Premessa della premessa: non pensavo qualcuno potesse prendere seriamente o trovare divertente questa mia discussione (non avendo avuto risposte ai messaggi precedenti riguardo l'ambientazione), quindi wow non so che dire.
Aprezzo molto il tuo consiglio e lo accetto volentieri, ovviamente il livello di gioco deve essere sempre equilibrato, in qualche modo e il tuo esempio mi sarà molto utile per eventuali situazioni future. Detto questo, e dopo averti ringraziato per i complimenti, ci tengo a precisare una cosa: è vero, la situazione è degenerata nel peggiore dei modi, ma in ogni caso la storia di quei personaggi doveva nascere e morire in quella sessione... la sfiga ha chiarito solo il come.
Mi spiego peggio: ho passato le settimane precedenti alla prima sessione creando un'ambientazione di gioco che mi aggradasse il più possibile... in realtà sono partito dall'ambientazione base della 4a edizione (la point of light o valle del nentir), che essendo aperta e non completamente definita dai creatori, si presta in modo ottimale a quello che era il mio progetto. Infatti volevo creare una realtà equilibrata (ma non stabile) con le sue meccaniche, che i giocatori con le loro azioni avrebbero potuto influenzare in varie possibili direzioni, togliendo quindi al master il potere di dirigere l'avventura nella direzione da lui voluta. Ho quindi in parte preso e in parte creato: vari dungeon minori, missioni (secondarie e principali) e grandi avventure, e ho frullatu tutto insieme, senza concentrarmi su nessuno di essi in particolare, ma ridefinendo i dettagli di ognuno solo se i pg si fossero diretti in quella direzione.
Veniamo ora alla sessione di prova. I giocatori erano tutti novizi, quindi volevo far fare loro pratica sul gioco, prima di iniziare la mega avventura vera e propria (e per come l'ho creata neanche io posso sapere come si evolverà). Ho deciso quindi di creare una mini avventura a senso unico, nella quale i ragazzi avrebbero giocato dei personaggi già creati da me per facilitare le cose. Il mio piano iniziale era appunto, al termine dell'avventura, far creare ai ragazzi i veri pg (che avrebbero giocato d'ora in poi) e impossessarmi di quelli "di prova" che gli avevo fornito io per quella sessione, trasformandoli poi in pgn che in base a come sarebbe finita quella sessione, i veri pg avrebbero incontrato in un modo o nell'altro nelle sessioni future. Figo no?
Questo spiega e ci riporta al: "la storia di quei personaggi doveva nascere e morire in quella sessione". Ed è proprio questo il motivo per cui le tabelle imprevisto erano piene di qualsiasi possibile cosa, proveniente da tutte le mie bozze progettate fino ad ora; volevo dare ai ragazzi un assaggio misto di quello che si sarebbero dovuti aspettare dal vero gioco. Chi ha letto "determinate avventure" della 4e (che non nomino o quei bastardi si andranno a spoilaerare tutto!), sa benissimo chi sia quel negromante, e anche che caso mai i pg lo dovessero incontrare in futuro, per determinati motivi, lo dovranno affrontare in un determinato luogo, come conseguenza di altri determinati avvenimenti. Ora il caso ha voluto che da quella maledetta tabella uscisse proprio lui, io appena l'ho visto sono rimasto divertito... se avessi voluto, avrei potuto, come per altro mi hai suggerito, rendere l'incontro affrontabile per i giocatori in vari modi. Ma ehi se mi fosse morto Kalarel una delle trame principali, che avevo preparato, sarebbe morta con lui, cosa che non volevo affatto. Quindi mi sono semplicemente messo comodo, ormai rassegnato alla decisione dell'onnipotente d20 e ho approfittato della situazione per divertirmi un po' e... STERMINARE I GIOCATORI!
Spero di essere aver fatto luce su ciò che non avevo spiegato prima. Grazie ancora del prezioso consiglio Bobon!