Harlad Lundwym
Estraggo la spada e dopo averla osservata per qualche attimo la poggio delicatamente davanti le mie ginocchia. Faccio dei lughhi respiri mentre osservo il panorama al di fuori della torre.
Un paladino? cosi ha detto il duca... non credevo ne avessi mai avuto la stoffa. Se questo è il mio inizio allora lo accetto, sono pronto.
Rimango per qualche minuto in silenzio, a meditare, tenendo la mente sgrombra da ogni pensiero fino a quando sarà ciò che ho dentro, il vero io, a parlare per me.
Divinita, sono qui umile dinanzi a voi. La mia vita è stata un susseguirsi di prove, prove che ho superato con la mia forza di volontà, con la mia ragione, con la mia forza...ora questa mia vita mi pone dinanzi un'ostacolo che un semplice ragazzo non può superare... ma sono arrivato fin qui con solo le mie uniche forze. Ho imparato e lottato nell'ombra di una società che mi imponeva umiltà come se volesse che le mie capacità restassero latenti. Oggi non voglio essere più...non sono più quel ragazzo che serve un propritario terriero o un nobile ma un uomo che farà fronte alla più grande minacia del proprio popolo.
Sono passate ore la gola è secca la sete si fa sentire, le forze cominciano a mancare per la fame e la stanchezza e gli arti sono intorpiditi per la posizione ma cerco comunque di non far trapelare alcuna smorfia di disagio o di dolore che se davanti a me ci siano dei giudici ad osservarmi.
Ho combattutto per i più deboli e difeso i loro diritti quando il mondo sembrava andasse in fumo e non mi pento delle mie scelte.Ho fatto dei miei insuccessi trionfi, della mia debolezza forza, della mia paura coraggio, della mia stanchezza potere...tutto ciò è dato dal desiderio di essere qualcuno, di essere qualcuno o qualcosa che possa far fronte a questa minaccia.
Pensavo avessero distrutto la mia vita, il mio futuro ed imvece no non mi hanno improgionato ma mi hanno liberato dalla umile quotidianità che era il mio passato come un guscio che racchiudeva chi sono veramente e a cosa sono destinato.
Ora sono pronto a compiere il futuro che tanto ho agognato. Vi chiedo quindi di essere la mia guida in questa lunga strada, di rendere la mia fede forza per chi non ne ha, del mio giudizio giustizia per chi non ne ha, del mio coraggio speranza per chi non ne ha , del mio corpo uno scudo per chi non ne ha...che la mia spada renda giustizia al nostro popolo, che renda libertà a chi è in catene,che sia morte in guerra. Miei signori attendo il vostro giudizio, la via della guerra è presa ed io sono pronto.