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Checco

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Checco

  1. Beh, dipende dal tasso di mortalità in gioco: se prevedi svariati TS contro morte a ogni sessione, probabilmente il tutto diverrebbe eccessivamente gravoso. O ogni modo, per sgravare il GM, basterebbe che il PG interessato facesse una promessa ad Anubi in cambio di, che ne so, vantaggio al tiro. Se poi non la mantiene entro tot tempo, sono caxxi suoi, ooops... volevo dire, allora si beccherà svantaggio automatico a un futuro TS contro morte. Insomma, cose così... Ma anche qui, se prevedi una certa frequenza di TS simili, tutta l'idea perde effettivamente un po' di significato.
  2. Boh, al volo, mi viene da pensare che potresti inserire una sorta di negoziazione tra il PG morente e la MORTE (le Moire, Anubi, quello che è!), del tipo: Se mi offrirai in sacrificio il cervo bianco la prossima notte di luna piena allora ... e, se accetti, quel determinato TS riesce. Ecc. ecc. Meglio ancora se la negoziazione tirasse in ballo elementi della storia pregressa del PG o della sua rete di relazioni o magari potesse rappresentare un'occasione per fare del worldbuilding collaborativo.
  3. Checco

    Gary Gygax e D&D 3e

    Non credo che qualcuno, perlomeno in questa discussione, abbia finora sostenuto che fossero imprescindibili, ma solo che siano esistiti gruppi che le utilizzavano senza problemi e sin dagli albori del gioco. E non si tratta di opinioni, ma di informazioni a portata di qualche click.
  4. Checco

    Gary Gygax e D&D 3e

    Mi stai chiedendo se ho provato che cosa? Vorrei risponderti, ma non ho capito la domanda: potresti per favore riformularla? Grazie.
  5. Checco

