono, e non presentarsi al tavolo con arie da solista (e non vale solo per i giocatori, ma anche per i master!). Se ciò che spinge a giocare è il desiderio di vedere per il proprio pg (o per la propria storia) un arco narrativo cinematografico alienato dal gioco degli altri tanto vale scrivere un romanzo...
  5. Elaethan Erashlooke Non posso far altro che annuire alle parole di Remallia, poi attendo di essere solo con lei. @SamPey - Dentro la stanza
  6. Questa volta trovo che Lewis Pulsipher abbia un po' rotto con il suo paragonare D&D a un gioco militare: non lo è, e se poteva esserlo nella prima incarnazione di Gary Gyrax, sicuramente non lo è più da almeno una trentina d'anni, quindi continuare a marcare la cosa mi sembra stucchevole. Inoltre, cosa centra tirare in ballo eventi storici come le guerre mondiali o la guerra fredda per un gioco come D&D? Ho riletto l'articolo, e ancora non capisco quale dovrebbe essere il collegamento. Tento di spiegarmi meglio: 1) Tesi di Lewis: Oggi (19 Ottobre 2018) predomina lo stile di gioco da lui autodefinito "Tutto ruota attorno a me" 2) Analisi di questo stile di gioco di ruolo. 3) Vari resoconti aneddotici sul gioco di ruolo. 4) Riferimenti a (presunte) tendenze generazionali del secondo dopo guerra o della guerra fredda. 5) Chiosa finale sul modo corretto di giocare di ruolo (con ulteriore stigmatizzazione dello stile "Tutto ruota attorno a me"). Ora, a prescindere se si è d'accordo o meno con analisi dell'autore dell'articolo... ma il punto 4 è evidente sia fuori luogo all'interno della struttura, è l'unico che sconfina dall'argomento preso in esame (il gioco di ruolo) per andare a parlare di tutt'altro, di una dimensione storica, socio-culturale, che nulla a che vedere con quello che Lewis Pulsipher faceva, o vorrebbe venisse fatto, da un gruppo di giocatori in "un corridoio con dozzine di mostri umanoidi".
  7. Quanto vuoi investire? Hai modo di pagare qualcuno per la copertina, le illustrazioni e/o le mappe? Hai modo di pagare un editor? Qualche consiglio vario, specialmente se vuoi fare tutto DIY: Il master deve avere un'idea chiara dell'avventura fin dalle prime pagine. Se si tratta di un'avventura investigativa spiega il tutto; non lasciare al master il compito di risolvere il mistero assieme ai giocatori. Vale la pena investire dello spazio per questo Tutto il background che non è strettamente indispensabile per giocare l'avventura è inutile, così come quello che non emerge al tavolo e di cui i giocatori non scopriranno mai. Non sprecare spazio per questo, ma fai scoprire ai giocatori tutto ciò che gli serve Cerca di far stare tutte le informazioni che servono di volta n volta in una pagina (in due se pensi di stamparla; nel caso pagina sinistra e destra in modo che non si debba voltare pagina). Se avanza spazio e puoi permettertelo o hai un certo talento riempi lo spazio con illustrazioni. Se possibile scegli qualcosa che sia utile a master e giocatori (un oggetto particolare contenuto nella stanza ad esempio) Organizza le informazioni necessarie in modo sensato, evitando wall of text. Trovi ottimi consigli in questa serie. Il Master deve poter gestire l'avventura senza dover prendere appunti. Inserisci più informazioni che puoi sulla mappa, in modo che il master abbia dei riferimenti utili con un semplice sguardo Considera che il numero di pagine totale è sempre un multiplo di 4, compresa copertina e retro. Tienilo a mente quando scrivi l'avventura, e valuta se tagliare qualcosa o sfruttare lo spazio restante per offrire qualche contenuto di gioco extra o un'illustrazione (sempre il più utile possibile a master e giocatori) Ti prego, giustifica il testo! Al tavolo il formato A5 è più comodo del più diffuso A4 (e le illustrazioni costano meno
