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D&D 4a edizione - Commenti e impressioni


aza

Messaggio consigliato

Nessuna offesa, tranquillo.

Per fortuna mi sono sempre trovato a giocare con persone sufficientemente mature e navigate da evitare discorsi e scelte di questo tipo, quindi il mio commento precedente esula dalle mie esperienze di gioco (master/player) personali, ma ti garantisco che ho potuto assistere a scene di quel tipo non sai quante volte, da parte sia di giocatori "professionisti" che novellini, quindi non sono situazioni poi tanto assurde...

Purtroppo questi "commenti da mmorpg ingiustificati" come li definisci tu, sono in realtà scelte di gioco piuttosto frequenti tra i giovani giocatori e FORSE è proprio per questo che wizard è corsa ai ripari... non credi?

Non ti viene in mente che "FORSE" i Game Desiner possano aver costruito la nuova edizione sulla base delle impressioni che i giocatori avevano della 3.X?

...Senza contare che, scusa se è poco, son persone che lavorano al progetto d&d più o meno da quando si chiava Tunnels & Troll (Gary Gigax DOCET), quindi "FORSE" ne sanno qualcosa in più...

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Ospite Happy Jedi

Nessuna offesa, tranquillo.

Per fortuna mi sono sempre trovato a giocare con persone sufficientemente mature e navigate da evitare discorsi e scelte di questo tipo, quindi il mio commento precedente esula dalle mie esperienze di gioco (master/player) personali, ma ti garantisco che ho potuto assistere a scene di quel tipo non sai quante volte, da parte sia di giocatori "professionisti" che novellini, quindi non sono situazioni poi tanto assurde...

Purtroppo questi "commenti da mmorpg ingiustificati" come li definisci tu, sono in realtà scelte di gioco piuttosto frequenti tra i giovani giocatori e FORSE è proprio per questo che wizard è corsa ai ripari... non credi?

Non ti viene in mente che "FORSE" i Game Desiner possano aver costruito la nuova edizione sulla base delle impressioni che i giocatori avevano della 3.X?

...Senza contare che, scusa se è poco, son persone che lavorano al progetto d&d più o meno da quando si chiava Tunnels & Troll (Gary Gigax DOCET), quindi "FORSE" ne sanno qualcosa in più...

Evito il crossposting e ti rimando direttamente alla risposta che ho dato nell'altro thread --> http://www.dragonslair.it/forum/showpost.php?p=434982&postcount=28

EDIT: Chiedo scusa, ma avevo sbagliato link alla risposta :(

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Sostanzialmente condivido il pensiero di happy jedy. Mi è parso di aver notato nella quarta edizione una diversa filosofia, cioé quella di smorzare la facile possibilità di powerplay che caratterizzava la 3.5. Niente più derviscio, che incominciava a macinare attacchi su attacchi, facendo in media 70 danni ad attacco (abbiamo calcolato che a livello massimo poteva arrivare a fare 400 danii con un attacco :confused:); niente più stregoni, che castano 10000 palle di fuoco, volando invisibili e dio sa che altro ancora, il più delle volte non utilizzando le componeti arcane; e si potrebbe continuare con mille altre esempi.

Il problema è valutare in che modo questa nuova modalità di gioco sia stata realizzata, a scapito di che e di che cosa. Anche a me alcune cose mi hanno lasciato perplesso e purtroppo credo che una valutazione oggettiva sia difficile da poter raggiungere.

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Parlandone ieri con Elayne e riflettendoci sopra mi sono chiesto: avete notato che i Rituali sono in fondo al libro?

Perchè sono a parte?

Relegàti dove magari uno non ci arriva nemmeno a leggere...

All'inizio pensavo: bene! ottimo! finalmente questi tipi di incantesimi hanno un casting time molto più credibile, da rituale per l'appunto.

Ma che differenza c'è tra i Rituali e gli Incantesimi delle classi?

Gli Incantesimi sono rapidi, con chiare regole applicabili istantaneamente.

Pensandoci bene il 90% dei Rituali invece NECESSITA dell'intervento del DM, cioè ci vuole un Master che, avendo pensato a una STORIA, ti

descriva cose che ai giocatori non sono prédibili (divinazione in primis).

Dove voglio andare a parare?

Ma siamo sicuri che SERVA ancora il Dungeon Master?

Con immutata stima

zoltar, DM dal settembre 1989

www.drakken.it

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Dove voglio andare a parare?

