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Contenuti visualizzati con la più alta reputazione il 17/11/2022 in tutte le aree

  1. Sono una giocatrice di GDR (per lo più D&D) da parecchi anni anche se oramai è da un po' che non partecipo a nulla causa impegni di vita. Con l'arrivo dell'inverno e l'alta probabilità che ci saranno serate da passare a casa con cioccolata e copertina, è partita l'idea dai miei coinquilini di provare ad organizzare qualche serata di giochi di ruolo/da tavolo/alcolici (mica potevano mancare). Uno dei 3 vorrebbe assolutamente riprovare D&D e dato che in casa sono quella con un po' più di esperienza in merito è alquanto probabile che finirò per rivestire per la prima volta in vita mia il ruolo di dungeon master. 'Na roba easy, alleggerita di alcune regole (es: per evitare mappe, fogli volanti e bestemmie da parte mia che ho poco tempo, quasi sicuramente per i combattimenti non terrò conto completamente delle posizioni, dei range, ecc) per dare una piccola infarinatura agli altri, con l'accento sulla lore della regione (ancora da scegliere) e sui loro background. Probabilmente utilizzerò l'ambientazione del Toril, edizione 3.5 perché è quella che conosco di più, a cui sono più affezionata e perché semplicemente non c'ho sbatti -sinceramente- di andare a studiare i manuali della 5 che ho usato pochissimo 😁 Comprendetemi, son vicina alla laurea magistrale, immersa nello studio degli ultimi esami e della tesi sperimentale, con un tirocinio alle porte, quindi dovrà essere la cosa più semplice per me, ma anche per tutti loro. E quindi eccomi qui, iscritta a Dragon's Lair per capire un po' come gestire questa esperienza e per scoprire anche qualche altra cosa da giocare, più avanti, con loro. Chi ha già qualche consiglio da dare "en passant" si senta libero di farlo anche qui sotto ♥
    3 punti
  2. Consiglio che avrei voluto ricevere anni fa: se è gente che gioca per la prima volta e non ha tempo, sconsiglio fortemente la 3.5. La 5e si impara in un pomeriggio. Non hai tempo per scrivere/inventare tutto? Inizia da un modulo. Un sacco di avventure predefinite ti danno finali aperti che possono trasformarsi in campagne. In più hai PNG già scritti, oggetti e mappe già fatte. Scrivere da zero (o quasi) una campagna che funzioni non è uno scherzo, potresti trovarti impantanata a metà percorso tra PNG da scrivere, mostri da adeguare e diagrammi di flusso infiniti. Altrimenti dai un'occhiata nelle gilde sul DL e scopiazza emula quanto puoi. C'è sempre un altro master che ha avuto un'idea geniale, e perlomeno puoi capire come si comporterebbero i giocatori di fronte ad una scelta e come i master di solito rispondono.
    3 punti
  3. Ciao! La preparazione di una campagna dipende molto dal gioco. Hai citato Dungeon World, per esempio, e quello è estremamente diverso da D&D, anche se molti lo vedono erroneamente come una sorta di "D&D light". In Dungeon World ci sono procedure apposite per impostare lo scenario insieme ai giocatori durante il gioco stesso, il che è un po' agli antipodi rispetto alla progettazione "in solitario" del master, a casa propria, tipica di D&D. Rimanendo nell'ambito di D&D e giochi simili, che è quello che conosco meglio, io per progettare le campagne di solito mi organizzo come ho spiegato qui. Aggiungo due consigli veloci, che ovviamente sei libera di ignorare 🙂: Trattandosi di giocatori che sono tutti neofiti completi, più che con una campagna lunga e strutturata ti consiglierei di cominciare con una one shot, o comunque un'avventuretta breve e autoconclusiva, senza nemmeno avanzamento di livello. Sarete in tempo dopo a cominciare qualcosa di più ampio, se il gioco sarà piaciuto. Far accompagnare costantemente i personaggi giocanti da un PNG del master è una pratica che generalmente sconsiglio. Non dico che non si possa fare ma la valuterei con grandissima prudenza e attenzione, soprattutto nel caso di neofiti. Fare scelte totalmente autonome e sentirsi responsabili delle conseguenze è il fulcro del gioco, e se quelle scelte sono in qualche modo guidate dall'esterno ci sta che i giocatori se lo perdano. In bocca al lupo, e se hai domande od osservazioni sono a disposizione!
    3 punti
  4. Probabilmente ci hai già pensato da sola, ma se questa parte (il convergere in un unico punto) "deve" avvenire, ti consiglio caldamente di cominciare il gioco dopo che è già avvenuta. Cioè, anziché giocare la reazione dei PG a quegli eventi catastrofici (reazione che potrebbe portarli anche a non convergere affatto, a seconda di cosa decidono i giocatori), fai una premessa in cui racconti che quegli eventi hanno fatto convergere il gruppo e inizia la giocata con i personaggi già uniti. Tra l'altro renderebbe la giocata più focalizzata ed efficiente.
    2 punti
  5. Tass Lo sguardo di Tanis lo riempì d'orgoglio: era ovvio che nel momento del bisogno si rivolgessero a lui. Ho passepartout di tante forme e forse anche un paio di grimaldelli disse iniziando a scavare nelle sue ampie borse, ah e poi ho anche questa. Vuoi provare? Concluse tirando fuori una grossa chiave con inciso il numero 5 sul lato.
    2 punti
  6. Benvenuta! D&D 3.5 mi è rimasto nel cuore. Ho un blog che si rivolge proprio ai Dungeon Master, se ti interessa farci un salto. 🙂
    2 punti
  7. L'idea mi piace! Ultimamente mi verrebbe difficile partecipare perché non ho orari così stabili o una autonomia serale tale da poter giocare e fare tardi, ma prima o poi non mi dispiacerebbe provare.
    2 punti
  8. Si dai, va bene, +1 per un shield bash (totale +2), ma per solo 1d2 danni (arma improvvisata) + modificatore di forza. Puoi provare nel round 4.
    2 punti
  9. Non so se è la sezione più corretta in cui porre il mio dubbio (in caso fatemelo sapere che cancello il thread), ma dato che in questi giorni mi sto approcciando al ruolo della game master ho parecchi dubbi sulla creazione, fattuale, della trama di una campagna. Non ho la più pallida idea di come iniziare. Un giretto per il forum, per articoli online sia qui che altrove, ecc. me lo sono fatto ma mi rimane effettivamente il dubbio su come iniziare il lavoro. La premessa è che l'ambientazione sarà quasi sicuramente Forgotten Realms 3.5 (perché non ho il tempo materiale per inventarmene una di sana pianta), però con parte del sistema di gioco/combattimento reso più semplice avendo preso spunto da Dungeon World e con la gestione dei punti esperienza non per mezzo del sistema canonico, ma semplicemente i pg livelleranno quando lo dirò io; e sulla base di alcuni parametri e della bravura nel partecipare riceveranno dei premi (si parla del sistema delle "stelle del destino" letto un po' a zonzo e modificato sulla base delle mie necessità). Il tutto perché avrò a che fare con 3 persone che non hanno mai giocato ai GDR (tranne uno, una mezza volta), abbiamo tutti e 4 ben poco tempo da dedicare al gioco e quelle poche ore settimanali sicuramente preferiremmo tutti godercele vivendo più la storia, che il sistema di punti e combattimento. L'unica cosa di cui sono certa è che "parteciperò" al party con un png che farà loro da support (guarigioni, buff e debuff in casi estremi), ma che per ragioni di trama non può effettivamente partecipare attivamente perché per loro sarà come una guida che ne valuterà il modo di agire, terrà nota delle loro azioni, ecc (probabilmente per uno scopo superiore che non ho ancora inventato, anche se ho qualche idea). L'unica idea che mi sono fatta è che probabilmente sarebbe meglio buttare giù qualche idea per una quest principale e poi per delle eventuali sidequest, scrivendo a grandi linee le varie possibili strade che i pg possono prendere sulla base delle loro azioni e poi aggiustare il tiro sulle stesse e lasciare che la trama fluisca sulla base del gioco che gli altri andranno a creare. Ma non so se è il metodo più efficace. Detto ciò, sarei curiosa di sapere come lavorate per improntare una storia, come partite, come vi gestite i file/fogli della trama, dei PNG, dei mostri, delle schede o gli spunti che possono derivare dall'operato dei player e dei loro stessi background. E se avete dei consigli che non possono essere assolutamente ignorati. P.S: l'unica ad avere un kit di dadi sono io, mi consigliereste anche una app/sito adatto per il lancio dei dadi, da poter passare agli altri? Ancora meglio se si trova all'interno di un sito/pagina/pdf/file più ampio di gestione della campagna! Grazie a tutti!
    1 punto
  10. Ciao a tutti! Recentemente mi è stato chiesto se fosse possibile portare i giochi di ruolo come attività extracurricolare pomeridiana nella scuola dove lavoro. Si tratterebbe di bambini e ragazzi delle elementari e delle medie, e la finestra temporale a mia disposizione sarebbe teoricamente di una sola ora (per necessità chiederò se è possibile estendere anche solo di mezz'ora). I partecipanti verrebbero naturalmente divisi per età (potrei per esempio avere un gruppetto delle elementari un giorno e uno delle medie un altro, mai uniti comunque). Ora, ho già fatto cose del genere ma con più tempo a disposizione e con ragazzi più grandi (medie/liceo), quindi mi trovo un po' dubbioso sul poco tempo a disposizione e sulla fascia dei bambini più piccoli. Secondo voi, con i dovuti accorgimenti, sarebbe possibile realizzare questo progetto senza impazzire? Ovviamente per i più piccoli porterei un GdR più "semplice" e narrativo, lasciando invece ai più grandi D&D o simili. Altro dubbio che mi viene è sul numero dei partecipanti: posso mettere un limite ma non troppo basso (quindi praticamente potrei avere anche una decina di iscritti nello stesso giorno). Ho in mente qualche idea per ovviare al problema, ma sulla carta sembra sempre tutto più facile di quello che poi è nella realtà.
    1 punto
  11. @Killua guarda gli spoiler per il DM!! SACRILEGIOOOO (scherzo) Il mio pg vuole sicuramente impedire che i due negromanti vengano giustiziati sul posto. Se uno sloga una spalla o tortura "leggermente" per intimidire non ho problemi ma se uno gli pianta una freccia nell'occhio o con la spada gli fa un taglio alla Ned Stark lo lancio gambe all'aria prima che vibri il colpo. N.B.: questo ve lo dirò ingame se ce ne sarà l'occasione, ruolate come credete :) @Alonewolf87 pensavo fosse troppo dettagliato per una preparata ma se vuoi la versione lunga per descrivere meglio le azioni considera questo.
    1 punto
  12. 1 punto
  13. Io sono molto indeciso, fra mago necromante e artefice Credo che sceglierò artefice Ma sono ancora molto indeciso
    1 punto
  14. Secondo me un aspetto da non trascurare è la "struttura" della campagna: vuoi una "storia" lineare, epica, in stile Tolkien? Vuoi esplorare una terra selvaggia o un sotterraneo infinito? Vuoi che i personaggi siano gli ultimi arrivati e che debbano risalire la gerarchia di potere? Ovviamente puoi parlarne con i giocatori. A questo punto devi scegliere gli strumenti adatti al tipo di campagna che hai impostato. Qualche esempio: In una storia epica dovrai avere una minaccia da sventare (Sauron) e un aggancio per i PG (scappare con l'anello che tizio ha ereditato). Userei una preparazione a nodi (vedi Alexandrian), che può essere più o meno lineare, per sviluppare la "storia". L'esplorazione di un sotterraneo o delle terre selvagge richiede la preparazione dell'ambiente da esplorare e una serie di agganci coerenti (ricchezze ecc).