    Gary Gygax e D&D 3e

    Senza offesa, ma questa è una sciocchezza. Ci sono stati tanti gruppi che hanno giocato con i primi D&D usando le miniature e questo fin dagli anni '70. Anzi, addirittura, Arneson usava le miniature quando giocava al prototipo del gioco, ben prima che venisse pubblicato! Inoltre, sulla copertina dell'OD&D cè scritto: Rules for Fantastic Medieval Wargames - Campaigns Playable with Paper and Pencil and Miniature Figures. Ripeto: non tutti usavano le miniature (io credo di aver incominciato dalla 3 edizione), ma molti sì e dagli albori del gioco.
  6. @Nyxator, mi accusi di essere prevenuto. Non penso che tu o chicchesia trucchiate i dadi per impostazione predefinita, ma mi aspetto però che le regole del gioco siano concordate tra ogni partecipante e se qualche persona al tavolo può, per qualsivoglia motivo, alterare i risultati dei dadi mi aspetto che tale regola sia conosciuta e accettata. Tutto qui. Nessun giudizio né pregiudizio. Solo trasparenza. Mi accusi di essere moralista. Ho ammesso già in passato di aver talvolta alterato i tiri i dado, ma l'ho sempre fatto in seno al mio gruppo storico e previo consenso delle persone che ne facevano/fanno parte. Oggigiorno, è comunque una pratica che non trovo funzionale e l'ho oramai totalmente dismessa da diversi anni. Mi accusi di essere entrato a gamba tesa nella discussione senza neanche aver letto la discussione dall'inizio, ma probabilmente, avendo evidentemente preso la questione sul personale, hai avuto questa impressione. Il mio intento non era quello di accusare chicchesia, solo di riflettere e di ribadire dei fatti. Ciò detto, sulla falsariga di Bille Boo, abbandono anche io la discussione. Se vuoi continuare a confrontarti con me, non esitare a conttattarmi in privato.
  7. Quindi, o si dà al GM il potere di poter truccare i tiri di dado oppure è preferibile giocare a un masterless, o ancor meglio a un diceless? Può darsi che sia così, eppure io ho giocato a diversi giochi con la classica impostazione "GM + Players" progettati per funzionare senza necessità di alterare i tiri di dado. Se hai bisogno di truccare i dadi per mandare avanti l'avventura che con tanta fatica e spirito di abnegazione hai progettato non c'è problema, ma me lo dici prima di iniziare a giocare: a quel punto, posso scegliere in maniera informata di giocare lo stesso con te (e, quindi, perché dovrei darti del baro a prescindere?) oppure di non giocare. O vorresti truccare i dadi a mia insaputa? O ti aspetti che io accetti a prescindere qualsiasi cosa tu faccia, perché ti sei fatto un cuculo così per progettare a modo il tuo (tuo in generale) passatempo? Ripeto: concedere al GM la facoltà di cambiare a suo giudizio il risultato di un dado è una regola e proprio in quanto tale va accettata preventivamente dal gruppo, come qualsiasi altra regola. O dovrei rispettare una regola che ignoro che tu vuoi applicare?
  8. Semplicemente, è vero anche il contrario: se non è detto apertamente, ma sanno che comunque potresti farlo a loro insaputa, potrebbero aspettarsi sempre un deus ex sui dadi o avranno sempre dubbi che una determinata azione sia stata fatta truccando il dado. Peraltro, concedere al GM la facoltà di cambiare arbitrariamente il risultato di un dado è una regola che in quanto tale andrebbe accettata dal gruppo, come qualsiasi altra regola. Se io e te giocassimo assieme e tu truccassi i dadi per il "bene della storia", a me non andrebbe bene, altro che gentlemen agreement. Non faccio parte del tuo gruppo storico e non ti conosco come GM (né tantomeno come persona): fosse solo per questo, mi aspetterei trasparenza e chiarezza su tutto (dadi inclusi) sia da te che da tutte le altre persone coinvolte. Decenni di game design hanno dimostrato empiricamente che ci sono opzioni migliori rispetto al non onorare il risultato dei dadi, e non è una mia opinione.
  9. A pagina 30 delle Regole Expert - Set 2 (edizione in italiano) c'è scritto: Lo "scenario" storico sul quale è basato D&D è l'Europa del XV secolo, prima dell'invenzione della stampa. La polvere da sparo, però, è una delle invenzioni di quel periodo che non è presente in D&D.
  10. Evidenti per te. Per me no. 1-1: palla al centro. Mi spiace, ma non è un'invenzione della 5e. Trattasi di uno stratagemma adottato in diversi giochi già da tempo (il primo che mi viene in mente è Barbarians of Lemuria, pubblicato nel 2009). EDIT: ora che ci penso, mi pare che ci fosse una sorta di Vantaggio/Svantaggio già nella 4e, forse in uno dei poteri delle classi per i PG.
  11. Non so se sia vero, ma comunque non mi stupirei: l'adattamento dei contenuti fa proprio parte del processo di qualsiasi localizzazione (localizzazione, appunto, non traduzione).
  12. A me va bene, purché si tratti di una localizzazione di qualità. Poi i gusti son gusti e non si discutono. Per dire, a me Pulciorso alla fine non dispiace (e Phandalin mi è sempre sembrato naturale pronunciarlo Fandalin, forse perché ho studiato il latino). Avendo poi una conoscenza prossima allo zero del panorama videoludico, non sento neanche distorsioni in tal senso (anche se capisco che possano esserci per una persona appassionata del genere). Probabilmente, è la tempistica a non essere proprio azzeccata.
  13. Ed è giusto che sia così, non trovi? Ha ottenuto un successo (e magari ha anche investito punti abilità per avere più possibilità di riuscirci) e non vedo perché sia opportuno ridurre la portata di tale successo. In questo caso, basta non dare nessuna informazione, nemmeno quelle inutili o trascurabili. Se si ottiene un fallimento, è sufficiente che chi fa da GM non fornisca alcuna informazione, quasi come se il tiro non fosse stato fatto. * Facendo così, tutti i tiri possono essere fatti in modo trasparente dalle persone direttamente interessate.
  14. Checco

