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Le 10 Verità del Master


KlunK

Messaggio consigliato

Mi accodo a quanto detto da Sir Daeltan Fernagdor ma con una piccola postilla: "Il barare del Dungeon Master non è affatto, a mio avviso, un imbroglio nei confronti dei giocatori, fintantochè contribuisce al divertimento degli stessi (e del DM)", il resto è fuffa :D

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Perché barare coi dadi quando puoi decidere in anticipo che succederà al posto di quel tiro di dado?

Io non tollero il barare, nemmeno da parte del master, nemmeno se pensa di contribuire al mio divertimento.

Certamente bisogna anche tenere in conto le preferenze dei giocatori. Tu e il tuo gruppo forse preferite morire due volte in tre sessioni che avere un Master che bara sull'ennesimo tiro di dado fortunato per il nemico a fronte di tanti tiri sfortunati per voi, o anche solo per rimediare a un proprio errore di valutazione riguardo al nemico, che il Dm può sempre aver sbagliato a scegliere. I miei giocatori, e molti altri, compreso il sottoscritto, se giocasse, preferirebbero di gran lunga una gestione da parte del Master non rigida e bloccata sulla fedeltà letterale alle regole, ma lungimirante e attenta a tutto. Non un Master-baby sitter: nessuno di noi vuole un Master che lo faccia divertire salvandogli sempre la pelle o impedendogli vittorie troppo eclatanti o impreviste, semplicemente un Master attento a chi ha davanti e a ciò che succede.

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semplicemente un Master attento a chi ha davanti e a ciò che succede.

Un numero è un numero. Se tiri e cambi il risultato stai truccando la partita, quindi io (certamente non tu) personalmente preferisco il dm che mi dica prima "raga' ho sbagliato lo scontro, fatemi rimediare" piuttosto che uno che mi intorti/indori la pillola coi tiri di dado fasulli. Perché fallo una volta, fallo due volte, poi diventa un'abitudine.

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Un numero è un numero. Se tiri e cambi il risultato stai truccando la partita, quindi io (certamente non tu) personalmente preferisco il dm che mi dica prima "raga' ho sbagliato lo scontro, fatemi rimediare" piuttosto che uno che mi intorti/indori la pillola coi tiri di dado fasulli. Perché fallo una volta, fallo due volte, poi diventa un'abitudine.

Io l'ho fatto un paio di volte, quando ero meno esperto, in modo da salvare il gruppo da un'ingiusta disfatta, e non è diventato un'abitudine; quando è stato giusto e le regole (oltre che la logica) l'hanno deciso, sono anche arrivato al TPK e a ricominciare la campagna.

Se uno è inesperto, "barare" può starci, l'importante è evitare di commettere in futuro gli errori che ti ci hanno portato.

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il mio DM tira i dadi da sempre davanti a tutti. Per vari motivi il primo come dice lui è che anche lui si deve divertire nel senso che lui crea il mondo nel suo insieme e cosi come noi muoviamo i nostri pg lui manovra(termine più consono al DM)tutto ciò che ruota attorno all'avventura, fa cioè prendere decisioni ai suoi chiamiamoli pg,mostri,burocrati...Naturalmente alcune volte i suoi alleati agiscono in risposta alle azioni degli avventurieri altre volte vanno per la loro strada senza un apparente collegamento nei confronti degli avventurieri perchè come dice sempre "ricordatevi che il mondo non ruota intorno a voi".Un altro motivo che all'inizio non condividevo ma ora dopo taaaanti anni si è che vuoi mettere giocare(o dovrei dire essere) un pg di alto livello sapendo che se sono vivo è solo grazie alla MIA bravura e non per benevolenza divina..(in sto caso benevolenza del DM)? ciao

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  • 1 anno dopo...

Sinceramente come master provo ad essere sempre un passo (anzi due o tre ma anche quattro) avanti ai miei giocatori. Questo si traduce in un minimo più di lavoro quando scrivo l'avventura, perché devo pensare con la mente di sei persone (la mia e quella dei miei giocatori) ma almeno alla fine sono preparato. Scrivere un abbozzo di trama e poi inventarsi volta volta i dettagli secondo me non rende affatto l'idea di un mondo verosimile. Se si arriva a dover inventare pezzi di trama alla fine quelle parti risulteranno deboli e slegate da quelle che invece sono state pensate in precedenza dal master.

