@Cuppo Johann
Esterno delle Mura, Padiglione dei Mercanti
Sophia é alta e con le spalle larghe, una bellezza esotica dall'aspetto pericoloso. Quando arrivi ti guarda con quegli occhi allungati, e quell'espressione mista fra l'ammirazione e odio insensato. Non sei mai stato bravo a capire le donne e forse non lo sarai mai. E lei non é sicuramente una donna qualunque. L'unica a sedere ad una tavola di veterani. É in gamba, abile con lancia e scudo come nessun altro, ma non si é meritata veramente il posto fra di voi, non del tutto almeno. Questo é quello che pensa, alle ombra delle tue gesta e degli altri. Non ci sono canzoni in suo onore, o storie di formidabile ingegno o furia. La sua ambizione é utile, perché la rende manipolabile, come ben giá sai. Il problema che potresti non essere l'unico ad aver notato questo suo tratto e mentre lo pensi, vedi gli occhi del Fondatore osservarvi andare via.
Il padiglione dei mercanti é un caleidoscopico e babelico intreccio di lingue diverse, colori e profumi. Datteri, olive e frutta secca trovano spazio fra pesce affumicato, selvaggina arrosto e fiumi di birra scura e cascate di vino annacquato. Con grandi tendaggi aperti, bracieri, lunghe panche lignee e tavoloni, una grande locanda condivisa da probabilmente piú di un oste é stata tirata su fra i banchi dei venditori, i carri pieni di merci varie e losche trattative. Gli uomini che sono con te attirano subito lo sguardo dei commensali, come é ovvio che sia. Armati o meno, essi sono giganti, pieni di cicatrici e quando si siedono si crea inevitabilmente uno spazio intorno a loro, questo almeno per i primi dieci minuti. Quando il loro cantare, ridere e scherzare rivela che nonostante l'aspetto divino, anche loro sono umani. Mentre fate festa e conoscete uno dei Locandieri e alcuni dei tuoi uomini alcune delle loro figlie, noti a qualche tavolo di distanza un volto fastidiosamente familiare. Torvis Conclave il Cavaliere Errante, conosciuto da tutti per le sue gesta incredibili, come quella volta che taglio la testa ad un troll di caverna con un solo fendente, o quando vinse ad un gioco d'astuzia la libertà sua e dei suoi uomini contro un signore della guerra che gli aveva catturati. Inutile dire che dubiti seriamente di ogni parola spesa su suo conto. Che cosa fai?
@Casa Clovis
Esterno delle Mura, Padiglione dei Mercanti, Tenda di Felix
<< Ecco qua l'uomo giusto per il lavoro giusto! Ma che dico, per ogni lavoro. Siediti, siediti. >>
Felix Brightwood é un bastardo. In ogni senso della parola. Venderebbe sua madre se sapesse chi é per accumulare qualche altro lingotto d'oro o pietra preziosa. Odia tutti indiscriminatamente. Orchi, elfi, nani se ancora esistono, e anche gli altri uomini. Lui ama solo la ricchezza e la sua Cavalla, Ofelia. La tenda é opulenta, ma non del tutto, tradendo il braccio corto del suo proprietario, che vuole apparire ma anche accumulare. Lui é calvo con tre denti d'oro ed una vistosa cicatrice sulla nuca, la cui storia é diversa a seconda di chi sia a raccontarla.
<< Lascia perdere quegli orchi, ho un altra proposta da farti. La "pietra grigia" quella stramaledetta ed unica pietra grigia di cui é costruita questa imbellettata cittá sacra. Ho un contatto all'interno che é disposto a farcene avere un carro, prima che questa pagliacciata della tregua sia finita, ma dobbiamo trovare il modo di entrare in cittá. Questa pietra vale una fortuna ti dico, ma che dico due fortune. La mia e la tua. Ma il contatto é un vigliacco e non si prenderá il rischio di portarla fuori. Si limiterá a lasciare il carro, non sorvegliato ad un certa ora di domani. Sta a noi trovare il modo di portarlo fuori da li. >>
Si sfrega le mani, tirando fuori una mappa della cittá che mostra l'unico grande portale d'accesso, piú alcune uscite minori collegate alle torri, da cui il carro dovrebbe poter passare con un pó di fatica.
<< Non ti chiedo neanche se sei interessato, perché per i Dei vecchi e quelli nuovi so che lo sei. Questa é una mappa, sul retro il nome del contatto e del suo piccolo negozio in cittá. Quello che ti serve é un lasciapassare ed il denaro per pagarlo. Io metto il denaro, tu il resto. Ad affare concluso ci venderemo le pietre dividendoci in modo piú o meno equo i guadagni. >>
Rimane seduto a fissarti con i grandi occhi blu spalancati aspettando un tuo pensiero. Che fai?
