DM
X Thorlum, Firedrakes – Mese VIII
X Golban, Acquastrino – Mese XII
X Oceiros, Chandra e Clint, Firedrakes – Mese XII
X Sharifa, Firedrakes – Mese XIII
Lega di Ilitar – Mese XIV
Alla vigilia della guerra, una notizia di importante caratura raggiunse tutti gli angoli del Continente Occidentale, il matrimonio di re Augustus Mac-Tir di Garnia con Vixenia Draconis di Acquastrino. L’annuncio dell’unione tra l’anziano re vedovo e la giovane secondogenita di Constantin Draconis fu l’argomento che tenne banco per i mesi a seguire, legati soprattutto alla miracolosa promessa dell’ufficiale Oceiros che aveva predisposto perfino la possibilità di una paternità per re Augustus.
La promessa si rivelò realtà, quando appena due settimane dopo il matrimonio, avvenuto in pompa magna a Garnia e con una serie di festeggiamenti che prese una settimana intera, il sacerdote di palazzo confermò che la giovane neo-regina era riuscita in ciò che ormai nessuno più credeva possibile. Il sovrano di Garnia rinnovò la sua gioia elargendo grandi doni a tutti i suoi sudditi e rinnovando la sua amicizia imperitura con la famiglia Draconis, ora legata a doppio filo al trono reale. Constantin Draconis, pur privo di ali, sembrava camminare a diversi centimetri dal suolo tanto era soddisfatto, una felicità che si univa a quella dei suoi familiari e del sacerdote-ur, che venne insignito delle chiavi della città di Acquastrino, la più grande onorificenza che vi fosse nel territorio dei Draconis, oltre che a una villa a poca distanza dal palazzo e a un decreto che permetteva all’ufficiale di saltare la fila alle poste e di parcheggiare il cavallo anche negli spazi riservati ai portatori di handicap.
Non tutti, però, furono altrettanto partecipi al clima di festa. La famiglia Ivarstill, ospite dai Von Gebsatell per la nascita del piccolo Dorian, accolse con assai poco giubilo l’arrivo di un erede che, di fatto, scalzava Jean-Philippe Ivarstill dal trono di Garnia. Il conte fu visto spesso brontolare e lamentarsi di come non ci si potesse fidare del prossimo, sentimento condiviso anche dalla figlia. Ma Ivarstill a parte, anche la neo-regina Vixenia fu vista sempre con un’ombra di malinconia sul viso, confermando le voci di chi vedevano la mano del padre dietro quella unione forzosa. Ma il popolo si era ormai affezionato a lei, colpito dalla sua naturale compassione per i più deboli e la gentilezza dei suoi modi.