Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.
Diventa parte dello Staff DL.

Campioni della Community

  1. Voignar

    Circolo degli Antichi
    10
    Punti
    14.773
    Messaggi
  2. MattoMatteo

    Circolo degli Antichi
    6
    Punti
    11.015
    Messaggi
  3. Steven Art 74

    Circolo degli Antichi
    4
    Punti
    2.223
    Messaggi
  4. Pippomaster92

    Moderatore
    4
    Punti
    35.017
    Messaggi

Contenuto popolare

Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 13/04/2023 in tutte le aree

  1. Lasciate temporaneamente il cadavere di Kadi/Doenna e, assicurati che Dimal stia bene, finite di controllare questa parte del complesso. Con vostro sollievo tutto questo non è stato invano. Mesi di rapimenti ai danni dei viaggiatori hanno lasciato il culto con un certo bottino. Ci sono casse e sacche che contengono oggetti personali di scarsi valore, ma anche monete ed equipaggiamento. Ci sono anche un paio di oggetti più interessanti. In una delle casse più piccole c'è dell'oro e ci sono un paio di gemme, ma anche una bacchetta di platino. Posato con maggior riguardo su un tavolino di legno c'è invece un contenitore con due sottili dischetti di metallo con rune naniche. Infine trovate due daghe incantate di fattura parecchio antica. Vi ricordano molto le spade e le decorazioni dei cultisti, ed entrambe le daghe sono calde al tatto. Nell'ultima sala trovate invece ciò che resta di chi non passava il "test" del mostro: ossa carbonizzate accatastate a formare una specie di cerchio sul pavimento. Il cerchio ancora incompleto, con incisioni e rune che vi danno l'idea che fosse pronto per un certo tipo di rituale incompleto. Sembra un qualche tipo di portale o passaggio, ma non è facile comprenderne lo scopo finale senza avere accesso alle istruzioni per crearlo o ad una trascrizione precisa delle rune magiche. Tra le ossa c'è anche il teschio di un orchir, e trovate anche l'ascia di Krud nel bottino. Purtroppo per il vostro compagno di viaggio è troppo tardi. LOOT
  2. @Voignar e sappi che, nella tua vendetta, avresti un fido alleato nel mio pg... visto che sà fin troppo bene quello che significa "perdere la persona amata", l'unica cosa che ti chiederà sarà "quando iniziamo", anche a costo di andare contro il volere di ShoujoTora-Dono.
  3. Dopo qualche altro giorno, il campo viene smontato e tutto l’esercito si rimette in marcia per Akrys. Il ritorno è assai più lungo dell’andata, un poco perché adesso viaggiate insieme a qualche migliaio di altri soldati, un poco per le salmerie, i carri con i feriti e il codazzo di schiavi e prigionieri di guerra Dopo tre settimane di marcia, finalmente tornare in città dove siete tutti accolti da una grande festa. Le strade sono ornate di nastri, il popolo vi acclama mentre sfilate per le strade, lanciando fiori al vostro passaggio. Il Polemarco Stentore elogia il vostro intervento in maniera esplicita nel suo discorso per la vittoria, e tutti voi potete considerarvi invitati alla grande festa nella sua villa per celebrare la vittoria che si terrà quella sera Flashback - Arkadius Flashback - Vur Flashback - Remiel
  4. Invece hai la massima autonomia x sviluppare "Sta Megera" (che poi magari è una Bellissima "Principessa Ainu" abbracciata nel Fior della Giovinezza). . . Attenzione però che "True Friend / True Love / True Ally" significa molto x i Fratelli del Requiem; non solo la reciproca Bestia NON la vede come Minaccia, ma Offese e Ingiurie alla "Vera Sodale Anima" le percepisce come "Affronto Al Branco". . . Non c'è bene più prezioso, x cui vale sicuramente rischiare la "Vera Morte" dell'Esistenza di un "True Soulmate". . . Certi infidi Vampiri Maligni (come i peggiori "Yakuza Dell'Invictus" oppure l'Organizzazione Terrorista-Satanista "XIII" ) han cercato in passato di sfruttare tale rarissimo, preziosissimo legame, x cercare di render schiavo il "Più Forte Dei Due" catturando "La Metà Debole". . . I Vampiri più Anziani sanno che questo invece è un TERRIBILE Errore; un "True Bonded" Catturato preferisce MORIRE che metter in pericolo il "Bonded Soulmate" il quale poi diventa una terribile Forza Distruttiva che NON si fermera di fronte a NIENTE pur di ridurre in Cenere i Colpevoli. . . Intere Città son bruciate x aver sottovalutato tale Legame; moltissimi Vampiri che seguono DAVVERO la Via del Bushido si sentirebbero OBBLIGATI a Coadiuvare, Aiutare, Favorire tale "Sacra Vendetta". . .!!