    1 punto
  15. Cosa di cui non son mai stata dotata per tutto ciò che concerne il mondo dei GDR 😆 in caso aspetto anche altre tue direttive! Grazie per la descrizione del tuo modus operandi. No no, ho ben presente che sia una cosa ben diversa, infatti ho specificato che l'ambientazione sarà sicuramente Faerun, ma il sistema di combattimento verrà snellito e per farlo ho preso spunto da DW. Son io che sto unendo le due cose per far funzionare le cose sulla base delle mie necessità. Inizieremo con una avventura breve, quello è sicuro. Ma volevo un po' imparare a gestire in linea di massima lo sviluppo di una storia, perché probabilmente anche se dovessimo giocare ad altro sarò sempre io a far le veci del GM, quindi era giusto per tenermi in esercizio. Lo so ed infatti non ci sarà sempre. Ma spiego meglio, tutto è partito qualche settimana fa dalla noia di una domenica pomeriggio e nello spiegare in generale il mondo dei gdr e le differenze tra manuali di ambientazione legati a gdr specifici, manuali unici o adattabili a vari sistemi, ecc. son finita a mostrare Ryuutama ed era piaciuto. Ma non avendo il manuale, né volendoci investire soldi, era rimasta l'idea di muovere per un po' un png in stile Ryuujin per accompagnarli e far sentire meno il divario giocatore-gm (che sentirei anche io non avendo mai avuto questo ruolo). Anche perché, lo ricordo, è una sorta di "briscola domenicale tra amici di una vita" perché per carattere dei miei coinquilini, tempo generale e da dedicare non potrà mai essere effettivamente vissuta l'aria della "campagna di cartaceo a D&D" con la gente che si va a vedere al millesimo come ottimizzare le build, quali talenti straparticolari provenienti dal manuale gentilmente aggiunto dal master possono essere inseriti, ecc. No, deve essere proprio una cosa easy per approcciare allegramente ad un qualcosa che probabilmente, a parte in questa casa, non si ritroveranno mai più a fare nella vita. Mi ero fatta la stessa idea! Ma non essendo per nulla sicura dell'operato ero convintissima di non aver tenuto in conto chissà cosa. Penso che l'approccio rilassato già in generale possa fare al caso mio, ma ancora di più nel contesto in cui ci ritroveremo a fare 'sta giocata. Grazie mille! Cito solo questa parte, ma mi è piaciuto tutto quello che hai scritto. Di base, una volta scelta la zona precisa in cui ambientare almeno la prima oneshot, la mia intenzione era quella di dare un obiettivo comune a medio termine dettato un po' dalla trama ed un po' dall'azione dei pg allo scopo di creare gruppo per poi successivamente passare ad apparenti "sidequest" che in realtà se opportunamente sviluppate avranno a che vedere con il background dei singoli personaggi. Infatti sto aspettando di poter riparlare con tutti domenica così una volta decisa l'ambientazione dirò loro quale manuale leggere per far loro assorbire nel BG qualche chicca del "territorio". Quindi sì, l'idea di lavorare per obiettivi a medio/breve/lungo termine ma lasciando che sia la piega del gioco a "crearli" mi piace davvero parecchio ed ero intenzionata a fare qualcosa di simile. Stessa cosa probabilmente farò io con CD e tiri, anche per seguirli il meglio possibile e rispondere ad eventuali domande o dubbi. Il problema è che alcune classi sono leggermente differenti tra la 3.5 e la 5 (tipo ad uno di loro piace il Warlock della 3.5) ed io stessa ricordo meglio manuali, liste talenti, evocazioni, mostri, ecc della 3.5. Ci veniva più facile anche perché potenzialmente l'idea è quella di ambientarlo sul Toril, ma in una delle tante altre regioni nettamente meno usate del Faerun con lore più particolari (es: irraggiungibile est). Potrei leggere qualche avventura predefinita da cui prendere spunto, ma usarle completamente con tanto di PNG già scritti & co mi saprebbe più di "librogame". Quando invece voglio creare qualcosa di solamente più piccino, personalizzato, che incontra l'interesse dei giocatori e quindi stimola anche la loro attenzione e li fa divertire, spiegando loro che per le necessità di tutti li sto facendo partire da qualcosa di davvero stra-semplificato e che se magari verrà catturata la loro curiosità si potranno imparare le dinamiche canoniche. Grazie per le avventure gratuite, le spulcerò per prendere un po' di spunticini carini!
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  16. Mi ispira moltissimo l'idea. Non so se avrò mai tempo per riuscire a partecipare. Magari da gennaio potrei essere più libero eventualmente.
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  17. Concordo assolutamente, lsciali soli e liberi di sbagliare. Se non hanno un PG chierico ecc fagli usare pozioni o impulsi curativi con maggior libertà del normale, ma 'tieniti fuori'. Per la trama, parti dal piccolo, non pensare subito a cosa faranno tra 20 livelli. Se cerchi avventure di primo livello gratuite e adattabili a qualsiasi ambientazione (soprattutto ai FR), ti suggerisco le seguenti: Uno strano rapimento, Halls of Undermountain 1, e La Miniera Perduta di Phandelver (gratis se ti registri)
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  18. Narcyssa "Proviamo a vedere se sono generosi, con questo tempaccio. Mal che vada proviamo la vecchia strada, che funziona sempre. In caso estremo ho ancora abbastanza energie per qualche bel fuoco d'artificio. Non molto, però" rispondo ad Ed, lasciando che dia lui a bussare. Intanto butto una seconda occhiata al rifugio-capanno. Dentro farà forse più caldo del previsto, con questa conformazione!
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  19. Edwarf Evidentemente a questo tempo infame qui sono abituati,a giudicare dalla struttura. Meglio così. Quindi dico tornando a parlare a Narcy sopra il rumore del vento tu fai la mignotta e io il protettore, giusto? Gestisci tu la faccenda, io mi assicuro che le mani vengano allungate solo dove, come, quando e quanto pattuito. Se non ricordo male,l'avevamo gestita così. Via al teatrino dico prima di bussare all'uscio e poi provare ad aprire direttamente.
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  20. Derren Hawkwood Nonostante sia ovviamente sul chi vive, la voce mi coglie davvero alla sprovvista. Niente di buono... Vorrei attivare i miei sensi divini per capire con che creatura abbiamo a che fare, ma la porta mi è d'ostacolo...e forse non ne ho poi così bisogno. Chi sei? Chiedo in tono gentile. Chi ti ha rinchiusa in questo luogo e perchè? Le domande servivano anche per prendere un attimo di tempo. Guardo gli altri appoggiando la mano sul simbolo sacro. Posso chiedere ad Helm di proteggere le nostre menti per un breve periodo. In caso, prima di aprire la porta, attendete un istante. @Tutti
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  21. Buonsalve e benvenuta! ^.^ La 3.5 per coloro che non hanno avuto possibilità di approcciarsi prima ad essa potrebbe risultare un poco complicato, non sono un esperto di questa edizione, quindi ahimè non saprei cosa consigliarti, però ti auguro una buona sessione e buon studio per la magistrale! ^.^
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  22. CR45H Sul "quanto ci guadagni" non so se possiamo sbilanciarci noi. Forse sarebbe meglio discuterne con Clorissi o Farflin. Alzo le spalle guardando gli altri. La vera domanda però è: siamo sicuri di voler disturbare un...cito testualmente "antico tiranno che alcune leggende drow narrano essere stato fatto a pezzi ed imprigionato"? Se lo avessi probabilmente alzerei un sopracciglio. No, cioè...magari ci può pure pensare qualcun altro...o lasciar perdere proprio...
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  23. Sono iscritta da circa 6 ore e mi sto praticamente leggendo ogni articolo/blog che può darmi qualche consiglio circa la creazione e la gestione della prima campagna. Quindi, ovviamente, toccava anche a questo articolo che mi ha dato un paio di spunti importanti visto che non ho la più pallida idea di quali siano i limiti da non valicare per evitare che master e player finiscano a preferire due ore passate a fissare il muro, piuttosto che giocare. Comunque non si legge mai solo dopo, il titolone (deformazione professionale suppongo), e per l'altra parola da poter usare circa la persona che compie sempre le stesse azioni pur sapendo di annoiare: reiterazione. Alle volte non è propriamente questione di intelligenza, ma può capitare che talvolta le persone tendano a reiterare gli stessi comportamenti nonostante quella stessa strategia si fosse già rivelata fallimentare. Nello specifico dei GDR spesso è dovuto alla difficoltà della persona ad immedesimarsi nel contesto. Alcuni player (purtroppo aumentati negli anni, motivo per cui non gioco da tantissimo) tendono a sviluppare la sindrome della "prima donna", per cui se non sono al centro dell'attenzione (di solito senza che loro compiano nulla di rilevante) in ogni momento di tutta la campagna, battono i piedini e mandano all'aceto tutta la voglia e la benevolenza di master e degli altri giocatori. Come per un sacco di altri ambiti, sto notando una sorta di "abbandono del bimbo interiore", quindi anziché avere quell'approccio giocoso e sereno che porta a vivere l'esperienza di GDR in maniera positiva e propositiva, tutto diventa più impostato e macchinoso. E purtroppo in questi casi non c'è introspezione che tenga, perché è un lavoro interiore che dovrebbe fare il singolo e che può rovinare anche la campagna meglio riuscita e più divertente.
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  24. Salve a tutti, volevo condividere con voi l'esperienza delle prime 2 sessioni giocate con la guida del dungeon master pigro. Avete ragione, in un altro thread avevo detto che non lo avrei acquistato ma avendolo lasciato nel carrello di amazon alla fine la curiosità mi ha fregato. Spesi la bellezza di 38.90 euro mi arriva a casa il giorno dopo. Non voglio parlare di tutto il libro ma soffermarmi sul piatto forte, la checklist per la preparazione delle sessioni. Faccio però una piccola digressione parlando di una premessa di questa guida, tra i primi paragrafi infatti ci viene detto che il libro è rivolto a tutti i dungeon master che abbiano un pò di esperienza e che non siano necessariamente "incalliti"(per citare il termine usato), ricordatevi questa cosa più avanti. La check list non è altro che una lista ben costruita di elementi da preparare per la sessione. Il mantra è sempre lo stesso, ottimizzazione del tempo, lasciare perdere i dettagli superflui e il master è un giocatore e di conseguenza anche lui durante la sessione dovrà giocare. Ho pensato subito "fantastico", proprio quello che cercavo da tempo, una guida che schematizza la preparazione di una sessione che non lascia nulla al caso, peccato che già nella prima sessione mi sono reso conto che come tutte le guide/manuali soccombono di fronte all'essenza del gioco di ruolo, un'avventura scritta da più persone in tempo reale. Durante la sessione in effetti la carenza di dettagli ho pensato che mi avesse limitato, una zona dove avrei potuto costruire un incontro memorabile si è risolta in uno scontro veloce e indolore, un png che avrebbe potuto essere qualcosa di più di un semplice cocchiere è rimasto un semplice signore di 40 anni con un pizzetto biondo. Dopo qualche giorno a rimuginare su queste cose, come un fulmine a ciel sereno, l'illuminazione, i player ad annientare il gruppo di statue di cemento in un solo colpo si era divertito, ed è qui che mi ricordo dell'ultimo mantra, il master gioca e quindi anche il master rischia e sbaglia. Fino a quel momento avevo sempre pensato che "anche il master gioca" si riferisse solo al fatto che il master si dovesse sbizzarrire con tutti gli elementi preparati nella check list e che come una cassetta degli attrezzi tirasse fuori gli elementi al momento giusto(indizi/segreti, oggetti magici, mostri ecc....), invece intende anche che nel masteraggio c'è anche la componente del rischio e dell'errore. Il cocchiere che ai players è sembrato interessante avrebbe potuto diventare un loro fidato alleato se solo non si fosse limitato a salutare ed andarsene, è qui che ho pensato che aggiungere dettagli a quel png ,prima della sessione, non avrebbe cambiato molto ma che invece io come master ,durante la sessione, avrei dovuto improvvisare per far reagire il png al comportamento dei players che si erano mostrati gentili e cordiali. In sintesi l'improvvisazione è fondamentale e non basta aver fatto il master un paio di anni per poter essere sicuri di essere pronti ad ogni situazione (parlo personalmente di 2 anni magari voi siete bravissimi e in 2 anni siete già dei maghi dell'improvvisazione). L'unica critica quindi che mi sento di fare è proprio la premessa ad inizio libro poco chiara, per poter sfruttare al massimo il potenziale di questa guida bisogna essere molto bravi nel saper improvvisare. In conclusione il dungeon master pigro non è esattamente pigro ma una persona che prepara il minimo indispensabile e che in sessione trasforma quel minimo in una cassetta degli attrezzi molto preziosa che si adatta a ogni esigenza degli altri partecipanti al tavolo.
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  25. 36° giorno di prigionia - mattina "Non ne ho idea Tredita. Spero nessuna, ma non posso giurarci. Comunque sono d'accordo nel passare di qui" rispose l'elfo Con cautela i compagni si avvicinarono alla porta di pietra: da vicino si poteva vedere che il muro era di marmo e le due ante, anch'esse dello stesso materiale, erano profilate con bronzo borchiato, verde per il tempo trascorso in quel luogo. Non vi era alcuna serratura Appena il gruppo fu vicino alla porta nella mente di ciascuno dei presenti risuonò una voce femminile, lontana e leggera con tono di supplica "Ehi... c'e qualcuno? Vi prego, ho bisogno del vostro aiuto! Sono stata rinchiusa nell'oscurità per così tanto tempo... tanto tempo. Vi prego, liberatemi!" @all
    1 punto
  26. Quattro giocatori per me vanno bene, quindi per ora chiuderei le iscrizioni. @Polipetto207 @MattoMatteo @MaxEaster93 @Darakan Se va bene a voi tutti, creerei la gilda per un'avventura di livello 5. Per quanto riguarda la presenza, a questo punto opterei per minimo un post ogni due giorni. Se poi riusciamo a farne di più, ben venga. Avverto però da subito che di Sabato e Domenica difficilmente riuscirò a postare.