  8. 20° giorno di prigionia - verso sera Erano passati cinque giorni in cui Serith, ripresosi dalle ferite aveva condotto gli amici verso il Darklake Finalmente, quasi al termine dell'estenuante ennesimo giorno di cammino, il tunnel che stavano percorrendo si aprì su una scarpata sotto la quale, venti metri più in basso, sorgeva il Darklake Gli amici si resero conto subito che, nonostante il nome, non era un unico ambiente ma una serie di caverne invase dall'acqua ed interconnesse da ampi canali, e in cui sorgevano isole. Dalla scarpata scendevano due sentieri verso la riva del lago. Serith indicò i due lati "Verso destra andiamo a Slnohlutlop ma ci riavviciniamo a Menzoberranzan, mentre a sinistra a Graklstug che però è più lontana. In entrambi i casi non so se si possa procedere a piedi o si debba cercare di attraversare l'acqua." Poi aggiunse sempre con tono esplicativo "Un'altra cosa: in ogni caso lui non viene con noi" disse indicando Topsy, l'ultimo rimasto dei due gnomi di profondità prigionieri
  9. Worship Day 4 Twilight Home 351 A.C. - Tarda Mattinata [Pioggia - Autunno] Il drago guardò incuriosito Raistlin poi rispose "Temo che non faccia parte del nostro patto originale, maestro, rispondere alle tue domande. Sarei felice di ricordarti i dettagli del nostro accordo, ma sembra che tu sia impegnato a cercare di dominare questi servi che ti accompagnano. Inoltre io non non ho mai avuto il permesso di scendere nei molti altri livelli sottostanti" Quindi il drago si alzò in volo e scomparve sopra la cascata
  10. Suona tantissimo come una lamentela sulle differenze generazionali e pochissimo come un articolo sul GdR. Ma adesso che stiamo passando attraverso una pandemia, possiamo atteggiarci anche noi? Io ho fatto voto di solitudine fino a quando la pestilenza non verrà purgata da queste terre. Le generazioni passate, con la loro dipendenza dal gruppo, chiaramente non sarebbero in grado di affrontare una cosa del genere. O in alternativa: Ai miei tempi c'era la pandemia. Bisognava avere gli attributi per poter continuare a vivere in isolamento senza cadere in depressione o dare di matto. Che ne sanno quelli che tiravano avanti in gruppo senza dover contare solo sulle proprie forze... O la guerra vale comunque di più della pestilenza? Credo siano ragionamenti attinenti al GdR allo stesso modo dei ragionamenti dell'articolo. Ovvero molto poco.
  11. l'idea di base è: se c'è qualche BG lo sfrutterei. il ritmo:
  12. Dakkon serro le mani sulla mia arma e mi affianco ad Anlaf e con tono scherzoso gli dico Anlaf
  13. Il Collezionista Eravamo quattro mostri al bar…
  14. @Pippomaster92a quanti orchi possiamo dare respirare sott acqua? Pensavo di modificare leggermente la proposta di Dmitrj mettendoci i Berserker che escono fuori dall’ acqua non visti tipo navy seals 😄 dimenticavo, si era parlato di ballista sulla nave sappiamo usarla? quanti colpi abbiamo? che gittata?
  15. Ciao, grazie @greymatter della chiamata in causa. Ci sono molte incognite nella richiesta iniziale, soprattutto quale sarà il sistema di gioco e se sarà a pagamento o gratuita. @Amerigo Passaro supponendo che l'idea sia di pubblicare un'avventura per D&D a pagamento, questi i miei consigli: - segui quanto possibile le 'writer's guidelines' della defunta rivista Dungeon Magazine (link per scaricarle) - leggi molte avventure pubblicate a pagamento sia da WotC che da terze parti per capire la struttura aggiornata delle avventure nella 5e (per esempio, adesso quasi tutte le creature vanno elencate alla fine dell'avventura o della campagna in un capitolo ad esse dedicato - questo consente di non dover ripubblicare ogni volta le statistiche dei nemici, ma personalmente lo trovo scomodo per il DM. Comunque sia, è il sistema corrente e quindi mi adeguo. Un esempio personale e gratuito è L'Idolo della Donna Serpente. - cerca di capire bene come funzionano diritti d'autore, IP, SRD, OGL e di conseguenza scegli cosa e dove pubblicare (non dare per scontato che un prodotto realizzato da un fan possa infrangere la legge impunemente, Hasbro ha mandato lettere di avvocati con ingiunzioni di pagamento per meno di un'avventura che violava il loro IP). Se non vuoi capirne troppo, pubblica solo su Dungeon Master's Guild dove puoi utilizzare template grafici, loghi e IP della WotC che altrimenti non avresti a disposizione. Spero sia utile.
