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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 02/07/2020 in tutte le aree

  1. Provo a dire la mia e, per aiutarmi, partirò con un esempio. Poniamo di avere tre persone che desiderano sedersi attorno a un tavolo per giocare a un gioco di ruolo. Le chiameremo per comodità Alfa, Beta e Gamma. Alfa ama quel “gioco nel gioco” che alcuni titoli offrono per la costruzione del proprio personaggio: tante opzioni tra cui scegliere e da incastrare alla ricerca di sinergie da sfruttare poi in sessione. Beta vuole passare semplicemente delle serate in compagnia, tra una chiacchiera, un drink e qualche secchiata di dadi da rovesciare sul tavolo. Gamma vorrebbe spingere l’acceleratore su di una narrazione condivisa che abbia però un tono cupo e drammatico, con un epilogo magari tragico ed epico. Ora, mi sembra assai evidente che se queste tre persone non provino e poi non riescano a mettersi d’accordo, a trovare un punto d’incontro, non andranno da nessuna parte. Quindi, il primo punto è trovare delle persone che abbiano delle priorità estetiche in comune l’una con l’altra o che, quantomeno, siano aperte a fare un passo indietro e a trovare un compromesso apprezzabile tra le preferenze esposte. Dopodiché, individuata e accettata la priorità estetica in comune, la scelta di un gioco che favorisca quel tipo di esperienza dovrebbe essere il passo successivo. Per dire, se il gruppo di gioco ha grosse difficoltà a organizzare gli incontri con continuità, forse sarebbe preferibile se si orientasse verso giochi che sostengano attivamente delle sessioni autoconclusive piuttosto che ostinarsi a giocare a giochi da “campagna lunga”, magari con i personaggi che brillano in maniera esponenziale all'accumularsi delle sessioni giocate. Per me, il nocciolo della questione è tutto qui.
  2. 3 punti
    Deborah "Birra? Solo un uomo spenderebbe i suoi soldi in un'arma più grossa" commento con un sorrisetto. Io sono soddisfatta di ciò che ho "Ma la birr..ehm, il liquido giallo, quello mi sembra un buon investimento" sono inglese, mi manca da morire una birra.
  3. 3 punti
    Piccolo aggiornamento sulla razza. Sono rettiliani e come cultura variano dalla honorable alla war-like (in base alla sottorazza). Tsu'Tullian
  4. Mi rendo conto solo ora che andiamo avanti da ottobre del '17!
  5. Mi è venuto in mente, in effetti, che fuori dovrebbero esserci i nostri compagni, se non sbaglio. Attendo la conferma dal master (o da qualcuno che lo ricordi), perché nel caso Theo potrebbe inviare il suo corvo
  6. oppure lo studioso è un religioso confessore spirituale della regina (non conosco l'ambientazione quindi potrebbe essere la moglie del governatore o comunque della persona più influente nel governo della città/ stato). si è scoperto la regina avere un amante che vistosi alle strette ha costruito falsi indizi per far ricadere i sospetti sul religioso (che infatti aveva opportunità di rimanere in intimità con la regina). il re (o governatore o ecc) scopre il vero amante ma non vuole accusarlo perchè è una persona che se incarcerata causerebbe indesiderate conseguenze diplomatiche pertanto sta al gioco e fa incarcerare il religioso (quindi non hai bisogno di creare dei falsi indizi particolarmente sofisticati, e contemporaneamente giustifichi che nessuno può parlare col carcerato). l'amante è stato allontanato da corte ma liberare il religioso significa mettersi contro il re! inoltre per trovare indizi non sarà facile: dovranno muoversi nell'ambiente nobiliare che non è di facile accesso ai comuni cittadini.
  7. ... ma quasi :) qualche idea: * il delitto dovrebbe essere abbastanza grave da imprigionarlo (magari con condanna a morte pendente) e non poter ricevere visite. Assassinio è scontato e "problematico". Che ne dici di alto tradimento? Ha passato informazioni vitali per la città ad altri (secondo l'accusa), uan sorta di affaire Dreifuss * scena del crimine, università/archivio a seconda. Anche se non è proprio una scena del crimine, ma del posto dove trovare indizi *png vari. il personale del posto *depistaggi: falsi indizi e false voci che lo vedono coinvolto on affari con chi ha effettivamnete ricevuto le informazioni *eventi/colpi di scena: inizia a morire qualche testimone *vero colpevole un colelga del tizio che lo ha incastrato pe rrancori passati extra
  8. Ragass, 3° figlio giunto + rallentamenti vari ed eventuali = mancanza di tempo per il forum Devo per forza tagliare da qualche parte, qui non siamo ancora partiti, e credo che non partiremo domani Butto il salvagente e abbandono la nave.. in simpatia eh? Baci a tutti
  9. Turid Berg Credo che...mi siedo stanca, è stata decisamente una giornata fuori dal comune. Scosto una ciocca di capelli dal viso. Credo che dovremmo comportarci come se appartenessimo a questo luogo. Voglio dire...abbasso leggermente il tono della voce, come a voler evitare che Eri ascoltasse. Chi mai crederebbe che...veniamo...dall'altra parte? Ci prenderebbero per demoni, se va bene. batto il palmo della mano sulla fronte. Diamine, non ci pensavo! quattro di noi non hanno nemmeno sembianze orientali. Siamo fottuti. ci penso un attimo. o forse no? Potremmo essere...mercanti. Tu, Daichi, insieme ad Eri sarete i nostri contatti qui in oriente. Tu, Ettore, potresti essere...beh, quello che sei. Il cuoco alla ricerca di qualche cosa di particolare. Noi tre...le tue guardie del corpo. scuoto la testa. Ok, siamo fottuti.
