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Dragons´ Lair

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    Astrid Winnsdottìr (Ninfa Barbara Warblade, Apparenza 13) Astrid è una ragazza dai lunghi capelli rossi, dai brillanti occhi azzurri, un adorabile nasino all'insù e un fisico atletico ma armonioso. Eppure per moltissimo tempo, si è considerata una delle creature più brutte del pianeta, così le è stato insegnato fin dalla nascita. Infatti, Astrid è figlia di un rapporto che non doveva nemmeno esistere, figlia di uno degli eroi più meschini e malvagi che prestarono servizio a Firedrakes e della povera ninfa Gardia, soggiogata con un machiavellico e ben calcolato piano contro il quale nessuna ninfa non poté far niente. Le ninfe poterono solo assistere alla nascita della creatura, la quale era una di loro solo di nome: aveva i poteri tipici di una ninfa ma aveva un'aspetto terribilmente imperfetto e... umano... quella che sarebbe stata una bellissima bambina (e in futuro, donna) veniva considerata deforme per colpa di alcuni semplici, normali difetti umani, anormali per una ninfa. Ad Astrid toccò crescere senza padre, fuggito alla nascita della bambina, scacciato e umiliato da Veldrada, e con una madre capace di covare soltanto risentimento per quella creatura: insulti, botte (una volta, la piccola finì quasi accecata per via di un colpo particolarmente forte al viso), frequenti punizioni anche quando non necessarie... E per non bastare la piccola doveva vedersela anche con coetanee ostracizzanti, un fratello acquisito apatico e disinteressato (che reagiva alle sue richieste d'aiuto con "Perché dovrei difenderti? So che non ti piace venir maltrattata ma devo rispettare il libero arbitrio delle altre ninfe" o, anche peggio, con un "Non ho capito") e con spiritelli crudeli nei suoi confronti. Per certi versi, anche Astrid contribuiva al suo stesso isolamento: appena capì di non essere ben accetta, la ragazzina sviluppò una grande testardaggine ed un carattere alquanto irritabile e ribelle (le scappatelle al di fuori di Lagocristallo erano molto frequenti) per non parlare dei raptus violenti che a volte la portavano ad aggredire chi la infastidiva (con scarsi risultati, per via della maggiore età ed esperienza delle altre ninfette per non parlare dei numerosi spiritelli che accorrevano alle loro difese), atti che la portavano sempre a venir punita dalla madre e a venirle rinfacciata della sua presunta somiglianza con quel "vichingo" qual'era suo padre. Fortunatamente, Astrid non era da sola: poteva contare sul giovane Shaun Draconis, grande amico di infanzia, e sul giovane Ragnar per il quale ha sempre avuto una terribile cotta fin dal loro primo incontro da bambini (all'epoca fece lui il primo passo, salutandola con un tenerissimo "Ma sai che sei proprio fluorescente?"), i due erano i più grandi (ed unici) amici della piccola ninfa e prendevano spesso le sue difese nei pochi giorni in cui si vedevano per giocare assieme, inoltre Astrid poteva contare sull'amorevole sorellastra Kat Po, l'unica figura che potesse darle amore in quel terribile nucleo familiare e con la quale strinse un grande legame, forse accomunate dal fatto che erano entrambe orfane di padre... Tuttavia, Astrid, non era certo priva di figure paterne e materne: la contessa consorte Chandra veniva a volte a Lagocristallo e Astrid si affezionò moltissimo a lei durante le numerose gite in giro per tutta Arth, per lei era impossibile non vedere in lei la madre che ha sempre desiderato. Invece il padre di Ragnar, Bjorn, fu il maestro che le insegnò a canalizzare i suoi scoppi d'ira nell'arte della spada ed il padre che le diede numerosissime lezioni di vita, lezioni che la formarono e che smussarono i lati più spigolosi del suo carattere riuscendo a renderla una ragazza più serena, felice e piacevole. Questa era la vita di Astrid: una vita buia, rabbiosa e triste costellata da numerosi piccoli momenti di pura felicità e spensieratezza. Almeno, questo fino ai 14 anni. Perché a 14 anni, Bjorn le fece un regalo incredibile: un Falchion vero! Non uno di legno come era solita allenarsi, ma uno di acciaio affilato, forgiato apposta per il suo 14° compleanno e non era nemmeno un Falchion comune, bensì uno spadone magico col manico rivestito in pelliccia d'orso e con la lama con incise decorazioni a tema orsino e guerresco "Buon compleanno, Astrid. Da tutti e due." disse Bjorn porgendogli la lama, era chiaro che si riferisse anche a suo padre! Ma quindi non l'aveva abbandonata! Non si era dimenticata di lei! Dopo tutti questi anni era stato capace di contribuire a tale magnifico regalo?! Com'era possibile? Quando la ormai quasi maggiorenne ninfa gli chiese di più a riguardo, Bjorn le raccontò molte cose del padre biologico: i suoi racconti erano del tutto diversi da quelli di sua madre! A detta sua, suo padre era un guerriero dall'animo gentile e generoso, purtroppo limitato dal non essere esattamente brillante e che, di fronte a uno sbaglio che aveva commesso, aveva deciso di allontanarsi per il bene della piccola. Il suo nome era Winn'Ier Deh Puh, il temibile guerriero capace di trasformarsi in orso per vincere le proprie battaglie. Astrid era stupita: quindi, forse, non era lei ad essere sbagliata! Erano gli altri ad esserlo! La mamma, le altre ninfe, gli spiritelli... Erano tutti loro ad essere nel torto! Ad essere cattivi gratuitamente! Astrid, allora, aveva il diritto di avere un padre! Aveva il diritto di avere un cognome! Aveva il diritto di esistere! La ninfa dai capelli rossi pianse di gioia per la prima volta in vita sua. Le sorprese per quella sera non erano finite, però, perché quel regalo avrebbe sancito anche la sua iscrizione all'Istituto Von Gebstatbell per Giovani Avventurieri, una scuola dove Astrid avrebbe potuto continuare il suo addestramento, vedere i suoi amici ogni giorno, conoscerne di nuovi e soprattutto dove sarebbe stata lontana da Lagocristallo! Sono passati due anni da quando Astrid si è iscritta all'istituto Von Gebstatbell e la ninfa è praticamente rinata: passa le giornate in compagnia dei suoi amici e di sua sorella, studia il minimo sindacale, gioca ad Orcbowl (nei Warriors, per la precisione) da quando si è iscritta all'istituto e continua a farsi chiamare semplicemente Astrid e, più raramente, "Astrid Winnsdottìr", nome che porta con grande orgoglio ma che usa con gran parsimonia, non sia mai che qualcuno insinui qualcosa sul fatto che è una raccomandata o roba del genere... Poi le toccherebbe picchiarlo!
