DM
Intollerabile! Inaccettabile! sbottò Emercuryadar, infervorato dalle parole di Oceiros Tu che sei sempre stato il più debole del gruppo! precisò il drago d'argento, gli occhi umani ridotti a due fessure. Il figlio di Anzalisilvar avrebbe forse continuato la sua invettiva, ma la principessa di Firedrakes fece il punto della situazione Dunque sarete in undici contro gli Undici! Chandra tornerà a casa, non che mi aspettassi di m--
Ella potrà tornare a badare mia sorella e ai nostri eredi disse Derbel interrompendo la moglie, la voce leggermente superiore a prima Così sia! Amici miei disse quindi rivolto agli avventurieri Voi siete gli ultimi sopravvissuti del viaggio più difficile che si sia mai visto, a cui tanti hanno cercato di emulare le vostre imprese ma fallendo spesso. Potete essere fieri di voi. Ora potete andare disse congedandoli, Marie che gli si avvicinò con un'espressione ferita sul volto.
Quando Celeste chiese notizie di Vixenia, il viso di Augustus parve illuminarsi, quasi come se alcune rughe fossero sparite dal suo viso Ella sta bene, per il momento. La gravidanza è ancora agli inizi ed ella può portare avanti la sua splendida arte da pittrice. E' una donna meravigliosa, un fiore che Constantin ha tenuto ben nascosto ma che ora può fiorire in tutto il suo splendore disse con un tono poetico Non credevo avrei potuto trovare una donna così attraente dopo la morte di mia moglie, ma ella e i suoi modi riescono a farmi risentire giovane come un tempo. Ella è spesso malinconica, temo per via della nostra differenza di età, ma farò in modo di vivere per lei e per renderla felice.
x Bjorn
x Winn'Ier
x Oceiros
x Sharifa
x Seline
x Seline e Celeste
x Seline e Thorlum
x Clint
La festa serale alla casa di Kirigashima di Trull Forgiacciaio, una piccola villetta, fu l'occasione per consumare alcolici del luogo mentre si indossavano le comode vesti locali, per scambiarsi le ultime frecciate e, nel caso del padrone di casa, di elargire un dono per Vedra Murodipietra.
x Trull
Il viaggio verso Katori durò due settimane, un movimento lento degno del miglior Golban per l'esercito più grande di tutta la storia dell'Occidente che accompagnava le macchine d'assedio costruite in loco dai genieri di Kirigashima. Le ampie strade furono teatro di pochi scontri, che coinvolsero principalmente le schiere di esploratori alleati. Superato il confine tra Saikai e Shuto, la guarnigione a difesa del passo che conduceva presso l'interno del feudo centrale si rivelò l'unico avversario degno di questo nome, sebbene anch'essi furono costretti a capitolare appena i draghi cromatici scesero in campo, assaltando dal cielo la cinta muraria con cancellata in ferro battuto, che crollò sotto i possenti colpi della Protettrice del Nord e della Cacciatrice di Demoni. I prigionieri catturati nel corso di quella conquista furono portati a Kirigashima da un gruppo formato da miliziani di Brughioro.
L'avvicinarsi alla capitale fu funestato da una variazione climatica palpabile. Le nubi iniziarono a coprire il cielo inizialmente con fare temporalesco, salvo poi non lasciar cadere neanche una goccia ma assumere un colore violaceo, che gettava riflessi sulla campagna circostante. I tuoni cominciarono a farsi frequenti, simili a ruggiti di una immensa fiera che si trovasse nascosta dietro gli immensi cumulinenbi Mai visto nulla del genere disse Fuunharkaspirinon. Anche gli altri draghi condivisero la sua preoccupazione, sebbene non seppero dare un ipotesi certa per tale fenomeno.
Katori non sorgeva su un pendio scosceso o su una alta collina, come era costumanza per le grandi città occidentali, bensì su una ampia pianura verdeggiante, rigogliosa di campi e risaie, le strade battute percorse da infinite schiere di persone dirette in città, in fuga da quell'immenso esercito che aveva superato i confini di quella terra. Dall'alto, la città appariva come immensa, una metropoli che pullulava di vita e le cui dimore salivano in altezza e sfarzosità via via che ci si avvicinava verso il centro. Qui un immenso palazzo, più grande di qualsiasi dimora avessero mai visto, anche più dei palazzi di Garnia e Firedrakes messi assieme, torreggiava nella sua immensità e nei suoi tette in tegole, frutto di un lavoro che doveva essere durato decenni.