    1 punto
  27. Concordo con altri, il problema non mi sembra il tono, il problema è la lunghezza. Il costo di ingresso è uno dei blocchi più discussi all'espansione dei giochi di ruolo: qualcuno si sta avvicinando ad un hobby per la prima volta, forse gli piace e forse no. È meglio fare una prova scansonata senza investirci niente se non una serata, piuttosto che farlo entrare in un accordo con DM e altri giocatori per giocare a qualcosa insieme per decine o centinaia di ore. Gestisci una prima serata come se fosse un gioco da tavola, inizia e finisce - o al massimo richiederà una seconda serata - fornendo una soddisfacente conclusione all'esperienza. Se poi si sarà divertito si potrà decidere con calma cosa fare.
    1 punto
  28. Sì sì, ma è solo per esser sicuro di aver capito la mappa... se son così vicini li prendo tutti anche con Dragon's breath. Il problema è solo che visto che temo che il rituale comporti anche altro, non vorrei sprecare uno slot di terzo per prendere 2-3 sciamani se poi si rivelano solo minions senza valore e iniziano a piovere demoni dal cielo!
    1 punto
  29. Un generico calendario dell'avvento serve a mostrare i giorni rimanenti alla vigilia di Natale, accompagnando così i bambini nel periodo di attesa della grande festa. Nel tempo se ne sono viste moltissime varianti e anche quest'anno i ragazzi di GDR Unplagged, in collaborazione con Dreamlord Games, danno il loro contributo con il loro speciale Calendario dell'Avvento Ludico. Tantissimi autori hanno contribuito a questo progetto (fra cui Claudio Serena di Fumble GDR e Giovanni Micolucci di Vas Quas Editrice), ciascuno scrivendo un breve gioco di ruolo inedito da inserire nel semplice box contenente un totale di 25 cartoline, da estrarre una al giorno (mano a mano sarà possibile inoltre ricomporre un puzzle con il retro delle cartoline!). Alcuni di questi avranno una durata di pochi minuti, altri dureranno di più mentre altri ancora saranno veramente peculiari, ma tutti mirano ad incuriosire e far sperimentate. Con un costo di appena 15 euro, il ricavato della vendita sarà devoluto all’ANFFAS Bologna che opera da oltre 50 anni sul territorio della provincia di Bologna per la tutela dei diritti civili delle persone in situazione di disabilità intellettiva e/o relazionale (PcD) e delle loro famiglie, promuovendo la solidarietà e l’assistenza sociale indispensabili nel processo di inclusione di tutte le persone diversamente abili. Le spedizioni partiranno dal 20/11/2022. Pagina di Acquisto: https://www.dreamlord.it/prodotto/calendario-dellavvento-ludico-2022/
    1 punto
  30. Scadenza 30 Novembre Buonasera ragazzi sono Emanuele aka "Green" di Green Art of Colors, come lavoro sono principalmente un pittore di miniature, ma ho voluto creare questo progetto perchè ho voluto dare vita anche alla mia passione per i GDR, e per fare questo cosa c'è di meglio di un set di dadi! Ho voluto fare un progetto semplice, ma di qualità e made in Italy ovviamente. Il progetto non vuole essere speculativo, ma solo raccogliere i fondi per poter migliorare i prodotti e il servizio che posso offrire, ovvero dadi sempre migliori! Spero che il progetto possa piacervi, non chiedo che venga supportato monetariamente a meno che i dadi non vi piacciano, ma anche solo una condivisione tra amici e conoscenti sarebbe cosa ben gradita. AGGIORNAMENTO: Per questo Kickstarter ho creato dei dadi speciali in edizione limitata, il Super Candy Dice Set Limited, disponibili solo in questa occasione. Approfittatene se volete averli anche voi! Grazie a tutti per l'attenzione, Green with Love! Link al Kickstarter: http://kck.st/3fnsXXk
    1 punto
  31. Generalmente per chi vuole migliorare nell'improvvisazione mi sento di consigliare di giocare a un gioco powered by the Apocalypse. Raccomando spesso Dungeon World per chi viene da D&D perche', sebbene sia un po' datato nel 2022, ricalca i tropi di D&D (classi, caratteristiche, punti ferita, mostri familiari eccetera), il regolamento e' disponibile online gratuitamente (in italiano), e c'e' un sacco di materiale volto a spiegare come funziona specialmente per chi viene da un background di giochi tradizionali -tra questo materiale, la famosa guida a dungeon world. In poche parole, il motivo per cui DW ti insegna a improvvisare e' che le meccaniche sono progettate in modo tale che seguendole, il GM riesce a riprodurre i "trucchi del mestiere" dell'improvvisazione. Il principale difetto e' che "va capito". Il regolamento di per se' e' semplice, ma si gioca (dal punto di vista del GM) in modo molto diverso dai giochi tradizionali, e se non si capisce questo aspetto il motore del gioco semplicemente non gira come dovrebbe. Personalmente lo consiglio fortemente per chi ha difficolta' a improvvisare sul momento. Le sessioni richiedono letteralmente zero preparazione. Una volta che si e' presa dimestichezza, e' facile applicare i "trucchi del mestiere" che sin sono appresi a D&D.
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  32. Worship Day 4 Twilight Home 351 A.C. - Notte [Pioggia - Autunno] Tass affarò la chiave: era grossa e portava su di se il numero 5 inciso Quindi si mosse con i compagni verso la porta successiva e dopo averla controllata la aprì Al di là vi era uno stanzino con scaffali vuoti, che pareva essere stato un tempo un magazzino. Ora tuttavia non vi era rimasto nulla appoggiato su di essi Anche una veloce ricerca nella stanza non evidenziò alcun passaggio o sportello nascosto: la stanza era chiaramente senza altra uscita. @all
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  33. Con l'aggiornamento odierno è stato introdotto un nuovo sistema di obiettivi per aumentare l’interazione tra gli utenti e la community. Obiettivi Essenzialmente si guadagnano punti e insegne al raggiungimento di determinati obiettivi. Gli obiettivi vengono definiti dallo staff e non sono pubblici. Punti Gli utenti ottengono punti in molti modi, essenzialmente partecipando alla vita della community. Esempio: aprire o rispondere una discussione dare una reazione seguire un utente fare una recensione accedere al sito ecc. Ovviamente alcune attività danno molti punti, altre di meno. Fare una recensione vale decisamente più punti di dare una reazione a un post. Insegne e ranghi Al raggiungimento di un determinato numero di punti si avanza di rango. Quindi i ranghi rappresentano solo i punti accumulati. Al raggiungimento degli obiettivi fissati dallo staff, si guadagnano determinate insegne. Alcune insegne possono venire attribuite manualmente dallo staff. Alcune note Il sistema è ancora in fase di messa a punto. Alcune cose potrebbero variare. E' troppo complicato stabilire con esattezza quando si sono ottenuti gli obiettivi nel passato, pertanto tutti gli obiettivi raggiunti fino ad oggi (data di attivazione del sistema) non hanno una data definita. Alcune parti sono ancora in inglese o con traduzioni inesatte. Immagini
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  34. Articolo di Mike Shea del 16 dicembre 2019 La citazione qua sopra è del dottor Robert Waldinger, il responsabile per l'Harvard Study of Adult Development, uno studio lungo 80 anni che ha seguito le vite di 724 uomini, alcuni di Harvard e altri provenienti da un quartiere povero di Boston. Durante gli 80 anni di studio, i partecipanti rispondevano a dei sondaggi e i risultati hanno fornito uno sguardo approfondito su come si sono evolute le vite di questi uomini. Questo studio ha dimostrato che per i soggetti la qualità delle loro relazioni con altre persone è stata più importante per la loro felicità e salute di qualsiasi altro fattore. Mentre spesso poniamo soldi, fama e risultati lavorativi come obiettivi di una vita, le nostre relazioni hanno l’effetto maggiore sulla nostra felicità e la nostra salute. Dall’altro lato, la solitudine uccide. Essere frequentemente soli può essere dannoso tanto quanto fumare 15 pacchetti di sigarette al giorno. D&D aveva la reputazione di essere un gioco per disadattati che vivono in un seminterrato, eppure le relazioni che abbiamo creato intorno al tavolo importeranno di più per la nostra felicità di quanto non faranno le nostre carriere, i nostri stipendi e la nostra popolarità e fama. Le relazioni che costruiamo giocando a D&D sono esattamente ciò che dovremmo cercare di ottenere per raggiungere la felicità nella nostra vita. Non sono mai così felice come quando gioco a D&D coi miei amici e la mia famiglia. La difficoltà nel trovare amici adulti Quando diventiamo più adulti è difficile trovare il tipo di amicizie che avevamo quando eravamo più giovani. Le pressioni date dal tempo scarso, dal lavoro e dal dover creare una famiglia possono ostacolare la creazione e lo sviluppo di amicizie significative che creino una grande felicità nelle nostre vite. Molti di noi si trasferiscono dopo l’università, perdendo così le nostre connessioni fisiche con gli amici che avevamo a scuola. Il nostro tempo si riempie anche di lavoro, impegni per la carriera e la creazione di una famiglia. Diventa più difficile trovare il tempo di incontrarsi con gli amici. Non aiuta il fatto che quello spesso la facciata di mascolinità rende difficile per gli uomini adulti il trovare amici. Ci manca anche il contesto che avevamo una volta per fare amicizia. Cosa facciamo quando ci incontriamo? Di cosa parliamo? Lavoro? Figli? Politica? Il tempo? Se solo ci fosse un contesto in cui potessimo incontrarci coi nostri amici in un orario determinato, rilassarci, scherzare, divertirci e condividere storie fantastiche, magari anche storie che vanno ben oltre a ciò che succede veramente nella nostra realtà. Se solo ci fosse un modo… Giocare a D&D può salvarvi la vita Giocare a Dungeons & Dragons sembra la soluzione perfetta. Non posso parlare per tutti, ma so che io sono al massimo della felicità quando gioco a D&D con gli amici e la mia famiglia. Avere una sessione di D&D programmata mi pone un obiettivo per incontrarmi regolarmente coi miei amici. Programmare e decidere un orario prestabilito per giocare a D&D ci aiuta a raggiungere una maggiore felicità e salute nella nostra vita. Se ci stiamo trasferendo in un posto nuovo, possiamo usare il nostro amore per D&D come modo per trovare nuove amicizie in quell’area. Potremmo visitare e passare il tempo alla nostra fumetteria della zona o entrare a far parte di una campagna della Adventurer's League locale. Possiamo usare una varietà di strumenti che ci aiutano a trovare e mantenere un gruppo di D&D. Se uno è disposto ad essere il Dungeon Master (e spero che lo siate), è ancora più facile. Ci sono sempre state più persone che vogliono giocare a D&D di quante ce ne siano disposte a fare il DM. Con il nuovo “Kit D&D Essentials” possiamo giocare con un singolo giocatore e un singolo DM, anche se più giocatori significa più amici, e alla fine è di questo che si tratta. Ama le persone con cui ti trovi Così come abbiamo bisogno di relazioni sociali per essere felici e in salute nella nostra vita, allo stesso modo abbiamo altri istinti che ci allontanano da quei benefici. E se il nostro gruppo non fosse tanto bello quanto un altro gruppo? Questo problema probabilmente ricade nella categoria della paura di perdersi qualcosa, una sociopatia che ci spinge a voler essere dove sono gli altri. Internet esaspera il problema mostrandoci situazioni idealistiche in cui vorremmo trovarci (spesso neanche lontanamente belle come possono sembrarci) e facendoci credere di star vedendo la tipica sessione di D&D. Come sarebbe essere al tavolo di Matt Mercer, ci chiediamo? Immaginiamo che debba essere l’esperienza più incredibile di D&D che si possa pensare. In verità? È probabilmente come qualsiasi altra campagna di D&D, solo con un sacco di telecamere e 15.000 persone che guardano. Non sto dicendo che le campagne di Matt Mercer non siano fantastiche. Lo sono! Ma lo sono anche le nostre. A meno che non ci sia qualcosa di veramente sbagliato nella campagna, giocare a D&D è generalmente fantastico. Magari dobbiamo migliorare alcune cose. Magari dobbiamo trovare le persone giuste per giocare il tipo di campagna che vogliamo giocare. Ma parlando in generale tutte le campagne D&D sono piuttosto fighe. Invece di preoccuparci che qualche altra campagna sia migliore della nostra, o che qualche altro gruppo di persone sia migliore del nostro gruppo, ricordiamoci che il nostro gruppo è fantastico e amiamo le persone con cui siamo. Rincorrere la cerchia di amici di qualcun altro è roba da pazzi. Trovare il tempo e rendere D&D una priorità Quando Mike dice questa frase a Will nella terza stagione di Stranger Things, è difficile non odiare la scena, Mike e anche la serie. Finché ovviamente non realizzi che