Trull 'Generale' Tanner
Una settimana di viaggio sarebbe stata piu' che sufficiente, per Bjorn e Clint, per vedere dove era finita la gemma che avevano acquistato per Trull, se gia' il nano non avesse loro detto esattamente il nome della femmina a cui era destinata. Essa infatti si trovava incastonata nella lancia di Vedra. Tuttavia, come il nano aveva avvertito i due compagni ed amici, non ci sarebbero state smancerie o altro genere di romanticherie, fra loro. Era un dono ad una compagna di battaglia che aveva promesso di mantenere in vita. Solo il tempo ed il fato, se avessero consentito ad entrambi di restare vivi fino a dopo la battaglia, avrebbero consentito al nano di rivelarle il proprio interesse per qualcosa di diverso dalla guerra.
Le mappe disponibili avevano consentito di stabilire gia' alcuni piani di battaglia, ma restavano diverse incognite. Le fortificazioni andavano visionate sul posto, per verificarne la rispondenza alle informazioni, ad esempio. Appena giunti sul posto, Trull aveva convocato il consiglio ristretto degli attendenti e dei messaggeri, perche' portassero le direttive definitive ai propri ufficiali di campo. Non aveva dato molte chance alla possibilita' di giungere alla resa o alla tregua tramite l'intervento di re Augustus, ma rimase comunque sorpreso del tipo di risposta che giunse dal campo avversario. Assalire ed uccidere degli ambasciatori era uno dei gesti piu' esecrabili che potesse essere commesso in guerra. Ma questa non era una rissa fra gentiluomini, ed ormai tutti lo sapevano bene.
Non ebbe necessita' di ordinare che la sua alleata venisse curata, il nobile ed efficiente Clint era gia' accanto al suo corpo ad emendare le ferite. Percio' Trull sali' su una delle macchine da assedio che avevano trascinato con se' per tutti quei giorni, ed urlo' il proprio incitamento ai soldati di quel variegato esercito.
"Soldati dell'Ovest! Guerrieri dell'Est! Fratelli miei! Siete venuti a combattere da liberi, e liberi siete! Che i nostri nemici sappiano che possono togliere la vita a uno o a mille di noi, ma finche' uno solo di noi sara' in piedi, essi non avranno vinto! Perche' qui non lottiamo per noi, lottiamo per tutti. Lottiamo per il compagno che abbiamo di fianco, e per i figli e mogli e mariti ed antenati, che ci attendono a casa o ci guardano dall'Empireo. Poiche' il loro spirito e' con noi, poiche' nostri sono i loro pensierie le loro preghiere, i nostri nemici non affronteranno un esercito composto delle lance e delle spade, delle verghe e degli incanti che essi ora vedono schierati davanti a loro. Essi affronteranno il nostro coraggio, il nostro valore, ma soprattutto il nostro amore per tutto cio' che ci e' caro! Oggi insegneremo l'amore... a fil di spada! Chi combatte può morire, chi fugge resta vivo, almeno per un po'... Ma a loro io dico, agonizzanti in un letto fra molti anni da adesso, siate sicuri che sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi, per avere l'occasione, solo un'altra occasione di tornare qui sul campo e partecipare, lottare, sanguinare, vincere!"
"Io dico che siamo qui per combattere... combatterete?"