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MattoMatteo

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Commenti al blog inviato da MattoMatteo

  1. Cita

    Prima di lasciarvi vi chiedo di commentare con tutti i suggerimenti che avete per il proseguimento di questa serie, se l'idea del falso libro e il punto di vista interno del suo autore vi stanno piacendo o se preferireste un approccio più didascalico e con più consigli direttamente rivolti al gioco di ruolo e qualche suggestione in meno, o un'ambientazione meno specificata o quello che vi pare.
    Fatemi sapere se la serie vi piace e vorreste che la continuassi (in ogni caso finirò questo articolo e alcuni altri che ho già in mente) e in caso quali creature vi piacerebbe vedere trattate con questo approccio.

    Personalmente preferisco la versione "libro", è più adatta ad essere usata per più sistemi.

    Tra l'altro, sarebbe interessante vedere anche "versioni alternative" del licantropo "classico":

    1) Altre creature mannare (esistenti irl presso popoli non europei).

    2) Come si diventa mannari; nella mitologia norrena, se non sbaglio, basta bere l'acqua raccoltasi nell'orma di un lupo, o indossarne la pelle durante una notte di luna piena (idea ripresa parzialmente da Tolkien nel suo Silmarillio, in cui due personaggi indossano la pelle di un lupo e di un pipistrello per infiltrarsi nel covo di Morgorot).
    Ma secondo leggende medioevali, basta essere il settimo figlio, o essere nati in un giorno specifico, per diventare licantropi.
    E in un vecchio fumetto su Conan o Kull, un'uomo diventa licantropo solo per il fatto di aver ucciso un'altro mannaro mentre era in forma lupina.

     

    P.S.: e, ricollegandomi al punto 2, ma riferito ad altri mostri (di cui spero parlerai), mi ricordo che in vecchissimo episodio de "I Superamici" (versione anni '80, pacchiana e camp, della "Justice League), l'unico modo per sconfiggere degli zombi era legarli con liane morte ad alberi morti, in una palude morta... per anni, da bambino, ho pensato che fosse quello l'unico modo per ucciderli, prima di sentir parlare di decapitazioni e "head-shot".

    • Grazie 1
  2. 33 minuti fa, Lord Karsus ha scritto:

    Sostanzialmente però quello che volevo fare notare è che per come inserito nel libro di Graeber, tutti i Paesi debitori (Grecia, Hawai, Madagascar) sono i "buoni" e tutti quelli creditori (Germania, Cina, USA, etc) sono i "cattivi". Ma anche chi ha un reddito "medio" e viene strozzato dalle banche per un mutuo su una casa ad es., è un "buono", mentre le banche sono cattive. Forse lo davo per scontato e non si capiva nel post.

    In effetti si capiva esattamente il contrario, ecco perchè ho scritto la mia "spiegazione". 🤣

    Quanto al fatto "Indebitamento = bene" e "Credito = male" (o viceversa), direi che è un pò tirato per i capelli... lo dimostra il fatto che io l'ho capita al contrario di come l'aveva pensata l'autore originale.
    Una persona può "crearsi credito" verso un'altra (in pratica la aiuta) solo per generosità, senza volerne niente in cambio (bene), oppure per poter riscuotere tale credito dopo, con magari gli interessi (male).
    Allo stesso modo, una persona può "crearsi debito" verso un'altra (in pratica chiede qualcosa all'altra) senza avere alcuna intenzione di restituire il favore (male, in pratica un furto), ma può anche darsi che restituisca il favore in seguito, magari con gli interessi (bene; esempio stupido, una persona che studia medicina: per anni è sulle spalle dei genitori e del sistema scolastico, ma quando diventa medico aiuta a sua volta gli altri).

  3. I concetti di "Cortotermismo" e "Lungotermismo" sono facili da capire.

    Invece, per "Indebitamento" (anche se sarbbe meglio "Debito" per rimanere in tema col termine seguente) e "Credito" sono più complessi.
    Per come li ho capiti io, indicano il fatto di produrre meno di quanto si consumi (Indebitamento), o viceversa di produrre più di quanto si consumi (Credito)... è esatto?
    Ovviamente, "produzione" e "consumo" non è relativo solo a cose materiali, ma anche a cose immateriali (tipo aiutare qualcuno, o chiedere aiuto).
    In tal caso "Indebitamento" sarebbe sinonimo di "egoismo", e "Credito" di "altruismo".