Ma siamo sicuri che SERVA ancora il Dungeon Master?

eheheheh, a dire il vero dda qualche parte nel manuale del DM, dopo tutta una serie di splendide tabelle per la creazione casuale dei dungeon (corridoio per corridoio, stanza epr stanza... mi ricorda qualcosa... Dngeon Quest) e per gli incontri, c'è uno splendido trafiletto che titola "Giocare senza DM?" dove ti spiegano che è possibilissimo giocare anche senza un dm, semplicemente con qualcuno che comanda i mostri e le tabelle sopracitate XD

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eheheheh, a dire il vero dda qualche parte nel manuale del DM, dopo tutta una serie di splendide tabelle per la creazione casuale dei dungeon (corridoio per corridoio, stanza epr stanza... mi ricorda qualcosa... Dngeon Quest) e per gli incontri, c'è uno splendido trafiletto che titola "Giocare senza DM?" dove ti spiegano che è possibilissimo giocare anche senza un dm, semplicemente con qualcuno che comanda i mostri e le tabelle sopracitate XD

Ok, ma viene specificato che si tratta di situazioni limite.

Secondo me i rituali sono tutto fuori che un segnale dell'utilità del DM in diminuzione, anzi: prima c'erano paccate di incantesimi descritti e pronti da usare, ora sta al DM e ai giocatori assieme sfruttare la magia. Inoltre, fatto non marginale, quanti film/libri iniziano con una banda di deficienti a caso che leggono un libro d'antiquariato e risvegliano le forze del male? Molto raramente c'è un mago tra loro, anzi praticamente mai: sono esempi di rituali.

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......quanti film/libri iniziano con una banda di deficienti a caso che leggono un libro d'antiquariato e risvegliano le forze del male?

:lol::lol: già già. Mi viene in mente Lisa Simpson che legge ad alta volce un libro da cui esce un diavolo ma prima di finire la formula passa a fare i rebus!

Bè, ma se qualcuno comanda i mostri e "usa" le trappole non diventa il DM? Anche perchè lo stile eumate è proprio questo...o sbaglio? ^^

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Ho dato una passata veloce al manuale del giocatore, arrivando fino alla parte sull'equipaggiamento.

Per quanto ho visto (che è ancora approssimativo), è stato centrato in pieno l'obbiettivo della Wiz: creare un sistema regolistico unitario, solido e di relativamente facile comprensione in grado di essere utilizzato anche da chi gioca non attorno ad un tavolo ma tramite altri mezzi di comunicazione (internet ).

In quest'ottica "senza frontiere" ecco spuntare l'insider con il creatore di miniature (rigorosamente a pagamento per sbloccare tutte le opzioni disponibili) e completare la trasformazione da Gioco di ruolo a MMORPG a turni.

Per raggiungere l'obbiettivo è stato necessario ridimensionare tutto ciò che era presente nella 3.5: meno razze, meno classi, meno regole, meno opzioni, meno uscite dagli schemi.

Il sistema di poteri ad utilizzo limitato, l'impossibilità di compiere più di un movimento e una standard e altri accorgimenti contribuiscono a ridimensionare il livello di potere ai limiti dell'accettabile presente nella 3.5, dove i PG alle soglie dei livelli epici diventavano dei Minipimer, anche se non privo delle sue incongruenze.

La quarta edizione ti prende per mano e ti dice addirittura che tipo di equipaggiamento puoi avere ad un dato livello ai fini di godere di un gioco che dovrebbe mantenersi equilibrato durante il percorso dei 30 livelli.

Tirando le somme, secondo me la 4th edition ha fatto il giro di boa: fino ad oggi si era assistito al prolificare di videogiochi ispirati ai GdR cartacei, ora abbiamo il primo GdR cartaceo ispirato ai videogiochi ispirati ai GdR cartacei.

Senza dubbio è un prodotto più immediato, accattivante ed abbordabile per il target moderno di giochi di questo tipo.

Ritengo che per il suo genere sia qualitativamente discreto, se non addirittura buono.

Resta il fatto che si è allontanato troppo dal mio concetto personale di GdR,quindi al momento sono un po' amareggiato.

Dopo la prova al tavolo vedrò se cambiare idea o meno.

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Ospite Happy Jedi

Dopo la prova al tavolo vedrò se cambiare idea o meno.

