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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 19/04/2018 in tutte le aree

  1. Tempio Ma certo... chiedete quello che volete dice la donna, smettendo di lavorare al suo vaso, guardando in maniera interrogativa Z’ress e prendendo le distanze da lui e da voi altri Piazza avanzate con relativa tranquillità nella folla, ricevendo e dando il minimo sindacale di spintoni e gomitate. Siete quasi a metà della strada quando un urlo sovrasta il resto del vociare Al ladro!!! Sta urlando un uomo. La folla si apre attorno a lui, mentre questo indica senza tanti indugi Gozkur @Gozkur
  2. Randal Ridley [..] ..ed eccola qua, vedi che non dovevi preoccuparti troppo? Dico abbozzando un sorriso quando vedo arrivare Josephine. Non capisco però chi siano i due che si porta appresso, uno.. ammanettato? Ma che diamine? Non capisco nemmeno perchè dica che il suo "amichetto" è libero, ovviamente riferendosi al tizio davanti a me . Era anche lui in manette? Già la situazione è strana ma poi ci si mette anche il quietissimo carattere della ragazza in mezzo quando espone il suo piano per liberare la madre. Mi gratto la testa come fossi imbarazzato, di cosa poi non saprei definirlo, è come un senso di empatia verso di lei, come se fossi io al suo posto; solo che guardo il tutto dall'esterno e mi rendo conto che la disperazione potrebbe portare a risoluzioni affrettate e senza senso. Il senso di smarrimento e quasi pena che provo verso di lei però è improvvisamente stravolto dalla reazione del ragazzo. Sono stato catapultato nel festival dell'assurdo. Questo tizio, arrivato dal nulla si permette di alzare la voce contro Josephine, il Capitano delle guardie cittadine. E' un sussulto, all'inizio lo percepisco come un brontolìo di stomaco, poi diventa quasi uno spasmo incontrollato. Capita sempre così, nel bel mezzo delle situazioni dove si dovrebbe essere contenuti e mantenere un certo rigore, soprattutto per portare il rispetto che si deve. Sento che sta per accadere l'irreparabile e infatti.. scoppio in una risata che cerco di tagliare sul nascere ma è più forte di me.. in questi momenti dove non si deve ridere e si peggiora la situazione.. si ride sempre di più! E così accade infatti: dopo aver soffocato la prima risata abbozzata portandomi la mano sulla bocca e facendo uno strano verso tipo Aahahmphfff cerco di far finta di niente e guardare distante verso le persone che attraversano la porta ma poi mi risale tutto più forte di prima ahAHahaha uuuuhahAhhah Il danno ormai è fatto e cerco in qualche modo di riparare provando a giustificarmi scusateehahAHah ma è piùuhuhh forte di me.. faccio un profondo respiro piegandomi verso terra con le mani portate sulle ginocchia ed espirando fortemente quando mi abbasso fiuuuuuu.. è che no.. veramente, ti assicuro Josephiiihhhihne continuo a stare abbassato e non guardarli in faccia perchè mi verrebbe ancora più da ridere è che mi sembrahahAHa tutto così strano. Poi mi rialzo dopo aver fatto due grandissimi respiri e cerco di calmarmi una volta per tutte. Mi dò una sistemata al giacchetto come se stessi per iniziare un discorso da grande diplomatico internazionale e inizio: a posto. Tutto passato. Dunque.. che dire.. si. Vediamo. Il Capitano delle guardie che giunge alla Giostra, stordisce decine e decine di guardie, in mezzo ad una folla pazzesca e poi obbliga i nobili a consegnare la propria madre. Farcisco il tutto con ampi ma precisi movimenti delle braccia per imitare l'arrivo, lo stordimento e il "ratto della madrina". ..con l'ausilio di un cuoco, un.. lui mentre indico il tizio che si è presentato come Kaleb non mi viene da definirlo in nessun modo non conoscendolo ..un.. altro lui.. e un hin ammanettato con.. guardo meglio il piccolo hin in manette e vedo cosa gli sta appollaiato sulla spalla, non avendolo minimamente notato prima preso com'ero dal cercare di smettere di ridere ..un pappagallo sulla spalla? E ci ricasco di nuovo.. altra risata incontenibile che soffoco quasi sul nascere, anche se è palese il mio divertimento. Ma mettiamo anche il caso che riusciamo in questa.. cosa.. dopo che si fa? Io torno alla mia vita da cuoco e tu torni a fare il Capitano della guardia cittadina con tua madre che si potrà fregiare del titolo di "Liberata"? La mia espressione è un misto tra il contrito, il dispiaciuto, l'irrequieto, lo spaventato ed il divertito. Un pazzo praticamente. Non so se ho reso l'idea, forse ho esagerato.
  3. Basi di dati, diciamo non proprio uno scherzetto. Grazie a tutti e viva il lupo!
  4. Un be Bg in 60 fascicoli settimanali
  5. Una nota per tutti: sembra strano dirlo, ma ahimè ho passato un esame che credevo di non aver superato. Mi ritrovo a dover preparare un orale in tempi record, e nonostante io stesso abbia cercato players attivi per non cadere nella noia, sono il primo a non ottemperare alla celerità per cause di forza maggiore. Da qui fino a martedì sarò più lento - o più breve nei post, o forse entrambe le cose. Mi scuso anticipatamente con tutti, e spero di poter rimediare offrendovi comunque una campagna degna del suo nome appena questo periodo di cacca finirà. Ci tengo inoltre a ringraziare tutti per giocare con me; finora mi avete dimostrato un apprezzamento che non mi aspettavo, tutt'altro. Sono io che devo ringraziare voi per permettermi di giocare questa campagna a cui tengo particolarmente. Basta fare le checche ora. Buon game a tutti!
