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Maestro Speziale

Circolo degli Antichi
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Informazioni su Maestro Speziale

  • Compleanno 15/09/1987

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Punti Esperienza

  1. Rispondo qua, visto che non consuma nessuna azione. Non riesci a distinguere granché di chi sta osservando. Ad ogni modo gli edifici sono edifici borghesi, con spesso botteghe al pian terreno e/o abitazioni al primo e al secondo piano. La strada è ben curata e, essendo della città, sai che per vivere lì bisogna godere di un minimo di agio
  2. Trattengo una smorfia di dolore. La testa mi gira un poco, ma non ho nessuna intenzione di mostrarmi debole di fronte agli altri - Sì: Nullum ha fatto un buon lavoro - dico con un sorriso che potrebbe apparire quasi materno, mentre estraggo un pezzo di pan d'elfo e lo getto per terra ai suoi piedi. Un drow potrebbe facilmente intuire la finzione, ma forse una chitina no... Quest'essere mi tornerà ancora utile. Guardo il bivio di fronte a noi - Non possiamo concederci riposo: dove proseguono le tracce?
  3. Direi che, quando siamo in combattimento, se qualcuno decide di passare senza compiere alcuna azione può o indicarlo sotto spoiler, o indicarlo qua nella discussione di servizio
  4. Mentre il combattimento infuria, attorno a voi le imposte dei negozi e delle case sono ben serrate. Potete notare qualcuno che sbircia da dietro una finestra, magari una donna, o un ragazzotto, con quel misto di paura e morbosa curiosità che tanto caratterizza le anime mediocri della capitale. Un gatto vi guarda da lontano, un corvo gracchia da sopra un edificio. Per il resto nulla. Siete comunque certi che l'azione tenga ben lontano l'eventuale passante. Il sole vi sta cuocendo, mentre un rivolo vi cala dalle tempie sudate. Adren esce dal proprio riparo muovendosi rapido, radente al muro, per avvicinarsi quel tanto che basta da riuscire a prendere bene la mira, e subito viene rimpiazzato da Marken che approfitta del nascondiglio appena liberatosi. La tensione però è palpabile, ed è sufficiente il volo improvviso di un uccello a distrarre l'elfo dal suo proposito, che lancia il proprio quadrello ben lontano dal bersaglio. Stessa sorte tocca al dardo col quale Marken, forse impacciato dalla sua copertura, tenta di colpire il bandito più vicino. Nel mentre, la mischia continua: l'uomo in rosso, ormai solo a fronteggiare ben tre avversari, appare molto spossato e sembra stare per avere la peggio. Chiude di riflesso gli occhi, rassegnato alla sua fine, per non dover osservare il letale fendente che uno dei tre gli sta per sferrare... ma è solo sangue quello che gli arriva addosso. E non è il sangue suo... Davanti a lui, il brigante sembra come congelato nella sua posa, con gli occhi sbarrati e la spada in alto, pronta a colpire: una lama gli trapassa completamente il torace! Cadendo a terra, rivela dietro di lui la piccola halfling, con gli occhi di fuoco e il braccio completamente sporco del sangue del nemico.
  5. @Nenya vuoi fare qualcosa o resti in attesa?
  6. Xylres'ryl Un sussulto di soddisfazione mi pervade quando, per la prima volta, il mio quadrello perfora il miserabile insetto. Un sorriso mi si dipinge in volto vedendo la creatura agonizzante. Non era certo la prima volta che uccidevo qualcosa (o qualcuno), ma era la prima volta che mi succedeva in battaglia, avendo passato la mia vita tra gli intrighi del tempio della Dea Ragno. Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene, non percepisco quasi più il pericolo incombente. Presa da questa nuova energia, avanzo velocemente verso il cunicolo individuato dalla chitina - MUOVETEVI! NON ABBIAMO TUTTO IL GIORNO! - ordino perentoria, non badando al fatto che fossi io quella rimasta indietro
  7. II Era, turno 6: Maestro_Speziale: 2D6 → 5(2 +3) + 11 = 16 pp L'elfo giaceva legato al tavolo, con gli occhi sbarrati e la pelle simile a corteccia incisa in molti punti, talmente in profondità da rivelarne gli organi interni. Un denso liquido simile a linfa ne fuoriusciva, che lentamente gocciolava in grossi catini posti per terra. Aldewin sapeva che il paralizzante impediva alla creatura di gridare, ma era altresì conscio che nessun anestetico le era stato iniettato. Sembrava essere un esemplare femmina, piuttosto giovane, forse intorno alla sua stessa età. Una sensazione di disagio gli annodava la gola, forse persino di orrore, ma come poteva il suo maestro sbagliare? - Ma-maestro... - si decide infine a parlare - credete davvero che sia giusto? - gli chiese - Che cosa? - rispose impassibile Galeawan. L'anziano era uno degli elfi primevi più intelligenti dell'accademia di magia di Mellon. Uno studioso, un sapiente in tutti i campi dello scibile - Questo... quello che stiamo facendo... - via via che parlava, il giovane apprendista si faceva sempre più coraggio - ...non credete che