DM
x tutti, ai fini di cure e affini
Jarl Fredrik fu di parola. Gli uomini del suo feudo, coadiuvati dalle forze di Siggard e alcuni degli uomini sotto il comando di jarl Borg, riuscirono a imporre una forte presenza di fronte al portone principale. Qui gli arieti non potevano salire gli scalini, ma laddove non vi riusciva la meccanica potevano compensare le forti e robuste braccia dei guerrieri che, divisi in due gruppi, portarono una coppia di arieti manuali ricavati da grossi tronchi di albero, che furono presto usati contro i robusti battenti color cristallo che separavano l'interno dell'immenso maniero, nonostante l'impegno dei tiratori nemici, che furono però costretti a difendersi quando gli uomini di Siggard salirono le scale interne ingaggiandoli in scontri singoli sui bastioni.
Sradicati i battenti, le porte di ghiaccio caddero e gli avventurieri furono chiamati assieme a un nutrito contingente che entrò all'interno del palazzo con un l'unico obiettivo di sconfiggere la Regina e conquistare il castello. L'interno, costruito nell'unico materiale di cui la Regina sembrava vivere, dava al luogo un'illuminazione naturale dettata da un semplice gioco di riflessi che donava una tonalità azzurra alla doppia scalinata che saliva verso il piano superiore, appena oltre una fontana da cui scendeva acqua fredda come il resto dell'ambiente.
L'ingresso del palazzo della Regina del Gelo
Tra i presenti all'interno della compagnia vi era anche jarl Borg in persona, che guidò i suoi uomini verso l'ala ovest del palazzo. Quando la compagnia, su suggerimento di Siggard, si diresse al livello superiore, si rese conto della sconfinatezza del luogo, non paragonabile al palazzo reale di Firedrakes, ma ben lungi dall'essere considerato un luogo piccolo e facile da visitare. Se a ciò si aggiungeva la limitatezza cromatica dello stesso e la struttura ripetitiva, fu facile per gli avventurieri perdersi quando i nemici giunsero a grappoli per ingaggiare schermaglie con gli assalitori.
Clint questa volta non era solo, ma era accompagnato da Celeste quando i due raggiunsero un'ampia balaustra che dava su una sala al livello inferiore. Abbassatisi per evitare una salva di giavellotti lanciati da un gruppo di undici bugbear bianchi intabarrati in abiti pesanti e pellicce di visone, i due eroi furono raggiunti da Chandra e Zhuge in una schermaglia che vedeva sangue di drago e armi a due mani contro scudi e morning star Mi divertirò a contare le vostre monete d'oro! ringhiò il più brutto e coraggioso del gruppo all'indirizzo del quartetto.
Fu in un ampio corridoio, invece, che la inseparabile coppia formata da Tom Po e Tonum, unita dal destino o dal caso anche nei momenti più critici, si trovò la strada sbarrata da due dei bugbear d'elitè, riconoscibili per gli scudi torre e le spade lunghe dalla foggia rozza ma dalla lama affilata In formazione! latrò uno dei due ad un piccolo gruppetto di sottoposti il cui fiato creava ampie nubi in quel gelido ambiente Questi due non dovranno fare un passo oltre la nostra posizione! avvertì l'altro guerriero.
Grasse risate furono invece quelle con cui vennero accolti Ariabel, Flurio, Oceiros e Seline quando, giunti in un ampio salone da ricevimento, furono notati da tre giganti e da una squadra di soldati bugbear Pulci! ghignò uno dei giganti, dai denti marci Abbiamo un'infestazione di parassiti! Gli fece eco uno dei suoi compari, passandosi una mano sulla lunga barba intrecciata Schiacciamoli e facciamola finita! disse l'ultimo di loro, con una benda nera sull'occhio. I bugbear sguainarono le proprie mazze chiodate, pronte ad abbatterle sui propri nemici.
Fu in quegli istanti che tutti e tre i gruppi poterono udire un grido rimbombare tra le pareti di quel castello, la voce di un giovane uomo E' qui! E' la Regina del Gelo! un urlo che morì in gola al giovane ragazzo nordico dai capelli biondi che crollò, con una freccia in gola, sul freddo pavimento di ghiaccio del salone in cui egli era giunto in compagnia di Bjorn. Qui il kalashtar potè passare lo sguardo prima sul gigante in piedi, armato di ascia bipenne come i suoi simili, poi sul bugbear vestito con un'armatura in pelle di drago d'argento, anch'egli un ceffo della stessa risma del precedente armato d'arco come l'ultimo. Ma ben più importante era la persona dietro di loro, la donna sollevatasi in piedi dal trono su cui era seduta, colei che egli riconobbe solo dai tratti come la donna che lo aveva messo al mondo. Ma sebbene ella fosse ancora più bella di come ricordasse, e ancora più giovane di quanto il suo corpo non avrebbe dovuto essere, il suo aspetto non sembrava più simile a quello del figlio, laddove la carnagione era diventata esangue e tendente all'azzurro, mentre i suoi lunghi capelli raccolti in una elaborata ed elegante treccia, ora erano color cobalto. Un abito color neve, adornato di piume di cigno, cingeva le sue femminili forme. Un vestiario insufficiente per quel freddo, ma di cui ella non sembrava averne sentore.
La Regina del Gelo
Mi domandavo quante persone ancora avrei dovuto catturare, affamare e uccidere prima che ti presentassi davanti alla mia porta, figlio disse la donna, con un mezzo sorriso Mi aspettavo che il tuo quori ti avrebbe imposto di indagare dopo il primo villaggio, ma meglio tardi che mai. E forse ritieni che l'aver portato quella stupida dragonessa e quello stupido impiccione di tuo padre possa salvare il nord, ma la verità è che le vostre sono tutte vittorie vuote, adornate da sconfitte piene come quella a Blavandshok la Regina si portò il dorso della mano alla bocca, trattenendo una risata Frostyazzar e Syberillin non tarderanno a raggiungere quegli incapaci dei tuoi compagni e a finirli, quanto a te, figlio... la donna lo osservò per un attimo Vorrei poterti dire che non soffrirai quando ti strapperò il quori dal petto, ma ti mentirei la Regina lanciò un'occhiata ai suoi due servitori per poi fare un cenno del capo verso il kalashtar rimasto solo Forza, prende-- l'ordine della regnante di Lòrien si interruppe quando una figura fece il suo ingresso nella sala. Se prima per l'Havardsson si prospettava una sfida oltre ogni possibilità, un alleato era giunto ora al suo fianco: Trull Forgiacciaio. Il nano era giunto appena in tempo per aumentare le possibilità del nordico, in quella che sarebbe stata una corsa contro il tempo.
x tutti, situazione turno 1