  6. Per Biscottino: I simboli sulle vesti del nobiluomo e sull'anello coincidono: probabilmente il tipo fashion voleva nascondere l'anello per paura che qualche malintenzionato potesse approfittarsene - ottima scelta, mio caro! - e ripensandoci, ti ricordi di averlo visto più di una volta in città, dalle parti della Loggia. Quell'elfa, quella famosa, come si chiamava? Naesala, forse? Sì, lei, la maga, spesso la vedevi passeggiare sul porto con altri nobiluomini a discutere di cerchi alchemici e Metamagia. Hai sentito che sono membri della famiglia Syvis, i nobili che stanno fuori Capo Ventura. Gli stessi che hanno indetto la Giostra, perdinci! Dopodiché, senti Len ridere. Non ridacchiare, ma proprio ridere di gusto, come se gli avessi appena raccontato una barzelletta molto, molto divertente. "Ehi, bello!" - ti dice, soffocando le lacrime - "Ti stai mettendo ancora di più nei guai!" Capisci subito cosa intende l'Halfling quando Josephine prende per un braccio e ti volta verso di lei, guardandoti in faccia. Solo ora noti gli emblemi della guardia cittadina, e solo ora capisci che quello che hai appena fatto è un tentativo di corruzione di pubblico ufficiale; dalla padella nella brace. "Sei in arresto, per la cronaca." - dio, se potessi descrivere a parole quanto Josephine odia gli Halfling! Glielo leggi negli occhi, la seccatura e la rabbia di doversi abbassare ogni volta agli stessi gesti: prende le manette da dalla borsa legata alla cinta e ti afferra entrambe le braccia saldamente, senza permetterti movimenti bruschi: sa come trattare con i tipi come te, glielo leggi dai movimenti cauti e dagli occhi attenti; un secondo di disattenzione potrebbe costargli la cattura. Dopodiché ti spinge avanti, lungo il vicolo. Hai ancora con te la refurtiva, cosa insolita per una guardia così meticolosa. Si è forse dimenticata, o non vuole che l'Halfling alle sue spalle approfitti del fatto che la sua concentrazione ora è tutta su di te? "E adesso andrai dritto in galera, furfante!" - continuava a ripetere Len con fare arrogante, sebbene lui fosse uscito di prigione da nemmeno mezz'ora. C'è un detto latino che dice "Hodie mihi cras tibi", ma in questo caso, Len, lo aveva preso troppo alla lettera. Josephine continuava a guardarlo con aria infastidita; non solo quel piccoletto gli stava costando la faccia, avendolo catturato ingiustamente, ma era pure uno di quelli che si faceva tanto il gradasso in aula di tribunale, che quasi quasi era stata tentata di lasciarlo lì dentro. Ma ahimé non poteva. Uno, perché non era giusto: alla fine Len ci aveva visto giusto, e parte del merito della cattura del leggendario Astulf Lunghebraccia andava a lui, e ciò bastava per una parziale amnistia dei suoi crimini noti. Due, perché era stata chiara con Kaleb: il suo aiuto valeva, oltre che alle monete d'oro, anche la garanzia che non ci sarebbero stati ulteriori problemi con il suo amichetto hin. Tuttavia le pratihe di rilascio erano state piuttosto lente, a causa dei preparativi per l'impiccagione del giorno seguente. C'era qualcosa di grosso, di più grosso di Astulf, nell'aria. Da quando la spedizione era stata annunciata, la giustizia faceva passi da gigante; che fosse un presagio di buona ventura? I passi di Josephine non vanno a nord, come Len si aspettava. All'incrocio con la Via degli Scudi, l'halfling volta a destra, fermandosi quando vede che la ragazza non lo segue. "Dove stai andando? La prigione è di là!" Ma Josephine non si fa scrupoli, e con un'occhiata gli intima di seguirla: "Siamo già in ritardo, non abbiamo tempo di arrivare fino al palazzo del governatore. Lo lasceremo all'avamposto della porta ovest. Ci penseranno loro a portarlo in prigione." Proseguite verso ovest, attraversando alcune vie sempre meno trafficate man mano che vi allontanate dal porto. Il capitano ti tiene per il bavero, mentre Len ti segue, divertito dal fatto che qualche giorno prima c'era lui, nella tua stessa identica situazione. Per Kaleb e Randal: Trascorrete ancora qualche minuto da soli, prima che finalmente Josephine si faccia viva. Ha con sé due hin, di cui uno ammanettato - a Kaleb sembra perfino strano che non sia Len! - e un'espressione a metà tra il seccato e il preoccupato in faccia. Appena vi vede alza il passo verso di voi, piazzandovisi davanti. "Ehi, Randy. Kaleb, grazie di essere venuto. Il tuo amichetto è libero, come vedi ho mantenuto la parola." Dopodiché chiama una guardia con un gesto, che svogliatamente inizia ad avvicinarsi verso di voi. "Non voglio perdere altro tempo, visto che ho avuto...beh, un imprevisto" - dice, guardando il suo prigioniero - "Ecco il piano: arriviamo alla Giostra, entriamo stordendo le guardie e costringiamo i nobili a ridarci mia madre!" Non ci vuole un genio per capire che il piano è pessimo. Uno: stordire un centinaio di guardie non è proprio un giochetto, per iniziare. Due: costringere le autorità più importanti dei dintorni di Capo Ventura non lo è nemmeno, soprattutto perché Josephine non sa esattamente come. Ok, la buona volontà c'è...ma diciamo che i dettagli si potevano limare, ecco.
  7. A voler essere molto, ma molto sinceri, anche Z’ress ha fatto 1 per la conversazione con la donna...
  8. Mah, io ho delle perplessità in merito... Se parliamo dell'Arneson coautore di D&D, allora parliamo di un GdR in cui c'è un Arbitro/Giudice che deve agire in modo imparziale e che ha l'autorità di intervenire per colmare le lacune del regolamento, avendo in merito l'ultima parola. C'è una componente "gamista" in quel D&D, frutto anche della stretta relazione con i war-games, e salvare un personaggio (magari pure all'insaputa del relativo giocatore) in un gioco in cui la sopravvivenza è uno degli scopi del gioco è un totale controsenso. E non dirmi che lo si potrebbe fare per il bene della storia, perché in quel D&D manco c'è una storia in senso stretto. Appunto, funziona benissimo fintanto che è giocata da te e da giocatori come te, ma con altri giocatori si potrebbe prestare facilmente ad abusi. Ti ripeto, fatico a definirla una buona regola. 41. L'intervento improvvisato del DM alle regole o alla struttura della realtà narrativa può avvenire anche senza che sia in uso alcuna regola zero. * Posso chiederti a quali gioco di ruolo hai giocato oltre a D&D 3.5/Pathfinder?
  9. Ma siamo sicuri che funzioni il tiro dadi? XD a me sta andando sempre male e gli ultimi 2d6 sono.. 6, 6, 5, 4, 5, 6, 7.. che sfiga
  10. @willyrs Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, confini nord dell'impero. Come un onda contro uno scoglio inamovibile, il capotribu' s'infrange contro la tua difesa, che ne assorbe la carica, per poi sottrarsi abilmente, privando il guerriero barbaro dell'appoggio e lasciandolo fuori equilibrio. La tua lama disegna una riga profonda e vermiglia sul suo volto. Uno squarcio che distrugge un orecchio ed apre una fessura nella guancia, permettendoti di vedere l'interno della sua bocca, in un nuovo ed inquietantissimo sorriso. Il silenzio improvviso del popolo del nord ti rivela che nessuno piu' ti sottovaluta adesso. Lo stesso stregone appare concentrato su di te come non lo era poco fa. Il tuo avversario reagisce come un leone ferito, attaccando con piu' ferocia. La mano armata dell'ascia segue il corpo dell'uomo, che contorto per il fendente subito, si rigira contro di te. La lama della scure, alta verso il cielo, ricade verso di te, provando a prenderti sulla testa indifesa. Che cosa fai? @Gizekh Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, imbrunire I tuoi passi sono velluto sul vecchio pavimento cigolante. Lo stesso pavimento che ti rivela l'arrivo dell'altro cacciatore. Le ombre ti sono amiche da tutta la vita ed anche in questa sera d'inverno esse ti celano alla vista, mentre nascosto alla meglio dietro il mobile mangiato dai tarli e dal tempo, osservi l'uomo uscire dalla stanza e sfilarti davanti, dirigendosi verso la sala dove il suo compagne giace in una pozza di sangue. Un grosso topo sfugge da qualche anfratto del muro, passando dai piedi del Cacciatore di streghe che lo calcia nella tua direzione. Il suo sguardo lo segue e presto incontrera' la tua figura rannicchiata. Che cosa fai? @Knefröd @Marco NdC @luisfromitaly khalya, Daleor e Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere dei Giardini, Ora del pasto serale Lontano, oltre la grande desolazione del caos, fra picchi metallici, bufere elettriche e cicloni di cristalli di ghiaccio, un Dio sta sorridendo. La tua spada paladina saetta precisa tranciando di netto la mano del Magister, che si accascia sulle ginocchia, stringendo d'istinto il moncone con la mano sana e gettando un urlo di dolore. Esso attraversa l'aria come una lancia scagliata da un guerriero, ed il dolore e' suo quanto vostro, Khalya e Will. Lo sentite nell'orecchio e lo vedete con gli occhi. I pochi curiosi rimasti si dileguano rapidamente, lasciandovi da soli in strada, difronte all'edificio in fiamme. L'appendice mozzata giace a terra fra di voi. La pietra al suo interno brilla, come nutrita da quel gesto di forza, oppure dalla breve corruzione iniettata nel cuore dell'incantatore. Il suo potere erutta prosciugando la forza vitale rimasta nella mano staccata dal corpo, che avvizzisce. Mentre ti chini su di essa per raccogliere il gioiello, Khalya, un dolore lancinante ti trafigge le costole. Ren ha sfruttato il momento per scivolare silenziosa come solo un demone sa essere, ingannando i vostri sguardi attratti come falene da una luce e conficcando un stiletto affilato fra le trame dell'armatura, fino ad un polmone. Come un cane fedele ha difeso d'istinto il suo padrone, o forse lo ha fatto obbligata dagli inscindibili patti che la legano a te, Daleor. Qualunque sia la verita' essa mantiene salda la presa sull'impugnatura della lama che si trova nel corpo di Khalya e benche' il dolore t'impedisca di ragionare lucidamente, sai come questa situazione possa degenerare velocemente. Ma forse e' quello che vuoi. Quella schiava della luce ti ha privato di una mano e della pietra, e la pietra ti serve, ti serve il suo potere ed e' li ad un passo da te ancora al suolo. Tu lo avevi predetto, Druido. Il Caos e' manifesto, li nella capitale, per colpa della stoltezza degli uomini. Ora devi fare una scelta. Tu sai di quali poteri ed influenze e' capace un Magister, per questo lo hai aiutato prima, ma anche di quanto siano intransigenti e senza pieta' le forze armate del clero. Aiutare la Paladina potrebbe inimicarti l'incantatore, oltre al fatto che devi combattere con quella donna inumana e spaventosa. Ucciderla invece, oltre che relativamente piu' semplice e forse giusto, visto che lei non avrebbe esitato ad attaccarti se ti avesse incontrato per strada per le tue diversita', aumenterebbe il debito di Deleor nei tuoi confronti. Certo se la chiesa venisse a conoscenza di una atto del genere non avresti luogo sicuro in tutto l'impero. Ma chi potrebbe testimoniare? Che cosa fate?