    Questo ti aiuta a visualizzare meglio le 4 possibili combinazioni?
    Lo farei io, ma in questo momento sono un pò fuso, e scriverei sicuramente qualche cavolata.

  4. @Lord Karsus

    Grazie, ma come ho detto all'inizio dell'articolo (e del blog), l'ambientazione di fantascienza che stò sviluppando è ispirata pesantemente alle serie tv degli anni 70 e 80: computer in stile Commodore 64, con i programmi caricati tramite un lettore di cassette, apparecchiature piene di grossi pulsanti, levette, reostati e potenziometri analogici, eccetera...
    In effetti dovrei mettere (cosa che stavo per fare) anche le tecnologie che non voglio che siano presenti nell'ambientazione: viaggi nel tempo, teletrasporto, poteri mentali, eccetera.

    P.S.: se non lo hai già fatto, potresti rispondere al questionario presente nell'articolo 2 (unità di misura)?

    • Mi piace 1
  5. 12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

    veramente sei appassionato di fantascienza?

    Da morire!
    Essendo appassionato di scienza, ho sempre amato la fantascienza in quanto la vedevo un pò come la "continuazione" della scienza (una specie di "fantascienza = scienza del futuro")... un pò come vedevo, e vedo tutt'ora, il fantasy come una sorta di "continuazione" della mitologia glassica (greco-romana, norrena, giapponese, amerinda, eccetera).
    In effetti vedo fantasy e fantascienza quasi come le due facce di una stessa medaglia... e non capisco come certa gente possa amare uno e disprezzare l'altro.

     

    12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

    Scusa se vado OT, ma quand'è che creiamo una ambientazione sci-fi nostra?

    Guarda, come spiego nel primo articolo del blog, in cui faccio una recensione di Retrostar, il sistema di gioco è "universale": non ha un'ambientazione propria, ma è strutturato in modo da permettere di ricreare il feeeling di qualsiasi serie tv di fantascienza (almeno in teroria... non ci ho mai giocato, quindi mi limito a prendere per buono quanto dice il manuale, ma di sicuro il sistema ha molte buone idee), specialmente quelle americane degli anni 70-80.
    Quindi, se vuoi dare una mano a sviluppare questa ambientazione, sei più che benvenuto. 😉

  6. Tranquillo, ho messo tre gruppi proprio per questo: umanoidi se uno vuole una cosa alla Star Trek (come dici tu, semplici "umani con orecchie/fronte x"; facendo il paragone col fantasy: elfi, nani, orchi, eccetera), semi-umanoidi se uno vuole introdurre le razze più esotiche di Star Wars (facendo il paragone col fantasy: centauri, yuan-ti, thri kreen, eccetera) o altro (volendo stiracchiare molto il concetto, in questa categoria potrebbero entrarci addirittura gli Xenomorfi di Alien, se fossero inteligenti e pacifici!), e non-umanoidi se vuole cose ancora più strane... solo che, nel caso dei non-umanoidi, alcune volte escono fuori razze che richiedono troppo lavoro (o sono troppo deboli o troppo potenti, rispetto alle altre razze) per essere divertenti da giocare.
    Se poi uno trova il modo di far intergire bene anche razze che necessitano ambienti speciali (tipo i Tholiani di Star Trek, a cui i miei Kelixriani sono pesantemente ispirati), o razze con una psioclogia del tutto aliena, allora le aggiunga pure.
    Come detto all'inizio di questi articoli, uno può modificare quello che vuole, come vuole... e i consigli sono sempre i benvenuti! 😉

  7. Il gioco è progettato per permettere di replicare QUALSIASI serie tv di fantascienza degli anni 70 (anche quelle che non esistono), quindi di base non ha un'ambientazione sua (anche perchè è un gdr "Powered by the Apocalipse", quindi i giocatori contribuiscono a creare l'ambientazione quanto il master).
    Però il master (quì chiamato "Showrunner", tradotto alla buona "direttore dello spettacolo") ha, rispetto ad altri grd PbtA, un maggiore potere decisionale sulla creazione dell'universo di gioco (gioco di parole assolutamente voluto)... ed essendo io un'appassionato di fantascienza (ho visto la quasi totalità di serie tv e cartoni menzionate come esempi nel manuale), non ho resisito all'idea di creare un'ambientazione mia.
    L'unica cosa, la stò tenendo abbastanza sul vago, affinchè altri gruppi possano poi modificare facilmente le parti in cui non la pensano come me (per esempio le comunicazioni ftl, visto che siamo quì).