  16. Caratteristiche diverse creano l'ambiente in cui poi sorge la vita e pongono problemi e ostacoli a cui le forme di vita devono far fronte. E' naturale pensare che a problemi diversi si sviluppino risposte diverse, in un certo senso potrebbe essere considerato come l'opposto della convergenza evolutiva: pesci, rettili e mammiferi hanno affrontato il "problema" vivere in mare, gli ultimi due, provenendo da mondi diversi da quello marino hanno dato una risposta straordinariamente simile: l'ittiosauro e il delfino. Per cui sì risposte diverse, ma molto simili se le problematiche sono simili.
  17. Se ho ben capito la domanda le due sacerdotesse ancora imprigionate sono: Asuna, nell'hokkaido (l'isola a nord del Giappone), sacerdotessa a cui è "legato" Hiro, legata allo smeraldo, ai riflessi e all'acido. se può interessare è una sacerdotessa guerriera come classe. Kaede è nel Kyushu (l'isola a sud del Giappone), a lei è legato il rubino e il potere del fuoco in generale, ahimè è legata ad un npc, in particolare a Newton. Ed è un oracolo del drago come classe. Delle altre tre: Mayu (la "tua" sacerdotessa) è una kunoichi legata all'acqua e alla velocità, pietra del topazio Mariko (la sacerdotessa di Makoto) è una chierica della giustizia, legata al granato, e il suo ambito è al forza della volontà e l'elemento è la terra. Nagisa (dove siete ora e sacerdotessa di Nicholas) è una maga legata all'ematite, e alle ombre (illusioni).
  18. Ti ringrazio per la risposta, anche se la mia domanda non partiva dal presupposto che vi fosse un qualche essere Divino o che fossimo tutti frutto di una simulazione cosmica. Era più che altro un dubbio che nasceva dal fatto che so che esistono interpretazioni della meccanica quantica che sono rigorosamente deterministiche; oltre al fatto che la fisica è comunque un insieme di metodi che abbiamo sviluppato per studiare l'Universo, non l'Universo in quanto tale (vi è quindi "uno scarto" fra i nostri modelli e la realtà, ma quanto sia marcato non è facile stabilirlo e, non essendo un fisico, non mi azzardo certo io a tracciare la linea di demarcazione). Comunque, tornando in tema col topic, ovviamente l'esistenza della magia, razionalmente parlando, produrrebbe un universo drasticamente diverso. Anche perché la magia, da un punto di vista "scientifico", può essere interpretata come un insieme di fenomeni fisici nuovi, bizzarri, che nella realtà non esistono. In soldoni, è ovvio aspettarsi che un universo con leggi fisiche diverse produca una Terra profondamente diversa con caratteristiche estremamente diverse. Quanto diverse? Penso che ognuno dovrebbe sbizzarrirsi. Però è curiosa l'onnipresenza degli essere umani :'D
  19. Wellby Resomi conto che proseguire nella discesa significherebbe mettere miei nervi ben oltre il loro limite di tenuta, e forse mettere a rischio la mia vita stessa, risalgo il baratro rapidamente per ricongiungermi con i miei compagni. Non senza agitazione comunico le mie sensazioni: "Il torrente prosegue in fondo al baratro, ma il lago ne è guardiano. Non lo disturberei per niente al mondo."
  20. Può sembrare , ma io intendo che prima di tradurre bisogna fare un po di ricerca storica di D&D se per 30 anni Baldur's Gate si è chiamato cosi tu non me lo puoi tradurre... Non puoi tradurre Dungeon con Prigione non puoi togliere "il guerriero può" e scrivere "puoi" non ti sembra un po' di calo di qualità tutto questo? (Tralasciando il "pulciorso" per il Bugbear)
  21. Non ho esperienza nel pubblicare avventure, o comunque nello scrivere avventure pensate per essere utilizzate da altri. Pero' ne ho lette tante. Gli unici consigli che mi verrebbe da consigliarti: Non cercare di fare un'avventura con una trama. Le avventure piu' semplici sono dungeon o comunque luoghi circoscritti (si puo' creare un'avventura completa in una sola pagina, vedi gli one page dungeons, come questo). Al massimo crea una situazione dinamica, con una traccia di come questa cambiera' se i personaggi non fanno niente. Esempi di avventure fatte in questo modo che trovo ben fatte sono molte delle avventure pubblicate per Lamentations for the Flame Princes, es. No salvation for witches. Better than Any Man e' pay what you want (quindi puoi anche scaricarla gratuitamente) Non prendere esempio dalle avventure della WotC Tieniti sul semplice Playtesta la tua avventura con quanti piu' gruppi possibile A meno che queste cose non le faccia tu, ti servira' qualcuno che ti disegni mappe, magari ti faccia un paio di illustrazioni, e che si occupi di impaginazione e revisione del testo. Se queste cose vuoi farle tu, immagino ti servira' software apposito, altrimenti il tuo prodotto risultera' poco professionale. Credo che @Dracomilan abbia esperienza in merito di pubblicazione di prodotti e magari puo' darti qualche dritta.
