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A proposito di questa gilda

Gilda per le avventure ambientate su Eos
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Scusate la mia assenza! I'm back!
  3. Máedóc Ed eccomi qui, di nuovo in viaggio a rappresentare il leader di un popolo lontano mille miglia dai miei usi e costumi, I cui antenati hanno conquistato la mia terra, ucciso la mia gente e fatto crescere me in un gabbia dorata. Arriviamo finalmente al villaggio di Caran, il mio sguardo passa su cio' che rimane in queste terre del sangue thuala. Facce smunte, occhi scavati ed una serie di strutture che somigliano piu' ad un recinto di maiali che ad un villaggio. Passo le redini del cavallo all armigero mentre ascolto cio' che ha da riferire, il mio disappunto resta nascoto dietro le fattezze immobili della maschera che indosso. "Salute a voi e grazie per l ospitalita', sono frate Máedóc." mi presento "Chi comanda questo insediamento e quanto dista Iuttenaal andando via fiume? non perdo tempo in convenevoli Descrizione
  4. 14 di Vedia (fine della primavera) È da qualche miglio ormai che il terreno si è fatto molle e fangoso, quasi impraticabile. I cavalli avanzano con difficoltà sbuffando e scrollando le code, tormentati da nugoli di moscerini. Insetti piccolissimi che non vi pungono ma che comunque vi infastidiscono volandovi addosso. Vi sembra chiaro che ormai siete arrivati nel Tyuwl, ma la foresta vera e propria è ancora poche miglia dinanzi a voi: spettrale, immersa in nebbie e vapori, si erge come una macchia scura in mezzo alla palude. Fate un ultimo sforzo, perché il pomeriggio è avanzato e pensate (sperate) di poter raggiungere la prossima tappa prima del tramonto. Questo secondo le indicazioni del messaggero che vi guida, Cìan, che è del posto e vi promette, giura, che ormai ci siete. Siete quasi arrivati, davvero. A tratti però nemmeno lui ne sembra certo. Ma un'ora dopo arrivate davvero in vista del villaggio di Caran. Sorge proprio al limitare della foresta, delimitato da uno dei fiumi che alimentano la palude, ed è uno dei posti meno piacevoli che abbiate mai visitato. Intanto vi chiedete chi abbia avuto l'idea di costruirlo proprio qui. È un luogo malsano, con i vapori che si levano dal suolo anche ora che il giorno volge al termine e la luce del sole è lontana. Si trova su una specie di isolotto di terreno solido circondato dalla palude vera e propria, ma si è dovuto comunque disporre dei camminamenti di legno per evitare di annaspare nella mota tutto il giorno. E gli abitanti stessi… uomini e donne thuala piccoli, magri, sporchi, che vi guardano di sottecchi e borbottano invece di esprimersi chiaramente. Vi salutano con cenni del capo, ma sembra che la vista di ben due fl'alma li metta in soggezione. Chissà se ne hanno mai visti, di uomini così scuri e alti? Caran avrà forse una quarantina di abitanti, magari qualcuno in più, sparpagliati in una dozzina di case di legno basse e dal tetto coperto d'erba verde. Qui e la i montanti di legno sono decorati con motivi incisi in modo un po' rozzo: spire, onde, fiori, uccelli di palude, pesci... spesso però muschio e melma si sono infilati in queste tacche rendendo le facciate verdi proprio come i tetti, il terreno... è un colore pavido che non ha nulla a che vedere col piacevole verde dei campi primaverili, o con la fiera tonalità propria dello stemma del re. Due soli edifici spiccano sugli altri. Una casa a due piani dall'aria fatiscente ma attualmente abitata, con sopra la porta uno scudo con lo stemma delle accette dorate su fondo... verde, ovviamente... degli Iutten. E una rimessa per le barche vicino al fiume, dotata di un piccolo molo sul quale un uomo col cappello di paglia e la mantella dei barcaioli sta accendendo una lanterna. Ad accogliervi ci sono due armigeri di lord Iutten, riconoscibili per i saie verdi e la cotta di maglia che indossano sotto. Non hanno elmi o scudi, e invece di lance o spade portano a tracolla asce da guerra. Ah, e per il fatto che sono dei quen ben piantati, uomini di ferro in tutto e per tutto. Uno dei due armigeri si fa avanti e prende con cura le redini del cavallo di Di'mo, per aiutarlo a smontare. “Avete fatto tardi, misi signori. La via è stata difficile?" guarda un attimo verso la foresta, a sud, nera e impervia “oramai temo sia troppo buio per raggiungere Iuttenaal. Il barcaiolo non usa viaggiare la notte, e nessuno percorre la foresta coi cavalli. Possiamo prepararvi un alloggio qui, se vossignorie si accontentano di una casa comune”. Non è una proposta molto invitante, ma cosa potete farci? Certo avete fretta, e forse una soluzione si può trovare... NOTE
  5. Probabilmente comincio domani che sono a casa da lavoro. Stasera ho un incontro al club del libro e credo tornerò molto tardi.