  5. Lo chiedo perché avevo intenzione di mettere come true friend una vampira appartenente alla Congrega della Megera, ma se crea problemi alla “continuità narrativa” cambio e la rendo più adatta, magari è un membro dello stesso ordine, ma appartenente ad un clan diverso; se va bene sia della congrega, allora la lascio così
  6. Una cosa importante che ho dimenticato: per comodità e velocità nel rispondere, se ad un vostro tiro non corrisponde un successo, salvo cose importanti, non scrivo la risposta sotto spoiler nello specifico, la scena di voi al bancone che ricevete una commissione dalla Gilda è ordinaria amministrazione, nessuno se ne interessa nello specifico. È un poco come se foste in fila alle poste per ritirare un pacco, magari qualcuno butta pure un occhio alla cosa, ma è mera curiosità dettata dalla noia
  7. Corretto, grazie della segnalazione Sì penso anche io Sì giusto, ho fatto confusione con Witch Bolt dal PHB, ho corretto Sì esatto io ho cercato di ricostruire da ENWorld e altri siti i vari trascritti per cercare di dargli una forma più organica e coerente, ma le informazioni sono poco precise di base
  8. Sarà "H-E-R-D" ovvero "Gregge" tradotto letteralmente in Italiano. . . I membri della Congrega restano legati alle tradizioni del Giappone più antico, addirittura di "Epoca Pre Yamato"; la Regina-Sciamana Himiko, gli Ainu dell'Hokkaido, la Foresta dei Suicidi, le Streghe Hannya, i Kappas, i diabolici "Yakumo Goblin Spiders". . . Per loro il Grande Dragone "Yamata No Orochi" non è un Demone, ma una imperscrutabile Forza Primordiale della Natura che Amaterasu, Izanami ed Izanagi ("Divinità Degli Invasori Yamato Dalla Faccia Gialla" provenienti dalla Cina Continentale) hanno ingiustamente imprigionato nel Monte Fujiama. . . Il Film di Myazaki "Mononoke Hime" può essere molto utile come fonte di ispirazione x alcune idee, ovviamente filtrate attraverso la Sensibilità dei Vampiri del Requiem. . .
  9. Come dicono prima di me, la prova ha senso se l'esito è incerto; inoltre la CD di 20 naturale è estranea al concetto di CD. Comunque, il DM potrebbe chiedere la prova perché vuole capire se il ladro possieda la perizia necessaria per scassinare quel tipo di serratura. Una volta fallita la prova, il DM può affermare: "Il meccanismo è troppo complesso per la tua abilità. Non hai capito nulla di come funziona e non sei in grado aprirla". A quel punto non esistono altre prove o altre occasioni per ritentare, perché le prove le decide il DM, non il giocatore. Se invece il DM vuole necessariamente che lo scrigno sia aperto, ma vuole simulare la difficoltà, non chiede una prova, ma fa una descrizione di quello che accade. STOP. Se invece il DM vuole che lo scrigno sia aperto, ma vuole dare il senso di pericolo che ogni tentativo suscita, allora può utilizzare incontri casuali, assegnare un tempo consistente ad ogni tentativo e utilizzare la regola dei gradi di fallimento, così che a una prova fallita di molto si spezzino gli attrezzi e una delle punte colpisca l'occhio dello scassinatore procurandogli un bel po' di danno. Resta da dire che prima di applicare quest'ultima idea, bisogna fissare una CD adeguata.
  10. Flint Alle parole dello spettro, il nano si guardò intorno e si rammaricò. La compagnia non poteva offrire molte alternative per realizzare quanto proposto, lui era l'unico nano. Era convinto che un valoroso come il principe Grallen avrebbe preferito cedere il proprio elmo e il proprio spirito a un guerriero puro e nobile, piuttosto che a un fabbro prestato alla guerra dall'amicizia per un mezzelfo e da tempo difficili. Ma chinò a terra un ginocchio. "Sono pronto!"
  11. Premessa: gli eventi narrati si ambientano quasi 30 anni dopo l'esodo dei marchiati dalla regione di Teti e tutti gli eventi contingenti. (L'articolo precedente dove veniva introdotta la persona di Clio di Ganimede.) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mentre la dittatrice di Ganimede era in viaggio verso la roccaforte di Draco, egli era diventato più di un semplice scagnozzo: aveva ucciso il suo stesso padrone, il Faraone, e ora sedeva sul trono del fu tiranno, in cima alla piramide che egli aveva fatto costruire dai suoi schiavi per compiacere il suo effimero ego. La roccaforte era ormai stato ridotta in un cumulo di cenere: non vi erano che resti di case, tende e stamberghe carbonizzate, insieme ai resti sciolti di macchinari industriali e altre apparecchiature tecnologiche ormai inservibili. Sul terreno ancora ardevano le fiamme, le strade di pietra e catrame liquefatte, mentre un fumo nero aleggiava in ogni dove: era uno scenario apocalittico, sembrava che l'inferno si fosse abbattuto su quella cittadella, come se una meteora fosse piovuta dal cielo e avesse fatto giustizia sommaria di schiavi e negrieri. La furia di Logos era stata era stata indomabile, la rabbia verso suo padre, il Demiurgo, si era trasformata in odio, un odio che aveva portato alla distruzione di ogni cosa. Da un lato il figlio aveva ucciso il padre, dall’altro il servo aveva ucciso il padrone. Ora Draco sedeva sul trono in cima alla piramide, l'unica struttura sopravvissuta alla furia dell'archegeta (Logos). Il corpo esanime del Faraone giaceva ai suoi piedi, con il petto dilaniato dai fori dello sparo di un fucile a doppia carna, l'arma