  10. @Dyeus, @Ji ji, ovviamente de gustibus non est disputandum, sui gusti non si discute, quindi, essendo un gioco, qualunque cosa piaccia al giocatore / al master / al gruppo è degna di essere perseguita, e non c'è bisogno nemmeno di giustificarla. L'importante è distinguere tra l'essenziale e l'opzionale. Nell'articolo mi concentravo su quello che secondo me è essenziale per far funzionare D&D o altri GdR sulla falsariga di D&D (poi ne esistono altri prettamente narrativi nell'impostazione, per i quali il discorso può essere modificato). L'essenziale di D&D secondo me è questo: Il DM ti descrive una situazione. Tu devi decidere cosa vuole fare il tuo personaggio in quella situazione. = immedesimandoti in lui; questa è la parte più di ruolo Se c’è incertezza sull’esito si usano dei dadi per vedere se ce la fa. = questa, se vogliamo, è la parte più di gioco (insieme all'avere un obiettivo) Dopodiché il DM narra le conseguenze e ti chiede di nuovo di prendere una decisione, e così via. Un giocatore che ruola così per me sta già ruolando bene. Questo è già un buon ruolo, per D&D. Poi c'è tutto un mondo che pur non essendo essenziale può essere molto bello, se piace. Sono tutte cose opzionali. Se ti piacciono, fai bene a cercarle, ad ammirarle negli altri e a cercare di riprodurle in te stesso. Non penso che siano cose di per sé negative o da scartare. Penso solo che non siano necessarie per "un buon ruolo" in senso lato. Sono la parte recitativa, istrionica del ruolo, che dipende molto dai gusti, dal gruppo e dal carattere. Ho avuto giocatori che facevano questo, a volte in modo produttivo, a volte anche esagerando e risultando "pesanti" per gli altri al tavolo. Ho avuto altri giocatori magari più timidi, introversi o che addirittura descrivevano le azioni del loro PG in terza persona e in modo molto asciutto. Tu sei libero di dire che preferiresti giocare con i primi e come i primi. Io mi sono trovato bene con entrambi e non considero i secondi dei giocatori di ruolo peggiori. Tutto qui. Ehm... perché entrambe sono cose che non ci sono in una recitazione improvvisata, semplice. Per questo sono due attività diverse. Poi avranno anche tratti comuni, volendo. Ma hanno queste due differenze. Non ho detto che non serve completamente a niente, ho detto che il DM non deve renderlo necessario né dare per scontato che il giocatore vi si attenga. Per il resto dipende dalla persona. Per alcuni giocatori funziona come dici tu, un background dettagliato è di aiuto per loro interiormente, anche se se ne distaccano. Certi giocatori, con vere capacità attoriali, addirittura si attengono al background in modo minuzioso. Altri giocatori si trovano meglio con un background scarno o senza background del tutto; oppure scrivono un background ma poi se lo dimenticano e lo ignorano. Di nuovo, nessuno di questi comportamenti di per sé caratterizza un giocatore migliore o peggiore. Eh... questo è un punto delicato. È un pubblico obbligato, cioè formato da persone che sono lì per giocare a D&D, e come "effetto collaterale" assistono anche agli altri che giocano. Non è detto che vogliano fare da pubblico tanto quanto vogliono giocare, e non è detto che quello che si aspettano come pubblico sia lo spettacolo istrionico da te descritto. Non è detto nemmeno il contrario, ovviamente. Però, in ogni caso, è qualcosa di diverso da un pubblico "normale". È una questione di stile di gioco. Non ho niente contro quei gruppi che giocano anche, o addirittura soprattutto, per intrattenersi a vicenda. Ma non è uno scopo essenziale del gioco. Ho visto giocatori rimanere estasiati quando un loro compagno si lanciava in un'interpretazione sentita e convincente, perfettamente in-character, da strappare l'applauso a scena aperta. Ho visto altri giocatori, in un'identica situazione, alzare le sopracciglia e scambiarsi un'occhiata della serie "ma dove si crede di essere questo qui, alla Scala di Milano?". Nessuno di loro sbagliava. È una componente opzionale del gioco, c'è chi la apprezza e chi no. Questo discorso è molto interessante. La prima cosa che ho pensato quando l'ho letto ("l'interpretazione ha due obiettivi...") è: obiettivi di chi? Mi spiego: sarei pienamente d'accordo a dire che queste sono funzioni dell'interpretazione, o effetti dell'interpretazione, lo scopo che l'interpretazione svolge nel meccanismo del gioco. Non credo che siano l'obiettivo del giocatore quando interpreta. Non necessariamente. Immagino un tipico giocatore che interpreta l'hobbit Franco che ha appena catturato un losco e viscido umanoide che lo pedinava, lo ha legato e deve decidere cosa fare di lui. Dentro la testa di quel giocatore mi immagino due domande: "quale decisione mi aiuterebbe di più a conseguire l'obiettivo, cioè portare l'Agnello al Monte Lato?" (realizzazione della "condizione di vittoria"); e "che cosa sono disposto a fare, in quanto Franco, per quell'obiettivo?" (impostazione di un'identità del personaggio, che sarà definita da questa decisione e non necessariamente è stata definita prima). Non me lo figuro a chiedersi, dentro di sé, "quale decisione darebbe luogo a una storia appassionante, sorprendente e più in linea con l'epic fantasy?"; né a chiedersi "quale decisione mi darebbe la migliore esperienza soggettiva?", anche se questo in parte mi convince già di più, perché ci vedo dei punti di contatto con le due domande che ho immaginato sopra (il raggiungimento della vittoria e la costruzione di una certa identità morale sono in un certo senso pilastri dell'esperienza soggettiva di immersione). Non dico che non possa farsi queste altre due domande. Qualcuno lo farà e qualcuno no, nessuno dei due sarà un giocatore migliore. Sono curioso: qual'è l'accezione moderna del gioco di società, e cosa la distingue dall'espressione "attività ludica' che usi dopo? @Nyxator, grazie 🙂. Ho visto le pubblicità, solo non ho visto i personaggi.