  8. Il 9/8/2018 alle 16:35, Checco ha scritto:

    1. Apocalypse World è stato tradotto in italiano: è edito da Narrattiva con il titolo di 'Il Mondo dell'Apocalisse'.

    Davvero? Mi era sfuggito, grazie della precisazione, ora lo correggo. 😉

     

    Il 9/8/2018 alle 16:35, Checco ha scritto:

    2. In genere, nei PbtA i 2d6 non si tirano in caso di "incertezza nel risultato", ma quando si attiva l'innesco di una mossa (cioè, il personaggio fa qualcosa e se quel 'qualcosa' corrisponde all'innesco di una mossa allora si tirano i dadi e la risoluzione viene quindi stabilita in base alle possibilità offerte dalla mossa innescata): magari in Retrostar è diverso, non saprei.

    Ok, probabilmente il problema è che mi sono spiegato (come mio solito) da cani.
    I 2d6 vengono tirati ogni volta che il master decide che il risultato di un'azione non è nè un successo automatico (per un comune umano medio: saltare un fosso largo 10 cm, o sollevare un libro del peso di 50 gr), nè un fallimento automatico (per un comune umano medio: sollevare un masso da 10 tonnellate, o correre 10 km in 10 secondi).
    Con un risultato di 2-6 l'azione non và come deciso dal giocatore (fallimento), con 10-12 l'azione và come deciso dal giocatore (successo); con un risultato di 7-9, invece, il giocatore può scegliere liberamente tra due risultati: successo parziale ("successo ad un prezzo", come in tutti i giochi PbtA)  O fallimento parziale ("fallimento, ma con un premio", una cosa che -per quanto ne sò- non è presente in alcun altro gioco PbtA).
    In realtà, a voler essere del tutto esatti, nel caso 7-9, la dicitura esatta sul manuale è: il giocatore deve scegliere se fallire (ma mantenere il controllo sul pg), o avere successo (ma perdere il controllo sul pg)... il problema è che non ho capito cosa intende il manuale per "mantenere/perdere il controllo sul pg"! Anche per questo invito a leggere il manuale.

     

    Il 9/8/2018 alle 16:35, Checco ha scritto:

    Anzi, ti chiedo, in Retrostar ci sono i playbooks (libretti) delle classi e il sistema delle moves (mosse) o sono assenti (e, nel caso, come sono stati sostituiti/rimpiazzati)?

    In Retrostar non esistono classi (nè, quindi, libretti... basta avere il manuale)! I pg si differenziano per i "descrittori", e per i valori nelle caratteristiche.
    Allo stesso modo, non esistono "mosse" nel senso classico: se l'azione è di tipo fisico si tira sotto Adventure, se l'azione è di tipo mentale si tira sotto sotto Thought, se l'azione è di tipo sociale si tira sotto Drama... tutto quì.
    Descrittori, dial, capacità, oggetti, situazioni... sono tutte cose che forniscono un bonus o un malus al tiro, ma in linea di massima, qualunque pg può tentare di fare qualunque cosa (con differenti possibilità di successo, ovviamente); da questo punto di vista, Retrostar è molto più semplice di qualsiasi altro gdr PbtA di cui abbia sentito parlare.

    Non è nemmeno previsto (o, almeno, io non l'ho trovato) un sistema per permettere di migliorare le caratteristiche (forse perchè, nei serial televisivi di quel periodo, i protagonisti non cambiavano mai).
    I pg partono con una caratteristica a +1, una a 0, e una a -1; poi possono incrementare una delle tre (una quasiasi) di 1 punto, ottenendo una delle seguenti stringhe di valori: +2/0/-1, +1/+1/-1, +1/0/0. Inoltre, avere una caratteristica diversa da 0 (in certe situazioni, anche se è a -1), è più vantaggioso che averne una a 0, quindi consiglio di scegliere la 1° o 2° stringa... la 3° è la meno efficente di tutte.

