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Lopolipo.96
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Alonewolf87
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bobon123
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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 30/03/2023 in tutte le aree
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Impossibile morire!
3 puntiVi volevo informare che nello scontro di ieri sera 1 PG è STIANTATO! 🤣 🤣 1° tiro morte tolto dopo aver attaccato il PG a distanza e 2° e 3° tiro morte nello stesso colpo, perché ho letto che se attacco un PG a 0 PF a terra con un attacco in Mischia entro 1,5 mt. è considerato critico e quindi tolgo 2 tiri morte! 🤷🏻 Non vi dico lo sguardo che avevano i giocatori! 🤣 🤣 🤣 E devo dire che è servito molto perché nello scontro successivo sono tornati subito ad essere il gruppo che conoscevo! Più attento, strategico! Grazie a tutti per i preziosi consigli!3 punti
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[Capitolo 2] Il buio è vivo
2 puntiAndrej Tars "Ringrazia che al falso dio ci siamo sopravvissuti, intanto, altrimenti qui nessuno ti portava l'anfora", faccio presente a Sjachvrack, la cui simpatia innata - e di certo affinata dal tempo - mi fa guardare con una stupefacente malinconia persino ai modi di Feezel.2 punti
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Cerco Master: Demon the Descent
2 puntiAnche io preferisco giocare solo via forum, credo che telegram serva al massimo al master per mettersi d’accordo con qualche giocatore2 punti
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
è utile ai fini della storia che gli spiriti tengano le proprie forze e abilità? perchè se fossero corporei ma senza abilità peculiari non ci sarebbero problemi2 punti
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
Essendo un incantatore epico, probabilmente c'è chi lo ricorda nel Piano Materiale e quindi avrà già un corpo nel Mondo degli Spiriti... Ma penso tu, come @Lopolipo.96 e @bobon123, abbiate toccato dei tasti mooolto dolenti. 😅 E vi ringrazio. Notando queste cose, forse non vi sono solo dei problemi nel bilanciamento dell'incantesimo, ma vi sono anche debolezze nel modo in cui ho immaginato gli spiriti e per come ho immaginato il viaggio nel Mondo degli Spiriti. Forse gli spiriti dovrebbero diventare con la morte più disinteressati (niente più fama di potere o di gloria - sono morti, vogliono solo (non-)vivere in pace: fare una chiacchierata sì, ma non ti seguiranno in una guerra tra defunti!). E forse la permanenza nel Mondo degli Spiriti dovrebbe logorare i viventi (più tempo passi nell'aldilà, più rischi di lasciarti andare e morire). Se risolvessi questi problemi insiti nel piano del Mondo degli Spiriti, potrebbe diventare più facile scrivere l'incantesimo.2 punti
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
Prima di dare un consiglio devo capire correttamente lo scopo dell'incantesimo, ancora mi sfugge. Cosa ci fa lo spirito con il corpo nel Mondo degli Spiriti? Lo spirito ti sarà riconoscente per il corpo che gli hai donato? Ci sono combattimenti nel Mondo degli Spiriti, in cui avere un alleato con un corpo aiuta o lo scopo è solo parlare con lo spirito in questione?2 punti
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"L'Ultima Era" - La Natura degli Spiriti
È un'ottima domanda, grazie per averla fatta! Lo spirito non scomparirebbe immediatamente, ma andrebbe progressivamente a scomparire. Se si vuole un paragone con qualcosa che D&D già ha, puoi prendere le divinità (almeno per quello che ho letto in 3.5), le quali quando non vengono più venerate iniziano a morire. In questo caso non si ha la venerazione, ma c'è comunque un parallelismo: ci sono dei vivi che danno importanza a qualcosa (nei confronti della pietra è gratitudine, ma potrebbe essere anche un altro sentimento, anche vera fede). Rimettere insieme la roccia (o comunque, in generale, ritornare alle condizioni iniziali) può salvare lo spirito dallo scomparire per sempre, ma il luogo o l'elemento naturale deve tornare ad avere la stessa importanza per gli esseri viventi che aveva prima. EDIT: credo che sia una cosa importante da esplicitare. Creerò quanto prima un paragrafetto "Scomparsa di uno spirito" per spiegare la questione. Grazie!2 punti
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Impossibile morire!
2 puntiDunque, Grooth. Prima di tutto vorrei consigliarti di rivedere cosa dice la Guida del master riguardo al Tier 3, quello dei personaggi di livello tredici. Riassumendo alla buona, vorrei che fossimo d'accordo sul fatto che personaggi di quel livello assomigliano molto agli eroi dei miti greci, cioè sono già semi-dei capaci di azioni che ai nostri occhi atei e moderni potrebbero sembrare iperboliche. Perciò, se nella tua mente volessi un'avventura che ricordi un'ambientazione come quella del Signore degli anelli o del Trono di spade, sarebbe bene chiarire che siamo molto lontani da quelle aspettative. Dovresti, infatti, fermarti con l'avanzamento dei personaggi al Tier 1, quindi prima del quinto livello. Al tredicesimo, invece, i personaggi devono affrontare imprese paragonabili alle fatiche di Eracle (come sorreggere un momento sulle spalle il pianeta Terra per lasciare la possibilità ad Atlante di fare non ricordo più cosa). Da qui la risposta alla tua domanda sull'eventuale dungeon: se vuoi costruire un dungeon per personaggi di quel livello, devi immaginarlo come una realtà non solo inavvicinabile per i mortali, ma addirittura inimmaginabile per alcuni di loro. Fatto ciò, ti sembrerà meno strano che i tuoi personaggi debbano, per esempio, fronteggiare torme di balor o diavoli della fossa, perché stiamo parlando di gente che viaggia nell'Abisso, non che ci arriva da morto. In conclusione, se vuoi condurre un'avventura a quei livelli, non ragionare più in termini umani, ma eroici o, se vai ancora più avanti, divini. Hai presente quel mito cinese sui draghi da cui sarebbero nati i fiumi? Sai come sono accoppati quei draghi? L'imperatore di Giada ordina al dio delle montagne di rovesciargli addosso delle montagne. Montagne! Questo è D&D dopo certi livelli. Manda i tuoi personaggi negli inferi per farsi restituire l'anima di Francesca da Rimini e rovesciagli addosso legioni di diavoli. Ricordati che a quei livelli, i tuoi avventurieri sono proprio coloro i quali sono chiamati a compiere imprese come sconfiggere quella infausta nidiata dei tre gemelli draghi rossi che hanno stretto alleanza con i giganti e minacciano il regno.2 punti
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Cercasi master!