  11. piccola info su Akrys: non ci sono gruppi di criminali che controllano delle zone, non immaginatevi mai una gilda dei ladri tipo quella di Skyrim che detta legge da qualche parte in città; al massimo potete trovare dei ladri (perlopiù spie) che rispondono a qualche potente, ma non esiste un'organizzazione organizzata, a meno di non considerare tali quei membri del governo che si circondano, senza sbandierarlo, di personaggi loschi aggiungo, visto che siamo in tema, qualche pena: furto, se a popolano, 5 frustate in pubblica piazza, se a nobile 20; tentato omicidio, amputazione della mano destra (sinistra se mancino), e marchio a fuoco sulle guance; omicidio: se di popolano, impiccagione, se di nobile, esecuzione dolorosa in base all'umore del tribunale (la scuoiatura è considerata una sentenza leggera)
  12. 2 punti
    Credo che tu intenda 81% e 19%... 81+11 fà solo 92% 😉 Per il resto molto ben fatta. @MasterX visto che il pianeta della tua razza ha fiumi di metallo liquido, che ne diresti di presentarli come "creature umanoidi di roccia vivente, a base di silicio invece che di carbonio" (sempre usando le stat dei Artropoidi, solo cambiandone l'aspetto)? Volendo, in tal caso, potresti fare che la CA naturale non è 13+Des (come Artropoidi, Aracnoidi, e Rettiliani) ma 17 fisso (come Gastropoidi e Plantoidi); questo ti darebbe il vantaggio di avere una CA di 17 (in realtà 18, contando anche il tratto "Herd animal") sempre, anche se con Des negativa e senza indossare armature. E' solo una proposta, se non ti piace sentiti liberissimo di rifiutare. @zinco ti offenderesti, o comunque pensi possa essere superfluo, se aprissi una discussione apposta per le "tecnobabble" (ne ho già una mezza dozzina pronte)? Non è necessario che abbiano effettivamente una base scientifica vera o anche solo palusibile, sono solo "note di colore". Ah, e ovviamente chiunque sarebbe libero di postare le proprie!
  13. comunque io ruolo un gatto, miagolerò sempre che ho fame ahahahah
  14. Credo che questa insistenza sulla recitazione sia fuorviante ai fini della discussione. Sebbene si parli di interpretare, lo scopo non è lo stesso della recitazione. All'interno del GdR l'interpretazione ha due obiettivi, la narrazione e l'immersione. La recitazione, interpretare per il godimento degli spettatori, ha un obiettivo diverso (in questo caso narrazione e immersione sono strumenti invece che obiettivi) La narrazione è la creazione di una storia che sia appassionante, coerente, sorprendente, o quelli che sono i colori (più o meno dichiarati) della narrativa di riferimento. Perché non c'è da menare il can per l'aia, la totalità del GdR ha una narrativa di riferimento. L'immersione è l'esperienza soggettiva di essere il PG e di stare vivendo in prima persona la storia. Ci sono scuole di recitazione basate sull'immersione, il GdR comunque è una forma drammatica differente perché chi interpreta ha anche potere decisionale sull'evolversi degli eventi. Il che rende ancor più cruciale l'immedesimazione nel personaggio che prende la decisione. Seguendo la critica di @Bille Boo e il suo articolo, offro un punto di vista differente e per certi versi opposto. Il Role-playing non è solo un gioco di società nella sua accezione moderna. E' senz'altro un'attività ludica, ma in senso ampio: lo stesso senso semantico per cui play significa sia gioco, sia performance musicale, sia performance drammatica, sia attività sportiva competitiva e non. E Role-playing esiste come termine da prima dei tabletop RPGs; indicava (e indica) una tecnica drammatica che può avere finalità artistiche o cliniche o anche entrambe, come nello psicodramma moreniano. O anche puramente ludiche, dal "facciamo che" tipico del gioco dei bambini al, beh, lo stesso "facciamo che" di noi adulti quando giochiamo, magari con la partner in camera da letto. Vorrei sottolineare che il termine Role-playing (e gioco di ruolo) vengono usati legittimamente in tutti questi ambiti. E perché no? "Facciamo che" è una delle basi del gioco e della fantasia, e gli esseri umani (come tutti i mammiferi) amano giocare dalla nascita fino alla vecchiaia. Questa ampiezza di opzioni non toglie nessuna dignità alle versioni più leggere e votate al divertimento del Role-playing. Chi non ha amato Heroquest alla fine degli anni '80? Di certo non si dovevano fare grandi scelte basate sul carattere del personaggio, però immedesimarsi nella miniatura del barbaro o del nano erano parti fondamentali del fascino del gioco. E volendo portare la cosa un po' più in là, tanti hanno provato la scatola rossa di D&D. E che dire delle immagini? Un artwork azzeccato fa miracoli nel trasmettere l'atmosfera di un GdR, a volta più delle regole, e ne influenza molto l'esperienza di gioco. Il problema (ovvero l'opportunità) rimane IMHO la corrispondenza tra obiettivi del gruppo di gioco e regole del sistema, con un ulteriore importante contributo dato dalle aspettative. Perché tanti giocatori sono pieni di buona volontà e magari ingenuità e vogliono interpretare l'ultimo airbender oppure crying freeman, e poi in sessione si scontrano con i due problematici poli della questione. Il primo è che il disco fluttuante e l'evocazione del Thoqqua con metamagia hanno un che di macchinoso e banale rispetto a quanto immaginato. La seconda è che il nostro crying freeman ha il montaggio giusto per mostrarci i momenti drammatici, ma i numerosi momenti mongoloidi in cui il manigoldo di turno ci dice "sticazzi" perché falliamo la prova di intimidire, oppure semplicemente siamo stufi di essere superduri e tormentati e edgy, beh, quelli nel manga li lasci fuori. Essere fighissimi e anche adorabili e pure spaccare tutto, come Naruto, fatto 24 ore al giorno diventa faticoso. Il GdR non ha la sala di montaggio a semplificarti la vita. (Ok, in effetti ce l'ha; uno dei principali contributi al game design dei GdR degli ultimi 15 anni è proprio la sala di montaggio, ovvero regole che suddividono il gioco in scene con tagli tra una e l'altra. E non si parla solo di roba indie stramboide, c'è pure in D&D 4. Ma insomma, credo di avere spiegato cosa intendo). Insomma ci vanno due elementi per ottenere il risultato. Uno, capire cosa è, queso benedetto risultato che vogliamo - magari parlandone esplicitamente con tutti i membri del gruppo di gioco. Due, trovare (sperimentandolo e mìpure adattandolo se necessario) un sistema di regole che sostenga l'obiettivo, o almeno che non gli remi contro. Il primo elemento è quello fondamentale ed è davvero semplice e scontato da gestire, e infatti non lo fa nessuno: prendere dieci minuti a fine sessione, come abitudine, e farsi tutti insieme qualche domanda. Cosa è piaciuto, cosa no, cosa modificare la prossima sessione per renderla ancora migliora di questa. Per il secondo si possono provare nuovi sistemi. I miei compagni di gioco a volte li amano, a volte no, a volte vogliamo rigiocarci, a volte no; alla fine torniamo sempre alla nostra campagna decennale di GURPS. Ma ognuno di quegli altri giochi ha avuto un suo perché e ha contribuito alla sessione che giochiamo oggi.