  2. Qualche sessione fa un mio giocatore si è dimenticato che il suo PG aveva un potere per negare un round di danni, con la conseguenza che il suo PG è finito mangiato da un mimic. Io (che non conoscevo la sua scheda e non avevo fatto che seguire uno script preimpostato per il mimic) mi sono lo stesso sentito in colpa. Cosa ho fatto? Ne ho parlato con il giocatore, che mi ha fatto notare come fosse colpa sua per una "scelta" tattica sbagliata e come all'inizio della campagna ci fossimo accordati per un gioco ad alta mortalità - ergo, nessun motivo per me di sentirmi in colpa. Tutto questo per dire che: se le regole sono chiare, tutti sono d'accordo, le alternative sono ben definite e post facto il giocatore continua a non avere problemi, non c'è motivo di sentirsi in colpa. Se però la cosa continua a non piacere (ai giocatori o a te) potrebbe essere il caso di valutare un cambio di paradigma (ad esempio iniziando a fare più spesso prigionieri). L'importante è non iniziare a tentare di interpretare le caratteristiche o muovere i PG altrui, ché 45 anni di gioco ci insegnano che non funziona.
  3. Mi sono reso conto di non averlo scritto qui. IN QUESTI GIORNI HO LA CONNESSIONE INTERNET MOLTO ALTALENANTE, POSTERO' SOLO RAPIDAMENTE E IN MODO IRREGOLARE. Poiché sto per fare un megapost, probabilmente non riuscirò a scriverlo (causa anche altri impegni) prima di domani mattina almeno. Mi spiace per il disagio, spero di poter riprendere il ritmo in pochi giorni.
  4. Fintanto che hai la borsa delle componenti/un focus da incantatore non ti importa nulla di tutte le componenti non costose (che non si consumano). Quindi guarda quali ti servono di quelle costose (ricordando che salvo indicazioni specifiche non vengono consumate dall'incantesimo quindi ti basta comprarle una volta) e punta a quelle. Per gli oggetti io valuterei anche il fedele palo da 3 m (specie se esiste in versione "pieghevole), cera, triboli, una puleggia, un piede di porco, fogli per fare le mappe del castello man mano che lo esploriamo.
  5. Master Lo scontro magico tra Circe ed Erenfel prosegue nel costante balletto tattico messo in scena principalmente dalla donna che però, alla fine, compie un passo falso e viene colpita dalla magia dell'elfo, al che sospira e abbandona le braccia lungo i fianchi Molto bene dunque, sono stata vinta di nuovo da un mortale, cosa che mi era capitata solo un'altra volta, quando Ulisse sbarcò sulla mia spiaggia. Dato che hai vinto lo scontro hai diritto di chiedermi quello che vuoi mortale e, se è in mio potere, esaudirò i tuoi desideri Ripara il male che hai fatto dice prontamente Erenfel Non posso far tornare in vita i morti replica Però posso spezzare l'incantesimo che avevo lanciato sulla nave e su quelli che vi erano sopra cosa che mette in atto con pochi gesti arcani C'è qualcos'alto che desideri? chiede quindi la donna ad Erenfel @Borgo @PietroD
  6. Avendo notato che qui sul forum non esiste alcun sondaggio relativo a questo argomento, ho deciso di proporvelo, quindi... quale è la vostra gilda preferita?
  7. Considerato che tutte le strade portano a Daggermark e Chelry ha minimo minimo due ragioni plausibili per bazzicare indisturbato nella cucina del borgo, direi proprio di sì. 😆
  8. Deborah Borealis(Tiefling Burattinaia del Terrore) Madnyss & Sorrow(Burattini) Era una giornata come tante altre all'istituto Von Gebsatell ed in quel momento Deborah si trovava a lezione. Lei non frequentava i corsi dove i Nonni Borealis facevano gli insegnanti, altrimenti sarebbe potuto sembrare favoritismo... In realtà non voleva semplicemente sorbirsi scene in cui i la mettevano in imbarazzo. Ormai era l'ora di pranzo e la lezione di magia teorica stava giungendo ormai al suo termine. Seppur ascoltasse la professoressa, Deborah in generale non prendeva mai molti appunti, ma si distraeva spesso disegnando sul suo quaderno rilegato di disegno. Questa volta si trattava di un garofano abbozzato a matita. Tutto sommato a lezione era una ragazza tranquilla che se ne stava per le proprie... Ciò non si poteva dire dei famigli che aveva con se... Due pupazzi pestiferi giravano sotto i banchi, correndo tra le gambe degli altri studenti come se fossero semplici ostacoli, incuranti di dare fastidio o meno. Madnyss, la bambola giullare, rideva in maniera agghiacciante mentre si divertiva ad agitare un foglietto di carta disegnato lasciandosi inseguire dall'altro pupazzo con le lacrime disegnate sulle guance, Sorrow, il quale era in preda ad una lagna permalosa. È miooooooo! Ridammello daiiiiii! Lo aveva fatto per me! Muhahahah, eddai... Non trovi divertente tutto questo correre e facendo tanto CHAOS CHAOS CHAOS? (disse tre volte velocemente) Il chaos si propagò giunto il suono della campanella per la pausa pranzo, facendo rizzare i due burattini sull'attenti e cercando di raggiungere la padrona (prendendosi anche qualche giusto calcio da parte dei compagni di classe infastiditi dal loro atteggiamento). Deborah preparò la cartella con calma, diede una ripassata di rossetto nero alle labbra e si cominciò a muoversi verso la mensa. I due piccoletti come di consueto erano saliti sulle spalle della padrona, tanto erano leggeri. Giunta dinanzi alle porte della mensa aprì aprì solo una delle ante, per poi ritrovarsi davanti quello spettacolo. Guerra di cibo... Coloro che ebbero il dispiacere di notare ed incorciare lo sguardo con Deborah notarono un'espressione gelida, scura, probabilmente un'espressione che comunicava "Morirete di una morte orribile, lenta e dolorosa". Davanti a quella scena la Borealis chiuse la porta senza entrare dentro a quel mattatoio. Padrona... P-potremmo andare al club... A-a m-mangiare... S-se per lei va bene... Sì! Muhahahah! Facciamo tanta magia! BUM! BUM! CHAOS! CHAOS! UHIHIHAHAH! La tiefling di tutta risposta annuì semplicemente ai due famigli per poi cominciarsi ad avviare verso il club delle "magie oscure". Prima di raggiungere il club si soffermò su due bacheche: la prima fu quella delle valutazioni generali degli esami dati nel corso dell'anno. Volevo semplicemente assicurarsi di essere sempre tra i primi posti, osservando inoltre i suoi "rivali" negli studi. Per lei era uno svago studiare... La seconda invece era la bacheca degli annunci. Ogni tanto c'era sempre qualche novità e ciò che attirò la sua attenzione fu il volantino dove venivano venduti alcuni cimeli di famiglia. Probabilmente ci avrebbe fatto un salto dopo club ed il pranzo. X DM
