@Hanz
Hanz porge il libro ad Aurora. Disegna per terra i simboli necessari all'opera di esorcismo. Pronuncia le prime parole, per slegare l'anima dello spettro dalla maledizione della strega ed esorcizzare la corruzione. Dopo qualche secondo, lo spettro comincia a urlare dal dolore, ma non potete fermarvi. Hanz rimane concentrato, per mantenere la prima parte dell'esorcismo attiva. Passa il libro ad Aurora, che con voce ferma e determinata, prosegue nel recitare le formule necessarie. Una folata di vento irrompe dalla superficie nella stanza, facendovi sussultare e riempiendo di gelo l'atmosfera. Alcune candele che avevate acceso si spengono, lasciandovi nella quasi totale oscurità. L'atmosfera diventa cupa e opprimente. Le urla infernali dello spettro, l'oscurità, il freddo e il suono di quelle parole misteriose, pronunciate in maniera solenne. Tutto sembra uscito da una storia di paura, di quando eravate piccoli. Un senso di smarrimento e impotenza vi assale, mentre la paura che vi è dentro ogni uomo rompe le catene della vostra volontà, per manifestarsi in tutta la sua atavica e imperiosa potenza. Trascorrono 5 minuti che a voi sembrano un'eternità. Lo spettro è sempre più agitato e si contorce in spasmi di agonia, maledicendo Umar e la sua progenie per averlo obbligato, a sopportare anche questo. Ad un certo punto dai suoi occhi e dalla sua bocca, comincia ad uscire una spirale di fumo nero, che odora fortemente di zolfo. Lo spettro si contorce sempre più, mentre un brivido freddo vi attraversa la schiena. Più fumo esce dalla sua figura, più una sensazione crescente di oppressione vi assale. L'aria si sta saturando di un'energia maligna e carica di odio. Potete sentirla scorrervi sulla pelle, vellutata come un guanto. Vi scorre addosso e per qualche istante, avete paura che stia cercando di entrare dentro di voi. Hanz comincia a vacillare. Le vertigini colgono il giovane, che in preda ad una nausea fortissima, mantiene la concentrazione al prezzo di una fatica immane. La nube nera si condensa, continuando ad uscire dal corpo dello spettro. Sembra non finire mai. Assume le sembianze di una mano artigliata e si rivolge verso il volto di Aurora. La giovane rimane impassibile, continuando a recitare le formule arcane del rito. La fede riempie il suo cuore ed è il suo scudo. La nube la raggiunge. Attila e Velkan sfoderano le armi, pronti ormai al peggio. Sembra che il fumo nero debba entrare dentro il Cavaliere dalla sua bocca e dal suo naso, avvolgendo la sua testa, fino a farla scomparire. Aurora respira a fatica. Sta soffocando e ormai ansima violentemente, tra una parola e l'altra. Tutto sembra perduto, quando con un immenso sforzo di volontà la giovane riesce a concludere l'ultima frase del rito. Una colonna di luce bianca si materializza e investe lo spettro, che smette di agonizzare. Il suo volto si distende per un attimo e sentite tutti quanti la seguente parola, venire pronunciata dentro le vostre menti. Grazie. La sua figura comincia a svanire, per poi scomparire del tutto. Nel frattempo la luce si irradia anche verso la giovane donna. La nube nera che l'avvolgeva comincia a dissiparsi molto velocemente. La ragazza viene liberata e riprende a respirare regolarmente. Sentite un'urlo stridente e malvagio nell'aria, che parte forte ma muore strozzato, come se qualcuno lo soffocasse. Capite che la presenza è stata scacciata, ma quel grido carico di malvagità vi fa comunque sobbalzare e vi manda il cuore in gola un' ultima volta. Il vento gelido cessa e l'ambiente viene irradiato da uno strano calore avvolgente, che vi entra nel cuore riempiendolo di forza e speranza. Aurora cade in ginocchio provata dallo sforzo. Il candido bagliore esplode, riempiendo per un attimo l'intera sala. Poi scompare. Hanz barcolla in avanti, sorreggendosi a fatica sul suo bastone. La tensione lentamente abbandona i vostri corpi, mentre guardandovi intorno, vi accorgete sollevati che è tutto finito. Il vostro respiro torna regolare, l' eccesso di carica adrenalinica che vi ha investito durante il rito comincia a svanire e le ginocchia smettono di tremarvi.
Sembra proprio che ce l'abbiate fatta.