sia... crudele? Il maestro non seppe trattenere una risata - Ne hai di cose da imparare, giovane Aldewin! Pensi davvero che una creatura impura come questa meriti gli stessi scrupoli morali di un elfo normale, un elfo puro? Guarda invece qui - gli indicò con il dito i lembi di una ferita: minuscoli fili simili a ragnatele crescevano da un lato e dall'altro della lacerazione, avanzando nel tentativo di ricongiungersi. Li stralciò di netto - Queste bestie posseggono incredibili capacità rigenerative, non hanno bisogno di cibo, e il loro metabolismo è incredibilmente lento ed efficace: sono incredibili oggetti di studio! E tu di questo ti devi preoccupare, dello studio! - lo rimproverò - La vita degli esseri inferiori è un misero prezzo da pagare nella corsa alla conoscenza, non dimenticartelo. E ora passami il bisturi. Aldewin obbedì, non osando ribattere all'anziano mago. Non poté però non osservare la piccola, rotonda goccia di rugiada che si formò nell'occhio della ragazza, andandole a rigare la guancia legnosa...
  8. La balestra colpisce col -2 del primo incremento. Per il furtivo sono un cretino e non ci pensavo, ora correggo
  9. L'urlo di guerra della piccola halfling risuona nella via, dando vero inizio allo scontro. Mentre questa si avvicina furente al gruppetto, da dietro di lei i proiettili dei suoi alleati sibilano nell'aria. Quello di Adran si conficca in pieno petto del bandito ferito: guarda atterrito verso di voi, con un rivolo di sangue che gli esce dalla bocca, prima che quello di Marlen vada anch'esso a conficcarsi su di lui, finendolo. La risposta non tarda a farsi sentire e, presa accuratamente la mira, il quadrello dell'altro va rapido a mordere la spalla del chierico. Nel frattempo, i due uomini sembrano star avendo la peggio contro i loro avversari: sebbene il tipo dal mantello rosso abbia appena atterrato un aggressore, il suo compagno appare in netta difficoltà ed una grossa macchia rossa gli macchia la bianca seta che veste il braccio
  10. Per i combattimenti secondo voi come è meglio, che aspetti che tutti abbiano postato per fare un'unica risposta del round, o no?
  11. Xylres'ryl Non mi scompongo non vedendo più Jhalven. E' la fine che fanno i deboli: perire. Lloth non ha pietà per coloro che non si dimostrano capaci di sopravvivere, e neanche le sue sacerdotesse. Ricarico velocemente la balestra - Nullum, presto, dove andiamo adesso?
  12. Eagen e Adran fanno in tempo a gettarsi dietro l'angolo di un vicolo prima che la minaccia di Marken attiri l'attenzione di tutti. Sembra che uno degli uomini dica qualcosa, ma la distanza è tale da non riuscire a comprendere cosa. Una risposta ben più esaustiva non tarda però ad arrivare, quando un paio dei presunti aggressori si scostano dalle due vittime estraendo la balestra. Marken però ha i riflessi ben pronti, e un rapido dardo scocca verso la gamba del nemico, andando a ferirlo. Inutile risultano invece quelli scagliati contro di lui, che si limitano a fendere l'aria. Nel frattempo, i tre ceffi nel vicolo saltano fuori. L'uomo ben vestito e quello dal mantello rosso, sorpresi, non possono far niente per evitare i colpi. Inoltre la scimitarra del secondo sembra l'unica a ferirli, dal momento che i movimenti del primo risultano piuttosto goffi a chiunque sappia di combattimenti
  13. II Era, turno 5: Maestro_Speziale: 2D6 → 5(2 +3) + 6 = 11 pp Accumulo
  14. Discendete lungo l'Effluvio col largo viale tutto per voi: è infatti l'ora in cui la gente si rintana nelle proprie abitazioni per consumare il pranzo, e in effetti potete sentire mischiarsi alle note floreali dei profumi quelle più decise di zuppe e carni. Laddove sui palazzi si aprono finestre e balconi, piante ben curate si godono l'intenso calore del sole, mentre l'azzurro del cielo è popolato da grossi rondoni che abitano i comignoli spenti da tempo. Una bella e pacifica giornata, insomma, lontana dal degrado che popola altri quartieri della capitale, tranquilla e priva di pericoli. - AAAAH! Un grido improvviso interrompe quel quadretto tardoprimaverile. La curva che la strada compie nel seguire la collina vi impedisce di capirne immediatamente l'origine. Qualcuno si affaccia alla finestra incuriosito. Qualcun altro invece chiude cautamente le imposte. Avanzando, vi si palesa presto l'origine di quell'urlo. Ad una trentina di metri da voi, tre brutti ceffi sembrano aver aggredito due uomini: uno, dal lungo mantello rosso, tiene saldamente in mano una scimitarra, mentre l'altro brandisce uno spadino riccamente ornato, fatto più per essere esibito che per essere usato in combattimento. Gli aggressori, minacciandoli con dei coltellacci, li hanno costretti spalle al muro di un forno. Un forno che fa angolo. Che fa angolo su un vicolo. Su un vicolo stretto e scuro. In cui vedete muoversi, di soppiatto, altri tre tipacci, apparentemente non visti dai due.
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