con cui Draco aveva falciato innumerevoli vite nella sua lunga carriera da assassino, negriero e torturatore. Si poteva dire che Draco fosse davvero diventato un re, ora che non vi era più nulla su cui governare? L'uomo, con il volto coperto da una maschera di metallo, sembrava una bestia feroce in allerta, come un predatore che sente il suo territorio minacciato. Non temeva il ritorno di Logos, non nell'immediato, almeno: per quanto ne sapeva, il giovane archegeta si era diretto verso Venere, deciso a uccidere sua sorella. Si sarebbe scontrato contro l'armata di Dio, gli uomini del maresciallo Crono, che avevano accolto la bambina prodigio nei loro accampamenti ritenendola la figlia di Dio e che avevano giurato di proteggere a ogni costo. Un sorriso nervoso si dipinse sul volto deforme del negriero, rivelando i suoi denti sporchi e sfregiati: i soldati dell'armata di Dio non avevano speranze contro Logos, nessuno poteva opporsi alla sua furia. Ormai quel triste omuncolo, in prenda al suo complesso di inferiorità, aveva deciso di prendersi quel potere che gli era sempre stato negato perché terribilmente inadeguato. Era come un bambino capriccioso e frustrato, che un bizzarro scherzo del destino aveva fatto sì avesse poteri che trascendessero i limiti umani. Draco iniziò a ridacchiare: se avesse avuto lui la metà dei poteri di quel cretino di Logos... avrebbe regnato sugli uomini come un dio sceso in Terra, compiacendo ogni suoi desiderio. Sarebbe stato molto più che un servo spietato e violento. Si sarebbe circondato di concubine e servitori, avrebbe mangiato i cibi migliori in un palazzo di marmo e vetro, incurante della miseria degli uomini nelle lande post-nucleari. Poi la risata divenne una smorfia: invece Dio aveva voluto che lui fosse un comune mortale, e che dovesse contendersi la miseria che la Terra aveva da offrire con le unghie e con i denti, uccidendo per non essere ucciso. Draco si alzò in piedi e puntò il fucile verso il cielo, verso l'occhio della Diaspora, ovvero ciò che rimaneva della Luna e gli anelli di detriti che le orbitavano attorno, a malapena visibili durante il giorno. "Ti diverti, Dio?!" sbraitò: "Ti diverti a vedere un disadattato portare miseria e distruzione con il potere che gli hai donato?!" Restò qualche secondo in silenzio, in sottofondo solo il rumore dello scoppiettio delle fiamme e dello sferzare del vento, che trascinava via con sé la cenere e la fuliggine dell'incendio. Poi ci fu il rumore di uno sparo. Draco aveva appena sparato con il fucile un colpo a vuoto contro il cielo, quasi avesse tentato di sparare direttamente a Dio. Il mesto negriero osservò sconsolato il cielo: ma cosa stava facendo? Ripose il fucile e tornò a sedersi sul trono del fu padrone. Non doveva perdere la lucidità: presto sarebbe arrivata, doveva essere pronto a difendersi. Questa volta avrebbe dovuto combattere più ferocemente di come avesse mai fatto in tutta la sua vita, se voleva sopravvivere. E così Draco tornò in attesa, come un leone che siede tra le frasche, le orecchie dritte, la coda che si agita incessantemente, pronto a cogliere il minimo segnale di pericolo. Si accese una sigaretta, mentre il sole iniziava a calare. Il vento iniziò a farsi gelido, ma l'uomo non sembrò turbarsi della cosa. Poi, finalmente, ella giunse: emerse dal fumo e dalla cenere come un'apparizione spettrale. La sua mantella rossa, logora e sporca, la fascia sulla testa del medesimo colore, la spada in bronzo nella cinghia e l'arco lungo sulla schiena. Aveva i pugni serrati, camminava lentamente, sembrava una statua di basalto dotata del dono del movimento. Draco si alzò e allargò le braccia: il suo volto aveva un'espressione indecifrabile, complice l'elmo di ferro e che impediva di vederne gli occhi e gli zigomi: "Donna di Ganimede! Infine sei giunta nel cuore del mio regno, per stanarmi come la bestia che sono!" urlò, ripetendo le stesse parole che la giovane donna gli aveva rivolto l'ultima volta che si erano incontrati. Clio non rispose, mentre iniziava a salire i gradoni in pietra della piramide. Estrasse la spada di bronzo dal fodero e serrò la presa attorno al manico di cuoio. Draco osservò la lama e la riconobbe: era la spada di Ettore, il fu argonauta che aveva ucciso molti anni addietro. "Puoi ancora avere salva la vita, donna di Ganimede!" urlò Draco, dalla cima della piramide: "Vattene, e non ti ucciderò come ho fatto con Ettore!" sbraitò. Clio si fermò a metà strada: vi erano circa cinquanta metri tra lei e il negriero, mentre il sole tramontava e tutt'attorno vi era uno scenario apocalittico di distruzione. Draco puntò il fucile al petto della donna: "Hai ancora una possibilità di salvarti, vattene" le intimò Draco un'ultima volta. Era pronto a premere il grilletto da un momento all'altro, anche se la mano gli tremava leggermente. Sapeva di cosa era capace quella donna, era una guerriera dal talento inarrivabile. "Prima che il sole tramonti, tu sarai morto" replicò Clio, truce. In quell'esatto istante, il rumore di uno sparo echeggiò nell'aria. [...] ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sia l'immagine di copertina che quella presente nel testo sono tratte dal manga e dall'anime di Ken il Guerriero. Si ringrazia la cara @licet_insanire per aver revisionato il testo ❤️ Grazie per la lettura!
