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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo


Bellerofonte

Messaggio consigliato

38 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 15:20 || +163 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

Arsak di nuovo accetta suo malgrado le tue parole, anche se la pazienza dell'elfo è al limite. Prima la delusione di trovare un pagliaccio come emissario del suo dio, poi un covo di predoni come vostra prossima destinazione...non dev'essere per nulla facile, per lui.

"Questo tempio deve sempre avere un guardiano" sentenzia il monaco "...e poi non vado tanto d'accordo con Galifar. Mi ha esiliato da Samre un po' di tempo fa. Se vuoi rendere omaggio a Rao, perché non restate qui stasera e dite le preghiere del crepuscolo con me? Ripartite domattina con il sol levante. E nel frattempo puoi scoprire se il tempio può imparare ricette, perché io non lo so proprio!" 

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Randal

Mi sta bene, così anche Arsak può cercare una comunione maggiore con Rao. Ti ringrazio Ardager per l'ospitalità.. se me lo concedi ti chiederei di usare la cucina perché con noi abbiamo qualche scorta di cibo e sarebbe la prima volta dopo tanto che potrei utilizzare altro che non i soli rudimenti della natura per cucinare. Se il Tempio capirà quel che faccio.. tanto meglio. 

Ho visto che ci sono altre stanze, mentre cucino per stasera puoi spiegarci di chi erano.. o cosa é successo tra te e tuo fratello. Le storie ci appassionano molto. Soprattutto ad Arrigo! 

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9 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 17:00 || +163 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

"Fate come se foste a casa vostra." Ardager ti concede l'utilizzo dei fornelli del tempio e di sistemarvi come meglio credete. Prima di poterla utilizzare, ti servono acqua e stracci per pulire la polvere accumulatasi in decenni di inattività di quella stanza, e nel mentre Arrigo pensa a dar la biada ai cavalli e Arsak perlustra il tempio e lascia poi armatura e armi in una delle stanze da letto liberandosi del peso non necessario.

Inizi a cucinare con quel poco che il monaco ha da offrirti: patate, carote, frutta secca e miele, tutta roba che produce lui nel tempo libero e che poi in realtà non usa, visto che il tempio si occupa di tutte le necessità di base dei suoi occupanti. Vi riunite tutti in cucina, a vederti cucinare e ad ascoltare Ardager che parla. Per farla breve, racconta che il tempio era già in piedi quando arrivò in questo posto, e che quando vi arrivò pensò si trattasse di un rudere buono per passarci una notte soltanto. Tuttavia si affezionò al posto e iniziò a risistemarlo e durante la restaurazione trovò la bibbia di Rao attraverso il quale ottenne la fede, e si autoproclamò "guardiano". Non ricorda da quanti anni esattamente abita in questo posto, ma ricorda di aver ospitato un buon numero di pellegrini o avventurieri scampati per miracolo alla morte a causa dei vaganti, come li chiama lui. 

Quando Arsak gli chiede come faccia a parlare con Rao, Ardager non sa spiegarglielo; dice solo che è come se avesse l'istinto di fare qualcosa che poi si rivela essere la cosa giusta, e dopo si sente in pace con sé stesso. Quando si rifiuta, sente il suo spirito "disallinearsi" - in maniera molto minore rispetto a Randal, s'intende. Ancora una volta, il capitano di Fort Adigrat è perplesso. La fede si sta dimostrando molto meno chiara rispetto a come se l'era immaginata.

Per quanto riguarda suo fratello Galifar, Ardager è un elfo selvaggio che visse a Samre per circa ottanta anni; alla morte di suo padre, l'eredità dell'impero Yechilay - quello che una volta doveva essere il leggendario impero degli elfi delle foreste di cui ora rimangono solo ruderi, i cui diretti discendenti sono appunto gli elfi selvaggi - passò in mano a suo fratello. Lo definisce un Somniari, che tradotto dall'elfico Thedas significa "Oniromante" uno sciamano capace di viaggiare nell'Oblio attraverso i sogni; ti ricorda vagamente qualcuno di tua conoscenza.

Insomma, per farla breve avevano grosse divergenze su come andava gestito il villaggio; Ardager voleva sottomettere Samre a Lalibela in cambio della forza militare della capitale per purificare la foresta, mentre Galifar preferiva mantenere il suo popolo indipendente in virtù degli antichi fasti dell'impero, e attaccare le carovane dei passanti per depredarli delle ricchezze necessarie al villaggio per sopravvivere agli attacchi dei non-morti. Il diverbio si concluse con il suo esilio, e da decenni non ha più notizie né della sua terra natìa né della situazione nel resto dell'isola. 