  11. Io voto sì. Soprattutto perchè tanto Angelique non sa leggere, quindi lo faranno i preziosi virgulti di Bretonnia, impazzendo per l'influenza dei Poteri Perniciosi, il che darà alla innocente pastorella, al devoto popolano ed all'irritante palustre l'opportunità di freddarli sul posto, per pietà e spirito di sopravvivenza. Ma i nobili bretoniani, si sa, hanno la testa di coccio. ma dura dura dura... finchè non si rompe (o non gliela rompre qualche leggiadra pulzella). Quindi immagino che prima vagoleremo come poppanti sperduti nella malsana palude. E poi sarà il turno della follia e del massacro, barbaro!, ingiusto!!, cruento!!!, eppur necessario.
  12. Per Kaleb & Randal: Della rossa ancora nessuna traccia. Potete fare amichevolmente conoscenza. Per Biscottino: Tra tutti i nobiluomini presenti, uno risalta per un emblema particolare ricamato sullo scialle che porta fieramente attorno alla spalla destra, e scende a mantellina fino al fondoschiena. Porta un corpetto celeste ornato di ricami floreali bianchi e calzoni verde acqua fino alle ginocchia, sotto i quali stivali bianchi lucidissimi iniziano a sporcarsi di fango e polvere sulle punte. L'uomo, visibilmente sulla quarantina, in posa come se qualcuno gli stesse facendo un ritratto, si arriccia i baffi mentre ascolta l'artigiano con cui parla, e ogni tanto si passa una mano sulla sua chioma castano chiaro, tenuta in una coda da un fermaglio di rame. Un divo, insomma. Ma forse la parte di lui che ti interessa di più è quel borsello attaccato alla cintola, ben stretto con un nodo doppio; lo osservi per un po' da lontano, mentre lo vedi chiacchierare con un mercante di tappeti in un angolo della strada. Sembra essere da solo. Perfetto! Il tuo pappagallo gracchia volando per le strade nei pressi del porto, aggrappandosi sulla cima di uno dei tappeti più grandi appoggiati al muro di una casupola. "Biscottino!" - pretende a gran voce dal mercante, che cerca di scacciarlo via, invano, con una scopa. Quattro o cinque persone si accalcano per godersi la scena, e nelle risate generali, ti avventi sul borsello che sfili con relativa semplicità. Un attimo dopo, mentre la folla si disperde ed l'uccellaccio vola via, sei già sparito dietro l'angolo, in un vicolo, a vedere cosa sei riuscito a racimolare: un bel gruzzoletto, per un solo colpo! E in più, un anello! Che meraviglia! Ma forse un po' troppo preso dal bottino, non ti accorgi che esattamente dietro di te c'è qualcuno che non sembra aver preso molto bene la cosa. Una ragazzina dai capelli rossi che ti punta il suo stocco alla schiena. Qualcuno della tua stessa altezza, dietro di lei, esclama: "Sì, vai Josephine! Fallo diventare un colabrodo!" E' un Halfling come te, che viene però zittito immediatamente dalla ragazza: "Sta' zitto, Len!"
  13. Se ho capito bene volete andare dove sono venuti gli adepti prima delle scale, giusto?
  14. Da regole ci starebbe. Cioè un 6- non significa necessariamente un "non fai quello che volevi fare". Comunque le svolte interessanti sarebbero tante. Anche che Daleor abbia due patroni, magari in contrasto l'uno con l'altro ad esempio. Insomma, su quello che è successo non forzerei troppo la mano... (vabé, ormai i doppi sensi...)
  15. 2 punti
    Ero a metà di un post incazzato, ma l'ho cancellato. Sbottando in faccia alla gente non si ottiene nulla, ma forse con un tono più calmo sì. Prima ancora che un pericolo, il metagame è la risorsa più importante a disposizione di noi GM e dei nostri gruppi. Facciamo un esempio: dici di voler scoraggiare il powerplay. Benissimo. Dici anche che lo fai barando sui dadi (sì, è barare anche se la DMG non dice così). Ora, qua ci sono un paio di problemi. Innanzitutto, è un atteggiamento antagonistico. Magari finora è andata bene, ma non è così assurdo immaginare che un giocatore possa arrabbiarsi se scopre che cambi i dadi perché il suo PG ti sembra troppo forte - a cosa serve impegnarsi e studiare la scheda, se poi il GM ti sega le gambe? Per questo, e siccome stai anche cercando di rinforzare la coerenza del mondo, non puoi certo cambiare i dadi allo scoperto: che razza di coerenza è se le cose funzionano come decidi tu, invece che andare nel modo in cui dovrebbero? Quindi devi tenere le tue manipolazioni nascoste. A questo punto, però, il giocatore non sa di star venendo punito per il suo powerplay: dunque perché dovrebbe smettere di farlo? È come uccidere degli ostaggi senza avvisare quelli che stai ricattando. Sarebbe molto più efficace comportarsi in modo aperto (e, francamente, più maturo), parlare con i giocatori e agire, in metagame, sulle regole. Ad esempio, potreste vietare certe classi, talenti o combinazioni, o fermare il gioco giunti al 5° livello (così nessuno fa il gradasso con le guardie). Ancora: se punisci i giocatori incoerenti e premi quelli coerenti barando sui dadi, hai gli stessi problemi. Se vuoi che i giocatori interpretino bene il PG, devi premiarli quando lo fanno, soprattutto se (in meta) sarebbero scoraggiati dal farlo, ad esempio perché la cosa coerente sarebbe un sacrificio. Per dire, se il PG altruista si getta in mezzo a un incendio per salvare un innocente, premia il giocatore dandogli un gettone che gli fa rilanciare un tiro a sua scelta. O fai votare il giocatore più bravo dal gruppo, a fine sessione, e dagli qualche PE in più. I giocatori capiranno che un certo atteggiamento è premiato e lo ripeteranno più spesso, soprattutto se li avvisi in anticipo ("Senti grida tra le fiamme. Se ti butti in salvataggio, ti prendi il gettone"). Non solo: avendo regole ben definite, riduci il tuo arbitrio - ad esempio non punisci i giocatori perché quel giorno hai le palle girate, o non premi sempre lo stesso che per caso ha un modo di giocare più affine ai tuoi gusti. E ti evita anche di dare giustificazioni assurde a te stesso e ai tuoi giocatori. Cosa è meglio: "è coerente che la fortuna premi chi gioca come piace al GM" o "funziona così perché l'abbiamo deciso tutti insieme" e "il premio te lo sei meritato perché hai agito in modo da ottenerlo"? Meglio "sei stato ucciso da un mostro qualsiasi perché la tua combinazione di classi non piace al GM" o "il tuo PG ha questa combinazione e non l'altra perché l'altra avrebbe rovinato il divertimento a qualcuno, e abbiamo insieme deciso di vietarla", "il tuo PG è morto perché ti sei gettato in mezzo ai nemici. Erano tanti e ti hanno ucciso, sai come funzionano i pf, e potevi immaginarlo"?
