Primo caso di meta-gaming. Si sta valutando qui la conoscenza dei giocatori rispetto alle tue descrizioni. I personaggi ovviamente non hanno bisogno invece della tua descrizione, in cui non ha citato fatti chiave come il fatto che l'umanoide in questione sia blu, avendo le bestie davanti agli occhi.
Ecco, questo non è neanche metagaming. Stai descrivendo ad un giocatore una creatura, con lo scopo di non farla sembrare un Orco. Dici al giocatore che sembra un orco solo vagamente. Non si tratta di conoscere il manuale, si tratta di conoscere il DM: mi sta provando a ingannare? Il personaggio invece non ha questo problema. Lui ha una figura davanti. Nessuno gliela sta descrivendo. In particolare il personaggio Archivista è specializzato in questo, conoscere creature misteriose, e ne ha una davanti: è naturale o esoterica? Ha studiato le creature planari, le aberrazioni, i non morti. Deve decidere se la creatura in questione sia una di queste. Perché questa scelta deve farla il giocatore, in base ad una descrizione che il DM ha fatto al ladro, forse corretta o forse no, e che poi il giocatore del ladro ha riportato al giocatore dell'archivista? Il personaggio dell'archivista ha davanti la creatura in tutto ciò.
E se invece non fosse stata una creatura planare ma una aberrazione, e avrebbe dovuto tirare su Knowledge (dungeoneering)? Da quello che tu dicevi nei primi post, il giocatore non avrebbe avuto nessun indizio in tal senso. Questo è il punto chiave di cui si sta discutendo.
Se è questo il caso, ripeto la domanda: quale scopo ha questa regola che hai introdotto? Quali elementi aveva il giocatore per decidere? In base a cosa ti sembra ragionevole castrare il personaggio se il giocatore non ha idea di quali piccoli hint vi possano essere nella tua descrizione rispetto ad una tipologia o un'altra?
Il punto è che non si capisce perché la capacità del giocatore di decifrare le tue descrizioni (cioé quanto il giocatore ti conosca) debba dare un vantaggio al personaggio. Lo scopo del giocatore non è conoscere il modo di ragionare del DM, quali indizi lui possa dare rispetto ad una tipologia o un'altra.
Per fare un esempio, io la situazione la avrei gestita così.
DM: all'improvviso tra i cespugli e le grosse rocce sbucano degli umanoidi, una dozzina forse, e tutti piccoli come degli gnomi. Riconoscete immediatamente i goblin che vi stanno assalendo. Da sopra un albero si lascia cadere un altro umanoide, anche se non avete tempo di discernere i suoi dettagli, è chiaramente più grosso degli altri, della stazza di un cavallo almeno. Non cercano di spaventarvi o di parlare ma cercano di lanciarsi subito contro di voi mentre il grosso umanoide urla qualcosa ai più piccoli.
Giocatore Guerriero al DM: è un grosso goblin?
DM: (tiro su Knowledge (Natura) per tutti i personaggi). No, sicuramente non è un goblin. Credi sia un orco. <indicando il giocatore del ladro, che probabilmente ha tirato basso ma non lo sa> Secondo te la creatura più grande sembra un orco solo vagamente, ma non sembra un orco normale.
Giocatore del Ladro: Mentre mi muovo urlo <<Goblin! il bestione blu con le corna non mi sembra un Orco!>>
Giocatore Arcanista: Potrebbe essere una creatura esoterica?
DM (opzione 1): Non ti sembra, sembra solo un orco molto più grande del normale.
DM (opzione 2): <valuto che potrebbe essere scambiato per un planare o una aberrazione, tiro su Knowledge su plane (+9) e dungeoneering (+5); CD10. Risultati 20, 9> Non ti sembrerebbe. Non sei ferratissimo sulle aberrazioni, non lo escluderesti, ma di sicuro non ha i classici tratti delle creature planari.
Opzione 1 o 2 dipende da quanto voglio che sia fattibile che l'orco sia scambiabile per una creatura planare/aberrazione. Se l'orco è effettivamente mostruoso, tanto da lasciare il dubbio ad uno studioso che sia di natura esoterica, andrei all'opzione 2. Se è solo un po' più grande, non c'è motivo. Stesso criterio per cui scelgo di non tirare religione o arcana anche scegliendo l'opzione due. Ma scelgo io, DM, su quali creature il personaggio potrebbe confondersi. Il giocatore non c'entra niente.