@Marco NdC Leyrold
Interno delle Mura, Palazzo di Lord Volking -----> Padiglione dei Mercanti
<< Maestro Leyrold, come ci riuscite? Ad avere sempre la parola giusta, pronta li quando serve. >>
Glover, lo scudiero, si avvicina trafelato, come se avesse corso per arrivare comunque in ritardo. I lunghi capelli riccioli e neri coronano il volto perfettamente squadrato e giovane.
<< Eccitato? Assolutamente, sedere assieme a tutti quei grandi Lord, ai Re dei luoghi piú remoti, ai grandi generali delle piú importanti compagnie d'arme. Come potrei non esserlo? Domani si fa la storia. E voi, voi sarete la per scriverne e cantarne, sará un giorno incredibile. >>
Avanza a grandi passi per alcuni metri, prima che tutta la spavalderia generata da quei discorsi lasci il posto al suo solito fare vagamente imbranato. << Avete visto Lady Meave stasera? Era bellissima in quell'abito rosso. >> La figlia del vostro signore ha moltissimi abiti e di moltissimi colori differenti, ma sembra che al povero Glover l'ultimo sembri sempre il piú bello. Mentre camminate osservi la cittá. É incredibile come in dieci anni niente sia cambiato, ne una pietra, ne una pianta. Come se tutto fosse magicamente tenuto immobile nel tempo. Tutto a parte ovviamente i suoi abitanti, volti invecchiati ed alcuni del tutto nuovi. Uscite dalla grande porta immergendovi nel caos delle tendopoli, tenendovi ben stretto il vostro lasciapassare, sapendo che senza quel benedetto documento rimarreste bloccati fuori insieme a tutti gli altri. In lontananza la tenda "locanda" vi attira con i suoi richiami. Donne, cibo, birra e vino. Oltre a questo, per te ci sono anche i volti di guerrieri dalle gesta ben note ai bardi. Che cosa fai?
@Menog Gantulga
Esterno delle Mura, Padiglione esterno.
Ti lasci la tendopoli alle spalle, mentre risali il crinale che segue il profilo della cinta muraria, per avere una visuale piú completa del lato destro della cittá fortezza. Le mura sono di pietra liscia, difficili da scalare le pattuglie meno di quanto ti saresti immaginato. Forse per via della grande tregua, o forse perché nessuno ha mai provato a conquistare Borgo Grigio. Non vedi reali accessi praticabili ,se non un piccolo canale di scolo la cui grata, usurata dal tempo e dall'acqua, potrebbe essere aperta facendo un pó di rumore. Un pó piú avanti invece, sotto una delle torri, una porta secondaria é aperta ed un piccolo manipolo di uomini sta parlottando fra di loro. Potresti provare ad avvicinarti e vedere se si tratta di un occasione o meno. Due sembrano guardie cittadine. Gli altri tre, dei nobili di qualche terra lontana. Che cosa fai?
@Voignar Iterius
Interno delle Mura. Vecchia torre. ----> Padiglione dei Mercanti
Raggiungi il tuo compagno che non ha ancora passato il piccolo ponte che collega la torre alla strada principale di Borgo Grigio, quella che dalla grande fontana ridiscende fino al porto fluviale, dove le navi dei Lord piú importanti dei regni del sud sono state ormeggiate. Vertius é di una bellezza irriverente, cosí terribilmente sfacciata che chiunque scommetterebbe l'abbia ottenuta attraverso una delle sue pozioni. Non ci andrebbe cosí lontano infatti. Quando ti avvicini ti elargisce un largo e malizioso sorriso.
<< Hai fatto bene ad uscire da quel tugurio ammuffito. Andiamo voglio portarti in un posto. >>
Camminate a lungo, fra viuzze strette vibranti di un sottile potere arcano nascosto. Un riverbero delle pietre della montagna con cui sono costruite le strade e le case sicuramente, ma anche qualcos'altro. Come se fra i mattoni e le piastrelle su cui posi i passi siano intrecciati complicati incantesimi e rituali. Forze qualche protezione magica? O qualche forma di controllo? Difficile dirlo senza spendere tempo a studiarlo. Voi proseguite, fin oltre le grandi porte che vi separano dalle tendopoli senza fine, dove il vociare, gli schiamazzi, i canti ed i fuochi, trasformano l'atmosfera serena di poco fa, in una piú gioviale a cui sicuramente non sei abituato. Vertius invece sembra proprio essere a suo agio. Un trasformista, questo é certo.
<< Non restare imbambolato che sennó ci fissano tutti. Proviamo ad essere parte del volgo, beviamoci qualcosa. >>
Che cosa fai?
@ TUTTI