  15. A dire il vero, un po' di techno-babble non ci sta male...
  16. 1 punto
    Si, Preciso è Finesse... e ammetto che ho pensato anche io che sono un pò sbilanciate come armi (già la spada Finesse e Light, quindi teoricamente puoi combattere con due contemporaneamente, perdendo solo Versatile della versione normale). L'unico "svantaggio" è il prezzo esorbitante (2.000 crediti/mo invece di 15), ma che è comunque meno di tutti i veicoli (meno 1 o 2)... sono aperto a modifiche e suggerimenti. In effetti l'idea me l'hai ispirata tu; volevo che la droga fosse legata all'heterium, ma non sapevo come, poi ho ripensato a come è nata la tua razza (nube di polvere o heterium che influenza il sole) e ho deciso di sfruttare la cosa. Puoi rimaneggiare quanto vuoi, tanto poi deve passare il vaglio di tutti, soprattutto del master. Butto lì un'idea per gli Ondaris: che ne dici di fornirli di una tecnologia bio-meccanica? Del manuale o delle mie tecnobabble? Scusa, ti assicuro che non era mia intenzione offenderti. E' che, con le domande che facevi, avevo avuto l'impressione che non sapessi bene come creare la razza (per esempio, con la taglia Grande rischiava di essere troppo forte, e con la Cultura e il carattere veniva impossibile giocarla con gli altri pg), e sono automaticamente partito in quarta per aiutarti... strafacendo, come talvolta mi capita. Per le armature, non capisco cosa intendi... l'armatura leggera più forte dà CA 12+Des (e visto che la Des massima è +5, il totale arriva a 17), quella media al massimo 15+Des (ma solo Des massima 2, quindi anche quì 17), e quella più pesante 18 fisso. Inoltre le armature pesanti (e quella naturale di Gastropoid e Plantoid) hanno il vantaggio che, anche se hai Des negativa, il valore resta quello, quindi la mia idea partivi con la massima CA possibile anche partendo con Des 8 (-1) (e senza il problema di essere rallentato o avere Svantaggio alle prove di Furtività). In D&D 5 la CA naturale e quella delle armature non si somma, si prende la maggiore. L'unico svantaggio della mia idea, me ne rendo conto solo adesso, è che non avresti potuto indossare armature.
  17. Ok. Mi aiuti allora a capire qual è la giusta direzione? Sul testo del post iniziale: penso di aver già sviscerato a fondo il mio punto di vista. Se ho detto qualcosa in materia che non ti convince o su cui vorresti chiarimenti, o qualche aspetto su cui ti sembra che io non abbia ancora risposto, sono a disposizione, altrimenti passo rispettosamente in panchina 😉
  18. Ashnor - Sterna Artica una risata incontenibile non mi permette di controllare il corpo, ogni movimento non è più gestito dalla mia volontà. mi sento imprigionato in un corpo non mio, grido di rabbia e dolore nella mia mente, provo a rialzarmi e riprendere il controllo ma non ce la faccio. Una tristezza pervade la mia anima dilaniandola e delle lacrime solcano il mio viso mentre la bocca annuncia un emozione opposta. Quello che inizialmente era solo uno sguardo agitato, diventa ora iniettato di sangue, le palpebre non sembrano più chiudersi rimangono spalancate in una emozione che non si riesce a tradurre facilmente. Sorpresa, odio, paura, tristezza ed allegria si alternano e mescolano sul volto del marinaio.
  19. ma no! non disturbarlo, che ha sicuramente cose più importanti da fare!
  20. L'espressione "gioco di società" oggi viene comunemente usata per indicare il "gioco in scatola". Magari senza scatola - pee esempio per battaglia navale o pictionary o tombola bastano carta e matite. E' un gioco competitivo che può essere fatto ovunque e comporta uno sforzo esclusivamente (o quasi) intellettuale. Con attività ludica intendo le attività ricreative in senso ampio. Sport, fotografia, carte, giocoleria, suonare. Riguardo agli obiettivi, io li pongo molto a monte dell'esempio di gioco che hai proposto. Sono gli obiettivi che di solito spingono a giocare a un GdR invece che a Labirinto Magico o a Monopoli. La maggior parte dei giochi da tavolo ha un canovaccio che fa da collante tra le regole. In Puerto Rico sei un colonialista che amministra la sua azienda. In Scythe sei un pilota di mech in un mondo steampunk. In Terraforming Mars amministri la colonizzazione spaziale. Ma ci vorrebbe poco a scambiare il canovaccio tra i tre set di regole. Alla fine puoi giocare a Scythe usando delle pedine geometriche al posto delle miniature dei mech e non cambia nulla. Non ti immedesimi davvero nei personaggi, non sei interessato a creare una storia, non ti immergi in una guerra steampunk. Nel caso più estremo abbiamo gli scacchi, che hanno pedine a tema guerresco sebbene il gioco sia puramente astratto. Chi decide di giocare a D&D invece punta a entrare veramente nei panni del PG. E si aspetta di far parte di una storia avvincente. Questo, come dicevo qua sopra, sta a monte delle decisioni che descrivi. E come dicevo è il motivo del problema portato da Nolavocals. Ci si aspetta di vivere come protagonisti vicende alla Dragonlance, ma poi l'esperienza di gioco è completamente differente e ha a che fare con "quale leva devo tirare perché si apra il passaggio segreto di Minas Morgul, invece che aprire la gabbia del Glabrezu" invece che con eventi epici. Sempre a riguardo delle domande, non è un problema che il giocatore si chieda "quale decisione mi aiuterebbe di più a conseguire l'obiettivo, cioè portare l'Agnello al Monte Lato?" Il problema è quando la risposta è "rimangiarsi la parola data e trucidare i prigionieri" quando il giocatore aveva deciso (magari senza nessuna pressione) di essere un integerrimo eroe. Io ho obiettivi di gioco precisi che dichiaro esplicitamente prima di giocare. Se sei sulla stessa barca giochiamo insieme, altrimenti si può cercare un compromesso, e se non è possibile decidiamo che non è il caso di giocare. Naturalmente se un giocatore mi dice che condivide il mio obiettivo e poi se ne frega della coerenza del PG è un problema perché mi ha fatto perdere tempo e impegno. E infatti Nolavocals non si lamenta dei giocatori che vogliono fare un sano vecchio dungeon crawling senza pensieri - si lamenta di chi si approccia a un impegno di gioco sostenendo di avere la tua stessa agenda e poi invece fa tutt'altro. Fare chiarezza è necessario perché, come credo di avere già detto, il GdR è un concetto enorme che può essere giocato in modi diversissimi. Per fare un'equivalenza: si organizza un'escursione per fotografare animali selvatici Uno dei partecipanti va in giro con uno speaker che spara Straight Outta Compton a tutto volume perché "va beh dai, facciamoci una camminata in relax, pazienza per le foto". Questo è un grande problema. Ma se avessimo deciso di fare una camminata nella natura con musica e cannoni a tutto spiano, il suo comportamento andrebbe benissimo.