i Fratelli Duffer sapevano esattamente cosa stessero dicendo e perché. Ovviamente possiamo starcene nel seminterrato e giocare per il resto della nostra vita. Magari facendo pure il passaggio all'uso della sala da pranzo. Trovare il tempo di giocare a D&D è importante. È importante tanto quanto trovare il tempo di mangiare in modo sano e fare esercizio fisico. È probabilmente più importante per la vostra felicità di cercare di migliorare la vostra carriera o di guadagnare più soldi. Sentirsi in colpa per giocare a D&D è come sentirsi in colpa per andare in palestra. Può essere difficile trovare il tempo per giocare a D&D come lo è per trovare il tempo di allenarsi. Trovare il tempo di giocare e le persone con cui farlo è probabilmente la parte più difficile di D&D. Per la nostra felicità però, questo sforzo ne vale la pena. Mentre scrivevo questo articolo ho chiesto su Twitter come le persone riuscissero a mantenere appuntamenti fissi per continuare a giocare. Sono uscite fuori molte idee. Possiamo imparare come meglio portare più D&D nelle nostre vite dalle esperienze altrui. Eccovi alcune delle idee. Giocare due volte al mese. Mentre molti giocatori tendono a giocare a D&D una volta a settimana (secondo i miei limitati sondaggi ed indagini), molte persone mi hanno risposto che per loro è più facile mandare avanti una campagna giocando due volte al mese invece che settimanalmente. Le abitudini regolari tendono a venire mantenute e le sessioni settimanali sono più facili da mantenere di quelle fatte due volte al mese, ma se riusciamo a giocare due volte al mese mentre settimanalmente no a causa degli impegni, due volte al mese è comunque meglio di nulla. Giocare con la famiglia. Molte persone hanno risposto di giocare coi loro partner e figli. È molto più facile inserire le sessioni nella nostra vita se la nostra famiglia è coinvolta. Non dovrete negoziare col vostro partner in modo da avere una serata libera per giocare a D&D, se quel partner è al tavolo con voi. Scommetto anche che giocare a D&D assieme avvicina le coppie tra loro, basta chiedere alla gente di D&D Duet. Giocare online. Avere la possibilità di giocare online è stato un fattore critico per molte persone in modo da poter continuare a giocare regolarmente. Giocare online significa non doversi preoccupare del luogo in cui trovarsi o del fattore tempo di viaggio. Per molte persone è l’unico modo in cui riescono a trovarsi per giocare a D&D. Discord, Roll20 e Fantasy Grounds sono siti molto popolari per giocare a D&D online. Essere flessibili riguardo al numero di giocatori. Nell’articolo “Trovare e Gestire un Gruppo di D&D”, raccomando di mantenere un numero stabile di giocatori, includendo sei giocatori principali e due giocatori a chiamata che possano prendere il posto delle persone assenti. Questo ha funzionato bene per me per una decina d’anni, ma non è sempre possibile. Rimanere flessibili sul numero di giocatori necessari per tenere una sessione aiuta ad assicurarsi che queste sessioni continuino a poter essere giocate. Qual è il numero minimo di giocatori richiesto per una sessione? Quando, invece, risultano essere sono troppi? Se si ha un margine largo da entrambe le parti, sarà più facile riuscire a giocare. Da tre a sei è il mio numero personale preferito. Il "D&D Essentials Kit” ci dà la possibilità di giocare sessioni con addirittura un solo giocatore. Questo aumenta tantissimo la flessibilità. Usare le regole del compagno presenti nell'Essentials Kit e le avventure “follow-on” ci potrebbe permettere di giocare tutta la Tirannia dei Draghi con un solo giocatore. Rendere D&D una priorità. Molte persone hanno menzionato il fatto che rendere D&D una priorità è fondamentale per mantenere le sessioni regolari. Date le scoperte scientifiche su felicità, salute e il loro chiaro legame con le interazioni sociali positive, si potrebbe dire che trovare il tempo di riunirsi con gli amici per giocare a D&D è importante tanto quanto trovare il tempo di allenarsi. Negoziare per trovare una sera in cui trovarsi con gli amici e giocare a D&D può essere altrettanto importante per la nostra felicità a lungo termine. Ancora meglio sarebbe trovare il modo di invitare gli amici a casa e giocare con loro e la famiglia assieme. Qual è la cosa migliore nella vita? Giocare a D&D con gli amici e la famiglia Quando osserviamo i dati di cosa importa nella nostra vita, ciò che ha davvero dimostrato di riuscire a darci salute e felicità non sono i soldi, non è la fama, non sono le nostre carriere. Sono la nostra famiglia e i nostri amici. È costruire e mantenere relazioni positive nelle nostre vite. Se state leggendo questo articolo probabilmente adorate già D&D. Magari non avete ancora realizzato quanto lo adorate. Magari non capite neanche quanto importante possa essere. Lo adoriamo, sì, ma forse questa frase non dimostra abbastanza la sua importanza. D&D potrebbe essere la chiave per la nostra duratura felicità. Link all'articolo originale: https://slyflourish.com/playing_dnd_can_save_your_life.html
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  35. Articolo di LongGoneWriter del 1 Agosto 2019 Due premesse necessarie: primo, guarderemo la nuova edizione sia con gli occhi di un esperto del mondo dei GdR che con quelli di qualcuno che apra il manuale base come "rito d'ingresso" in questo hobby. Ci tengo a precisarlo, visto che è importante tenere da conto i nuovi giocatori in molte situazioni nel nostro hobby a volte mistico. Secondo, faremo a volte dei paragoni non solo con la precedente edizione, ma anche con gli altri prodotti attualmente sul mercato, comprese le nuove edizioni di qualche altro famoso gioco di ruolo da tavolo. Ho sentito che il Golem non ama questi confronti, ma sono inevitabili. Certe parti del sistema sono state chiaramente create come reazione (o sono state ispirate) ad aspetti di questi altri sistemi. E ora, la recensione! Parte uno: gettarcisi a capofitto Con le sue 640 pagine, il Manuale Base di Pathfinder è un voluminoso tomo che non supera in ampiezza l'insieme del Manuale del Giocatore e di quello del DM di D&D messi assieme solo per lo spessore della copertina rigida (intendendo con quest'ultima sia il fronte che il retro della copertina)! Wayne Reynolds è tornato con le sue iconiche illustrazioni e, a quanto vedo, la parola "seconda edizione" appare una sola volta in tutto il libro, nascosta in un angolino. Ma abbiamo finito di giudicare un libro dalla sua copertina: scendiamo nei dettagli più succosi! La tabella dei contenuti si trova distribuita su due pagine, così da introdurre ogni sezione e fornire una descrizione di quanto vi si trova. Questo stile chiaro e accessibile è un assaggio di ciò che troveremo nel capitolo introduttivo. Credo sia inutile dirlo, ma dovete LEGGERE LE ISTRUZIONI IN ORDINE. Questo è vero per ogni gioco di ruolo da tavolo, ma soprattutto per PF2. Sono stati fatti talmente tanti cambiamenti dalla prima edizione che anche un veterano potrebbe facilmente farsi fuorviare. Dovreste anche leggere il capitolo introduttivo, un'ottima introduzione al GdR in quanto tale. E' tutto ciò che avreste sempre voluto dire sul vostro hobby preferito condensato in una sola pagina. E' tutta la sapienza del nostro hobby, a partire dall'alba dei tempi dei primi GdR. PF2 è inoltre veloce ed efficiente nel descrivere i concetti fondamentali, e ad espanderli in maniera organica. Resistite alla tentazione di saltare avanti! La risposta è spesso la troverete nel paragrafo successivo o nella pagina seguente. Detto questo, mi sembra che l'introduzione si spinga forse troppo oltre, sovraccaricando di informazioni i nuovi giocatori. E' necessario, ma potrebbe richiedere un'intera serata (se non due) affinché i giocatori possano passare dalla lettura al gioco vero e proprio. I problemi da sovraccarico di informazioni vengono mostrati chiaramente nella scheda di PF2: ci sono quattro pagine per ogni scheda! La maggior parte dei giocatori tenderà ad usare poco la terza pagina, ma anche i personaggi marziali avranno bisogno della quarta (incantesimi), visto che le loro capacità straordinarie vengono gestite in maniera simile agli incantesimi. La prima pagina è densa, ma una volta che avete afferrato le meccaniche inizia ad avere pienamente senso. Sono stato cresciuto con D&D 3.5, quindi sono abituato a pagine con piccoli riquadri per abilità, armi, armature e tutto ciò che volete, ma i nuovi giocatori si sentiranno quasi sicuramente soverchiati da tutto ciò. Inoltre, c'è una PAGINA intera dedicata ai talenti. Che qualche appassionato di maghi del team di designer si sia innervosito per il numero di talenti ottenuti dal guerriero? Se la scheda vuole essere il metodo per presentare il sistema ad un nuovo giocatore, non mi stupirei se li facesse fuggire da PF2: quattro pagine contro le due di D&D 5E! Non penso che sia azzardato dire che il gioco da due pagine vincerebbe, specialmente quando c'è molta meno matematica di mezzo. Esistono delle versioni più organizzate sul web: vi consiglio di usare quelle o di crearvene una. Parte due: e ora un po' di regole A proposito dei paragoni con gli altri sistemi: PF2 usa una meccanica nuova di zecca chiamata Competenza (proficiency). Sostituisce essenzialmente BAB, punti abilità e bonus ai tiri salvezza e fornisce dei bonus crescenti sulla base del livello! Ma non preoccupatevi, non si tratta della sua omonima di D&D: questa competenza arriva fino a 8, invece che a 6, ma soprattutto ci si somma il proprio livello. Noterete anche che ora sono stati presentati dei Colpi (Strikes) in mischia e a distanza. Questi saranno i vostri attacchi primari, che PF2 ha semplicemente rinominato per praticità. Certo, vedere dei box speciali per gli attacchi standard con dei simboli mi fa pensare a D&D 4E, fatto che considero decisamente positivo: era un sistema molto efficiente per quanto riguardava il combattimento. Una volta che entrerete nella giusta mentalità, questi cambiamenti vi sembreranno perfetti per il sistema di PF2: è semplificato, cosa che permette di fare semplici riferimenti e cambi alle abilità. Un altro cambiamento è l'esplicita divisione del gioco tra gli incontri (combattimenti scanditi dall'iniziativa e dai round), l'esplorazione (misurata in minuti e ore) e il downtime (misurato in giorni e anni). Il manuale è decisamente incentrato verso i primi, ma mi piace la divisione chiara e il fatto che certe attività sono troppo stancanti per essere mantenute durante l'esplorazione o il downtime (come lanciare la maggior parte degli incantesimi, per esempio). Questa meccanica, assieme ad altre nel libro, mi fa pensare a quanto possa essere usata ai tavoli da gioco, ma è parte della modularità dei giochi di ruolo da tavolo che li rende adatti ad ogni giocata. L'introduzione comprende una spiegazione della creazione del personaggio, che è fatta molto bene. In quanto fan di D&D 3.X, non sono un grande fan del sistema ad "aumenti di caratteristica" (ability boost), ma il numero di aumenti ha eliminato i miei dubbi sul fatto che spingessero a creare un dato personaggio in una singola maniera. C'è talmente tanta varietà che sarete facilmente in grado di fare un membro atipico della vostra ascendenza (ancestry) o della vostra classe. Parte tre: Ascendenze e Background Iniziamo con le cattive notizie. I giocatori di PF1, che erano abituati a prendere i tratti razziali come un unico pacchetto, saranno costretti a fare delle scelte difficili. Volete che il vostro nano sia un "Esperto Minatore"? Allora non potrà godere del suo addestramento militare contro i giganti. Volete che il vostro elfo sia resistente agli effetti di sonno magico? Allora non avrete competenza gratuita negli archi lunghi. La parte positiva in tutto ciò è che avete delle enormi possibilità di personalizzazione a portata di mano per ogni personaggio. I fan di D&D 5E riconosceranno tre/quattro tematiche in ogni ascendenza (spoiler: sarà lo stesso con le classi). Personalmente amo l'idea di continuare ad ottenere dei bonus razziali via via crescenti (sotto forma di talenti) mentre si sale di livello. Questo significa che il vostro nano sarà sempre più nanico a furia di fare cose da nano, fino a diventare il più nanico dei nani. Conclusione finale: stavo sperimentando un sistema simile per una ambientazione di PF1 un po' di tempo fa ed è gratificante vedere di essere in buona compagnia! Altri pensieri sparsi: ciao goblin, voi sarete certamente la mia unica ascendenza da oggi in avanti! Gli halfling ora possono beneficiare maggiormente delle cure se mangiano qualcosa mentre gli vengono somministrate, il che è semplicemente perfetto per loro. Inoltre possono selezionare una capacità "anti-lotta" che causerà molte