Arrigo lascia la cucina verso metà racconto, affascinato dai disegni del tempio e dalle varie fonti di potere che lo animano; conoscendolo, sta probabilmente cercando di capirne il funzionamento per replicarlo o per giustificare razionalmente la "divinità" che anima tutto quanto e smontare le presunte balle del monaco sulla sua mistica connessione con il dio della pace. 

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Randal

Ascolto tutto con attenzione mentre cucino, intervallando una preparazione all'altra con [..] e poi cosa successe? [..] e quindi quella storia come finí? ..insomma mi interesso di tutto. 

Le preparazioni non mi prendono tutto quel tempo chiaramente, ma me la prendo con calma per ascoltare il monaco. [..] Non ti manca tuo fratello? Non senti il bisogno di parlare con qualcuno ogni tanto? Da quando ci sono i vaganti?..non mi dire dopo la guerra tra elfi selvaggi e quelli civilizzati. [..] Non si avventurano fin qua? [..] Non vorresti un discepolo? O almeno insegnare ad Arsak come entrare in contatto con Rao.. 

Volevo trovare un modo per "insegnare" al Tempio qualche ricetta ma mi rendo conto che senza un alunno umanoide non sono in grado di insegnare un bel niente. 

Cucino al meglio che posso, come sempre, e poi una volta tutti riuniti a tavola tiro fuori la questione del tizio non morto che ha ucciso l'hobgoblin, salvandoci e scomparendo. Glielo descrivo meglio che posso non tralasciando nessun dettaglio e chiedendo se lui conosce la storia del Lupo disegnato sulla stele voti a di Rao, magari ha una correlazione con quel tizio

 

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10 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 17:30 || +163 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

I vaganti, da quel poco che sa Ardager, ci sono sempre stati. Ricorda che Samre era già sotto attacco quando lui era piccolissimo, e che suo padre aveva detto che i non-morti infestavano la foresta da tempo immemore. "Però si sa" aveva aggiunto "In un luogo dove è stato versato tanto sangue, gli spiriti vagano inquieti" ed hai già sentito in passato quanto fossero frequenti i campi di battaglia infestati, tanto più sanguinose e fraudolente erano le guerre, maggiore il numero e la potenza del male che abitava quei posti.

Per quanto riguarda la compagnia, Ardager dice di avere i suoi amici immaginari e gli animali della foresta che si rifugiano nel suo tempio quando le cose vanno particolarmente male; il concetto di solitudine gli sembra estraneo, o forse dimenticato. Apprezza la compagnia umana - come ben vedete - ma non ha paura di rimanere di nuovo da solo una volta che ve ne sarete andati. In compenso accetta volentieri di insegnare ad Arsak qualcosa, anche se questi sembra riluttante a volersi fidare del monaco.

Per quanto riguarda la cucina, non riesci a capire se effettivamente hai insegnato qualcosa al tempio oppure se stai preparando qualcosa solo per il gusto di farlo; di sicuro ti fa piacere rimetterti ai fornelli dopo tanto tempo di inattività. 

La storia del non-morto che vi salva non ha molto senso per lui, ma vi dice una cosa molto interessante: "Recandomi oltre i confini del tempio di notte, ho visto spesso i vaganti tentare di avvicinarsi a questo luogo senza successo; girano in piccoli gruppi da otto o da dieci, e capita che quando due gruppi si incontrano tra di loro, inizino a combattere come mosche su un melograno giallo. Ma non succede sempre! Solo a volte..." e più che dissipare i dubbi, questo ve ne fa venire altri. 

Un ultimo chiacchiericcio va invece al simbolo sacrilego trovato sulla pietra miliare all'incrocio di Debark; "Fen'Harel, il Lupo Ingannatore. " sentenzia sicurissimo Ardager, portandovi nella sala centrale ed alzando un dito verso il soffitto. Il lupo nero che divora i nemici è raffigurato esattamente sopra la statua di Rao. Arsak lo corregge: "Veramente è il Temibile Lupo" ma Ardager continua: "Harel significa entrambe le cose, dipende dal contesto. Sapete, mio padre da piccolo mi diceva che il lupo veniva di notte e-" "...porta via i bambini, lo sappiamo" "Oh, bene! Ci sono altre raffigurazioni sparse per il tempio, soprattutto vicino gli ingressi. Incute timore ai nostri nemici. Ora vado a prendere un paio di cose per la cerimonia, sentitevi liberi di esplorare quanto volete." Arsak è sempre più seccato dalle fandonie da selvaggi che va blaterando Ardager. Ci mancava solo di confondere la fede con queste assurde superstizioni!