Anche io vorrei avere la possibilità di provare una campagna breve per valutare meglio e dare un giudizio definitivo ma dalle mie parti è pressochè impossibile... :rolleyes:

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Dusdan il concetto di base è che la quarta edizione non ha praticamente punti di contatto con la 3.5.

All'inizio era stata promossa come una piattaforma regolistica semplificativa per permettere di giocare tramite rete (già da noi non è facile trovare un luogo e un gruppo, figuratevi negli Stati Uniti dove le distanze in proporzione sono molto più grandi da colmare).

Da qui si è passato allo sviluppo di un gioco totalmente differente, incentrato sul tavolo (virtuale o reale che sia) e sulla griglia di gioco.

Risulta chiaro fin da subito (per me) che il concetto della 3.5 ha poco a che vedere con tutto questo, quindi bisogna evitare il paragone.

Invece che chiamarla D&D 4th Ed. chiama il gioco in un altro modo e prova ad analizzarlo indipendentemente dalle edizioni precedenti.

Questo non te la renderà più piacevole, perchè il gioco è quello che è, ma di sicuro ti permetterà di fare un'analisi più oggettiva del prodotto in questione.

Prendilo come un consiglio disinteressato e non come una critica o come una ricerca di polemica, so che a volte scrivo in modo "aspro" ma non è mia intenzione farlo.

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Dusdan il concetto di base è che la quarta edizione non ha praticamente punti di contatto con la 3.5.

All'inizio era stata promossa come una piattaforma regolistica semplificativa per permettere di giocare tramite rete (già da noi non è facile trovare un luogo e un gruppo, figuratevi negli Stati Uniti dove le distanze in proporzione sono molto più grandi da colmare).

Da qui si è passato allo sviluppo di un gioco totalmente differente, incentrato sul tavolo (virtuale o reale che sia) e sulla griglia di gioco.

Risulta chiaro fin da subito (per me) che il concetto della 3.5 ha poco a che vedere con tutto questo, quindi bisogna evitare il paragone.

Invece che chiamarla D&D 4th Ed. chiama il gioco in un altro modo e prova ad analizzarlo indipendentemente dalle edizioni precedenti.

Questo non te la renderà più piacevole, perchè il gioco è quello che è, ma di sicuro ti permetterà di fare un'analisi più oggettiva del prodotto in questione.

Prendilo come un consiglio disinteressato e non come una critica o come una ricerca di polemica, so che a volte scrivo in modo "aspro" ma non è mia intenzione farlo.

Concordo che il gioco sia completamente cambiato, infatti in un altro topic ho detto che se l'avessero chiamato "il gioco di ruolo di NWN" sarebbe stato meglio.

Ma hanno voluto chiamarlo D&D, per sfruttare il nome, quindi devono scontrarsi con il paragone con le edizioni precedenti.

E purtroppo non ne viene fuori bene, perche` ha sacrificato all'altare dell'immediatezza e dell'equilibrio la varieta` delle classi ed il loro sapore, creando tanti piccoli personaggi di NWN che sommano meta` del livello anche quando devono fare centro mentre fanno la pipi` e mentre girano le crepes al volo.

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Allora vedila così: la quarta è per principianti, una versione scheletrica e semplificata del gioco, una trovata commerciale per dare respiro al marchio che ormai in patria aveva fatto uno splatbook anche per i perfetti orinatori e rivoltatori di crepes che potrebbe portare alla piacevole conseguenza di appassionare nuovi giocatori (vedi frase successiva).

Se poi giocandoci te la ritrovi stretta e vuoi passare al GdR, c'è la 3.5, che permette la creazione di personaggi unici dotati di uno spessore ruolistico/meccanico/concettuale neanche lontanamente paragonabile con l'offerta della 4th.

Se la Wiz capisce ancora qualcosa di marketing continuerà a produrre la 3.5, trattandosi di un gioco totalmente differente.

Il problema è vedere se da noi arriveranno le traduzioni di tutti i rimanenti manuali della 3.5 o se "ci toccherà" reperirli in lingua originale.

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Ospite Happy Jedi

Il problema è vedere se da noi arriveranno le traduzioni di tutti i rimanenti manuali della 3.5 o se "ci toccherà" reperirli in lingua originale.

Come se fosse un problema alla fine... :rolleyes:

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Letto con leggerezza il manuale del giocatore, ecco il commento iniziale: completamente diverso. Io ero scettico pensando alla evoluzione della 3.5, che consideravo molto "perfetta" sotto svariati punti di vista (a parte regole secondarie come la lotta, ma di cui onestamente non me ne frega nulla).

