Trull (nano guerriero)
L'arrivo di sette individui, chiaramente musici, attiro' per qualche istante l'attenzione del nano, che si chiese se cio' preludesse ad una lunga, snervante attesa. Fu con questi pensieri in testa che rispose d'istinto alla richiesta di Flurio, quando il cavaliere gli chiese come stesse.
"In piedi, per colpa di Clint!" biascico' scorbutico e contrariato.
Stava cercando qualcosa che valesse la pena addentare e che si trovasse dalla parte del tavolo giusta per non essere nascosto dalla montagna di vettovaglie alla vista del principe quando fosse finalmente arrivato. Gia' lo stare in piedi accanto a tanti spilungoni umani lo faceva sentire in svantaggio nell'impressionare il regale ospite, se per giunta doveva sembrare meno imponente di una pila di tartine quanto sarebbe stato convincente come possibile uccisore di draghi?
La musica cui diedero fiato i sette lo cristallizzo' con un bigne' alla crema in mano. Si giro' lentamente verso gli esecutori, quasi ipnotizzato, i suoi occhi guardavano il palco ma vedevano altrove. Era in mezzo alla battaglia, sotto i bastioni nemici. Montava uno stambecco con bardatura leggera, ed anche lui era vestito di solo cuoio, come i suoi compagni, per una incursione veloce. La cavalleria nemica aveva intuito la manovra ma non il suo scopo, tentava d'intercettarli uno dopo l'altro. Era rimasto solo, a percorrere il letto quasi secco del torrente, gli altri erano rimasti ingaggiati, e di molti di loro non avrebbe saputo piu' nulla: fratelli nani periti per la missione senza aver rivisto per l'ultima volta la loro corazza luccicare al sole. L'animale sembrava avere le ali agli zoccoli, saltellava come nessun ariete avrebbe mai potuto eguagliare. Accesa la miccia lancio' il fuoco alchemico, e ...
"Ma cos...?!". Trull si ritrovo' in sala, con la mano impiastricciata di una mucillaggine giallastra. Fece mente locale. Era a corte ed aveva appena lanciato il fuoco alchemico... ehm... il bigne' alla crema sotto il tavolo. La banda di musici aveva cambiato brano, rompendo l'ipnosi sonora, per strimpellare qualcosa di inascoltabile per melensita'. Lui invece aveva appena fatto un disastro. Mise la mano dietro la schiena, tentando di ripulirla con la tovaglia senza dare troppo nell'occhio. Stava per chiedere a Flurio di mantenere il segreto, quando si avvicino' un altro avventuriero, un tipo enorme e senza pupille. Cio' era male, perche' Trull si sentiva ancor piu' in difetto di statura, e bene, giacche' forse poteva non aver visto quanto appena successo. Fece finta di non irritarsi, al sentirsi chiamare mastro, pur avendone ben ragione visto che non era affatto un fabbro. Fece un gesto di saluto con la mano pulita.
Flurio a quel punto gli sussurro' qualcosa, e lui gli rispose con lo stesso tono.
Bjorn, Flurio e Trull
L'arrivo del principe avrebbe forse interrotto quelle confidenze? Trull si ritrovo' a pensare che se il principe avesse impugnato un bigne' con eccessiva forza avrebbe dovuto regalare l'intera parure di gioielli. Il che gli parve uno spreco davvero. Un modo di gestire le sue ricchezze quantomeno bislacco. Si chiese come un uomo che non economizzava sui propri averi potesse economizzare sugli uomini da mandare in battaglia... probabilmente, era abituato a sacrificare uomini cosi' come si disfaceva dei suoi brillocchi. La sua considerazione del principe stava precipitando precipitevolissimevolmente.
Che la sorella e sua futura sposa, la principessa Sophia, fosse diversa dal principe era l'unica cosa che potesse augurarsi, dato che sarebbe stata la madre dei suoi figli. Alla peggio, l'avrebbe rinchiusa in una torre e avrebbe preso una balia nanica dai solidi principi per allevare la sua prole.