  12. Ricordo solo che l’ispirazione del pg è sempre Gin! Occhio spoiler Bleach: quello che ha ammazzato, ingannato, tradito e imbrogliato tutti solo per vendicarsi dell’uomo che, di passaggio, ha bullizzato un poco la persona a cui teneva! Direi che la vendetta è sottintesa anche per offese leggere XD Ma poi, perché diamo per scontato che dovrà vendicarsi? Nemmeno abbiamo iniziato e già si pensa di ammazzare un png? XD
  13. concetto molto interessante, puo' essere uno spunto veramente utile per gestire il tempo quando e' veramente da tenere traccia (incontri casuali.. creature all'interno del dungeon..) ottima idea grazie! BHH Attenzione, mi sono dimenticato di dire che il "trucco" funziona solo se la probabilità di riuscita è 1 su 20. Se la probabilità è 2 su 20, cioè 1 su 10, si tirerà 1d10; se è 3 su 20, cioè circa 1 su 7 (1 su 6,666... periodico), si tirerà 1d6 o 1d8; eccetera.
  14. Era per capire cosa avevi mixato insieme. Resta il fatto che ai tempi probabilmente eravamo molto più aperti all'homebrew, e varianti fatte a quattro mani da DM e giocatore erano tranquillamente accettate dal tavolo.
  15. Quindi, una possibile alleanza tra la mia congrega e loro è possibile o assolutamente infattibile?
  16. Spike Di nuovo osservo le due fanciulle che rispondono alla mia provocazione. Mi stacco dal bancone con il solito ghigno mellifluo stampato sul muso. Avventato? scuoto leggermente la testa, i capelli e la lunga treccia ondeggiano di rimando. Tesoro, c'è qualcosa che vale più di mille monete, più di tutti i liquori del mondo, più delle fattezze della più meravigliosa donna. faccio una breve pausa. Lascio a te intendere cosa sia. commento ravvivando di nuovo la chioma. Daere, infine, mi strappa un divertito sorriso. L'onere di controllare spetta a te, bambolina. un profondo inchino mentre mi avvio verso l'uscio, pronto ad iniziare la missione.
  17. Daere E soprattutto non prenderti cose in più a nostro discapito. Dico a Spike annotandomi mentalmente di fare maggiore attenzione quando troviamo oggetti di valore. In passato non davo peso alle ricchezze ma ultimamente ho scoperto quanto fosse bello comprarsi nuova attrezzatura e, avendo adocchiato negozi e banchi di mercanti che vorrei visitare, sto cercando di mettere da parte qualche soldo. Andiamo, ho proprio voglia di affettare qualche Gnoll. O qualsiasi cosa si metta contro di noi. Faccio spallucce dato che affronterei volentieri qualsiasi cosa vaghi per le terre nere. Guardo i miei compagni e inizio ad incamminarmi verso l'uscita.
  18. Avevi anche classi della seconda?
  19. Lady Aisling Mór Ríoghain Il Drako accetta volentieri il cibo offerto da Ser Aurum bofonchiando qualcosa di incomprensibile mentre mastica... Accetto volentieri le sue scuse...dico sorridendo ad Ilda... poi mi giro e guardo Spike...ti ringrazio per la premura ma la mia furia di certo non viene meno per una disputa verbale come questa...poi scuoto la testa...la tua sete di ricchezze a volte mi preoccupa...cerca di non essere troppo avventato per accaparrarti qualche spicciolo in più... Poi mi rivolgo a tutti...A questo punto direi che possiamo andare...
  20. dunque, le discrepanze o la mancata descrizione di alcuni dettagli sono volute, nel senso che ho tagliato qualcosa per non fare una descrizione chilometrica. Ma quei dettagli lasciati ci sono, come ci sono nella foto. Per l'aspetto di Spike, infatti, si faccia sempre riferimento all'immagine che ho messo, anche perché ho creato il pg dopo aver trovato quella foto lì 😄 Detto ciò @Steven Art 74 se hai piacere di disegnare scene o situazioni della campagna con i nostri pg fai pure, purché Spike abbia quell'aspetto lì 😛
  21. Spike Il ghigno che mi compare sul volto in effetti è simile a quello che si potrebbe vedere sul muso canino di uno gnoll. Io, però, sono molto più affascinante di loro, di sicuro senza il becco di una pulce addosso. Con il gomito poggiato sul bancone, ravvivo la chioma con l'altra mano e mi gusto la scenetta tra i miei compagni. Gnoll quindi... faccio eco alle parole di Ilde, come se stessi pensando tra me e me. Si fa interessante. Non ne vedo uno da...sorrido. ...qualcuno potrebbe dire "da quando non ti guardi allo specchio." snudo i denti. Quanto a noi. Milady...guardo Aisling. ti stai scaldando per nulla. Mantieni la tua furia per quei cagnacci rognosi. Anche perché...di nuovo il solito, sghembo, ghigno. le illazioni mosse da Ilde sono più che fondate. lascio intendere che, nelle mie tasche, finisce di solito molto più del dovuto. E lascio anche intendere che quel surplus, sovente, è sottratto dagli averi che potrebbero o dovrebbero spettare ai miei compagni di viaggio.