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Riguardo al discorso "cambiare i risultati dei dadi" io sono, in generale, a favore ma credo che il modo migliore sia di integrarlo nella campagna come ha fatto un mio amico :

Lui ha inserito i punti eroe (sono un certo quantitativo ad ogni livello e si rigenerano solo al passaggio di livello) che possono essere utilizzati dai personaggi per ripetere un tiro di dado. Io li ho sperimentati e hanno migliorato parecchio il gioco senza diventare un autowin per i giocatori (che sono comunque portati a conservarli perchè non sanno a cosa vanno incontro), in particolare hanno l'effetto di responsabilizzare il giocatore che, nel caso non li usi per ripetere un dado che ha fatto 1, è meno portato a lamentarsi della sfortuna.

Questo non risolve il problema dei colpi di fortuna dei mostri che io personalmente tratto in questo modo : Valuto la situazione, se i personaggi se la sono giocata bene io tendo a premiarli magari eliminando il 3° critico di fila che un mostro riesce a mettere.. perchè secondo me (prendo i critici come esempi) va bene che ne capiti uno ogni tanto.. ma se un mio png che li attacca con critico 20x4 mette 3 critici su 4 attacchi (ed è capitato) io cambio e a seconda della situazione metto 2 critici o 1 solo critico.

P.S. al 1° livello ho tolto i critici per evitare che i personaggi muoiano appena un goblin fa un critico su una freccia (3d8+3 danni fanno fuori un personaggi di 1° livello che non abbia un buon dado vita e costituzione).

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ok, so che non si può scrivere OGNI variante (prima verità del DM) ma io trovo difficilissimo gestire le cose senza qualcosa di scritto o_O" i tesori... le CD che voglio alle prove... le frasi particolari nelle inscrizioni... o la parola magica per attivare un portone. Riesci a ricordare tutte queste cose a mente e a rendere lo stesso d'effetto il loro utilizzo in pieno gioco? Allora complimenti xD ;-)

Concordo con tutte queste cose, ma le CD no dai... è molto semplice, a seconda della difficoltà:

- semplice CD5

- normale CD10

- media CD15

- difficile CD20

- ardua CD25

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  • 10 mesi dopo...

Mi intrometto in un topic vecchio ma che mi è piaciuto molto leggere giusto per dire questo.

Sono d'accordo che il master non dovrebbe barare, altrimenti si snatura il principio della gestione del mondo tramite dadi, ma sono anche d'accordo con Pardo sul fatto che alcune cose il dm possa (e debba) adattarle.

A nessuno piace morire ad ogni sessione, perchè sono sfigati con i dadi, se sono in 5 e alla prima sessione gli metti contro due lupi, in teoria li ucciderebbero senza particolari problemi, ma se loro fanno solo 1 con i dadi magari i lupi potrebbero cominciare a diminuire i danni che fanno, o a non colpire sempre o a non confermare i critici.

Giusto per evitare di passare la prima ora della prima sessione a fare le schede, la seconda a giocare e la terza a fare delle schede nuove. :)

Per quanto riguarda il far sognare i giocatori e farli immergere nel mondo che create, c'è un piccolo trucco che ho imparato con alcuni anni di racconti di storie di vario genere.

L'importante non è ricordarsi se in una stanza ci sono 3 o 4 torce alle pareti e raccontare le cose come devono essere, l'importante è essere mentalmente in quella stanza e raccontare quello che vedete.

Non bisogna descrivere un ambiente elencandone le caratteristiche, bisogna mostrare ai giocatori quello che gli occhi del master vedono, bisogna essere li con loro ed è allora che i giocatori sapranno dove sono, vedranno quello che vedete e vivranno l'avventura.