  16. La prima edizione italiana di D&D (che è in realtà la IV americana) viene introdotta nel 1985, anno in cui nasce ufficialmente la "Dragons’ Lair" (D’L), anche se di fatto era già attiva dal Maggio/Giugno del 1984. Il primo cuore della D’L è formato da: Andrea Mosconi (Amos), Giovanni Lazzaroni (Giò) e Fabrizio Vai (Icio). Amos e Giò furono in assoluto tra i primissimi giocatori di Pavia, introdotti al gioco rispettivamente dal mitico Alessandro Lamanna (Magno) che cominciò nel lontano 1979 con AD&D e da Luca Quaroni (Beppe) che contemporaneamente cominciò la sua carriera a Travacò Siccomario giocando a D&D. Icio iniziò a giocare con Giò (Primo Master D’L) a D&D, passando nell’autunno dell’85 ad AD&D, assieme agli altri giocatori che sarebbero stati il nucleo del GdR pavese organizzato. La prima campagna sociale nel 1985 ci permise di trovare alcuni di quelli che sarebbero diventati gli altri pilastri dell’associazione. Fra gli altri, ricordiamo: il mitico Marco Tabacco (Taxi), Diego Inzaghi (Ignag), Nicola Casali (Nico), Luca Scamoni (Scamo) e Andrea Ligoratti (Ligo). A cavallo tra il 1986 e il 1988 la D’L vede aumentare il numero dei propri soci che partecipano assiduamente alle iniziative ed alle partite settimanali. In questo periodo vengono testati anche altri GdR tra cui Marvel Super Hero, Call of Cthulu, MERP (GiRSA nella traduzione italiana) e vengono tentati alcuni esperimenti, tra cui mega-partite con più di undici giocatori con due master e ovviamente partite non stop durante weekend di gioco. Nell’88 la D’L è sfrattata dalla sua sede originale di Via S. Paolo e si trasferisce grazie alla disponibilità di Amos in Viale XI Febbraio 2, nel suo – per così dire – garage. Il locale era in condizioni pessime, usato prima come discoteca (i muri erano in parte a pois blu su sfondo rosso e viceversa) e successivamente come officina (macchie di olio per terra e sulla moquette, pistoni, cilindri e catene sparpagliati per il locale) ma, grazie ai nostri eroi più qualche volonteroso (grande Ligo con il suo flessibile) nel giro di un mesetto i 36mq della Lair furono sistemati in maniera egregia (moquette nuova, vernice nuova, faretti alogeni, ecc.). A questo punto il numero dei soci resta costante perché (sbagliando!) non viene più fatta pubblicità. L’anno dopo, nel Giugno 1989, fu indetta una riunione generale, con circa trenta partecipanti dove Amos, Giò, Icio, Ignag e Taxi, che all’epoca erano il cuore pulsante della D’L, chiesero ai partecipanti se desiderassero realmente che il club (di nome ma non di fatto) sfociasse in “qualcosa di serio”. La risposta fu affermativa così i cinque si misero subito all'opera. Purtroppo, la mancanza di presenza pubblica della D’L, unita alla diserzione di uno dei soci, comportò la nascita di un altro club chiamato “Mondo di Ryall”, con sede in un bar del centro, un evento che causò diatribe ed attriti inutili fra i due gruppi, controproducenti al vero spirito dei GdR. Verso fine Novembre 1989 il quintetto della D’L riuscì ad riparare lo strappo e riconciliare le due entità in una sola realtà, inserendo nei soci fondatori del club che si andava delineando, Stefano Rizzi (Ciccio), fondatore di Ryall, nonché persona di indubbie capacità creative. A gennaio dell’anno dopo, con la deposizione delle firme di: Andrea Mosconi, Giovanni Lazzaroni, Fabrizio Vai, Diego Inzaghi, Marco Tabacco e Stefano Rizzi dal notaio Grisi, nasceva ufficialmente per la prima volta l’Associazione culturale per la diffusione dei giochi di ruolo, senza scopo di lucro, Dragons' Lair. Fondata l'Associazione, il Consiglio Direttivo eletto dai soci, cominciò a lavorare scambiando informazioni con altri club italiani per cercare di fare qualcosa che tenesse fede ai principi dei suoi fondatori. In contemporanea arrivarono in Italia i nuovi libri di regole per la seconda edizione di AD&D, gioco molto caro ai soci fondatori, per cui essi con l'avallo del Consiglio decisero di tradurlo per diffondere maggiormente il gioco. Non volendo fare una cosa (completamente) illegale, cercarono un contatto con l’Editrice Giochi, società che deteneva all’epoca i diritti per i prodotti della TSR, riuscendo a contattare il responsabile del settore. Dopo diverse riunioni nell’arco di circa sei mesi sembrò che la D’L potesse tentare una traduzione del Players’ Handbook della seconda edizione, a patto che fosse venduta ai soli soci della D’L ed al prezzo di costo. Purtroppo tale accordo, solo verbale, si sarebbe presto ritorto contro l’Associazione. Durante il mese di agosto tutti i traduttori (troppi per essere qui elencati) lavorarono sodo ed a settembre, alla VerCon ‘90 fu presentata la prima bozza, non ancora in vendita, ma esposta in visione ed affiancata da un questionario che ci riportasse l'indice di gradimento. La traduzione pensata dalla D’L che lasciava i “termini tecnici” in lingua originale (nomi di incantesimi, armi, oggetti magici ecc. non necessitavano, secondo noi di essere tradotti per poter essere usati ed anzi, se non tradotti, facilitavano l’inserimento delle persone che non conoscessero l'inglese in gruppi abituati a giocare con i manuali originali americani) ebbe un successone e nel primo semestre del 1990, con la traduzione definitiva (o quasi), la Lair conobbe il periodo di massimo splendore. L'Associazione a quel punto era già cresciuta molto e tutti (o quasi) quelli che si dedicavano ai giochi di ruolo in Italia ci conoscevano. L’elenco completo e rigorosamente in ordine sparso delle sedi D’L con il nome del primo presidente della sede, comprende: Pavia (Andrea Mosconi), Voghera (Roberto Ceppellini), Siena (Nicola Morrocchi),Napoli (Marco Vernetti), Udine (Alessandro Zanin), Viareggio (Fabio Bertini), Molfetta (Andrea Missori), Roma (Natale Gubinelli), Vercelli (Matteo Coppa), Lucca (Davide Lorenzoni), Brescia (Enrico Marelli), Messina (Roberto Di Gennaro), Tortona (Davide Palenzona), Reggio Calabria (Tullio Lorio). Sulla copertina della nostra traduzione compare anche il nome di un’associazione di Monza: Darkover. La ragione di questo è da ricercarsi negli accordi con il responsabile del settore Giochi di Ruolo della Editrice Giochi che all’epoca “spingeva” questo gruppo per gestire un circuito lombardo di tornei e chiese l’inclusione dello stesso nel nostro progetto. Darkover si sarebbe dovuta occupare della traduzione del Monster Manual, che mai vide la luce, perché per quanto sappiamo, mai nulla è stato fatto in tale direzione. La D’L nelle sue varie sedi visse felice e contenta finché non ebbe l’idea di fare pubblicità alla traduzione del Players Handbook su “Rune, la prima rivista italiana di GdR, che ci regalò la seconda *di copertina. Tale pubblicità non sfuggì agli occhi della EG che, a quanto pare, non era mai stata ufficialmente informata dal proprio responsabile della nostra iniziativa (evidentemente pensava la nostra traduzione una impresa impossibile e destinata a non avere un seguito). Ufficialmente non avevamo alcun permesso per distribuire una traduzione del materiale della TSR e