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D&D 4a edizione - Commenti e impressioni


aza

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Allora, la prevalenza è un taglio più boardgame ed assolutamente non gioco di ruolo, dove la pesante ombra della griglia e del combattimento tattico copre ogni possibile sviluppo di una parte narrativa ed interpretativa.

Scusate se mi intrometto,vorrei solo dire una opinione disinteressata a questo proposito.

Premetto che io non so quasi nulla della 4°,veramente pochissimo e non voglio ergermi a suo difensore...

Però...

però quando sento parlare di "pesante ombra della griglia e combattimento" a me viene un'obiezione da fare perchè

1)Non so se è scritto sul manuale,ma nessuno vi obbliga a usare la griglia se non volete

2)I combattimenti in D&D esistono da sempre e meno male aggiugerei,perchè sarebbe veramente inconcepibile che in un gioco dove si parla di eroi,sia buoni che malvagi,non ci si guadagnasse questo epiteto sul campo di battaglia.

Comunque,se non volete combattere basta non farlo e vi mettete a interpretare per l'intera sessione.

Io non trovo così aberrante il fatto che la parte interpretativa non sia molto trattata,perchè alla fine l'interpretazione,io penso,è lasciata a noi,siamo noi che diamo il carattere,lo spessore al personaggio,un manuale non ci può dire COME interpretare,può dare le basi essenziali dicendoci che il nano è burbero e l'elfo è delicato ma il resto ce lo mettiamo noi,il manule però ci DEVE dire come COMBATTERE se no è un casino,io penso.

E la griglia io la trovo un ottimo metodo per combattere,fa guadagnare tempo non fa fare confusione e da modo di trovare una tattica precisa,non è essenziale certo ma è utilissima.

Certo forse 2 pagine sono poche,convengo con te,però non mi pare scandaloso che siano di meno delle regole di combattimento.

A me non importa,sinceramente,del taglio,se narrativo o Board Game,perchè alla fine si può interpretare o si può combattere o tutti e due,quindi il problema non si pone.

Niente copre mai nulla,il Manuale non credo che dica "Per forza ora prendete la griglia e cominciate a combattere"

E poi forse i tagli narrativi e interpretativi arriveranno negli altri manuali,forse li nel Valhalla del Fantasy hanno deciso che il Manuale del Giocatore debba avere un taglio più regolistico e lasciare a altri manuale la parte interpretativa.

Comunque è solo un'opinione in generale,ho parlato filosoficamente,non avendo letto il Manuale posso anche aver sbagliato tutto.;-)

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Quel che dici, oh paladino di Torm è in parte vero, anche se molti dei poteri del manuale sono pensati e giocabili solo con la griglia davanti...sposta il personaggio di 1 quadretto, tutti i nemici adiacenti al quadretto...eccetera...

Provare per credere!

Spero vivamente che nei manuali di ambientazione vi siano più spunti di gioco che regole...

Io sono un cultore dell'interpretazione, il combattimento ha la sua importanza, ma non è il cuore del gioco. Mi spaventa il fatto che le nuove generazioni non sappiano assolutamente cosa sia l'interpretazione.

Durante le demo di Parma Fantasy mi sembrava di vedere tavolate di gente giocare ad un boardgame piuttosto che ad un gioco di ruolo che d&d è (o perlomeno sarebbe...).

I personaggi in azione sembrano delle macchine da guerra, che sfruttano ogni quadretto per fare un attacco con dei bonus...se immaginiamo la scena è davvero una cosa anti-gioco di ruolo.

un combattimento è dinamico, non è una battaglia navale, nè un cruciverba. QUesta griglia ammazza il gioco di ruolo (voglio vedere chi interpreta o descrive la scena in maniera narrativa avendo sottomano la griglia con le miniature...), ammazza la fantasia perchè è fatto di materiali concreti e visibili.