  9. No, ma neanche è davvero così. Io parto dal presupposto che nessun giocatore (tanto meno personaggio) sia pienamente consapevole della situazione sul campo... Ma qui basterebbe evitare gli strafalcioni assurdi..! Nessuno da addosso a nessuno, però quando io sono stato rimproverato dagli altri PG perché faccio scontri impari, insinuando che faccia apposta a uccidere i PG (io che cerco ogni possibile cavillo regolistico per salvare il salvabile), allora ho pubblicamente fatto scarica barile. L'ho specificato solo per prevenire legittime obiezioni del tipo "magari il giocatore stava giustamente interpretando il suo basso punteggio di caratteristica". Vero. Penso a "Guerra e pace", o più prosaicamente al film "L'ultimo samurai"... Ma qui non si tratta di un reggimento di reclute mandate allo sbaraglio, bensì di PG di 15° liv. magari, che dovrebbero aver capito come si sta al mondo. Prigionieri? Pff... Potrei mettere su un'azienda di schiavisti (e neanche ho la coda di paglia, e che i PnG umanoidi davvero pensano un prigioniero valga più di un morto). Ma se stai affrontando non-morti, melme, animali, che prigionieri vuoi fare? Quelli te se magnano con tutti i calzoni. L'ultima volta neanche ce n'è stato bisogno: a bocce ferme il più colpevole ha fatto dichiarazione spontanea di imbranataggine sulla pagina FB della campagna (e nuovo PG per il giocatore) Non se ne rendono neanche conto, sia perché con il PbF io mi sbatto a scrivere post diversi per giocatori diversi se stanno combattendo in contesti diversi (es. sono al buio ma uno ha scurovisione e l'altro no), e anche perché il mio sito permette di avere "consapevolezza differenziata" per le azioni e condizioni del proprio personaggio rispetto a tutti gli altri (es. tuoi puoi essere unconscious, dying o dead, mentre tutti gli altri sono genericamente "defeated" finché non gli fai una prova di Guarire). Però alla fine mi avete convinto: più che invitarli a riflettere meglio non posso fare. Se poi per colpa di qualcuno muore un PG storico... Devo accettarlo e basta.
  10. Poco più che scimmie. Ecco come considerava Luke quei due ragazzi rasati armati di bastoni magici. Sarebbero finiti come carne da macello in prima linea in qualche inutile battaglia tra nobili minori corendo con la faccia nel fango e la bocca piena del proprio sangue. Non valeva neanche la pena perderci tempo e il ragazzo fece per passare oltre ignorandoli per vedere dove l'avrebbe portato l'annuncio della bacheca, ma vide Eoliòn apparire inopportunamente alle sue spalle pronunciando parole ancora più inappropriate. I primi anni all'accademia avevano significato un momentaneo distacco da sua sorella ed il suo "fratello" adottivo demoniaco e la cosa gli era piaciuta molto: finalmente si era liberato da quella presenza costante ed ingombrante che finiva sempre per essere il termine di raffronto più vicino per parenti e conoscenti. La sempre perfettina Eoliòn stava vivendo tranquillamente la sua adolescenza al sicuro a Firedrakes e Luke poteva approfondire i suoi studi magici a Covo del Tarrasque, quindi l'arrivo della ragazza significò per Luke un ritorno alla pesante vita familiare. Provò a vivere quell'esperienza distaccandosi dalla ragazza - anche se con la coda dell'occhio si assicurava senore che non si mettesse in oericolo - ma già quando prese alloggio TROPPO vicino alla stanza di Luke, la libertà e l'indioendenza andarono man mano assottigliandosi. Guardò quindi la mezza celestiale parlare duramente ai due ragazzi e si tenne pronto ad intervenire - solo se strettamente necessario - nel caso in cui i due avessero avuto intenzioni eccessivamente bellicose
  11. Bene, allora vada per la corazza di piastre. Il Bg allora lo posterò qui, dato che nella vita di Anderson non c'è nulla di segreto.
  12. E' costretto a perdere un turno, perché mettere via/estrarre un'arma richiede un'interazione oggetto (ne hai solo una gratuita per turno), togliere lo scudo un'azione, usare l'arco o la balestra un'azione. Anche volendo lasciar cadere la spada per usare l'arco o quel che è, serve lo stesso un'azione per togliere lo scudo. Invece la balestra a seconda di quale non richiede una mano libera per sparare, ma per essere caricata nuovamente, quindi potresti ritornare alla spada dopo un colpo preparato prima complessivamente in meno tempo. Perché benefici di uno scudo indossandolo, e tu lo stai indossando sempre che lo usi per fargli fare su e giù e chiamare i fulmini o che lo tenga effettivamente davanti al tuo muso fermo. Credo comunque che la regola esista perché Chierici e Paladini sono armati di base, quindi ha senso fare in modo che possano usare le proprie capacità di classe senza handicap inutili.
  13. A quelle già citate devi aggiungere la regola sui simboli sacri, per paladini e chierici, a pagina 153, la tabella delle armature dove viene indicato il costo di un’azione per indossare o togliere uno scudo a pag. 146 e il talento, se li usi, incantatore da guerra a pag.168. Con queste sei in grado di gestire Tutte le situazioni.