quindi il consiglio della D'L dovette bloccare tutte le traduzioni e cercare nuovi orizzonti per espandere i GdR, visto il crescente interesse pubblico nel campo. Un primo tentativo fu di avvicinarsi alla Role Play Game Association (RPGA), organo della TSR per il fandom di AD&D per poter tradurre materiale tratto da Polyedron, bimestrale del club. L’esperimento fallì per svariati motivi, primo fra tutti il fatto che i “pilastri” dell’Associazione non avevano più il tempo da dedicare al gioco come prima e che le “nuove leve” non accettavano di seguire direttive dall’alto ma, come spesso succede, volevano decidere tutto di testa propria e iniziare nuovamente da zero nuovi progetti e nuove esperienze. Inoltre – almeno nell’ambiente pavese – a questo si univa una generale apatia nei confronti di ogni forma di organizzazione, che più volte sfociò in vera e propria anarchia. Nel 1992 la D’L inizia a pubblicare, allo scopo di coordinare la varie sedi, una newsletter che durerà per 11 numeri fino al 1996 contenente notizie dalle sedi, sul mondo del GdR* e articoli di utilità varia. Nei giorni 26, 27 e 28 Giugno 1992 si svolge a Voghera la prima DraCon, manifestazione che ottiene una buona critica ed un intervento numeroso di personalità, con una partecipazione di oltre 200 persone. Durante la VerCon 92 nasce, con il benestare della D’L e di altri club nazionali la Federazione Italiana dei Giochi di Ruolo (Federgiochi), nuovo esperimento (da parte nostra) di crescere verso una realtà più grande e globale. Anche questo esperimento fallirà, seppure dopo vari anni di attività, per via di un forzato immobilismo della Federgiochi, bloccato da una assoluta mancanza di coesione o di veri interessi a sviluppare il gioco per il gioco da parte di ogni associazione iscritta. L’anno successivo, a fine Ottobre, la DraCon replica con una nuova tre giorni, questa volta a Pavia. Questa nuova convention vedrà la collaborazione di altri club e la D’L offrirà sconti a tutti gli iscritti ad associazioni facenti parti della Federgiochi. Ospite d’onore di quest’anno sarà Antonio Serra, creatore del Fumetto Nathan Never, che aveva appena visto pubblicata un’espansione di Cyberpunk dedicata all’investigatore del futuro. Oltre 350 persone avrebbero “infestato” i locali della convention e più di cinquanta costumi hanno sfilato la notte di halloween. Nel 1994, la terza DraCon prende forma di nuovo a Voghera, curata in maniera più diretta dalla sede locale assieme alla sede di Siena e quella di Udine che si è sempre dimostrata una delle più attive, a volte anche più della sede originale di Pavia! Parecchi tornei, proiezioni, concorsi. Questa edizione sarà sicuramente ricordata come una delle più caotiche, anche se probabilmente una delle più divertenti, manifestazioni di GdR. Macchiata dalla maleducazione di un’importante distributore nazionale – che, dopo aver promesso di organizzare un torneo di Magic portando tutto il materiale necessario, non solo non ha portato nessun materiale, ma non si è neanche fatto vedere e per completare l’opera, non ha nemmeno avvisato – la convention ha visto GdR da tavolo e dal vivo, boardgames, giochi per computer ed eventi vari snocciolarsi in maniera continua. La notte di Halloween è stata indimenticabile e nel complesso la manifestazione è stata un autentico successo. Anche in questa edizione, la popolazione di giocatori aveva superato i 350. Una raccolta di avventure (ancora disponibile sul sito della D’L) sarà il sottoprodotto di quella nostra caotica esperienza. L’anno successivo vede una serie di piccoli eventi organizzati dalle varie sede locali, ricordiamo una miniCon a dicembre, co-organizzata da Pavia, Voghera, Lucca e Tortona e a gennaio dell’anno dopo la MoonDragon, organizzata da Siena con la partecipazione di alcuni soci di Pavia. Sempre a partire dal 1995, nasce a Udine "la Stagione dei Draghi”, una serie di tornei con cadenza da ottobre a maggio, che riscuotono un notevole successo e che sarebbe stato un evento ricorrente negli anni successivi fino al 2003. Nel 1996 ci sono tre eventi degni di nota: il primo un nuovo tentativo da parte della gestione del club di ampliare il nostro “mercato”, questa volta partecipando ed organizzando alcuni eventi all’interno della FanCon ’96 (XXII ItalCon), convention di fantascienza e del fantastico. Il secondo, il ritorno della DraCon, questa volta organizzata dalla sede si Siena. Nel 1997 fa il suo esordio sul web il sito internet della D’L, prima come dlair.telenetwork.it e successivamente come dragonslair.it. Il sito nasce principalmente come tentativo di aggregare le varie sedi nonché per mettere a disposizione di tutti il materiale prodotto dall’associazione. Purtroppo, per la fine del 1997, in seguito a disaccordi sulla gestione a livello nazionale che viene criticata dalla maggioranza delle sedi, ma in maniera del tutto non costruttiva, l’associazione nazionale viene sciolta ufficialmente. Alcune sedi (Pavia, Udine, Siena, Napoli e per un breve periodo Voghera) continuarono l'attività con il permesso di mantenere il nome e continuarono ad operare in maniera più o meno indipendente per diversi anni, spegnendosi una alla volta, con l’eccezione di Udine che brillava di luce propria con gli eccezionali tornei della "Stagione dei Draghi", per non parlare del sito Internet, gestito a questo punto proprio dai friulani, che era oramai divenuto frequentatissimo. Dopo pochi anni solo la sede di Udine rimane attiva ed è proprio a loro, unitamente ad alcune persone di Pavia, che si deve la manutenzione e la nuova rinascita della Dragons' Lair, prima come sito internet associativo (per un periodo è stato anche <em>l'unico sito associativo senza una Associazione ^__^) e poi come associazione vera e propria. In questi anni di importanti trasformazioni all’interno dell’Associazione, la Dragons’ Lair svolge la sua attività prevalentemente attraverso il proprio sito Internet pubblicando avventure e altro materiale autoprodotto. Considerando le abitudini di quegli anni – in cui circolava materiale scarsamente curato nella resa grafica – il fatto di poter accedere ad avventure impaginate a dovere e corredate di disegni ed immagini di buona qualità spiega il grande consenso ottenuto presso la comunità dei giocatori di ruolo. Iniziano così a formarsi nella D’L autentici staff, che hanno il compito di curare le fasi di realizzazione di avventure, errate, disegni, schede per i personaggi ed ogni altro materiale destinato alla pubblicazione. Attorno al 2000, grazie alla collaborazione con l’autore Carlo Casagrande Raffi (Ikuvium Games), nasce la I edizione di “Dimensioni", Gioco di Ruolo Narrativo semplice ed intuitivo, che privilegia la narrazione enfatizzando l'interpretazione dei personaggi. L’anno seguente Dimensioni viene ampliato con l’introduzione di “Dimensioni Arcane” un sistema magico creato per completare il gioco. Nel 2002 la D’L pubblica il primo supplemento per d20 System interamente prodotto in Italia. Si tratta di un’avventura di 32 pagine intitolata “Riflessi dal