Così, quasi ascoltandomi, i signori della Wizard hanno creato una nuova nuovissima edizione. Proprio così, i primi due aggettivi sono "nuovo", e poi "leggero". Volendone mettere un terzo, direi "veloce".

Sotto prima lettura, queste sembrano le qualità salienti della Fourth. Nuovo perchè innegabilmente hanno fatto crollare tutti quei pilastri che hanno sì reso D&D IL gioco di ruolo, ma che alla fine gli tarpavano le ali. Il BaB, le palle di fuoco, il sistema vanciano... superabili e superati. Come tutte le cose, anche D&D deve cambiare, deve adattarsi. Altrimenti rischierebbe di essere il fantasma di se stesso.

Non nascondo amarezza per certe scelte, ma so che questa è dettata dal fatto che sono rimasto attaccato per 8 anni alla cara 3.X (non ho mai giocato alla 2a ed., non so nemmeno come sia fatta :rolleyes:).

So già che con il tempo e con i manuali, verrà pure la quantità di scelte (non so se avete mai provato a giocare solo coi manuali base, a occhio direi che è più variegata questa edizione). Verranno le classi tipo bardo e archivista, che prediligeranno un aspetto differente di concezione del PG da quelli di oggi. Verranno cammini leggendari e destini epici che ci appassioneranno, che sceglieremo perchè ci piacciono davvero, e non perchè-quella-al-lv.-7-mi-dà-l'abilità-potentissima. Ovvio che i manuali base offrono la base, ma poi la varietà la offriranno i supplementi, i copiosi "complete" o i manuali dei mostri fino al 5 o più!

I passi avanti sono grandi, enormi, corretti, dovuti, e soprattutto ABBIAMO GUADAGNATO DI PIU' DI QUANTO ABBIAMO PERSO.

Questa è la mia opinione. Viva la 4E!

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Il punto è sempre lo stesso: l'evoluzione naturale della specie, porta i singoli individui a modificare se stessi per adattarsi a nuovi standard.

Stesso discorso vale per la Quarta edizione di DUNGEONS & DRAGONS. E' sempre il solito caro, vecchio, stimatissimo D&D, ma l'evoluzione del sistema e degli utenti, hanno portato i game desiners a modificarlo a livello concettuale per renderlo appetibile ad una più vasta "fetta" di pubblico, pur mantenendo inalterato il sapore del prodotto.

Nel manuale del giocatore dell' Advanced Dungeons & Dragons, c'era un simpatico trafiletto che diceva più o meno così: <ATTENZIONE! Questa NON è una terza edizione di D&D! Si tratta della Seconda, con molte più regole e più dettagli!>

Qui è l'inverso. Questa non è l'edizione 3.99, è proprio una cosa diversa!

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Ospite Happy Jedi

Il punto è sempre lo stesso: l'evoluzione naturale della specie, porta i singoli individui a modificare se stessi per adattarsi a nuovi standard.

come? ma stiamo parlando di un gioco da tavola vero?

Stesso discorso vale per la Quarta edizione di DUNGEONS & DRAGONS. E' sempre il solito caro, vecchio, stimatissimo D&D, ma l'evoluzione del sistema e degli utenti, hanno portato i game desiners a modificarlo a livello concettuale per renderlo appetibile ad una più vasta "fetta" di pubblico, pur mantenendo inalterato il sapore del prodotto.
Ah... ok, scusami... pensavo di aver capito male.

Infatti non è per naturale evoluzione ma per una questione di SOLDI.

L'hai detto tu eh :rolleyes:

Nel manuale del giocatore dell' Advanced Dungeons & Dragons, c'era un simpatico trafiletto che diceva più o meno così: <ATTENZIONE! Questa NON è una terza edizione di D&D! Si tratta della Seconda, con molte più regole e più dettagli!>

Qui è l'inverso. Questa non è l'edizione 3.99, è proprio una cosa diversa!