  22. Ilde sorride al commento di Aisling, rispondendo in draconico Domando scusa, non era mia intenzione offendere… il suo gruppo di certo non farà la cresta, ma molti altri si Quanto a chi vi ha raccomandato: sono stati i dirigenti stessi della Gilda. Il vostro gruppo è pur sempre accreditato presso di noi, e figurate tra quelli al momento non impegnati. Vista la necessità di esplorare quelle rovine, abbiamo selezionato voi solleva le spalle, inclinando la testa di lato, a segnalare che non ha altro da aggiungere
  23. Se la prova non serve per vedere SE apri la serratura, ma solo QUANDO, allora basta tirare 1d20: il risultato rappresenta il round in cui la prova riesce.
  24. Citando me stesso (pag. 36): Le mezze-razze sono fondamentali nell'Alfeimur, dimostrano al contempo quanto le Grandi Razze si odino e quanto siano vicine. Un semplice refluff non rende l'idea di qunto siano migliori delle razze genitrici. FOrse dovrebbero tornare al tavolo di design e ionventarsi un sistema ancora diverso, alla 'skills & powers' per combinare i tratti. PS: Planescape Boxed Set! 🥂
  25. Stasera vado avanti con loot e ultime informazioni sul luogo. Poi breve giro di reazioni dei PNG e parto con il nuovo capitolo!
  26. Frate Prosciutto 'Me sà c'avimme sbagliato a fà annà 'o guaglioncello dallo Padre Terno, se tutti c'hanno stà paura...' rifletto cupamente, grattandomi scaramanticamente gli zebedei alla vista di tutti questi morti viventi. Poi rispondo al birro "Guagliò, nui vullimme solo annàccene, ma prima dovemme recuperà dei soldi per conto del nostro capo, sennò semo ammorti pure noi! Però, probabilmente, li petecchioni ce l'ha Manofredda... quindi famo così: noi rimandiamo all'inferno Manofredda, e voi ci lasciate i suoi soldi e ce dite come se fà ad annassene daqquà!"
  27. Credo che ci sia un errore, la frase dovrebbe essere "visto che ci sono molte persone che NON hanno idea di chi sia Orcus". SIII!!! Mi spiace dissentire da @Lord Danarc, ma io approvo l'idea. Non perchè trovi l'idea di mezzelfi e mezzorchi razzista, ma perchè l'ho sempre ritenuta stupida: perchè solo mezzorchi e mezzelfi, e non mezzi-nani (ok, sò che esistoni i Mul, ma visto che Dark Sun non verrà più implementato, è come se non esistessero)? O addirittura ibridi elfi-orchi, nani-orchi, eccetera? Ora si può usare una delle razze base e refluffarla dicendo "non è un pg di razza X, ma di razza mezzo X e mezzo Y" senza creare millemila varianti o incroci. Approvo al 200% anche questo! Maggiori opzioni di combattimento, per rendelro più variegato e più tattico.
  28. nessuno che ha fatto la domanda principe: ma chi è stata quella testa di c**** che ha voluto modificare l'SRD?
  29. Council Day 5 Twilight Home 351 A.C. - Mattina? [Pioggia? - Autunno] - Lunitari 1° giorno gibboso crescente Lo spettro sorrise a Tanis "Penso che il vostro fine sia nobile. E merita un aiuto. Purtroppo non sono in grado di dirvi a parole come raggiungere le porte di Thorbardim, ma posso aiutarvi in un altro modo" "Questo elmo mi fu donato a inizio della guerra da mio padre Duncan, grande re dei nani, in modo che conservasse il mio spirito in caso dovessi morire in battaglia: poi un nano lo avrebbe indossato e il mio spirito si sarebbe fuso con il suo garantendo il proseguimento di parte del mio essere. Offro alla vostra causa il mio spirito: uno di voi potrà indossarlo e così potrà sapere come raggiungere le porte di Thorbardim"
  30. Andimus, servo in ritiro "Ricordo male, o proprio Gruttag ha parlato una volta della fine che fa l'esca?" Disse Andimus, sospirando pensando già che le cose sarebbero andate male. Molto male. Ma dopotutto, che altro apporto poteva dare alla sua compagnia? Non aveva doti magiche, non era bravo a combattere e non aveva conoscenze decenti. Aveva solo avuto la "fortuna" di somigliare a qualcun altro, e questa casualità poteva volgere a loro vantaggio. "Bene... cerchiamo solo di tirare la lenza abbastanza velocemente, evitiamo che l'esca venga mangiata..."
  31. Omar Credo dobbiate andare a fare rapporto. Capite che ho dovuto agire in massima urgenza di fronte all'orrore che voi stessi avete visto e di cui siete testimoni. Fare rapporto vi solleverà da ogni responsabilità e potrete dire di aver svolto egregiamente il vostro dovere disse Omar alle guardie,distraendole dalla scena del crimine. Nel frattempo, a gesti, implorò i compagni di recuperare con discrezione la borsa di Nonesuch. DM
  32. Beh, wow, ti ringrazio 😊 Fai pure, certo, non serve nessuna autorizzazione. Giustissimo! Beh, ora, spaccare gli strumenti ad ogni prova fallita lo trovo un po' eccessivo... 😅 Perfino una probabilità del 5% di spaccare gli strumenti ad ogni prova mi sembrerebbe esagerata.