D&D 2 - Fantasia 0

Palla al centro

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Non sapevo che le due cose si escludessero a vicenda...

Un po' nidi9 ha ragione (premetto che non so nulla della 4 edizione), ma se D&D, come dice, diventa solo un gioco da griglia di combattimento, perde tutto il suo fascino.

La griglia di combattimento (e i combattimenti che si svolgono su di essa) sono privi di qualsiasi forma di fantasia, perchè sono solo mettere le regole in pratica. Sono d'accordo quindi che, se nella 4 edizione, ci sono solo combattimenti in griglia, allora probabilmente ha perso molto.

D'altra parte si può ancora scegliere di giocare in 3.5, come faccio io, senza troppi problemi.

:bye:

EDIT: ganzata, abbiamo postato quasi nello stesso momento Happy Jedi!

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Ospite Happy Jedi

Non sapevo che le due cose si escludessero a vicenda...

Sono daccordo, si può fare più fatica se si pretendono le stesse cose della 3.5 ma fondamentalmente non sono due concetti separati nella 4E, semplicemente bisogna sapere quando è il momento di interpretare e quando è il momento di seguire le meccaniche pure.

Per quanto riguarda i manuali aggiuntivi penso che saranno più alla stregua di pacchetti d'espansione che aggiungono contenuti, il che è in perfetta linea di pensiero di questa edizione.

Un po' nidi9 ha ragione (premetto che non so nulla della 4 edizione), ma se D&D, come dice, diventa solo un gioco da griglia di combattimento, perde tutto il suo fascino.

Il problema spesso è questo, il sentito dire e le voci di corridoio, ma in definitiva il concetto è questo, la griglia e miniature sono fortemente consigliate per poter gestire bene i combattimenti il che può essere un vantaggio o uno svantaggio a seconda della mentalità del gruppo di gioco.

D'altra parte si può ancora scegliere di giocare in 3.5, come faccio io, senza troppi problemi.

Sacrosanto, in alcuni casi limite sembra che ci si senta obbligati a giocare in 4E ad ascoltare alcuni commenti.

La libertà è quella, nessuno obbliga a giocare in 4E.

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Quoto Superumloc: non vedo perché dinamiche di gioco differenti dovrebbero limitare il ruolo, specialmente questioni tipo esprimere la distanza in quadretti (che, lo ripeterò fino a perderci la voce o a farmi venire le mani tipo Montgomery Burns battendo sulla tastiera, a me piace molto).

Si cerca di sfruttare i propri poteri in combattimento? Ci mancherebbe altro cavolo!

Quanto alla griglia e le miniature, non sono assolutamente indispensabili, si può tranquillamente continuare con carta e matita. Non c'è tridimensionalità nei combattimenti di D&D4E, dunque non è indispensabile avere "pedine" 3D. Chiaro, alla Wizards vorrebbero che tutti noi le usassimo, perché non sono dei Babbo Natale statunitensi, è gente che crea prodotti da gioco (anche di buonissimo livello, a volte) e tende a guadagnarci da vivere.

E' sbagliato tutto questo? Beh, allora mi sa tanto che dovremmo andare a costruirci un Kolchoz per giocare tutti assieme a Workers & Utopians invece che a Dungeons & Dragons. Ho un bene, cerco di vendertelo. Sta a te decidere se farlo o meno, recriminare è inutile.

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Non sapevo che le due cose si escludessero a vicenda...

Non si escludono.

Ma di certo non aiuta.

Il concetto di griglia imbriglia naturalmente la mentalità con la quale il giocatore medio osserva la situazione.

Visto che tale griglia esisteva in 3.5, in realtà, non è che sia cambiato più di tanto (a parte il fatto che qui la griglia diventa ufficiale al 100%, non usarla sarebbe una HR, e che ora tutto è misurato in quadretti, il che conferma ulteriormente la cosa).

