DM
Il sole, che filtrava tra le fronde degli alberi, risplendeva sulle acque chete di Lagocristallo, ma tale spettacolo fu colto da pochi occhi dei mortali che erano giunti in quella radura. Il fascino delle ninfe, delle driadi e degli altri spiriti fatati che si erano riuniti per quella che era stata chiamata la Festa della Rinascita sembrò colpire al cuore (e non solo) alcuni tra i migliori combattenti di quella spedizione. Veldrada sorrise alla cortesia di Bjorn e quando ella accettò di farsi prendere per mano, i due si allontanarono. Ma non fu una lunga passeggiata e presto l'uomo del nord si ritrovò disteso vicino alla riva del lago, mentre alle sue orecchie risuonavano le risate di alcune nixie mentre sopra di lui Veldrada si occupava della laboriosa opera di rimozione dell'armatura e delle vesti sottostanti. Il tocco della ninfa era più leggero di una raffinata dama di corte, le sue iridi sembravano smeraldi. La sua voce era un sussurro quando ella si avvicinò al suo orecchio e gli disse Ricordati di respirare. Vi sono storie di mortali periti perchè se lo sono dimenticato... raccomandò. Se Bjorn pensò fosse un simpatico scherzo della ninfa, quando ella si congiunse a lui, il nordico si scoprì a trattenere il respiro. Ricordando il suggerimento, cercò di riprendere il controllo dei propri polmoni. Una sensazione che anche Clint provò, pochi minuti dopo aver proferito il suo discorso. Se egli era ritenuto a buona ragione un grande oratore, il contesto sociale in cui si trovava non aiutava la sua convincibilità, ridotta al minimo nel momento in cui il suo corpo decise di indicare chiaramente le sue motivazioni, contraddicendo le sue parole e rendendo l'adepto credibile come un uomo nudo con le mani in tasca. La ninfa dai capelli rossi lo guardò schiudendo le labbra Come sei dolce... disse accarezzandogli il mento Ho sempre voluto uno pseudodrago... ti insegnerò tante belle cose... disse. L'adepto, in condizioni normali, avrebbe opposto scandalizzato la sua natura draconica e la sua esperienza con la ninfa. Il silenzio dettato dalle emozioni travolgenti da cui fu percorso furono un bene, laddove la ninfa che lo aveva scelto si dimostrò la più artistica e creativa insegnante che egli avesse mai conosciuto, al punto da fargli perdere la cognizione del tempo, permettendogli di udire solo un Shayla, dopo però tocca a me... dalla ninfa dai capelli color mogano mentre il suo corpo veniva sfibrato oltre ogni limite. E se perfino Zhuge aveva nella sua mente l'esperienza di tante anime e tante battaglie, nulla avrebbe potuto la sua classe di prestigio contro la più spregiudicata delle ninfe, la stessa mora dagli occhi azzurri come lo stesso Lagocristallo, che lo strinse da principio in un abbraccio che gli fece percepire ogni forma femminile, prima di tirarlo per i capelli Azariaxis dovrà temere la vendetta per i morti... ma per ora il tuo unico pericolo sarò io se non farai come ti dico! minacciò la mora, per poi spingere il wujen contro un albero e raggiungerlo suggellando la loro unione con un bacio che evocò immagini di ciclopiche foreste e piaceri carnali che nemmeno i suoi spiriti avevano mai percepito, mentre dall'albero due braccia femminili iniziarono a massaggiare Zhuge. E se Trull sembrava realizzare la realtà della situazione, la percezione divenne un fatto quando una delusa driade e due fate circondarono il nano danzando intorno a lui ridendo. Le risate parvero dunque la conferma dell'elaborata pantomima scherzosa, almeno fino a quando le spiritelle non iniziarono ad armeggiare con i suoi pantaloni, alla ricerca del piccolo difensore nanico di Trull Se è come dicono su quella famosa legge... ipotizzò la driade. Ma non c'era legge, solo caos sulle sponde del lago in cui Kaahan sfogava i suoi più sordidi desideri sulla più matriarcale delle fate, trattenendola per le alucce diafane mentre le concedeva il Sigillo di Approvazione Orchesco e una ripetuta e costante serie di amplessi, al punto che perfino le più licenziose delle abitanti di quella radura ebbero timore a presentarsi al pugno della foresta. La sua amante prescelta, ad ogni modo, parve molto ricettiva, senza concedere lamentele nonostante l'eccesso di vigore dell'orco, ma incitandolo affinchè egli permettesse alla stessa di generare in seguito uno dei più formidabili combattenti che avessero calcato Arth.