1 puntoCiao! Siamo in due ragazzi con parecchia voglia di giocare e rispetto per gli altri, c'è qualcuno che abbia voglia di masterare una campgna/avventura? Ovviamente saremmo più che lieti di accodarci ad un gruppo 😄1 punto
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Capitolo 1: Racconto di due città
Shkifezz Ma probabilmente lo sanno già. Mentre passiamo attraverso le terme, ne approfitto per un tuffetto in una delle vasche di acqua calda. Lo sapete che è pericoloso bagnare i goblin? dico agli avventori per fargli uno scherzetto. Comunque sia, prima ce ne andiamo di qui e meglio è.1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
Mi sembra una buona soluzione. Alla fine il punto cruciale è se l'incantesimo è solo un mezzo per ottenere informazioni oppure se può potenzialmente farti ottenere cose pratiche, diventando una sorta di mega-coltellino svizzero. 🙂 Nel primo caso lo si può confrontare con altri analoghi come divinazione e comunione, e bilanciare abbastanza facilmente tenendo conto della situazionalità, di eventuali componenti costose, e così via.1 punto
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TdS - Servizio
1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
In verità non mi trovo obbligato a lasciargli tutte le loro capacità. Adesso che ci penso potrebbero mantenere le proprie forze e abilità gli spiriti che senza l'aiuto dell'incantesimo riescono a manifestare un corpo, mentre quelli che ottengono un corpo attraverso l'incantesimo potrebbero perdere le proprie capacità e ottenere un corpo "di default": potrebbero così interagire ed essere coscienti, anche se senza le capacità che avevano in vita, ma meglio di essere solo uno sbuffo di fumo indistinto e incosciente! In questo modo lo scopo dell'incantesimo (donare un corpo a coloro che non hanno avuto modo, nell'aldilà, di averne uno) sarebbe raggiunto, ma eliminando il pericolo del "mi creo un esercito di spiriti a me riconoscenti che combattono per me".1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
Esempio molto estremizzato: posso andare nel Mondo degli Spiriti, lanciare questo incantesimo dando corpo a un incantatore epico defunto, e farmi da lui lanciare in cambio (mi sembra il minimo della riconoscenza) un sacco di cure magiche di alto livello, o un sacco di potenti buff magici che poi porto con me (finché durano) nel mondo materiale, o addirittura un desiderio o miracolo? In questo caso, mi è difficile attribuire all'incantesimo un livello differente dal suddetto desiderio o miracolo.1 punto
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Cerco Master: Demon the Descent
1 puntoIl problema è che, col lavoro, da lunedì a venerdì stò fuori casa quasi sempre (tranne per la pausa pranzo, come ora, e la sera); inoltre uso solo il computer (non mi ci trovo ad usare il cellulare, oltre a non avere il tempo... o lavoro o guido); e, per finire, spesso faccio la spesa per mia madre, con cui vivo, e che è anziana. Quindi, a meno che anche gli altri giocatori siano on-line nello stesso periodo in cui posso esserci per certo anche io (grossomodo verso le 20.00-24.00... ma molto spesso anche solo 21.00-23.00) dei programmi di chat non me ne farei granchè...1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
sempre se decida di dare le informazioni e che non stia mentendo comunque anche se situazionale mi sembra molto forte, sopratutto se usata nel mondo degli spiriti, puoi praticamente avere un esercito di gente che ti aiuta a lungo andare, farei intorno al liv 5-8 oppure abbassi il livello ma metti un costo di componenti materiali, così da non spammarlo a ogni riposo lungo1 punto
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Arrivano le Prime Recensioni del Film di D&D
Sono andato ieri sera a vederlo e devo dire che l'ho trovato molto piacevole come film. Innanzitutto il film non si prende troppo sul serio, e riesce a dare quell'atmosfera leggera da sessione senza nulla togliere alla narrazione e ai momenti più seri della pellicola. Se dovessi paragonarlo a qualcos'altro dieri che mi ricorda un po'il primo film dei Guardiani della Galassia. Le citazioni ai fan di D&D e le strizzate d'occhio sono tantissime, e per chi non è avvezzo al gioco sembreranno solo cose di contorno alla storia senza risultare eccessivamente pesanti. Temevo di trovarmi davanti alla solita americanata piena di retoriche woke e white/blackwashing e invece ogni personaggio è pensato e funziona in modo corretto nell'economia del film. Si poteva fare meglio, probabilmente sì, ma a conti fatti tutto funziona bene e le due ore e un quarto scorrono piacevoli fino alla fine. Menzione d'onore per me a Hugh Grant.1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
ok ok, altre domande, il corpo dello spirito è semplicemente un corpo "di energia" o ha qualche caratteristica dell'individuo? mi spiego, se rendi un corpo ad un campione, questo sarà forte? tangibile? e ad una creatura che in vita era magica? potrà utilizzare la magia? o semplicemente è un corpo che si muove ma che non può influenzare in nessun modo nulla? può interagire con gli altri corpi di spirito? siccome è un luogo di riposo immagino non ci siano spiriti malvagi e che non possano quelli presenti menarsi tra di loro. si può colpire un corpo? quando crei il corpo, lo spirito ti è amico? o se gli porgi una domanda può non risponderti e andarsene?1 punto
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[Alonewolf87] 5° Edizione - Il Lamento della Foresta - Topic di Servizio
Scusate ma la vita è prepotente in questo periodo quindi di nuovo non riuscirò a postare per un po' (spero Lunedì 03 di tornare attivo).1 punto
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I Regni del Buio (TdS)
1 puntoScusate ma la vita è prepotente in questo periodo quindi di nuovo non riuscirò a postare per un po' (spero Lunedì 03 di tornare attivo).1 punto
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Topic di Servizio Eberron
1 puntoScusate ma la vita è prepotente in questo periodo quindi di nuovo non riuscirò a postare per un po' (spero Lunedì 03 di tornare attivo).1 punto
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Il ritorno di Atrokos - topic di servizio
Scusate ma la vita è prepotente in questo periodo quindi di nuovo non riuscirò a postare per un po' (spero Lunedì 03 di tornare attivo).1 punto
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Bilanciamento incantesimo molto situazionale
Così al volo mi verrebbe quasi da dire di inserirlo all'interno delle possibilità date da Ceremony. E' di 1° livello, ma l'effetto è talmente situazionale che secondo me ci può stare.1 punto
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Discussioni generali off
1 punto
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Age of Worms [TdS-3]
1 puntoHo sentito @Fezza ha avuto un problemone di furto portatile+telefono, il pbf è sospeso fino a quando non risolve tutta la faccenda, ma non temete: tornerà a triturarci gli zebedei 🙂1 punto
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Discussioni
1 punto@Calistar è inattivo da un poco, giocherò anche lui come png, se vedo che tra qualche settimana resta offline continuerete con uno in meno ^_^1 punto
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Discussioni generali off
1 puntoSto vedendo @Fezza molto inattivo, se vedo che tra qualche settimana non torna continuerete in tre, per ora cercherò di giocarlo io come PNG, non prometto nulla1 punto
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Cerco Master: Demon the Descent
1 puntoIo penso che inizieró a leggere i manuali durante il volo di Sabato sera. Prima dubito di riuscire tra lavoro e vita privata. Comunque sul ruolo da ricoprire siamo d'accordo, ci potrebbe essere giusto da fare qualche limatura ma siamo lí...1 punto
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Grosso Guaio a Borgoratto
1 puntoBen più veloce di quanto la sua statura possa presupporre, Prosciutto balza fuori dalla casa, dritto addosso al fantasma pervertito Zibaldone fa in tempo a sollevare il naso, posizionandolo con esatta precisione sulla traiettoria del bastone. Non si sente il rumore di ossa rotte, ma a giudicare dalle urla del fantasma il colpo deve aver fatto molto male. E poiché la dottrina di Prosciutto prevede “se te lamenti te do’ erresto”, al fantasma arrivano anche due manate, che lo fanno avvitare prima in un senso e poi nell’altro a mo’ di trottola ubriaca Finito l’avvitamento, Zibaldone prova senza successo a metter mano alla mannaia che porta alla cintura, ma è ancora troppo stordito per far altro che urlarvi Figli illegittimi di meretrici affette da malattie veneree, possa il vostro apparato anale essere usato da un branco di quadrupedi da monta* NdM: attenzione, la frase potrebbe essere stata parafrasata, essendo la versione originale troppo aulica e pacata1 punto