E infatti l'approccio del giocatore medio (non dico "bimbominchia", ma "medio") è totalmente diverso.

vedendo la sua miniatura sulla griglia, sarà abituato a reagire ad ogni situazione come se dovesse muoversi in un turno di combattimento.

Lo vedo ogni settimana con il gruppo di 3.5 con il quale gioco. E sono tutti o giocatori buoni, o giocatori comunque nella media. Anzi, ruolano tutti. Ma proprio tutti.

Quindi sono sopra la media.

Ma la griglia ?

Uccide l'interpretazione e la fantasia, per definizione. Se il Master mette un mostro sopra la griglia, subito, in modo naturale, si profila nella mente dei giocatori le azioni che possono intraprendere con le caselle ecc.

Il che implica, per definizione, il "combattimento".

Non c'è stata UNA situazione dove c'era un mostro sulla griglia, anche a combattimento non iniziato, dove i giocatori non hanno fatto in modo, volenti o nolenti, a trasformare la situazione in un picchia-picchia.

Questo esisteva già in 3.5, se usavi la griglia.

In 4ed ?

Beh, la risposta mi sembra piuttosto ovvia. :mrgreen:

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  • Amministratore

Non c'è stata UNA situazione dove c'era un mostro sulla griglia, anche a combattimento non iniziato, dove i giocatori non hanno fatto in modo, volenti o nolenti, a trasformare la situazione in un picchia-picchia.

Senza voler nulla togliere a te o ai tuoi giocatori, ma se questa è la situazione (mostro sulla griglia = picchia picchia), forse non è del tutto colpa della griglia.

Controesempio: l'avventura demo di Parma aveva uno spirito che arrivava a lasciare un indovinello (e appariva su una griglia). I miei giocatori ci hanno parlato, e non hanno combattuto. Che vuol dire?

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Non si escludono.

Ma di certo non aiuta.

Il concetto di griglia imbriglia naturalmente la mentalità con la quale il giocatore medio osserva la situazione.

Visto che tale griglia esisteva in 3.5, in realtà, non è che sia cambiato più di tanto (a parte il fatto che qui la griglia diventa ufficiale al 100%, non usarla sarebbe una HR, e che ora tutto è misurato in quadretti, il che conferma ulteriormente la cosa).

E infatti l'approccio del giocatore medio (non dico "bimbominchia", ma "medio") è totalmente diverso.

vedendo la sua miniatura sulla griglia, sarà abituato a reagire ad ogni situazione come se dovesse muoversi in un turno di combattimento.

Lo vedo ogni settimana con il gruppo di 3.5 con il quale gioco. E sono tutti o giocatori buoni, o giocatori comunque nella media. Anzi, ruolano tutti. Ma proprio tutti.

Quindi sono sopra la media.

Ma la griglia ?

Uccide l'interpretazione e la fantasia, per definizione. Se il Master mette un mostro sopra la griglia, subito, in modo naturale, si profila nella mente dei giocatori le azioni che possono intraprendere con le caselle ecc.

Il che implica, per definizione, il "combattimento".

Non c'è stata UNA situazione dove c'era un mostro sulla griglia, anche a combattimento non iniziato, dove i giocatori non hanno fatto in modo, volenti o nolenti, a trasformare la situazione in un picchia-picchia.

Questo esisteva già in 3.5, se usavi la griglia.

In 4ed ?

Beh, la risposta mi sembra piuttosto ovvia. :mrgreen:

Quoto Elayne,perchè era questo il concetto che intendevo io, la griglia implica per molti il pensare subito al combattimento. Senza griglia c'è più spazio alla fantasia, senza griglia non sai che mostro ti trovi davanti, perchè magari è nell'ombra e quindi esiti ada attaccarlo.

Con la griglia il master mette un mostro, sai cos'è e dici "mmm, questo mostro lo posso uccidere facilmente, tanto lo so cosa è", e viene fuori un picchiapicchia che non finisce più.