Il monaco si allontana per un po', lasciandovi liberi di gironzolare e discutere tra voi fin quando non torna.

 

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Randal

Ringrazio della spiegazione Ardager e mi riunisco "in sacro concilio ignorante" con i miei due compagni di merende

Dunque.. Fen'Harel. Ingannatore e Terribile.
Non abbiamo capito niente.. almeno io non ho capito una mazza. "Dipende dal contesto", e fin qui ci siamo, ma da una parte può essere ingannatore e dall'altra terribile, non è che significa BUONO.. è sempre una cosa brutta, fin qui ci siamo, no? O sbaglio?

Che poi, chi dovrebbe ingannare? Un lupo grande e grosso è sempre terribile. Porcamiseria non ho capito nulla.

Ma cosa più importante non ci ha spiegato chi fosse quel non morto che ci ha aiutato

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4 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 17:30 || +163 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

"Randal." Arsak ti mette le mani sulle spalle e ti guarda serissimo. "Quel tipo è matto. Ti parla di storielle per bambini, di antichi imperi elfici della foresta che - sempre se sono esistiti davvero - sono caduti da migliaia di anni, e se ti senti meglio potrebbe essere stato il tempio a farlo e non lui. Non parla nemmeno davvero con Rao! Fa solo quello che gli dice il suo istinto e crede che sia volontà del dio! Andiamo, apri gli occhi! Questo qui non sa niente! E poi hai sentito che razza di paragoni fa?" Arrigo interviene, mormorando: "Arsak tien raggiòne n'copp a 'ste quattr mura. Qua è tutt chin'e magìa, si passi abbastanza temp qua dentr pur ij sapissa a ti guarì" 

"Evidentemente" continua il capitano "non sa chi era quel non-morto, ma qui nella foresta succedono cose strane, è risaputo. Dovremmo cercare un modo per guarirti, invece. Avventurarsi nella foresta fino al covo di quei selvaggi non è un'opzione."

"Aviss'em e chier ao' capitàn si tiene qualche consiglio. Si chella sgallettata e Sandrìna aggia truvàt nu mod e sveglià Tiberius, ce putissa aiutà, no?" mai come ora Arrigo sente la mancanza del resto della Speranza. Arsak controbatte: "Se vuoi il mio parere, dobbiamo essere cauti e non fidarci di quel folle. La situazione è già delicata così. Ti ricordo che mentre siamo qui, lady Kara starà probabilmente già progettando quella famosa rivolta contro Lalibela. Non solo la tua salute, ma l'intera Barusha è in bilico!" grazie Arsak, come se la pressione non fosse già abbastanza.

 

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Randal

Cauti dici. Annuisco ironicamente
A me e ad Arrigo dici. Annuisco ancora
Ti ricordo che il qui presente Arrigo ha segnalato la nostra presenza a voi con un effetto pirotecnico ormai.. troppe settimane fa.. dicendomi "ehh che vuoi che sia"
Cauti.

E tu Arsak, che appena hai visto il falso Lord Iskander non ti sei minimamente chiesto come mai gli avessero tolto i bottoni della giacca ma ce li aveva tutti.. va beh. Insomma, ognuno di noi quando c'era da andarci cauto.. non ci è andato per nulla

Di Lady Kara purtroppo non posso più preoccuparmene adesso, vi ho aiutati quando non dovevo ma l'ho fatto lo stesso.
Ora aspetterò domani e poi andremo dal fratello

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 18:30 || +163 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

Come darti torto? Arsak accetta in silenzio il tuo modus operandi.

Ardager torna poco dopo con candele e incensi profumati da piazzare nella navata a sinistra della statua, in prossimità della cappella dal soffitto affrescato di numerose scene allegoriche sul significato della pace. "Volete unirvi a me in preghiera?" vi chiede, e senza attendere una vostra risposta accende i ceri e mette le erbe nelle braci ai lati dell'altare; poi si siede su una delle panche lì di fronte con le mani al cielo inizia a cantare in elfico.