Inoltre un altro piccolo consiglio, a mio parere incasina le idee (per quanto possa sembrare l'opposto) fare riferimenti alle cose reali, se entrano in una stanza e gli dite "il muro è come quello della mia camera" sperando di fargli visualizzare meglio il posto, dite semplicemente "il muro è in legno" (no, non ho una camera con i muri in legno :( ) poi ci penserà la loro testa a decidere se le assi sono orizzontali, verticali, chiare, scure, grezze, rifinite o chissà che altro. Ogni giocatore vedrà una stanza diversa che sarà diversa anche da quella che vedrete voi, ma cosi ogni giocatore vivrà nella sua stanza ;)

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  • 2 settimane dopo...

Il dovere, compito ed obiettivo di un master è e rimane uno solo: far divertire i propri giocatori (e se stesso per primo). Tutto il resto è di contorno, o meglio tutto il resto deve adattarsi a questo concetto.

Se per far divertire è necessario barare, allora che si bari, se è necessario dare dei limiti, che si diano dei limiti, se è necessario togliere dei limiti che vengano tolti, se è necessario aggiungere, eliminare o modificare delle regole che vengano aggiunte, eliminate o modificate.

Finché tutti si divertono, ogni cosa è lecita.

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Il dovere, compito ed obiettivo di un master è e rimane uno solo: far divertire i propri giocatori (e se stesso per primo). Tutto il resto è di contorno, o meglio tutto il resto deve adattarsi a questo concetto.

Se per far divertire è necessario barare, allora che si bari, se è necessario dare dei limiti, che si diano dei limiti, se è necessario togliere dei limiti che vengano tolti, se è necessario aggiungere, eliminare o modificare delle regole che vengano aggiunte, eliminate o modificate.

Finché tutti si divertono, ogni cosa è lecita.

Non sono del tutto d'accordo con la parte che ho evidenziato in grassetto...

Sono d'accordo che anche il master debba divertirsi tanto quanto i giocatori (sennò chi glielo fà fare di essere master, sobbarcandosi tutto quel lavoro?), ma non troppo, sennò finisce che si diverte solo lui.

Per il resto sono d'accordissimo (c'era anche scritto in uno dei manuali del master, anche se non mi ricordo quale). :yes:

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  • 8 mesi dopo...

Con un discreto ritardo (2 anni?) vorrei dire il punto di vista di un giocatore riguardo il barare coi dadi.

Per il mio personale punto di vista, ogni volta che il master bara, D&D muore e il gioco di ruolo perde di senso. Da quando affrontare un drago che ti carica o un mago con metamorfosi e Flash to Ice è diventato più sicuro di andare a fare la spesa al supermarket? O.o . Barare può essere il bonus +15 di circostanza al ts su tempra perchè in quel turno non può prendersi lo stun, oppure il nemico che tira un colpo qui e un colpo lì per fare un pò di danni a tutti e non far morire nessuno. Se un giocatore non si sente con il peso della morte addosso durante uno scontro, che senso ha fare lo scontro stesso? (a patto che la forza dei 2 party che si stanno scontrando sia uguale).

Sfighi sul SoD che il mago PNG di 15 ti ha castato in faccia? Complimenti sei di pietra. Il super PNG megamostroinvincibile muore in un turno o due? Pace, è andata così.

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Per il mio personale punto di vista, ogni volta che il master bara, D&D muore e il gioco di ruolo perde di senso.

Perché? Per come l'ho sempre vista io, un qualsiasi gioco di ruolo (che sia D&D o altro) ha come scopo principale (non unico, naturalmente, ma principale) quello di divertire ed appassionare: se gli manca questo presupposto, tutto il resto non vedo che senso possa avere.

Bada bene, questo non significa che i pg non possano mai morire, avere delusioni, drammi, fallimenti et cetera, questo può accadere e fa parte del divertimento, ma ci sono situazioni in cui morire in determinati modi leva il divertimento a tutti e mi chiedo quale senso possa avere, a quel punto, un gioco di ruolo.

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Perché? Per come l'ho sempre vista io, un qualsiasi gioco di ruolo (che sia D&D o altro) ha come scopo principale (non unico, naturalmente, ma principale) quello di divertire ed appassionare: se gli manca questo presupposto, tutto il resto non vedo che senso possa avere.

Bada bene, questo non significa che i pg non possano mai morire, avere delusioni, drammi, fallimenti et cetera, questo può accadere e fa parte del divertimento, ma ci sono situazioni in cui morire in determinati modi leva il divertimento a tutti e mi chiedo quale senso possa avere, a quel punto, un gioco di ruolo.