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Nuova avventura - Mare delle Sabbie
Cosa intendi con "senza l'ingegno non ne possono uscire?" RISPOSTA A Se intendi che vuoi mettere un combattimento con un mostro per loro invincibile e che quindi devono per forza trovare una maniera di evitarlo (*) altrimenti è tpk, allora ti consiglio di stare molto attento. I giocatori di d&d tendono ad assumere che ogni mostro che tu gli mandi contro sia in un modo o nell'altro alla loro portata; quindi se questo non è il caso, cioè se stanno affrontando un'eccezione alle regole sottintese di d&d, devono essere resi edotti della cosa, altrimenti si potrebbero sentire "fregati" e pensare che il tuo comportamento è scorretto. Quindi, per assurdo, se questo è il caso allora mettigli davanti un drago rosso o un gigante delle tempeste: tutti sappiamo che sono mostri fortissimi, solo per pg di alto livello. In questo modo è chiaro che gli stai dicendo: dovete girarci attorno. Altrimenti rischi di perderti in un errore di comunicazione. RISPOSTA B Se invece intendi che il mostro deve essere battibile, ma che bisogna usare qualche tattica / artefatto / trucco particolare per vincerlo, allora bisognerebbe avere più informazioni su quello che hai in mente. Comunque eviterei di sicuro mostri volanti, visto che al terzo i pg sono ancora dei terricoli. (l'idra ovviamente è fuori scala, banalmente per il meccanismo di sdoppiamento delle teste, che contro un gruppo sotto il quinto è molto penalizzante). Spero di esserti stato utile -toni (*) evitare il combattimento, non necessariamente il mostro. Tipo Edipo e la sfinge. O Bilbo con Smaug.1 punto
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E' uscito Imperium Maledictum, il nuovo GdR di Warhammer 40k
Io spero solo che rendano giustizia agli "Adeptus Arbites", i "Judge Dredd" del 40.000. . . Infatti GW aveva la licenza Citadel delle miniature del gioco dei "Giudici Di Megalopolis" tanto da sottintendere che "Rad-America" fosse 10.000÷15.000 prima dell'Avvento dell'Imperatore, e che Joe Dredd sembrava aver incontrato un paio di volte personaggi che avrebbero potuto essere "Aquila Rex Maximus" sotto mentite spoglie; poi cessazione copyright e divergenza ambientazione che eran diventati troppo "Satira Comica Fintoscientidica" x Dredd e "Grimdark Oltredistopico" x 40.000. . . Comunque lo terrò d'occhio e di certo, se mai lo mastererò, perchè il Sistema mi convince pienamente, , i PG saran una "Squadra Speciale Elite" degli Arbites, con magari un "Veggente Psicometrico Sanzionato" e/o un "Lexsavant Verispex" del Mechanicus come "Squadra Prove CSI". . . Ho masterato e giocato TROPPE Volte la trope del gruppo di barboni spiantati ("Pretino Imperiale Delle Fogne", "Barbaro Medievale Che Usa Il Lasgun Come Mazza", "Trafficante Di Topi Morti Di Fame", "Spacciatore Di Reliquie False" e "Pseudomechanicus Arrugginito Con Caldaia A Vapore Su Schiena") in "Dark Heresy" x propinare la solita insulsaggine ai Potenziali Giocatori. . . D'accordo che non si può esser tutti "Gregor Eisenhorn In Incognito" con Bodyguards "Eldar Harlequin Wardancer", "Adeptus Astarte Sniper Scout" e "Battlesister Pariah Demonifuge" ma sempre, Sempre, SEMPRE far la solita solfa de "Siete Poveracci, Vestiti Di Stracci, Non Avete Munizioni X Fucili Catenacci" mi ha davvero stancato. . . . .!!!1 punto
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Livello: Punti esperienza o Milestone ?
grazie alle critiche di tutti ho modificato il tutto in questa maniera - mi sono reso conto che mi riferivo sempre al giocatore quando l'obiettivo dei punti esperienza e' il personaggio, cio' che va premiato e' il personaggio non il giocatore. - ho tolto i riferimenti al buon gioco di ruolo e lasciato solo premi per come agiscono i personaggio - ho voluto lasciare solo 2 tipologie di premi ai giocatori: collaborativo con gli altri giocatori, aiuti un altro giocatore. grazie ancora a tutti per questa discussione molto interessante! Andres1 punto
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Livello: Punti esperienza o Milestone ?
Non è nemmeno detto che sia lui a dover valutare la situazione e dare i PE. Potrebbe essere una scelta condivisa. Comunque sia chiaro che sto filosofeggiando! Ad esempio con alcuni master, usiamo una home rule che l'ispirazione ce la diamo tra giocatori cioè per certi aspetti si può andare oltre al concetto di Master.1 punto
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Livello: Punti esperienza o Milestone ?
Eh, il problema è che valutare le buone idee è difficile (se non impossibile), valutare se hai raggiunto l'obbiettivo è facile. Per continuare con il paragone calcistico, non avrebbe senso valutare la qualità del gioco e non se poi all'ultimo minuto dalla fine il tipo cadendo ha buttato la palla dentro con il sedere? La questione è che valutare se sia stata fortuna o meno non è facile. Abbiamo mille bias e se ci siamo fatti da master l'idea che quell'idea fosse strategicamente errata siamo poi in grado di convincerci che si sia rivelata vincente per fortuna, anche se i tiri di dado sono stati nella media. Hanno raggiunto l'obbiettivo? Hanno fatto goal? Prendi il premio. La fortuna nel lungo periodo si pareggia, a volte vinci e a volte perdi. Invece il giudizio di un master che si è convinto di qualcosa può non cambiare mai e continuare a distorcere il risultato in modo non equo per tutta la campagna. C'è anche un aspetto umano. Il contratto sociale è che il master mi pone la sfida, e io devo superarla. Il master però non è necessariamente più esperto di me, non è il mio insegnante di gioco di ruolo. Mentre può giustamente valutare se ho superato la sfida, non credo sia ragionevole che debba valutare se io abbia giocato bene o male, se abbia giocato strategicamente nel modo corretto. Essere valutati da un tuo amico se il risultato di un tuo lavoro sia buono o meno è una cosa, essere valutati se sei bravo o meno è molto diverso e crea tensione. Se un amico con cui sono in confidenza mi invita a cena, ha preparato la carbonara, e gli dico "A me la carbonara non piace con la panna" (io vivo all'estero, spero non vi succeda!) è una critica al piatto che ha preparato che porta ad una discussione. Se gli dicessi invece "Hai preparato la carbonara con la panna perché sei scarso in cucina" è una critica alla persona che porta ad un litigio, o quantomeno ad una situazione di tensione. No, assolutamente no, hai perfettamente ragione. E in effetti è quello che si fa la maggior parte delle volte, quando si gioca con le milestone: non c'è nessuna valutazione dell'operato del personaggio, semplicemente si va avanti con la storia e per andare avanti con la storia servono personaggi più forti. Se per combattere dei goblin era corretto avere PG di secondo-terzo livello, quando poi si scopre che questi vanno ad evocare il demone della morte e per sconfiggerlo bisogna andare all'inferno non si può più essere personaggi di secondo-terzo livello. Il master fa aggiornare le schede, e si affronta l'inferno. Se poi si vogliono saltare 3-4 livelli è assolutamente valido (ma può essere meccanicamente un po' complicato, i livelli sono utili per imparare le varie opzioni meccaniche man mano che aumentano invece di essere travolti da mille opzioni). Legare la crescita del personaggio ai risultati è appunto una scelta, e ha senso solo se si decidono di usare i PX e proprio per dare ai giocatori il feeling di essersi "guadagnati" il livello. Alla fine è come un videogioco: perché non puoi decidere di iniziare dal boss finale ma devo fare in ordine i vari livelli? Non c'è nessun motivo, e difatti ci sono moltissimi giochi che scelgono di lasciare la scelta liberamente ai giocatori in quale livello giocare, o anche con varie forme di sandbox. Ma ci sono anche giochi che decidono di puntare a farci sentire di esserci guadagnati un certo contenuto: alla fine, come diceva @d20.club, siamo tutti un po' bambini.1 punto
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Avventurieri dell'Alfeimur - Druidi
Ciao! Molto interessanti questi approfondimenti delle classi 🙂 La classe del druido mi è sempre piaciuta, quindi mi viene da farti un paio di domande: i druidi nella tua ambientazione hanno un numero massimo di incantesimi.. ok: ma se raggiungessero questo limite per qualche ragione potrebbero decidere di "dimenticare" un incantesimo vecchio in favore di qualcosa di nuovo? possono apprendere incantesimi da altri Druidi.. figa come meccanica: un incantesimo che fa parte sia della lista degli incantesimi da mago che da druido, potrebbe essere insegnato appunto da un mago ad un druido?1 punto
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Livello: Punti esperienza o Milestone ?