frustrazioni ai DM. Infine, i Background che forniscono competenza nelle abilità saranno nuovamente familiari per i fan di D&D 5E e, come ogni altra cosa in PF2, vi offriranno nuovi talenti. Chapeau ai designer per la cura che hanno speso nel creare un nuovo sistema inclusivo: non solo c'è un deliberato supporto a tutto lo spettro di genere (o l'assenza di esso) e nella scelta dei pronomi, ma la sezione dei Linguaggi dedica dello spazio ai personaggi sordi o con problemi uditivi. Oro colato, per quanto mi riguarda. Parte quattro: classi Il capitolo dedicato alle classi è quello più corposo, com'era logico attendersi da Pathfinder, ma una volta che avrete letto la sezione introduttiva e vi sarete presi il vostro tempo per dare un'occhiata ad un paio di classi, inizierete a trovare delle somiglianze. Qui è dove il modificatore di competenza trova veramente i suoi usi: è applicato ad ogni cosa, persino la CA! Detto questo, non tutte le classi lo fanno crescere alla stessa maniera, quindi avremo comunque dei maghi fragili e dei guerrieri più difficili da colpire. La competenza è anche applicata (non in maniera uniforme) alla Percezione, che è parte dei privilegi di ogni classe. Suppongo che non potrò più giocare degli idioti disattenti. La Percezione funziona anche come modificatore di iniziativa, quindi avrete un numero in meno di cui preoccuparvi. Non esiste più la possibilità di tirare i punti ferita: ognuno ottiene un numero puro ad ogni livello. I fan di PF1 lo riconosceranno come il massimo ottenibile dai vecchi dadi vita... ma a me piaceva l'idea di perdere punti ferita con la crescita del personaggio! Mi mancherà il mio mago con il d4 come dado vita! Scoprirete che ogni classe presenta delle sottoclassi. In maniera simile a D&D 5e, ognuna di queste sottoclassi ha un nome differente, ma avrei preferito che PF2 tenesse un nominativo più generico come appunto "sottoclasse". Molta della varietà offerta da queste sottoclassi è praticamente limitata al nome: è il modo in cui questo sistema vi dice "ora avete dei migliori tiri salvezza" o "il vostro BAB è aumentato". Prevedo che verranno create dai fan delle tabelle che condensino i benefici dati dall'avanzamento eliminando i fantasiosi nomi delle sottoclassi. Il tema principale è il bilanciamento. Potrebbe rivelarsi diverso al tavolo da gioco, ma questo sistema mi sembra decisamente privo di eccessi. Mi ricorda molto D&D 4e, come già detto, che per me non è che un complimento, visto che era un superbo simulatore di combattimento tattico. Passiamo alle classi! La prima è l'Alchimista, che soffre della divisione tra il focus per il mutageno e quello per le bombe come sottoclassi. Sia chiaro, questo non significa che una sottoclasse non possa selezionare le opzioni a cui è collegata l'altra: essi ottengono semplicemente degli "slot incantesimo" extra (vengono chiamate formule, ma non sono altro che questo) per la loro opzione preferita. Parlando di questa divisione semantica, la sezione della magia fa un ottimo lavoro nel dividere le quattro origini, ovvero divina, arcana, occulta e primeva (primal) rispettivamente per chierici, maghi, bardi e druidi, ma gli alchemisti e le formule hanno una descrizione completamente diversa. Le bombe sono state depotenziate, ma direi che avere una versione dell'acido e delle pietre del tuono che scala con il livello basta a giustificare questa scelta. Come per tutte le classi "magiche", anche gli alchimisti hanno la loro metamagia come parte dei propri privilegi. La divisione delle sottoclassi dei Barbari , dette istinti (instincts), offre delle divertenti opportunità di interpretazione sotto forma degli anatema. Semplicemente, se vi comportate in una determinata maniera perdete i benefici della sottoclasse finché non spendete un intero giorno di downtime (?!). Cosa che è... fantastica a livello interpretativo, ma potrebbe essere più una pena che un piacere, specialmente quando uno degli anatema è "ignorare un insulto". Indovinate quale classe farà venire tanti mal di testa al gruppo? I barbari mi offrono inoltre l'opportunità di lamentarmi di qualcosa di PF2 di cui non sono mai stato un fan: gli Attacchi di opportunità ora sono dei TALENTI OPZIONALI! I Bardi ottengono la capacità di nascondere gli incantesimi come parte delle loro Esibizioni! Potevano farlo, in parte, in PF1, dove erano in gradi di lanciarli mentre si esibivano, ma questa abilità è totalmente nuova e sono certo che si tratta di qualcosa che molti master hanno permesso già tramite HR da molto tempo. Inoltre sono diventati degli incantatori "occulti", conosciuta anche come la magia del "conosco un sacco di aneddoti inutili". Un'altra ragione per cui sono un bardo, evidentemente. I Chierici continuano ad essere i migliori a curare, volendocisi impegnare, e ora possono persino sembrare più epici mentre lo fanno. La nuova versione degli incantesimi di cura/incanalare energia permette di spenderci più tempo per avere degli effetti più importanti. La necromanzia è stata, inoltre, depotenziata pesantemente e la sezione del Chierico è la prima dove se ne parla: potete avere al massimo quattro "cuccioli" e dovete spendere una delle vostre tre azioni per farli agire. Ma ne parleremo meglio fra un momento. Volevate i paladini? E invece avete ottenuto i Campioni! I Paladini sono una delle tre sottoclassi del Campione, dette cause (causes); potete inoltre personalizzare il vostro personaggio scegliendo un alleato divino (divine ally), di cui la lama e la cavalcatura sono delle vecchie glorie della prima edizione, mentre lo scudo è legato alle nuove meccaniche di PF2, e un differente giuramento (oath) come ammazzadraghi, uccisore di diavoli e brillante (dragonslayer, fiendsbane e shining). I giuramenti vi forniscono benefici basati sulla vostra causa e vi permettono di ignorare l'autorità di uno specifico genere di creature malvagie. Fantastico! Questo significa che potremo infrangere la legge in una città governata da non morti senza perdere i benefici delle sottoclassi. Tempo di arrivare alla sezione del Druido e ho iniziato a vedere una logica nel modo in cui sono state cambiate le classi. La maggior parte degli incantatori ottiene opzioni per: a) avere uno slot incantesimo di 10° extra, b) fare qualcosa di ridicolo o c) fare qualcosa di altrettanto ridicolo. I druidi possono scegliere tra a) quel delizioso slot bonus di 10° livello, b) lanciare un incantesimo di 5° gratis una volta per minuto o c) TRASFORMARSI IN UN MOSTRO GIGANTE. Vista la storia degli effetti di metamorfosi di Pathfinder, questo suona molto più spettacolare di quanto sia effettivamente. I Guerrieri! Il mio timore che sarebbero stati una classe incentrata sulla mischia è stato scacciato quando ho letto che possono permettersi di investire le proprie capacità nell'uso di un'arma che non somma la propria statistica primaria al danno, come l'arco. Inoltre, alzare uno scudo ora richiede una delle tre azioni! Questa era una delle regole del playtest che non gradivo e che, tuttora, non amo. Torneremo a parlare della "action economy" più avanti. I Guerrieri mostrano, inoltre, un'evidente disparità nel privilegio di ventesimo livello: ottenere un'azione extra ogni turno o una reazione extra durante i turni nemici non mi sembra minimamente al pari con il druido, in grado di trasformarsi in un gigantesco kaiju! I Monaci sono molto simili alle loro controparti di PF1, dato che le loro sottoclassi non sono altro che le varie posture (stance) che possono assumere. I fan della raffica di colpi saranno delusi, dato che è stata limitata ad una volta per round e permette semplicemente di sferrare un pugno extra. I Monaci sono anche una delle vittime del "ciò che era assieme ora è opzionale", dato che Deviare Frecce (Deflect Missiles) e Integrità del Corpo (Wholeness of Body) sono ora mutuamente esclusivi, per fare un esempio. Qual è il problema delle nuove edizioni dei giochi di ruolo da tavolo e i ranger? I Ranger di PF2 non sono male, ma hanno gli stessi problemi dei loro fratelli e sorelle di D&D 5E. Una grossa parte dei privilegi di classe vengono spesi nel compagno animale (e sappiamo come sia semplice perderli) e le capacità finali sono disparate, cose come "ignora il terreno difficile e le trappole attivate" o "seguite la vostra preda attraverso i piani". Sarò forse duro verso i ranger, ma quando le scelte di una classe includono "prendete delle penalità per il multi attacco che non migliorano con l'avanzare dei livelli", "scegliete lo stile dell'arco, che infligge meno danni" od "ottenete un compagno animale che sarà sempre più debole di voi E che vi farà spendere le vostre azioni" è difficile trovare dei lati positivi. I Ladri sono stati decisamente promossi, dato che, oltre ad ottenere MOLTISSIME abilità, hanno anche TANTISSIMI talenti. Il loro attacco furtivo è ora limitato a 4d6 di danni da precisione. Detto questo, è l'unico modo per sommare la destrezza al danno con le armi accurate (finesse), il che è molto più bello delle due sottoclassi. E' stato dato inoltre pochissimo supporto alla sottoclasse completamente basata sulla parlantina rapida e la "lingua d'argento"; la maggior parte dei loro talenti sono incentrati sulla furtività o sui danni. Mi è sembrata una opportunità mancata per permettere ad un personaggio di brillare durante un momento atipico, come l'esplorazione o il downtime. Gli Stregoni sono sempre stati la classe con la magia offensiva e in questa edizione questo significa che, ad ogni livello, ottengono quattro slot incantesimo al posto di tre. Sono inoltre la prima classe ad ottenere i controincantesimi, che sono molto più comprensibili che in PF1, ma non meno difficili da mettere in atto: i controincantesimi richiedono che si conosca l'incanto lanciato e inoltre sono limitati dalla tradizione magica. Infine, i Maghi. Anche loro ottengono i controincantesimi, ma devono usare lo specifico incantesimo che viene lanciato (?!). Solo investendo talenti possono avere dei controincantesimi più generali. A questo punto, perché preoccuparsene? Il loro Oggetto Famiglio (Bonded Item) permette loro di tenere il passo con gli stregoni offrendo un uso addizionale di un incantesimo preparato. Parlando dei maghi, la concentrazione richiede una delle vostro tre azioni, a meno di spendere su questo aspetto un talento di livello alto. I maghi possono anche ottenere un modo per nascondere i propri incantesimi, cosa che trovo fantastica. Parte cinque: abilità e talenti Mi chiedo perché nessuno abbia mai reso le abilità tanto semplici! Non solo ci sono meno abilità di cui tenere conto, ma il loro incremento è meno granulare e le CD generali sono più statiche. Due sviluppi che io ritengono fantastici: alcune prove di abilità richiedono un certo livello di competenza, così che qualcuno che non abbia speso risorse in Arcano (Arcana) non possa tirare un risultato migliore del mago per semplice fortuna, e certi tiri sono tirati in segreto da manuale, come la Percezione. Questo evita il classico problema del metagame sui tiri (bassi) di dado con tutto il gruppo che decide poi di tirare Percezione senza alcuna ragione in gioco. L'avanzamento sembra un po' strano. E' possibile che un personaggio parta già al terzo dei cinque gradi di competenza (non addestrato/addestrato/esperto/maestro/leggendario), cosa che significa che non ci sarà molto avanzamento. A loro discolpa, posso dire che i compiti da "esperto" sono abbastanza normali, mentre quelli "leggendari" tengono fede al nome. Per esempio, il compito di grado esperto esemplificativo dei tiri di Sopravvivenza per evitare di perdersi è "uscire da un labirinto di siepi", mentre quello di grado leggendario è "navigare in un reame del sogno in continuo cambiamento". E il solo step intermedio è "non perdersi in un deserto senza dettagli"! Non potete raggiungere il rango di "leggendario" prima del livello 13-15, ma questo potrebbe portarvi a completare tante avventure senza alcuna progressione. PF2 ha inoltre eliminato i tiri contrapposti. I personaggi e le creature usano una CD pari a 10 più qualunque bonus possiedano al determinato tiro salvezza o abilità. Per esempio, al posto di tirare Furtività (Stealth) contro Percezione, dovete semplicemente tirare Furtività contro la CD della Percezione del bersaglio. Al posto di tirare Intimidire (Intimidation) contro una specifica CD, tirate semplicemente Intimidire contro la CD di Volontà del bersaglio. Chiaro e semplice... e un'altra grande idea ispirata da D&D 4e. E ora i talenti! CI SONO TANTISSIMI TALENTI. Dopo lo shock iniziale di vedere tre pagine intere di tabelle di talenti, vedrete che sono stati divisi per abilità. Sarebbe stato carino se le tabelle avessero avuto un riferimento alla