  22. 1 punto
    Zasheir Richiamo micra e mi faccio raccontare tutto, poi osservo con aria soddisfatta la scena. @tutti
  23. 1 punto
    @Bille Boo
  24. Tutto e il contrario di tutto, banalizzazione e svilimento a go go in via ufficiale (1, 10, 100, 1000, 10000 ecc massì quel concept era un'eccezione e/o aveva un senso, ma tanto è uguale), le dichiarazioni di J.C e del suo team, altri retcon e altri reboot sull'onda del politically correct "perché sì" e "perché boh" (vedasi la Van Richten's, che in pratica è Ravenloft di un universo parallelo Marvel con le mummie sci fi power ranger ecc) e ciliegina sulla torta: Una mega anteprima spoiler del drago rosso della copertina di 6e
  25. Concordo. Quindi il manuale base deve porre le basi spiegando come modificare le regole e poi spetta al DM cambiarle. Draghi cromatici all 99,99% malvagi. D&D non sono solo regole. Sono tutto l'ecosistema. Sono stato contento ad esempio dell'eliminazione delle meccaniche dell'allineamento dalle meccaniche del gioco, perchè l'allineamento è troppo restrittivo per avere un impatto così forte (come ad esempio incantesimi malvagi, smite su creature di un determinato allineamento di 3e), ma questo non significa che l'allineamento non abbia importanza. D&D è anche il motivo per cui i drow sono tali. La guerra delle corone non è una cosa di un'ambientazione ma valida in ogni parte del multiverso in cui ci sono elfi oscuri. Tant'è che il manuale degli elfi di AD&D non era per un'ambientazione ma era il manuale degli elfi, valevole per tutte. E li si spiegava la società elfica e quella drow. E perchè i drow sono così. La tua valutazione non riguarda D&D ma un sistema meccanico di gioco. Se per te D&D sono le meccaniche d20 system allora è D&D anche il gioco di Star wars d20, o Leggenda 5 anelli d20 system e tutto quello che usa il sistema di D&D. Ma invece non lo è. Il primo è D&D il secondo SW e il terzo Leggenda dei 5 anelli. Perchè un gioco non lo fanno le meccaniche ma l'interconnessione tra la storia le peculiarità e le meccaniche. E quando questo non è piaciuto ai giocatori perchè D&D non era più D&D il gioco ha quasi fallito (e questo perchè non è piaciuta né la meccanica né la storia).
  26. Bern vi guarda con apprensione "che... Che succede? Perché mi guardate così? Ho... Solo chiesto, continuate a parlarne davanti a me come se non vi sentissi." Sbuffa, non ricevendo particolare risposta da voi. "Vabbè... Quando poi vi passa me lo dite..." Tutti È passata ormai mezza giornata da quando avete ripreso il cammino, con gli animali evocati dalla borsa dei trucchi che camminano con voi. Arrivati al mezzogiorno, cercate un piccolo angolo per bivaccare e tenervi all'ombra, dato che ormai il sole è alto e sempre più si sta avvicinando l'estate. Improvvisamente, nel mentre riprendete fiato e cominciate a gustarvi il vostro pasto fatto di pane, legumi e ortaggi gentilmente offerti dalla locanda, notate che il lupo zompa in alto scalando la piccola costa rocciosa alta tre metri che vi faceva da riparo e, orecchie alzate, scruta il territorio.
  27. Aspetta pero', che secondo me stai mettendo insieme due cose che invece andrebbero tenute distinte Quella di rendere o meno i nomi in italiano e' una scelta editoriale/del traduttore che e' stata presa chiaramente in modo deliberato, e che puo' piacere o meno. Il fatto che si sia fatta quella scelta non vuol dire che la traduzione allora "e' di bassa lega" o fatta con google translate. Quello si giudica in altri modi (es. se una regola e' stata tradotta in modo tale che quando letta in italiano e' poco chiara o porta a fraintenderne il significato originale).