Avete ragione. Ma se un PG (quindi non il giocatore) in un combattimento non si impegna ovvero si dimentica di avere un incantesimo lanciato, non si ricorda di avere una pergamena che tirerebbe su il compagno a terra, non usa l'azione bonus che potrebbe usare, mettendo in difficoltà tutti gli altri PG, deve prendere gli stessi PE degli altri PG? Quel PG è veramente progredito o si è messo semplicemente in scia agli altri? Rispondo io: Non importa quanto inefficiente sia il PG nel portare avanti la storia; in ogni caso sarà valutato uguale agli altri perché diversamente sarebbe equivalente a dare un giudizio sul giocatore. Basta esserci!1 punto
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Svelate le Uscite di D&D 5E per il 2023, ritorna Planescape
Planescape ambientazione con le illustrazioni di DiTerlizzi… ok questa è la prima uscita che mi interessa da tempo e per la quale potrei cessare l’embargo verso la WOTC…1 punto
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Atto I: Il Sangue della Città
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Impossibile morire!
1 puntoSe in una giornata vuoi fare un solo scontro epico organizzalo come uno scontro ad ondate. Ossia più scontri in successione. Gli scontri in successione possono essere di diverso tipo: - possono arrivare dei rinforzi (il più banale). - puoi usare un boss più complesso di quelli del manuale dei mostri come ad esempio quelli del annuale sui miti greci (non ricordo il nome ma è un manuale ufficiale quindi lo trovi facilmente) - puoi usare dei trucchi per creare mostri che ha 0 punti ferita invece di morire si trasformano in un’altro mostro più o meno forte del precedente. Sul forum è pieno di discussioni ben dettagliate al riguardo. In molte ho postato link a pagine utili per capire come fare. - puoi collegare due scontri molto vicini tra loro o inserire trappole e evento cataclismatici prima o dopo uno scontro. e così via…1 punto
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Recensione: Fizban's Treasury of Dragons
Introduzione Il supplemento Fizban's Treasury of Dragons è un manuale di 224 pagine uscito a Ottobre 2021, incentrato sui draghi e il loro ruolo nei mondi di D&D. Come vari altri supplementi della 5E è attribuito ad un personaggio chiave di una delle ambientazioni di D&D, ovvero il mago Fizban di Krynn, che nasconde dietro le sue spoglie mortali il dio Paladine, patrono dei draghi buoni e leader delle divinità buone di Dragonlance, da sempre in opposizione a Takhisis, la dea-drago a cinque teste leader delle divinità malvage di quell'ambientazione. Come per praticamente tutti i manuali di D&D 5E sono disponibili sia una versione con cover normale che una con alt-art cover. In questo caso personalmente preferisco nettamente la versione alt-art. Le due copertine disponibili per questo manuale Il manuale è diviso a grandi linee in tre parti: una prima e più breve sezione contenente le opzioni per i personaggi giocanti; una seconda sezione con informazioni ed approfondimenti sui draghi, la loro storia, natura e comportamento; una terza sezione che funge da bestiario con vari esempi di draghi da poter introdurre nelle vostre partite, nonché strumenti e consigli per creare tesori e tane. Contenuti Nella prima sezione troviamo 3 nuove sottorazze per i dragonidi (cromatici, metallici e gemmati) che vanno essenzialmente ad aggiornare e sostituire la razza per come era stata presenta nel Manuale del Giocatore. Queste sottorazze seguono l'approccio presente dal Tasha's Cauldron of Everything in poi, per cui è lasciata libertà al giocatore di assegnare gli incrementi razziali alle caratteristiche. Abbiamo poi la revisione di 2 sottoclassi legate ai draghi uscite in precedenza negli articoli Arcani Rivelati, il monaco della Via del Drago Ascendente e il ranger Custode dei Draghi (traduzione non ufficiale, NdT) e 3 nuovi talenti legati ai draghi. Troviamo anche 7 nuovi incantesimi, 8 doni draconici che fungono da ricompense alternative ai semplici oggetti nonché da interessanti agganci di trama. Infine abbiamo 13 nuovi oggetti magici che includono 4 nuovi tipi di oggetti dotati della peculiarità di diventare più forti tanto più a lungo rimangono nel tesoro di un drago (o tanto più forte è il drago nel cui tesoro finiscono). Il manuale inizia poi a presentarci informazioni e storie che riguardano i draghi, fornendo un legame generale tra tutti i draghi di tutte le possibili ambientazioni di D&D tramite il cosiddetto Primo Mondo, una sorta di Pangea planare, di Piano Materiale originale da cui si sono poi generati e separati i vari mondi di D&D. Visto che i draghi tracciano le loro origini a questo Primo Mondo sono per certi versi in grado di vedere e avere connessioni che superano le barriere tra i piani e le ambientazioni, condivendo parte di questo subconscio collettivo draconico che trascende tempo e spazio. Questo permette di introdurre le idee e concetti introdotti in questo manuale in ogni genere di ambientazione ufficiale o di campagna home-made, anche se personalmente ho trovato a volte l'approccio un po' pesante. Troviamo poi molte informazioni sulle principali categorie di draghi, le loro origini, storie e sviluppi, nonche sulle organizzazioni collegate ai draghi (come quei maledetti Culti del Drago che si sono di recente messi in testa di voler far risorgere Tiamat/Takhisis). Inoltre in questa sezione del manuale troviamo moltissime idee e spunti interessanti su come usare e gestire i draghi, che possono risultare di grande utilità per un DM intenzionato a rendere i draghi una parte rilevante e di spessore della sua campagna, senza relegarli al mero ruolo di mostri sì pericolosi, ma senza particolare spessore narrativo. Ho personalmente apprezzato molto la parte che consiglia ai DM come dare meglio forma alla personalità, carattere e motivazioni dei draghi che vogliono introdurre nelle loro partite. I draghi sono da sempre una parte centrale della meta-mitologia di D&D e renderli memorabili, intriganti e fonte di momenti epici e indimenticabili è sicuramente qualcosa di molto importante. Non tutti i consigli dati sono perfetti, ma reputo che sia stato un lavoro più che buono in tal senso. Un'altra parte degna di nota è quella legata alle "complicazioni" che possono insorgere durante un combattimento con un drago, che ci regala varie idee su come rendere più unici e dinamici gli scontri con queste maestose e terrificanti creature. Infine troviamo la parte di bestiario, sia dal punto di vista delle tane e tesori, che delle statistiche dei draghi (e mostri collegati) veri e propri. Le tane sono presentate sia sotto forma di utilissime e ben disegnate mappe (che personalmente cannibalizzerò ben volentieri per molte mie sessioni), che di effetti da applicare nelle stesse per renderle qualcosa di più di semplici luoghi di sfondo. Anche per quanto riguarda i tesori ci sono varie idee e spunti per renderli davvero unici e in grado di stupire (come non citare il mitico mimic-tesoro) e meravigliare i vostri giocatori. Per quanto riguarda i blocchi delle statistiche troviamo ben 70 mostri elencati, anche se per essere onesti a tenere conto delle varianti e versioni legate all'età del drago sono poco più di 40 nuovi mostri effettivi. Ma personalmente li ritengo più che sufficienti visto che coprono moltissime opzioni e possibilità narrative e sono uno stacco benvenuto dalla limitata semplicità dei draghi del Manuale dei Mostri. Mi dispiace personalmente per i draghi gemmati che avrebbero potuto ricevere un trattamente più peculiare e unico riguardo ai loro poteri psionici, ma questo è un tasto dolente della 5E in generale e quindi non sono così stupito di non trovare qualcosa di rivoluzionario in merito. Ho trovato un po' sottotono anche i mostri più epici di questa sezione (come gli Aspetti di Tiamat o Bahamut o i Grandi Dragoni), non sono state seguite quelle che secondo me erano delle buone direzioni prese con Mythic Odysseys of Theros e questi mostri leggendari sono stati resi solo come poco più