passato” che viene distribuita dalla 25edition e ottiene un buon successo di vendita. Dal 2015 l'avventura è scaricabile gratuitamente dall'area download. L’anno successivo è segnato da diversi appuntamenti. Si conclude la VII edizione della “Stagione dei Draghi” e nell’ambito della collaborazione con Ikuvium Games nasce il “Bestiario”, il manuale dei mostri di “Dimensioni”. Sempre nel 2003, il successo del sito continua ad aumentare, così come è in costante crescita anche la popolarità della D’L. Animati dal mai sopito spirito del GdR e per rispondere pienamente agli scopi aggregativi dell’Associazione viene ideato, realizzato ed associato al sito internet il forum della D’L che ha lo scopo di offrire un reale punto di incontro agli appassionati di GdR di tutta Italia. La risposta non si fa attendere: il successo è istantaneo, tanto che attualmente il forum è una delle community di GdR più attive d’Italia. Nel 2004, nasce la II edizione di “Dimensioni” e viene organizzato un torneo di D&D 3E valido per il circuito “Raven Cup”. Questo è anche l’anno in cui la D’L inaugura un concorso per promuovere e riconoscere il talento creativo, caratteristica irrinunciabile assieme all’immaginazione, del GdR. Inizia infatti la I edizione del concorso “Miglior avventura”, il cui successo ci porterà fino ai giorni nostri. L’anno dopo, mentre continua il concorso per la “Miglior avventura” giunto alla II edizione, sul fronte “Dimensioni” nasce “Dimensioni Arcane: Ars Regia” l’ultimo tassello che completa il sistema magico di Dimensioni; viene inoltre tentata la traduzione di “Order of the Stick”, ma inutilmente perché l’autore non concede il permesso. Sempre nel 2005, per la prima volta, la Dragons’ Lair è ufficialmente presente con un proprio stand a Lucca Games dove vengono distribuiti dei depliant sull'ambientazione “Esilio”. Il 2006 è un anno di splendide conferme, ma anche di grosse novità: il concorso “Miglior avventura” arriva alla III edizione e trova un ottimo complemento nel concorso “Miglior PNG” che è proprio del 2006. Nel frattempo, proprio per valorizzare le qualità di interazione consentite dalle tecnologie web e perfettamente coerenti con lo spirito del GdR, la D’L organizza un <strong>torneo di D&D “Arena” nella propria chat. Il 2006 vede inoltre la produzione di un altro supplemento per d20 System: lo schermo del DM 3.5, questa volta distribuito da Raven Distributioncon ottimi riscontri; esce anche “Glennascaul”, ambientazione dark fantasy per “Dimensioni”. Entrambi i prodotti (lo schermo del DM e Glennascaul) vengono presentati a Lucca Games nello stand comune Dragons’ Lair e Dimensioni. Per il momento la storia della Dragons’ Lair finisce qui. Ma si tratta semplicemente di una pausa di riflessione per scegliere le parole con cui iniziare a scrivere un nuovo capitolo che –e questo è il nostro più genuino auspicio– speriamo essere di tutte quelle persone che hanno deciso lungo questi anni di camminare assieme a noi per sostenere lo spirito del Gioco di Ruolo. E proprio perché questa storia continui, la Dragons’ Lair ha tutta l’intenzione di continuare a raccogliere autori, illustratori, grafici e talentuosi creativi del mondo dei GdR per favorirne la promozione attraverso pubblicazioni sia sul fronte editoriale e cartaceo, sia su quello digitale attraverso il sito web. L’unico requisito richiesto è la passione pulsante nei confronti del GdR: non importa quanta esperienza hai, l’importante è avere buone idee e la voglia incrollabile di portarle a compimento. Se, anche tu, vuoi entrare nella storia della Dragons’ Lair, allora non esitare a contattarci attraverso il seguente modulo, partecipando ai nostri forum o inviandoci il tuo materiale per condividerlo con gli atri. – Andrea Mosconi, fondatore della Dragons' Lair
  17. 1 punto
    I PROTAGONISTI Randal Ridley [Factotum N] || Fezza || Joker Besnik "Fortunale" Aghendor [Druido Vendicatore CN] || Pippomaster92 || Re di Quadri Sandrine Alamaire [Saggia Bardica NB] || Ghal Maraz || Regina di Cuori Fuori dalle scene
  18. Ecco qui l'indice di tutti gli incontri per la serie di incontri che sarebbero dovuti essere inseriti in Smash! That Door (un'avventura composta da una serie di scontri difficili per D&D 3.5), in ordine alfabetico con link incluso BLASFEMIA GLACIALE FURIA RONZANTE LA MANO GUANTATA ONDA DI SPORE PICCO ECATOMBE IL RIFLESSO DELLA FOLLIA
  19. @Lamadanzante io penso di esserci con la scheda (chiedo scusa dell'attesa; ma e' stata una giornata lunga) https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=1558808 Ho 300 CR da spendere ancora e non sono sicuro su cosa possa essermi utile: qualche consiglio da voi mi farebbe comodo: avevo pensato un computer; ma non sono sicuro di aver afferrato quale sia l'utilità dello strumento (a parte le email ed il porno, naturalmente), ne come si calcoli il prezzo e le caratteristiche. Cosa mi sai dire a proposito del background? la sua scheda non lo riportava: devo scriverne uno?
  20. The machine per te sono disposto anche ad usare il trapassato remoto o il futuro anteriore... Tranquillo nessun problema, ho iniziato con la terza persona perche' Bellero mi ha fatto il primo post in quel modo ...Blame Bellero!
  21. Beh io lo affetto finchè non muore a meno che non cambi idea
  22. Grazie di aver avvisato per tempo ! Beh se lo hai passato tanto meglio direi, la vita viene prima in ogni caso dunque non preoccuparti! Io ringrazio te per la qualità di gioco offerta e l'opportunità di giocare col gruppo. !
  23. Aspetto Fezza e poi posto giusto? Lo sapevo che mi cacciavo nei guai, ma mai avrei fatto metagame il mio PG non sapeva fosse una guardia, quindi ci sta !
  24. Penso che il loro problema sia un vago disturbo mentale... XD
  25. Daleor, stregone umano, quartiere dei giardini Rimango allibito quando vedo Khalya estrarre la sua lunga spada dal fodero. In un istante il freddo acciaio penetra nelle mie carni, il taglio netto amputa la mano all'altezza del polso. Sangue sgorga copioso dal moncherino, il dolore mi acceca, l'aria della notte è come vetro rotto sulla superfice sanguinolenta della ferita. Porto istintivamente il braccio vicino al mio corpo nell'estremo tentativo di proteggerlo da ulteriori danni. Il mio grido disperato rompe il silenzio del quartiere dei giardini, mentre le mie lacrime si uniscono agli schizzi di sangue sul volto. Dentro di me si alternano rabbia, tristezza, paura e desiderio di vendetta. 'Maledetta, mi ha reso storpio! Maledetta! Mille volte maledetta'. Osservo la mia mano rotolare a terra, la pietra ancora stretta tra le dita. Nel giro di pochi secondi l'arto avvizzisce consumata dalla gemma. Mentre la Paladina cerca di recuperare la pietra un ombra scivola alle sue spalle, dai movimenti sinuosi capisco che si tratta di Ren. Stringo i denti, nonostante il dolore il richiamo della gemma è ancora forte in me. 'È la mia unica occasione.' facendo appello a tutte le mie forze ignoro il dolore e scatto in direzione della pietra e tento di afferrarla con l'unica mano che mi rimane¹.
