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Jacques Rampillon urlò, quando le guardie riuscirono a farirlo al braccio che reggeva lo stocco, solo ora contro quattro guardie reali. Non che al resto delle Lame la situazione andasse meglio: Calixtria scagliava globi di acido in giro, ridendo maniacalmente mentre il padre difendeva la posizione della figlia soffiando esalazioni di fuoco sui nemici. Otto Bistefani, il naso fratturato e sanguinante in più punti dalle ferite ricevute, si era gettato coraggiosamente addosso al suo aggressore, schiacciandolo sotto la sua mole, mentre i figli della marchesa Benckerdoff facevano capannello attorno alla madre, difendendola armati di tutto ciò che potevano, dalle armi rubate agli aggressori, alle bottiglie spaccate, ai candelabri. Oceriso fece in tempo a vedere Augustus Mac-Tir unirsi coraggiosamente alla difesa della posizione in cui si trovava, cercando di dare il suo contributo alle sue stesse guardie del corpo, mentre Marie Antoinette gettò a terra il principe Derbel quando un arciere delle Lame tentò un tiro dalla distanza Ucciderò la tua famiglia! E i tuoi figli! E i tuoi animali domestici! minacciò la Ivarstill, lo sguardo spiritato.
Quando Zhuge Liang si gettò nella mischia nella sua nuova forma, Alexandra Mavrocordat capì subito che egli era forse il cliente peggiore che gli potesse capitare. Il falchion e la spada bastarda incrociarono le proprie lame in una scarica di pura potenza che sembrò far arretrare perfino i tentacoli magici evocati da Seline. Il wu-jen pareva sul punto di colpire duramente la nemica, la quale però chiamò una delle sue manovre tattiche Annienta percezione!, una finta che permise di deviare tutta l'energia del colpo del mago della fenice di giada verso il pavimento di marmo, che vide un grosso pezzo staccato dall'impatto del colpo di Zhuge. Trull cercò di riposizionarsi, mentre Clint esalava soffi su soffi su un Sebastian in preda a una frenesia da battaglia, i muscoli tesi a liberarsi. Il nanelfo di Huruk-Rast rischiò di venire colpito di striscio alla fronte dalla Mavrocordat, capace di difendersi nuovamente dai tentativi di disarmare del Forgiacciaio, la cui concentrazione pareva ora completamente assorbita dal suo avversario del Katai Ti taglierò le palle, Ragno! gridò.
Ma Celeste non se la sentì di fare da spettatrice. Sporca di sangue, reduce da una rapida ricostruzione del suo stesso corpo, mutilato nelle capacità mentali a scapito di nuovi e più possenti bicipiti e di una muscolatura sopra le spalle che ridefiniva il concetto stesso di “collo taurino” ella gridò verso Alexandra. Forse la Borealis aveva voluto lanciare una frase coraggiosa verso la sua avversaria, tuttavia le sue limitate capacità permisero ai presenti di udire un Due Raud!! Ora io te butta terra ciuccia ciuccia!! un grido di battaglia dal timbro più basso del solito che preannunciò però una vera apocalisse, lo spadone che spazzò dal basso verso l'alto, recidendo il braccio sinistro di Alexandra. La Mavrocordat osservò per un attimo il moncherino prima di vomitare sul pavimento, l'ultimo ricordo prima che la Borealis le trapassasse il petto, uccidendola sul colpo. Una violenza cui certo Seline non si sentì di smorzare i toni, incalzando Sebastian con le magie più nefande e dolorose, che avrebbero potuta farle valere una cittadinanza onoraria presso tutti i villaggi dei Puzzi. Ma nonostante ciò anche ella sentì il sinistro scricchiolìo che accompagnò il momento in cui i tentacoli neri si strinsero sul collo di Ivarianna Velleri, raggiunta dal grido del padre NOOOOOOOO!!! un destino a cui Sebastian si sottraè spinto dallo spirito di sopravvivenza, uscendo infine dolorante, ma integro, dall'incantesimo della stregona di Pescalia. L'ultimo Mavrocordat impugnò la propria arma, urlando quando vide il cadavere della sorella ALEXANDRA!! i denti snudati, Sebastian si apprestava a combattere per vendicare ora anche il nome di sua sorella Potete aver vinto qualche battaglia, ma perderete la guerra!!
x tutti, riepilogo delle azioni