Silkar
Finalmente un meritato riposo dico stravaccandomi davanti al tavolo mentre muovo le spalle doloranti e stiro la schiena. Appoggio la spada sul bordo del tavolo e non perdo tempo ad ordinare sia da bere che da mangiare. Dopo il lungo viaggio la mia intenzione è quella di rilassarmi, consumare bevande su bevande e fare del chiacchericcio con viaggiatori appena conosciuti.
Noto che Yauldir ha un modo strano e impacciato per conversare il che mi fa provare curiosità e compassione, provo a rispondergli. Uuuuh, complimenti amico... è un bell arco, se stato bravo. Anche io pratico questo passatempo, o meglio, era il mio lavoro. Non mi occupavo del legno ma intagliavo persone o esseri viventi in generale, a discrezione del committente. non riesco a finire la frase che rido della mia stessa battuta scusate per la triste battuta forse sto bevendo un po troppo.
Per quanto strano sia hai dimostrato di saper il fatto tuo, ho delle cose importanti da sbrigare in questa regione straniere e, non mi vergogni di ammattere che potrei aver bisogno di aiuto. Ho quasi esaurito i miei risparmi durante il viaggio ma è un' avventura quella che cerchi ed è proprio un'avventura quella che io devo intraprendere. Pensaci, hai tempo per farlo e se sei interessato ne riparleremo a quattrocchi. Per quanto riguarda la runa purtoppo anche io sarò impegnato per le prossime ore ma sono disposto a darvi una mano e mettere al servizio la mia spada se avete la pazienza di aspettare. Consiglio di chiedere alle guardie cittadine, magari la città è già a conoscenza di quello che succede nei pressi delle loro mura, dopotutto se le vie per raggiungere la città non sono sicuro il commercio ne risente. Forse sono già alla ricerca di qualcuno che possa risolvere il problema con la giusta ricompensa. Incrocio lo sguardo con quello del satiro consiglierei anche di consultare qualche libro che tratti questo genere di simboli, suppingo ci sia una biblioteca in città no?
Mentre i miei compagni sono immersi nella loro discussione ne approfitto per parlare con Selfic senza troppe orecchie che ci ascoltino, allungo il braccio dietro la sua spalla e avvicino il suo viso al mio. Parlo sottovoce in modo che il frastuono della locanda copra le mie parole. è stata una fortuna averti incontrato amico mio, io credo che tu possa essermi utile. Sono qui, straniero in questa regione, per trovare delle persone. ( elenco i nomi dei miei ex compagno d'arme) come me vengono dal lontano ovest, dalle regioni dilaniate dalle guerre, sono mercenari del peggior tipo e so che hanno viaggiato fino a queste terre. Loro hanno 2 cose che io voglio, uno è un oggetto pericoloso che gli va assolutamente tolto dalle mani e l altro è un cuore pulsante che gli va tolto dal petto. Non so dove siano e non so quali affari li hanno portati fino a qui, so solo che sono arrivati qualche mese fa.Capisco che sia passato del tempo e che tali informazioni possano essere ormai svanite ma fortunatamente so che in queste terre sta viaggiando un amico. Il suo nome è Garett, forse lui potrebbe saperne qualcosa. è un bardo amante delle belle cose e dei vizi, è impossibile non notarlo: vesti sgargianti, parlantina istancabile è bravo a fare il suo lavoro quanto è bravo a infilarsi nei guai... insomma, lo si nota come se fosse un sole nel cielo notturno. Tu sei come lui ma con le corne, è un complimento, mi piacciono quelli che sanno godersi la vita. Allora, sai qualcosa?