  9. 11 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

    TWO OBSERVATIONS

    First, let me note that what you said: "Le comunucazioni da civiltà a civiltà sono di tipo "passivo": sì canali televisivi, no a internet"

    Its just what McLuhan called COLD Media or HOT Media, e che teorizzava che si alternassero nella storia del mondo. 

    È una considerazione strainteressante Mattux!! In effetti è vero!

    Come ho fatto notare, con una velocità non infinita (o comunque non abbastanza veloce) delle comunicazioni, alla fine si arriverà sempre ad una distanza oltre la quale i messaggi "botta-e-risposta" diventano difficili o addirittura impossibili (pensa alle lettere, prima che venisse inventati il telegrafo e la radio)... ho un paio di libri di fantascienza che fanno notare la cosa, e ne ho preso spunto, anche perchè l'idea delle comunicazioni istantanee (magari anche a distanze extra-galattiche) rischia di rendere le cose "troppo semplicii", imho.

    P.S.: perchè hai scritto in inglese? 🤣

    11 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

    Seconda osservazione:

    "...notizie e musiche difficilmente sostituiranno i veni materiali..."

    PLOT TWIST!!

    CON LE STAMPANTI 3D INFORMAZIONE=MATERIA!!

    Basta dare l'info sulla materia da far viaggiare e ci si "teletrasporta" a velocità luce. Magari i singoli atomi della cosa da portare vengono "sparati" a velocità prossima a luce e ricaptati dalla stampante 3D (per non dover avere "cartuccie" costose... anche se non mi sembra chissà che costo a parte quello organico)

    Ci avevo pensato, in effetti... ma visto che Retrostar è pensato per replicare serie televisive sci-fi degli anni 70-80, e a quell'epoca nessuno aveva immaginato le stampanti 3D, una cosa del genere non è presente nemmeno nell'ambientazione.
    Allo stesso modo, una cosa che non metterò assolutamente nell'ambientazione, sono proprio i teletrasporti! Fin troppe volte in Star Trek lo hanno usato come "deus ex-machina", tanto che ormai mi fà venire la nausea (ed è l'unica tecnologia fantascientifica che mi causa questa reazione)!

    • Mi piace 1
  10. Cita

    Le tavole ouija hanno tutta una serie di regole, diverse a seconda di chi le cita, per essere utilizzate fruttuosamente (a detta di chi ci crede), quindi se volete usarle assicuratevi di seguirle. Io vi sconsiglio di usarle per due ragioni: se non ci credete è solo una perdita di tempo, mentre se ci credete state dando potere su di voi a una presenza che non è detto sia benevola. Insomma è un chiaro caso di una posizione lose-lose, dalla quale non uscirete con niente... niente di buono almeno!

    Amen! 👍

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  11. Il 17/7/2018 alle 16:18, The Stroy ha scritto:

    Che anche i powerplayer e i cazzoni hanno diritto di giocare.

    Giusto e sacrosanto! Ma in un gruppo, master compreso, di powerplayer e cazzoni!
    In un gruppo serio e amante di roleplay mettete un pp (o viceversa), e non si diverte più nessuno.

    P.S.: che poi, uno può benissimo ruolare in un'avventura e fare pp in un'altra (addirittura con lo stesso gdr e gli stessi giocatori/master)... non siamo sagome di cartone sempre uguali.
    Basta solo mettersi tutti d'accordo prima di iniziare.

  12. 6 ore fa, 1701E ha scritto:

    È una gattA prego...e tipo al suo secondo post si è presentata al gruppo facendo un furtivo particolare...

    Ha finto un approccio sessuale ad un PNG e poi gli ha piantato gli artigli nelle p@lle...

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Mitica! :thumbsup:

    P.S.: era una cosa tipo questa?

  13. 35 minuti fa, Morgan Bale ha scritto:

    Lessi mi sembra su Wiki che Tolkien venne anche accusato di essere razzista e omosessuale (all'epoca quasi come un crimine) perché gli orchi erano di colore nero e c'erano molte guglie che richiamavano la figura del fallo :lol: Poi c'erano quelli che invece lo difendevano dicendo "No, non è gay perché ci sono molte caverne", simbolo del sesso femminile.