pagina per ogni voce. Inoltre, fate in modo di leggere l'introduzione all'inizio del capitolo dei talenti, dato che può essere difficile capire quali talenti possiate prendere. Parte sei: equipaggiamento In teoria, il sistema di Pathfinder usa la moneta d'argento (MA) come standard, ma buona parte dei valori sono segnati in monete d'oro (MO), persino il vostro equipaggiamento iniziale. Viene però segnato anche in MA se volete rinforzare questa economia. Suppongo che lo standard di monete d'argento non durerà molto in gioco. E' stata cambiata la tradizionale scala di MO a cui eravate abituati. Un'armatura completa costa solamente 30 MO! Persino i cannocchiali, tradizionali sprechi di soldi, sono stati ridimensionati: la versione migliore costa solamente 80 MO. In generale, è stato tolto uno zero dai prezzi di PF2, cosa che non mi crea molti problemi. La parte che ho meno amato del nuovo sistema di PF2 è l'Ingombro (bulk). Comprendo il concetto in teoria: certe cose sono più del loro peso materiale da trascinare in giro. Non mi piaceva in Starfinder, non lo gradivo nel Playtest e non lo amo ora, dato che punisce i personaggi marziali. Un set di armatura, uno scudo e una spada richiederanno metà della vostra capacità d'ingombro. Immaginando un personaggio che parta con forza massima, l'equipaggiamento da combattimento occuperà un quarto della vostra capacità di carico. Oltre a questo, il valore base di Ingombro per armi e armature serve per quando vengono IMPUGNATE; TRASPORTARLE aumenta l'ingombro. Sono certo che ciò sia realistico, ma chi teneva veramente conto del peso trasportato delle armature indossate? Sono stato scioccato dallo scoprire che uno spadone usa un D12 ora! La decisione tattica tra il dado più grosso e quello più consistente è scomparsa! Questo significa che, viste le nuove regole sull'aumento dei dadi, i guerrieri con una grossa arma sono decisamente svantaggiati. Scommetto, inoltre, che i nuovi giocatori provenienti da D&D 5e verranno sorpresi dal fatto che le armi "accurate" e quelle a distanza non sommano la Destrezza al danno. Forse avrebbe reso l'intero stile di combattimento sbilanciato, ma sarà comunque scioccante. Le armi hanno, inoltre, una serie di qualità speciali ed effetti dati dai colpi critici. Se fate parte della vecchia scuola delle armi ad asta o vi piace spendere tempo su una wiki a leggere informazioni sulle armi medioevali, suppongo che questa parte vi piacerà. Personalmente penso che sia eccessiva. I risultati tattici sono carini, quindi penso che il risultato netto per le armi sia incerto. Questo è un dettaglio minore, ma se il manuale deve spendere mezza pagina nella sezione delle armature per dedicarla ad una illustrazione, questa non dovrebbe essere dedicata alle cose che vengono descritte poco sopra? Kyra non è molto esemplificativa delle armature oltre al cuoio borchiato sommerso nei vestiti. E non avrei saputo il nome di Kyra se non l'avessi cercato su Google! Mi mancano i giorni dei testi descrittivi che collegavano le immagini a quello che veniva descritto e davano personalità ai personaggi illustrati. Parte sette: incantesimi Il lancio di incantesimi è la parte più spinosa di ogni GdR fantasy e buona parte del problema si riduce a quanto bene funzionino nel caos dei giochi casalinghi. Una buona parte della complessità degli incantesimi di PF2 è ciò che io chiamo la "zuppa di etichette". La zuppa di etichette è il "menu" trovato all'inizio di ogni blocco statistiche di PF2 e diventa stancante dopo le prime interazioni. Gli incantesimi, le armi, le capacità dei personaggi, i talenti... è utile dalla prospettiva dei designer, ma può spaventare i nuovi giocatori. Uno dei problemi di D&D 5E è che lanciare un incantesimo ad un livello più alto di quello base non ha una differenza significativa sull'effetto dell'incantesimo. Dopo un paio di calcoli con alcuni degli incantesimi di danno di PF2, questa problematica non si ripresenta con questi incantatori! Gli Incantesimi Focus (Focus Spell) sono ora disponibili solamente attraverso certi privilegi di classe e i loro slot di incantesimo possono essere ricaricati spendendo 10 minuti a meditare. Permettono di avere accesso ad alcune delle più iconiche abilità di classe, come l'ispirazione bardica o i poteri ki del monaco. Fortunatamente, questi incantesimi hanno il loro spazio personale in questo capitolo: sarebbe stato un incubo trovarli se li avessero mischiati con la lista generale degli incantesimi. Gli incantesimi rituali (ritual spell) richiedono almeno un'ora per essere lanciati e hanno altri requisiti, più specializzati ma non richiedono di possedere abilità da incantatore per essere lanciati. Mi piace l'idea che un gruppo di cultisti idioti provi ad usare un rituale che non potrebbero portare a termine, ma sfortunatamente i rituali richiedono un livello minimo per il leader. Fortunatamente è una regola facilmente ignorabile. Il mio punto finale sugli incantesimi è un problema con le componenti. Un certo numero di incantesimi richiede delle componenti materiali, ma nulla ci dice quali siano le componenti e come possano essere ottenute, oltre ad una generica frase su come tutte le componenti si trovino in una borsa per le componenti degli incantesimi (spell component pouch). Non ho problemi nell'eliminare le limitazioni meccaniche dei materiali delle componenti: anche D&D 5E lo ha fatto, dato che esse sono state sostanzialmente ignorate da quando sono state inventate. Ma se è questo il caso, perché aggiungere le componenti materiali? C'è quanto meno dell'ironia in come D&D 5e comprenda tra le componenti una piccola crostata e una penna d'oca, ma se non vengono neanche segnate, le componenti materiali diventano unicamente un altro osso nella "zuppa di etichette" di sopra. Parte otto: l'ambientazione Non ho molto da dire su questo capitolo, dato che i veterani sapranno già più di quanto è stato scritto qui. Questo capitolo potrebbe rendere i nuovi giocatori eccitati dall'idea di giocare in una regione fantastica, ma lo spettro di un mare di supplementi annega ogni possibile divertimento che io possa trovare nella mia curiosità verso l'ambientazione. Vista la mia esperienza con PF1, ogni sottosezione sembra la promessa per un supplemento di venti/quaranta pagine. Per avere un'immagine completa di Golarion dovremo comprarli tutti! Parte nove: il sistema di gioco Ho menzionato in precedenza il sistema delle tre azioni, e viene approfondito principalmente in questo capitolo. E' una interessante scelta di design che permette un po' di flessibilità extra su ciò che potete fare in un turno. Detto questo, non posso immaginare come potrà fornire esperienze molto differenti nella pratica. Specie considerando che gli scudi richiedono un'azione per essere alzati, che le penalità per il multiattacco scoraggiano più di uno o due Colpi per turno prima dei livelli più alti e che i personaggi dovranno muoversi per raggiungere i loro bersagli. La maggior parte degli incantesimi richiede due azioni per lanciarli, cosa traducibile, in termini di PF1, nell'equivalente di una azione standard, di movimento e una veloce. Il sistema dei PE è stato completamente revisionato: ora sono necessari 1000 PE per passare da un livello all'altro, con i mostri e le sfide che offrono un numero variabile di PE sulla base del rapporto tra il loro livello e quello del gruppo. Questa parte mi piace! Rende la costruzione degli incontri molto più semplice per i DM. Avere i PE relativi ad ogni sfida dovrebbe anche permettere di retribuire più facilmente i PG per le situazioni sociali o di esplorazione, dato che potete semplicemente basare i PE sulla base delle CD del livello di sfida. Trovo divertente che ci sia un riquadro di mezza pagina che dice in una maniera estremamente cortese "fate silenzio e ascoltate il vostro DM" e "smettetela di attaccarvi ad ogni parola scritta nel manuale". Questa sezione del manuale dimostra anche le ispirazioni di PF2 dagli altri sistemi. I danni persistenti (persistent damage; ossia dei danni subiti alla fine di ogni turno, che possono essere fermati superando una prova senza modificatori) sono molto simili ai danni continuati di D&D 4e, e gli effetti di fortuna e sfortuna (tirare due d20 e prendere il risultato migliore/peggiore) sono certamente ispirati da svantaggio e vantaggio da D&D 5e. Non credo che questi effetti appariranno spesso nel gioco, ma apprezzo che i designer abbiano incorporato utili meccaniche dagli altri sistemi. Il problema delle aree di minaccia e della portata di PF1 è scomparso, per fortuna. La distanza di caduta è grossomodo coerente alla realtà in base a dei veloci calcoli fisici, mentre i danni da caduta sono ora un numero piatto - con un massimo di 750 danni! Cavoli tuoi, barbaro di livello alto! Al contrario, non capisco per quale ragione i danni da Sanguinamento (Bleed damage) siano stati segnati in una colonna a parte dopo quelli da energia, allineamento, mentali e da veleno, quando viene detto subito prima che non sono altro che dei particolari danni fisici. Infine, un paio di note per i DM prima di finire con il Manuale Base: in caso di parità, I MOSTRI HANNO LA PRECEDENZA IN INIZIATIVA! Inoltre i danni dei pericoli naturali (tempeste, valanghe, incendi, lava...) sono stati standardizzati per semplicità. Meno male! Parte dieci: il Bestiario Ci stiamo spostando alla seconda parte di questa recensione. Avete capito bene, il Manuale Base e il Bestiario vengono recensiti insieme! Prendetevi una pausa, un po' d'acqua, rilassate le vostre spalle e distendete le vostre mascelle. Abbiamo praticamente finito! Se avete letto il Manuale Base in una sola botta, il Bestiario non sarà un grosso problema. Molto del materiale del Bestiario segue gli schemi del Manuale Base in termini di blocchi statistiche e di "zuppa di parole chiave" e, in caso vi dimentichiate qualcosa, c'è una fantastica introduzione per rinfrescarvi le idee. Ciò che risalta immediatamente è come la Paizo voglia ricordare che queste creature NON siano i mostri di D&D. Si può notare questa scelta nella descrizione, nelle abilità e nei poteri del mostro. E' particolarmente evidente con i nomi dei mostri, dove un mostro relativamente iconico ha ottenuto un nuovo nome specifico per PF2 come descrittore primario... per poi trovarsi con quello di D&D usato nella prima linea del testo descrittivo. Penso che sia stato fatto così in modo che i vecchi nerd come il sottoscritto possano collegare il nuovo mostro con quello vecchio, ma mi sembra superfluo. Difendi le tue scelte, Paizo! Avrete modo di osservare una piccola gara al rialzo qui e lì. Pensavate che gli aboleth di D&D fossero fastidiosi? Lo sono anche in Pathfinder e sono solamente dei PESCIOLINI in confronto ai SUPER ABOLETH con un nome più mitico come MAESTRO VELATO (Veiled Master)! Pensavate che i lich fossero troppo potenti? Sono solamente di livello 12! Sapete cos'è invece veramente potente? L'unico signore dei demoni con delle statistiche dopo dieci pagine spese a parlare di quanto i demoni e i loro signori siano epici. Parlando dei demoni, gli unici due demoni con un aspetto non mostruoso sono rappresentati con un aspetto femminile e sono le rappresentazioni della Lussuria e dell'Orgoglio. Sì, la descrizione di entrambe le creature spiega come il loro sesso sia arbitrariamente scelto dagli stessi demoni e sì, sono vestite con molta grazia; ma penso che sia un passo falso ai giorni nostri. D&D 5e non è perfetta in questo senso, ma almeno mostra versioni maschili e femminili delle succubi sullo stesso livello e ugualmente gradevoli. In maniera simile, le pagine sulla cultura orchesca non fanno nulla per diminuire il loro ruolo di problema stereotipato. L'ossessione della Paizo per i layout a pagina piena svantaggia qualche mostro nel Bestiario, soprattutto gli Incubi. Queste povere bestie hanno una descrizione composta da una sola frase prima dei blocchi delle statistiche. Ci sono poi un paio di voci del Bestiario che praticamente GRIDANO affinché esca un supplemento per renderle ascendenze giocabili, soprattutto ora che i goblin sono parte della "squadra base". Non sarei sorpreso se i felinidi (catfolk) - che non sono assolutamente i tabaxi di D&D 5E - diventassero un'ascendenza giocabile in futuro, con gli orchi a ruota. Questo spiegherebbe, inoltre, perché gli ogre siano più muscolosi e puliti nell'illustrazione: potrebbero diventare una ascendenza giocabile, quindi PF2 evita di rappresentarli come maiali sgraziati. Come perla finale alla conclusione del Bestiario, gli sviluppatori hanno aggiunto un riquadro in cui mettono in chiaro che gli squali non attaccano l'uomo e che la loro pericolosità viene esagerata dai racconti dei sopravvissuti - ottimo lavoro, Paizo! Un altro punto a segno! Conclusione Per quante cose io abbia scritto sul Manuale Base e il Bestiario di PF2, ci sarebbe ancora molto di cui discutere: vi invito quindi a dargli una occhiata e a dirci cosa ne pensate! I designer hanno messo molta cura nella sezione introduttiva in modo tale da essere sicuri che sappiate cosa state leggendo quando aprite il manuale di PF2 e la Paizo ha chiaramente imparato dai migliori, compreso PF1, quando si parla di bilanciamento del nuovo sistema. Ci sono un paio di problemi, ma complessivamente mi pare un'ottima aggiunta al pantheon dei GdR da tavolo e un grande modo per dare inizio a una nuova ossessione riguardante nostro passatempo preferito. Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/its-finally-here-the-pathfinder-2e-review.666526/