  33. La soluzione a queste situazioni esiste da tempo immemore, e consiste nell'usare i famosi "prendere 10" e "prendere 20". Nelle mie campagne i giocatori li usano molto spesso, e il gioco scorre sempre fluido senza noiose interruzioni. Piccola postilla: affinchè la scelta tra tirare il dado, "prendere 10" o "prendere 20" sia significativa, il tempo deve avere valore. Nel sistema con cui gioco ogni azione richiede una certa quantità di tempo per essere svolta, quantità che viene raddoppiata se il PG decide di "prendere 10" e triplicata se il PG decide di "prendere 20". Esempio: tagliare un albero per ricavarne tronchenti di legno e sfalcio vegetale richiede, normalmente, 20 minuti. Se il giocatore decidesse di "prendere 10" alla prova ne impiegherebbe 40, se decidesse di "prendere 20" impiegherebbe un'ora intera!
  34. Personalmente avrei fatto come tu suggerisci, ovvero avrei seguito il buon vecchio "prendere 20" di D&D 3.5 e sarei passato oltre, narrando dei minuti di tentativi ed errori. Ok la scena divertente (e non ho nulla contro!), ma è anche vero che spesso una cosa del genere spezza il ritmo.
  35. Tiburzia “Mi dispiace, temo che saremo costretti ad amputare e cauterizzare la parte” disse la strega con un sorriso beffardo indicando le parti intime di Omar rimasto senza pantaloni “Qualcuno dovrà spiegarci cos erano quelle creature e cosa ci facevano qui”
  36. Di seguito riporto le prime due pagine di un quotidiano che sono riuscito ad acquistare per una manciata di monete di rame a Zorastria. Le altre me le ha mangiate un otyugh!!! Grazie per aver letto! Attendo eventuali pareri, correzioni e quant'altro!
    • 318 download
    Dopo il rilascio da parte di Wizards of the Coast del System Reference Document sotto l'etichetta Creative Commons ad uso e consumo di fan e creatori di contenuti, noi di Dragons' Lair abbiamo deciso di ospitare il documento nella nostra sezione Download in modo che sia perpetuamente disponibile al pubblico.
  37. Seppellito alla meno peggio l'incantatore, vi avviate di gran carriera verso Akrys, scortati dai paladini ed accompagnati dalla strana ragazza vittima degli esperimenti. Il viaggio procede senza impedimenti, ed a passo sostenuto, tanto che riuscite a raggiungere la città con le prime stelle che spuntano in cielo. Vista la presenza dei paladini, che si fanno garanti per voi, potete passare senza problemi i controlli, e salutate il gruppo mentre questo si dirige alla strada dei templi. Beh, direi che posso ringraziarvi per il vostro aiuto vi dice Arellio prima di congedarsi parlerò di voi a chi di dovere, e se necessario interverrò all'assemblea. Statemi bene. il paladino si è allontanato da poco, e prima che voi possiate decidere cosa fare un gruppo di soldati vi si avvicina, con il simbolo della famiglia di Stentore sui mantelli. Con ben poche cerimonie, vi viene spiegato che siete convocati a palazzo. Accompagnati dai soldati, che vi portano in giro mani sulle armi, e rivolgendovi sguardi ben poco amichevoli, arrivate al palazzo della festa, e siete introdotti rapidamente nella stanza dove vi aspetta Stentore stesso, con accanto un uomo di mezza età, avvolto in una larga toga rosso e oro, i capelli bianchi sorreggono una piccola corona d'alloro in bronzo, ed al fianco porta una lunga spada. La forte somiglianza con Stentore rende ben chiaro che deve trattarsi di suo padre, il Triarca in persona Ben arrivati, spero che l'incarico che vi è stato assegnato sia andato a buon fine, senza troppe perdite. Abbiamo molte cose di cui parlare, e poco tempo. Inizierei dalla più importante: avete trovato la bambina? nella stanza, tra le guardie, spicca chiaramente la figura di un aasimar, in piedi proprio alle spalle del Triarca @Daimadoshi85 sei in gioco, presentati pure agli altri o interagisci come preferisci @bobon123 @MasterX @Azog il Profanatore @Gigardos ho mandato un poco avanti veloce per non rimanere impantanati; se volete discutere di qualcosa coi paladini possiamo farlo in spoiler sotto flashback
  38. Scrivo qui la storia sin ora, togliendo le vicissitudini personali e le varie alternanze di giocatori, che racconto a @Azog il Profanatore Il gruppo viene incaricato dal capovillaggio di Perva, un villaggio a nord, di ripulire le strade vicino alle Gole di Kartus da un gruppo di Goblin. Sconfitto il gruppo di predoni Goblin, vi si trovano una mappa e delle pergamene: hanno il simbolo di un cinghiale in verde, e sono scritte in goblinoide. Descrivono un piano di invasione dei goblin e alleati, per attaccare le due grandi città umane, Akrys e Gytheum. Insieme a queste, vi è una lettera degli Incatenatori di Akrys, una gilda schiavista di Akrys, che parla di un carico di hobgoblin che gli deve essere consegnato. Entrambi gli eventi, invasione e carico di prigionieri, sono legate allo stesso luogo, il Valico dei Troll. Non è chiaro se le due cose siano legate, ma lo stesso