La griglia l'ho utilizzata solo una o due volte con la 3.5 e da quel momento ho deciso di farne per sempre a meno; se poi la 4 edizione è tutta incentrata sulla griglia allora mi abbandonano tutti i piccoli desideri di provarla.

:bye:

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°_° Ma poi, in che modo queste regole limiterebbero il role?

I rapporti tra fratelli ? Le storie di amore? Il senso dell'onore? L'atmosfera di una cripta? La malvagità dello shogun ?

Tutto questo è role. E le regole non lo toccano minimamente. Per questo non capisco chi si straccia le vesti gridando al mmropg o alla fine del roleplay.

Forse quando mi gioco il rapporto intricato tra il mio pg e mio padre le regole intervengono? Quando schiaffeggio il ladro del mio gruppo per aver rubato una mela di troppo? Quando discuto sui petali di ciliegio in fiore con il ronin che ho incontrato nella lande desolate?

  • Mi piace 1
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°_° Ma poi, in che modo queste regole limiterebbero il role?

I rapporti tra fratelli ? Le storie di amore? Il senso dell'onore? L'atmosfera di una cripta? La malvagità dello shogun ?

Tutto questo è role. E le regole non lo toccano minimamente. Per questo non capisco chi si straccia le vesti gridando al mmropg o alla fine del roleplay.

Forse quando mi gioco il rapporto intricato tra il mio pg e mio padre le regole intervengono? Quando schiaffeggio il ladro del mio gruppo per aver rubato una mela di troppo? Quando discuto sui petali di ciliegio in fiore con il ronin che ho incontrato nella lande desolate?

Quello che penso io è che il role nei combattimenti nella griglia vengo quasi distrutto.

Ruolare bene è anche immaginarsi il proprio personaggio, entrare in sintonia con lui. Se il proprio personaggio è rappresentato su una griglia, molti non se lo immagineranno, perchè è lì, davanti a loro; quindi il giocatore diventa solo una specie di dio che decide cosa deve fare il PG e non entra nella mentalità del PG.

In un certo senso il giocatore e il Pg non legano e il loro rapporto rimane freddo, il giocatore diventa quindi un consigliere del PG, non un amico.

:bye:

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Ciao a tutti,

dove andremo a finire con una schiera di nuovi giocatori appassionati più al +6 in forza che al carattere ed alle vicende del proprio personaggio?

[...]

Il vecchio giocatore in questo putiferio di regole e gadget (power cards, schede, accessori vari) riesce ancora a dar frutto alla sua fantasia, e "vedere" le azioni del suo personaggio, "vivere" il suo mondo...ma il nuovo giocatore?con tutti questi supporti per vendere vendere vendere non rischia di trovare pochi sbocchi per la propria fantasia se è già tutto pronto?

Voi cosa ne pensate?

Vecchi Master, maestri di narrazione: masterizzate! tramandate! fate sopravvivere il vostro stile!

non vedo perché dinamiche di gioco differenti dovrebbero limitare il ruolo

secondo me non è il ruolo ad esserne sminuito o limitato. Il ruolo infatti (come dice Randyll) può accompagnarsi in modo autonomo a qualsiasi cosa. E' invece la "narrazione" che viene sminuita. le nuove dinamiche secondo me hanno scelto di puntare l'attenzione verso la giocabilità e l'appariscenza a discapito della narrazione e della ricerca di un "realismo cinematografico".

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La questione della griglia mi pare un pò fuorviante. Esisteva nella 3.5 e personalmente la utilizzavo per dare un quadro più accurato della situazione. Capita spesso che qualcuno perde una parola, si distrae un attimo, quindi lo vedo come uno strumento utile, nel combattimento.

Per tornare al resto, come ho detto in precedenza, questa edizione corrisponde ad una nuova filosofia, che come molti di voi hanno detto, punta a rendere più abbordabile ai più (resto personalmente perplesso sul sistema di incantesimi).

