@willyrs
Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, Confini nord dell'impero.
Gli uomini del nord sono combattenti naturali, nati nella difficolta' e cresciuti in un mondo in cui la sopravvivenza quotidiana e' una piccola vittoria. Solo i forti prosperano nelle tribu' settentrionali, poiche i deboli vengono estirpati e uccisi. Ci si aspetta che ogni uomo sia un guerriero potente e capace, indipendente e spietato. Non hanno tempo per aratri o falcetti, i loro attrezzi sono ascia, spada e scudo. Cio' che le loro terre non offrono, lo vengono a prendere oltre i confini imperiali o dai pochi insediamenti neutrali che nascono sul confine. In battaglia essi temono poche cose, poiche' sanno di combattere sotto la protezione delle proprie divinita' pagane. Si incidono le carni e disegnano motivi con il sangue caldo sul corpo, come segno di devozione e per scongiurare la cattiva sorte. La superstizione e' all'ordine del giorno. I capitribu' hanno un aspetto terribile, massicci colossi di muscoli, piu' grossi e alti di tutti gli altri, i cui corpi sono ricoperti di cicatrici e trofei di battaglia alla strenua ricerca dell'attenzione delle divinita' perniciose. Sono loro che piu comunemente divengono i campioni ed i prescelti del Caos. Un altra figura di riferimento all'interno della tribu' e' lo stregone, sacerdote di antichi riti, fruitore dell'energia entropica ed interprete della volonta' degli dei oscuri. Essi rimangono all'ombra dei capi, ma la loro voce e' spesso legge e pochi sono i barbari che osano mettersi contro di loro.
Da “Leggende del Vecchio Mondo” opera somma del primo Maestro Bibliotecario Teclis il Saggio “
La memoria ti riporta le letture della tua formazione, lo studio del nemico oltre confine. Il loro essere attaccati alle vecchie usanze ed il loro essere superstiziosi potrebbe tornare a tuo vantaggio. Un capotribu' per essere tale, deve essere il piu' forte, e la sua posizione viene sempre messa in discussione dai sottoposti piu' ambiziosi oppure da sfidanti di tribu' nemiche. Lo stregone ha spesso un ascendente tale da intercedere durante queste sfide, oltre al fatto che e' lui che officia i sacrifici agli dei, decidendo il momento ed il luogo propizio. Nessuno oserebbe versare del sangue sacrificale se lo stregone decretasse che non sia il momento auspicabile. Mentre ti guardi intorno ti e' facile individuare queste personalita'. Il capotribu' veste il manto di un grande lupo bianco, non ha un orecchio e la sua pelle e' scarnificata in piu' punti. La testa mostra una folta chioma scura ed una lunga barba incolta dello stesso colore. Meta' del volto e' dipinto di rosso, colore che come oramai hai potuto riscontrare ritorna piu' volte su tutti i membri della tribu'. Lo stregone e' curvo, come schiacciato da qualche fardello invisibile ed ammantato in una veste porpora rammendata in diversi punti. Il suo volto e' in parte nascosto da un pesante cappuccio dal quale pero' spuntano due corna grottesche. Non sapresti dire se frutto di qualche orribile deformazione oppure un semplice accessorio decorativo. Legata a lui da una catena che tiene come un guinzaglio, una giovane donna vestita di stracci. Essi sono entrambi vicino ad uno dei fuochi dell'accampamento, non poi molto distanti da te.Che cosa fai?
@Marco NdC @Knefröd
Khalya & Daleor Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Castelfranco, Quartiere dei GIardini, Villa del Marchese - Ora del pasto serale
Mellario sorride << Attivita' esoteriche dite? Come rituali pagani? bhe potrebbe. Vengo dal sud dopotutto, non siamo cosi' rigidi come qui nella capitale riguardo la vita privata dei nostri collaboratori. Ma lo avete detto anche voi che quel povero uomo che avete giustiziato non era certo erudito, forse non sapeva neanche quello che faceva.>> elude la domanda o forse e' la sua persona ad essere sfuggente, non sapresti dire, ma sai che se vuoi risposte piu' precise dovrai calcare la mano. << E' affascinante la vostra integrita' e la vostra dedizione al lavoro, Paladina. E devo ammettere anche il vostro coraggio. Perche' ci vuole coraggio a presentarsi alla casa di un nobile a pretendere risposte. Ma io sono magnanimo e di buon cuore, glielo possono confermare il capo della gilda dei mercanti che e' la seduto sul divano, oppure il comandante della milizia cittadina Markus Rais accanto a lui. Quindi non prendero' sul personale il suo zelo, piuttosto...>>
Dei demoni che ti hanno servito, di quelli che hai studiato o intravisto nelle tue visioni di potere. Alcuni hanno rappresentato per te, per le loro peculiari capacita', utili pedine o interessante fonte di conoscenza, Magister. Uno fra tutti, ora che puoi guardare da vicino il servitore fanciullo di Mellario, te lo ricorda. Si faceva chiamare Calina Echis, ed e' stata l'unica delle tue servitrici ad avere un nome di famiglia oltre al nome comune. Ti aveva raccontato che era per distinguersi fra gli altri della sua specie. Tutti simili, ma ognuno diverso. Echis nell'antica lingua significa piccolo, oppure innocuo, e mai aggettivo fu piu' indicato, visto che a vederla essa appariva piccola ed innocua, proprio come il ragazzo davanti a te. Ma come molto spesso accade nel mondo demoniaco l'apparenza inganna e dietro quel volto genuino che lei aveva, nascondeva un morso intriso di veleno, come la capacita' unica di muoversi sinuosa come un serpente del deserto. Ora sai la natura del demone di fronte a te e di cosa e' capace e ti viene da chiederti se nel vino versato alla tua alleata non ci fosse l'ingrediente per coadiuvare l'incanto, ma piuttosto una dose del veleno paralizzante del demone. La tua fortuna e' che se cosi' fosse, sai come preparare l'antidoto con ingredienti comuni che puoi trovare da qualsiasi erborista e forse anche in una cucina ben fornita. Mentre pensi a questo, la voce del Marchese ti sorprende spostando la sua attenzione da Khalya a te.