    Megadungeon

    @Percio, ti consiglio di dare uno sguardo ai Fronti di Dungeon World. Buon gioco!
  15. Come ho già precisato, il mio commento non era specificatamente rivolto a te o a qualche utente in particolare: ho solo colto la palla al balzo e citato quel passaggio per poi suggerire una riflessione. Poi, per quanto possa valere, personalmente reputo che dal punto di vista del game design abbiano tutt'altro che un impatto pari a zero.
  16. So che hai citato un altro utente. Io ho citato te per comodità, anche perché non volevo "personalizzare" il mio intervento (il tuo era l'ultimo messaggio in ordine di tempo e, casualmente, riportava proprio la frase che intendevo citare). Per il resto: da consumatore, puoi perfettamente ignorare queste tematiche, soprattutto se non costituiscono un problema al tuo tavolo. La Hasbro, invece, non può ignorarle. E trovo buffo che si trovi scandaloso che non lo faccia (che non le ignori, appunto), a maggior ragione se poi si reputa che tali questioni non abbiano alcun impatto al tavolo.
  17. La cosa buffa è che ormai si fa fatica a trovare discussioni in cui non si parli di come siano scandalose queste cose e poi però si reputa che non abbiano alcun impatto al tavolo.
  18. Sul nr. 95/1985 della rivista Dragon, Gary Gygax scrive (in un suo articolo intitolato The influence of J. R. R. Tolkien on the D&D® and AD&D® games. Why Middle Earth is not part of the game world) che (enfasi mia) The popularity of Professor Tolkien's fantasy works did encourage me to develop my own. But while there are bits and pieces of his works reflected hazily in mine, I believe that his influence, as a whole, is quite minimal. Ma poi mi chiedo: nelle opere di Tolkien è assente l'antropomorfismo? Direi proprio di no. Animali parlanti, gli Ent ... c'è anche della letteratura sull'argomento! E in D&D? Kenku, kuo-toa, lizard-man, rakshasa, ecc. ecc. Non dirlo all'elfo di AD&D 2e, che altrimenti ci resta male! E non dirlo neanche agli elfi di 5e, se è per questo, in cui (cito dalle regole base): They are slightly shorter than humans on average. Ripeto, il fatto che tu non li riconosca come fantasy non rende questi elementi meno fantasy. Probabilmente, fanno semplicemente parte di un tipo di fantasy che non ti piace, tutto qui. Insomma: una cosa è dire che non ti piace il giallo, un'altra è dire che che non ti piace perché secondo te non è un colore. 🙂
  19. Ma la letteratura fantastica è piena di esempi di animali antropomorfi, a partire da certi manoscritti medievali (ma volendo si potrebbe andare anche più indietro nel tempo) e finendo con certi romanzi moderni. Come dire: non mi piace il giallo perché secondo me non ha nulla di cromatico! Ci sta che, per un tuo gusto personale, non ti piaccia il giallo però resta il fatto che il giallo è un colore.
  20. https://www.dragonslair.it/forums/topic/58513-dynamic-d100-il-gdr-ufficiale-di-goldrake-e-mazinga/
  21. Considerare i dungeons come degli Underworlds (roba di quasi mezzo secolo fa, per la cronaca) in effetti calza a pennello.
  22. Non ho voglia di spiegare cose trite e ritrite da oltre vent'anni (anche qui su D'L): andremmo off-topic e, inoltre, nel 2021 queste informazioni sono davvero a portata di un paio di click. Del resto, senza offesa e sperando che apprezzerai perlomeno la sincerità, se reputi che il giocare all'edizione di Holmes sia uguale al giocare all'(A)D&D 3.5 perché tanto basta un "bravo master" o (allucinante!) che il D&D di Mentzer sia la mera ristampa di quello di Arneson e Gygax, dimostri di non sapere letteralmente di cosa stai parlando: nulla di grave, beninteso, ma tant'è.
  23. Qui parliamo di design dei giochi e se produci un gioco, e magari mi chiedi anche dei soldi per giocarci, mi aspetto che tale giochi funzioni senza che sia necessario un fantomatico "bravo master". Ciò detto, sì, ho fatto diverse volte da GM, utilizzando peraltro anche giochi molto diversi l'uno dall'altro. Non ho scritto che la semplificazione porta a giochi più economici, ma che la semplificazione vincente di diversi giochi della concorrenza, spesso molto più economici se non addirittura gratuiti, porta (o dovrebbe portare) perlomeno a farsi delle domande. Guarda, la mia presenza su questi lidi è già diminuita parecchio ultimamente: probabile, a questo punto, che diminuisca ulteriormente. Se ti sei sentito aggredito, ti porgo le mie scuse, poiché non era mia intenzione aggredire chicchessia: ho probabilmente solo espresso il mio punto di vista in modo eccessivamente poco diplomatico, ma quando ho letto ... ... mi sono cadute le braccia. La quarta edizione del D&D del 1974, a cura di Frank Mentzer.
  24. Quindi posso produrre e magari vendere anche un gioco dal regolamento di merda, perché tanto poi chi fa da GM ci metterà una pezza, giiusto? Per pietà, ma 'ste robe non si possono più sentire nel 2021! La spinta verso la semplificazione viene alimentata dalla concorrenza, con giochi molto più accessibili (anche in termini economici) e che risolvono questioni annose o parti farraginose (gestione dell'equipaggiamento e/o del carico oppure la misurazione delle distanze in gioco, per esempio) in modo elegante e ingegnoso. E no, la Scatola rossa non è l'OD&D...
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