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Accidenti! imprecò a mezza bocca Gargamellor, prendendo posto su una delle sdraio e stendendovisi. Da solo. Luis Renard Ivarstill annuì alle liste presentate dal Draconis Ottimo lavoro commentò il giovane arcoriano, prendendo nota delle disposizioni del gruppo in materia di viaggio.
Il Dragone d'Oro salpò quel giorno, allontanandosi via via da Firedrakes e dalla costa est di Glantria, il mare delle Meraviglie che si stendeva come una coperta di un cristallino color blu, solcato di tanto in tanto da stormi di gabbiani (laddove erano ancora a portata di volo dalla capitale) e banchi di pesci. Il sole splendeva orgoglioso in un cielo povero di nubi, ricordando con martellante scrupolosità la propria presenza, la brezza del mare capace solo di stemperare in parte il caldo di quella traversata che avrebbe percorso più di mille chilometri Normalmente le navi impiegherebbero più tempo commentò il capitano, un riccioluto dagli occhi chiari, che fu per ironia l'ultimo a salire sul Dragone d'Oro, spronato dalle decise esortazioni di Luis Renard (Vada a bordo, c***o! richiamò l'Ivarstill dalla prua della nave) Ma il Dragone d'Oro è un capolavoro di ingegneria, più veloce di qualsiasi altro veliero anche quando in condizioni di un elevato pescaggio. Arcoria non ha molti porti, ma il conte non ha badato a spese per avere l'imbarcazione migliore possibile disse, per poi lasciare il timone al suo secondo Scusate, avrei un attimo da fare disse notando una giovane nostroma neo-assunta. La cabine si dimostrarono comode e confortevoli, con materassi imbottiti e coperte profumate, mentre i pasti venivano cucinati da uno chef stellato (un ex adepto della stella verde) che proponeva antipasti come tartarre di salmone marinato con avocado, intingolo di gamberi e maionese alle spezie, unito a primi piatti come la sua celebre zuppa a base di crema di porri, patate e peperoni al profumo di barbecue con yogurt.
Dopo il primo giorno di viaggio, l'atmosfera si fece più rilassata tra i membri dell'equipaggio, i quali dopo il lavoro iniziarono a prendere di nuovo confidenza con i ritmi del loro mestiere e i piccoli lussi che ne conseguivano. Il mare aperto, difatti, offriva l'occasione di bere (al termine del proprio turno di corvette) e giocare di azzardo scommettendo le paghe giornaliere ai dadi. Gli eroi partiti da Firedrakes non furono tenuti da parte, ma anzi invitati a partecipare qualora interessati. Due mozzi organizzarono perfino un combattimento all'ultimo sangue tra scimmie armate di coltelli, evento che parve non offendere Gargamellor, il quale fu visto cercare ripetutamente tra le sue tasche e per terra spiccioli da scommettere nella tauromachia improvvisata.
Chi mantenne un profilo più distaccato fu Luis Renard Ivarstill: l'arcoriano rispondeva alle domande che gli avventurieri rivolgevano loro, ma non si esponeva mai molto e non parlava granchè di sé, mantenendo la riservatezza che aveva mostrato già a coloro che lo avevano “conosciuto” a Garnia nel corso della festa da ballo di Re Augustus.
X chi vuole giocare a Flotta del Re
X chi vuole scommettere sul Duello delle Scimmie
Fu durante la mattina del quarto giorno che qualcosa accadde, quando una delle vedette diede voce al resto dell'equipaggio, rilevando la presenza di qualcosa di molto grosso in avvicinamento. Gli uomini a babordo furono i primi a indicare, preoccupati, il macrocefalo in avvicinamento e ad allertare gli eroi che li accompagnavano, Luis Renard Ivarstill e il capitano della nave che in quel momento era “impegnato” con la collega. L'ombra, lunga circa diciotto metri, percorse in apnea il tragitto fino ad avvicinarsi pericolosamente alla chiglia della nave Deve essere un kraken o qualcosa di peggio! urlarono preoccupati i marinai, prendendo mano a un barile di arpioni. La loro bellicosità fu però fermata da Gargamellor Fermi! Non è un kraken! E' il mio compagno animale!
Come richiamata dalla voce del padrone, il grande capodoglio grigio e dalle pinne bianche emerse dall'acqua, sollevando schizzi che colpirono chiunque si trovasse in quel lato della nave, la balena ora affiancata al Dragone d'Oro, i luminosi occhi rivolti a Gargamellor e a Winn'Ier, la gigantesca coda che fendeva l'acqua con allegria.
Eccola la mia piccola! salutò il druido, sporgendosi dal parapetto con tanto di rischio di cadere in acqua. Quindi si rivolse agli avventurieri Questa è Celestina! presentò La mia piccola... quindi rivolto a Celestina Chi è la mia piccola balenottera capace di sfondare navi da guerra? Ma è lei! disse con il tono addolcito di chi parlasse della propria bambina preferita Sarà Celestina a trasportarci presso Shima. Il mare è pericoloso, ma attraversarlo in groppa a una signorina di venticinque tonnellate è tutto un altro paio di maniche! pubblicizzò. Celestina lanciò un acuto verso di approvazione, per poi soffiare un getto di acqua in cielo.
X tutti