  14. Di che livello sono i tuoi pg? C’è qualche nemico particolare che staziona nella città? ti butto giù un paio di idee: i personaggi non arrivano nella città vera e propria, ma in una sorta di arcipelago costituito dalle sommità delle torri, dei palazzi e delle cupole che erano in città, quindi per spostarsi da un luogo all’altro possono o nuotare o usare una barca (e venire aggrediti da ko-tua o umanoidi acquatici simili) Torrette eccetera sono occupate dagli spiriti dei vecchi abitanti (non morti appropriati al livello), che chiedono aiuto in una lingua ormai morta e incomprensibile, se i pg arrivano non li attaccano subito, ma vanno verso di loro tendendo le mani e supplicando, aggredendo solo se provocati o se i pg cercano di andarsene Per scendere ai livelli inferiori possono usare le torri e le vecchie scalinate, a loro rischio e pericolo di violenti colpi d’acqua che schizza dalle pareti e dalle finestre; oppure possono tentare di azionare un sistema di dighe e cataratte che potrebbe far defluire parte dell’acqua, guardate a vista dagli abitanti anfibi della zona e dai fantasmi della vecchia milizia cittadina. Se i pg dovessero riuscirci e rendere percorribile la zona bassa, per movimentare la cosa puoi sempre mettere che gli anfibi/fantasmi dopo un tot di tempo fanno scattare di nuovo il meccanismo, costringendo i giocatori a trovare un modo per salvarsi Enigmi veri e propri non mi vengono in mente al momento, ma secondo me la cosa migliore è giocare molto sull’oscurità e la poca luce, in aggiunta alla profondità dell’acqua e all’impossibilità di inseguire i nemici potrebbe creare molte piccole occasione di scontro e tensione
  15. Gni. C'è differenza tra un PG leader e un giocatore faccio-tutto-io. Imporre una leadership è sempre una scelta sbagliata. In un gruppo normale, se siete in una foresta e avete un PG ranger, seguite lui. Se siete in mezzo a una battaglia e avete un PG guerriero, seguite lui. Se avete comunemente eletto un leader, seguite lui. Nei restanti casi, ognuno ha diritto di parola anche a costo di TPK; certo sarebbe meglio evitare magari trovando giocatori che sanno collaborare tra loro, ma ammesso che il "colpevole" del disfacimento sia uno solo (il vecchio leader o il nuovo anarchico) perché non chiedi ai giocatori invece che a noi? Voglio dire, se i PG si sono ribellati forse la cosa del leader non stava loro proprio a genio. Se lo avessero rispettato lo avrebbero difeso, no?
  16. Eoliòn Von Gebsatell (umana mezza celestiale) L'estate era ormai finita e con settembre erano di nuovo cominciate le lezioni all'Istituto Von Gebsatell, fondato da suo zio, il Principe Derbel. Le strutture erano state costruite solo pochi anni prima ma già i dormitori versavano uno stato pietoso, non tanto per colpa della cattiva progettazione o della mancanza di fondi quanto per l'uso sconsiderato ed irrispettoso che gli studenti ne facevano e per l'aumento esponenziale degli iscritti ben oltre i numeri previsti e pianificati. Ad Eoliòn dispiaceva vedere i bagni deturpati, la mensa servire cibi per nulla appetitosi e poveri di materie prime, i ragazzi saltare le lezioni; ne andava della credibilità e del buon nome dell'istituto e della sua famiglia perché all'atto pratico ne sarebbero usciti individui meno preparati o meno affidabili per la carriera di avventuriero ed eroe. Innumerevoli volte aveva fatto rattoppare quegli squallidi buchi nei bagni notificando la loro presenza alla Presidenza, ma quelli stoicamente ricomparivano, più volte aveva fatto notare i ragazzi uscire dall'istituto senza permesso, senza controllo, senza nessuna forma di tutela. E se fosse capitato loro qualcosa? Non voleva vedere quell'opera di famiglia venire chiusa da una indagine del tribunale, la notizia fare il giro di Glantria e di tutto il resto di Arth dato che all'istituto confluivano studenti dalle più svariate parti del mondo perfino dal Katai. Questo suo attaccamento all'Istituto, questo rispetto costante delle regole unito al fatto di essere la figlia della famiglia reale, insomma la cocca dell'Istituto, le aveva certo impedito di farsi molti amici e tanti altri la attaccavano solo per il piacere in qualche modo di colpire l'istituto, simbolo delle istituzioni, dello status quo, con il tipico spirito anarchico o rivoluzionario che colpisce gli adolescenti. Certo nemmeno Eoliòn era immune a quei pensieri, a quei sentimenti, quei moti interiori ormonali ed idealistici ma proprio non vedeva nel colpire l'istituto scolastico un modo razionale e saggio di protestare e nemmeno capiva perché poi farlo colpendo lei. Alla fin fine lei derubricava tutto a semplice invidia, peraltro codarda dato che nessuno aveva mai avuto il coraggio di deriderla od attaccarla a tu per tu limitandosi a fare battutine quando non era presente o a scrivere frasi volgari nei bagni o nei dormitori. In ogni caso facevano bene a restare nascosti, perché dietro la bellezza sovrannaturale della mezza celestiale con un pizzico di sangue di drago si nascondeva non solo la nipote del Principe Derbel, cosa che avrebbe valso a chiunque una immediata espulsione dall'istituto, ma anche una ragazza dotata di poteri sovrumani che avrebbe avuto ragione degli studenti ordinari, anche quelli a fine corso, che avessero osato molestarla ed aggredirla. Era non solo una studente modello, ma anche una promessa futura per il regno e per il Bene e la Giustizia in tutta Arth e come lei anche molti dei figli degli Eroi di Firedrakes, gli unici individui con cui avessero un rapporto di conoscenza e forse anche di amicizia in alcuni casi. L'unica cosa buona, fuori dalle lezioni, che le sollevava il morale oltre ai draghi. Ah i draghi! Che essi meravigliosi! Potenti, maestosi, volanti, magici, dotati di artigli affilati, zanne taglienti, corna e speroni acuminati, scaglie splendenti, code poderose, vaste ali ed occhi magnetici che potevano guardarti fin nell'anima nonché poteri prodigiosi, soffi devastanti ed una, memoria e conoscenze ataviche! Quanto avrebbe voluto essere lei stessa un drago! Proprio come Emercuryadar il suo amato prozio, figlio di Anzalisilvar. Quelle volte che tornava alla Corte di FIredrakes per le era sempre una gioia e non faceva che riempirlo di domande, complimenti e non gli toglieva mai gli occhi di dosso. Da quando però era stata mandata all'istituto non aveva più avuto modo di vederlo, però almeno si