  26. Con un sistema narrativo ma non troppo potrebbe essere molto divertente e intrigante.
  27. Una delle cose che trovo più scomode di D&D 5a edizione è il riferimento a blocchi statistiche più o meno identici, ma sparpagliati tra le pagine del manuale dei mostri (fortunatamente anche quelle del Manuale del Giocatore, che comunque rimangono molto fastidiose da consultare). Per ovviare a questi problemi, ho calcolato la media di tutti i blocchi statistiche di famigli, compagni animali (del ranger beastmaster variante di unearthed arcana) e bestie nelle quali ci si può trasformare con metamorfosi e ne ho ricavato schede "generiche" e un po' più eleganti da utilizzare rapidamente. Qui di seguito allego la scheda per costruire rapidamente un compagno animale. Dato che il ranger beastmaster è considerato quasi universalmente sottotono rispetto all'hunter le regole fanno riferimento alla variante di unearthed arcana. Compagni animali.pdf
  28. In pratica c'è una cosa si chiama in un modo (contratto sociale) ma tu hai deciso per conto tuo di chiamarla in un altro (variante della r0). La confusione è comprensibile ma amen, direi che ci siamo chiariti.
  29. Basta avere un'arma affilata. Non ricordo cosa (devo rileggere) mi permette di dare una capacità magica all'arma e nel mio caso è "affilata" l'arma diè base è 18-20x2 e con il potenziamento arriva a 15
  30. Il master si è collegato di recente, forse c'è ancora speranza?
  31. @SilentWolf @Ji ji sempre in teme magia misteriosa e imprevedibile...... che ne direste di un'ambientazione dove: 1) Ci sono una pletora di creature dotate di poteri soprannaturali: popolo fatato, signori degli elementali, angeli, demoni, spiriti dei luoghi (valli, foreste, montagne, abitazioni), spiriti degli oggetti inanimati, spiriti delle creature viventi ecc. 2) Ogni spirito ha un potenza (un intero da 1 a 5) e ogni mago ha un'affinità (un intero da 1 a 5) con un certo numero di spiriti. Esempio: il mago Oberon ha le seguenti affinità....Obad-hai il signore delle bestie(2), Grut l'uomo albero(3), Gatto mammone il felino muataforma (5). La magia consiste nell'invocare l'aiuto di uno spirito con cui si ha affinità. L'aiuto che si ottiene dipende dal punteggio di affinità e dalla potenza dello spirito stesso ma è in ogni caso lasciato completamente alle mani del master. Il giocatore non ha alcun controllo su cosa accadrà quando evoca lo spirito. Che ne pensate? Un gioco cosi a vostro avviso potrebbe piacere?
  32. Non è la R0 a permettere al gruppo di cambiare le regole, è il contratto sociale.
  33. A continuazione (e conclusione) del precedente articolo, dato che la campagna PbF è naufragata, finirò di caricare tutti gli scontri dell'avventura play by forum Smash! that Door che avevo preparato, in modo che essi possano essere riutilizzati, volendo, da altri DM interessati (male che vada potete utilizzare anche solo le schede dei PNG). In allegato trovate l'immagine con la stanza e la disposizione dei mostri. Le schede sono complete di riferimenti ai manuali utilizzati al di fuori dei tre core (PH, MM, DMG). Per amor di semplicità e per avere più controllo sui tesori dati ai personaggi, tutti i PNG con una ricchezza usano il sistema dei Punti Eccellenza per determinare i bonus. PICCO ECATOMBE Incontro: Scheletro: Zombie: Drago scheletrico: Ogre zombie: Progenie malevola: Conte Vggeroleau:
  34. Johnnie Walker [Status: Armatura magica 12ore CA 21, Resistenza fuoco 30 1h 55min , Volare (abilità stirpe elementale)] Porc... Gotrek quasi soffoco quando il nano si toglie gli stivalazzi. Una puzza terrificante inizia a spargersi ovunque e le mie narici stanno implorando pietà. Con una velocità che non è da me pronuncio delle parole magiche e lancio un incanto sui pezzi di formaggio che si ritrova al posto dei piedi, tentando di rimediare all'odore Così va meglio tolgo anche io gli stivali ed entro assieme agli altri [Prestidigitazione sui piedi di Gotrek, li faccio profumare di menta piperita]
  35. Vuldo “Capitan Biscottino” Pinklewhipper Riesco finalmente a trovare colui che mi permetterà di sfamarci, un nobiluomo con uno scialle dal particolar ricamo: un emblema, probabilmente riferito alla sua casata d’appartenenza. Vaniglio sembra aver deciso di reggermi il gioco, e grazie alla distrazione fornita dal compagno volatile, tra le risate di tutti, riesco a sfilare il borsello all’uomo senza che se ne accorga Vediamo un po' che c’è qui dentro mentre m’incammino verso il vicoletto, apro con foga il borsello speranzoso di poter finalmente mangiare qualcosa. La fortuna sembra accarezzarmi il volto felice, mentre conto il gruzzoletto appena guadagnato, mordendo le monete d’oro per accertarmi del fatto che siano vere. Ed ecco Vaniglio raggiungermi con uno svolazzo elegante Biscottino! Bi-Biscottino! Si Vaniglio, direi che te lo sei proprio meritato questa volta! Gli dico dandogli una carezza sulla testa. Un anello con sigillo all’interno attira la mia attenzione, e cerco di capire se l’ho già visto da qualche parte. Ma ecco che le soffici carezze della Dea Bendata, si trasformano subito nella verità, crudeli sberle degne del Capitan “Mano di Ferro”, ed il braccio che accompagna quella mano lo vedo nitidamente, è quello della mia solita sfortuna, ancorata a me con una grossa catena che non posso spezzare. Qualcuno mi sta puntando un’arma alla schiena, mentre un altro individuo lo incita a ridurmi un colabrodo Poteva forse andarmene una bene? Certo che no! Da ladro a vittima a tempo record penso in attesa delle fatidiche parole “la borsa o la vita”. La voce che lo zittisce è quella di una ragazza, non che la cosa mi sollevi, tra i ladri le donne non hanno certo più pietà, anzi Aspettate! Non ho fretta di morire, dunque vi consegnerò il bottino, vi chiedo solo di mostrare pietà e lasciarmi una moneta per comprare una pagnotta, non mangiamo da giorni dico senza muovermi, ancora girato di schiena.
  36. Ciao! Io adoro l'ambientazione di Dragonlace, e conosco bene il regolamento 3.5 (anche se preferisco pathfinder, fa nulla) quindi mi propongo
  37. @Thorgar: Jhon, seduto con voi al tavolo, notando che il prete di Ustal sta bevendo come una spugna, vi dice che potrebbe diventare un’ottima fonte d’informazione
  38. I nani e gli elfi sono nemici naturali, come i nani e i goblin, i nani e gli orchi, i nani e gli umani, i nani e gli halfling, i nani e altri nani!
  39. Quello da campagna lo ricordo per esclusione, visto che gli altri allettanti per un babbaro richiedono essere nativi di Trunau, cosa che Floki non è, o mezzi-gigangi (il tratto è quello che da capacità pseudo-naniche ai non nani), l'altro però no, mi sa che lo sceglierò ex novo da dopo questo scontro. Per questo scontro invece applico quello di campagna, che mi da +1 al txc vs gli orchi!