  6. I've been there. best of luck! Io sono pronto ad iniziare il PbF adesso 🙂
  7. Andr Ruhn Sgrano gli occhi quando vedo la figura illuminata dal mio incantesimo: creature del genere vivevano solamente nei racconti degli anziani del mio clan... O nella storia di Kel Kadhar, curiosamente. Ma non c'è tempo di pensarci troppo: Moggo e i soldati sono in pericolo. Inizio a tracciare un'altra runa, riempendo la mente del gigante di terrore ancestrale nei miei confronti. Master
  8. Chazia Il mostro accorcia velocemente le distanze e subito si avventa su Moggo. Non perdo tempo ed evoco il mio compagno elementale che subito inizia ad attaccare del giagante
  9. Il gigante si slancia verso di voi, e a quel punto i tre guerrieri scagliano le lance. Due rimbalzano sulla pelle del gigante, la terza lo ferisce ma non rimane conficcata. Lui prosegue oltre, ma viene fermato da un poderoso colpo di Moggo. La lama mozza il braccio destro del gigante, che grida di dolore e si volta verso il nuovo avversario. Intanto i tre Kopkjerdin estraggono le spade e si avvicinano per affrontarlo, da tre lati diversi. "Urgh drau gruu" enuncia, poi con un movimento lesto afferra il dwir, lo solleva da terra stritoladolo e poi gli appioppa un morso feroce. Il braccio mozzato ha un guizzo e attacca Walfin, mancandolo ma cogliendolo di sorpresa! Iniziativa
  10. Moggo Din Un...cosa?! No, non avevamo i giganti a Prati Fischianti e questa è la prima volta che ne vedo uno. Sono spaventato, sì, ma anche...confuso. Come fa una creatura a crescere così tanto?! I miei compagni mi aiutano a mantenere l'ordine. Avanzo verso la creatura di qualche passo, più in avanti rispetto agli altri, e alzo l'ascia in cielo, ben stretta tra le mani. Voglio proprio vedere di che colore è il suo sangue!
  11. Una luce boreale si accende sopra le montagne, contornando una figura altrimenti quasi invisibile tra le rocce. Quando una sfera di fuoco compare lì vicino è chiaro che ormai sapete dove si trova il vostro assalitore. I tre soldati con voi imprecano quando riescono a vederlo bene "Per gli dei, un gigante!" Sta cominciando ad arrampicarsi sopra le rocce, per scavalcarle e discendere su di voi. Lo potete vedere bene. Alto tre volte un dwir, con lunghe braccia muscolose e spalle pendenti, ha un volto piatto e largo col naso corto, la mascella larga e due zanne che spuntano dal labbro inferiore piegandosi come quelle di un cinghiale. La pelle grigia sembra quasi di roccia, e dove il fuoco di Chazia l'ha strinata sembra appena appena annerita. Un singolo occhio giallo vi fissa con odio da sotto una massa di capelli neri e unti, che sul collo diventano una criniera che si spande sulle spalle, il petto e la schiena. Le mani grandi afferrano la roccia e le pietre con una presa ferrea. Dalle fauci emerge un suono, un'imprecazione in qualche lingua che non vi è nota. Chiaramente vi guarda con odio e ferocia, non è difficile capire quali siano le sue intenzioni. Mentre lo osservate quasi impietriti notate che in realtà avrebbe due occhi, ma nell'orbita sinistra è conficcata l'asta spezzata di un giavellotto, o di una lancia. "Allarghiamo la formazione. Andr, Chazia, dietro di noi. Moggo, formiamo un muro largo e a semicerchio. Prepariamo le lance" i tre Kokpjerdin si preparano a scagliarle contro il mostro, quando sarà abbastanza vicino! Iniziativa
  12. Shihab e'Ravaan Ci conviene prepararci a partire verso Forte Aguemont. Ferire questa gente, che è già vittima di un codardo, sarebbe solo un'inutile crudeltà. Dico dopo le parole di Darhum: probabilmente questo dovrebbe bastare a sviare i sospetti, per quanto sia un metodo estremamente semplice.