Arsak si siede dietro di lui, cantando a memoria parole di cui non conosce davvero il significato, mentre Arrigo osserva la scena a debita distanza. Le preghiere durano circa un'ora. 

Cita

 

Melava inan enansal
ir su aravel tu elvaral
u na emma abelas
in elgar sa vir mana
in tu setheneran din emma na

lath sulevin
lath araval ena
arla ven tu vir mahvir
melana ‘nehn
enasal ir sa lethalin

_______________________________________________

Il tempo fu in principio un dono

ma i lunghi viaggi lo sono ancora di più

quando si è da soli.

Porta con te lo spirito degli antichi

ma non riposare in terre che non ti appartengono.

Sii saldo quando verrà la necessità

e un percorso emergerà

per una nuova casa, domani

e il tempo di nuovo ancora

sarà la gioia che un tempo fu.

 

 

 

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Randal

Ehmme-msi.. ciancico qualcosa di incomprensibile tu inizia, noi ti seguiamo 

Non credo molto in queste cose, ma mi interesso un po' di tutto quindi.. hey.. perché non provare ad avvicinarmi al Sig.Rao, quello che mi ha dato serenità, almeno per il tempo che rimango in questo tempio, si capisce! 

Finita la cerimonia.. cena? É tempo di cena, si. Arsak ha già provato la mia cucina; tu, Ardager, no. É giunta l'ora.. é ti consiglio di saziarti più che puoi perché non so quando e se ci rivedremo di nuovo, lo spero, ma chi lo sa

Servo la cena, ultimando le ultime preparazioni prima del tocco finale. Spero che mantenga un bel ricordo di me, e ho la sensazione che prima o poi lo rivedrò.. sto matto di un monaco. 

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19 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 7:30 || +164 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 7 giorni

Ti aspettavi di incontrare forse un personaggio completamente diverso a gestire un tempio nel cuore della foresta, e soprattutto speravi che fosse lui a guarirti dalla malattia che ti affligge. Ma Vendetta è un potere troppo grande per un uomo - pardòn, elfo - la cui unica aspirazione è cercare di vivere pacificamente in esilio dal mondo conosciuto. Se quello che dice è vero e c'è davvero qualcuno con le stesse abilità di Tiberius sull'isola, tanto vale provare. L'alternativa qual è? Passare il resto della tua vita nei pressi di Selam? O impazzire e diventare presto un vegetale come lo è diventato Nero?

Ardager mangia ciò che prepari con entusiasmo, asserendo che con queste prelibatezze hai già reso omaggio a Rao da sdebitarti con lui per il favore ricevuto. Si fai poi improvvisamente sera, e prima che tu e Arrigo andiate a dormire, senti il capitano e il monaco dialogare seduti sotto la statua del dio della pace.

"Il Voto di Pace dipende a chi lo fai. Un Voto di Obbedienza non implica che devi eseguire tutto ciò che dicono gli altri, ma solo ciò che ti dice il tuo signore. Egualmente, il Voto di Pace deve mantenere la pace presso coloro a cui ti dedichi; se ciò significa condurre guerra contro i tuoi nemici, così sia. In ogni caso, la violenza andrebbe usata solo come ultima spiaggia…" dice il monaco, con Arsak che dissente: "Quindi secondo te devo interpretare gli insegnamenti di Rao come: mantieni la tua gente in pace, anche se significa combattere contro chi la minaccia? Non ha senso. La pace è universale." "No, non lo è. Ma lo diventa se tutti aderiscono a questo precetto. Se tutti i popoli rifiutano la guerra, nessun popolo alzerà mai un dito contro l'altro, capisci?" 

La disquisizione filosofica va avanti, ma ad un certo punto crolli: la giornata è stata lunga.

...era da tanto tempo che non sognavi. Miranda e il Baffone hanno preso in gestione il tempio di Selam e cucinano per i viandanti della foresta, non-morti inclusi. Un quadro un po' grottesco, è vero, ma in linea con tutto quello che stai vivendo in questi giorni.

Ti alzi l'indomani che Arrigo sta ancora russando e sognando chissà cosa: "N-no...m'han incastrat...nun sacc nient...nun l'aggia piat ij a pizza co e' friarielli...ha scompars all'improvviso..." Non vuoi davvero sapere quali turbe stanno facendo parlare il tuo compagno nel sonno, anche se dubiti che quella pizza coi friarielli sia sparita da sola.