  28. "ma no, ma no no no. Noi... Noi abiamo l'alcol che ci protegge" (Cit)
  29. Mitterfrühl 2512 i.c. - Tarda Mattinata [parzialmente nuvoloso - metà primavera] @in cerca di erba... Dieter, Lulù e Andimus @Ring con Octo e Gruttag @all
  30. Angelstag 6 Sigmarzeit 2515 i.c. - primo pomeriggio [qualche nube- fine primavera] Lasciato il capanno, guidati da Hans e Varl i compagni attraversarono la foresta: era prima del tramonto quando finalmente ne raggiunsero il bordo vedendo davanti a loro la campagna: si trovavano sul lato nord della Marshwald forest lontani dal fiume dove sorgeva il villaggio di Arget e dove erano accampati i Gatti Koenigtag 7 Sigmarzeit 2515 i.c. - primo pomeriggio [qualche nube- fine primavera] Passata una notte tranquilla i compagni si misero in marcia nella brughiera ponendo attenzione a non rientrare verso la foresta. Era il primo pomeriggio quando il gruppo incrociò la Ballenhof - Steningart Road che li avrebbe portati fino al villaggio di Rusch da dove avrebbero preso il Pedlars'Path verso Waldbach per iniziare l'attraversamento della regione verso il Soll Dopo un breve tratto gli amici videro più avanti un carro fermo a lato strada. La ruota posteriore di questo era scivolata in un fosso dal ciglio della strada, e un uomo stava provando a fatica a farla uscire: il carro era infatti carico di moltissimi oggetti e probabilmente era molto pesante Tra bambini stavano giocando a rincorrersi intorno al carro. @all
  31. DM "Sì, e il ratto si chiama Koalos..." risponde Bern a Aelech, prima ancora che lui lo abbia presentato, sorridendo mentre il ratto squittisce. L'alce bramisce, avanzando con l'elfo in groppa, seguendo il sentiero tracciato. Per chi è dietro, in realtà, è come se la sua mole lo stesse tracciando ed evidenziando di nuovo, talmente è grande. Non avete incontrato particolari minacce né durante il tragitto, né durante la notte. Forse perché la foresta è particolarmente tranquilla, forse per la presenza di questo animale gigantesco con voi. Vi svegliate la mattina riposati e pronti, fate colazione con ciò che vi è stato dato alla locanda e riprendete il viaggio. All'alba, gli animali ritornano delle loro piccole palle lanuginose, salutandovi. Aelech riprova a usare di nuovo la borsa, tirando fuori una faina, di nuovo Argax e un lupo feroce. Di nuovo, Bern anticipa Aelech "La faina si chiama Rabug e il lupo Ulf!" , accovacciandosi e mettendo le mani avanti per accarezzare il manto scuro del lupo. È un nuovo giorno in compagnia di altri animali, a parte l'onnipresente Argax, ormai mascotte del gruppo. Tutti
  32. Non è per fare l'antipatico ma prendere per oro colato quello che dice l'interlocutore quando si ha una divergenza di opinioni non è esattamente il migliore degli approcci. "Fidati" non può essere l'argomentazione ultima di una conversazione in cui entrambi sono convinti di avere ragione (e chi è che comincia una discussione convinto di avere torto?). Soprattutto quando uno porta delle tesi, corrette o meno, a supporto del suo punto di vista e l'altro invece risponde "hai torto perché l'ho detto io, fidati". Il confronto costruttivo si fa dando spiegazioni e dimostrando le proprie tesi, non facendo gli offesi perché non mi hanno creduto sulla parola. PS: ti assicuro che "qui" negli anni ha visto la sua dose di persone tutt'altro che intelligenti, e sto facendo un discorso generale non riferito a nessuno dei partecipanti a questa discussione, e qui quindi "qui" non è un parametro su cui basare l'intelligenza di qualcuno.