  21. Una cosa che vale la pena menzionare (anche se, avendo già fatto trame investigative in passato, ci avrai di sicuro già pensato) è quella delle false piste. In un tipico giallo o thriller investigativo tutti, o quasi tutti, hanno qualcosa da nascondere (magari anche il Rettore o il Sommo Archivista), che si rivela poi scorrelato al delitto, e/o un potenziale movente per essere colpevoli, anche se poi non lo sono. La prima cosa che faranno presumibilmente i PG, oltre a investigare la scena del crimine, sarà investigare la vita privata del personaggio incarcerato: la sua famiglia, i suoi amici e svaghi, i suoi colleghi di lavoro. Per ognuno di questi 3 ambiti si potrebbero definire uno o due PNG che per un motivo o per un altro siano potenzialmente sospettabili, ma che se interrogati forniscano indizi sugli altri PNG.
  22. Seguo perché sono interessato a prendere spunti; per andare sul classico, si potrebbe inscenare uno stupro: il riverito studioso era dedito assiduo frequentatore di locali a luci rosse della città (vero o falso che sia), ed in uno di questi ha avuto rapporti intimi “violenti” con una ragazza, arrivando a picchiarla, sfregiarla (ed ammazzarla, in caso); ovviamente il gestore del locale, con qualche aggancio ai piani alti della città, ha denunciato la cosa e lo studioso è finito in carcere, proclamandosi innocente; in realtà il crimine è stato commesso da un cangiante con le sue sembianze, su commissione di un altro studioso per devastare la carriera del primo e prendergli il posto all’accademia
  23. Diciamo un po' di tutto. Come noti ho introdotto il "caso" e di avventure investigative ne ho fatte diverse. E in un certo senso è questo il problema! Un paio di giocatori le hanno giocate tutte e non posso riciclarle.. Mi servirebbe delle dritte su: natura del crimine (stupro, omicidio, furto, culto immondo, ecc.); scena del crimine e indizi; PNG vari; Depistaggi; Eventi e/o colpi di scena; Vero colpevole (ma sarà davvero colpevole...?); Non voglio che pensiate che stia pretendendo che mi scriviate l'avventura, eh! 😄 Chiedo solo qualche spunto su alcuni dei punti sopra indicati. Sto leggendo... MOLTO MA MOLTO BRAVO!
  24. DM Greysail annuisce guardando un mozzo rimasto a prendere ordini, che comincia a correre sottocoperta a prendere una bottiglia. I mozzi che hanno fatto il giro dei corpi riportano al vice comandante i suoi pugnali e quel poco che hanno trovato: Altre scaglie di corallo.
  25. Ragas devo abbandonarvi, troppo poco tempo in questo periodo. Scusate e ciao a tutti
  26. Ovviamente mi riferivo agli stili di gioco, non a modifiche del funzionamento del gioco stesso. Il seguito del post era molto chiaro in questo senso.
  27. Signori della Polvere, Figli dell’Inverno: nessuna alleanza, in contrasto con tutti e tutto. Ordine di Smeraldo: antagoniste con tutte, tranne che Casato Tarkanan. Rapporti ambigui col casato Cannith ( uno dei tre pretendenti al trono Cannith è un cardinale del Culto di Vol ed il capo di una cellula dell’Ordine di Smeraldo) Casato Tarkanan: alleanza con Parlamento, Occhi dell’Aundair, Università di Morgrave, Ordine di Smeraldo. Lanterne Nere: alleanza con Parlamento, Medani, Aurum. Antagonista contro: Ordine di Smeraldo, Signori della Polvere e Figli dell’Inverno ed Occhi dell’Aundair Università di Morgrave: alleanza con Casato Tarkanan, Aurum. Antagonista Chiesa Fiamma Argentea Casato Cannith: alleato Parlamento, antagonista Chiesa della Fiamma Argentea, ambiguo Ordine di Smeraldo Casato Medani: alleato Parlamento, Lanterne Nere, Occhi dell’Aundair; ambiguo Cannith; antagoniste Signori della polvere, Ordine di Smeraldo, Figli dell’Inverno. Occhi dell’Aundair: antagonista Lanterne Nere, Parlamento, Chiesa della Fiamma Argentea, Ordine di Smeraldo; Alleata Medani, Cannith, Tarkanan. Lanterne Nere: Alleato Parlamento, Medani, Aurum, ambiguo Università di Morgrave e Casata Tarkanan, antagonista Ordine di Smeraldo, Signori della Polvere, Figli dell’Inverno Occhi dell’Aundair. (continua..)