    :embarrassed:
    Certa gente non c'ha proprio un CA... volo da fare! :swear:
    Il nero è da sempre associato al male, punto! E in un fantasy (cioè un medioevo fantastico), con tutti quei castelli, come non aspettarsi delle guglie?

    Semmai, con tutte quelle spade (simboli fallici ancora più delle torri), i continui combattimenti, e quasi totale assenza di figure femminili (me ne vengono in mente solo 4: Arwen, Galadriel, Eowyn, e Rosie Cotton), al massimo lo si potrebbe accusare di misoginia... ma nemmeno questo, visto che le tratta tutte col massimo rispetto!

     

    44 minuti fa, MadQueen ha scritto:

    Detto ciò, caro MattoMatteo ci intendiamo alla grande! Anche io li ho tutti e, avendo la fortuna di avere una mamma appassionata di fantasy, ho tutte le prime versione. La mia tetralogia prima di Shannara (quindi Spada, Pietre Magiche,  Canzone e Primo Re) ha le pagine ingiallite dal tempo e dalle svariate letture. Ogni volta che guardo quei libri mi sento orgogliosa!

    La mia copia dellla Spada è quella con le illustrazioni di Hildebrandt... anche la tua?

  14. "La spada di Shannara", il primo libro fantasy che ho letto... senza di quello (e i successivi), non avrei mai iniziato a giocare di ruolo, e ora non sarei quì.

     

    15 ore fa, Morgan Bale ha scritto:

    So che all'inizio venne accusato di plagio, ma poi ha creato qualcosa di completamente diverso.

    "La spada di Sahannara" fù accusata di essere un plagio de "Il signore degli Anelli", perchè c'era un gruppo multirazziale in un mondo fantasy, che doveva trovare l'unico oggetto magico capace di distruggere il signore del male... ah, e non dimentichiamoci del mago al comando del gruppo!
    Ok, diciamoci la sincerità... se si considera "lsds" una scopiazzatura de "isda", allora lo sono TUTTI (o quasi) i libri fantasy scritti dopo Tolkien!
    E, d'altro canto, Tolkien stesso ammise di aver preso spunto dalle saghe norrene e quelle arturiane; quindi, se vogliamo essere precisi, il primo ad aver "plagiato" (notare le virgolette, please) è stato proprio lui... eppure sfido chiunque a dire una cosa del genere davanti ai suoi estimatori! Vi spellerebbero vivi! :grin:

    Avendo letto tutti e due i libri (*) posso dire che accusare uno di essere la brutta copia dell'altro, è come dire che "Cenerentola" è la brutta copia di "Biancaneve" (o viceversa)! Cercare di paragonare le due storie ad ogni costo, è come cercare di paragonare lo spezzatino di agnello con la torta di mele!
    Storie simili, si, ma non uguali (nè come trama, nè come personaggi, nè come stile), quindi entrambi perfettamente godibili.

    (*) prima "lsds" e poi "isda"... e per quanto la storia de "isda" sia epica, la scrittura di Tolken è di una pesantezza unica, quindi viva "lsds" per tutta la vita!

     

    16 ore fa, Morgan Bale ha scritto:

    Mi piacque molto uno dei suoi titoli dove... c'era... quest'isola e... questi tre demoni che comandavano un'orda di mostri contro gli elfi e... ce ne era uno che braccava i protagonisti, mi sembra si chiamasse Mietitore. Avevi toni davvero horror, come pure la scena del cane del re che entra di notte in camera sua con gli artigli sporchi di sangue... e quello era un altro dei tre demoni, il Camaleonte! Mi ricordo anche la scena della serva che viaggiava con la compagnia che viene rapita dai drakul, mi sembra si chiamassero così e... poi viene trasformata. Insomma... davvero una serie valida.

    Stai mescolando i ricordi de "Le pietre magiche di Shannara" (2° libro della serie) con quelli de "La Regina degli elfi di Shannara" (3° libro della quadrilogia degli "Eredi di Shannara", quindi 6° libro della serie)... a me capitò una cosa del genere da piccolo, con i film "L'impero colpisce ancora" e "Il ritorno nello Jedi".