poteva accontentare della fortuna di avere dei mezzi draghi a scuola, gli Al Rasul della Savana. Infatti quando aveva saputo che sarebbe andata all'istituto l'anno scolastico seguente aveva pregato suo zio Derbel di mandare con insistenza volantini ed inviti ai regnanti della Savana, la regina eroina Sharifa e suo marito il drago d'ottone che avevano generato una prole di meravigliosi mezzi draghi. Per fortuna suo zio l'aveva accontentata e per di più i regnanti avevano trovato l'istituto una idea lodevole ed avevano mandato lì tutta la loro 'cucciolata'. Eoliòn non poteva essere più esaltata, aveva così avuto modo di conoscerli e di farci amicizia e lì trovava meravigliosi, bellissimi, davvero fortunati ed essere per metà draghi. Gli Al Rasul erano stati il suo chiodo fisso per tutto il periodo passato all'istituto, anno dopo anno. Aveva fatto in modo che fossero tutti nella stessa classe e lei pure, perlomeno nelle lezioni comuni fra loro dato che l'istituto prevedeva un percorso di studi confezionato su misura della predisposizione dello studente e delle sue aspirazioni, chi voleva intraprendere una carriera guerresca, chi con le lame e chi con le armi a distanza, chi voleva divenire un potente incantatore, chi capace di colpire nell'ombra, chi voleva imparare ad essere una perfetta spia, subdolo e maestro dell'intrigo e del muoversi in società, nelle corti, e così via, quindi non vi erano classe fisse ma corsi di studio a cui dover partecipare secondo il programma scolastico stabilito assieme all'istituto ogni anno parlando con ogni studente. Per quest'anno la aspettavano di nuovo tutta una serie di corsi all'aperto per sviluppare le proprie capacità fisiche, dalla forza fino alla resistenza ed i riflessi, si era poi specializzata nel l'addestramento dell'inusuale catena scorpione che però aveva fin da subito fatto colpo su di lei quando aveva sentito i racconti sul buon Trull, uno degli Eroi di Firedrakes, amato da tutti gli eroi e che era morto e rinato più volte sotto varie forme, dando tutto se stesso per la salvezza del mondo. Trovava la catena chiodata un'arma elegante, fluida e potente come il vento su cui si librava con le sue ali, utile sia a danneggiare che ad intrappolare e disarmare, un'arma adatta ad ogni occasione. Ma alle punte preferiva qualcosa che potesse essere usato con più fluidità dei movimenti della catena, quindi con delle lame al posto delle punte; così se ne era fatta fare un modello su misura, del miglior metallo, dalla foggia elegante, brillante, praticamente celestiale, incantata per poterla fare turbinare attorno a sé e colpire tutti i nemici, quasi fosse un derviscio con le sue sciabole. Fu poi felicissima di sapere che lo stesso Trull era uno degni insegnanti dell'Istituto Von Gebsatell e che avrebbe potuto imparare direttamente da lui le tecniche con la catena oltre alla Stretegia Militare delle Battaglie Campali e Cooperazione Gerarchica. Poi c'erano le lezioni comuni a tutti gli studenti, la base a cui tutti dovevano essere formati a prescindere dal proprio percorso di studi personale. Una di queste era tenuta da un ex avventuriero, istruttore militare nonché padre dell'eroina Celeste e nonno di Alucard, Deborah e Rayakah. Ero un signore ormai aventi con l'età ma molto rispettabile ed ammirabile per come erano ferme le sue convinzioni ed i suoi insegnamenti ed Eoliòn lo ascoltava sempre con attenzione. Finite le lezioni la bela mezza celestiale decise che era giunto il momento di sponsorizzare anche per quell'anno il suo club "Gli Amanti dei Draghi", aveva già i volantini pronti da attaccare alle varie bacheche e punti strategici dell'istituto dove vi era il maggior passaggio di studenti. Più persone possibili dovevano appassionarsi ai draghi, conoscere la, storia e cultura della loro stirpe, capire che no n'erano solo mostri terribili da uccidere per avere ricompense esorbitanti, materiali rari o per mettere mano ai loro tesori. Che se combattere un drago malvagio era spesso inevitabile e giustificabile, non lo era affatto per i draghi buoni e che essendo creature intelligenti si poteva perlomeno come minimo provare prima a dialogare a trovare un compromesso soddisfacente e rispettoso per entrambe le parti. Troppi draghi erano morti sacrificando eroicamente per fermare lo Xorvintaal, non dovevano perirne degli altri, andavano salvaguardati e rispettati. E poi poteva vantare di poter invitare come ospite d'onore per qualche evento speciale il suo caro drago prozio. Arrivò in breve ad una delle bacheche principali dell'istituto quando trovò appesi degli annunci inequivocabili. Non poteva permettere che cose del genere accadessero nell'istituto, era giunto il momento di agire in prima persona per fermare tutto questo. Strappò rabbiosamente l'annuncio dell'allungamento del membro, era qualcosa di davvero squallido. E si appuntò personalmente un altro paio di annunci alquanto sospetti. Poi le cadde l'occhio su un annuncio che cercava giocatori di Shogi, Scacchi e di Cunicoli&Coboldi, firmato da Mulrhot Tanner dei FiglidellaRoccia. "Ma dai è qui?!? Non ne avevo idea. Buono a sapersi!" pensò sorpresa ed interessata. Doveva essere al suo primo anno altrimenti avrebbe sicuramente già saputo della sua presenza. Sull'annuncio non vi era nessuna indicazione su dove trovarlo, così controfirmò il biglietto con il proprio nome e lasciò indicato la sua stanza personale, accanto a quella di suo fratello Luke. Guardandosi attorno solo allora, tanta era la sua eccitazione nel voler mettere il volantino per i draghi e poi altrettanto intensa l'indignazione per quel deplorevole annuncio seguita poi dalla sorpresa per quello del Tanner, si accorse della rissa alla mensa, la famosa Guerra del Cibo, che stava imperversando caotica e distruttiva nella sala. Tutte cose abbastanza irrisorie e goliardiche fra i gli studenti che al più si sarebbero tirati qualche manrovescio o calcio rotante. Nel mezzo di tutto ciò il suo occhio esperto notò subito i due skinhead con le mazze incantate ed i vestiti da disagiati sociali. Subito decise di intervenire, in fondo lei era a capo del Comitato Disciplinare, era suo dovere farlo oltre a riferire immediatamente ai professori quanto accaduto. Intercettò immediatamente i due armati di mazza e con tono perentorio disse: "Che intenzioni avete!? Niente armi al di fuori delle aree di addestramento! Consegnatemele subito!"