Hai ragione, mi sono espresso male, intendevo dire QUESTO gioco di ruolo.

Comunque se il master bara che senso hanno i TS? Valgono solo per i giocatori? Se il master bara che senso ha fare il debuffer o l'ammaliatore?

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Dai per scontato che il master bari solo a sfavore dei giocatori e mai a favore (o almeno così mi pare di intuire dal tuo ultimo intervento).

Ad ogni modo il master non bara sempre (altrimenti perché usare i dadi?), ma riequilibra la situazione quando una serie infinita di tiri di dado sfigati rischia di mettere in ginocchio l'intero party.

La cosa non piace a nessuno, ed anche quando il master bara il rischio di morire c'è (magari interviene troppo tardi quando ormai l'irreparabile è accaduto).

I giocatori non devono aver paura dei dadi, ma delle loro scelte, poiché se sono state stupide, nessun master (di certo non io) li tirerà fuori dai guai nei quali si sono cacciati.

N.B.: a scanso di equivoci, quando parlo di master parlo di me e di come ritengo sia giusto svolgere tale ruolo. È e rimane una mia personalissima opinione.

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Dai per scontato che il master bari solo a sfavore dei giocatori e mai a favore (o almeno così mi pare di intuire dal tuo ultimo intervento).

Ad ogni modo il master non bara sempre (altrimenti perché usare i dadi?), ma riequilibra la situazione quando una serie infinita di tiri di dado sfigati rischia di mettere in ginocchio l'intero party.

La cosa non piace a nessuno, ed anche quando il master bara il rischio di morire c'è (magari interviene troppo tardi quando ormai l'irreparabile è accaduto).

I giocatori non devono aver paura dei dadi, ma delle loro scelte, poiché se sono state stupide, nessun master (di certo non io) li tirerà fuori dai guai nei quali si sono cacciati.

N.B.: a scanso di equivoci, quando parlo di master parlo di me e di come ritengo sia giusto svolgere tale ruolo. È e rimane una mia personalissima opinione.

È proprio questo. Perchè devo giocare con il DM che mi riequilibra la situazione? Nel bene e nel male? Da giocatore perderei il 95% dell'entusiasmo di fronte ad una situazione del genere.

Se il master una sera scula coi dadi, è andata cosí, se sfiga, meglio per il party.

Per quanto riguarda il discorso delle scelte concordo al 100%. Se al 5 livello vai dal gran sacerdote di Nerull offendendo tutto l'ordine, beh, prepare yourself #@$! is coming...

Per concludere: non ho la minima paura dei dadi, ho paura della persona che li lancia (o che fa finta di lanciarli)

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Hai ragione sul fattore fortuna. È la sorte. E normalmente non si fa nulla.

Ma se (come mi è capitato) un nemico ridicolo tira una sfilza di 20, dopo il terzo, da dietro lo schermo del dm, senza che i giocatori lo sappiano per non spezzare l'incanto, faccio finta che ha tirato un 19 invece di un 20.

Ciò che è importante è quando (e quanto) si decide di intervenire. A che punto la (s)fortuna è tale e tanta da dover essere in qualche modo bilanciata?

Poi ci sono i casi in cui un DM sopravvaluta i PG e predispone incontri troppo duri (si i DM sono umani e commettono errori, mi dispiace sfatare un mito) e devono "aggiustare il tiro". . .

. . .ma quella è un'altra storia.

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Hai ragione, mi sono espresso male, intendevo dire QUESTO gioco di ruolo.

Comunque se il master bara che senso hanno i TS? Valgono solo per i giocatori? Se il master bara che senso ha fare il debuffer o l'ammaliatore?

Dove, nel mio intervento, hai capito che secondo me il DM dovrebbe barare sempre e rendere vani TS, TXC, prove di abilità, e addirittura intere build?

Da giocatore perderei il 95% dell'entusiasmo di fronte ad una situazione del genere.

Tu.

Se mai sarò un tuo master, non barerò mai con te, ma questo vale per te. Qui si parlava di legittimità a livello "universale".

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