goblin aveva entrambe le lettere, e lo stesso luogo menzionato nei piani di entrambi. Decidiamo di andare ad Akrys per avvertire la città, ma con il dubbio che vi siano delle parti della città alleate con gli invasori. Lungo la strada abbiamo incontrato dei briganti che attaccavano i villaggi. Abbiamo proseguito abbastanza spediti (dopo aver salvato un villaggio) e siamo arrivati a Akrys, dove abbiamo cercato di scoprire come parlare con i signori della città per avvertirli. Dopodomani (credo) ci sarà la grande assemblea della città, dove presenteremo il nostro caso e proveremo a convincere la città a muoversi per difendere dall'invasione. Nel frattempo stiamo cercando di ottenere preventivamente quanti più voti possibile dai potenti della città, per proteggerci in caso qualcuno al concilio remasse contro. Abbiamo recuperato il bottino di un furto e ottenuto con questo un colloquio con il figlio di uno dei Triarchi, Stentore. Ora la Tiefling rapita per cui stiamo litigando con i paladini è la figlia di un altro dei Triarchi, Merleo. Oltre a questo abbiamo contatti alla gilda dei Fabbri e abbiamo recuperato una delle lance sacre della città. Speriamo che sia sufficiente a convincere l'assemblea. Vari di noi hanno avuto visioni. Un sacerdote del Dio della Morte, ci ha detto una profezia: "le stelle si tingeranno di rosso, prestate ascolto a chi vi sussurra, le nebbie vi saranno terra e cielo; intesserete i fili alla maniera dei tessitori, e il disegno sarà scelto da altri". Vi era anche un'indovina all'inizio, ma il mio personaggio non la ha mai incontrata. Probabilmente altre profezie le ho dimenticate - e altre sono state comunicate in sogno a personaggi i cui giocatori sono spariti. Vi è però la diffusa idea che ci sia qualcosa di più pericoloso dietro questa invasione. Questo mago è la prima volta che appare per quel che ne so, non saprei legarlo a nessun evento passato. Idem per druido e mestolo - oltretutto praticamente tutta la discussione è avvenuta in druidico, quindi il mio personaggio è abbastanza disinteressato alla cosa. Ma può essere che queste lettere cifrate leghino questo mago al resto. Dimenticato qualcosa?
  39. si, ci sono, non riesco a postare con costanza, ma ci sono. in ogni caso, per come vedo Benrnabeus , lui è una spalla del gruppo, non vorrei forzarlo a interazioni che non terrebbe, quindi generalmente vedo sempre cosa fanno gli altri e vedo se postare qualcosa di parlato, anche perché ho sempre visto Alkydamas , Vur e Lykos come i "capi carismatici" del gruppo
  40. Io ho postato! Intanto ho trovato questo bellissimo sito, Hero Forge, e ho fatto Efimia!
  41. Iniziare dall'inizio, dice la massima. Quindi iniziamo...Sì, sono colui che ha creato i Forgotten Realms. Nella lontana primavera del 1965. Sì avete letto bene, 1965, circa una decennio prima di D&D, che ebbe inizio nel 1974 e non fu noto al resto del mondo (ovvero tutti qui luoghi che non erano dei college nel Wisconsin e stati attigui) prima del 1975. Avevo cinque anni, quasi sei. Ero uno di quei bambini che chiamano "ragazzi prodigio" e divoravo tutti i libri nella casa dei miei genitori. Come molti collezionisti di libri mio padre si era costruito i propri scaffali per i libri in modo da poterci mettere sopra il maggior numero possible di libri, togliendoli dalle pile di scatole che riempivano la cantina. Di conseguenza i libri erano divisi per dimensioni, il che implicava che un vorace giovane lettore poteva trovarsi davanti di tutto. Cosa che infatti capitò a me. Ogni genere di cosa da National Geographic del periodo della guerra, a romanzi investigativi tascabili in stile "regalane uno ad un amico in uniforme", a fantasy e science fiction. Moltissimo fantasy e sci-fi. Furono moltissime le occasioni in cui corsi su per le scale, sventolando una nuova scoperta di cui mi ero innamorato e che avevo appena finito, gridando "Papà! Papà, dov'è il prossimo? C'è un seguito, VERO? E mio padre, che conosceva i libri e il mondo delle riviste come pochi mortali che ho mai incontrato (e ho lavorato per 45 anni nelle biblioteche pubbliche) o mi indirizzava dove avrei potuto trovarlo o, molto più sovente, mi diceva qualcosa del tipo "Figliolo, questo scrittore è morto nel 1938 e non hai mai scritto un seguito per quel libro che io sappia, quindi se vuoi leggerlo dovrai scriverlo." Al che io rispondevo "Okay! Bene!" e correvo di nuovo di sotto iniziando a scrivere. Storie vaganti, frammenti mai terminati e decisamente orribili, praticamente tutti quanti, ma mi divertivo e imparavo a scrivere nello stile di un autore e poi di un altro; di tutto da Lord Dunsany a J.R.R. Tolkien a E.E. "Doc" Smith. E stavo scoprendo cosa mi piaceva davvero, che tendeva ad essere sword & sorcery oppure high fantasy od ogni sfumatura tra i due. Iniziavo ad inventare le mie storie, alcune delle quali furono trovate da mio padre, che le portava a lavoro e le