  17. Non tirarmi in ballo in questa discussione! Ho postato per esprimere il mio giudizio, e mi chiamo fuori come utente visto che ci si sta scaldando parecchio! 🤣
  18. Ti sembrerà strano ma non li avevo mai sentiti. Ho dato un'occhiata... mi hai aperto un mondo😂
  19. In realtà per annullare lo svantaggio non basta mettersi in due per fiancheggiare?🤔
  20. Ciao a tutti, la scheda è praticamente pronta, ho preparato un paladino devoto che vi proteggerà dallo charme vampirico 🙂 Manca giusto l'equipaggiamento. Come armamento pensavo a un martello da guerra (arma principale) e un'ascia da battaglia (arma secondaria che può avere anche altri usi); a seguire uno scudo (ho preso shieldmaster) e come armatura... la più "grossa" che posso permettermi, a giudizio del DM. Il resto dell'equipaggiamento menzionato finora mi sta bene e non mi pare di avere altro da aggiungere. "Creare cibo e acqua" è una magia utile o si trova senza problemi il companatico? Ultima domanda: il bg lo scrivo nel box della scheda? In alternativa dove va postato?
  21. Cherly è una bella femminuccia e non me ne sono mai accorto? In ogni caso temo finirà male, molto male. Bentrovati!
  22. Scusate, sono un master per la tutela dei diritti dei png (😂😄) Faccio giusto una semi disgressione sull'argomento, poi siete liberissimi di "bisticciare" per altre 10-15+ pagine😊 No no, parlando in generale senza entrare nel merito della campagna in questione (se va bene a loro e al dm pace) la funzione dei png imho non è farsi bullizzare sempre e comunque dai pg... E con bullizzare mi riferisco alle tipiche giocate da PP in erba di quei giocatori che attaccano briga con tutto ciò che si muove credendo che una qualsivoglia ambientazione risponda "Oh, ma prego, sei pg, tira pure scappellotti qui e là...oh, sì sì, pure al re in persona, tanto hai scritto in fronte che sei un pg, per giunta di lv1-5. Mica possiamo contrastarti! " e non scatti il principio causa-effetto. E badate bene che i cari vecchi C&E non sono il master che ne ha piene le taniche in real, è banalmente la naturale evoluzione di una scena di gdr. (che porta a nuove scelte del pg: resa? Fuga? Rissa? Svenimento+gattabuia/quelcheè? Morte?) Quanto alla differenza tra pg e png, imho un png in party si comporta secondo la sua indole e/o i rapporti con gli altri pg. Non c'ha scritto in fronte: servo/utility a comando/carne da cannone perché sì. Ook, nelle mie campagne magari non ci sono mai state le leadership in stile pg maschio alpha soverchiante in game col tutti infelici in off, ma guardate che i png che preferiscono andare di là piuttosto che di qua, criticare, discutere o osteggiare apertamente una scelta/azione/frase del party o dei singoli pg (penso alla maga png che si stanca di aspettare, o a un mio png forzuto che ha risposto a tono e s'è messo in sciopero dopo che il pg ladro gli ha detto così a ciel sereno -check d'intimidire fallito- una roba tipo «ma che sfondare e sfondare! Levati dalle palle e lasciamela scassinare, o ti faccio passare un brutto quarto d'ora» ) non son mica vietati dalla convenzione di Ginevra o viene giù il mondo se li mettono/gestiscono con un minimo di criterio e coerenza in ottica di in game
  23. Mulroht Tanner dei FiglidellaRoccia [nano mezzo demone] Era arrivato al collegio ormai da una settimana, ed aveva capito che la vita, là dentro, non sarebbe stata 'tutta piccone e martello' come gli aveva prospettato gioviale, fiduciosa e ottimista nonna Delila. Nonno Tregoer invece era stato pragmatico e filosofico, quando gli aveva ricordato, nel salutarlo, che non aveva niente da dimostrare a nessuno, un eccesso di negativi che aveva confuso per un attimo il nipote in partenza. Il significato era chiaro, però: 'conta solo ciò che pensi di te stesso' aveva infatti esplicitato. Mulroht si considerava un mostro, pur essendo contemporaneamente anche fiero di essere un nano. Quella mattina era stato a lezione di Anatomia comparata, dove avevano illustrato come le differenze sostanziali fra sirenidi e centauri non erano che un retaggio di millenni di evoluzione da un ancestore comune, che non era né equide né ittide, bensì rettiliforme. Il professore aveva concluso che, alla fine, ogni specie superiore ha qualcosa di drago, nel proprio sangue, per quanto irriconoscibile perché diluito nelle ere trascorse. Mulroht aveva lasciato l'aula per ultimo, abbacinato dai suoi stessi voli pindarici mentali, e l'aveva fatto solo perché un inserviente, chiudendo la finestra attraverso la quale aveva ascoltato di straforo la lezione a cui non era iscritto, gli aveva chiesto di andare a svolazzare più in là. Mulroht avrebbe in effetti dovuto trovarsi a lezione di Strategia Militare, ma detestava l'idea di parteciparvi. Era già difficile essere sé, essere anche additato come il figlio 'strano' e raccomandato del professore sarebbe stato insopportabile. Papà aveva sicuramente già capito, d'altra parte quelle erano lezioni che aveva già appreso, e aveva comunque promesso a se stesso che non avrebbe marinato gli altri moduli di quel corso. Si ricordò che era ora di pranzo, doveva controllare la bacheca. Corse in mensa, quanto più gli fosse concesso, e trovò la solita scena, il suo annuncio piazzato il giorno prima assente. Talvolta strappato via, altre semplicemente coperto da altri annunci. Oggi non c'era, ma nemmeno punes o resti di foglio erano al loro posto, quindi, forse, qualcuno l'aveva preso per leggerlo. No, eccolo. Qualcuno l'aveva girato per scriverci il proprio. Mulroht lasciò le cose al loro posto, Trull era stato chiaro sui modi per evitare le risse e le faide in particolare: niente gioco al rialzo, mai! Ne mise un'altra copia, portata all'uopo. CERCASI GIOCATORI DI SHOGI, DI SCACCHI o DI CUNICOLI E COBOLDI, ANCHE PER CORRISPONDENZA. LASCIATE RECAPITO SE INTERESSATI. Firmato da sé medesimo. Il padre gli aveva parlato di Poldolmo, dei fiori e delle api e degli incanti con cui avrebbe volentieri conquistato Vedra se solo fosse stato legale, e gli aveva anche raccontato di quei momenti di socialità conviviale alla Torre Blue seduti attorno ad un tavolo a mangiare schifezze e cercargli moglie e tirare dadi d'osso. Per il momento, la ricerca di una comitiva era stata infruttuosa, causa anche l'ostracismo subito dai propri messaggi. Vide l'annuncio per le selezioni, si ricordò che erano proprio quel pomeriggio. Decise che, in mancanza d'altro, poteva andare a darci una occhiata. Si mosse lesto, si guardò in giro. L'orcbowl. Si era documentario, dalla migliore enciclopedia vivente, aveva chiesto direttamente a zio Clint, usando le pietre nell'ufficio di papà. Ora conosceva tutte le regole di quel gioco, molto 'fisico', tranne che per un ruolo. Se solo avesse saputo cos'era e a cosa serviva, si sarebbe messo in fila. Invece andò direttamente dall'allenatore dei Warrior, e gli chiese se lo volesse come Lanciatore, ”Si possono usare le ali?”
