Lady Alexis Vrice
Bibblioteca di firedrakes
Notte, ormai vecchia e stanca, anche nella capitale del regno le luci e le attività che solitamente animano la città sono ridotte al minimo, dalla finestra della biblioteca che domina su parte della città tuttavia si riescono a scorgere coloro che, sebbene la tarda ora, portano avanti i loro affari. Non tutti si concedono al sonno e al riposo, pochi anzi pochissimi, sfruttano le lunghe ore notturne per lavorare e portare a termine i propri affari, considerando il sonno quasi una perdita di tempo prezioso.
Proprio in funzione di ciò, quando un giovane adepto bussò alla grande porta della sala di consultazione, e apri la porta, una giovine chierico che studiava un antico manoscritto alla tenue luce di una candela, sobbalzo colta di sprovvista dal rumore inaspettato.
Il giovine adepto dopo un lieve inchino, riferì il suo messaggio e così com'era venuto andò via rapidamente, fu rapido nell'esporre il suo messaggio, peraltro molto conciso, il vescovo richiede la sua presenza, ora.
La chiamata del vescovo, causa la tardissimo ora, giunse inaspettata e nella sua semplicità e immediatezza spiazzo la giovine ecclesiastica che riposto il manoscritto, con una penna d'oca pulita tra le pagine come segnalibro, si affrettò a raggiungere gli uffici dell'alto prelato, chiedendosi cosa potesse essere così urgente da tener sveglio l'ormai novantenne vescovo e spingerlo a richiedere la sua presenza.
Arrivata allo studio dell'arcivescovo, la giovine educatamente bussa ma la porta è già aperta, entra figliola entra, e la voce ormai ridotta ad un filo del vecchio arcivescovo che la chiama.
All'interno nella grande sala usata come studio dell'arcivescovo ci sono lo stesso alto prelato il suo assistente e 2 altri chierici che riconosce essere il suo mentore e un altro prelato a lei sconosciuto, educatamente si inchina e poggia un ginocchio a terra portandosi il braccio destro all altezza del cuore con la mano di taglio.
Mi avete chiamato arcivescovo?
Il vecchio dal suo scranno sembra iniziare a parlare poi, il suo addistente interviene perché colto da una crisi di tosse di interrompe, al che il mio mentore prende la parola.
Adepta Vrice, ciò che il nostro amato arcivescovo vuole comunicarti e che ormai il tuo studiare nella grande biblioteca non può essere di aiuto né alla grande causa di Pelor né alla tua. Per farla breve dato che l'ora è già tarda... Domani sarai trasferita ad un altro incarico, direi più operativo, e che ti consentirà di poter diventare ciò che i tuoi avi, purtroppo non sono riusciti ad essere e così portare a compimento l'antico giuramento che lega la tua famiglia al servizio di Pelor da molte generazioni. Preparati, domattina, o meglio tra poche ore dovrai presentarti al cospetto del principe e dei più grandi eroi di firedrakes per poter forse assurgere al rango di cavaliere. Ti auguriamo buona fortuna e che la luce di Pelor brilli sempre su di te e illumini il tuo cammino. Ora va, le nostre benedizioni e le nostre preghiere sono con te.
La giovane chierico, stordita dalle parole del suo mentore, e quasi imbambolata si rialza, fa un altro breve inchino e arretrando riguadagnare la porta, e con un altro inchino chiude la porta, frastornata.
Il tempo tanto atteso e allo stesso tempo tanto temuto è giunto, sarà in grado di ottenere ciò che tanti suoi antenati non sono stati in grado di fare? Sarà in grado di potersi presentare al loro cospetto senza doversi scusare per il suo fallimento? Solo il tempo sarà in grado di dirimere i suoi dubbi.
Presentazioni
Dopo aver parlato con il principe e essere stata introdotta nella sala al cospetto dei cavalieri di firedrakes ormai eroi riconosciuti in tutto il paese la giovane Alexis che ha ascoltato le parole di tutti saluta con una riverenza
Onorata di conoscere tutti voi, il mio nome è Alexis Vrice sacerdotessa di Pelor e inviata dal tempio per aiutarvi tramite le benedizioni del Dio del Sole nella vostra nobile missione.