Allora dov'è il trafiletto che dice <ATTENZIONE! Questa NON è una edizione di D&D migliorata e resa innovativa come vi avevamo promesso, ma è un'altro gioco COMPLETAMENTE DIVERSO! Scusateci ma sapete avevamo poco tempo per dirvelo prima che compraste i manuali... dovete capirci, lo facciamo per soldi ma non volevamo dirvelo perchè temevamo che ci avreste accusati di fare un gioco unicamente per far contenta la massa che ama la semplicità di un videogioco e priva di logica come le risposte di un call center di Telecom Italia o Tele2>

E' ironia la mia ma spero sia ben chiaro il pensiero che questo è un'altro gioco e come tale va trattato :bye:

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Un pò di punti e risposte:

a) Il salto dalla 2ed alla 3ed è importante quanto il salto dalla 3ed alla 4ed.

Per quanto riguarda l'innovazione, il cambiamento. Sia in regole che, credo, in filosofia.

B) sfattiamo un pò di miti sulla 2ed (vedi Dusdan): è stata l'edizione più longeva (se mi ricordo bene 12 anni). è la più giocabile.

Prima di sentire gente gridare allo scandalo, cito dei fatti:

- impossibile giocare una campagna di alto livello in 3ed, e renderla coerente e bilanciata. La gente muore al primo round, per esempio, ad alti livelli. questo per me è incoerente (se non capite il perché, vi posso dare un link ad un mio post che lo spiega).

In 2ed è il contrario: combattimenti ad alti livelli (tra gruppi di eroi di alto lvl) sono epici, e possono durare anche decine di rounds. Sono "epici" infatti.

- in 2ed paradossalmente con tutte le sue pecche (di complessità di SISTEMA usato per le regole, il Thac0, i 5 TS, ecc.), ha il sistema più rapido di gestione di combattimento delle edizioni successive: non devi guardare 3000 bonus, talenti, o altro, ad ogni round... Poi l'interpretazione e l'immaginazione/scelta da parte dei giocatori è la base fondamentale del combattimento.

Chi pensa altrimenti è libero di pensarla, ma non ha mai giocato davvero alla 2ed allora. Io gioco ad entrambe le edizioni. Ancora oggi. E le valuto per quello che sono.

c) vorrei citare una perla di un giocatore che ha giocato poco alla 2ed, e che gioca con me in 3.5 (edizione che ha sempre apprezzato) nel gruppo di zoltar.

E che ha cominciato a giocare in 2ed con me, a livelli epici, da qualche mese (ricredendosi molto sulla 2ed e sulla 3.5 in generale):

Divertente.. potrei riassumere il cambiamento dalle varie edizioni con frasi chiave tipo:

2ed : A discrezione del Master!!

3ed: Aspetta devo controllare il manuale...

4ed: Ma siamo sicuri che SERVA il Master?

:lol:

d) credo che Invictus abbia centrato in pieno la direzione volutamente presa della 4ed con i suoi ultimi post, e la politica WotC.

Ottime scelte, quelle della WotC, su questo punto.

Ora D&D e i videogiochi sono facilmente auto-scambiabili. Cioè: fare un videogioco di D&D in 4ed si fa senza cambiare nulla.

Le regole saranno le stesse.

In 2ed ?

Era complicato. Molto più complicato. Basta ricordarsi Baldur's Gate.

Tutto il sistema della 4ed va sull'immediatezza e la facilità di comprensione del sistema di regole. Cosi da permettere appunto una presenza minore del master per la gestione dei passaggi.

Non è una critica. è in un certo senso una genialata.

e) è indubbio che chi cerca la logicità in D&D potrebbe anche provare un altro GdR, come dicono in tanti.

Ma questo non è una giustificazione universale.

Mi spiego: D&D con il passare delle edizioni è partito da un "immaginate un mondo medievale con un pò di magia, e voi che siete attori/eroi in questo mondo" (con tutte le limitazioni della vita reale, le sue logiche, ecc.) a "immaginatevi eroi in un mondo pieno di magia, mostri, e voi con poteri fuori dal normale ad agire in questo ambiente" (con l'avere però eliminato molte logicità).

Per questo nelle passate edizioni, se qualcuno era ferito, le opzioni erano semplici:

- o aspettavi, con cure MEDICHE, di ricuperare, lentamente, con i giorni, le ferite.

- o venivi curato con l'ausilio della magia (poteri quindi divini o, raramente, arcani).

Ed era logico, concepibile. A nessuno sarebbe venuto in mente di dire "perché il mio guerriero non può curarsi subito da solo con la sola volontà del pensiero ?".