  24. 1 punto
    Deborah Borealis(Tiefling Burattinaia del Terrore) Madnyss & Sorrow(Burattini) https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2053596 BG Descrizione fisica Immagini
  25. Per me non cambia nulla. La coerenza dell’ambientazione richiede che se prendono scelte non buone ne affrontino le conseguenze. Finanche alla morte di tutti. Diverso (per me) se hanno sfiga, ma non è questo il caso. Io andrei avanti normalmente. Magari preparerei sempre una via di fuga a portata per evitare il wipe out (comunque non scontata e dipendente dalle scelte e dal fatto che i pg l’abbiano capita/trovata/scoperta).
  26. 1 punto
    Spostata semplicemente l'età di ingresso in Accademia. Considero Trull come professore del modulo di Strategia Militare delle Battaglie Campali all'interno del corso di Cooperazione Gerarchica [che potrebbe tenere quindi insieme a uno fra Beregar e Flurio, o entrambi] @Pyros88 😉
  27. Vardek'Crom Speravo che, vedendo la minaccia allontanarsi, la strana creatura perdesse interesse in me ma mi rendo conto troppo tardi che non sono io la minaccia. Un grido agghiacciante precende un esplosione di magia che, sebbene solo in parte, mi colpisce lasciandomi pietrificato sul posto, i mie muscoli come intrappolati in una gelida morsa, i miei occhi e la mia coscienza bene aperti ed attenti nel mostrarmi ogni secondo dell orrore davanti a me. La creatura capisce di avermi in pugno. Quasi sentendo il mio sgomento, decide di estenderlo nel tempo dandomi tutto il tempo di gustre cosa mi accadra' a breve. La creatura si arrambpica sul corpo della madre ed inizia a divorarne le carni. La cosa che piu' mi terrrorizza non e' una morte lenta e violenta ma morire inerme come un rothe al macello
  28. DM x Shaun e chiunque voglia andare al campo di Orcbowl x Luke x tutti
  29. 1 punto
    BG di Mulroht ed Eoliòn approvati. @PietroD il tuo nano ha 17 anni, non 15 (abbiamo aumentato il tetto di età perchè Ragnar le preferisce quasi maggiorenni come suo padre) @Cronos89 se vuoi aggiungere qualcosa credo che alcuni utenti vogliano sapere i dettagli sul tuo rapporto con altri pg. Per coloro che devono aggustare i bg invito a contattarmi quando saranno in definitivo, poichè io non ricevo notifiche per le modifiche.
  30. Ajantis Di precisare che Cherly possa essere qualcuno col quale conversare di leggerezze e facezie e forse anche un buon giocatore di carte non mi va. Lo lascio fare a lui se lo desidera. A me interessa altro, non mi interessa nemmeno l'aver scomodato o offeso ciarlatani asmodeiani. Non intendo applicare il tipo di legge che nei territori fedeli al principe degli inferi solitamente si applicano. Pugno duro sì, crudeltà mai. "Ed inoltre... " unendo il mio discorso a quello di Cherly serio o meno che sia stato "forse detto da noi, certamente da me ha poco senso. Talvolta però la diplomazia non è sufficiente ad arrestare la prepotenza altrui. Con i culti e le religioni ho già dimostrato di avere alcune difficoltà ma non è lo stesso per quanto riguarda scienza e conoscenza che anzi vorrei promuovere anche a Lahan. Chissà, potremo identificare anche studenti promettenti da inviarvi, potremo condividere scoperte magiche o no, occulte e archeologiche, di altri piani o di questo mondo." allargo le braccia "E se lo desiderate o ritenete necessario anche un patto di mutuo soccorso... non una vera e propria alleanze per iniziare."
  31. Uscendo un attimo dagli attacchi personali direi che MadLuke ha espresso una sua posizione in merito all'argomento iniziale legate alle idiosincrasie della sua persona e della sua campagna/ambientazione. Partendo dal pressuposto che è appunta una sua visione personale e particolare che non si applica nella media dei gruppi (quanto meno dalle mie esperienze) torniamo a bomba. @Arglist Se non ho capito male tu eri suddetto "vecchio leader" tra i giocatori giusto? Il vostro DM in tutto questo cosa ha detto fatto? In generale in passato presumo aveste già fatto tentativi per coinvolgere i giocatori più passivi nel processo decisionale?
  32. Shaun Draconis Shaun si scoprí nuovamente perso a rimirare il cielo fuori dalla finestra, il mento appoggiato ai palmi delle mani. Ormai cercava di frequentare quanti meno corsi possibili, annoiato e svogliato: avrebbe voluto essere lì fuori, a giocare ad orcbowl, ma non poteva permettersi un'altra punizione, quella settimana. Attese (molto poco) paziente che mancassero cinque minuti alla fine della lezione, poi chiese il permesso di andare in bagno: trigonometria teorica applicata ai vettori direzionali spazio-temporali (o, per dirla come zio Bjorn: Celeste) non faceva proprio per lui. Scivolò fuori dall'aula con un sorriso un po' sornione e molto riconoscente, poi si diresse alla mensa, prima che si riempisse di matricole mezzo-minotauro col verme solitario e di Gnomi adolescenti strafatti di qualche pianta oppiacea. Si guardò intorno e cercò un posto tranquillo. O, in alternativa, una bella rissa.