Ardager è già attivo di prima mattina, sta recitando le preghiere al sole e alla luce; Arsak invece non è nel tempio. Conoscendolo, sarà andato a fare un solito giro di perlustrazione.

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Randal

Per la prima volta dopo.. mesi?.. sogno. Certo non è un sogno particolarmente felice ma almeno rivedo il baffone e Miranda.
Chissà cosa staranno facendo loro.. spero che a Capo Ventura vada tutto bene

Arrì.. sveglia su. Aggia pijat iijj la pizz! Eccola qua e gli mostro la mano aperta a mò di schiaffone, sorridendo però.. si capisce

Ardager, sai dov'è andato Arsak? Mi avvicino tranquillo, sperando di non disturbarlo ..vorrei partire il prima possibile

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51 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 7:40 || +164 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 9 giorni

"Randàl, nu juorn e chiss..." la minaccia velata di Arrigo è la prima cosa che dice appena alzatosi. Vi vestite, vi date una sciacquata e poi andate dal monaco, impegnato a mescolare della cera d'api con olio profumato per la creazione di nuove candele. "Il capitano? Se n'è andato stanotte. Non ha trovato le risposte che cercava e se n'è tornato a Fort Adigrat. Era molto turbato.

Io intanto vi ho preparato qualcosa per il viaggio, trovate tutto nelle sacche dei vostri cavalli."

Spoiler

Guadagnate +2 giorni di razioni, già segnati.

 

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Randal

Rimango a bocca aperta per qualche istante
..andato. Così.. senza dirci nulla. Mi giro verso Arrigo io.. boh.. alzando le mani in segno di arresa. Non aggiungo altro, ci metterà una vita a ritornare a Fort Adigrat da solo.. e non immagino quali pericoli dovrà affrontare DA SOLO sulla strada del ritorno, soprattutto ora che c'è qualcuno che ci vuole morti.

Ha scelto la sua via..
Ti ringraziamo Ardager, sai dirci anche se c'è un sentiero da seguire o dobbiamo dirigerci verso una direzione, seguire quella e prima o poi rimarremo fuori da qualcosa di battuto?
Ho la possibilità di preparare due incantesimi durante la giornata e devo scegliere al meglio ciò che mi tornerà più utile.
Consigli?

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14 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 7:45 || +164 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 9 giorni

"Se hai magie contro i non-morti, usale. Ci sono due strade per arrivare a Samre: potreste avventurarvi nella foresta, o tornare indietro al bivio di Debark e circumnavigarla fino a Sekota come una macchia di senape su un vestito nuovo. Oppure, se promettete di non dire nulla a mio fratello quando arriverete, esiste una strada più sicura e veloce...ma non è per tutti. Sapete cos'è un crocevia?"

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Randal

Guardo Arrigo per un attimo.. lo sappiamo cos'è un crocevia: un pò come quando hai due peperoncini piccanti da scegliere, non sai quale è il più forte, ma sai che uno più dell'altro ti porterò sulla strada del bruciore di chiappa il giorno dopo.

 Uso una metafora come ho sentito che le usa lui.. completamente a caso.

[Raggio rovente e Unto come incantesimi preparati]

Modificato da Fezza
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22 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 7:45 || +164 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 9 giorni

"Esatto! Non avrei saputo spiegartelo meglio! Ce n'è uno non lontano da qui, ma dovrai convincere il suo guardiano a lasciarti passare. Altrimenti puoi fare il giro lungo, o quello pericoloso." 

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32 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 7:55 || +164 giorni dalla partenza

Tempio di Selam, Barusha || Bonaccia, temperato e sereno || Cibo per 9 giorni

"Diciaccillo, Randàl" anche Arrigo è d'accordo sull'evitare altre lunghe camminate. Ardager continua: "Uno spirito della foresta. Fate ciò che vi chiede e potrete passare."

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Randal

Sta bene! Affermo convinto.

Sfameremo anche lo spirito della foresta, sperando che non voglia mangiare noi, in quel caso.. mi spiace Arrì, ma sai che fine farai, no? Gli dò una pacca sulla spalla ridendo e poi saluto Ardager chinando leggermente il capo

Allora, nuovamente, ti ringraziamo.. noi si va. Se ci rivedremo, e spero di si, ti farò provare altre mie ricette!

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