  40. 1 punto
    Ed è esattamente il motivo per cui scriviamo di creare un dungeon "vivo", per rendere la cosa interessante. Ti faccio qualche esempio per capire: 1) Il dungeon è una grotta naturale nel quale è nascosto l'ingresso ad un tempio di una divinità malvagia (destinazione dei PG?). Il dungeon sarà quindi diviso in due parti: nella prima si tratterà di ambienti naturali, con "stanze" da pareti irregolari, magari con un fiume o laghetto sotterraneo. È abitato solo da qualche bestia (es. un bullette femmina con un figlio) e nelle zone più profonde c'è la tana di un vorace scavatore. Vi si trova semi-nascosto l'ingresso a questo malvagio tempio (ormai abbandonato?). Qui l'ambiente cambia radicalmente e diventa di pareti di pietra lavorata, protetto da numerose trappole contro gli intrusi e magari una creatura a guardia del sancta sactorum (un demone?). 2) Il dungeon è una miniera abbandonata. Qui le aree simili a quelle di una grotta naturale si distinguono per lunghi tunnel percorsi da rotaie e grandi zone di scavo o di lavoro (es. fornace). I pericoli potrebbero essere naturali (es. frane, voragini) o derivanti da una tribù di goblin delle profondità che si è lì stabilita. I goblin non hanno "cattive" intenzioni, ma proteggeranno la loro casa ad ogni costo. Naturalmente se i PG arrivano nella zona abitata troveranno anche civili e bambini goblin. 3) Il dungeon è un'antica tomba di un guerriero nordico nascosta in un tumulo. La tomba è stata poi ampliata e occupata da un gruppo di avidi nani malvagi che hanno scoperto una preziosa gemma al suo interno, nascosta nelle profondità. Il dungeon quindi conterrà la tomba nei primi ambienti, dove risiede un malvagio spettro creato dal rancore del guerriero per avere profanato la sua tomba, per il resto saranno le caverne scavate dai nani con i vari ambienti dove vivono (ingresso, sala principale, sala del trono?, stanze per dormire, stanza di lavoro). Per quanto scrivi potresti sviluppare l'idea n.3 che ti ho dato. Magari le rune sono delle protezioni magiche create dai nani per tenere lontani gli intrusi.
  41. Oppure potresti provare giochi di ruolo in cui il fattore umano c'è, senza che ci sia bisogno di alcuna R0.
  42. Ho dato ieri sera gli EP. Li trovi sulla scheda
  43. Informiamo tutti i frequentatori del forum che alcuni giorni fa, con ben tre mesi di ritardo sulla consueta tabella di marcia, è stato finalmente rilasciato sul sito ufficiale di Anonima Gidierre, la webzine trimestrale dei GdR e del divertimento fantastico a tutto tondo, l'attesissimo, sospiratissimo e sudatissimo numero 99 della serie regolare, una pubblicazione che come sempre propone con passione e competenza un'ampia rassegna di stimolanti materiali ludici e non solo: avventure, scenari, nuove regole, racconti, recensioni, interviste, reportage. Da segnalare in particolare un’avventura per l’evergreen Lex Arcana, una trama per il recente GdR Made in Italy Omen, uno scenario per il gioco skirmish Battlesworn e un’espansione regolamentare per L’Ultima Torcia. Purtroppo, da quest'anno Anonima Gidierre diventa una webzine aperiodica, abbandonando la cadenza trimestrale che la caratterizza da almeno tre lustri, senza assumere una differente cadenza fissa. Il prossimo numero (l'ancor più atteso numero 100) vedrà la luce solo quando sarà disponibile sufficiente materiale di buona qualità da proporre. E’ questa l’unica soluzione che consente la convivenza tra i nuovi ritmi delle vite dei redattori e un alto livello qualitativo del materiale pubblicato. Il numero 100 arriverà, ma non è davvero possibile anticipare quando: di certo ci vorrà un po’ più tempo del previsto... Nello specifico, sul numero 99 potrete leggere i seguenti articoli: – Davanti allo specchio (racconto fantastico vincitore del XXIII Trofeo RiLL); – La tomba della Cristiana (avventura per il GdR Lex Arcana); – Il tomo mancante (capitolo per il GdR Omen); – Passo Ventoso (scenario per il wargame 3D skirmish Battlesworn); – Impara l’arte e mettila da parte (regole opzionali per caratterizzare i personaggi del GdR L’Ultima Torcia); – Faerun’s Legends Ultima Online D&D Shard (intervista allo staff del server del mmorpg Ultima Online basato sull’ambientazione Forgotten Realms); – Essen 2017: una fiera sempre più impersonale (reportage dall’ultima edizione della fiera ludica tedesca); – Guida al cinema fantasy (presentazione del nuovo compendio di Odoya su film e serie tv fantasy); – Condannati alla distruzione (panoramica sulle miniserie a fumetti ambientate nel mondo di Warhammer Fantasy); – Bando della XXIV Edizione del Trofeo Rill. Ecco qui il link alla pagina del sito di Anonima Gidierre da cui è possibile scaricare gratuitamente nel consueto formato pdf l'ultimo numero della webzine. Buona lettura e buon gioco!
  44. Kaleb Kron Mi guardo intorno più volte mentre i minuti passano ed inizio ad innervosirmi notando che Josephine non è ancora arrivata sul luogo dell'appuntamento. Se mi ha causato guai con la Loggia proprio durante questa giornata, giuro che la ammazzo, anche se è un Capitano della Guardia. Farà bene ad arrivare in fretta ed avere una valida spiegazione al suo arrivo. Osservando il via vai di gente, noto una figura conosciuta, osservandola da capo a piedi per qualche istante, quasi fossi intento a studiarla e a valutarla. Eccolo finalmente, l'altro Pioniere. Il figlio di Baffogrigio, il cuoco di cui mi ha parlato Kilash. Mi chiedo il perchè sia stato scelto anche lui, deve nascondere qualcosa sotto quella faccia da babbeo, vediamo di scoprirlo subito se proprio dovrò avere a che farci in questa avventura. Ehi tu, cuoco! Che ci fai da queste parti, non dovresti essere insieme a tuo padre a preparare i pasti a quest'ora? Abbozzo un vago sorrisetto guardandolo.
  45. Non parlo di truffe e furti, faccio solo degli esempi, e metto in conto che con maturità e fiducia, le cose possano funzionare, ma io sostengo che la R0 potenzialmente possa essere pericolosa perché mette nelle mani di una sola persona tutta l'autorità del gioco. Se la cosa viene controllata in seguito ad accordi o si aggiusta da sé grazie alle qualità del gruppo, tutto bene, in caso contrario può essere deleteria. Per questo motivo non mi sembra una regola utilissima e funzionale, men che mai nel 2018. Ovviamente, rispetto il tuo punto di vista e ciò ho scritto è soltanto il mio.
  46. Per me il GM può anche non dichiararmi le CD o fare i tiri di nascosto (o non tirare proprio se è per questo), purché tali facoltà gli derivino da un accordo con gli altri giocatori. E questo lo trovi un pregio del sistema di gioco? Cioè, il fatto che uno dei partecipanti possa in modo del tutto arbitrario e occulto orientare il corso del gioco nella direzione che decide lui/lei, trovi sia una bella regola? Una situazione del tipo "i giocatori possono il personaggio che vogliono, tanto poi se, a mio giudizio, dovessi trovare un PG incoerente, lo penalizzo", la trovi una cosa auspicabile? Francamente, dal mio punto di vista il fatto che giocatori e GM magari riescano a trovare la quadra e anche grazie all'esperienza, all'affiatamento e all'amicizia in comune riescano comunque a far girare il gioco, e a divertirsi, non toglie che da un punto di vista di design la regola zero sia quantomeno discutibile e tutt'altro che sensata.
  47. 1 punto
    Per aiutarti dicci dove si trova il dungeon tra le seguenti opzioni: (se poi non è tra queste dicci dove) pianura palude deserto oasi foresta bosco giungla collina montagna vulcano fiume lago spiaggia mare (specifica nel caso dove vicino o lontano o molto lontano dalla costa ) insediamenti ( che vanno da una avamposti militare a un villagio, tempio e via via salendo fino a una grande città) rovine (che vanno vedi sopra) gli ultimi 2 devi dirci se sono abitati o no e da chi, può sembrare strano che su rovine si chieda se è abitato, ma potrebbero essere abitate da dei trogloditi, da una tribù di goglin-orchi e vari tipologie di mostri che si uniscono in tribù/clan, come può esserci che in delle rovine di un presidio militare vi sia una carrovana che si è fermata per alcuni giorni(magari per curare dei feriti di un attacco di mostri) facci sapere
  48. Herlan È da molto che aspetto questo momento... Anche se puo' essere pericoloso... Va bene allora, sono stufo di aspettare è ora di infliggere il nostro primo attacco al buio... Sbrighiamoci a recuperare gli altri.
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