è tutto lì il punto, la differenza. Tutto si può giustificare. In nome del bilanciamento, del sistema di gioco, ecc. Ma anche chi parla di logicità non lo fa solo per partito preso. Lo fa perché si immagina il mondo, la realtà, in una certa maniera. Che non è campata per aria: si tratta della nostra realtà, contemporanea. Sappiamo che un pesce fuor d'acqua muore per esempio.

Se in 4ed questo non succede, perché il pesce può usare il potere "Aria acquosa", senza che sia un pesce magico, il giocatore si chiede, chiaramente, dov'è la logica.

Comunque, in linea generale, la 4ed secondo me sarà un successo. Per le stesse ragioni per le quali lo è stata la 3ed.

Certo è che non mi aspettavo vedere molti pareri contrari, all'interno di un forum dove la 3ed è IL sistema preponderante. ;-)

Invece c'è gente scontenta. è normale in realtà ad ogni edizione.

Ma secondo me il salto è stato molto più traumatico dalla 2ed alla 3ed.

Non per niente è l'unica edizione che ha causato una vera e propria spaccatura all'interno della communità di D&D.

In alcuni forum, infatti, non viene tratta e viene nominata TETSNBN.

Non mi sembra che la 4ed avrà lo stesso effetto. Su molte cose è simili alla 3.5.

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Non capisco chi si lamenta del fatto che la Wotc voglia accontentare la massa. :D Mi sembra di sentire chi si lamentava che la Sega aveva cambiato RomeTotalWar e fatto MedII per andare a venderlo alla massa.

o.O QUale pazzo pensa che una casa produttrice che fattura milioni e milioni di dollari faccia un prodotto nuovo (quindi investa in tempo e denaro e risorse) per accontentare qualche nicchia di nerd appassionati? (Tra i nerd appassionati mi ci metto anche io :P)

Questo è un altro gioco, come dice l'allegro cavaliere jedi, per una generazione diversa di giocatori, per un target vasto di giocatori, per inserirsi in nuove fette di mercato ecc ecc. Togliamo quell'aura sacra e romantica attorno ai manuali di D&D. Non sono un reliqua bohemien (>_> chissà come si scrive). Sono un prodotto commerciale al pari dello shampoo, del quizzettone e dell' hamburg di Mc Donald :P

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Ciao a tutti,

ho acquistato da poco il manuale del giocatore e trovo alcune cose in contrasto con la natura del gioco di ruolo.

Le cose che mi fanno storcere il naso sono queste:

- Un capitolo sull' "interpretazione del personaggio" di sole 2 pagine e 300 pagine di tabelle, poteri ecc...;

- Tutte le distanze misurate in quadretti;

- La dichiarata necessità di usare le miniature & griglia (a questo punto potevano chiamarlo Mini&Grill e non D&D....);

- Gli effetti dei poteri, utilizzabili quasi esclusivamente se muniti di griglia e miniature...;

- La distanza tra videogioco e GDR cartaceo che si assottiglia ancor di più;

- Il riposo esteso che consente il totale ripristino dei punti ferita...;

Allora, la prevalenza è un taglio più boardgame ed assolutamente non gioco di ruolo, dove la pesante ombra della griglia e del combattimento tattico copre ogni possibile sviluppo di una parte narrativa ed interpretativa.

il rischio e quello di creare un branco di giocatori scarsi, votati esclusivamente al combattimento....una massa informe di personaggi senza una storia, senza un carattere...eppure...il caro Gygax aveva trasformato un gioco di schermaglie in un gioco DI RUOLO...ora è stato fatto il contrario...

dove andremo a finire con una schiera di nuovi giocatori appassionati più al +6 in forza che al carattere ed alle vicende del proprio personaggio?

Il tutto poi per vedere sempre meno partecipanti ai tornei organizzati dalle associazioni...c'è il rischio di una chiusura...gente che NON HA CAPITO COSA SIA DUNGEONS & DRAGONS...gente che non ha capito cosa sia un gioco di ruolo.

E di questa gente ce n'è tanta.

Troppa.

Il vecchio giocatore in questo putiferio di regole e gadget (power cards, schede, accessori vari) riesce ancora a dar frutto alla sua fantasia, e "vedere" le azioni del suo personaggio, "vivere" il suo mondo...ma il nuovo giocatore?con tutti questi supporti per vendere vendere vendere non rischia di trovare pochi sbocchi per la propria fantasia se è già tutto pronto?

Voi cosa ne pensate?

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