leggeva ai suoi colleghi, che apparentemente le apprezzavano (dato che continuavano a chiederne altre; dopo un breve miscuglio di sparatoria ed inseguimento in macchina alla James Bond qualcuno chiese di avere una scena di sesso, al che mio padre rispose severamente "Ha CINQUE anni, signori!") Pian piano iniziai a immaginare un mondo fantasy medievale misto al Rinascimento, collegato da portali alle ambientazioni di tutti i miei libri preferiti. Incappai nella novella Il Bosco oltre il Mondo di William Morris (e nelle sue altre opere), con la sua antica foresta piena di portali, che era diventata un crocevia tra molti altri mondi (passando attraverso due alberi nel giusto momento o canticchiando la giusta melodia o nella luce lunare e il prossimo passo si viene portati altrove), un'idea affascinante poi usata anche da molti altri scrittori (come per esempio C.S. Lewis per i suoi libri di Narnia). Quindi scrivevo storie, principalmente per il mio diletto, di avventure in questa ambientazione fantasy ancora senza nome. Decisi che era "vicina" alla nostra Terra, ovvero collegata da molti portali, il che spiegava perché avevamo così tante leggende su draghi, vampiri e altre creature, ma non le incontravamo ogni giorno camminando per strada. Il traffico attraverso questi portali, una volta affollati e molto usati, si era man mano ridotto a quasi nulla, dato che i portali erano stati distrutti, dimenticati, "corrotti" per diventare magicamente pericolosi oppure erano sorvegliati da oscure società segrete che li usavano per il proprio tornaconto (sicuramente era così che i miei ricchi ed inquietanti vicini avevano fatto fortuna!). Quindi gli accessi a questo mondo fantasy erano stati dimenticati, erano dei "Reami Dimenticati". Un'ambientazione di storie e non di gioco di ruolo, dato che l'unico gioco di ruolo che conosceva all'epoca era Kriegspiel, il gioco di guerra da addestramento ufficiali (mio padre era stato nell'esercito). Mi piaceva giocare e seguivo felicemente i libri di giochi di guerra di Donald Featherstone; quando D&D entrò in scena ci giocai ma lo trovai limitato (si trattava di un "facciamo che..." intorno ad un tavolo, ma con sufficienti buchi del regolamento da fare sì che si finiva inevitabilmente a litigare). Tuttavia quando uscì il Manuale dei Mostri e in seguito il Manuale del Giocatore fui folgorato (incantesimi Vanciani, dettagli sulla magia e le sue limitazioni, tutti i mostri delle leggende più altri nuovi ancora, il tutto già codificato! Sì!) e riscrissi tutto ciò che avevo nei Reami perché vi si adattasse. Da quel momento in poi D&D fu l'ancora e la spina dorsale della mia ambientazione, anche se non trovai nessuno con cui giocare, e la rivista nota come "The Dragon" era una fonte costante di ispirazione. Ma mi sto portando troppo avanti naturalmente. Torniamo all'inizio dei Reami. In mezzo a tutti i miscugli di esploratori spaziali che sparavano con dei blaster e di cavalieri donna in armatura che cavalcano per uccidere dei draghi, stavo timidamente costruendo un mondo. Non come farei ora, valutando le cose con calma, creando mappe e costruendo fin dall'inizio trame e conflitti, ma scrivendo piccoli racconti e frammenti che mi fornivano degli scorci di questo luogo speciale. Questo avveniva attraverso delle vivide immagini mentali che mi apparivano in sogno o quando lasciavo vagare la mente. Il mio primo scorcio in assoluto dei Reami fu quello di una radura di una foresta da clima temperato, durante l'inverno e di notte, con la neve che cadeva piano. Una donna solitaria con lunghi capelli argentei - capelli di un argento metallico, non quelli grigio-bianchi di un anziano - sedeva vicino ad un piccolo fuoco che aveva chiaramente acceso da sola, suonando un'arpa. E nell'oscurità degli alberi intorno a lei facevano capolino, riempiendo lo sfondo, le molte paia di occhi luccicanti di tutti gli animaletti che aveva attirato suonando l'arpa e che stavano ascoltando. Dopo di che, sempre da quegli stessi alberi, a sua volta attirata dalla musica dell'arpa, arrivava camminando leggiadramente un'altra donna, alta e con gli stessi capelli argentei, che si univa alla prima. Non sapevo i loro nomi ancora, ma sapevo che erano sorelle. Volevo sapere disperatamente di più su di loro, quindi iniziai a scrivere. Non sapevo ancora che qualcun altro, che già era in agguato e avanzava ansimando tra le foreste selvagge della mia immaginazione sbattendo gli stivali, aveva altre idee. Il suo nome era Mirt il Prestasoldi e avrebbe spinto via quelle due donne, e le loro altre sorelle, per diventare la mia guida nei Reami Perduti. Lo incontreremo la prossima volta. Quando lo faremo, tenete bene d'occhio ciò che state bevendo. Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/ed-greenwood-how-the-realms-began.666535/
This leaderboard is set to Rome/GMT+01:00

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.