che grosse sacche di punti ferita e resistenze. Detto questo ho trovato molto interessanti come mostri la melma sanguedidrago, il drago cervello antico, la testuggine dragona antica, lo sciame di scarabei del tesoro (e il mimic-tesoro che citavo poco sopra), la dracoidra e il soffio animato. Apprezzabile anche la formattazione per i blocchi delle statistiche dei mostri, in particolare per quelli con poteri da incantatore, che rende le parti sugli incantesimi più scorrevoli, chiare e comprensibile. Questo nuovo standard, introdotto dalla Wizards of the Coast di recente, è un netto miglioramento rispetto all'approccio precedente. Grafica Le illustrazioni sono di qualità variabile, ma parlando generalmente si dimostrano di grande impatto e molto apprezzabili (con una forte presenza di immagini usate nel set cross-over tra D&D e Magic: the Gathering Avventure nei Forgotten Realms). la presenza di molte mappe già pronte di tane è sicuramente molto apprezzabile. L'impaginazione e struttura del manuale è ben fatta e le informazioni sono facilmente reperibili. Considerazioni Generali Come molti avevano ipotizzato all'epoca delle prime notizie uscite in merito, la Fizban's Treasury of Dragons è il "Draconomicon della 5E": ovvero un manuale pensato per fornire ai DM (in particolare quelli novizi) moltissime informazioni ed idee per introdurre i draghi nelle loro storie e dare loro il giusto rilievo. In questo senso trovo che il manuale faccia in generale un buon lavoro, anche se con qualche pecca qua e là. Quello che reputo un peccato sono la relativa scarsità di opzioni per i giocatori inserite nel manuale e l'occasione persa nel non aver voluto dare ai draghi (specialmente quelli gemmati) delle forme di magia veramente peculiari per renderli ancora più indimenticabili ed unici. Non è un manuale che consiglierei ad un gruppo generico, ma per chiunque abbia intenzione di dare una posizione di spicco ai draghi nelle proprie campagne è sicuramente un prodotto che mi sento di consigliare di acquistare.1 punto
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Architettura Non-Euclidea - Parte 1
Articolo di Goblin Punch del 29 novembre 2012 Introduzione L'architettura non-euclidea è la pratica di costruire strutture usando la geometria non-euclide. In pratica la parte divertente comincia quando si guarda ad un sistema dove il quinto postulato di Euclide non è vero. Quando ciò accade, si parla di un sistema dove le linee parallele non rimangono sempre alla medesima distanza reciproca. Ci sono due sistemi basilari per descrivere il non-euclideo: ellittico e iperbolico. Nella geometria ellittica, due linee parallele prima o poi curveranno l'una verso l'altra (pensate al profilo di una palla da rugby). Lo spazio è curvo, e il grado di tale curva influenza quanto impiegano le linee parallele a intersecarsi e a che angolo lo faranno. Nella geometria iperbolica è vero l'opposto. Lo spazio è curvo nell'altro senso. Le linee parallele si allontanano tra loro e non si intersecheranno mai, anzi si allontaneranno sempre di più. La geometria non-euclidea è strana perché sembra spazio normale, così come lo conosciamo, a livello locale. Ma a livello globale è molto diverso. Ecco un esempio di "localmente normale, globalmente strambo": il globo stesso può essere non-euclideo se assumiamo che la sua superficie sia effettivamente piatta. Un uomo che si trova sull'equatore cammina verso il polo nord. Svolta a 90 gradi a destra e torna verso l'equatore. Svolta ancora a destra di 90 gradi e ritorna da dove'era partito. Se voleste mappare il suo viaggio vi ritrovereste con una figura a tre lati con tre angoli di 90 gradi. Ha fatto un quadrato a tre lati! Se la superficie della terra fosse effettivamente piatta, l'uomo si troverebbe in un luogo non-euclideo (e probabilmente starebbe scappando da qualche aberrazione oscena incontrata al polo nord). In realtà la maggior parte dei fisici ritiene che il nostro mondo sia già non-euclideo. Per il fatto che la superficie della Terra è localmente in 2D (e i quadrati sono quadrati) ma esiste in uno spazio a 3D (dove tre angoli retti fanno un triangolo), e l'universo è probabilmente in 3D a livello locale (e i cubi sono cubi) ma a 4D globalmente (e i cubi non sono cubi). La Stanza del Pilastro Come si applica tutto ciò al tavolo da gioco? Lasciate che vi introduca la Stanza del Pilastro. Immaginate di entrare in una stanza con un pilastro a base quadrata nel centro. Camminate attorno al pilastro per tutti e 360 i gradi, e notate che ha quattro lati con angoli di 90 gradi negli spigoli, e completato il giro vi ritrovate al punto d'inizio. Tutto normale, no? Una stanza normale. Ma che succede se vi tocca girare attorno al pilastro per più di 360 gradi? Che succede se dovete camminarci attorno due volte, impiegando 720 gradi per tornare alla porta? Immaginatelo così: il gruppo entra nella stanza dall'unica porta (sul muro Sud). Il ladro decide di girare attorno al pilastro per guardarsi attorno, ma quando torna indietro alla parete Sud, il gruppo è scomparso. Il ladro può ancora sentire il resto del gruppo che gli chiede perché si sta nascondendo dietro al pilastro (il suono rimbalza sulla parete Nord), ma non può sentirli. Infatti, anche la porta è scomparsa, anche se sta guardando proprio la parete Sud. Gli basta però percorrere altri 360 gradi attorno al pilastro (in un senso o nell'altro) per tornare da loro. Con l'architettura non-euclidea, una stanza di 3x3m può contenere 18m quadrati. Potete notare come ciò sia molto simile all'iperspazio, con molte cose che occupano il medesimo spazio. Infatti la stanza che ho appena descritto può essere duplicata mettendo un portale discreto a due direzioni che si estende dal "retro" del pilastro a metà della parete Nord. Questo portale porterebbe da una stanza identica alla prima (che non ha però una porta, e ovviamente non ha una copia del resto del gruppo). Camminando attorno al pilastro il ladro si troverebbe a camminare attraverso al portale fino a raggiungere la stanza identica senza nemmeno accorgersene. Un altro giro di 360 gradi attorno al pilastro lo riporterebbe indietro. Ma questa è roba semplice. E se per tornare al punto di partenza fossero necessari solo 270 gradi? Il ladro girerebbe attorno a 3/4 del pilastro prima di tornare al resto del gruppo, anche se il pilastro ha degli spigoli quadrati. Infatti il ladro potrebbe trovarsi nello spigolo Nord-Ovest della stanza (dopo aver lasciato il gruppo vicino alla parete Sud) e vedere il gruppo in due posti diversi. E il gruppo vedrebbe due ladri. Nota: non stanno vedendo delle copie, stanno effettivamente guardando il ladro da due direzioni perché lo spazio è curvo e le linee parallele si incontrano in quel punto. Questa è una geometria ellittica e la stanza apparentemente quadrata in realtà ha tre angoli. Questa è una stanza di 3x3m ma ha un'area di 6m quadrati. Se per girare attorno al pilastro fossero necessari 180 gradi, il pilastro sarebbe un quadrato a due facce, e il ladro potrebbe fare cose davvero assurde come pugnalarsi alla schiena da solo mentre sbircia oltre all'angolo. Gli spazi altamente ellittici diventano bizzarri molto in fretta, e ne parleremo a breve. Ma cosa succederebbe se lo spazio fosse altamente iperbolico? Cosa succede se ti tocca camminare attorno al pilastro per dieci volte prima di tornare da dove sei venuto? Una stanza di 3x3m potrebbe improvvisamente 92m quadri, con un pilastro quadrato a 40 facce. E se mettete due pilastri di questo tipo nella stanza, e la chiamate un labirinto? A seconda di come il gruppo si muove attorno ai due pilastri, potrebbero perdersi molto in fretta, oppure arrivare molto in fretta alla porta dalla quale sono entrati. Una stanza di 3x6m con due pilastri potrebbe essere... dannazione, grande quanto volete, con tante diramazioni quante ne volete voi. Se mettete un mostro in una stanza a due pilastri, il gruppo potrebbe trovarsi costantemente a 6m dal mostro, in ogni momento. Ci sarebbe un baccano come in un gigantesco