Tuttavia, io credo che il successo di questa edizione sarà altalenante per due motivi:

1) Molta gente ha acquistato e speso tantissimo sulla 3.5, acquistando numerosi manuali, che con una serie di regole aggiuntive poteva adattare il gioco ai suoi gusti.

2) Questa edizione, come ho potuto leggere sui vari forum, ha deluso le aspettative di quanti, come noi, gioca da tempo a d&d, perché si aspettavano sostanzialmente una 4 come una 3.5 riveduta in alcune delle sue parti e corretta.

Forse attirerà molti neofiti, ma credo che diversi di noi resteranno a giocare con 3.5.

Io sinceramente, ancora non saprei.

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Parere personale sugli ultimi sviluppi presi dalla situazione:

Situazione di partenza:

Mostro posizionato sulla griglia, party posizionato sulla griglia.

Dm" il mostro X si accorge della vostra presenza e si volta verso di voi sguainando la sua arma. Tirate l'iniziativa".

Roll, roll ecc ecc. e fin qui tutto normale.

A quanto ho capito la lamentela è che ad esempio Giampiero il Guerriero al suo turno dirà:

" carico il mostro" e sposta la sua miniatura nel quadretto adiacente al mostro

invece che

" Giampiero il Guerriero,osservando attentamente la creatura riconosce subito lo sguardo nei suoi occhi. Già mille volte ha visto quell'espressione sui volti dei nemici sul campo di battaglia, volti distorti dalla follia, dalla sete di sangue e dall'ira. "E sia!" pensa deciso tra sè e sè, pronto ancora una volta a sguainare la sua spada a difesa della sua vita e di quella dei suoi compagni.

Per (inserire nome di persona/luogo importante da bg del personaggio) !!!!

Carico il mostro" e sposta la sua miniatura nel quadretto adiacente al mostro.

Ora, io ho sempre giocato come nel primo caso, perchè mi sono avvicinato ad un party con una discreta "carriera" alle spalle come novizio, e mi sono adattato al loro modo di giocare, dopo tanto tempo diventato più un ritrovo di amici e un'occasione per divertirsi giocando che non un'occasione per giocare divertendosi.

Non nascondo che ultimamente il bisogno che ho fin dall'inizio di provare il secondo stile di gioco si sta facendo pressante, tant'è che ho una mezza idea di tirare in piedi un party standard (di solito giochiamo in 8+ master) di 4 pg e strutturare la campagna in stile "narrativo" piuttosto che "veloce".

Una cosa però mi sono sempre chiesto: a me, Gedeone lo Stregone, che è di fianco a Giampiero sul campo di battaglia, non arriva nulla dei suoi pensieri. Gedeone vede il mostro come Giampiero, ma magari per come è fatto pensa solo "azzo che brutto". E al giocatore di Giampiero come a me può fare anche figo sentire narrare tutta l'introspezione del guerriero prima di entrare in battaglia, ma sta di fatto che in realtà queste sono cose che pensa tra sè e sè.

Quindi se io sto interpretando Gedeone e lui sta interpretando Giampiero, le cose che pensa se le pensi pure, e dica solo quello che dice Giampiero ("Per [inserire nome di persona/luogo importante da bg del personaggio]!!!")

Questo, a rigor di logica, sarebbe interpretare il personaggio.

A mio pare l'unico vero narratore è il DM, i Pg dovrebbero comunque mantenere uno stile immediato di gioco, essendo nel fulcro dell'azione.

E' per questo che sono attirato dai PbF: questa forma permette anche ai pg di narrare senza rallentare il gioco, e chi non è interessato può saltare la parte narrativa e incentrarsi sulla parte meccanica.