    La mia personale classifica è:
    1) Le pietre magiche di Shannara.
    2) La spada di Shannara.
    3) l'intera quadrilogia degli "Eredi di Shannara".
    4) La canzone di Shannara.
    Dei libri successivi, la cosa che ho preferito sono le navi volanti.

     

    L'unica nota negativa, che posso muovere a Brooks, è che stà si stà "riciclando", diventando prevedibile; con gli ultimi 3-4 libri, arrivato a metà volume sapevo esattamente quello che sarebbe successo nel resto dela storia... e c'ho azzeccato con una precisione del 75-95%! :embarrassed:
    Ciò nonostante, ho tutti e 34 i libri che ha scritto finora (sagha di "Shannara", quella di "Landover", quella de "il Verbo e il Vuoto"... e quelli che uniscono "il Verbo e il Vuoto" a "Shannara")!

  15. 7 ore fa, Xolum ha scritto:

    E con isole distrutte puoi intendere che un'isola è diventata uno degli arcipelaghi prima citati mentre l'altra non è più nemmeno rintracciabile come residuo.

    Ok, quindi ORA sono 5 isole, ma originariamente erano 7; è un dettaglio che dovresti mettere, non saperlo può generare un pò di confusione (così com'è capitato a me).

     

    7 ore fa, Xolum ha scritto:

    sono grandi esattamente come le Hawaii, la popolazione ha subito molti cambiamenti, prima nel periodo precedente la guerra si sfioravano i 2 milioni di abitanti, ora si è a 200 mila (si una decimazione).

    Buono a sapersi... io stavo ipotizzando isole circa 10 volte più grandi e 100 volte più popolose! :grin:

     

    7 ore fa, Xolum ha scritto:

    l'effetto dell'incremento della popolazione è stato minimo, erano già in pochi, e con l'arrivo di altri popoli sulle isole non c'è stata questa corsa di sopravvivenza, basti pensare che tutte le isole sono abitate al 15% della loro superficie e che tecnologia e simili provvedono alla creazione di cibo e altro.

    Ok, perfetto. ;)

  16. Lo spunto è carino, ma ci sono alcuni punti un pò troppo vaghi.

    1) quanto sono grandi le isole?
    Perchè, da come ne parli ("grandi città abitate da migliaia di persone di diverse razze caratterizzate dallo stupefacente spettacolo di palazzi, grattacieli, macchine, creazioni alchemiche, costrutti, navi volanti, fumo e ibridi ai limiti del comprensibile"), ho avuto l'impressione che la popolazione sia piuttosto numerosa (alcuni milioni?); e se sono così tanti, anche se vivono quasi tutti nelle città, le isole devono essere piuttosto grandi, cosa che porta al punto 2:

    2) solo 5 isole?
    Se le isole sono molto grandi significa che, quasi sicuramente, sono anche circondate da una serie di isole più piccole (probabilmente disabitate, nella maggior parte dei casi), cosa che porta al punto 3:

    3) le "isole distrutte"?
    Dici che due isole sono state distrutte, a seguito di guerre ("Gora Vs Kula", e "Popoli elementali Vs tutti"); ma distrutte quanto?
    Sono semplicemente diventate inabitabili (e in tal caso per quanto? Vale solo per gli umanoidi o anche per gli animali?). o sono sparite completamente (e in tal caso che effetto ha avuto l'improvviso incremento della popolazione sulle altre isole?)?

  17. 1 ora fa, SilentWolf ha scritto:

    Considerato che in D&D 5e sono numerosi i fattori che possono infliggere livelli di Affaticamento, è qualcosa che bisogna attribuire alla leggera.

    Forse volevi dire "che NON bisogna attribuire alla leggera"... :grin:

    Per tornare al recupero dei punti caratteristica, direi che è meglio usare una regola semplice: un riposo breve fà recuperare 1 punto, un riposo lungo li fà recuperare tutti.

    • Mi piace 1
  18. 2 ore fa, SilentWolf ha scritto:

    Credo, quindi, convenga fare in modo che i PG possano recuperare almeno parte dei Punti Caratteristica durante i Riposi Brevi. Hai qualche suggerimento riguardo al modo in cui determinare il quantitativo?