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  36. Dalla srd: Speed 30 feet, burrow 5 feet Melee jaws +9 (finesse), Damage 1d6+1 piercing plus ghoul fever and paralysisMelee claw +9 (agile, finesse), Damage 1d4+1 slashing plus paralysisConsume Flesh (manipulate) Requirements The ghoul is adjacent to the corpse of a creature that died within the last hour. Effect The ghoul devours a chunk of the corpse and regains 1d6 Hit Points. It can regain Hit Points from any given corpse only once.Ghoul Fever (disease) Saving Throw Fortitude DC 15; Stage 1 carrier with no ill effect (1 day); Stage 2 2d6 negative damage and regains half as many Hit Points from all healing (1 day); Stage 3 as stage 2 (1 day); Stage 4 2d6 negative damage and gains no benefit from healing (1 day); Stage 5 as stage 4 (1 day); Stage 6 dead, and rises as a ghoul the next midnight.Paralysis (incapacitation, occult, necromancy) Any living, non-elf creature hit by a ghoul’s attack must succeed at a DC 15 Fortitude save or become paralyzed. It can attempt a new save at the end of each of its turns, and the DC cumulatively decreases by 1 on each such save.Swift Leap (move) The ghoul jumps up to half its Speed. This movement doesn’t trigger reactions. Ne consegue che un master ha le statistiche davanti, legge le capacità e decide quali azioni fare, senza fatica e con buona varietà rispetto allo stesso mostro di d&d 5, che è si meno ampio come capacità, ma molto più piatto da giocare. Decidere tre azioni è abbastanza veloce e conseguenziale alla mossa precedente. Io l'ho provato e risulta scorrevole giocarci. "Agile" è una regola che fa parte del pacchetto di cose in più da sapere e che vale per tutte le entità nel gioco (in d&d 5 penso non sia uno scoglio sapere ad esempio che un txc si può basare su destrezza). Non hai preso proprio un esempio di regola difficile da ricordare. https://www.dndbeyond.com/monsters/ghoul Questo è certo più facile, ma a me mentre gioco e sono master non pesa leggere quelle righe di più. La domanda è: preferisco la scheda pf2 e una maggior rosa di azioni e tattica o opzione d&d? Io non vedo un rallentamento del gioco con l'opzione 1, ma una maggior scelta, altri preferiranno la 2 comunque. Pace. A me non sembrano entrambe difficili. Una è più semplice e quindi sti cacchi. PS: avevo pure specificato: "per i miei standard".
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  37. A parte che sono splatbook, non è un termine derogatorio ma semplicemente descrittivo.
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  38. Io trovo il gioco molto simile al playtest. Quello che avevo ipotizzato, cioè che prendesse una nicchia sua, penso si sia avverato (semplice da giocare, ma enciclopedico nella sua ampiezza - complessità per i più scettici). Se avrà successo saranno affari loro e comunque sarò curioso di vederlo. Per i miei standard lo ritengo un gioco semplice rispetto a pf1 e che richiede un po' più di basi rispetto a d&d5. Trovo che abbia una vera modularità, impegnandosi un po' di più a studiarne le basi il resto è in discesa. Il gioco lo trovo molto scorrevole e sinceramente di avere un compagno di gioco neofita proprio mi capita una volta all'anno se è tanto. Costruire la scheda con l'applicazione è velocissimo più di quanto sembri leggendo il manuale. In fondo studi qualche pagina in più per non avere lacune di altri gdr, e di certo la varietà, se non è ancora sufficiente, verrà colmata dai vari splatbox (come li chiamano gli haters) che usciranno nei prossimi mesi e anni. A proposito di varietà, con il manuale base ed il multiclasse superfico, già le opzioni sono innumerevoli, quasi replichi la maggioranza delle classi della prima edizione! PS: la recensione copiata dall'altro sito mi sembra più una descrizione o sunto dei capitoli. PPS: dal titolo del thread, "É finalmente arrivata!" Sto continuando a ridere da solo! 😂
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  39. Perchè non a tutti, anche neofiti, piace la 5° proprio per i motivi da te elencati. Per esempio io trovo la 5° edizione semplicistica e approssimativa. Nel caso di PF2 hanno deciso proprio di puntare su questa cosa, cioè scegliere una nicchia precisa di giocatori e cercare di soddisfarla, non inseguire uno standard fissato da un altro gioco già avviato e con un nome più riconoscibile. Pensare di fare la guerra a D&D come gioco introduttivo è piuttosto difficile quindi meglio puntare ad un altro tipo di giocatori. Alla fine quello che conta per la Paizo è di raggiungere i target di vendita che si sono fissati per rendere l'operazione commercialmente sostenibile, non fondare un nuovo impero e conquistare tutti i giocatori di ruolo del mondo.
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  40. Più volte ho sentito critiche sul sistema delle tre azioni che per molti aspetti si può riassumere come già detto in azione standard/round completo+movimento, però va detto che il fatto stesso che non si divida il turno in fasi permette molta libertà. Per esempio se uno non avesse modo od opportunità di muoversi potrebbe usare quell'azione per eseguire un azione di qualche tipo che non ricada fra quelle gratuite comprese nel movimento. In futuro potrebbero esistere abilità, capacità od effetti che incrementino il costo di azioni o che permettano di eseguire mosse che richiedano 3 tre azioni. Per il resto non mi espongo nel giudicare come poi il sistema delle 3 azioni sia stato costruito fino ad ora e qual isiano le opzioni d'azione percorribili ed il loro costo, intendo solo dire che il meccanismo delle 3 azioni possa essere ottimo. Anche in D&D 5e fra i developers, primo fra loro Mearls, c'è in atto un'analisi delle meccaniche della 5e, in particolare il concetto di Bonus Action. Lui stesso dice che ci potrebbe essere modo di eliminarla con una modifica organica e semplice delle regole per come già sono ora a livello di macrosistema e poi nel dettaglio di tutti gli effetti che richiedono una Bonus Action. Non mi stupirei se giungessero anche loro ad un sistema di azioni multiple liberamente assegnabili fra combattimento, movimento, magia, intererazioni.
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  41. Io lo trovo meno complesso del precedente e molta chiara l’esposizione nel manuale. Con tanto di griglia e riferimenti per ogni avanzamento di livello. Qui sul forum è appena partita un’avventura. Ecco c’è grande emozione 🙂
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  42. Dubito fortemente avrà lo stesso successo della prima edizione, non dico sarà un Fail come la quarta edizione di D&D ma sarà relegato ai tavoli da gioco di pochi appassionati. Il primo Pathfinder si trovò al posto giusto nel momento giusto, quando la WOC smise di rilasciare moduli per la 3.5 e rilasciò la quarta edizione, un sistema che non piacque praticamente a nessuno, quindi tutti si buttarono su Pathfinder che migliorò le meccaniche della 3.5 Ora col fatto che la Quinta Edizione di D&D è giocabile praticamente da tutti grazie alla sua semplicità dubito che i giocatori, e soprattutto i DM, vorranno passare da un sistema semplice ad uno così complesso, così come dubito che verrà preferito nell'acquisto rispetto a D&D da parte di nuovi giocatori, sempre a causa della sua complessità ma anche a causa del fatto che grazie a serie tv e youtubers giocare a Dungeons&Dragons è diventata una moda. Se questa moda sia una cosa positiva o negativa non so dirlo.
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  43. Attenzione, che hai frainteso enormemente la situazione. La recensione non è stata scritta da noi dello Staff di Dragon's Lair, ma da un membro dello Staff di EN World, uno dei siti più noti e importanti al mondo riguardo le notizie sui Gdr. Noi l'abbiamo semplicemente tradotta e riportata qui. In genere, non avendo spesso noi l'opportunità di provare in prima mano tutti i manuali che escono, tendiamo ad affidarci alle recensioni di siti affidabili come EN World, in genere oggettivi e validi. Puoi trovare in link all'articolo originale in fondo al nostro articolo, nel riquadro grigio. Per comodità te lo riporto qui di seguito: https://www.enworld.org/threads/its-finally-here-the-pathfinder-2e-review.666526/ Non è vero che tutte le recensioni che abbiamo pubblicato su D&D 5e sono positive. Le recensioni su alcune avventure per D&D 5e, ad esempio, se non ricordo male in particolare alcune delle prime, non sono particolarmente positive. Non cerchiamo le recensioni in base a ciò che pensiamo di un gioco, ma in base all'affidabilità del recensore. A noi dello Staff di Dragon's Lair non interessa difendere o attaccare particolare giochi. Se i membri dello staff esprimono giudizi personali, lo fanno sul forum e mai negli articoli (a meno che non sia specificato nell'articolo stesso; ad esempio, chiarisco sempre quando faccio congetture personali su quello che potrebbe significare un indizio riguardante un manuale in arrivo). Riguardo alla mia opinione personale - che è mia e non rappresenta Dragon's Lair - ritengo che PF 2 sia un gioco un po' troppo complesso per i miei gusti, ma non per questo è mio obbiettivo criticarlo e demolirlo a ogni costo. Se devo esprimere un giudizio personale, tuttavia, non posso evitare di dire quella che è la mia opinione: è troppo complesso per i miei gusti. Come scritto più avanti, però, il mio precedente post mirava più che altro a sintetizzare la recensione, che a esprimere la mia opinione. E' possibile, comunque, che io abbia usato termini ed espressioni sbagliati. Ricordo, comunque, che è la recensione a fare fede per la recensione. Se vuoi conoscere l'opinione del recensore, leggi la recensione, non il mio post. E sei sempre libero di non essere d'accordo con una recensione. Capita spesso anche a molti altri, me compreso. Se negli articoli non riusciamo a dare lo stesso supporto a PF2 rispetto a D&D 5e, non è per preferenza personale dello Staff ma per difficoltà logistiche. Noi siamo meno numerosi di quello che potrebbe sembrare e non riusciamo a seguire sempre bene le centinaia di news che escono ogni giorno sui singoli prodotti, ora che con internet si possono rilasciare mini-notizie ogni 3 secondi. Io, ad esempio, riesco a seguire più nel dettaglio le News su D&D 5e, ma non sono in grado di fare altrettanto per PF2. Cerchiamo, comunque, di pubblicare come minimo le news più importanti. Il post che ho scritto più su in questo topic è una semplice sintesi (del tutto personale) del contenuto della recensione, scritta - come già detto - da un utente di un sito diverso dal nostro. La recensione, comunque, non è per nulla negativa nei riguardi di Pathfinder 2, se la leggi bene (e l'ho anche evidenziato nel mio post di sintesi quando ho scritto "Il risultato finale, comunque, è positivo"). Il recensore, infatti, giudica PF2 un buon prodotto, capace di arricchire il panorama dei Gdr attualmente pubblicati. Quella pubblicata, tuttavia, è una recensione e, in quanto tale, il suo scopo è mettere in evidenza pro e contro del prodotto analizzato. E il lato negativo di PF 2, a quanto pare, è la sua eccessiva complessità, là dove magari si sarebbe potuto semplificare di più. L'espressione "delirio allucinante", tuttavia, è mia e, se proprio la si vuole leggere come un giudizio personale, rispecchia la mia opinione e non quella del sito Dragon's Lair. In questo caso avrei dovuto, in effetti, scegliere un'espressione più neutrale e meno interpretabile come polemica. Come ho spiegato più sopra, comunque, a differenza che negli articoli, è sul forum che noi dello Staff esprimiamo anche le nostre opinioni personali, come voi utenti. Tranne nel caso in cui noi dello Staff interveniamo direttamente nel ruolo di Moderatori o ufficialmente con il ruolo di Staff, dunque, prendi i nostri post nel forum come le nostre posizioni personali e non come interventi che rispecchiano la posizione ufficiale di Dragon's Lair.