  33. Quindi i neri non sono in grado di distinguere equando sono sporchi e quando no? Non sono capaci di lavarsi, né di truccarsi e struccarsi? O si lavano quando cominciano a puzzare oppure devono andare ad intuito? Questa non l'ho capita. Ed indipendentemente da tutto, per assurdo, sarebbe tanto difficile asciugarsi per tornare bianchi e controllare di essersi lavati per bene? In una civiltà dove il colore della pelle è mutevole non si farà affidamento su quella per riconoscere la gente, allo stesso modo in cui tu non fai affidamento sui vestiti per riconoscere qualcuno al giorno d'oggi e riconosci i tuoi amici qualsiasi cosa indossino. Solo una piccola precisazione: Nell'impero romano gli schiavi erano molto più liberi rispetto a quello che è l'mmaginario collettivo di schiavo, e i romani hanno fatto durare la schiavitù un po' più di qualche minuto.
  34. Il mio gatto si infila costantemente in recipienti anche più piccoli di quello. Un normale comportamento tipico della sua specie. La foto non rappresenta alcuna mutilazione né sofferenza, a meno che non vogliamo vedercela. Non voglio invalidare la tua reazione emotiva di fronte ad essa, siamo tutti esseri umani, ma l'intento ironico del post (citare deliberatamente una nota bufala "vintage" facendola diventare "vera" nel mondo immaginario) mi sembra palese. Che la cosa non sia verosimile e non sia realizzabile in pratica è chiaro a tutti: è proprio quello a garantire che rimanga un'innocua piccola assurdità di un mondo fantasy volutamente pieno di assurdità, e nessuno rischi di prenderla sul serio.
  35. Nessuna offesa, tranquillo. Ho voluto specificare giusto per evitare che qualcuno pensasse che questa cosa del "le colpe dei padri ricadono sui figli" fosse una cosa del cattolicesimo moderno (o che pensasse che sei tu a pensarlo), quando in realtà risale a molto prima (e, come fai notare tu, non è nemmeno esclusiva degli ebrei).
  36. Faccio la solita critica che mi rende antipatico, per mettere in luce degli aspetti mlgiorabili, mantenendo integri quelli valevoli. I gattini in barattolo erano una leggenda metropolitana pre-internet, l'equivalente per le nostre mamme dello Slenderman. L'autore non ha poi guardato molto oltre il proprio naso. E' fisicamente impossibile tenere un animale in barattolo e aspettarsi che campi più di un giorno. Fanno la cacca, ad esempio, ok? POI PER PIACERE LEVATE IMMEDIATAMENTE QUELLA FOTO. E' l'equivalente di vedere un essere umano mutilato. Capisco la necessità di creare mondi esotici, come viene viene, ma se noto certe cose io che sono idiota figuriamoci un giocatore: Qualcosa urla forte nelle mie orecchie "vai a controllare il manuale di Talislanta! Presto!" "Anche i maschi piangono" AHAHAHAHAAH. Perché non dovrebbero? Ah aspetta, è tutto ripreso da JoJo Battle Tendency, ora capisco, sono il Popolo dei Pilastri. Ok ok, chiaro. "Se un uomo di Noth piange dopo che l'avete insultato, significa che si sta rafforzando nello spirito per compiere atti terribili." - ok ok è quello. La pelle diventa nera se bagnata, voglio vedere come si lavano le mani questi. "Ho le mani sporche di inchiostro... ah no. ah si. ah no". Però amano truccarsi, quindi mi chiedo come diavolo si struccano o cose del genere. Guarda caso piove sempre o piangono sempre e quindi saranno tutti a macchiette, righe e dimmi te che casino riconoscersi l'un l'altro. In un clima piovoso e umido le cancellate sono l'elemento architettonico che forse forse si svilupperebbe meno di tutti (la ruggine, gente). Magari svilupperebbero reti fognarie e vasche. Bellissimi tetti spioventi. Ma il ferro battuto? I nobili hanno il tempo di farsi crescere barba e capelli, mentre i poveracci devono continuamente rasarsi. Anche se ci si rade per mostrare il rango, quindi uno non sa bene cosa fare. Un ladro ammette di essere un ladro perché non può usare campanelle ("eh no guardi, niente campanelle, sono un ladro") se non che devi essere un ladro ricco perché un ladro povero comunque non si fa crescere barba e capelli. Crocifiggere con dei pesanti pesi ai piedi significa non aver capito come si crocifigge. La polizia segreta, per meglio restare segreta, ha dei tatuaggi. Sul petto. Ottima idea. Che nessuno deve replicare, quindi tutti sanno come sono fatti. Ma siamo sicuri sia la "polizia segreta"? Se sei un medico lo sei tutta la vita perché come lo levi un tatuaggio dalla faccia? E se cambi mestiere? "ah, siete arretrati!" > "sto scrivendo una parola dietro l'altra quindi mi sono incartato, boh fate voi". Senza contare che un soldato si tatua *le uccisioni*, quindi un addetto a una catapulta porello non sa che fare. Gli schiavi sono "lasciati relativamente liberi di autogovernarsi" - ok, guarda quanti minuti durerà il tuo schiavismo. Nei parchi (dove cresce solo una pianta rossa, per dirmi prima che nel castello più grande del mondo cresce solo una pianta con foglie nere) trovi un casino di "uomini barbuti" che si lamentano del tempo (chissà da dove ha preso l'idea...), fermo restando che in un luogo dove da sempre piove di continuo i vecchi starebbero a casa e non si lamenterebbero di una normalità. Le iene come animali domestici sono l'idea più assurda che io possa concepire, anche perché vivono nelle savane e se abitano un clima freddo umido forse forse non sono iene ma altri animali. Sono proprio questioni metaboliche, tanto valeva inventarsi un'altra creatura. Non è che mi fa schifo la fantasia, ma se sviluppi una cultura si intende che essa abbia dei presupposti. Una cosa del genere semplicemente non si svilupperebbe (il che non significa che non si possa, con vero genio, creare roba interessante E credibile).