    Bella domanda... ci stavo pensando già mentre scrivevo la prima risposta, ma senza molto successo.
    Ora che ho avuto un pò più di tempo, stavo pensando... visto che solitamente in un giorno il gruppo fà 1 riposo lungo e 2-4 riposi brevi, per un totale di 10-12 ore (8 ore il lungo, 1 ora il corto)... ogni riposo breve potrebbe far recuperare 1/10 dei punti persi (non di quelli totali), minimo 1?
    No, forse troppo poco... facciamo 1/5 dei punti persi (visto che sono 3-5 riposi), sempre minimo 1?

  19. Se posso provare a gettare un pò di acqua sul fuoco... credo che il problema sia sorto perchè:

    1. DB_Cooper non ha detto esplicitamente che quanto scrive quì riguarda solo ed esclusivamente i suoi gusti personali, nè che non ritiene i propri gusti superiori a quelli degli altri (probabilmente perchè riteneva inutile specificare una cosa che riteneva, a quanto pare erroneamente, ovvia).
    2. MadLuke (a differenza di altri, tipo me) non è riuscito a capire quanto detto sopra, prendendo le parole di Cooper per un'attacco ai giocatori "che non interpretano".

    Almeno, questa è l'impressione che stò cominciando ad avere dagli ultimi post.

    • Mi piace 1
  20. 1 ora fa, smite4life ha scritto:

    Ora, è chiaro che quanto tu sostieni essere fondamentale (ovvero:

    Cita

     [...] concentrarci più sulla storia che sui numeri.

    ) dipende pesantemente dal tipo di sistema utilizzato, oltre che dal gruppo. Se io sono in un gruppo che ama ottimizzare e giochiamo a 3.X, ma io ritengo che sia giusto concentrarmi più sulla storia che sui numeri, finisce che io non mi diverto e non solo: il mio pg, così ben caratterizzato non è nemmeno tanto caratterizzato (a meno di esempi particolari). D'altro canto, se io sto affrontando un gioco più narrativo, il discorso potrebbe cambiare.

    Più che giusto... ma il fatto che tutto il gruppo debba giocare con lo stesso "stile", per evitare problemi e discussioni, è un'assioma a valle, vale a dire una cosa decisa PRIMA.

     

    1 ora fa, smite4life ha scritto:

    Secondo me, questa frase racchiude tutto il problema che hai espresso. Il mio personaggio deve essere descritto dal "cosa sa fare" almeno quanto dal "chi è", altrimenti non sarà mai chi è! Mi spiego meglio con un esempio classico ma mai superato (ammetto che questa frase possa sembrare molto contorta): se io voglio fare un paladino ammazza demoni, ma il mio paladino ammazza demoni non sa ammazzare i demoni, al massimo sarò un truffatore che si vanta di ammazzare i demoni (e per carità, va benissimo. Solo che non è il paladino ammazza demoni).

    Nello specifico, a seconda del sistema utilizzato la parte numerica può diventare più o meno importante per sostenere il concept del personaggio, nello specifico sempre più importante tanto più quanto più il sistema incoraggia la system mastery.

    Credo di aver capito qual'è l'origine dell'incomprensione tra te e DB_Cooper.
    Primo, hai ragione sul fatto che il peso della "system mastery" dipende dal gioco in se (come hai fatto notare sulle varie edizioni di d&d); su questo non si discute (almeno, io non lo faccio, nè mi sognerei mai di farlo).
    Secondo, DB non ha mai detto che la s.m. (abbrevaizione per non scrivere sempre "system mastery") sia il male assoluto (e infatti il discorso che fai nel quote è sacrosanto)... tanto per dirne una, AD&D è, comunque, molto più portato al s.m rispetto a giochi come Fate o Dungeon World.
    Il problema è che d&d 3/3.5/PF ha "fatto scuola" (più di AD&D), per cui ora la magior parte delle persone sono (consciamente o inconsciamente) a pensare il proprio personaggio solo (o, quanto meno, soprattutto) secondo i numeri, facendo perdere un pò di vista il personaggio in quanto storia.

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