  28. Per poi rifiutare il cibo offerto in quanto non di tuo gusto, ovviamente 🤣
  29. Quello non è ruolare bene. E' recitare bene, improvvisare bene. Che è bello, è positivo, ma non è né obbligatorio né necessario per giocare a un GdR, specialmente a D&D. Io non ho proprio nessun problema se un PG parla come parlerebbe il giocatore nella vita quotidiana. Ma certo, appunto. E non sono D&D, sono un'altra cosa. Chi ama quella cosa, quindi, ha molta scelta. E non è nemmeno teatro, è un gioco di ruolo. Cosa intendo è spiegato meglio qui: https://dietroschermo.wordpress.com/2020/06/25/come-spiegare-cose-dd/ Quello del parlato, io non lo faccio. Il punto è che i PG "creati con role" non esistono. Sono una bella utopia, forse. Ma nella pratica il role nasce durante il gioco, non si progetta prima. Io ho masterizzato delle belle storie epiche ed epiche "seriamente". Senza nessuna capacità recitativa da parte dei giocatori, né background complessi o problematici, o altro. Questi PG creati per la raccolta fondi, non li conosco; ma sono PG giocati, o sono descrizioni di PG? E sono fatti per essere giocati a un tavolo, o per essere giocati in streaming con degli spettatori che ti guardano? Perché è molto diverso. Come spiego anche nell'articolo linkato sopra.
  30. Scusate, pensavo di aver risposto. Pensavo di suddividere le icone in questo modo: -Eroiche: Università di Morgave, Aurum, Lanterne Nere, Il Parlamento, Casato Cannith -Ambigue: Casato Tarkanan, Cavalieri Arcani, Chiesa della Fiamma Argentea, Casato Medani, Occhi dell'Aundair -Antagoniste: Ordine dell'Artiglio di Smeraldo, Figli dell'Inverno, Signori della Polvere
  31. Vogliamo cambiarli questi dadi o no?? 🤣
  32. Semplicemente perché le regole non spingono in quella direzione inoltre c'è (IMO) uno stigma verso i giocatori che apprezzano meno il roleplay e preferiscono un approccio più meccanico ai GDR. Mi sembra che l'opinione di fin troppe persone all'interno della community dei GDR sia che L'Unico Vero Modo di Giocare™ richieda di interpretare i personaggi a la Critical Role, tutti il resto è Powerplay o Rule Lawyering. Alcuni post in discussioni come questa, a mio parere, alimentano un po' questo modo di vedere le cose. Non sono d'accordo il sistema ha il suo peso, se due terzi delle pagine di un manuale contengono regole per costruire combattimenti complicati ed opzioni per strutturare meccanicamente un personaggio è chiaro che quello è il focus del gioco, e va benissimo così! L'obiettivo di design del regolamento è chiaro e va giocato coscienti dei punti di forza del sistema (e dei suoi punti deboli). Se voglio giocare i difetti ed i tratti caratteriali di un personaggio lo faccio con un sistema che incentiva questo tipo di gioco. Credo che il 99% delle esperienze negative di @nolavocals non sono da attribuire ai giocatori ma derivano da una mancanza di comunicazione all'interno del gruppo. Prima di iniziare a giocare ci si siede e ci si assicura che tutti abbiano le stesse aspettative. Si fa un discorso del tipo: "La campagna che stiamo iniziando sarà incentrata sul roleplay, giochiamo con il sistema x perché ha delle meccaniche che rendono questa componente più interessante ed incentiva i giocatori a costruire personaggi interessanti e sfaccettati. Per massimizzare il divertimento da parte di tutti sarà richiesta un interpretazione coerente dei personaggi, il GM si impegnerà a creare degli scenari interessanti che spingano al roleplay" e ci si assicura che tutti siano sulla stessa lunghezza d'onda.
  33. Consiglio: assicurati che i tuoi giocatori siano consapevoli di questa "architettura di design" del tuo gioco e che la apprezzino. Specialmente la parte di, diciamo, "decostruzione" della morale, con l'illusione della scelta e il fatto che fare la cosa sbagliata è il solo modo di risolvere un problema eccetera, non è per tutti i gusti. Non sarebbe per i miei, ad esempio.
  34. Quando Talshiyi si rivolge alle due vipere, una di loro vi soffia contro minacciosa e poi se ne va dall'altra parte del muro. La seconda vi osserva sospettosa, si allontana un po' per rimanere fuori portata ma rimane comunque ad osservare voi e lo scontro in atto. Io...si ero con loro. Il loro capo è Zagmira, la ragazza vi dice indicandovi una ragazzina che sembra avere intorno ai 18 anni. Ora che la osservate bene, però, notate che metà del suo volto è trasfigurato, apparendo molto più vecchio del resto del suo corpo. Ma...è necessario usare la violenza? vi chiede Orvex preoccupato. Sembra che abbiate lo stesso obiettivo, magari si può giungere a un'accordo! Nel frattempo la battaglia di fronte a voi prende una direzione precisa. Nonostante alcuni dei mercenari continuino ad essere storditi dalle urla dei grung, gli altri si battono al meglio delle loro forze. Uno di loro, però, viene ucciso alle spalle da una coltellata di un grung verde. Sono i maghi rossi però a determinare le sorti dello scontro: tre di loro evocano una tempesta di dardi incantati (ne contate una dozzina) che uccidono il grung dorato e due dei grung arancioni. Zagmira ne approfitta per staccare il cubo dal collo dell'uomo rana dorato e teletrasportarsi una decina di metri fuori dalla battaglia. Uno dei grung rimasti è però fuorioso e la insegue con un balzo incredibile, findendole addosso e accoltellandola. Altri due grung verdi fanno capolino dal tempio per dare rinforzo. Mappa. @Mzolu
  35. 1 punto
    Certo che potete seguirli,non si sono teletrasportati via. Semplicemente sono usciti dall'edificio con le loro 3 azioni: muoversi, aprire la porta, muoversi. Se fai 3 azioni di movimento li hai giá superati. Naturalmente se loro con la loro terza azione sono andati dietro un muro/si sono nascosti potresti dover consumare una o più azioni per cercarli Visto che Ari é un guerriero ha potuto utilizzare la sua reazione per attaccare una delle due "guardie" che fuggiva, ma l'ha mancato e non sono stato a descrivere la cosa.
