Raftal
Soprassiedo al tipico tono che Elle sta assumendo nei miei confronti, accusatorio e, se vogliamo dirla, un pochino ditinkulo. D'altronde, ci conosciamo da due giorni e pare che io non debba nascondere la mia razza a nessuno, tanto mi braccherebbe solo mezzo mondo.
Ascolto con interesse anche la storia del tabaxi fino a che non arriva a un punto che lui tratta con disinvoltura, a cui io invece strabuzzo gli occhi. "Hai combattuto direttamente contro la Nambo?? E sei ancora vivo?! Ecco perché te n'eri uscito fregiandoti come lo Sterminatore di Mastini!....C@zzo! Si dice sia potente quanto Naesala! Porc@ $5&&£§£!"
Mi ricompongo mentre Tholin racconta la sua, che già conoscevo, e poi dico a mia volta:
"Beh, a questo punto...Meglio dire qualcosa in più anche io. Mi chiamo Raftal, ma è puramente un modo che ha inventato Kiltus. I nomi delle creature marine sono impossibili da pronunciare per le creature di superficie, quindi quando lo conobbi decise il nome partendo dalle prime due sillabe che riuscì a pronunciare...
Faccio parte di una nobile razza chiamata Gnor, Gnorri al plurale, un tempo servitori degli elfi acquatici della antica città di Minos, prima della Grande Caduta.
Ho vissuto per più di cinquant'anni nelle profondità oceaniche, in una colonia della mia razza. Non ho famiglia, nella mia razza non esiste un concetto simile, non ne comprendo neanche l'importanza, rispetto a quelli invece di rapporti d'amicizia o relazioni s3ssuali. La società creata dal mio popolo è molto acculturata sulla medicina e sulla chirurgia, sullo studio di piante e creature per la produzione di medicinali e veleni, e in quegli anni io cercavo di elevarmi di merito dopo aver fatto la scoperta di alcuni anemoni luminescenti capaci di sviluppare una neurotossina incredibilmente efficace. E' cercando quell'anemone che incontrai Kiltus Fuinur, il capitano della nave Bussola d'Argento." per un attimo, guardo Seline "Non avevo mai visto bipedi, prima...o gatti. E scoprirne l'intelletto e una lingua comune...ci permise di dialogare e, a me, di sopravvivere. Di scoprire cose che non avevo mai visto, che non esistevano nel mio mondo. Giurai fedeltà sul mio sangue, pur di viaggiare sulla Bussola, pur di provare ancora lo stupore, l'incredulità, la bellezza della scoperta, e mi allenai per proteggere il capitano nei viaggi. Tutto iniziò da lì. La Bussola, il viaggio alla ricerca di Nero Gomez, il Flagello dei Mari. Poi, una volta tornati, Pioniere. Ho visitato tante città, osservato piante mai visto, fumato piante mai viste, ballato come non avrei mai pensato di fare, corso rischi inutili per evitargli che fosse sbranato da donne inferocite, per dei cappelli tricorni e perfino indossato abiti da donna...Per colpa di quello stupido di un capitano, che poi ci ha lasciati per partire verso l'Est."
Mi blocco, preso da una morsa alla gola.
"Per due anni sono rimasto qui a sopravvivere. Ora voglio partire. Pioniere o no."