impianto di smaltimento dei rifiuti, e il gruppo griderebbe come un gruppo di cheerleader, ma né il gruppo né il mostro riuscirebbe a capire come raggiungere la parte opposta (dato che i rumori vengono da tutte le direzioni). Spaventoso, vero? Suggerimento divertente: quando cercate di mappare un semplice labirinto iperdimensionale, pensate a ciascun centro della stanza come ad un singolo luogo. Poi cercate di capire dove vi porterà ciascuna delle possibili direzioni da prendere (ciascuna direzione attorno al pilastro) e a quale luogo vi condurrà. Solo perché confonderà i vostri giocatori, non significa che debba confondere anche voi! Ora è il momento di pensare in grande. Non fatevi spaventare dall'idea di estrapolare l'idea della stanza del pilastro e applicarla all'intero dungeon. Magari un giro attorno al pilastro vi porta ad un dungeon molto simile: il gruppo potrebbe non accorgersi della differenza, almeno per un po', e non si renderà conto che il pilastro potrà portarli indietro. Ora immaginatevi una stanza principale posta tra due pilastri, come nel labirinto a due pilastri. A seconda di dove vi trovate nel labirinto, la stanza centrale potrebbe avere temi o scopi differenti. Potete far stare un dungeon di venti stanze in un'area di 15x15m. Il pilastro non deve nemmeno essere un pilastro. Può essere un corridoio quadrato, nel quale il gruppo deve camminare tre volte prima di tornare al punto di partenza (questo corridoio ha tre sale nord, tre sale est, tre sale sud e tre sale ovest). Può essere un pozzo nel quale il gruppo deve saltare, cadendo in acqua. Può essere un arco di trionfo, oppure la tana di un topo. Forse è un edificio, dove le finestre frontali conducono ad un luogo diverso della porta frontale. Può essere un gazebo. Infine avete la possibilità di creare delle mappe davvero senza senso. Se cinque svolte di 90 gradi a sinistra equivalgono ad una svolta a destra, potete benissimo mettere due stanze nello stesso spazio e confondere i tentativi dei personaggi di creare una mappa sensata. Interfacciare spazi non-euclidei con spazi euclidei Non potete. Appena cominciate a mettere in campo quadrati a tre lati, cominciate a incappare in alcuni problemi. Tecnicamente dovreste mappare questi spazi usando strane tassellazioni e non carta quadrettata. Ma gli spazi non-euclidei possono funzionare bene in spazi confinati come l'interno di un'astronave o di un dungeon, dove sono limitati dagli ingressi e dalle uscite delle singole stanze. Potete divertirvi un mondo a mappare una stanza non-euclidea. Il trucco è ricordarsi che localmente lo spazio è localmente euclideo (i quadrati sono percepiti ancora come quadrati), ma non lo è su grande scala (un quadrato abbastanza grande non ha più quattro lati). Cominciate in modo semplice. Magari un giro attorno ad un pilastro conduce ad un corridoio che curva in modo diverso da quello con il quale i personaggi sono entrati nella stanza, e conduce ad un luogo diverso. Magari camminare in senso orario porta a versioni sempre più vecchie della nave, finché al quarto giro vi ritrovate ad un vicolo cieco, in una nave praticamente derelitta (e magari, se volete rendere la cosa stupida, il personaggio ha pure viaggiato indietro nel tempo). E se il vostro gruppo comincia a buttare giù i muri tra spazi euclidei e non-euclidei... beh, rompere qualcosa che tiene assieme un oggetto impossibile non è certo una cosa intelligente. Alcune opzioni per il DM includono (ma non sono limitate a): esplosioni (per lo spazio iperbolico), implosioni (per quello ellittico), vortici risucchianti, turbamenti senzienti, Cthulhu, etc. Link all'articolo originale: http://goblinpunch.blogspot.com/2012/11/non-euclidean-architecture.html1 punto
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Architettura Non-Euclidea - Parte 1
i punti non volevano una risposta; in realtà era solo per porre l'accento sul fatto che non solo l'ambiente risente della geometria, ma anche tutte le atre cose e capire come "trasformare" una geometria euclidea in geometria non euclidea può non essere banale. se invece vogliamo lasciar perdere cosa diventa una palla di fuoco o quale traiettoria segue una freccia per limitarci solo all'ambiante in cui si muovono i pg, allora tanto vale farsi un dungeon di fantasia senza vincolarci a leggi matematiche particolari. (esempio: ricordo un'avventura dove le stanze cambiavano ogni volta che aprivi una porta) potrebbe interessare1 punto
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Architettura Non-Euclidea - Parte 1
Vado per punti! Solo lo specifico dungeon non è euclideo. Per questo i personaggi (euclidei) sono disorientati. Esatto, una freccia nel sedere se il numero di angoli nella stanza iperbolica è pari a due o uno. Con tre o più angoli semplicemente finisce in un punto diverso da quello che ti saresti aspettato. Difficile stabilirlo in senso stretto. Potresti dire che comunque la palla di fuoco, occupando tutto lo spazio nella sua area, ignora lo spazio ellittico. In teoria sì, anche le linee verticali sono ellittiche. Per semplicità GP si basa solo su quelle del "terreno" o parallele ad esse, ignorando per la nostra sanità mentale il fatto che anche le linee verticali delle pareti dovrebbero essere non-euclidee...1 punto
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Architettura Non-Euclidea - Parte 1
Ma se il mondo è creato su una geometria non euclidea, ovviamente il pg saprà muoversi in tale spazio e per lui sarà normale fare 2 giri attorno alla colonna per tornare al punto di partenza (ovvero il dm deve dare tutte le informazioni geometriche ai giocatori, qualora non siano pratici di quella particolare geometria). Comunque: e se tiri una freccia? la lanci parallela al terreno, ma se sei in una geometria iperbolica che curva, con raggio di curvatura adeguato ti ritrovi la tua freccia nel sedere? E gli incantesimi? Palla di fuoco è una sfera, ma a cosa corrisponde una sfera in una geometria ellittica? È ancora una sfera? Il cilindro verticale del colpo infuocato diventa un imbuto rovesciato che si allarga e colpisce anche i compagni? Resto in attesa del secondo articolo per chiarimenti.1 punto
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Architettura Non-Euclidea - Parte 1
Non so se effettivamente l'architettura non-euclidea possa aggiungere qualcosa al gdr oltre ad una grande confusione, ma l'articolo mi sembra la spieghi bene ed è certamente interessante.1 punto
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Beast: the Primordial
1 puntoNegli anni la White Wolf, e la Onyx Path che ha ottenuto la licenza in seguito, ha esaurito quasi tutti i mostri messi a disposizione dalla tradizione popolare. Vampiri, licantropi, streghe, esseri fatati, demoni in ogni qual guisa. Un grande buco era rimasto: il concetto stesso di mostro. Cosa è un mostro? Qual è il ruolo dei mostri nella narrativa? Da qui nasce Beast: the Primordial, l’ultimo gioco (finora) pubblicato per le Cronache di Tenebra (ex Nuovo Mondo di Tenebra). [ovviamente non è stato tradotto in italiano: ogni traduzione è mia, mi spiace] L’origine della specie Le Bestie sono esseri umani nati completamente normali, ma che al posto di un’anima hanno un Orrore. Questi Orrori non sono altro che una rappresentazione degli incubi più antichi dei mortali, e sempre preda della fame. Provengono dalle profondità del Sogno Primordiale, quella regione della coscienza collettiva umana in cui sguazzano le paure dell’umanità tutta. Un Orrore incontra un sognatore che sogna così profondamente da raggiungere il Sogno Primordiale e ne consuma l’umanità. Oppure un Orrore incontra un sognatore, ma la sua umanità viene consumata da un’altra Bestia, e l’Orrore non fa nient’altro che prendere il suo posto. In quel momento, l’umano comprende la sua connessione con l’Orrore, l’Orrore la sua connessione con l’umano, e diventano un unico essere. In questo battesimo, chiamato Divoramento, sente l’abbraccio della sua mitologica progenitrice, la Madre Oscura, la Madre Dei Mostri, Tiamat, Echidna, Lilith: ora fa parte di una nuova famiglia allargata. È una Bestia. Ha fame. Parenti serpenti Le bestie si dividono in base alla propria Famiglia. Queste non sono realmente famiglie come le intendiamo noi, non hanno legami di sangue, ma provengono tutte dalla stessa tipologia di paura primordiale che ha terrorizzato l’umanità dai suoi albori. Anakim: gli incubi della perdita di speranza. Ogni umano si è sentito piccolo e debole nella sua vita, arreso alle sue difficoltà e i brutali e dominatori Giganti sono qui per ricordartelo. Sono i Ciclopi, i Colossi, i Giganti, i Draghi. Eshmaki: gli incubi dell’oscurità. Il fuoco è stata la prima protezione dell’uomo dalle bestie che cacciavano dall’oscurità. I Lurker sono quelle voci che ti seguono nelle tenebre, ma non puoi vedere. Sono le Pantere, le Creature d’Ombra, gli Spettri, i Draghi. Makara: gli incubi delle profondità. L’abisso è il peggior destino di ogni navigatore, ma il terrore di affogare non risparmia nessuno. I Leviatani sono l’abbraccio che ti conduce nel gelido abisso. Sono i Kraken, le Sirene, gli Squali Giganti, i Draghi. Namtaru: gli incubi del disgusto. Qualcosa di striscia sulla mano. Il tuo volto ha perso tutta la sua bellezza. Una colonia di scarafaggi esce dalla doccia. Tutto ciò che è orribile è dominio delle Gorgoni. Sono le Medusa, i Ragni Giganti, i Basilischi, i Draghi. Ugallu: gli incubi dell’esposizione. Il cielo è un abisso al contrario, ti fa sentire privo di protezioni, pronto a essere rapito e divorato da una bestia che non puoi evadere. I Rapaci sanno come renderti nudo e debole. Sono i Grifoni, i Roc, i Draghi, i Draghi. La famiglia di una Bestia non si limita a questo. Molte Bestie, provenienti da diverse Famiglie, finiscono per creare un proprio nucleo famigliare, formando una Nidiata. Inoltre, in qualità di veri e propri simboli del terrore, provano un qualche senso di appartenenza con tutti gli altri mostri del mondo di tenebra (tranne i Demoni). Insomma, le Bestie hanno la tendenza a farsi amici altri membri della comunità sovrannaturale. Il motivo non è chiaro, per molte Bestie è perché la Madre Oscura è la Madre di tutti i mostri e quindi sono tutti parte di una grande famiglia, ma sono probabilmente baggianate. Ciò che conta è che una Bestia spesso conosce altri mostri, e ci fa amicizia. Si può nutrire con loro, dare loro supporto con i propri poteri, imparare come essere “più mostro” da loro. Questo rende Beast: the Primordial l’unico gioco prodotto da White Wolf e Onyx Path a essere esplicitamente crossover tra i vari giochi. I vampiri sono quelli di Requiem, i Licantropi sono i Rinnegati, i Maghi sono del Risveglio. Per ogni linea c’è una sintesi di come funzionano i particolari mostri, ma non ci sono regole se non le più blande. È possibilissimo giocare anche senza, ma se si vuole il massimo da quest’opzione servono necessariamente gli altri manuali. Om nom nom Le Bestie sono fisicamente il proprio Orrore solo all’interno del loro nascondiglio immerso nel Sogno Primordiale, la Tana. Solo lì l’Orrore vaga nella sua vera forma. Ovviamente i giocatori possono creare le proprie Tane, renderle accessibili anche ad altre creature e, in condizioni particolari, sovraimporle alla nostra realtà. In quel caso, l’Orrore può essere visto da tutti i presenti… generalmente non fanno una bella fine. Altrimenti, ciò che i mortali possono vedere è una persona assolutamente normale che può fare cose straordinarie. Una ragazzina di 15 anni apre una macchina come una scatola di tonno. Un modello si accartoccia come carta e sparisce dentro un tubo. Un vecchietto ubriacone vomita una fiammata di fuoco. Solo le altre creature sovrannaturali capiscono cosa c’è dietro l’inganno, vedendo sovraimposto l’Orrore alla Bestia. Per gli altri rimane solo il terrore. Ciò che definisce una particolare Bestia è ciò di cui ha fame. Ogni bestia dei racconti mitologici ha un comportamento caratteristico che la sazia, e che la rende l’antagonista della sua storia. Le Erinni si vendicavano di coloro che avevano ucciso i propri parenti, i draghi collezionano oro nelle loro caverne per la sola brama di avere oro, e così via. Allo stesso modo, le Bestie devono saziare l’Orrore che hanno dentro. I Tiranni hanno fame di Potere, i Collezionisti di Tesori, i Predatori di Prede, le Nemesi di Punizione, i Razziatori di Rovina. Ogni Bestia segue il proprio modus operandi per nutrirsi, ma in realtà in teoria ogni azione che soddisfa la sua Fame può andare bene. Ovviamente, alcune Bestie vanno oltre, e uccidono il loro obiettivo. Succede. Succede spesso. Ma se non si nutrono, le Bestie diventano pericolose, i loro Orrori vagano per i sogni altrui creando scompiglio e facendosi nemici. Ma se si nutrono troppo… l’Orrore si sazia, si sopisce, lasciandole fragili e inermi. Paure e Fobie 101 Ciò che impedisce a una Bestia di nutrirsi a destra e a manca macellando intere città, oltre a una morale se ne hanno una, è un insegnamento che sentono come impartito loro dalla Madre Oscura al momento del Divoramento: “insegna, spaventa i mortali per renderli più saggi”. È a questo che servono le storie di Mostri ed Eroi. C’è un buono, c’è un cattivo, c’è un insegnamento. Quando le Bestie si nutrono, non deve essere casuale: dietro ogni pasto ci deve essere una Lezione. Un Collezionista può rubare cimeli di famiglia per far capire che sono le memorie dietro gli oggetti a essere importanti. Un Predatore può cacciare mortali ma lasciandoli in vita all’ultimo per insegnare che bisogna sempre stare all’erta. Un Razziatore può bruciare una casa di ricconi per dimostrare che la fortuna gira per tutti. A volte ci scappa il morto, ma la Lezione potrebbe non essere un totale spreco, le notizie girano lo stesso. Certo, è più rischioso. Ovviamente, questo scopo che le Bestie si sono date è pura costruzione. Nulla le costringe a impartire Lezioni, le Lezioni servono a rendere più “piacevole” e “normale” la loro esistenza. Le fanno sentire meno mostri, senza nient’altro dentro. Il problema viene dal fatto che non c’è nessuno se non altre Bestie a dire “Guarda, questa lezione va un po’ oltre” o “Mmm… forse potevi non mangiare entrambe le braccia di quell’uomo”: non tutte le Bestie sono brave insegnanti, in fondo. Nessuno combatte come Gaston Come dicevamo prima, se ci sono Mostri, ci sono Eroi. Gli Hercules, i Marduk, gli Ahab. Solo che la natura del mondo di tenebra ha reso la maggior parte degli Eroi incontrati dalle Bestie completamente fuori di senno. Dove una Bestia sogna profondamente, un Eroe è qualcuno che ha sempre sognato in largo. Il loro scopo originale era trovare i disturbi in superficie nel Sogno Primordiale, capire le Lezioni prima degli altri umani e impedire agli Orrori più crudeli di fare ciò che desideravano. Ma il mondo è cambiato, ci sono troppi esseri umani su questa terra e il Sogno è sempre più disturbato. Questi Eroi trovano una Bestia, la accusano di essere la causa di questi disturbi, e iniziano a cacciare. Gli Eroi sono sì mortali, ma più che umani. Cacciare Bestie li rende sempre più innaturalmente potenti a ogni preda sconfitta. Sono superbi, egoisti ed egocentrici, che difficilmente riescono a lavorare tra di loro (ma hanno pochi problemi con i lacch è). Non cacciano Bestie per il bene dell’umanità oramai, ma perché è piacevole, li rende forti, gli dà uno scopo: possono essere finalmente i protagonisti della propria storia. Questa storia ha bisogno di un cattivo, e quel cattivo è sempre e solo una Bestia, che deve essere uccisa per riportare la pace. E vissero tutti felici e contenti. Non tutti gli Eroi sono così, ma gioco forza i più attivi nella caccia alle Bestie sono quelli con cui le Bestie hanno maggiormente a che fare. Da un certo punto di vista, gli Eroi sono davvero i protagonisti della storia… ma anche i narratori. Come ogni eroe della mitologia è in grado di sfruttare il punto debole di un mostro, gli Eroi possono creare punti deboli, per poi sfruttarli a loro volta. La Bestia sotto questi Anatemi non avevano quella debolezza