Unica struttura capace di rivaleggiare con tali giganti architettonici era la cinta muraria, una colossale opera alta venti metri che circondava in una forma quadrata l'immensa città. Le mure di pietra sembravano voler sfidare chiunque volesse abbatterle, solide nella loro materia ma anche orrendamente sinistre appena viste da vicino: le ossa di molti uomini spuntavano infatti dalle fessure tra tali immensi mattoni, mentre sulla cima diversi crocifissi vedevano legati i nemici dello shogun, lasciati a marcire fino a quando le loro ossa non sarebbero state completamente spolpate dagli avvoltoi. Da un rapido calcolo fu possibile contare più di cinquecento persone crocifisse, alcuni già ridotti a scheletri vestiti di pochi stracci, altri allo stremo delle forze. Sopra il cancello principale, stava il cadavere della leggendaria eroina ribelle Hua Nulam, catturata e resa un monito sul destino di chi sfidava il volere dello shogun. Ella, come tanti altri, non avrebbe potuto portare onore ai propri genitori.
Quando l'esercito fu nei pressi delle mura, i cancelli furono chiusi lasciando diversi profughi alla mercè degli alleati. Gli occidentali però concessero la fuga ai contadini, per poi mandare un'ambasceria presso il cancello principale, formata da Augustus Mac-Tir e una scorta dei suoi migliori cavalieri oltre ad Anzalisilvar in persona, in rappresentanza di tutto il Continente Occidentale.
Il mio nome è August-- una immensa figura planò appoggiandosi sopra il cancello principale, un drago verde dalla mole spropositata, capace di rivaleggiare perfino con quella delle dragonesse metalliche Il tempo della diplomazia è finito ruggì con una voce bassa e crudele. Gargonthalaras, il drago verde detto lo Sterminatore di Elfi, rilasciò un soffio simile a una colonna di verde acido corrosivo, una ondata di morte che investì l'ambasceria. Anzalisilvar ruggì di dolore, un grido che rieccheggiò in quella vallata, mentre la Protettrice del Nord voltò le spalle al nemico, per la prima volta da quando gli avventurieri l'avevano conosciuta. Nel suo artiglio il re di Garnia, illeso ma spaventato, mentre dietro di lei la devastazione e le grida di un intero plotone di cavalieri, ridotti a una poltiglia marcescente il cui odore di morte permeò l'aria, di cui il drago trasse una profonda boccata. I soldati sulle mura esultarono, inneggiando al loro campione verde smeraldo.
Anzalisilvar precipitò presso il campo base, il corpo scosso da tremori, l'ala sinistra quasi del tutto consumata dall'esalazione di morte di Gargonthalaras Presto, qualcuno aiuti la Protettrice del Nord! gridò il re di Garnia, bianco come un cadavere.
E voi vorreste portare la pace tra questa gente? gridò Marie Antoinette Io dico dare fuoco alla città e a tutti coloro che vi sono dentro, finchè anche l'ultimo mattone non verrà ridotto in polvere e di questa capitale non rimarrà neanche il ricordo! in molti inneggiarono la violenza proposta dalla Ivarstill, perfino diversi uomini del nord.
Non avrei saputo dirlo meglio! gli fece eco Emercuryadar, gli occhi spiritati alla vista del trattamento ricevuto dalla madre. Le altre progenie gridarono il loro sdegno, ruggendo contro il drago verde.
L'offensiva del Katai, tuttavia, non proseguì oltre. La loro dimostrazione di forza, una volta data, parve bastare a soddisfare la sete di sangue dei soldati sulle mura, i quali sbeffeggiarono nel loro dialetto gli assedianti Abbiamo posto per tutti sulle mura! disse I teschi dei vostri draghi staranno benissimo nelle sale dello shogun!
Eroi! Ciambellano Trull! chiamò il duca di Acquastrino, mantenendo un certo sangue freddo Se potete aiutare Anzalisilvar, fatelo, ve ne prego. Dopo non passerà molto prima che inizierà lo scontro. Siete pronti a guidare l'assalto?
x tutti