Flurio, Tom Po e Thorlum vennero accompagnati sulle sponde del lago dalle astute ninfe e driadi, che ancora non avevano ricevuto la giusta dose di seme maschile, ma che sembravano sicure di poter convincere quei maschi a esaudire quella loro richiesta. Due ninfe bionde accarezzarono la barba di Thorlum, ammirate dai suoi muscoli, mentre una driade dai lunghi capelli color corteccia e dal profumo di gelsomino avvolse le sue braccia attorno a Flurio Sembri un vero eroe dei racconti, narrami una storia... mormorò, cercando però un bacio di rapina, mentre un'altra ninfa dai capelli castani e gli occhi ferini mugolò accarezzando la testa di Tom Po Ti adoro... per favore fai le fusa...
La via diplomatica, con creature così pronte a fare tuttaltro, era stata intrapresa solo da Chandra e Ariabel, ma la prima si scontrò con il muro della logica che i satiri cercavano di innalzare per cogliere in fallo la barda Oh dea dai capelli argentei, tutto l'aiuto sarebbe ben accetto, ma per favore non ci giudichi male disse il satiro "mefistofelico" La nostra comunità non considererebbe mai un figlio del nostro amore come un reietto, ma bensì come un'eroica speranza. E mi permetta, da una donna del suo calibro non potrebbe mai nascere qualcosa di sbagliato, ma solo vita e bene cercò quindi un baciamano a tradimento Le prometto dolcezza, passione e piacere, se me lo permetterà.
Il rifiuto di Ariabel indispettì non poco i pretendenti, che si allontanarono delusi Ma porca miseria! esclamò il satiro onanista. La ninfa, che come l'elfa aveva intuito aveva puntato già una preda (Clint) diede delle rapide indicazioni Senti il piccoletto là, credo che anche lui volesse provare a fare qualcosa contro il drago.... disse indicando una macchia di terreno in cui sorgeva un campo di margherite. La ninfa lanciò un'ultima occhiata all'elfa, storcendo la bocca Però... sei molto bella. Se dopo ti annoi potremmo fare una cosa a tre con quello che parla tanto (Clint) Vedi te... concluse per poi allontanarsi
La strada che Ariabel percorse fu compiuta insieme a Beregar, unico altro uomo a rifiutare immediatamente le richieste della Corte Fatata Sono sposato e ho una figlia. Il matrimonio è sacro! ripetè a più riprese, stringendo i denti, anche quando i due raggiunsero la zona fiorita indicata, che con sorpresa trovarono occupata da Tonum, Celeste, Clarissa e Seline, in piena crisi pre-adolescenziale. Se Celeste stava confortando con dolci parole la tiefling, mentre nell'aria si udivano fiocamente i gemiti dei compagni, anche coloro che avevano scelto di non copulare ebbero comunque una insolita sorpresa. Rizzatosi a sedere in mezzo a loro dalla posizione stesa in mezzo ai fiori in cui si trovava, uno gnomo dagli occhi arrossati e dalla bocca impastata li squadrò. I suoi capelli erano spettinati e pareva parecchio stordito. Un forte odore raggiunse le narici dei presenti... il che era tutto un dire in quella cacofonia di odori naturali. Beregar sorrise guardandolo. I presenti avevano un'idea su quello che avrebbe potuto dire di lì a breve...
x Ariabel, Celeste, Seline, Clarissa, Tonum e opzionalmente Chandra se si ricongiunge con il gruppo