  36. Perdonami, ma le due cose non necessariamente sono in contrasto. Da nessuna parte c'è scritto che il personaggio "ruolato" deve essere debole, con problemi di vario genere,di salute cagionevole a assolutamente non ottimizzato, mentre il pg che tira secchiate di dadi viene "interpretato" solo quando c'è da tirare i dadi. Non necessariamente per "ruolare" un pg questi debba avere un qualche problema, una fobia o altro. Perché? Mi sembra il ragionamento di base che considera i romanzi e i film di fantascianze/fantasy di serie B a priori e i libri "impegnati e di denuncia" opere d'arte. Ma anche no. il genere non ha alcuna influenza su come è scritto.
  37. Anche con questo non sono d'accordo. Credo che dipenda dalla definizione che si ha di role. Per me role indica solo quel meccanismo del gioco per cui ti immedesimi nel personaggio e prendi delle decisioni al posto suo. Non include necessariamente avere una "traccia" psico-caratteriale definita a priori. E non include necessariamente una preferenza per personaggi più o meno problematici, edgy o simili (edit: né, semplicemente, per quelli molto diversi da sé).
  38. Radagast il Verde Il Druido nel mentre avvenivano tutti questi discorsi di compravendita, si alzò in piedi, si denudò completamente e si tuffò nel fiume seguito da un felicissimo Huan. Ne riemerse dopo una decina di minuti e diverse sciacquettate nel fiume. "AAAAAAAAAA CHE BELLA SCIABORDATA!!!"
  39. Oppure si può imparare a tollerare le opinioni di tutti e a confrontarsi senza che ogni idea contraria alla propria venga vissuta come un dramma ed un attacco personale.
  40. Sono certo tu possa esprimere il tuo pensiero anche senza insulti diretti.
  41. In principio non era mia intenzione rispondere a questo messaggio perché anche se è 1/3 un messaggio di saluti e 2/3 accuse infondate, è pur sempre un messaggio di addio. Mi dispiace che The Stroy se ne vada e lo dico davvero, perché indipendentemente dalle differenze di opinioni su questioni che hanno a che fare con i GdR solo tangenzialmente, ho sempre apprezzato i suoi interventi e l'ho sempre apprezzato come persona. Credo che questo messaggio di addio sia davvero l'unica eccezione. Ma mi sento in diritto di mettere i puntini sulle i dopo aver letto certe affermazioni fatte in questa sede, da diversi utenti, dopo le pubbliche accuse e dopo non aver ricevuto neanche risposta dall'utente in questione. Se è possibile fare certe accuse pubblicamente, è mio diritto dare una risposta pubblicamente. Cominciamo con il dire che il fatto che nel suo pdf faccia grosse generalizzazioni come "idee di destra" e "idee di sinistra" mi porta a pensare che lui viva come una lotta di fazioni quelle che sono opinioni personali su argomenti specifici, e che avere opinioni che non rientrano in quelle della sua fazione e che non gli piacciono non equivale automaticamente ad essere omofobo, transfobo, razzista o misogino. (La cosa buffa è che io non sono neanche politicamente schierato, dico le cose per come le vedo, e mi sento dare della destra o della sinistra in base a chi ho fatto scontento in quel momento. Ma tant'è...) Nessuno dei miei interventi manifesta: Omofobìa s. f. [comp. di omo(sessuale) e -fobia]. – Avversione ossessiva per gli omosessuali e l’omosessualità. Transfobia s. f. Avversione ossessiva nei confronti dei transessuali. Razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – [...] Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori. Miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne. "Se non ci credete, ho allegato un documento che dovrebbe fugare ogni dubbio." Eh... D'L.pdf In nessuno dei miei interventi ho mai affermato, alluso, o condiviso l'idea assurda che persone di diverse razze, etnie, sesso, orientamento ed identità non debbano avere uguali diritti e la libertà di agire come meglio credono nel rispetto delle regole e delle leggi (assumendo che le leggi siano giuste e non neghino diritti e libertà a determinate categorie, ma quello è un altro paio di maniche e voglio confidare nel fatto che sia chiaro qual è il mio discorso) o debbano essere trattate diversamente. Se vuoi affibbiarmi un -ista, trovami il termine che indica "avversione per i media impegnati, per qualsivoglia motivo, a propagandare le proprie ideologie e fare la paternale a discapito dei dati di fatto e della loro funzione originaria" e sarò felice di metterlo in firma per avvisare tutti i miei interlocutori del mio peccato di essere un -ista. Sono insofferente verso le prediche e le paternali e non vedo di buon occhio né vittimismo sfrenato né l'auto-glorificazione. Sono "predichista" e "paternalofobo". Perché in vita mia non ho mai, mai, né trattato male né trattato come inferiore né disprezzato né emarginato né discriminato nessuno sulla base di razza, sesso, orientamento o identità sessuale. Senza "se" e senza "ma". Ho sempre valutato una persona nella sua individualità e non sulla base di un qualsivoglia gruppo di appartenenza. In compenso ho più volte alzato gli occhi al cielo quando qualcuno, assolutamente non nella posizione di farmi una paternale in quanto essere umano (o gruppo di) decente meno della metà di me, ha cominciato a farmi la predica. Una semplice domanda poi per capire la logica dietro certe affermazioni di più utenti, se non vi dispiace: Se queste idee fossero state esposte da una persona appartenente ad una minoranza etnica, bisessuale (ma fiero di non sentirsi parte della comunità LGBT, nonostante ne condivida indubbiamente l'orientamento sessuale), con i più cari amici extracomunitari, con una relazione trans, e con disabilità fisica dovreste essere tutti accusati di razzismo, omofobia, transfobia ed abilismo in caso non foste d'accordo con questa persona? O è possibile dissentire con le idee di una persona indipendentemente da chi essa sia? Sarei poi curioso di vedere come si comporta nella vita di tutti i giorni la gente che predica con tanta veemenza. Questo è un semplice pensiero generale, indirizzato a nessuno in particolare. C'è gente che predica bene e razzola bene. C'è gente che predica bene e razzola male. E non sarebbe senza precedenti venire a sapere di qualcuno che predicava bene con tanta veemenza in pubblico per poi rivelarsi tutt'altra persona in privato. Io non sento