prima: è l’Eroe che riscrive la realtà per risultare il vincitore. Le Bestie devono stare attente nella caccia, o saranno cacciate a loro volta. Considerazioni finali Ero partito a leggere questo manuale parecchio scettico. B:tP ha creato molte controversie ai tempi del Kickstarter, con una versione grezza e in cui si potevano leggere diverse metafore che portavano a implicazioni sgradevoli, quindi non partivo dalla migliore delle aspettative. Ho invece trovato questa versione abbastanza solida. Il tema della famiglia è interessante, e l’idea della paura come forza motivazionale non è nuova neanche per il mondo di tenebra ma è stata integrata bene. Non è un gioco affatto adatto a tutti, ma quello che vuole fare lo fa bene. Il suo grande problema è però proprio il fatto che la godibilità dell’ambientazione dipende da numerosi fattori. C’è a chi non è piaciuta l’idea del crossover più integrato, considerando le Bestie come creature che “invadono” le altre ambientazioni, diluendone i temi. C’è a chi piaceva la versione precedente. C’è a chi non piace interpretare personaggi che, in modo variabile, si comportano come mostri più o meno sadici, che sanno di essere mostri e che non hanno incentivi meccanici a non comportarsi come tali (non esistono meccaniche come l’Umanità di Vampiri). C’è a chi avrebbe preferito una società delle Bestie più strutturata, mentre le Bestie al contrario di praticamente tutte le altre creature del mondo di tenebra NON hanno società di appartenenza se non le famiglie che creano l’un con l’altro e con gli altri mostri. Allo stesso tempo, ci sono quelli che hanno tirato un sospiro di sollievo di fronte a questo tentativo di innovazione, innovazione che, va detto, è stata crescente nelle ultime linee. Da parte mia, ritrovo ancora quella pessima abitudine dei manuali sia White Wolf che Onyx Path di perdersi in dettagli sovrabbondanti, girando intorno alle cose per poi non aggiungere altro, invece di scrivere altro materiale che sarebbe potuto essere più che utile. Per esempio, al contrario di Maghi e Licantropi, fantasmi e spiriti potevano tranquillamente essere evitati per inserire regole per giocare personaggi delle altre linee, anche in modo semplificato come in Hunter the Vigil. Si potevano aggiungere altri antagonisti, oltre a Eroi e Bestie (ed evoluzioni di Bestie di cui non ho parlato), che sono poi venuti in manuali successivi (e allora? Lo vedete che siete bravi? Fatelo prima, no?). Ho paura che le regole sul funzionamento delle Tane e di come queste interagiscono con il nostro mondo possano essere farraginose in game, ma non ho avuto modo di provarle e, in fondo, si possono bellamente tagliare. D’altro canto, è insieme a Vampiri uno dei giochi delle Cronache più immediato e di facile comprensione, con meno termini astrusi, metafisiche complesse o storie da ricomporre, o elementi narrativi più “stravaganti” da accettare. Altro che l’epopea di spiegare Maghi, o anche Licantropi! Insomma, devo dire che ha scalato qualche posizione nella mia classifica personale dei giochi White Wolf, sono soddisfatto. ... sì, ammetto di aver scelto l'ultima immagine perché c'è una donna che sta praticamente volando su un motorino solo che in realtà è un drago che sta sputando fuoco mentre scappa per i vicoli di una città inseguita da una decappottabile da cui si può vedere un guidatore che spara mirando male e di notte, what the fuc.1 punto
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Beast: the Primordial
1 puntoNon lo conoscevo ma... è molto, molto adatto. E tecnicamente, è possibile secondo le regole di Beast, se consideriamo il protagonista come una Bestia...1 punto
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Beast: the Primordial
1 puntoVado un po' off topic, ma la situazione mi ha ricordato "Il Figlio del Cimitero" di Neil Gaiman, fiaba dove il piccolo protagonista sfugge agli assassini della sua famiglia e viene adottato dai fantasmi di un cimitero che gli insegnano i loro poteri.1 punto
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Beast: the Primordial
1 puntoQuella è colpa mia che mi sono divertito un po' In realtà tutte le Famiglie hanno aspetti draconici, anche se ovviamente gli Ugallu sono i più classicamente draghi (il simbolo della Famiglia è un drago, poi), ma usando i vari poteri si può raggiungere un personaggio simile un po' con tutte le Famiglie. Per esempio, l'abilità di sputare fuoco è molto frequente tra gli Eshmaki, un Maraka può essere una Scilla, un Namtaru un'Idra, un Anakim può essere Jormungandr... Diciamo che è relativamente meno metafisico, non hai tutti i torti. Il mondo delle Cronache ha numerosi piani di esistenza, e seppur meno numerosi e più chiari di quelli del Mondo di Tenebra Classico, spiegarli tutti può essere difficile. Però, a meno di crossover, da questo punto di vista Beast è uno dei giochi più immediati. L'unico piano di esistenza che interessa davvero è quello Astrale, e una parte molto limitata. (Quasi) tutti gli altri sono visitabili, ma una Bestia ha meno motivo di frequentarli. Non è Maghi con tutta la sua cosmologia, non è Licantropi con tutti i meccanismi di interazione con l'Ombra, non è Geist e la sua Oltretomba, non c'è un Dio Macchina che vuole riassimilarti e così via. Solo Vampiri e Hunter sono più rapidi da spiegare, ma perché hanno meno possibilità di interagire con la cosmologia delle Cronache. Hai ragione, ed è uno dei motivi di malcontento. C'è da ricordare che il crossover è integrato ma pur sempre facoltativo, e sta al Narratore scegliere insieme ai giocatori che creature sono presenti nella sua ambientazione. In genere comunque le Bestie fanno "amicizia" con le creature sovrannaturali con meno contatti con la propria comunità di riferimento, quindi si può arrivare a una condizione di "stare soli ma insieme". In ogni caso, quanto viene spinta la tematica di famiglia dipende dal gruppo. Una Bestia può benissimo sopravvivere da sola. Oppure si può avere una famiglia molto disfunzionale, come quella del manualino di personaggi prefatti, i cui membri della Nidiata sono molto vicini tra loro, ma sono molto propensi a litigi, a nascondersi le cose l'un con l'altro, a mentire e manipolare a fin di bene e via dicendo. E in quel caso il crossover nasce dal fatto che la creatura con cui l'intera Nidiata ha stretto un legame è una povera Changeling di 16 anni, che è stata adottata dal gruppo anni prima dopo che questa era scappata dai suoi fatati aguzzini... in questo caso il tema delle due linee non si diluisce, ma si somma. Bisogna però essere bravini. Promethean è perfetto per avventure in solitaria, ma anche lì è spesso sottolineato come i Creati si riuniscono in bande formando piccole famiglie (aho, serve un motivo per far stare insieme sto gruppo di giocatori :D). Alla fin fine, l'unico gioco in cui ci si chiede spesso "ma perché questi mostri stanno sempre insieme" è Vampiri, le cui coterie hanno meno ragione (anche meccanica) di esistere, se non il fatto che anche i Vampiri hanno bisogno di amici ogni tanto.1 punto
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Beast: the Primordial
1 puntoMa i draghi appartengono a tutte le "famiglie" .-D Dalla recensione, a tratti, a me Beast sembra anche TROPPO metafisico! I personaggi che incarnano orrori primordiali della psiche umana, gli Eroi che sembrano astrazioni filosofiche...ma forse è solo una mia impressione. Sembra comunque interessante anche se, con questa storia che le Bestie amano mettersi con altre amenità sovrannaturali, secondo me si perde una bella fetta di phatos giacchè penso che una delle condizioni caratterizzanti dell'idea di mostro e dell'orrore psicologico sia quella di essere/sentirsi soli (lasciamo stare il fatto che poi praticamente tutte le ambientazioni WW/Onyx prevedano implicazioni "comunitarie" visto il carattere sociale del gioco di ruolo). A ben vedere però, tematiche ed atmosfere alla "Io Sono Leggenda" erano già state ben applicate in Promethean.1 punto
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