<< ...un Magister dell'Accademia, e' una rarità vederne. Potrei giusto aver bisogno di una persona con le vostre capacita', se potete dedicarmi un momento del vostro tempo. Venite con me, mentre il mio buon amico Langar tiene compagnia alla nostra incantevole dama. >> Mellario si alza con grazia e destrezza, infilandosi oltre un ampia porta e prendendo delle scale che scendono al piano inferiore, mentre la montagna che sedeva li accanto si alza, mettendosi di fatto fra te paladina ed il proprietario di casa. Se ciò non bastasse, avverti un formicolio insolito sotto l’epidermide degli arti, un irrigidimento dei tendini che mira pericolosamente ai muscoli vicini. Che sia l’effetto del vino, oppure qualcos’altro esso si scontra contro la tua determinazione ferrea, risultando al momento soltanto in un fastidio circoscritto, ma ignorarlo potrebbe essere pericoloso. Che cosa fate?
@luisfromitaly
Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico. imbrunire
<< Gli hai visti. Questo e' il potere potenziale che cerchiamo di scongiurare nell' Accademia. Il rituale celebrato in quel capanno ha generato un miasma di energia che ha spinto uomini disarmati sulle punte delle lance dei soldati, incuranti della morte, come inconsapevoli di non avere nessuna oppurtunita' di vittoria. Lo stesso Magister ha impiegato un attimo a paralizzargli tutti. Bloccati, inermi a farsi massacrare. Questo potere e' pericoloso, non puo' essere lasciato libero di proliferare, cosi' come non possiamo permettere che gli incantatori abbiano piena liberta' di operare. Capisco le tue remore Lex, ma dobbiamo epurare la zona. Sai che gli inquisitori non faranno superare la notte ai sopravvissuti dello scontro, e che i cacciatori di streghe andranno porta porta per il quartiere cercando quelli sfuggiti.>>
<< Ser Macroix, io capisco la minaccia arcana fin troppo bene. Mi ha portato via piu' di quanto vorrei, ma non posso non chiedermi se ci sia un altra via per affrontare le forze del Caos, una via che non passi per morte e fiamme, ma piuttosto attraverso cura e redenzione. Non e' colpa loro se qualche incantatore ha manipolato la loro volonta' o gli ha toccati con la corruzione. Hanno gia' pagato un prezzo alto. Noi dovremmo salvarli non condannarli. Inoltre guardate questo quartiere, la sua terra e' nutrita da sofferenza, odio e malattia. Se c'imponiamo con la forza non faremo che danneggiare ulteriormente la situazione fino a quando sara' irrecuperabile. >>
L'energia entropica del caos e' qualcosa che tu conosci. Essa trasforma e consuma, stravolgendo l'ordine naturale delle cose, quell'ordine che tu stesso come druido rappresenti e che dovresti difendere. Ti e' naturale chiederti come il tuo popolo abbia abbracciato i seguaci di un potere tanto abbietto. Mentre finisci di ascoltare i loro discorsi, la donna che ti stava tenendo d'occhio lascia il luogo, dirigendosi a piedi verso i quartieri centrali, mentre le voci perentorie e autoritarie di alcuni cacciatori di streghe attirano il tuo sguardo su di loro e l'umano a cui stanno intimando la resa. Che cosa fai?
@Gizekh
Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, Imbrunire
Questa notte potrebbe rivelarsi non una delle piu' fortunate per te. I cacciatori di streghe hanno una brutta reputazione nell'impero, ed il principale motivo e' che sono dei fanatici. L'ordine inquisitorio che saltuariamente abbraccia membri dei capitoli, soprattutto provenienti dai Magli Imperiali, e' stato fondato per un motivo ed uno soltanto, combattere la corruzione del caos. E' un compito di cui si occupano anche altri reparti armati ed ovviamente i vari Capitoli della Santa Chiesa, ma nessuno come loro ha fatto di questa causa la propria sacra missione. Ma mentre gli inquisitori sono spesso uomini di valore, che hanno servito a lungo nei capitoli come paladini o chierici, oppure comandanti decorati che hanno affrontato le orde del Caos oltre confine, i cacciatori di streghe sono presi dai ranghi piu bassi dell'esercito imperiale, spesso uomini di poca cultura e mossi da sofferenze o problematiche personali. Ovviamente esistono le eccezioni e ci sono alcuni cacciatori famosi che hanno fatto la storia della lotta contro gli inganni degli dei perniciosi, ma sono appunto eccezioni e quelli davanti a te invece, sono due fanatici che hanno appena colto un tipo sospetto a mentire. Mentre uno di loro imbraccia la balestra, l'altro sfodera la spada. << Sei in arresto, vieni con noi senza fare storie. >> Le tue opzioni sono limitate, arrenderti, oppure tentare la fuga nel vicolo. Che cosa fai?