DM
x chi ha richiesto tiri
L'elfa delle pulizie fece un vago cenno della mano a Ragnar e Damien Magari qualche decennio fa disse con un mezzo sorrisetto. A discapito della professione umile, la donna si dimostrò comunque aperta alle spiegazioni del tiefling, la quale sembrava giustificare ogni aspetto di quella strana vicenda Mi pareva che avessero detto che c'era un cadavere di un nano all'ingresso disse, aggiustandosi una ciocca dei capelli castano chiari in cui si intravedeva più di qualche esemplare bianco Se mi date una mano, direi che siamo a posto. Non ho bisogno di bere di prima mattina, non sono un'alcolizzata fece spallucce Però se volete un consiglio vi direi di fare attenzione a portarlo in giro, le guardie di sicuro lo fermerebbero. Anzi, se lo fermassero e basta sarebbe pure poco Aravae, tale era il nome dell'elfa delle pulizie bella come Astrid, fu accompagnata al piano di sotto da Ragnar e Damien, dove a dargli una mano si presentò anche Shelara. L'idea di agire in quattro per pulire rapidamente le scale era ottima, sebbene Ragnar e Shelara colsero ben presto di aver svolto essi la gran parte del lavoro
x Damien
Il mezzo-demone e l'elfa delle pulizie (stranamente più scarmigliata) furono rivisti al termine dei lavoro. Shelara comunque assicurò a Ragnar che avrebbe fatto in modo di far tenere la cosa riservata Ma voi cercate di tenerlo nascosto, altrimenti sarà tutto inutile.
Quando tutti furono di nuovo riuniti alla presenza del rinato Mulroht, anche Dorian li raggiunse Non dovremmo avere problemi di essere cacciati fu molto contento di vedere che il nano (ora duergar) era di nuovo vivo, ma non mancò di commentare la spedizione vissuta Frondargentea è il male disse citando Shaun Finchè siamo in città non credo avremo molti problemi, ma dividerci quando si ha a che fare con le bestie che vivono fuori è troppo pericoloso, dovremmo evitarlo non parve però insistere troppo sul rimproverare i viaggiatori. La situazione diede al gruppo l'opportunità di discutere sulle prossime mosse e, sebbene non all'unanimità (come spesso accadeva, d'altronde) il gruppo decise a maggioranza di rimanere un altro giorno a Mylmanor Pagherò io il necessario affermò il Von Gebsatell.
Con il passare delle ore, le attività ripresero il loro corso nella città di Mylmanor, gli elfi intenti a portare avanti le loro attività giornaliere con l'impegno di api industriose. I mercati, sia quello a terra che quello superiore, brulicavano di curiosi, coppiette intente in una passeggiata, incantatori dallo sguardo schivo e nobili accompagnati dalle loro scorte personali. Diversi erano i carri che attraversavano le vie, facendosi strada tra i garzoni di bottega e le massaie, mentre i bambini elfi giocavano nelle viuzze o nei piccoli parchetti che sorgevano qua e là per la città, riconoscibili per le strutture in legno come scivoli o quadri fiordici dove essi potevano arrampicarsi e giocare sotto la supervisione di pochi adulti. Sebbene società assai chiusa e governata da una nobiltà che si approfittava della propria posizione, la criminalità sembrava praticamente assente in superficie per concentrarsi tutta nel livello sotterraneo, come lo sporco nascosto da una pigra domestica che veniva nascosto sotto un tappeto. Il “quartiere dei drow”, come era stato ribattezzato per le sue similitudini con la patria degli odiati elfi oscuri, viveva quel giorno come i precedenti: era lì che i non elfi o i più poveri tra gli orecchie a punta vivevano le loro giornate, fosse esso tramite la vendita di spiedini di rane o pesce affumicato, misture esotiche, articoli di dubbia origine e morale, furtarelli negli angoli più bui o negli esercizi lasciati vuoti o il semplice atto di mendicare. Ma pure lì non era impossibile vedere anche persone fuori luogo, clienti dell'attività che sorgeva in ogni città per la sua semplicità ma anche l'ottimo servizio offerto, il bordello locale noto come “Il piacere del Sottosuolo”.
X chi visita “Il piacere del Sottosuolo”
Una struttura che non aveva comunque l'approvazione di tutti, in primis la chiesa di Varnia Gilmadrith, detta Cuore d'Acciaio. Essa sorgeva tra il palazzo del governatore e la piazza del mercato, maestosa struttura in legno dal tetto a punta con l'insegna dell'occhio lacrimante su scudo che offriva un riscontro visivo... al quale si univa uno uditivo per mezzo del predicatore della dottrina della dèa elfica, che davanti al tempio sembrava sempre in cerca di fedeli Io vi dico, abitanti di Frondargentea, che la fede è messa a dura prova dalle disgustose tentazioni che i nemici del nostro popolo pongono dinnanzi a noi! Femmine che vendono il loro corpo per un empio guadagno, gettando via la loro virtù e la loro dignità in promiscui atti carnali! Io ve lo dico, ciò è inaccettabile quando siamo ancora in attesa che il campione giunga a noi per salvare e riporare a casa Ciradyl, l'Alba Dorata! enunciò con fervore Mentre ella sta resistendo, noi dobbiamo essere più uniti che mai! Il tempio è pronto a fare la sua parte, ma il primo aiuto dovrà giungere dai membri della sua comunità! Entrate, sedetevi e pregate. Potrete sostenere la chiesa con un semplice obolo, fare ammenda per i vostri peccati e ricevere l'assoluzione quando giungerà l'ora, io e i miei confratelli ci occuperemo di voi!
X chi visita il tempio di Varnia Gilmadrith
Il palazzo del governatore era la più alta delle strutture in pietra della città di Mylmanor, una larga torre alta tre piani in cui funzionari statali e persone comuni andavano e venivano, portando cartelle di lavoro o richiedendo permessi e protocollazioni. Le ampie porte d'ingresso erano aperte, ma i livelli superiori a quello terreno, dove si trovavano gli uffici più importanti e quello del governatore stesso, erano inaccessibili senza appuntamento o un permesso speciale.
X chi visita il palazzo del governatore
Punto imprescindibile per quell'ulteriore giorno in città, comunque, si rivelò la Giumenta Dorata. Pacificata la situazione con il locandiere, Dorian aveva dato fondo ai suoi mezzi per rinnovare per un secondo giorno le prenotazioni delle camere, offrendo un bonus per il disturbo Dopotutto non siete poi così malaccio, voi stranieri commentò il locandiere al termine del turbolento ritorno alla vita di Mulroht, sebbene la sua ammirazione stonasse con il mormorato conteggio di monete di platino di Glantria del Von Gebsatell.
X chi passa alla Giumenta Dorata
x tutti