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  44. Seguo il forum da molto, anche se intervengo raramente. Ho notato che sin dai primi tempi dell'uscita di d&D 5e, ci si è adoperati incessantemente a spada tratta a difendere la bontà di questa nuova (all'epoca) edizione. Nel caso di Pathfinder 2 invece, partiamo con definirlo come "Delirio allucinante", cosa che mi sembra quantomeno un'esacerbazione di quanto scritto dal recensore, il quale solo in un paio di passi si sofferma sulla "complessità" (e nel primo caso dice che sia necessaria, non un'errore di cattiva progettazione).
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  45. Premessa (editata per evitare fraintendimenti): quella che segue è solamente una mia personale sintesi della recensione fatta qui sopra. Se in questa sintesi, dunque, si dovesse individuare una deformazione del commento scritto dal recensore, tale deformazione sarebbe unicamente colpa mia, mentre non rappresenterebbe in alcun modo la posizione di Dragon's Lair o del recensore nei confronti di PF2. I post da me scritti sul forum rappresentano la mia sola opinione e non quella di tutto lo Staff di Dragon's Lair, così come nemmeno quella del recensore. Se volete conoscere la posizione del recensore su PF2, leggete la recensione e non il mio post. Il problema della recensione, in effetti, è che parla a chi ha già letto il manuale (o quantomeno ha partecipato al playtest) e sa di cosa parla il recensore. Il sunto della recensione credo che sia "è un gioco interessante, ma è anche un delirio allucinante in quanto a complessità, nonostante diverse semplificazioni"....e alcuni aspetti o sono resi in modo da apparire inutili (tipo le 3 azioni, che, visto il loro funzionamento, potevano a questo punto essere facilmente semplificate in Azione Standard o di Round Completo + Movimento) o sono fatti male. Il risultato finale, comunque, è positivo, a patto di amare la complessità. Il gioco è adatto agli appassionati dei sistemi complicati, ma potrebbe far scappare qualunque giocatore neofito non sia preparato a confrontarsi con un simile delirio (parafrasi di quanto dichiarato dal recensore).
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  46. Probabilmente perché per una disanima accurata del gioco e delle varie intricatezze sarebbero servite una cinquantina di pagine di Word 😄
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  47. Recensione terrificante, non ho capito nulla del gioco vero e proprio 😄
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  48. Questo sterminato dungeon è stato parte dell’Ambientazione di D&D Forgotten Realms sin dalla fine della 2E; fino ad oggi, ci sono stati sei tra supplementi e moduli riguardanti varie parti di questo enorme sotterraneo, a partire dal set The Ruins of Undermountain nel 1991, un altro set in scatola chiamato The Ruins of Undermountain II: The Deep Levels nel 1994, tre moduli nelle Dungeon Crawl Series nel 1996, e un libro a copertina rigida, Expedition to Undermountain, pubblicato nel 2007. Ci furono riferimenti a questo dungeon anche in due romanzi: Doownshadow di Erik Scott De Bie e Escape from Undermountain di Mark Anthony. Senza alcun dubbio, questo super-dungeon è stato un luogo di grande avventura per una miriade di giocatori di D&D 2E e 3.X E nel corso degli ultimi 16 anni! Ma, alla fine, i giocatori 4E avranno la possibilità di mettere alla prova il loro coraggio e le loro abilità di avventurieri contro uno dei più grandi sotterranei di tutti i tempi nella storia di Dungeons & Dragons, ora che Halls of Undermountain ha invaso gli scaffali dei negozi specializzati. Ma in che modo questa nuova versione dell’esplorazione massiccia del dungeon potrà resistere ai suoi predecessori nella sua lunga storia del prodotto? Halls of Undermountain Design: Shawn Merwin & Matt Sernett Illustratori di copertina: Scott Prescott Illustratori: Alexey Aparin, Christopher Burdett, Wayne Inghilterra, Warren Maby, Jim Nelson, William O'Connor, Wayne Reynolds, e Ben Wooten Cartografia: Jason A. Engle & Mike Schley Editore: Wizards of the Coast Anno: 2012 Media: Hardcover (96 pagine) e Map Poster Vendita al dettaglio, costo: $ 29.95 ($ 18,48 da Amazon.com) Halls of Undermountain è un Adventure Setting D&D perrango eroico; approfondisce in dettaglio il dungeon più grande e più infame nei Forgotten Realms. Il libro contiene dettagli sulla storia i Sottomonte, e tre avventure ambientate nel primo livello di questo massiccio super-dungeon, insieme a due mappe-poster del dungeon e delle aree incontro. Ci sono anche quasi quaranta incontri, che vanno da trappole e combattimenti, all'esplorazione di aree, otto nuovi oggetti magici unici per l’ambientazione e tre nuovi mostri famosi per infestare i corridoi delle rovine di Sottomonte. Qualità della Produzione La qualità della produzione di Halls of Undermountain è eccellente, con uno stile di scrittura coinvolgente e dovizia di particolari, nonché una presentazione logica di materiali per facilità di uso del prodotto. Statistiche dei mostri, delle trappole e degli oggetti magici sono presentati in un formato chiaro e di facile lettura cui i giocatori 4E sono abituati Il materiale per l’avventura è chiaramente differenziato nella formattazione per distinguere le parti destinate alla lettura ad alta voce dalle informazioni per il DM riguardo alle creature e alle caratteristiche di una determinata area. L'opera è incredibilmente ben fatta e sembra che ci siano molte nuove illustrazioni appositamente studiate per l'ambiente di avventura. La copertina che raffigura una battaglia tra gli eroi su corde e goblin in una fossa - che ho preso per essere l'ingresso dal portale Sbadiglio - è al tempo stesso drammatica e accattivante, e una buona ispirazione per un adventure setting di questo tipo. La cartografia è anche abbastanza buona, con due mappe-poster previste nelle copertine interne, trattenute da Microperf fino a quando non vengono estratte per il gioco. La dimensione e lo spessore delle carte piegate mi ha creato un po’ di preoccupazione quando le ho tolte dagli involucri, dato che ero preoccupato che lo spessore di molti strati non le rendesse più prone a strapparsi. Tuttavia le ho estratte senza problemi. La prima mappa riporta nel dettaglio il primo livello di Sottomonte, che ho stimato essere di circa duecento tra stanze e corridoi, anche se solo una novantina di questi è descritta nel dettaglio nel manuale. Sul rovescio c’è una mappa dettagliata del Portale Sbadiglio, la famosa taverna con un ingresso su Sottomonte. La seconda mappa descrive in dettaglio tre aree incontro che appaiono in tre avvenure di Halls of Undermountain. Devo ammettere che la mappa principale del dungeon mi ha lasciato un po’ perplesso, in quanto non aveva i numeri corrispondenti alle descrizioni delle stanze del libro di avventura. Vi è una piccola mappa in prima pagina del libro con i numeri per riferimento, ma avrei preferito che la mappa di grandi dimensioni fosse anche numerata, a meno che non sia stata progettata per essere utilizzata dai giocatori. Tuttavia non può essere usata con i giocatori, perché ogni porta segreta e ogni statua è segnata chiaramente, così sono rimasto a pensare a cosa in fin dei conti serve la mappa-poster. Contenuto Halls of Undermountain è strutturato più come un super modulo di gioco, e meno come un Manuale risorsa, nel senso che non ha capitoli ma invece è divisa in grandi sezioni che descrivono le informazioni importanti per l'esecuzione l'avventura. La prima sezione del libro racconta nel dettaglio la storia delle sale di Sottomonte, del mago Halaster e di come la Piaga degli Incantesimi ha colpito la regione. C'è anche una lista di due dozzine di note "regioni" all'interno di Sottomonte, alcune delle quali erano state descritte nei prodotti delle precedenti edizioni come il Castello Maddgoth, il Livello Perduto e il livello di Sargauth. Segue questa sezione un elenco dei vari ingressi di Sottomonte, tra cui la Scala e il il Lungo e Scuro Sentiero Feroce. Il Portale Sbadiglio riceve maggiore attenzione qui, con dettagli sulla taverna e su come può essere utilizzata per entrare a Sottomonte. Dieci PNG che frequentano la taverna sono qui elencati, con informazioni di base sufficienti per suggerire alcune possibili "agganci", e sono stato divertito nel vedere che un barista di nome Durnan era ancora in servizio nel luogo – il sesto Durnan di una lunga serie che ha passato il posto in fondo di generazione in generazione. La sezione successiva è una panoramica della natura stessa del dungeon, con le regole riguardanti la resistenza di pareti e porte, e cosa aspettarsi quando i personaggi fanno pause brevi o riposano per più tempo a Sottomonte. Ci sono anche informazioni riguardo al collegamento della recente serie “D&D Encounters: Elder Elemental Eye” alle avventure di Sottomonte, per quei giocatori che vogliono utilizzare sia questo adventure setting che l’esperienza della community di gioco. Per Dungeon Master che desiderano espandere l’ambiente, gli autori hanno anche fornito una sezione sulla creazione di proprie avventure e incontri a Sottomonte. Per assistere nel processo, ci sono tre tavole casuali per determinare la finalità della stanza, le sue caratteristiche naturali e tutte le caratteristiche magiche che potrebbe possedere. Tutte queste informazioni occupano, da sole, circa 17 pagine del libro, lasciando la maggior parte delle pagine rimanenti per le tre avventure completamente dettagliate, così come l'elenco di luoghi infami ben noti, come la Hall of Many Pillars, l’Altare del Dio Ragno e il Trono dell’Uomo Morto. In tutto ci sono circa 50 incontri nelle tre avventure, e un numero non indifferente di luoghi infami, anche se molte di queste aree sono ciò che alcuni DM chiamerebbero "trucchi e trappole", sebbene vi siano combattimenti anche qui. Senza entrare nei dettagli sulle avventure, e per evitare qualsiasi possibilità di spoiler, quello che posso dire è che le tre avventure sono abbastanza complete, con un misto di incontri di combattimento, esplorazione di aree, ostacoli e trappole da superare, e misteriosi fenomeni magici di decifrare. Gli autori forniscono per ogni area numero e tipo di incontro che lì si svolge (combattimento, esplorazione, trappola, ecc), così come il livello di incontro e Punti Esperienza ottenuti come ricompensa. Il testo "Leggere ad alta voce" è stampato in corsivo in colore seppiato, mentre le informazioni per il DM sono in caratteri standard, divisi in sezioni per le caratteristiche della sala, le creature in agguato in essa e il tesoro che è possibile trovare. Gli autori offrono anche una meta-avventura che unisce le tre avventure insieme, anche se possono essere eseguite separatamente ciascuna per conto suo. Ci sono diversi nuovi oggetti magici introdotti nelle avventure, alcuni dei quali hanno funzioni specifiche solo per l'interno dello stesso Sottomonte. Valutazione: 3,5 su 5 Conclusioni Senza dubbio, ci sono moltissimo divertimento e tantissima avventura in questa nuova versione 4E del famigerato Sottomonte, che probabilmente occuperà DM e giocatori in ore e ore di gioco attraverso tutto questo. Il materiale è ben presentato e offre non solo le opzioni per il gioco stand-alone, ma anche per le tre avventure in un proprio scenario, quasi come se si trattasse di una mini-campagna. Inoltre, gli autori forniscono le opzioni per i DM per espandere il materiale elencato, e creare avventure in Sottomonte da loro ideate. Dove sento che il prodotto presenta una mancanza? Il prezzo, e il relativo contenuto. Il prodotto originale in scatola conteneva tre avventure, oltre a più pagine di materiali e le mappe non solo di uno, ma quattro livelli di Sottomonte. Il prodotto offriva quasi 200 pagine di contenuti, ed era molto più completo in termini di copertura del territorio rispetto alla versione 4E. Considerando il prezzo, avrei sperato in un libro di 160 pagine o almeno un cofanetto, per un prodotto con un pedigree come quello di Sottomonte, ma, purtroppo, ci ritroviamo un prodotto con la lunghezza in pagine più ridotta di tutta la serie – eccezion fatta per i tre mini-moduli di 32 pagine ciascuno. Halls of Undermountain ciononostante è un prodotto solido, anche se faticherei a dire che vale tutto il prezzo finale di vendita al dettaglio, e mi ritengo fortunato per averlo comprato scontato su Amazon.com. Allora, alla prossima recensione… Vi auguro Buon Gioco!
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