  13. Chazia Codardi! mi muovo per avvicinarmi alla loro posizione ed evitare che continuino a bersagliarci. Mentre mi avvicino lancio un incanto, facendo apparire una sfera fiammeggiante vicino a dove si dovrebbero trovare i nostri aggressori
  14. Andr Ruhn Guardo confuso il pezzo di roccia che rotola davanti a Moggo, mettendo subito mano alle armi quando mi rendo conto della situazione: qualcuno ci sta attaccando! Mi sposto lievemente dal gruppo e mi avvicino alla scarpata, tracciando una runa mentre intono una nota, illuminando la figura che ho intravisto per permettere ai miei compagni di attaccarla. Traccio poi una seconda runa, infondendo Moggo con la benedizione del Grande Padre. Master Moggo
  15. Darhum Non pensare di poterci minacciare, misero codardo, i nostri poteri sono bel al di sopra di quello che tu e le tue guardie potreste gestire. Finiresti solo per perderci delle brave persone, dei tuoi conoscenti dico con tono secco all'afandi.
  16. Se volete andarvene prima di notte il tempo è poco, siamo alla settima ora e il sole comincia a scendere inesorabilmente verso l'orizzonte. L'afandi però non sembra molto lieto dei vostri discorsi "Non vi lascerò certo danneggiare quella lampada! E pure, se non ve ne andrete, credo che farò danneggiare voi. Non siete i benvenuti, qui"
  17. Moggo si mette in difensiva assieme ai tre Kopkjerdin, e giusto in tempo: un altro masso rotola giù, questa volta grosso la metà di un dwir, e per poco non centra il piccolo manipolo. Dalle rocce in alto giunge un altro suono di rabbiosa frustrazione, e sentite altri rumori di pietrisco spostato. Intravedete il movimento di qualcuno dietro uno dei massi più grossi. Iniziativa
  18. Shihab e'Ravaan Annuisco alle parole di Jalrai e Ivellios, aggiungendo a bassa voce Basterà prendere qualche cautela durante la partenza.
  19. Moggo Din Ed eccoci qui. Banditi? Mostri? Che importa? Mi metto sulla difensiva accanto ai miei compagni, con l'arma sguainata. Annuso l'aria, aguzzo gli occhi e provo a capire cosa cavolo sta succedendo attorno a noi.
  20. Jalrai e-Ziin Annuisco alla giusta proposta di Shihab. Dovremmo partire al più presto, sì. Poi il sussurro di Ivellios. Alzo un sopracciglio interessato. Potrebbe essere una buona idea in effetti. Mi liscio il mento cercando di condividere l'idea con gli altri senza farci scoprire. Che ne dite? Non sarà facile vista la sua...fedeltà, ma tanto vale provarci secondo me.
  21. Ivellios, elfo ranger "Cosa devi dire ancora al tuo padrone, schiavo?" Rimarco la parola per ricordare all'afandi cos'è realmente. "Nel momento in cui ce ne andremo, gli dirai la nostra direzione? Rispondi attentamente, ma sinceramente." Mi volto, poi richiamo l'attenzione di Jalrai. "Va bene non ucciderlo, e va bene non distruggere la lanterna delle comunicazioni, ma almeno proviamo a sviare il nemico... Fargli crederebche abbiamo preso un'altra strada. L'afandi potrebbe dirgli una direzione sbagliata..." Non dico come convincere lo schiavo. Non è necessario
  22. Shihab e'Ravaan Discutere con l'afandi è inutile: non sembra volersi smuovere neanche di un passo dalle sue posizioni. Spero che possa ripensarci, afandi, per il bene della sua gente. Dico, annuendo poi alle parole di Darhum Attireremmo ulteriormente l'attenzione su di noi. Anzi, forse dovremmo provare a partire già ora: se attendiamo la notte rischiamo di permettere al nostro nemico di organizzarci un agguato.
  23. Darhum No, non siete davvero ricchi e felici, state pagando con la libertà una mediocre schiavitù. Ma mi è chiaro che non è parole che vi convinceremo a fare altrimenti. Intanto ci avete confermato quello che pensavamo e di questo vi ringrazio. Se davvero foste totalmente fedeli ed asserviti a costui avreste fatto altrimenti. Credo che in cuor vostro sappiate che in fondo non c'è vera speranza lungo questa strada. Guardo poi gli altri Secondo me c'è una sola cosa da decidere ora: prima di andarcene vogliamo distruggere quella lanterna o meno? Secondo me no, tanto il nostro avversario è già stato avvisato e rischiamo solo di attirare le sue ire su questa povera gente.
  24. Lettere moderne, ma a settembre mi sa! Mi prendo l'estate per la tesi, ma prima vorrei finire i 3 esami che mi mancano!
  25.  

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