il bisogno di predicare, razzolo bene comportandomi come un essere umano decente con tutti, e non apprezzo particolarmente le prediche e le paternali degli altri soprattutto quando questi altri non sono minimamente nella posizione di fare prediche. Io posso convivere e non avere problemi (non uso neanche il termine "tollerare" perché non c'è niente da "tollerare") con persone che hanno idee diverse dalle mie pur non condividendole, a meno di casi davvero estremi che probabilmente sono anche considerati illegali. E voi? Detto questo, se i moderatori vorranno cancellare i miei messaggi nella discussione "Un altro anno accezionale per D&D" o se vorranno mantenerli e metterci sopra un enorme stampo rosso come monito per me e per chiunque altro legga, con la motivazione di aver sconfinato in argomenti non inerenti al GdR, off-topic e vietati dal regolamento io non ho nessunissima obiezione e sono pronto a prendermi le mie responsabilità perché è vero. Anzi, concordo, sopratutto con l'idea dello stampo rosso. L'ultima riga del mio primo messaggio recita non a caso "Se l'argomento è ritenuto eccessivamente off-topic mi scuso e confido che un moderatore possa prontamente cancellare il messaggio", e il mio ultimo messaggio consiste solo in "L'unica cosa su cui mi trovi d'accordo è che siamo andati troppo OT. Per cui mi scuso per aver deragliato il topic e fermo qui, lasciando spazio a chi può contribuire con messaggi pertinenti all'argomento originale" astenendomi dal dare una ulteriore risposta nonostante avessi altro da dire. Allo stato attuale cancellare i messaggi potrebbe sembrare un voler nascondere le cose, quindi magari sono più favorevole al bollino rosso, ma non ho nessuna obiezione in entrambi i casi. Se invece mi si vuole accusare di cose che non sono vere ed addossarmi colpe che non ho, semplicemente perché non si condividono alcune delle mie idee, sono pronto a difendermi e rispondere a ciascuna accusa quante volte sarà necessario. Pubblicamente se sono accuse pubbliche, privatamente se sono accuse private. Per concludere, anche se a lui non importa, auguro a The Stroy di trovare la tranquillità e la felicità ovunque decida di andare, perché nonostante non abbia apprezzato le accuse non ce l'ho con lui a livello personale (anche volendo non penso ci riuscirei per così poco, sono particolarmente affezionato ad una fetta di utenza di questo forum nonostante io non ne conosca etnia, sesso, età, orientamento sessuale etc etc...) e perché per quello che ho sempre visto lo reputo in fin dei conti una brava persona ed anche se la sua opinione di me può essere cambiata, la mia opinione di lui non lo è.
  42. Scusate ragazzi io mi sono letto il file di the stroy. A parte qualche frase proprio esplicita, tipo quell'utente che non reputava normale chi non si riconosceva in nessun genere, potrei sapere in quali altre discussioni é stato espresso un parare chiaramente omofobo, transofobo, razzista o altro? Andando anche a vedere proprio i post io non sono riuscito a ricostruire questo tipo di dinamica.
  43. Tanis Il mezz'elfo trovò l'idea di tagliarsi la barba orripilante, ma per liberare gli ostaggi sarebbe stato disposto a fare ADDIRITTURA questo. Un drago rosso però era un problema ben più grave di quel che si potesse risolvere con una rasatura fresca. Sono d'accordo, Tass. E tu invece ti infilerai tra i bambini per dare un'occhiata da vicino a questo drago. Te la senti? Era un'idea quasi folle, e per questo Tanis pensava che il kender fosse l'unico abbastanza abile e al tempo stesso sconsiderato per poterla realizzare.
  44. Tass E se restassimo qui? Disse Tass facendo gli occhi dolci al mezzelfo. Potremmo mischiarci alla folla e riposare, tanto non penso che loro vogliano andarsene senza i bambini e noi adesso siamo troppo stanchi per far la guerra a un drago. Domani alcuni di noi potrebbero travestirsi e andare dagli uomini per coordinare una rivolta. Tika, Goldmoon e anche Gilthanas hanno la corporatura giusta per fingersi donne e anche tu se ti tagli la barba.
  45. Come utente mi dispiace che tu sia giunto alla decisione di andartene, anche se capisco la motivazione primaria e la rispetto. Una forma di auto-disciplina come un'altra. Come moderatore vorrei invece fare un attimo le pulci. Si sta creando una narrativa nella quale i Mod sono assenti o praticamente conniventi con chi si atteggia in modo intollerante nel forum. Ammetto che situazioni recenti possono dare questa idea, ma solo se non si tengono in conto alcuni elementi piuttosto importanti. Noi siamo persone. Il che significa che spesso abbiamo opinioni differenti. Cerchiamo di presentare sempre un fronte compatto per mantenere una certa coerenza e correttezza nella gestione del forum. Ma per giungere a questo fronte compatto è necessario tempo, sono necessarie discussioni interne spesso lunghe e accese. Non bisogna nemmeno dimenticare che quando poi "deliberiamo" dobbiamo farlo in modo che non si creino pericolosi precedenti. Questi sono argomenti molto, molto delicati. È difficile avere un punto di vista oggettivo sulla situazione. Quello dell'intolleranza è un problema complesso da gestire, "essere intolleranti con chi è intollerante" non è la soluzione facile che può sembrare ad uno sguardo superficiale. Diciamo che è più uno slogan carino che viene usato da chi non deve poi metterlo in pratica. Perché chi decide cosa è "un post intollerante" e cosa invece è accettabile? Lo decido io arbitrariamente? Si, da un lato quella dovrebbe essere una delle responsabilità dei Mod. Da un punto di vista meno tranchant questo può valere per le classiche infrazioni, un po' meno per questioni più personali. Si ritorna al punto qui sopra.
  46. John Constantine Cerco in qualche modo di capacitarmi e raccogliere le idee per collegare qualsiasi elemento alle mie indagini. Ma il cadavere che giace giu' dal palazzo, i curiosi che si sono gia' palesati ed il futuro arrivo della polizia, non mi lasciano il tempo di venire a capo di nulla. Le foto di quel pentagramma sono al sicuro nella mia Leica, il volume di Quincey e' qui con me...per eventuali comparazioni, non ho da perdere altro tempo... per cui meglio andare di sotto. E scendo giu' dalla tromba delle scale...
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