  33. Ripeto: persone diverse giocano per motivi diversi. Alcuni non vogliono impegnarsi al punto di prendere delle decisioni, altri giocano solo per questo. Il problema si ha quando la leadership viene imposta, quando un giocatore (non un PG) si impone sugli altri lasciando loro poco spazio. È qui che il master deve intervenire permettendo a tutti di avere parola. Ad alcuni questo non importerà perché vuole solo tirare i dadi. Ad altri permetterà di godersi meglio l'esperienza di gioco.
  34. 1 punto
    Luna Bjornsdòttir https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2057419 Cresciuta per diventare la futura sovrana di Lagocristallo, è molto più avvezza alla lettura che all'azione. Mantiene dei buoni rapporti col padre e col fratellastro e cresce ascoltando le loro storie sul mondo esterno, anche se tutta la sua vita passa nei confini della foresta e del regno. Ad occhi esterni potrebbe apparire un po' ingenua, anche se la sua discendenza e il suo addestramento la rendono un'ottima diplomatica oltre che un'abile cacciatrice. Dalle poche interazioni col mondo esterno ha imparato che la sua bellezza può essere un'arma e che gli umani sono particolarmente colpiti. Decide di specializzarsi nella magia druidica e pattuglia i confini del suo regno in cerca di invasori o di pericoli, ma sa bene che non può fare molto rinchiusa nei confini del regno e chiede alla madre di essere mandata all'accademia per conoscere meglio il mondo e potersi addestrare.
  35. Amore, ti ho fatto un regalo. Usalo!
  36. 1 punto
    Shaun Draconis https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2056715 Shaun è un bel ragazzone di quasi un metro e novanta, con l'aria di chi non ha paura di nessuno: capelli ramati, striati d'argento, sempre naturalmente e perfettamente scompigliati; profondi occhi verdi col riflesso dei colori primaverili; qualche scaglia metallica lungo il corpo. Sebbene quasi coetaneo di sua sorella Azuria, Shaun si sente innegabilmente il più grande tra i fratelli Draconis, anche e soprattutto nel senso di responsabilità verso la famiglia (inculcatogli a forza da Calixtria, che lo vuole "pronto ed all'altezza di Vassilixia"). Un po' troppo costretto in un ruolo ed in una proiezione matrimoniale che lo soffocano, d'altra parte, Shaun ha sempre cercato di passare quanto più tempo possibile lontano da Acquastrino: a Lagocristallo, dalla sua madre naturale; nei Fiordi, dallo "zio" Bjorn, seguendo le orme della leggendaria (almeno a stare a sentire papà) Protettrice del Nord; a Firedrakes, da "zia" Chandra e la sua corte dei miracoli; ad Huruk-Rast, a casa di Trull, che per lui è quasi un secondo padre. Studioso meno della metà di un quarto di suo padre, Shaun, già costretto a sorbirsi le milleduecento imposizioni di Calixtria (per cui lui porta rispetti, certo, oh, ma però, che noia...), ha quindi trovato una strada sua, in ogni momento libero, modellando inconsciamente se stesso in un altro schema, ben diverso da quello paterno. Molto meno riflessivo e razionale, molto più istintivo e reattivo, Shaun ha anche scoperto che, se mischi sangue di drago a sangue di fata, esce fuori una strana miscela: magia draconica naturale da tutti i pori e la capacità di piacere un po' a tutti, senza nemmeno aprire bocca. Shaun è il primo a cercare di evitare le lezioni di scuola, al suono di "Ma quanto tempo c'è bisogno di studiare questi maledetti incantesimi? Tanto, io, o li so fare o non li so fare! A cosa serve imparare a tirare di fioretto? Zio Bjorn mi ha già insegnato come tagliare le teste delle immagini speculari in maniera efficace! Cosa mi importa della storia dei re di Huruk-Rast? Meglio i racconti di zio Trull! Arti diplomatiche? Non fai prima a ringhiargli in faccia?". Ma è anche il primo ad intervenire se gli sembra che qualcosa vada per il verso sbagliato: ad Acquastrino era famoso per le sue risse coi bulletti di strada e coi monelli del porto. Risse inspiegabilmente terminate quando gli sono spuntati gli artigli di famiglia. Shaun, poi, è particolarmente protettive verso le sue molte e strane sorelle: per loro e per "preservare il loro onore" ha rimediato più contusioni, ossa rotte, graffi e bruciature di ogni altro allievo del Von Gebsatell, nonché qualche richiamo e punizione di troppo, che hanno fatto rizzare le orecchie di Calixtria. E qualche sorridente rimbrotto da parte di Clint. Ultimamente, si è fatto trascinare da Ragnar in una nuova avventura, mettendosi a studiare liuto e chitarra. Shaun considera Ragnar il suo migliore amico da sempre, anche se non apprezza molto il suo comportarsi sempre da cascamorto (e hanno anche litigato parecchio, per questo...); la cosa sembra far sorridere particolarmente babbo Clint. L'altro miglior amico di Shaun è un candido gufo delle nevi, che il ragazzo ha richiamato a sé durante una delle visite al Nord: il gufo ha dimostrato di avere un retaggio ancestrale particolare e Shaun (in un guizzo di intuizione?) lo ha prontamente chiamato Isilvar. A parte i richiami degli insegnanti, la vita a Covo del Tarrasque sembra andare a genio a Shaun: è molto più vicino alla casa della mamma, che va a trovare più o meno tutte le settimane; non c'è Calixtria attorno tutto il tempo, mentre papà Clint lo viene a trovare regolarmente, avendo meno incombenze di governo; sta con i suoi amici tutto il tempo libero. Ora che lo hanno raggiunto anche tutte le sorelle, in effetti, e con molta meno palude attorno, Shaun potrebbe proprio abituarsi a questa nuova vita a Glantria...
  37. Raftal si impegna a prendere il sacco e metterlo in testa al drow mentre il suo compagno tiene occupato il bestione. Con un'occhiata fugace riesce a mettere le mani sulla fiala alchemica dietro di lui e cospargervi il veleno, ma nulla più. Tholin d'altra non ha altra scelta che indietreggiare il più possibile, ma prima che se ne possa rendere conto si trova con le spalle al muro. Il troll avanza verso di lui e scarica la sua intera furia sul povero ragazzo, dilandiandolo. Gli artigli e le zanne affondano nella sua carne in supplizio straziante che termina solo quando la bestia solleva il corpo tenendolo stretto tra i denti e lo butta con violenza a terra. Tholin sente freddo e poi il dolore svanire insieme alla nitidezza di ciò che vede. La vista si annebbia e il sonno degli eterni sopraggiunge. Buio.
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