Probabilmente è un discorso troppo esteso da trattare qui, se siete interessati a discuterne vedo di aprire una discussione in merito

Tutto questo per dire: alla fine in combattimento per me c'è poco da ruolare, dire "arretro di un quadretto" o "dopo aver sferrato il mio fendente mi porto a distanza dal nemico e arretro di un passo, preparandomi al colpo in arrivo" è solo una differenza formale. Nello specifico a primo acchito mi pare addirittura più calzante coi tempi in gioco usare la prima forma.

Quindi non è tanto la griglia che "ammazza il ruolo" è che in combattimento non c'è molto da ruolare a parte decidere cosa fare tenendo conto di cosa farebbe il proprio PG.

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A mio pare l'unico vero narratore è il DM, i Pg dovrebbero comunque mantenere uno stile immediato di gioco, essendo nel fulcro dell'azione.

E' per questo che sono attirato dai PbF: questa forma permette anche ai pg di narrare senza rallentare il gioco, e chi non è interessato può saltare la parte narrativa e incentrarsi sulla parte meccanica.

Probabilmente è un discorso troppo esteso da trattare qui, se siete interessati a discuterne vedo di aprire una discussione in merito

Tutto questo per dire: alla fine in combattimento per me c'è poco da ruolare, dire "arretro di un quadretto" o "dopo aver sferrato il mio fendente mi porto a distanza dal nemico e arretro di un passo, preparandomi al colpo in arrivo" è solo una differenza formale. Nello specifico a primo acchito mi pare addirittura più calzante coi tempi in gioco usare la prima forma.

Quindi non è tanto la griglia che "ammazza il ruolo" è che in combattimento non c'è molto da ruolare a parte decidere cosa fare tenendo conto di cosa farebbe il proprio PG.

Apri pure la discussione in merito che mi pare assai interessante.

Secondo me infatti... ....

...bhè....dirò quello che penso in proposito nella eventuale nuova discussione che aprirai. ;-)

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Senza voler nulla togliere a te o ai tuoi giocatori, ma se questa è la situazione (mostro sulla griglia = picchia picchia), forse non è del tutto colpa della griglia.

Controesempio: l'avventura demo di Parma aveva uno spirito che arrivava a lasciare un indovinello (e appariva su una griglia). I miei giocatori ci hanno parlato, e non hanno combattuto. Che vuol dire?

Come al solito eviti accuratamente di leggere il senso del discorso, e ti focalizzi su eccezioni come se queste avevano a che fare con il mio post.

Ma tanto ormai ci sono abituato.

Ti rispondo comunque, visto che sembra che mi prendi per un idiota.

Appurato che NON ho parlato del master, e quindi non puoi tirarlo in ballo (in quanto non sai quanto era bravo o meno), aggiungo comunque che, per dovere di cronaca, il master può influire su questo tipo di situazioni.

Ma visto che non parlavo di master, e che non mi invento le cose, ti invito tu stesso a capire il perché, stranamente, quando c'è una griglia di mezzo, questi PG al 99% attaccano (ok, finora al 100%, ma chissà cosa succederà l'indomani)...

mentre quando NON c'è, questo non succede.

Sarà l'opera di Gary Gygax, che ci guarda da lassù ???

Oppure, dopo essermi chiesto per alcune sedute "cosa c'era che non andava", il fatto di avere individuato la griglia come "colpevole", non fosse cosi sbagliato ?

Mistero.

A quanto ho capito la lamentela è che ad esempio Giampiero il Guerriero al suo turno dirà:

" carico il mostro" e sposta la sua miniatura nel quadretto adiacente al mostro

invece che

" Giampiero il Guerriero,osservando attentamente la creatura riconosce subito lo sguardo nei suoi occhi. Già mille volte ha visto quell'espressione sui volti dei nemici sul campo di battaglia, volti distorti dalla follia, dalla sete di sangue e dall'ira. "E sia!" pensa deciso tra sè e sè, pronto ancora una volta a sguainare la sua spada a difesa della sua vita e di quella dei suoi compagni.

Per (inserire nome di persona/luogo importante da bg del personaggio) !!!!