  37. Era un'idea diffusa in una certa epoca storica (se ne trovano tracce anche in Grecia e altre culture). E anche Pascal riflette sulla questione! Non volevo offendere nessuno, nel caso mi scuso.
  38. Ok, giusto per cavillare, da cattolico credente e praticante: questa cosa del "le colpe dei padri ricadono sui figli" c'era solo nella parte più antica del vecchio testamento, ma che era stata poi smentita già dai profeti; nel nuovo testamento, poi, questa smentita viene confermata da Gesù (mica il primo pinco pallino che passa), ad esempio nel caso del cieco nato ("Maestro, chi ha peccato, perchè nascesse cieco, lui o i suoi genitori?" gli chiede Pietro, e Gesù risponde "Nessuno ha peccato, ma perchè si vedesse la potenza di Dio" e guarisce il cieco... miracolo che, tra l'altro, ripeterà lo stesso Pietro qualche tempo dopo la morte e resurrezione di Gesù).
  39. Riverwind (umano barbaro/ranger) Il barbaro si trovò di fronte nuovamente ad un drago, certo non grande come il drago rosso che lo aveva investito con il suo soffio infuocato facendogli perdere il braccio, ma pur sempre una creatura dalla stanza ragguardevole. Il ricordo delle fiamme alitate dalle quelle fauci zannute tornò a fare capolino in lui ad occhi aperti, non più solo nei suoi incubi. Si sentiva piccolo ed impotente, non aveva più nemmeno modo di provare a farsi valere a distanza di sicurezza usando il proprio arco dato che non aveva più modo di imbracciarlo. Le gambe iniziarono a tremargli mentre si sentiva sopraffatto dalla paura di essere di nuovo colpito da esse e concludere la propria vita in un modo atroce. Il respiro di Riverwind si fece affannoso, mentre iniziava a sudare freddo.
  40. 3 609 873.m41 6.32 La nave iniziò ad avvicinarsi alla Burning Isle e la prima cosa che gli accoliti videro fu una colonna di fumo nero che si sollevava da essa come se un'intera città fosse andata a fuoco. Quando la nave fu più vicina, nella fioca luce del pomeriggio, la loro meta fu meglio visibile. Era un vulcano di circa tre chilometri di raggio, su cui erano state costruite molte strutture a cupola senza finestre, ciascuna ricoperta da uno spesso strato di cenere. La cupola centrale era circondava da tre obelischi immensamente alti, da cui fuoriuscivano i fumi del vulcano che salivano nel cielo. Quella era la loro meta: la Casa di polvere e cenere. La nave approdò dietro ad altre tre skyship vicino a degli edifici prefabbricati di recente fattura Una dozzina di figure si muovevano fra i moli e gli edifici. Altri due moli erano pronti ad accogliere altre navi ma erano in quel momento vuoti. @all
  41. Tass yuppi! trillo' felice Tasslehoff lasciandosi scivolare giù dal mucchio. Quel drago in picchiata avrebbe potuto farlo cadere dalla cima del mucchio; meglio spostarsi in un posto più comodo per poterlo osservare.
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