Carico il mostro" e sposta la sua miniatura nel quadretto adiacente al mostro.

No, non esattamente Invictus.

Non sto parlando di "ruolare" prima di "agire".

Sto parlando proprio della propensione dei giocatori ad affrontare qualsiasi situazione davanti a loro, se rappresentata su una griglia, come un problema risolvibile con un combattimento.

O meglio, i giocatori saranno spinti in modo naturale (e ricordo che sto parlando di giocatori medi, non di esperti ruolisti) a pensare prima alla soluzione "combattimento".

E anche se non combattono, agiranno e si muoveranno in preparazione del combattimento. Perché di griglia si tratta. E fino a prova contraria, beh, la griglia si usa piuttosto per picchiare.

Esempio calzante ma non definitivo ?

Il gruppo di PG si vede apparire davanti, da una crepa nel suolo, un gruppo di mostri, di cui uno, il capo, vocifera parole incomprensibili (altra lingua), in modo piuttosto arrabiato.

Reazione 3.5 / 4ed / "con griglia": i giocatori faranno azioni del tipo "mi muovo qui" / "mi nascondo dietro il sasso" / "aggiro il mostro" ecc.

Reazione 2ed / "senza griglia": i giocatori prima di tutto faranno domande ("ma sembra veramente arrabbiato ?" / "ha un arma puntata verso di noi ?" ) prima di subito pensare a "come muoversi / agire" per essere nella migliore posizione possibile, su una griglia, per il combattimento.

Di questo sto parlando.

EDIT: è chiaro che quindi, nel primo caso di "griglia", agendo in questa maniera, spingono i mostri / PNG a sentire il pericolo (Visto che i PG agiscono e si muovono in preparazione ad una battaglia), e quindi tutta la situazione degenera in fretta in un picchia picchia.

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Il gruppo di PG si vede apparire davanti, da una crepa nel suolo, un gruppo di mostri, di cui uno, il capo, vocifera parole incomprensibili (altra lingua), in modo piuttosto arrabiato.

Reazione 3.5 / 4ed / "con griglia": i giocatori faranno azioni del tipo "mi muovo qui" / "mi nascondo dietro il sasso" / "aggiro il mostro" ecc.

Reazione 2ed / "senza griglia": i giocatori prima di tutto faranno domande ("ma sembra veramente arrabbiato ?" / "ha un arma puntata verso di noi ?" ) prima di subito pensare a "come muoversi / agire" per essere nella migliore posizione possibile, su una griglia, per il combattimento.

Di questo sto parlando.

EDIT: è chiaro che quindi, nel primo caso di "griglia", agendo in questa maniera, spingono i mostri / PNG a sentire il pericolo (Visto che i PG agiscono e si muovono in preparazione ad una battaglia), e quindi tutta la situazione degenera in fretta in un picchia picchia.

Io non la vedo così netta la differenza. Mi spiego: anche in 3ed, da master, prima di far iniziare il combattimento in griglia ho sempre dato spazio alla descrizione, in modo da coinvolgere i giocatori. Quindi il modello 2ed che tu hai citato non è detto che non sia applicabile alle edizioni successive.

In generale, mantengo lo scetticismo per l'impressione che ho avuto della 4°, ma sono dell'idea che molte delle "restrizioni" e "mancanze" che il nuovo manuale ha non siano da intendere come limitazioni allo zampino del master, tutt'altro.

La 4°, tutto sommato, nel suo videogiochismo, è abbordabile anche per giocatori alle prime armi, giocatori che magari giocheranno a d&d come fosse Diablo. Questo ovviamente fa comodo a chi su d&d deve guadagnarci da vivere, ma nello stesso tempo non significa che un bravo master non possa dare spazio all'interpretazione.

In sostanza: l'impressione che ho avuto del nuovo manuale è una cosa come: "queste sono linee base, poi nello specifico vedetevela voi".

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